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Mentre Gil indietreggiava, Ofelia cercava di muoversi più velocemente che poteva, serrando anche i denti per il dolore provocato dalla ferita alla gambe che rappresentava chiaramente un impedimento ma che cercava in ogni modo di sopperire. E probabilmente superato il dolore l'avrebbe fatto senza difficoltà. Gil riusciva a mantenersi in vantaggio con le sue mosse in cui temporeggiava, ma solo per poco.
E tu smettila di starnazzare come una gallina, sei fastidioso!
Questo è il momento della missione in cui, in maniera del tutto inaspettata, quello che stanno facendo Gil e Nimue inizia ad incontrarsi. Il commento malizioso della strega sembrò suscitare una risposta sbottata da Thestalos che tuttavia non riuscì a dire niente, colpa del fatto che non poteva negare quanto era stato piacevole. Ma soprattutto non ci fu tempo per l'imbarazzo e il disappunto, visto che i cerchi della sua prigione iniziarono a rivelare qualche sorta di enigma che avrebbero dovuto risolvere assieme.
E' latino, si... il corpo di Ofelia è legato ai colori, e questi anelli sono legati al suo corpo, è evidente!
La strega portò quindi la chiave di Artù su uno di quegli anelli, rendendosi conto che poteva muoverlo tranquillamente come se fosse una maniglia adesso che era incandescente. Appena lei e Thestalos fecero forza per muovere l'anello, questo si mosse chiaramente come se fosse l'ingranaggio di un grosso congegno capace di riposizionarsi. In quel modo sarebbe stato facile sia allineare gli anelli in modo che i cerchi si incrociassero, sia posizionarli come meglio credevano. Non solo, appena Nimue e Thestalos spostarono l'anello legato al colore rosso, Ofelia rallentò improvvisamente mentre la gamba rossa che spuntava dalla sua schiena si bloccò improvvisamente, tremante, come sotto sforzo, diventando facile preda del proiettile oscuro di Gil. Il proiettile trapassò la sua carne facendo esplodere la gamba alla base e staccandola di netto. Un grido di dolore acutissimo partì dalla gola di Ofelia mentre sangue blu sgorgava dal suo corpo come una fontana impazzita. Quando successe questo l'anello legato al colore rosso divenne improvvisamente più mobile e leggero, tanto che sarebbe stato facile girarlo anche senza l'ausilio della chiave di Artù. Gli altri invece rimasero immobili e non solo: appena Ofelia smise di gridare per il dolore si voltò verso Nimue e Thestalos, accendendo i suoi occhi di energia intensa che rese di nuovo i restanti anelli duri come il ferro, spegnendo l'incandescenza generata dal fuoco di Thestalos.
Tu... che cazzo stai facendo al MIO Thestalos?! Non osare! Allontanati da quella gabbia o ti faccio a pezzi!
La gamba rossa tranciata di Ofelia prese improvvisamente vita, infilzandosi nel terreno con la spada che faceva capolino al posto del piede fondendosi col legno dell'albero sotto di loro e generando una vera e propria gabbia di lame intorno a Gil: una serie innumerevole di quelle lame, sottilissime e con il filo rivolto verso di lui, formarono un cerchio perfetto e quasi privo di spiragli spuntando fuori dal terreno. Le lame arrivavano ad un'altezza di almeno 40 metri e lo circondavano completamente formando un diametro di 5 metri, uscivano dalla base dell'albero come delle vere e proprie radici. Rapidamente iniziarono a chiudersi mentre Ofelia invece si lanciava zoppicante verso Nimue, la sua gamba rossa nel mentre scomparve senza lasciare traccia, consumandosi probabilmente per poter scagliare quell'attacco.. -
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Come c'era da aspettarselo da una strega furba come Nimue, trovò subito il modo per essere utile al suo campione, offrendogli su un piatto d'argento la possibilità di infliggere un danno micidiale ad Ofelia e strappargli uno di quegli arti. Mentre le grida di dolore del suo avversario rimbombavano, un forte senso di piacere si accese nel ventre di Gil, mentre la lanterna iniziava ad emettere del fumo rosso particolarmente denso. Non doveva necessariamente subire lui delle ferite per attivare le sue abilità: gli bastava fare a pezzi i suoi avversari ed era maledettamente vicino a raggiungere quel risultato. Un ghigno malefico si spalancò sul suo volto ma non ebbe molto tempo per gustarsi la vittoria: l'arto reciso di Ofelia iniziò a muoversi e come in un ultima scintilla di potere prima di svanire, utilizzò le sue abilità per generare una prigione di lame intorno a Gil, troppo alta per essere saltata e apparentemente senza uscita. La cosa peggiore però era che Ofelia si era reso conto del fastidio che Nimue poteva provocare stando in contatto con Thestalos, quindi divenne immediatamente la sua nuova preda.
Non osare brutto stronzo! NON OSARE! Lei è mia! Non ti permettere di toccarla neanche con un capello!!! TI AMMAZZO!!!
Furioso e con gli occhi piedi di istinto omicida, Gil serrò i denti come non mai, quasi spaccandoli contro la lama stessa della sua spada, mentre si guardava rapidamente attorno per capire come uscire da quella prigione. Le lame si erano materializzate dopo che l'arma di Ofelia era stata assorbita dal legno di quell'albero, e adesso le lame uscivano dalla stessa superficie tramite delle chiare radici. Piuttosto ovvio cosa doveva fare a quel punto.
Vengo a prenderti! Vengo a prenderti!!!
Ancora una volta Gil utilizzò la sua mano sinistra per uscire fuori dai guai: decise di utilizzare il Juinjutsu #10, le Nere spirali per poter colpire quelle spade nel punto che considerava quello debole. Avrebbe non allargato le dita il più possibile ma le avrebbe piuttosto serrate come si farebbe in uno stile di combattimento dal pugno gentile, in modo che sparando quanti più raggi possibili questi avrebbero formato una linea dritta e orizzontale sufficiente a farci passare una persona. Avrebbe sparato i raggi alla base delle lame, dove le radici diventavano armi, nella speranza che la sua intuizione fosse corretta. Se fosse riuscito ad aprire un passaggio si sarebbe fiondato subito fuori dalla prigione all'inseguimento di Ofelia, deciso a colpirlo senza ulteriori esitazioni. Oramai il suo spirito combattivo era al limite della sopportazione, voleva mettere fine a quella battaglia e impedirgli di toccare la sua amata Nimue. Anche da quella distanza, la strega avrebbe sentito il folle cuore del suo amato battere come un motore pronto ad esplodere, solo per lei, solo per dimostrarle quanto lo rendeva forte il suo amore per lei.
Nimue sorrise estasiata nel vedere che stava funzionando, che il cerchio rosso si era spostato, quindi aveva avuto ragione nel pensare che quella gabbia inibiva la forza di Thestalos e gli ciucciava via l'energia, ma quella felicità si spense quando poco dopo i cerchi si spensero del tutto bloccandosi, mentre Ofelia si voltò verso di loro. Anche se era riuscita ad aiutare Gil, la situazione era cambiata improvvisamente. Gil venne bloccato da varie lame per impedirgli di muoversi. Il cuore di Nimue le balzò in petto spaventata. L'adrenalina la aiutò a pensare e capì che se Ofelia si era girata verso di lei era unicamente perché si era avvicinata alla soluzione.
Ehi! Hai proprio una fissazione nel imprigionare gli uomini che ti piacciono! Non è questo il modo per conquistare il loro cuore! fece agitata, dicendo una cosa così stupida che probabilmente avrebbe stupito anche Thestalos, ma non poteva farci niente, dire delle cose leggere in situazioni così preoccupanti la aiutava a scaricare il nervosismo, ed allo stesso tempo sembrare nel pieno controllo delle sue facoltà. Si voltò in fretta verso Thestalos, aveva del tempo prima che Ofelia la raggiungesse, e sperava vivamente che Gil nel frattempo riuscisse a liberarsi così da difenderla. L'unica speranza era tirare fuori da lì il monarca così da risolvere una volta per tutte la situazione.
Che è successo? Perché si è spento tutto? Hai già finito l'energia che ti ho dato? Avanti, dobbiamo aprirla, ci siamo quasi. Nimue infilò la chiave nel cerchio che aveva la scritta "verde" ed indicò con un gesto della testa a Thestalos l'altro cerchio, quello con la scritta blu.
Facciamolo insieme, ti do altra energia, ma questa volta allinea il cerchio blu, io lo faccio con quello verde. Forza, se ti serve altra energia prendila! gli si avvicinò di nuovo pronta a dargli un altro bacio se fosse servito. Sperava che manipolando di nuovo i cerchi avrebbero rallentato Ofelia, dando loro modo di agire. Non aveva idea di quanto Thestalos riuscisse a usare le sue fiamme fuori da quella gabbia, ma lui al momento era la sua unica speranza. E chissà magari Gil vedendo che baciava Thestalos, lo avrebbe reso così folle di gelosia che avrebbe fatto a pezzi Ofelia e quel posto stesso prima che potesse sfiorarle un solo capello.
Genitori Impazienti
ɫ Status Fisico: In forma
ɫ Status Psichologico: Concentrato, soddisfatto.
ɫ Energia: 40/75
ɫ Potere: Livello 3
Livello 3
- Gil ha sempre la sua quantità di energia massima dimezzata. Quando si divide, il nuovo corpo avrà la stessa energia massima del Gil originale e una quantità pari alla sua energia attuale.
