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.La saliva le colava ai lati della bocca, unendosi alle lacrime di Nael, però non riusciva a trattenersi. Le risate divertite, la violenza, era tutto fin troppo per una mente come la sua. Non riuscì più a pensare, era in un buco completamente nero fatto da quel piacere e dolore. L’orgasmo di Enki andò a riempirle lo stomaco, a gonfiarla come se fosse un palloncino. Sarebbe morta? Fu il suo pensiero, percependo la larga quantità riempirla e che andava a espandere a dismisura il suo stomaco. Ma per qualche strano motivo, non esplose. Le parole di Ishtar arrivarono come un eco. Era grazie a lei se non era morta. Percepì l’impatto con il terreno, ma non era in grado di muoversi, si sentiva piena, gonfia, disperata come non mai. L’unica cosa che poteva fare in quel momento era solo reagire con lacrime e liquidi, visto che il suo dannato corpo pareva provare davvero piacere da quella cosa. Forse per via del fatto che in precedenza erano stati dentro di lei? O semplicemente era lei la pervertita? Il battibecco dei due non durò molto, anche perché ben presto le venne dato un calcio violento che le fece espellere tutto quel seme. Si sentì bruciare. Dalla bocca, il naso e anche dal suo sedere uscì gran quantità di quel liquido che le era stato messo. L’intestino le bruciava, la gola le bruciava. Gli occhi di Nael si sarebbero rivolti verso l’alto, l’unica cosa a tenerla cosciente in quel momento il dolore e il piacere che provava. Avrebbe volentieri accolto le ombre oscure date da uno svenimento, ma non le era concesso. PIuttosto, con un’espressione di pura disperazione e… estasi? dove con occhi ribaltati verso l’alto, la bocca spalancata e con la lingua di fuori, non poteva fare oltre che tossire e tentare di respirare. Una difficoltà che mai Nael si sarebbe aspettata di incontrare così. Il suo bellissimo corpo, il suo sacrario, ridotto in quel modo pietoso.
“Mer… cury… Lo… tor…”
Singhiozzò, cercando di muovere le mani. Di tentare di scappare. Di fuggire da quel posto… peccato che non aveva più la forza. Non aveva più un corpo che le rispondeva come voleva. Avrebbe dovuto accettare il suo destino. Debole come non mai, chiese mentalmente perdono a quelle streghe che avevano provato ad aiutarla e che erano morte quando era stata iniziata al loro clan. Non sapeva se le avrebbe raggiunte, ma lo sperava.. -
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Enki la prese per le gambe e la tirò su mentre Ishtar fece lo stesso con le braccia. La manipolarono come una bambolina e se la portarono davanti ai corpi, puntandole quei cazzi mostruosi davanti all'entrata della sua intimità. Non gli importava di romperla perché tanto sarebbe sopravvissuta. Avevano solo bisogno di un corpo per ospitare i loro spiriti prima di indebolirsi troppo, e la cosa sembrava maledettamente troppo facile.
Hey... che cazzo. Credevo che questa fosse la mia vittoria. Non accetterò una simile scusa come un modo per sottrarti alla promessa che mi hai fatto. Questo significa che non posso permetterti di perdere contro nessuno che non sia io!
