[Missione] Videodrome

x Hyp & Hina

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    Ancora una volta il Labirinto sembrava non voler concedere loro il libero arbitrio, risucchiandoli per assecondare dei desideri su cui loro non avevano controllo. La missione sarebbe stata molto più difficile del previsto se erano costretti a rispondere a quei richiami primordiali, ma in che altro modo potevano muoversi tra le mura di quella dimensione oscura? Giunsero in una foresta carbonizzata fatta di alberi colossali e oscurità, l'unica luce in mezzo a quelle tenebre era il faro prigioniero di fronte a loro che sembrava averli attirati lì con un misterioso richiamo. La sensazione sulla pelle fu strana, seconda solo a quella che provavano nei loro cuori: il corpo si scaldò immediatamente, fu come stare nudi sulla spiaggia rovente, o più precisamente nel deserto senza il sollievo di un oasi dove potersi riposare. Il potere di quel calore era tale da stimolare entrambi, Nimue dovette trattenere i sospiri per mentre si asciugava la fronte sudata, mentre Gil finì con lo strapparsi la maglietta di dosso per evitare di resistere oltre a quel calore, rimanendo a petto nudo mentre ne assimilava quanta più forza possibile. Era davvero galvanizzante ritrovarsi davanti ad un simile potere e non vedeva l'ora di procedere. Prima però si assicurò di lanciare uno sguardo verso Nimue per assicurarsi che stesse bene. La strega percepì la sua apprensione e gli rispose annuendo col capo. Gil non riuscì a staccarle gli occhi di dosso. anche nelle tenebre il suo profilo sudato era maestoso, aveva davvero preso la donna più bella del mondo e l'aveva fatta sua, non aveva dubbi, per questo avrebbe fatto di tutto per lei. Lo sguardo follemente innamorato di un demone si riconosce anche nella tenebra più profonda.
    Lo ammetto... se sono qui è perché percepisco qualcosa, e preferisco affrontare un guerriero che sa quello che fa piuttosto che un mostro vagante per chissà quale dimensione oscura. Sono Gil Poltergeist, e ho intenzione di attraversare tutto il labirinto se necessario pur di trovare un certo spirito che possa aiutarmi a realizzare il sogno mio e della mia regina: dobbiamo permettere a nostra figlia di prendere carne nel mondo reale, visto che esiste solo nel Labirinto.
    Aveva parlato a briglia sciolta, pensando che se anche fosse stato un nemico, un alleato di Fortinbras o semplicemente un ostacolo lo avrebbe combattuto e sarebbe andato avanti. Gil aveva tutta l'intenzione di lasciare il segno nel labirinto, così che in caso qualcuno avesse avuto da ridire sul suo operato o sulla sua famiglia ci avrebbero pensato due volte prima di tormentarli.
    Forse era dovuto al disagio fisico che sentiva in quel posto, al fatto che respirasse a fatica, ma lei non provava la stessa attrazione che provava Gil verso il misterioso guerriero. Per quel motivo si ritrovò a pensare all'avvertimento del professore che diceva loro di non perdere tempo e di cercare Videodrome, ma ovviamente la situazione non glielo aveva permesso. Iniziava a sentirsi impaziente ed anche un pizzico frustrata dato che si sentiva smarrita, non le piaceva quando non aveva nessun controllo nemmeno con la magia. Essendo molto più debole di Gil avvertì la forza di quella creatura di fuoco che attirò lo sguardo di Nimue. Costui non sembrava manco averla notata poiché si rivolse direttamente a Gil, e capì subito che ciò che voleva era menare le mani senza alcuna ragione apparente. Ma avevano il tempo per quello?

    Chi sei? Perché ti tengono prigioniero? il tono di Nimue risultò fin troppo spazientito, e se non si fosse sentita soffocare dal caldo, probabilmente sarebbe parsa più energica e autoritaria quella domanda.