- Gil può accumulare fino a 20 AU. Quando arriva a 20 AU può dividersi in un corpo demoniaco nuovo. In questo livello, se mentre Gil si divide ha subito dei malus o effetti negativi, il nuovo corpo ottiene per tutto il resto del combattimento un bonus alle statistiche pari al malus che aveva al momento della divisione e una resistenza agli effetti negativi che aveva subito, che dureranno la metà del tempo o un massimo di 3 turni se non hanno una durata limite. Ogni volta che un corpo di Gil si sdoppia, la trasformazione demoniaca se è attiva viene disattivata.
- Fintanto che c'è un solo Gil in campo, la quantità di AU accumulati raddoppia.
- Ogni volta che Gil infligge o subisce una ferita accumula AU. La quantità varia in base all'entità della ferita:
• Medio-lieve o inferiore: 3 AU
• Media: 4 AU
• Medio-grave: 5 AU
• Grave o più: 6 AU
- Per ogni diverso tipo di malus o effetto negativo che Gil sta subendo durante quel turno, accumulerà 2 AU. Se il malus supera il 50%, oppure si tratta di qualcosa di inabilitante che gli impedisce di fare qualcosa, gli AU diventano 4.
ɫ Tecniche: Juinjutsu #10: Nere spirali
Utilizzabile solo con una mano, dalle dita partiranno 5 fasci di energia oscuri larghi quanto un dito umano, che andranno verso la direzione in cui erano posizionate le dita e si estenderanno fino ad un massimo di 10 metri. Sono veloci e potenti, trapassano facilmente la carne umana come se fossero proiettili di elevato calibro irradiati di energia e sono anche molto potenti su barriere energetiche. Spariscono dopo aver lanciato l'attacco.
Costo: 15
ɫ Note:
- AU accumulati: 20 (6 dell'amputazione raddoppiati perché c'è un corpo solo)
- Nimue (Spada) impugnata in mano e tra i denti
- Status Nimue: illesa/eccitata.
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L'intuizione di Gil si rivelò giusta: le lame provenivano dall'albero e pertanto recidendo il loro legame alla base sarebbe riuscito facilmente ad eliminarle, così da aprirsi un passaggio per ripartire all'inseguimento di Ofelia. Una mossa tempestiva, perché quella creatura era abbastanza veloce da poter raggiungere Nimue e Thestalos in pochissimo tempo. ancora una volta la ferita alla gamba aiutò non poco gli esploratori del labirinto a non finire male in pochi secondi. La strega però non si scoraggiò e decisa a risolvere quella situazione tornò a dire cosa fare a Thestalos, che per quanto imbarazzato dallo scambio precedente non aveva ancora perso il suo orgoglio di Monarca.
D'accordo d'accordo! Ma smettila di darmi ordini!
Con molta meno esitazione di prima, Thestalos si fece avanti afferrando Nimue per la nuca, un tocco bollente e deciso, ma che non la ferì, segno che evidentemente il monarca stava recuperando controllo sui suoi poteri. La spinse verso di sé e la baciò focosamente, molto più intensamente di prima, assimilando ancora una volta l'energia di Nimue e rendendo incandescenti gli anelli che tornarono nuovamente mobili giusto un istante prima che Ofelia potesse raggiungerli ed attaccarli. Mentre consumavano quel bacio, gli anelli si allinearono provocando un effetto estremamente vivido: Ofelia si bloccò sul posto, sofferente, mentre le gambe che le rimanevano si incrociavano improvvisamente, come costrette in una posizione scomoda. Non solo: appena gli anelli si allinearono iniziando a pulsare di energia, la testa di Ofelia si aprì ancora di più rispetto a prima, come una bocca spalancata in maniera mostruosa: sotto la maschera c'era una grossa gemma di energia dai colori rosso, verde e blu, che prillava intensamente e pulsava proprio come facevano gli anelli. Resosi conto che Gil era scappato, Ofelia si voltò di scatto verso di lui: non poteva permettersi di pensare a quei due al momento visto che non potevano fargli niente. Gil invece era una minaccia soprattutto ora che i suoi arti erano bloccati e la sua gemma esposta.
Io ti maledico, Gil Poltergeist! Che tu non possa trovare mai tua figlia!!!
Furibondo, Ofelia strappò la spada che aveva ancora infilzata nel petto con le sue braccia naturali, e tornò subito all'attacco di Gil, vibrando un fendente rapidissimo dall'alto verso il basso nel tentativo di dividerlo in due. Le sue gambe non sarebbero rimaste bloccate in eterno però, e l'anello che stava muovendo Thestalos iniziò a tremare, come sotto sforzo, segno che una delle gambe stava per tornare libera e avrebbe attaccato ben presto Gil. Quella battaglia non era ancora finita.. -
+1 .
Da quando aveva ottenuto il corpo di un combattente, Gil aveva iniziato a smettere di sentire la fatica. Era stato prima un non morto, poi un vero e proprio demone, e solo quando aveva dato tutto sé stesso nel sesso si era ritrovato ad ansimare col fiatone. Adesso invece, che doveva proteggere la sua amata, stava correndo così forte che le gambe dolevano. Le braccia sembravano doversi staccare da un momento all'altro per quanto forte stava scattando, e il terreno appariva come un gigantesco ostacolo da frantumare a calci. Non aveva mai corso così forte in vita sua e anche quando Ofelia si dimostrò ancora più mostruoso Gil non esitò un singolo istante, facendo vedere chiaramente quanto fosse determinato a salvare Nimue. Anche solo il fatto che Ofelia si era avvicinato così tanto risultava insopportabile, e Gil lo avrebbe punito in maniera esemplare. Ma non fu l'unica cosa a farlo impazzire: mentre avanzava per proteggerla, vide chiaramente le labbra del monarca prigioniero mescolarsi appassionatamente con quelle della sua Nimue. Non era un bacio di convenienza quello, niente affatto: era un bacio lussurioso, colmo di passione, qualcosa che bruciava tanto quanto le fiamme del monarca. Una gelosia insostenibile s'impossessò di Gil a quel punto. Quando furono faccia a faccia, Ofelia cercò di colpirlo con la sua spada originale, ma non aveva ancora avuto un assaggio dei poteri di Gil: il colpo di spada non venne schivato, semplicemente andò a vuoto perché il corpo del Poltergeist si divise in due da solo, strappandosi come se fosse una bambola di pezza fatta di carne e sangue, e anche da diviso a metà il suo sorriso risultava inquietante e folle. Il suo corpo si divise in due grazie al suo potere, perfettamente in verticale rispetto alle due parti, così che i due corpi riuscirono facilmente ad accerchiare Ofelia pronti ad infliggergli il colpo di grazia. La sensazione di strapparsi in due non era niente in confronto al dolore che provava nel vederla stretta tra le braccia del monarca, e sebbene il suo istinto battagliero gli suggeriva che prima di ogni altra cosa doveva sistemare Ofelia, la sua Gelosia stava invece montando come non mai, facendogli prendere la via più violenta possibile.
Hey, ma ci pensi? Dopo tutte le chiacchiere che hai fatto stai per crepare come un'idiota... ricordati di chi ti ha mandato all'inferno... perché se potrò verrò a prenderti!
Non importava se uno dei suoi arti si fosse liberato, perché Gil poteva attaccare da due fronti adesso, ed entrambi lo fecero al massimo delle loro possibilità. La copia che si era divisa a sinistra rispetto la posizione originale di Gil aveva in bocca la sua spada ma nessuna arma in mano, in questo modo poté vibrare entrambe le braccia contemporaneamente a formare una X attivando il Juinjutsu numero 9, lo Sterminatore di fiamme spettrali, scagliato direttamente sulla gemma luminosa di Ofelia. L'altro corpo invece, quello scattato a destra, avrebbe semplicemente vibrato la spada che impugnava nella destra contro la testa del carceriere, cercando di fracassargli il cranio e la gemma con un colpo violentissimo e preciso, da destra verso sinistra.
Nimue era tesissima in quel momento, cosa che invece non sembrò affatto per Thestalos dato che la baciò con una passione inaspettata, al punto che Nimue si ritrovò a mugugnare sorpresa ma in parte compiaciuta, dopotutto la sua energia che le attraversava il corpo la scaldava nel profondo, facendole provare quell'altalena di sensazioni meravigliose. Il suo piano sembrò attecchire, cercò di trattenere quei cerchi il più possibile, mentre Gil la attaccava con tutta la furia che aveva in corpo. Fu difficile staccarsi da Thestalos ma non per questo non guardò verso di lui per capire cosa sarebbe successo. Quando le labbra si separarono da quelle di Thestalos fissò la scena con il cuore in gola mentre assisteva alla divisione del corpo di Gil. Un fenomeno che continuava a sorprenderla ed allo stesso tempo ammaliarla. Non aveva mai visto niente del genere prima di conoscere Gil. Era fatta, se Gil avrebbe abbattuto Ofelia, Thestalos sarebbe stato libero e loro avrebbero potuto avanzare nel labirinto avendo uno specchio per le allodole.Genitori Impazienti
ɫ Fisico Gil Originale: In forma
ɫ Fisico Gil Spadaccino: In forma
ɫ Status Psicologico: Furioso, Impaziente.