La voce di Lotor interruppe il rituale perverso prima che avesse inizio: i due demoni si voltarono verso il ragazzo che faceva capolino dalla porta del bagno. Aveva un fianco vistosamente ferito e quasi metà del corpo ustionata, era chiaramente provato per colpa del sangue che aveva perso, difatti non si reggeva bene in piedi e mentre ansimava, il braccio coperto di sangue si allargava, facendo colare le ultime gocce su un cerchio magico che aveva tracciato ai suoi piedi. Quando l'ultima goccia crollò a terra, il cerchio magico si accese e il corpo di Lotor reagì di conseguenza: le linee luminose bianche che avevano caratterizzato il suo corpo fino a quel momento divennero nere, e abbondanti porzioni della sua pelle violacea divennero cupe come la notte. Anche i suoi occhi si accesero di un denso potere nero, dava quasi l'idea che fosse stato improvvisamente corrotto da qualcosa, ma subito il cerchio magico assorbì tutta l'energia negativa, facendola sparire al suo interno e liberando il corpo di Lotor da tutti quei segni. Nael vide il cerchio magico allargarsi di colpo invadendo tutta la stanza, stordendo i due demoni che la lasciarono improvvisamente andare, costringendoli ad indietreggiare, sofferenti e molto più lenti di prima. Sembrava proprio che quell'intenso potere li avesse privati del loro vigore, ma non solo. Una volta libera infatti Nael non cadde rovinosamente a terra, bensì volteggiò come priva di peso, così carica di energia da poter levitare senza difficoltà. Poi il cerchio magico si chiuse su di lei improvvisamente, intrappolandola in una colonna di luce che la irradiò di tutta l'energia di cui aveva bisogno. Si sarebbe sentita rinata all'improvviso, senza freni di nessun tipo e capace di compiere qualsiasi incantesimo. Era il suo turno di farsi valere a quel punto.. -
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Come una bambolina, Nael era bloccata nel limbo di disperazione. Manovrata, chiuse gli occhi, aspettandosi il peggio. Eppure quel peggio non arrivò. Arrivò invece la voce di Lotor. Come una luce in un mondo oscuro, risvegliò Nael dal suo torpore. I demoni la lasciarono, ma invece che cadere come succedeva di solito… rimase a volteggiare in aria. Quando il cerchio si chiuse su di lei, e la colonna di luce andò a ridarle le energie necessarie, non rimase così. Infatti il corpo di Nael venne inghiottito da una sfera oscura, tutta l’energia di Umbra che aveva richiamato che rispondeva tutto d’un colpo alla sua chiamata. Non più ostruita dai demoni, la sua magia veniva chiamata come se fosse la sua principale natura. Com’era giusto che fosse. La sfera di oscura magia rimase li per qualche attimo, prima che Nael ne camminasse fuori. Pulita dal seme che le era stato versato addosso, rinata in quel che era la sua forma più pura. Le braccia della ragazza irradiavano calore, nere come il carbone, un nero che si espandeva fino a metà del suo avambraccio. Le dita che avevano una forma leggermente diversa ed irradiate di magia. I suoi capelli argentati andarono a muoversi, a circondare il suo corpo e a coprirlo con un body bianco, che lasciava la schiena scoperta, mostrando un tatuaggio oscuro in piena potenza. Indossava anche dei stivaletti con il tacco Gli occhi di Nael, di un colore normalmente azzurrognolo, erano di un colore quasi argentato con striature rosse. Nael portò le proprie mani di fronte al suo petto, una mano sopra l'altra, lasciando che dell'energia oscura andasse a formarsi all'interno.
“Potevi non stancarmi così tanto, allora. ”
Nessuna vergogna nella sua voce, puro orgoglio. Lotor si era dimostrato di più forte di lei sin dall’inizio, e si era guadagnato abbastanza la sua fiducia per essere chiamato in soccorso dalla ragazza. E non avrebbe mai esitato nell’ammetterlo... anche se non adesso.
“Anche se demoni dell’inferno, non avete il permesso di toccare una Strega di Umbra come me. Non vi è piaciuto stare dentro il mio corpo? Bene, allora vi terrò dentro queste armi. Nanaeel adrpan adna znrza oxex raclir!”
Nel momento in cui pronunciò l’incantesimo, un grosso cerchio magico sarebbe comparso, e da essi uscì il manico di una delle armi tramandate dentro la famiglia di Nael stessa. Ella andò ad afferrarla, e tirandola con tutta la sua forza, rivelò l’arma in tutta la sua splendente bellezza. Una lancia dalle fatture letali ma eleganti, con rune violacee su tutta la superficie. La punta sembrava brillare, assumendo un colore violaceo, mentre Nael la usò per lanciarla contro di Ishar per prima. La lancia la risucchiò all’interno come se non fosse nulla, talmente era il richiamo dell’energia accumulata da Nael. E mentre Ishtar veniva presa dal suo destino di prigionia, Enki avrebbe subito lo stesso trattamento, in quanto Nael da un altro cerchio magico che comparve di fianco a sè, richiamò uno spadone. Uno di quelli orientali, tagliente solo da un lato, con quello che sembrava un amuleto sulla base. Un piccolo cerchietto vuoto, a cui attaccati v'erano dei lunghi fili biancastri. Rune magiche comparvero su tutta la sua superfice, colorate di un viola acceso, che in seguito andò ad usare per colpire il demone con un fendente. Ma invece che ucciderlo, anche esso venne risucchiato all’interno grazie a quelle rune. Quello che era stato l’inferno per Nael, dove veniva presa da quel dannato demone, ora sarebbe stato l’inferno per lui stesso. Usato a piacimento dalla stessa strega che aveva voluto stuprare. L’incantesimo era potente, fin troppo, e lo era soprattutto per una novizia come Nael. Però grazie a Lotor, e gli anni passati ad avere la sua energia bloccata e il richiamo precedente, era riuscita a compiere un qualcosa che non pensava di riuscire. La spada si illuminò di magia oscura, e le rune scomparvero, andando a formare un simbolo sull'amuleto alla base. Il cerchio che Nael aveva usato per evocare la spada. Questa andò a rimpicciolirsi, fino a divenire una piccola palla d’energia nera, che si posizionò sul dorso della mano destra, impiantandosi e sostituendosi con lo stesso cerchio magico. Quando Nael andò a toccare la lancia, anche questa avrebbe avuto la stessa reazione dello spadone. Le rune scomparvero, e sulla base della lama e alla base del bastone comparve il cercio magico che Nael aveva usato per evocarlo. In seguito andò a impiantarsi sul dorso della mano sinistra con quest'ultimo. Solo a quel punto, Nael riuscì a fare un sospiro di sollievo. Il tatuaggio sulla sua schiena sarebbe andato svanire, lasciando la schiena illibata, però le braccia della fanciulla rimasero nere. Anche gli occhi tornarono più normali. Ella si girò verso di Lotor, lo sguardo da freddo passò a uno di… immenso sollievo e tristezza. Anche le labbra si piegarono verso il basso.