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    ɫ Status Psichologico: Impaziente, eccitato.
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    - Gil ha sempre la sua quantità di energia massima dimezzata. Quando si divide, il nuovo corpo avrà la stessa energia massima del Gil originale e una quantità pari alla sua energia attuale.
    - Gil può accumulare fino a 20 AU. Quando arriva a 20 AU può dividersi in un corpo demoniaco nuovo. In questo livello, se mentre Gil si divide ha subito dei malus o effetti negativi, il nuovo corpo ottiene per tutto il resto del combattimento un bonus alle statistiche pari al malus che aveva al momento della divisione e una resistenza agli effetti negativi che aveva subito, che dureranno la metà del tempo o un massimo di 3 turni se non hanno una durata limite. Ogni volta che un corpo di Gil si sdoppia, la trasformazione demoniaca se è attiva viene disattivata.
    - Fintanto che c'è un solo Gil in campo, la quantità di AU accumulati raddoppia.
    - Ogni volta che Gil infligge o subisce una ferita accumula AU. La quantità varia in base all'entità della ferita:
    • Medio-lieve o inferiore: 3 AU
    • Media: 4 AU
    • Medio-grave: 5 AU
    • Grave o più: 6 AU
    - Per ogni diverso tipo di malus o effetto negativo che Gil sta subendo durante quel turno, accumulerà 2 AU. Se il malus supera il 50%, oppure si tratta di qualcosa di inabilitante che gli impedisce di fare qualcosa, gli AU diventano 4.
    ɫ Tecniche: -
    ɫ Note:
    - Nimue (Spada) dietro la schiena.
    - Status Nimue: illesa/agitata.
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    Il prigioniero si agitava, non sembrava volere, o potere in ogni caso. Era esattamente come la fiamma di un falò: intensa ma confinata su quelle braci incandescenti, che se consumate non gli avrebbero lasciato nulla da bruciare, condannandolo all'esaurimento assoluto. Reagiva però alle parole dei suoi interlocutori, facendosi curioso, soprattutto nei confronti del ragazzo che sembrò a tutti gli effetti riconoscere.
    Poltergeist... una razza pericolosa. Il sangue che ha battuto Raiza, il più forte di noi, ancora legato a chi l'ha consumato... oooh, che la sua scintilla non finisca mai in questo posto. Ma tu non sei QUELLA Poltergeist, lo so chi sei.
    A quel punto parve agitarsi un pochino, come se si stesse sforzando per farlo, ma l'orgoglio che animava quella fiamma era tale che non aveva la minima intenzione di dimostrarsi debole di fronte a qualcuno come Gil.
    Tu sei il principe viziato, talmente abituato a vincere da aver ingannato perfino la morte. Solo un posto come il Labirinto avrebbe potuto rivomitarti al mondo nella speranza di vederti tornare al grembo materno, come un incestuoso aborto che non vede l'ora di divorarti. Fammi indovinare... la prima lapide che hai trovato sulla tua strada ti avrebbe portato ad Allagadda, non è così? Quanto mi pento di essermi solo lontanamente mostrato... il Cristo redentore in persona mi avrebbe ringraziato se ti avessi condannato a quel luogo.
    Sembrava stesse pensando ad alta voce più che conversare, i suoi pensieri erano sconnessi ma Gil avrebbe potuto intendere di non stargli particolarmente simpatico, e che era stato fortunato a non finire subito ad Allagadda: nel suo disprezzo quella fiamma gli aveva suggerito che quel posto non era esattamente una festa con le bibite gassate e la torta. Allungò le mani verso i cerchi di quella prigione, bloccandone il più stretto e vicino a sé, mentre gli altri continuavano ad orbitare, quello restava immobile e tremolante, come un meccanismo bloccato che cerca di riprendere a funzionare.
    Io sono l'anima di Thestalos Volkano, Conquistador della terra di Spagna, Vicario della Sagrada familia e monarca della Tempesta di Fuoco dell'Impero Romano. Il mio timore è rivolto unicamente al mio imperatore e Dio in persona, quindi portatemi rispetto quando vi rivolgete a me!
    Sembrava averi ritrovato una goccia del suo vigore grazie all'orgoglio che alimentava quell'essere. Pur rendendosi conto di essere una mera anima prigioniera del Labirinto non aveva perso una sola goccia della sua forza di volontà, e questo era sufficiente a renderlo influente come un sole primordiale davanti al firmamento celeste anche nell'assoluta prigionia. Nonostante ciò, la fiamma non divampò più del necessario e le sue mani abbandonarono il primo anello, riprendendo un tono più composto.
    Siete qui per portare al mondo la vostra figlia? Che assurdità... questo posto partorisce solo mostri e blasfemie, cosa possa capirne un infante immortale come te non lo so di certo, ma quella donna pare avere molto più senno...
    Nonostante apparisse come una mera sagoma di fiamme, Nimue si sentì chiaramente lo sguardo di Thestalos addosso, come se una punta di disprezzo lo avesse colto, ma l'avesse messa subito da parte.
    Strega... l'inquisizione della mia gioventù ti avrebbe dato la caccia, ma perfino un uomo di Dio come me sa per certo che c'è molto di peggio della stregoneria a questo mondo. Specie considerando dove mi trovo ora...
    Parlava col tono di chi trovava assurdo ragionare più facilmente con una strega, ma se l'alternativa era Gilbert Poltergeist allora forse era comprensibile.
    Perché attraversi questo luogo maledetto in compagnia di quel mostriciattolo? Ti ha davvero incantata a tal punto da farti pensare che tua figlia germoglierà come un fiore prezioso da queste mura blasfeme? Se è così, la tua magia deve essere piuttosto debole... neanche un pazzo si lascerebbe ingannare con una simile follia!
    Era chiaramente intenzionato a cercare qualcuno tra loro due che avesse del sale in zucca, e aveva escluso a prescindere Gil. Stava cercando di fare leva su Nimue, così che si rendesse conto di cosa stava facendo. Di dove si trovava, di quanto assurdo fosse quel piano. Fin dove si stava spingendo pur di assecondare il capriccio di un luogo maledetto come il Labirinto.
    Vuoi davvero mettere al mondo qualsiasi cosa possa offrirti il Labirinto? Pensaci bene...
    L'ultima frase arrivò con una punta di apprensione decisamente molto umana, che scoprì l'anima più vera e meno costruita di Thestalos: come tutti i monarchi aveva una facciata da mantenere, ma in un luogo del genere, al minimo della sua potenza, finiva facilmente col mostrarsi umano, specialmente di fronte a una donna che riconosceva come vittima in quel caso.