ɫ Energia Gil Originale: 30/75
ɫ Energia Gil Spadaccino: 40/75
ɫ Potere: Livello 3
- Gil ha sempre la sua quantità di energia massima dimezzata. Quando si divide, il nuovo corpo avrà la stessa energia massima del Gil originale e una quantità pari alla sua energia attuale.
- Gil può accumulare fino a 20 AU. Quando arriva a 20 AU può dividersi in un corpo demoniaco nuovo. In questo livello, se mentre Gil si divide ha subito dei malus o effetti negativi, il nuovo corpo ottiene per tutto il resto del combattimento un bonus alle statistiche pari al malus che aveva al momento della divisione e una resistenza agli effetti negativi che aveva subito, che dureranno la metà del tempo o un massimo di 3 turni se non hanno una durata limite. Ogni volta che un corpo di Gil si sdoppia, la trasformazione demoniaca se è attiva viene disattivata.
- Fintanto che c'è un solo Gil in campo, la quantità di AU accumulati raddoppia.
- Ogni volta che Gil infligge o subisce una ferita accumula AU. La quantità varia in base all'entità della ferita:
• Medio-lieve o inferiore: 3 AU
• Media: 4 AU
• Medio-grave: 5 AU
• Grave o più: 6 AU
- Per ogni diverso tipo di malus o effetto negativo che Gil sta subendo durante quel turno, accumulerà 2 AU. Se il malus supera il 50%, oppure si tratta di qualcosa di inabilitante che gli impedisce di fare qualcosa, gli AU diventano 4.
ɫ Tecniche: Juinjutsu #9: Sterminatore di fiamme spettrali
Per attivare questa tecnica si esegue un doppio taglio con i palmi delle mani distesi, partendo dall'alto ed incrociando le mani in un doppio fendente a X (va bene anche al contrario ovvero dal basso verso l'alto). Questa tecnica oltrepassa facilmente le barriere energetiche e le difese convenzionali poco resistente, risulta un attacco fatale poiché oltrepassa la carne e le ossa facilmente, ma è anche rischioso trattandosi di un attacco corpo a corpo molto preciso.
Costo: 10
ɫ Note:
- AU accumulati: 0
- Nimue (Spada) impugnata in mano dal Gil spadaccino e tra i denti dal Gil Originale.
- Status Nimue: illesa/eccitata.. -
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Gestire due fronti si rivelò impossibile per Ofelia, che aveva decisamente puntato troppo sulla prigionia intorno a Gil, sottovalutando la sveltezza della mente del ragazzo. Con Nimue che teneva le sue gambe bonus sotto controllo e Gil che lo incalzava, la creatura del Labirinto non ebbe nessuna possibilità se non concentrare un singolo attacco nella speranza di bloccare Gil. Lui però era meglio di un diavolo nel giocare con la disperazione degli altri, e quando Ofelia vide il suo colpo andare a vuoto perché il suo stesso avversario si era strappato in due per moltiplicarsi, perse del tutto la volontà di continuare a combattere, rimanendo paralizzato dalla paura, impossibilitato a ferirlo di nuovo. Gli attacchi di Gil quindi colpirono entrambi, facendogli esplodere la testa e generando una vera e propria fontana di sangue blu che schizzò in giro imbrattando i due Gil. Appena la pietra multicolore nella sua testa finì in frantumi, lo stesso successe per la prigione di Thestalos che fu finalmente libero. La chiave di Artù tornò sul petto di Nimue mentre le fiamme folli che avvolgevano Thestalos si placarono improvvisamente, riportandolo ad una naturale umanità. Osservò il suo corpo e le sue mani con grande sorpresa, meravigliato della sua attuale condizione. Certo era decisamente meno ordinato rispetto a prima, con i capelli trascurati, la barba incolta e nessuna delle decorazioni rituali che di solito lo identificavano come grande sovrano della penisola iberica, ma se non altro aveva ripreso il pieno delle sue forze anche grazie a Nimue.
Prodigioso... è come essere tornato in vita!
Appena rialzò lo sguardo, però, la sua espressione cambiò radicalmente osservando la scena che aveva davanti:
Non ci credo... ce ne sono due ora?!
Si, vedere due Gil coperti di sangue, vittoriosi e probabilmente più problematici di prima non lo rendeva affatto contento. Nel frattempo la spada di Gil tornò alla normalità, segno che il potere di Ofelia era stato spezzato completamente dopo la sua sconfitta. L'influenza di Ofelia non si limitava solo a quello, in ogni caso: infatti i numerosi alberi bruciati iniziarono molto lentamente ad ingrigirsi e rinsecchire, lasciando spazio a delle formazioni rocciose simili a delle montagne. Intorno a loro, sui rami morenti e i tronchi tagliati di quella foresta carbonizzata, si sollevarono delle lapidi simili a quelle che Nimue e Gil avevano trovato nel corridoio iniziale. La più vicina a loro, a differenza di tutte le altre che erano molto fuori mano, era quella di Allagadda. Dato che era nudo e qualsiasi tentativo di usare il richiamo di munizioni e di armi si rivelò inutile Thestalos allungò una mano verso il corpo di Ofelia, zuppo di sangue si, ma aveva a disposizione quella giacca oscena che poteva utilizzare per coprirsi. Il risultato fu una sorta di gonnellina da barbaro col pellicciotto intorno alla vita, brandelli zuppi di sangue che pendevano dai lati e una mutanda a boxer decisamente poco elegante ma comunque meglio di niente. Con l'aria scocciata, ma visibilmente più rilassata, il monarca si rivolse al duo che li aveva salvati. O meglio, il trio.
Immagino di dovervi dei ringraziamenti...
Non era proprio entusiasta, ma il monarca della tempesta di fuoco non è uno che disconosce i meriti di chi ha davanti. Prima di potersi prodigare in un ringraziamento solenne però, i sopravvissuti all'assalto di Ofelia videro chiaramente un enorme portale squarciarsi molto vicino a loro, che partì direttamente dalla base dell'albero su cui si trovavano e si generò a partire da delle radici cresciute in forma circolare, creando un vero e proprio stargate che si affacciava su un'altra regione del labirinto. Quest'ultima somigliava ad una gigantesca serie di muraglie, torri e portoni, come se diversi castelli si fossero uniti, scontrati e rimodellati uno sull'altro sotto un cielo costantemente martoriato da lampi gialli, blu e rossi. Davanti al portale c'era una figura imponente, mastodontica, paragonabile ad un Kaiju di classe 3 in quanto a dimensioni: un essere diabolico umanoide che stava alimentando il portale con i suoi artigli, e appena l'ebbe spalancato tornò eretto, mostrando la sua pelle violacea coperta da una carapace blu simile ad una vera e propria armatura. Le sue ali colossali lo rendevano una figura a dir poco Luciferina, e lo sguardo privo di umanità quanto colmo di furia bastava per incutere timore a chiunque fosse lì presente. Appena lo vide, Thestalos sbiancò visibilmente sgranando gli occhi con preoccupazione.
Fortinbras...
Ai piedi di quell'essere c'era un vero e proprio squadrone di soldati che somigliavano a lui, ma a misura "umana", per modo di dire: massicci guerrieri corazzati di due metri e mezzo, dotati di piccole ali simili a quelle di Fortinbras ed equipaggiati sia di spada che di scudo. Entrambe le armi sembravano fatte di pietra, nonostante ciò le spade erano affilate e avevano le fattezze di grossi spadoni molto ampi e lunghi solo di lama un metro e mezzo. Gli scudi invece avevano la classica conformazione a torre, leggermente più tozzi del normale, alti un metro e mezzo e larghi 60 cm. Quei guerrieri non erano solo spaventosi ma anche visibilmente addestrati ed equipaggiati. Ma soprattutto: erano tanti.
Catturateli e portateli a me.
Punto la sua enorme e inquietante mano verso Gil e la sua compagnia, mentre i soldati iniziarono a uscire dal portale correndo e volando verso gli intrusi. Ovviamente era il momento di scappare a loro decidere se fiondarsi dentro Allagadda oppure rischiare di perdere più tempo e scegliersi un'altra destinazione.. -
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Vedere il cervello di Ofelia esplodere in quel modo mentre la disperazione si impadroniva della sua anima fu davvero una soddisfazione immane per Gil, se non avesse visto Thestalos baciare la sua donna probabilmente a quel punto si sarebbe fatto venire un'erezione irrefrenabile pronto a divertirsi con Nimue e festeggiare quella vittoria, ma era decisamente troppo in subbuglio il suo cervello per concretizzare qualcosa, quindi i corpi di Gil si limitarono a farsi annaffiare da quel sangue blu, gustandosi lo spettacolo della fine del suo nemico. Il ragazzo spostò lo sguardo verso Nimue ed il Monarca appena l'incantesimo di Ofelia svanì del tutto, liberando finalmente il prigioniero e riportandolo ad uno stadio praticamente umano, addirittura vivo, anzi forse anche più vivo di prima. Anche Nimue non riusciva a credere ai suoi occhi, al punto da non capire se in realtà fosse sempre stato vivo, ma la gabbia aveva cambiato la sua natura o se era stata colpa del suo potere. Dopotutto anche Gil a forza di stare con lei era cambiato. Era sicuramente qualcosa su cui avrebbe dovuto indagare più a fondo. Magari con qualche principessa per capirci di più. Stare nel Labirinto aveva fatto fin troppo bene al monarca, tanto che i due Gil lo guardarono in cagnesco, iniziando ad avvicinarsi a lui. Il Gil Disarmato afferrò Nimue per una spalla, tirandola verso di sé e allontanandola con una discreta forza da Thestalos, mentre quello armato di spada gli piazzava il piatto della sua arma su una spalla, con la lama vicinissima al collo, come a volerlo minacciare. Nimue si sentì presa in contropiede, era raro che Gil fosse così brusco con lei, infatti lo guardò interrogativa ed anche un pizzico stizzita.