“... Sei venuto! Ti avevo chiamato… ah- ero così terrorizzata, dannazione!”
Avrebbe detto, prima di letteralmente lanciarsi su di Lotor per tentare di abbracciarlo sollevata. Gli occhi lucidi dalle lacrime di sollievo, invece che di disperazione. La voce di Nael non era più trattenuta, era più normale. Come se quell'evento l'avesse fatta... cambiare un po'. Com'era giusto che fosse.. -
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Mentre osservava lo spettacolo di sottomissione demoniaca di Nael, Lotor non riusciva a distogliere lo sguardo, completamente perso nei suoi pensieri. Certo quell'incantesimo era notevole ma nulla che potesse davvero impressionarlo. A tenerlo pensieroso era il suo stesso comportamento: analizzando la situazione a mente fredda sembrava piuttosto ovvio che non aveva considerato tutte le possibilità a dovere. Ad esempio avrebbe potuto sacrificare volentieri Nael per permettere a quei demoni di rinascere e dargli indizi preziosi su ciò che li riguardava, sfruttandoli per il proprio tornaconto. O se proprio doveva intervenire avrebbe potuto farlo in un secondo momento, quando Nael era stata completamente annullata e avrebbe potuto manipolare la situazione. Le scelte strategiche potenziali erano tante, ma lui non ne aveva scelta nessuna. Aveva scelto piuttosto di rispettare i voti che aveva compiuto nei confronti del Clan di Umbra, non per fedeltà o per sottomissione, ma per un semplice pensiero che Rakhna, mentre serpeggiava intorno a lui intento ad assistere allo stesso spettacolo, ribadì come se fosse la forma del suo stesso pensiero.
Hai agito bene, immagina quanto sarebbe stata delusa Nariko altrimenti...
Lo aveva fatto davvero solo per lei? Beh no, non del tutto almeno. Diciamo che aveva avuto un buon ruolo in tutta quella situazione. E poi, ad essere del tutto sinceri, quello che aveva detto poco prima rifletteva molto la verità: Nael era sua quel giorno, sua soltanto, l'aveva vinta e nessuno poteva portargliela via. Quindi in un certo senso anche il legame con quella maldestra streghetta valeva qualcosa per lui. Anche perché, in quel momento, di maldestro Nael non aveva proprio niente. Rinsavì solo quando la ragazza si gettò addosso a lui, cogliendolo di sorpresa e strappandogli un verso di dolore dato che quel movimento improvviso aveva allargato la dolorosa ferita che aveva sul fianco. Nonostante ciò però, non rifiutò l'abbraccio di Nael e la strinse a sé con l'aria di chi voleva darle un minimo di consolazione. Era comunque stata stuprata cazzo... neanche Lotor era così privo di compassione. Le accarezzò dunque il capo, respirando lentamente per ispirarle calma e cercare di cambiare il suo umore.
Hai vinto tu, non la paura. Questo è l'importante. E poi se la vedi da un certo punto di vista... hai scambiato un rapporto sessuale con nuove fonti di energia. Direi che seppur imprevisto come rituale da strega è andato piuttosto bene.