    Edited by BOLSHAK VS DOOM - 23/6/2022, 15:50
     
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    La risposta del monarca non fu affatto povera di dettagli, anzi quel tipo era un gran chiacchierone e la sua lingua affilata riuscì a colpire nel segno in più di un punto. Tanto per iniziare, una grossa vena si gonfiò sulla fronte di Gil nel sentir parlare di sua sorella Stige e di quanto fosse brava e forte, tanto da sconfiggere un monarca come Raiza. L'unico motivo per cui non iniziò a sbraitare come un cane fu l'ultima parte della frase, che sembrava avere a che fare con Stige e il fatto che non dovesse finire nel labirinto per qualche assurdo motivo legato a Raiza. Forse c'era una buona ragione per rifletterci su. Non fece in tempo a formulare quel pensiero che Thestalos riprese il discorso, continuando a insultare lui, il labirinto e suggerendogli che Allagada era un posto pericoloso, tanto che se non li avesse attirati da lui e fossero finiti lì di sicuro il problema di Gil con il mondo si sarebbe risolto con niente, a detta sua. Era pronto a rispondergli a tono, ma la fiamma di quel tipo bruciava davvero forte e mentre gridava a gran voce, Gil non riuscì ad articolare nessuna parola. Inutile fare finta di niente... anche da morto, quello era un Monarca. Il giovane Poltergeist riuscì a trovare la forza di rispondergli solo quando iniziò ad accusare anche la sua adorata Nimue, ad insinuarle il seme del dubbio verso la loro missione e sminuire il suo potere. Serrò i pugni e sollevò la spada verso di lui, alzando la voce e sbraitando come un pazzo.
    Non ti permettere! Non lo fare! Brutto pezzo di merda non lo devi fare! Neanche un Monarca può insultare la mia regina! Neanche ti immagini di cosa è capace questa strega! Se le parli così è perché non hai idea di quale sia la sua vera forza, quindi non capisci niente, la tua opinione vale meno di zero! Anzi...
    Iniziò a calmarsi, iniziando a ridacchiare quasi istericamente, portandosi una mano sul volto per provare a trattenersi, ma in realtà stava ridendo di gusto cambiando del tutto tono, iniziando a schernirlo.
    Ma che cazzo mi prende?! Ahahahaha! Sto davvero sbraitando contro un morto?! Un morto parlante! Non sei nemmeno un cadavere, sei l'ombra di quello che eri! Anzi non ti vedo neanche in gloria nel paradiso promesso dal tuo Dio! Sei qui in mezzo a tante altre anime più sporche e inutili di te, sei esattamente come loro! Cosa dovrebbe importarmene della tua opinione?! Sei un fottuto prigioniero qui dentro, non sei più proprio un cazzo di nessuno! Porta rispetto alla regina che hai davanti quindi, fiamma morente!
    Nimue nel frattempo a sua volta non riuscì a rispondere al monarca, riflettendo sulle sue parole e su quelle che le aveva detto il professore quando gli chiese cosa fosse il labirinto: quello non era un inferno, non accoglieva i defunti come aveva pensato Nimue dalle cose ambigue che aveva sentito. Aveva intuito che fosse un posto diverso, probabilmente una dimensione diversa di esseri vivi, esseri che potevano essere uccisi, eppure ricordava bene che Thestalos fosse morto. Perché la sua anima era in quel luogo? Se non fosse stata punta sul vivo probabilmente avrebbe fatto domande in proposito, ma l'aveva infastidita sentirsi definire una "vittima" di Gil, come se lei non avesse avuto una propria morale e non fosse in grado di prendere le proprie decisioni da sola. Da tipico maschilista pensava che Nimue fosse una debole e timorosa donna che si lasciava influenzare e abbindolare da lui. Avrebbe risposto a tono, la sua natura di strega le premeva di difendere il suo onore, ma lo fece Gil prima di lei, difendendola a spada tratta e sorprendendola con la sua veemenza nel farlo. Nimue dopotutto sapeva di non essere così brava, non era in grado di combattere, sapeva fare tante altre cose ma in battaglia si sentiva totalmente inutile. Quindi le parole di Thestalos la stizzirono non poco. Rimase un lungo momento in silenzio guardando la fiamma con un pizzico di timore, ormai certa che Thestalos sarebbe esploso di rabbia, per via di Gil che gli aveva mancato totalmente di rispetto umiliandolo, sbattendogli la verità in faccia. Si avvicinò a Gil poggiandogli una mano sulla spalla perplessa.
    Gil, c'è qualcosa di strano. Come fa a sapere che sono una strega? Come fa a sapere di te? Ma soprattutto se quella è davvero l'anima di Thestalos in teoria non dovrebbe essere qui. Nimue non sapeva che le lanterne potevano intrappolare le anime, aveva capito che traevano energia dal piacere e dal dolore, ma non aveva ancora carpito il nocciolo di come funzionasse realmente una lanterna. Quindi pensò che quello forse era un inganno e cercò di far riflettere Gil a sua volta. In quel contesto, Gil non aveva nessuna intenzione di tenere segreti con lei, quindi avrebbe spiegato la situazione a Nimue e accusato ancora una volta Thestalos nello stesso momento, continuando quella lunga umiliazione e puntandogli il dito contro come si farebbe con lo scemo del villaggio.
    Ma che dici amore mio? Non lo vedi? Non riesco proprio a immaginarmi un buco più adatto per trovarci dentro l'anima di questo fallito, è esattamente dove dovrebbe essere! Scommetto che è morto dando la caccia ad una lanterna qualsiasi che lo ha trasformato nella sua lampada da notte!
    Continuava a schernirlo, dando più importanza a quell'umiliazione che ad altro, nella speranza che tirasse fuori qualche informazione. Se fosse stato trascinato lì da una Lanterna o magari da un Nobile del labirinto di sicuro le cose si sarebbero fatte interessanti.