Con la tua gratitudine mi ci pulisco il culo, miccetta... stai lontano dalla mia regina da adesso in poi o ti assicuro che sentirai la mancanza di quella gabbia in cui stavi.
Nimue tentò di intervenire ma prima che potesse dire qualcosa l'altro Gil invece si piazzò davanti a lei, afferrandola per le guance e osservandola con estrema attenzione, apprensivo, profondamente timoroso che anche solo una macchia di sangue avrebbe potuto toccarla, cosa che non avrebbe permesso né ad Ofelia né a chiunque altro. Le carezzò le guance e il capo, nella speranza di sentirle dire che stava bene.
Non ti hanno fatto del male, vero? Amore mio... lo so che lo hai fatto per me, ma vederti vicina a lui... potrei impazzire. Però mi fido, io lo so, ti conosco... conosco il nostro amore... siamo una squadra, siamo qui per la nostra bambina...
Sto bene. fece Nimue sentendo in petto squagliarsi il nervosismo in un sentimento più dolce poiché capì che il suo uomo era ancora colmo di adrenalina per via della battaglia. Gli afferrò le mani in una presa affettuosa e lo guardò negli occhi sorridendogli.
Adoro vederti geloso, ma sii gentile con il monarca, sarà un grande aiuto per noi. So che sei fortissimo, ma la sola forza non basta. Lui è prezioso per loro no? Non te ne pentirai vedrai. gli lanciò una occhiata molto particolare, complice per lasciargli intendere che aveva un piano ben preciso per ciò che aveva fatto. Annuì lentamente con la testa chiedendogli tacitamente se si fidava di lei e di ciò che stava facendo e ovviamente la risposta di Gil non tardò ad arrivare: con lo sguardo colmo di ammirazione e sentimento annuì a sua volta, allargando un sorriso malefico e chiudendo le distanze con lei dandole un fugace bacio. Ma prima di potersi concedere altri festeggiamenti, ecco comparire dal nulla uno stargate spalancato nientemeno che da Fortinbras, così lo aveva chiamato Thestalos e pertanto finalmente potevano dare un volto al loro nemico attuale. Purtroppo però quel tipo non era solo un colosso terrificante, ma veniva anche accompagnato da un vero e proprio esercito. Il Gil armato di spada si voltò verso Fortinbras mettendosi la lama in spalla e puntandogli contro l'altra mano col dito medio alzato, mentre l'altro corpo afferrava Nimue di peso, come al culmine della cerimonia di nozze pronti a varcare la soglia della loro dimora, così da poterla trasportare velocemente via.
Questo è un avvertimento Fortinbras: non metterti contro di me! Non sono qui per te, se non romperai le palle mi prenderò la mia bambina e me ne andrò, ma se continui così ti assicuro che dovrai preoccuparti di vedermi ancora!
Gil sapeva bene che le minacce non erano per niente credibili se accompagnate da una fuga a gambe levate, ma neanche lui era così pazzo da mettersi contro un esercito intero. Almeno non quando aveva una missione più importante da portare a termine. La lapide più vicina, nonché la via di fuga più veloce, era quella che portava ad Allagada, probabilmente una pessima idea visti i presupposti e le chiacchiere scambiate fino a poco prima, ma probabilmente l'unica occasione concreta che avevano per sfuggire all'attacco di quell'esercito inarrestabile. Quindi mentre Gil la portava in braccio, Nimue avrebbe impugnato con decisione la chiave di Artù pronta a piantarla nella lapide più vicina pronta a tuffarsi al suo interno col resto della squadra al suo seguito. Il Gil Armato si sarebbe preoccupato di tenere Thestalos sotto controllo, ma qualcosa gli suggeriva che avrebbe preferito seguire loro piuttosto che tornare nelle grinfie di Fortinbras.Genitori Impazienti
ɫ Fisico Gil Originale: In forma
ɫ Fisico Gil Spadaccino: In forma
ɫ Status Psicologico: Furioso, Impaziente.
ɫ Energia Gil Originale: 38/75
ɫ Energia Gil Spadaccino: 48/75
ɫ Potere: Livello 3
- Gil ha sempre la sua quantità di energia massima dimezzata. Quando si divide, il nuovo corpo avrà la stessa energia massima del Gil originale e una quantità pari alla sua energia attuale.
- Gil può accumulare fino a 20 AU. Quando arriva a 20 AU può dividersi in un corpo demoniaco nuovo. In questo livello, se mentre Gil si divide ha subito dei malus o effetti negativi, il nuovo corpo ottiene per tutto il resto del combattimento un bonus alle statistiche pari al malus che aveva al momento della divisione e una resistenza agli effetti negativi che aveva subito, che dureranno la metà del tempo o un massimo di 3 turni se non hanno una durata limite. Ogni volta che un corpo di Gil si sdoppia, la trasformazione demoniaca se è attiva viene disattivata.
- Fintanto che c'è un solo Gil in campo, la quantità di AU accumulati raddoppia.
- Ogni volta che Gil infligge o subisce una ferita accumula AU. La quantità varia in base all'entità della ferita:
• Medio-lieve o inferiore: 3 AU
• Media: 4 AU
• Medio-grave: 5 AU
• Grave o più: 6 AU
- Per ogni diverso tipo di malus o effetto negativo che Gil sta subendo durante quel turno, accumulerà 2 AU. Se il malus supera il 50%, oppure si tratta di qualcosa di inabilitante che gli impedisce di fare qualcosa, gli AU diventano 4.
ɫ Tecniche: -
ɫ Note:
- AU accumulati: 6 (per la ferita letale inflitta ad Ofelia)
- Nimue (Spada) impugnata in mano dal Gil spadaccino.
- Status Nimue: illesa/eccitata.. -
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Nel sentirsi chiamare "miccetta" Thestalos fissò in cagnesco Gil, accendendo gli occhi di un bagliore intenso mentre i capelli rossi si sollevavano ondeggiando come una fiamma, quasi prendendo fuoco. Si trattenne solo osservando sullo sfondo Nimue e l'altro Gil, che bisbigliavano mentre lui la trattava come se fosse la sua donna nella maniera più possessiva e degenerata possibile. Il forte desiderio di strappare quella povera ragazza dalle grinfie di un simile mostro si fece potente in Thestalos, ma per il momento non poteva essere la sua priorità, visto che Fortinbras era arrivato con tutto il suo esercito e non aveva intenzione di farli scappare. Il monarca replicò subito all'idea di Gil, gridandogli contro mentre iniziava a correre assieme a lui.
Non possiamo andare lì, non sai cosa ci aspetta, è un suicidio!!!
Allagadda lo terrorizzava, era evidente dal suo sguardo, ma mentre correva Thestalos si rese conto di cosa gli stava succedendo: prima era bastato solleticare la sua rabbia per far riemergere quella fiamma intensa dal suo petto fino ai capelli, e ora poteva correre al massimo della sua potenza come se non fosse mai stato prigioniero. Forse, se aveva davvero ritrovato il pieno delle sue forze, una speranza ce l'avevano.
Altro che dalla padella alla brace... se usciremo da questo posto vivi sarà davvero il volere di Dio!
Usando la chiave che Nimue portavano al collo sarebbero facilmente riusciti ad aprire il passaggio per Allagadda, sfuggendo all'assalto dei soldati di Fortinbras prima che fosse troppo tardi. Il passaggio si richiuse alle loro spalle e lo scenario cambiò improvvisamente: il cosmo tetro e lo scenario bruciato lasciò spazio ad una visione quasi quieta, insolitamente calma e forse per questo anche più preoccupante. Erano finalmente giunti ad Allagadda.