Magra consolazione per lui che, nonostante fosse riuscito a concentrarsi abbastanza bene da trasferirle solo l'energia oscura di Umbra e nulla della sua personale riserva che potesse in qualche modo comprometterlo, si era comunque svuotato della sua essenza per aiutarla e visto che era ferito e sanguinante la cosa non era decisamente un bene. Ma non avrebbe chiesto aiuto, era troppo orgoglioso per farlo, quindi si limitò ad offrirle un valido rifugio tra le sue braccia, lasciando che Rakhna lo prendesse in giro, sghignazzando e sibilando mentre lo vedeva stringere i denti forzatamente.. -
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Con lacrime di sollievo ai lati dei suoi occhi, Nael sorrise leggermente nel sentire la carezza sul suo capo. Il terrore che aveva provato per quei terribili istanti era stato completamente trasformato, l’adrenalina ancora scorreva forte e veloce all’interno del suo corpo. E anche qualcos’altro. La propria essenza, che riusciva per ben a percepire in quel momento. Non più ostruita, e che si palesava sulla sua pelle come una piccola copertura magica da quanta ve n’era nel suo corpo. Avrebbe dovuto imparare non solo ad usare quelle nuove armi, ma anche a quella nuova sensazione. Dove il suo corpo richiamava in modo naturale gli incantesimi senza alcuna difficoltà.
“Ahah, già… Grazie. Davvero.Oh… e devo ridarti questa…”
Lotor avrebbe immediatamente potuto percepire come certo, Nael aveva usato un sacco di energie per quell’incantesimo, ma come ve ne fosse ancora di quella essenza che cresceva come un fiume in piena. La mano destra della ragazza sembrava normale, ma mentre una lieve sfera oscura andava a essere richiamata, era possibile intravedere alcune delle venature rossastre energetiche. Piccoli dettagli, probabilmente nemmeno talmente importanti, ma che facevano comunque un leggero contrasto sulla pelle nera. Inoltre Nael aveva già visto una strega più anziana usare quel incantesimo, così come lei stessa l’aveva ricevuto. Infatti avrebbe toccato il petto di Lotor, e quella densa sfera si sarebbe trasferita nel corpo del ragazzo, come a restituire l’energia che egli le aveva dato. Seppur minore in quantità, la densità e la forza non era comunque ignorabile. Sarebbe stato come gustare un dolce già assaporato molte volte, ma dal gusto totalmente differente. Infatti non era come qualche minuto prima. I suoi circuiti sarebbero stati inondati di calore, riparati e ricollegati tra di loro. La ferita sanguinante che poco alla volta si sarebbe chiusa, stimolata dall’energia di Nael, così come le varie ustioni che Lotor aveva sarebbero andate a guarire. Sarebbe stato come essere investiti da un fiume di calore, lava caldissima, ma piuttosto che ferirlo andava ad aiutare il suo corpo a riprendersi dalle ferite. Oltre a qualche altro brivido perverso. Ora l’essenza di Nael era in tutto e per tutto quella di una strega, non v’era più tracce estranee, ma la pura essenza di un qualcosa di nuovo. Infondo, Nael era l’unione tra una strega e un drago. La sua essenza era differente rispetto a una strega purosangue.
“Mi dispiace, non pensavo di diventare una bomba. In verità non sapevo nemmeno di averli dentro di me quei demoni.”
Avrebbe detto la fanciulla, a quel punto, guardando Lotor da sotto le proprie ciglia e con un lieve sorriso sulle labbra. L’ammissione sarebbe stata anche genuina, dolce in un certo senso, seppur con un lieve- ma non molto velato- sguardo del “anche tu hai qualche colpa li”. In seguito, si lasciò andare ad una risatina quasi liberatoria.
“Quindi adesso ti sono debitrice? Allungherai il giorno insieme o chiederai qualcos’altro?”