Si trovavano ancora nel Labirinto, questo era certo, perché in grande lontananza era possibile vedere le enormi mura di quel mondo parallelo, sebbene sembrassero estremamente più colossali del normale. Che Allagadda fosse una dimensione in miniatura rispetto a quel luogo gigantesco? Possibile. La struttura della "città" levitava all'interno di un immenso deserto scarlatto, desolante, silenzioso e morente, privo di qualsiasi forma di vita se non enormi faglie nel terreno dalla quale uscivano flebili fonti di luce. Capire com'era fatta Allagadda era molto facile anche standoci sopra, perché l'intero deserto era costellato da giganteschi specchi ciclopici grandi più delle montagne, che riflettevano la città sospesa nel deserto. Attraverso i loro riflessi oscuri era possibile intravedere anche cosa ci fosse "sotto" quel deserto, ma appariva come un volto furente, confuso, mostruoso e imprigionato, indistinguibile, un prigioniero eterno e distante. Lo scenario intorno a quel deserto era desolante, come un microcosmo oscuro intrappolato nelle mura del labirinto, dove le stelle erano più simili ad organi sanguinanti e il firmamento un coro di anime in pena. Le fonti di luce emesse da quei corpi celesti era così flebile da apparire inesistente. Nonostante quello scenario terrificante, la città di Allagadda era un luogo splendido: su quel cimitero di teschi colossali si adagiava una gigantesca scalinata di marmo bianco, non lucidissimo ma splendente, dalla quale crollavano verso il basso cascate di acqua cristallina, dal colorito vagamente violaceo ma dall'aspetto puro. Quelle acque sgorgavano direttamente dal cuore della città e la attraversavano completamente trasformandola in un'enorme fontana, tanto da farla assomigliare a duna Venezia di un'altra dimensione. Il paragone non era casuale: le strade della città erano battute da misteriosi abitanti dall'aspetto inquietante, sembravano tante maschere per un glorioso carnevale, ma ad un occhio attento era evidente che quelle non fossero delle maschere ma i loro volti, e quegli abiti non erano preziosi tessuti ma la loro pelle. Nonostante queste caratteristiche inquietanti, le figure erano sfarzose, i colori variopinti, le maschere estrose: colori, forme, fantasie di forme e tipologie di abiti, era una vera e propria festa, non c'era una sola di quelle misteriose figure uguale all'altra, e perfino i loro arti lunghi e sottili, i colli lunghi e le teste capaci di ruotare molto più del normale bastavano a nascondere la bellezza che quel luogo ispirava. Gli edifici, anch'essi di marmo bianco, erano impreziositi da decorazioni, statue e drappi, le statue rappresentavano altre figure mascherate e i drappi erano fatti dei stessi tessuti che componevano il corpo di quegli esseri. Comprendere cosa dicevano era impossibile: parlavano tutti una lingua incomprensibile che suonava come un greco antico, arcaico e mescolato con altri suoni che un normale corpo umano non può produrre, e facevano ampio uso di gesti durante la parlata. La città aveva una forma a spirale, conica, che si estendeva verso l'alto circondata da edifici e forme ciclopiche che sembravano troppo grandi anche per i loro spilungoni abitanti, simili in fisionomia agli umani ma più alti e slanciati.
Il gruppo di intrusi venne catapultato sulle scalinate esterne della città, dove non c'era nessuno, ma subito vennero accolti da uno spettacolo inquietante: un gran numero degli abitanti di quel luogo giaceva morto per le scalinate, decorandole come il collo di una dama che indossava delle pietre preziose. Erano chiaramente senza vita, privi di arti e di un corpo all'interno, apparivano come dei costumi vuoti fatti di tessuto e maschere, ma la loro natura di ex esseri viventi era evidente, e venivano trascinati via dalla corrente d'acqua destinati a cadere nel vuoto di quel deserto inquietante per chissà quanto tempo. Appena furono emersi dalle acque, Thestalos afferrò quanti più "corpi" che poteva, avvicinandoli ai Gil e Nimue, invitandoli ad indossarli.
Presto! Non dobbiamo attirare l'attenzione! Mischiamoci nella folla così Fortinbras non ci troverà! Non siamo ancora fuori dalla sua portata!
Thestalos indossò il suo costume: un ampio mantello rosso con una corazza sul petto che lo faceva somigliare ad uno sgargiante legionario romano, la maschera era completa e un drappo rosso gli copriva il resto del capo come un viandante del deserto. Fece subito strada, portando gli intrusi in quello scenario inquietante dove sembrava a tutti gli effetti una normale città. Gli abitanti conversavano, commerciavano ninnoli di stranissima fattura, si scambiavano informazioni e lunghi cortei scandivano alcune strade della città, simili ad un bianco labirinto. Uno di quei cortei, con un gran numero di "maschere" al seguito, era capeggiato da una figura che spiccava moltissimo rispetto alle altre: un essere che gridava "labirinto" da ogni lembo di pelle, sembrava la versione demoniaca di una maschera da parata, nera e bianca con dettagli rossi e diabolici, massiccia molto più del normale, con dita spesse zampe caprine e una lunga coda che somigliava ad un serpente. A gran voce quella figura stava probabilmente imbastendo un discorso in quella loro lingua aliena, e aveva attirato l'attenzione di tutti i presenti mentre avanzava per le strade. Una bella fortuna per Thestalos e gli altri che dovevano passare inosservati.. -
.
La loro fuga ebbe successo, ma appena attraversarono quel portale un forte senso di pericolo ed estraniazione colse Nimue tanto quanto Gil. Non era più come entrare e uscire dal Labirinto, qualcosa che scombussolava mente e corpo, ma non fino a quel punto. Sembrava di aver raggiunto un mondo alieno senza regole, privo di logica e completamente estraneo a loro. Il cielo, lo sfondo e la città stessa erano familiari, eppure impossibili da riconoscere. Perfino un folle come Gil esitò con le mani tremanti di fronte a quello scenario, e crollò in ginocchio con entrambi i suoi corpi mentre l'acqua che scrosciava tra quelle gigantesche scalinate lo bagnava quasi del tutto. Si riprese solo quando Thestalos gli consegnò quello che sembrava un costume da carnevale decisamente troppo pomposo per i suoi gusti, ma dato quel senso di mistero e di assoluta confusione non poteva permettersi di fare il prezioso. Aveva già accettato che Thestalos fosse lì per aiutarli, anche grazie a Nimue, quindi non fece nessuna domanda e con entrambi i suoi corpi indossò quelle maschere. Aveva un sacco di cose da chiedergli, ma non disse nulla limitandosi ad utilizzare tutti e quattro gli occhi per rimanere concentrato sull'ambiente circostante. Lui non solo era il più indicato per farlo nel gruppo, ma era anche una buona idea lasciare che fosse Nimue ad interagire con lui: sarebbe stato ben più predisposto ad assecondare la sua splendida donna, dato che aveva già ceduto al suo fascino.
Anche Nimue non esitò al consiglio di Thestalos, ma lei trovava disgustoso indossare quelli che sembravano dei cadaveri, così usò l'incantesimo della vestizione dei capelli per modificare il proprio vestiario e ricrearsi una tuta nera aderente e intera che la coprisse del tutto come se fosse stata una muta da sub, così da non sentire quella roba contro la sua pelle.
Sei già stato in questo posto? Sembri sapere come muoverti.
Gil era nervoso, quindi rimaneva con un corpo vicino a Nimue, quello armato, e l'altro vicino a Thestalos, per assicurarsi di non perdere nessuno di vista e soprattutto proteggere Nimue. La spada era ben nascosta dagli abiti ampi quindi pensava di non doversi preoccupare di simili dettagli.
Ma tu riesci a capire cosa stanno dicendo? Vorrei sapere chi è quel essere che sembra star facendo un comizio. chiese guardando spesso in direzione di Thestalos per capire se aveva l'aria di chi sapesse dove andare o se era smarrito quanto loro.Genitori Impazienti
ɫ Fisico Gil Originale: In forma
ɫ Fisico Gil Spadaccino: In forma
ɫ Status Psicologico: Furioso, Impaziente.
ɫ Energia Gil Originale: 46/75
ɫ Energia Gil Spadaccino: 56/75
ɫ Potere: Livello 3
- Gil ha sempre la sua quantità di energia massima dimezzata. Quando si divide, il nuovo corpo avrà la stessa energia massima del Gil originale e una quantità pari alla sua energia attuale.
- Gil può accumulare fino a 20 AU. Quando arriva a 20 AU può dividersi in un corpo demoniaco nuovo. In questo livello, se mentre Gil si divide ha subito dei malus o effetti negativi, il nuovo corpo ottiene per tutto il resto del combattimento un bonus alle statistiche pari al malus che aveva al momento della divisione e una resistenza agli effetti negativi che aveva subito, che dureranno la metà del tempo o un massimo di 3 turni se non hanno una durata limite. Ogni volta che un corpo di Gil si sdoppia, la trasformazione demoniaca se è attiva viene disattivata.
- Fintanto che c'è un solo Gil in campo, la quantità di AU accumulati raddoppia.
- Ogni volta che Gil infligge o subisce una ferita accumula AU. La quantità varia in base all'entità della ferita:
• Medio-lieve o inferiore: 3 AU
• Media: 4 AU
• Medio-grave: 5 AU
• Grave o più: 6 AU
- Per ogni diverso tipo di malus o effetto negativo che Gil sta subendo durante quel turno, accumulerà 2 AU. Se il malus supera il 50%, oppure si tratta di qualcosa di inabilitante che gli impedisce di fare qualcosa, gli AU diventano 4.
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- Nimue (Spada) impugnata in mano dal Gil spadaccino.
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Grazie ai travestimenti di Thestalos, fu facile passare inosservati: in realtà non si trattava di un travestimento ben congegnato o affidabile, dava più l'idea che gli abitanti di Allagadda non prestassero troppa attenzione a ciò che li circondava, un pò con la testa fra le nuvole. Difficile immaginarli con delle sensazioni umane, ma forse quella era la cosa più chiara che gli invasori del Labirinto potevano dire di quel misterioso popolo. Per questo Thestalos parlava in maniera abbastanza chiara, senza alzare la voce o parlare troppo, ma non sembrava temere loro quanto più altri possibili inseguitori.
Quando Vidocq mi ha rubato l'anima, questo è il primo posto che ho visitato. Mi ha portato qui al cospetto del Re Impiccato per chiedergli di affidarmi alla sicurezza di Fortinbras, e lui accettò. Ma non è stata una cosa veloce. Sono rimasto qui per... non so, ho perso la cognizione del tempo stando nel labirinto. Ma ho visto molto di quello che fanno queste creature. Non capisco cosa dicono ma si comportano come persone, almeno la maggior parte del tempo. Sono cannibali: si divorano tra di loro assorbendo qualsiasi cosa ci sia sotto questi costumi, oppure si accoppiano e forse quello è uno spettacolo anche peggiore. I Nobili del Labirinto non li considerano loro pari, quindi credo siano il prodotto di qualcosa di ancora diverso. Il Re Impiccato però è molto rispettato. Non è il padrone di Fortinbras, ma se gli chiede un favore, Fortinbras accetta di solito.
Mentre avanzavano per le strade di Allagadda, diversi portali all'altezza del cielo si aprivano facendo piombare a terra i soldati di Fortinbras all'inseguimento. Non potevano trovarli facilmente in mezzo a quel tumulto, ma era evidente che quegli esseri non avevano intenzione di lasciarli andare. Dopo la prima camminata, Thestalos e gli altri si erano ritrovati ai piedi di una grossa scalinata che portava all'interno di un tempio circondato da statue. Il corteo del demone giullare andava in quella direzione. Le altre strade portavano verso le zone più alte della città dove le creature diventavano sempre più rare e sporadiche, lasciando spazio a grosse zone d'ombra. I soldati di Fortinbras strattonavano e controllavano gli abitanti di Allagadda con una discreta violenza ma questi ultimi non si opponevano, non che fossero arresi ma semplicemente importare loro della violenza subita, e dopo la rapida ispezione tornavano alle loro faccende come se nulla fosse.
Questo posto non fermerà gli sgherri di Fortinbras, dobbiamo trovare un modo per andarcene ma... da quello che so io, non è facile aprire un portale qui.
Infatti, se Nimue avesse provato ad utilizzare la chiave di Artù, avrebbe potuto notare che stavolta non brillava né sembrava rispondere agli stimoli, non c'erano lapidi in giro di nessun tipo, erano come bloccati dimensionalmente in quel luogo, come se qualcosa li stesse trattenendo.. -
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Il racconto di Thestalos non era per niente incoraggiante e li portò inevitabilmente a riflettere su cosa stavano vivendo: da quanto tempo erano lì dentro? Potevano fidarsi delle loro percezioni? Sembravano passati minuti, forse ore, ma magari erano prigionieri del labirinto da settimane per quanto ne sapevano... un forte senso di angoscia s'impadronì di entrambi, specialmente Nimue che venne subito consolata da Gil: il ragazzo si strinse a lei per farle forza, mentre l'altro corpo afferrava Thestalos per una spalla e lo tirava verso il corteo. L'idea era di mescolarsi assieme al gruppo più folto di quelle strane maschere, così che gli sgherri di Foritnbras non potessero individuarli, e al tempo stesso provare a seguire quell'inquietante mostro a metà tra una maschera e un giullare, che forse poteva rappresentare una chiave di volta. O anche un pericolo più grande logicamente. Ma che scelta avevano? L'opzione migliore era lasciarsi trascinare dal flusso.
E se lo trovassimo noi questo Re Impiccato? Come Vidocq, anche io possiedo una Lanterna. Non sono un intruso in questo luogo!
Eppure lo parevano eccome: sembravano fuggitivi destinati a vagare in quel limbo per sempre, dispersi nello spazio e nel tempo in un mondo alieno. Il Labirinto era il regno della sua Dea, ma in quel momento lo sguardo benevolo di Apocrypha appariva distante. La fede di Gil iniziava a vacillare, ma il suo maestro gli aveva insegnato che niente succedeva per caso, e forse quel corteo era la loro occasione migliore. Se il Labirinto era dalla loro parte dovevano semplicemente andare avanti e non fermarsi.Genitori Impazienti
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ɫ Fisico Gil Spadaccino: In forma
ɫ Status Psicologico: Furioso, Impaziente.
ɫ Energia Gil Originale: 54/75
ɫ Energia Gil Spadaccino: 64/75
ɫ Potere: Livello 3
- Gil ha sempre la sua quantità di energia massima dimezzata. Quando si divide, il nuovo corpo avrà la stessa energia massima del Gil originale e una quantità pari alla sua energia attuale.
- Gil può accumulare fino a 20 AU. Quando arriva a 20 AU può dividersi in un corpo demoniaco nuovo. In questo livello, se mentre Gil si divide ha subito dei malus o effetti negativi, il nuovo corpo ottiene per tutto il resto del combattimento un bonus alle statistiche pari al malus che aveva al momento della divisione e una resistenza agli effetti negativi che aveva subito, che dureranno la metà del tempo o un massimo di 3 turni se non hanno una durata limite. Ogni volta che un corpo di Gil si sdoppia, la trasformazione demoniaca se è attiva viene disattivata.
- Fintanto che c'è un solo Gil in campo, la quantità di AU accumulati raddoppia.
- Ogni volta che Gil infligge o subisce una ferita accumula AU. La quantità varia in base all'entità della ferita:
• Medio-lieve o inferiore: 3 AU
• Media: 4 AU
• Medio-grave: 5 AU
• Grave o più: 6 AU
- Per ogni diverso tipo di malus o effetto negativo che Gil sta subendo durante quel turno, accumulerà 2 AU. Se il malus supera il 50%, oppure si tratta di qualcosa di inabilitante che gli impedisce di fare qualcosa, gli AU diventano 4.
ɫ Tecniche: -
ɫ Note:
- AU accumulati: 6
- Nimue (Spada) impugnata in mano dal Gil spadaccino.
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Gil dovette sforzarsi un bel pò per riuscire a tirare Thestalos nella direzione che voleva. Affiancarsi al corteo non era un'idea che lo entusiasmava ma visto che dovevano mantenere un profilo basso e Nimue avrebbe seguito a forza Gil ovunque, decise di rimanere vicino al gruppetto e non provare a persuaderli. A differenza di Gil Thestalos non aveva una grande fiducia verso il fato che li stava trainando, quindi si muoveva circospetto e diffidente.
E credi che io sappia come funziona?! Non sono una lanterna, ma un prigioniero... dico solo che non varrebbe la pena rischiare! Non so se l'hai notato ma questo posto non è popolato da esseri particolarmente ragionevoli...
Ci pensò un attimo su, fissando attraverso le maschere gli occhi di Gilbert Poltergeist in persona.
A chi lo vado a dire poi...
Tuttavia, nonostante la diffidenza e il timore del monarca, non si oppose troppo a quella scelta dato che le opzioni scarseggiavano e fintanto che le maschere non li notavano potevano dirsi relativamente al sicuro. Percorsero assieme una lunga scalinata che ben presto venne inghiottita da archi a volta dallo stile gotico, ogni arco era scandito da una coppia di enormi statue con creature mostruose e difficili da spiegare a parole, come se tentacoli e spire serpentine si fossero fusi e disciolti in lembi di tessuto per formare un vestito e forme umanoidi, ma tutto appariva così sbagliato e alieno da risultare incomprensibile. Poi vennero i mosaici a terra, i dipinti sul tetto e i quadri sulle pareti, appena finite le scale il tempio in cui si trovavano sembrava un racconto figurato, dove delle scene venivano spiegate in maniera incomprensibile. Personaggi inquietanti dall'aspetto oscuro e malevolo si incrociavano e interagivano con maschere, esseri umani e altre creature terrestri. Un tema ricorrente era la morte che avveniva in maniere semplicemente mostruose e aberranti, attraverso il sesso, la tortura o altre creature che sembravano prive di anima. Dai quadri e dalle pareti fuoriusciva sangue che grondava abbondante verso il centro del tempio, ma nessuno osava calpestarlo e infatti gli abitanti si distribuivano ai lati. L'unico che camminava sul sangue era l'inquietante demone alla testa del corteo, e lo faceva con una discreta sacralità, come se quel gesto fosse forzato ma necessario. Il tempio ricordava una chiesa, scarsamente illuminato e con un ampio baldacchino al suo culmine che pareva legato con enormi e spesse catene a qualcosa verso l'alto. Somigliava decisamente a un'ascensore. Sopra alla pozza di sangue, levitava una figura separata dal terreno, immobile in una maniera innaturale come se non provocasse neanche attrito con la materia che aveva intorno, tanto che i suoni in prossimità sua si ovattavano. Era una colossale figura umanoide, simile a Fortinbras per dimensioni ma dall'aspetto meno brutale. Un demone sciacallo, o un pipistrello inquietante, difficile da identificare con precisione, seduto sulle sue stesse gambe in posizione conserte, con arti lunghi e inquietanti, corna sinuose e nere, ali possenti e buie come la notte. Il suo corpo sembrava ricoperto da altre parti di corpo come lunghi tentacoli, carapaci ed elementi dall'aria mutevole, sembravano vivi e al tempo stesso congelati nel tempo. Appena lo videro, Thestalos lo indicò col capo. La sua voce apparve profondamente spezzata dal timore.