Avrebbe a quel punto chiesto la streghetta, che aveva superato completamente la propria timidezza in compagnia di Lotor. Nael non sapeva di tutti i piani che Lotor aveva avuto, non sapeva di come il ragazzo aveva preso in considerazione la possibilità di abbandonarla. Ma in verità- anche in quel caso non le sarebbe importato visto che alla fine non lo aveva fatto. Sapeva solo che a quel punto gli era debitrice. E seppur la domanda sembrava quasi depressa -era comunque una strega- lo sguardo lasciava intendere facilmente la natura giocosa di questa.. -
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Vedendola sufficientemente carica di energie, Lotor la lasciò andare conscio che forse non aveva più bisogno di essere consolata. "Diventare" una strega completa doveva essere un passaggio importante per lei, forse non si era mai sentita in quel modo prima. Lotor non si sentiva responsabile o artefice della cosa, al massimo aveva tirato fuori l'occasione giusta con la sua irruenza quindi semmai aveva una "colpa", ma quello era il suo momento e non voleva rovinarglielo. Apprezzò però l'uso sapiente che fece delle ultime gocce del suo dono, restituendogli l'energia e aiutandolo a concentrarla in modo da rigenerare i danni subiti e anche qualcosa in più. Quello che Nael gli aveva restituito non era solo il suo potere, ma anche il miscuglio tra le loro energie che erano state in contatto fino ad un momento prima. Erano due maghi di Umbra e le loro energie risuonavano assieme, e in quel momento Lotor sentì l'oscurità di Nael entrare nel suo corpo, scaldandolo come un vigoroso incendio e dandogli una scossa di piacere inattesa. Sollevò la testa lasciandosi sfuggire un sospiro di piacere, mentre la sua verga fino ad un momento prima in pace tornava turgida come non mai, rinvigorita e probabilmente più eccitata di prima. Perfino lui ne rimase sorpreso e per assicurarsi che tutto fosse in ordine decise di esercitare subito la sua magia: spalancò una mano verso la stanza bruciata e distrutta per usare un basilare incantesimo e riportarla all'ordine, togliendo di mezzo quell'odore e lo sporco di bruciato misto a sperma di demone. Adesso potevano tornare ai loro affari. si voltò verso Nael pugnalandola con uno sguardo tanto malizioso quanto borioso, portando le braccia ad una posizione conserte.
Ti servirà più di qualche giorno di schiavitù per compensare tutto questo...
Lo sguardo di Lotor tornò inevitabilmente ad ammirare il corpicino sensuale e le curve mozzafiato di quella strega potente con la quale aveva condiviso molta energia quel giorno. Che senso aveva buttare un occasione del genere?
Ma per ora potrei accontentarmi di un lavoretto con le tue tette, tanto per cominciare...
Le indicò tenendo le braccia ancora conserte. Anche se Nael aveva purificato del tutto il suo corpo, i suoi seni erano ancora leggermente ingranditi per colpa di Ishtar e dato che la sua magia fiammeggiante stava ripulendo il suo corpo erano gonfie di potere e caldissime. Lotor aveva intenzione di farle ancora qualche oscena richiesta prima di dedicarsi ad altro, ma come riscaldamento quello sarebbe stato perfetto.. -
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Nael avrebbe fatto qualche lieve passo all’indietro, non appena Lotor riuscì a percepire la loro magia insieme. Vedendo come la stanza sarebbe tornata pulita, un sorrisetto sarebbe comparso sulle sue labbra. Nael avrebbe portato le mani dietro di lei, mentre cambiava l’incantesimo con facilità senza nemmeno il bisogno di usare le sue mani, andando però piuttosto a portare le sue braccia sotto quel seno grosso e caldo.
“Una richiesta ragionevole.”
Avrebbe fatto la fanciulla, con un sorrisetto sulle labbra, mentre il tessuto di quel body andava a cambiare leggermente, divenendo simile al latex quasi. La forma invece cambiò completamente. Un collarino nero sul collo della ragazza, mentre il resto come una specie di “Pettorina” che racchiudeva il seno della ragazza. Già normalmente generoso -non come quello delle streghe anziane, doveva ancora crescere - ora sfidava la forza di gravità mentre veniva circondato da come quelle cinturine che aggiungevano un qualcosa di più al suo corpo, circondando in modo strategico le sue parti intime per metterle ancora più in mostra. Le pallide gambe invece sarebbero state ancora avvolte in dei stivali stretti, ma che dal tessuto era più palese che era stato fatto per esser strappato. Il seno di Nael poi sarebbe sembrato davvero pesante, con i capezzoli in di fuori e turgidi.
“Allora prenditi cura di me- spero non ti annoierai…”
Avrebbe fatto la ragazzina, quasi con un tono sottomesso, nonostante lo sguardo avrebbe detto tutt’altro. Infatti si sarebbe abbassata, come se stesse facendo uno squat letteralmente di fronte a Lotor, così da far passare il suo affare tra le due montagne di calore che la ragazza si era ritrovata. Infatti con il seno sulla base, e la guancia sul sesso di Lotor, il ghignetto di Nael lasciava intendere come la piccola pervertita si sarebbe divertita quanto se non forse anche di più di Lotor.CITAZIONERole conclusa.