Ma se ci tieni... puoi chiedergli udienza proprio ora... Nhilus Ballom... il Re Impiccato.. -
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Doveva ammetterlo: la facilità con cui Thestalos veniva turbato anche solo dalla presenza di Gil lo divertiva da matti, tanto che a quel punto iniziò a reagire ai suoi giudizi con risatine malefiche che venivano da entrambi i suoi corpi. Non voleva dargli l'impressione di essere riuscito ad offenderlo, anzi tutto il contrario: Gil andava fiero della sua fama e anche se da fuori stava facendo di tutto per far credere di essere diventato un bravo ragazzo, dentro godeva della sua stessa cattiveria. Che anche un monarca in persona lo trattasse in quel modo, per lui era unicamente un vanto. Nimue percepì la soddisfazione di Gil, come un piccolo brivido lungo la schiena che le ricordava quei momenti in cui si preparava a combinarne una delle sue e metterci tutta la cattiveria che lordava la sua anima. Non aveva mai saputo dire se fosse un bene od un male sentirsi in quel modo. Gil non fece commenti però, non voleva rischiare, visto che la situazione era fin troppo delicata e dovevano ponderare bene le loro prossime mosse. Continuarono a seguire il corteo fin dentro una grande cattedrale inquietante, le cui statue, quadri e perfino il pavimento sembravano un trionfo di violenza e oscenità senza misura. Quel posto somigliava decisamente di più al Labirinto che Gil conosceva, e non una mera prigione controllata da qualche grosso demone con gravi manie di controllo. Si sentiva più a casa e questo lo motivò ad agire. L'unica cosa che ancora lo tratteneva era la visione di quel demone mastodontico che volteggiava sulla pozza di sangue e che sembrava accogliere tutta la devozione dei fedeli che lo circondavano. Thestalos lo presentò come il Re Impiccato, e un forte senso di ammirazione colse Gil. "Re"... un bel titolo da affiancare al demone che seguiva la regina Nimue. Quindi forse non era ammirazione quel sentimento... ma invidia. Nimue non si sentiva affatto a suo agio in quel luogo, la faceva sentire minuscola ed insignificante. La figura del "re" le metteva addosso una grande ansia, mentre ripensava a sua figlia circondata da esseri così mostruosi e pericolosi. Ignorando completamente qualsiasi avviso o obiezione di Thestalos, Gil si fece avanti, separandosi dal resto del corteo con entrambi i suoi corpi: il Gil originale si avvicinò alla pozza di sangue, mentre quello armato di spada si avvicinò il più possibile al demone e al Re impiccato, deciso a farsi vedere. Il Gil Originale provò a toccare la macchia di sangue per capire se fosse energetico o se avesse un legame con quel luogo, mentre lo spadaccino piantò la spada a terra, tenendo l'estremità alta dell'impugnatura con entrambe le mani così da mettere in chiaro che non era lì per combattere. Nimue invece si avvicinò a Thestalos, e senza farsi notare afferrò un lembo della sua casacca in apprensione.
Vostra Maestà! il mio nome è Gil Poltergeist, e sono qui per chiedervi udienza come umile servitore della volontà della nostra dea Apocrypha! Ascoltate le mie parole, Re impiccato, perché non sono qui per combattere!
Deciso, composto ma caratterizzato dalla sua solita faccia tosta, Gil era deciso a non tirarsi indietro di fronte a quella possibilità.Genitori Impazienti
ɫ Fisico Gil Originale: In forma
ɫ Fisico Gil Spadaccino: In forma
ɫ Status Psicologico: Furioso, Impaziente.
ɫ Energia Gil Originale: 62/75
ɫ Energia Gil Spadaccino: 72/75
ɫ Potere: Livello 3
- Gil ha sempre la sua quantità di energia massima dimezzata. Quando si divide, il nuovo corpo avrà la stessa energia massima del Gil originale e una quantità pari alla sua energia attuale.
- Gil può accumulare fino a 20 AU. Quando arriva a 20 AU può dividersi in un corpo demoniaco nuovo. In questo livello, se mentre Gil si divide ha subito dei malus o effetti negativi, il nuovo corpo ottiene per tutto il resto del combattimento un bonus alle statistiche pari al malus che aveva al momento della divisione e una resistenza agli effetti negativi che aveva subito, che dureranno la metà del tempo o un massimo di 3 turni se non hanno una durata limite. Ogni volta che un corpo di Gil si sdoppia, la trasformazione demoniaca se è attiva viene disattivata.
- Fintanto che c'è un solo Gil in campo, la quantità di AU accumulati raddoppia.
- Ogni volta che Gil infligge o subisce una ferita accumula AU. La quantità varia in base all'entità della ferita:
• Medio-lieve o inferiore: 3 AU
• Media: 4 AU
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- Per ogni diverso tipo di malus o effetto negativo che Gil sta subendo durante quel turno, accumulerà 2 AU. Se il malus supera il 50%, oppure si tratta di qualcosa di inabilitante che gli impedisce di fare qualcosa, gli AU diventano 4.
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Appena Gil si fece avanti, piombò immediatamente un opprimente silenzio nella grande cattedrale. Il vociare confuso delle maschere scomparve del tutto e ogni loro sguardo inquietante si fiondò sul ragazzo. Non sembravano più distratti e con la testa fra le nuvole, anzi tutto il contrario: parevano predatori che avevano puntato una preda e la annusavano, attirati dal suo odore. Affinando i loro sensi, un gruppo di quelle creature iniziò a fiutare anche verso Nimue e Thestalos, che in tutta risposta si avvicinò a lei per proteggerla anche se per il momento nessuno stava facendo niente di pericoloso. Diversa invece fu la reazione quando Gil provò a toccare il sangue a terra con le mani: finché lo calpestava non c'erano problemi, ma gli bastò avvicinare le dita per far rizzare, letteralmente, i lembi delle maschere che li circondavano: sembravano delle bestie selvagge o grossi insetti che affilavano i lunghi arti e le pericolose zanne da sotto il vestito, una minaccia velata che lo incitava a non profanare oltre il loro sangue sacro. L'unico a non reagire in maniera scomposta e mantenere invece una calma irreale, fu il mostro che guidava il corteo, il demone giullare per così chiamarlo, una maschera diabolica che incrociò lo sguardo con Gil senza fare una piega.
Abbiamo ospiti...
Parlava la loro lingua, e appena iniziò a parlare la lanterna di Gil avrebbe reagito in maniera assolutamente spontanea, accendendosi ed iniziando ad emettere fumo rosso densissimo.
...di solito arrivano gli ospiti per la nostra opera teatrale, mandata da voi... quasi mai una Lanterna è al cospetto del Re Impiccato... quasi mai quelli come voi calpestano il suolo di Allagadda.
La sua voce era estremamente profonda e oscura, si sentiva dal tono che non stava pronunciando con naturalezza quelle parole, sembrava uno straniero che imitava il tono e la lingua del suo interlocutore. Lo faceva bene, ovviamente, ma non gli veniva affatto naturale.
Conosco il tuo nome, Gil Poltergeist... sappiamo perché i soldati di Fortinbras si trovano qui e ci disturbano. Ora vuoi appellarti alla benevolenza del Re Impiccato, ma cos'hai da offrire? Non sarai venuto qui per chiedere aiuto solo perché la tua lanterna brilla, vero?
In quel momento, seppur contenendo i gesti, Thestalos sollevò le braccia e le spalle esprimendo un concetto del tipo "l'avevo detto io!", ma ancora una volta non fece troppo casino, timoroso di attirare l'attenzione. In tutto questo, il Re Impiccato rimaneva silenzioso e immobile, imperturbabile, si limitava ad osservare la scena senza neanche emettere un suono, una vera e propria statua, degna di una presenza inquietante.. -
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Appena provò a toccare il sangue, Gil percepì subito il pericolo. Il corpo che stava allungando la mano verso la pozza si immobilizzò di colpo, timoroso anche solo di spostare il capo: non perché temesse le creature che lo avevano puntato ma perché non voleva indispettirle. Si era reso conto che improvvisamente avevano iniziato a guardare anche Nimue e Thestalos, e la sua amata era stata costretta a cercare rifugio su Thestalos per non rischiare di finire nei guai. Il sangue salì al cervello di Gil, entrambi i suoi corpi stavano fremendo, impazienti di mandare a fare in culo quel dannato giullare, il re impiccato e strappare a metà ogni singolo abitante di Allagada fino a che non avrebbe trovato l'unico idiota capace di portarli via da lì. Anche Nimue si sentiva impaziente di trovare la sua bambina, ma il viaggio in quel mondo si stava rivelando molto più pericoloso e imprevedibile di quanto si potesse aspettare. Se avevano intrappolato un anima potente come Thestalos, forse anche il suo adorato Gil era in pericolo. Non avrebbe potuto sopportare di perderlo per un atto impulsivo: conosceva Gil e conosceva fin troppo bene la sua impazienza di ottenere dei risultati per ciò che cercavano. Percepì a pelle la rabbia di Gil che ribolliva nelle vene e capì che doveva fare qualcosa. Per quanto potesse essere potente e per quanto anche Thestalos si fosse unito a combattere, i nemici sarebbero stati troppi, non solo per gli abitanti di Allagada ma anche per gli sgherri di Fortinbras. Fu a quel punto che intervenne Nimue, aveva lasciato la sicurezza di Thestalos per raggiungerlo e affiancarlo, per stare con lui e combattere assieme anche quando non c'era sangue da versare o carne da lacerare, ma solo un enorme ostacolo da superare. Cercò di farsi forza allora, e di usare le parole giuste, mantenendo il rispetto che quella creatura colossale esigeva.
Siamo pellegrini disperati... il mio maestro mi ha detto che sarei riuscito a dare un corpo reale a mia figlia se avessi trovato Videodrome, qui nel Labirinto. Non siamo venuti qui per scatenare una guerra, voglio solo la possibilità di dare forma alla mia bambina! Scatenerò l'inferno sulla terra se servirà, è tutto ciò che voglio!
Era la prima volta che parlava in maniera tanto appassionata di fronte ad un'autorità, non aveva mai portato un simile rispetto per nessuno, neanche per i suoi familiari. Forse solo Thresh, ma in una forma decisamente molto più leggera. Forse perché in quel momento non portava rispetto al sovrano che aveva davanti, ma al desiderio della sua amata. Si... la loro bambina era più importante di qualsiasi altra sfuriata. Non avrebbe ceduto alla rabbia rischiando di mandare a monte tutto, e poteva leccargli i piedi senza pensarci due volte a quel dannato re impiccato se solo gli avesse promesso una vaga possibilità di vedere la loro bambina.
La nostra bambina è nata senza un corpo. E' una figlia del labirinto, ma ci ha parlato! Vuole venire al mondo, vuole stringerci e amarci come suoi genitori. Non vogliamo altro che una possibilità per poterla vedere finalmente nella sua culla. Nessun sacrificio sarà abbastanza grande. Questo è tutto ciò che vogliamo... guardava verso il re, sperando che la ascoltasse, che vedesse una reazione benevola in quella figura che sembrava immobile come se non fosse nemmeno viva.Genitori Impazienti
ɫ Fisico Gil Originale: In forma
ɫ Fisico Gil Spadaccino: In forma
ɫ Status Psicologico: Furioso, Impaziente.
ɫ Energia Gil Originale: 70/75
ɫ Energia Gil Spadaccino: 75/75
ɫ Potere: Livello 3
- Gil ha sempre la sua quantità di energia massima dimezzata. Quando si divide, il nuovo corpo avrà la stessa energia massima del Gil originale e una quantità pari alla sua energia attuale.
- Gil può accumulare fino a 20 AU. Quando arriva a 20 AU può dividersi in un corpo demoniaco nuovo. In questo livello, se mentre Gil si divide ha subito dei malus o effetti negativi, il nuovo corpo ottiene per tutto il resto del combattimento un bonus alle statistiche pari al malus che aveva al momento della divisione e una resistenza agli effetti negativi che aveva subito, che dureranno la metà del tempo o un massimo di 3 turni se non hanno una durata limite. Ogni volta che un corpo di Gil si sdoppia, la trasformazione demoniaca se è attiva viene disattivata.
- Fintanto che c'è un solo Gil in campo, la quantità di AU accumulati raddoppia.
- Ogni volta che Gil infligge o subisce una ferita accumula AU. La quantità varia in base all'entità della ferita:
• Medio-lieve o inferiore: 3 AU
• Media: 4 AU
• Medio-grave: 5 AU
• Grave o più: 6 AU
- Per ogni diverso tipo di malus o effetto negativo che Gil sta subendo durante quel turno, accumulerà 2 AU. Se il malus supera il 50%, oppure si tratta di qualcosa di inabilitante che gli impedisce di fare qualcosa, gli AU diventano 4.
ɫ Tecniche: -
ɫ Note:
- AU accumulati: 6
- Nimue (Spada) impugnata in mano dal Gil spadaccino.
- Status Nimue: illesa/concentrata.. -
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The unseen BOOB, is the Fappest
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Quando finalmente si decisero a parlare col cuore in mano o... qualsiasi cosa ci fosse nei petti di quella perversa coppia, il Re Impiccato iniziò finalmente a dare segni di "vitalità", muovendo il capo e le mani come se volesse avvicinarsi a loro. Nel vedere Nimue sfuggirgli dalle braccia, Thestalos sentì l'istinto di inseguirla ma rimase immobile, anche lui puntato da quelle inquietanti e misteriose maschere. Nonostante si fosse finalmente mosso però, Ballom non disse assolutamente nulla, lasciando ancora una volta che fosse il giullare a parlare per lui. La creatura iniziò ad avvicinarsi a Gil e Nimue, i suoi movimenti non sembravano aggressivi ma vista la sua stazza e la sua aria inquietante era impossibile non provare un brivido dietro la schiena.
Il tuo maestro è Faust Carnovash, non è così? Persona curiosa... lui, suo fratello e il loro grande amico dei tempi andati adoravano portare scompiglio nel Labirinto anche molti anni fa... a differenza di altri però, noi apprezziamo un bello spettacolo.
Il diabolico giullare si voltò verso il suo sovrano, che allargò lentamente le braccia con i palmi rivolti verso l'alto. Dalle sue mani e le sue braccia si aprirono delle sanguinose ferite, ma la carne arancione e il sangue vermiglio che sgorgarono non andarono verso il basso, ma verso l'alto piuttosto. L'araldo del re tornò di nuovo a parlare con loro, spiegando cosa stava succedendo.
Ci piace l'idea di portare una figlia del Labirinto nel mondo degli umani. E' il nostro mondo preferito dove portare le nostre ballate, le nostre tradizioni. Ma perché uno solo?
Il grumo di carne e sangue si unì in grandi quantità fino a crollare a terra come una massa deforme. Sembravano corpi umani macinati e rimescolati ma in un processo inverso dove da brandelli e sangue smunto si formava invece un corpo vero e proprio. Ovviamente il risultato non fu una persona vera, quanto più una sorta di pergamena. Al posto del legno al centro c'era una forma allungata che somigliava a un osso, mentre i fogli della pergamena erano chiaramente composti di pelle e carne, non necessariamente umana, rattoppata in maniera eccelsa tanto che a stento si notavano i punti di sutura che tenevano assieme i pezzi. La pergamena volteggiava a pochi passi da terra e risultava leggermente distante da loro.
Quando Videodrome ti avrà concesso i mezzi per farlo... chiedi al tuo maestro di insegnarti le nostre ballate. Le troverai nella pergamena, siamo sicuri che ti piaceranno. ogni anima che porterai nel tuo mondo partendo da qui sarà un nuovo atto per il Re Impiccato, e ne gioiremo tutti.
Sembrava sul punto di consegnargli la pergamena, ma prima di spalancare il palmo della mano verso di essa, il giullare esitò. Il suo sovrano sollevò del tutto il capo verso l'alto, iniziando ad ascendere. Forse solo a quel punto si sarebbero resi conto che il tetto della chiesa non era buio o troppo alto, ma semplicemente sconfinava in una galassia tetra e priva di stelle, dove non c'era nulla se non oscurità. Ciò che rimaneva di stelle morenti non erano altro che flebili luci, come polvere di stelle ma di un rituale morente e oramai compiuto. Ballom quasi scomparve in quella tenebra, lasciando i presenti al centro di quell'arena. La pergamena era al centro della pozza di sangue, che definiva un diametro circolare di 20 metri intorno ad essa. A contenere il cerchio c'era la navata principale che misurava 30 metri di larghezza e 40 in lunghezza. La copia di Gil si trovava nel punto più ad est di quella pozza di sangue, distante dalla pergamena tanto quanto Gil e Nimue che stavano assieme nel punto più a sud del perimetro sanguigno. Il giullare era perfettamente a metà tra la pergamena e la coppietta, mentre Thestalos si trovava fuori dall'arena, all'interno degli spalti, a circa 10 metri di distanza dalla copia di Gil che stava per toccare il sangue. Mentre Ballom ascendeva, il suono chiaro di passi provenienti dalla direzione opposta all'entrata si fecero sempre più forti. Un suono tutt'altro che alieno e che ricordava molto bene una persona.
La pergamena però, è stata promessa anche ad un altro membro del vostro mondo, che attende pazientemente qui da tempo. Il nostro re ha deciso che sarà il vostro confronto a decidere chi dovrà tornare per primo sulla terra. La battaglia dimostrerà chi è più degno di questo dono...
La figura umanoide si fermò di fronte alla pozza di sangue posizionato perfettamente al lato nord, la posizione opposta a quella di Gil e Nimue. Lo fece senza nascondere la sua presenza, e sfilando una parte della sua katana col pollice come se si trattasse di una chiara dichiarazione di guerra. Si trattava di un essere umano, oltre ogni ragionevole dubbio: non aveva nessuna delle caratteristiche di quegli esseri inquietanti e mascherati, se non abiti che sembravano vagamente ottocenteschi e carnevaleschi. Nonostante ciò, erano abiti scuri, dall'aria moderna e perfettamente consoni per un combattimento serrato. Impugnava una spada che somigliava ad una normalissima katana, ma il fodero era fasciato da diversi sigilli che sembravano vecchi di mille anni. secchi, ingialliti e intrisi di una sostanza che sembrava sangue. Bastò sfoderarla anche un minimo per farle sprigionare un potere immenso: si trattava chiaramente di una zampakuto. Ma chi impugnava quell'arma micidiale?
Il tuo nome è famoso, Gil Poltergeist... ma magari conosci anche il nostro ospite.
Non ci posso credere... è ancora vivo?!
Il guerriero armato di spada lanciò la sua occhiata più minacciosa verso Gil, facendogli capire che solamente uno di loro due si sarebbe portato a casa quella pergamena.
Toshiro Hitsugaya....