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    - Gil ha sempre la sua quantità di energia massima dimezzata. Quando si divide, il nuovo corpo avrà la stessa energia massima del Gil originale e una quantità pari alla sua energia attuale.
    - Gil può accumulare fino a 20 AU. Quando arriva a 20 AU può dividersi in un corpo demoniaco nuovo. In questo livello, se mentre Gil si divide ha subito dei malus o effetti negativi, il nuovo corpo ottiene per tutto il resto del combattimento un bonus alle statistiche pari al malus che aveva al momento della divisione e una resistenza agli effetti negativi che aveva subito, che dureranno la metà del tempo o un massimo di 3 turni se non hanno una durata limite. Ogni volta che un corpo di Gil si sdoppia, la trasformazione demoniaca se è attiva viene disattivata.
    - Fintanto che c'è un solo Gil in campo, la quantità di AU accumulati raddoppia.
    - Ogni volta che Gil infligge o subisce una ferita accumula AU. La quantità varia in base all'entità della ferita:
    • Medio-lieve o inferiore: 3 AU
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    - Per ogni diverso tipo di malus o effetto negativo che Gil sta subendo durante quel turno, accumulerà 2 AU. Se il malus supera il 50%, oppure si tratta di qualcosa di inabilitante che gli impedisce di fare qualcosa, gli AU diventano 4.
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    Thestalos si sentiva come in vita: ancora una volta dall'alto della sua cattedrale che giudicava gli indegni facendo valere il suo potere e la sua autorità. In un primo momento lo sbraitare di Gil come un cagnolino idrofobo e con poco carattere non scalfì il suo smalto, ma appena prese a deriderlo la cosa cambiò, e di molto. Le mani dello spettro fiammeggiante tornarono di nuovo sulla sua prigione, la strinse con forza e rabbia crescente man mano che Gil lo umiliava, rideva di lui approfittando della condizione disumana che gli era stata riservata per l'oltretomba, ed era condannato a quel limbo di sofferenza senza nessuna pace, né grazia divina. E forse fu proprio la consapevolezza di essere stato abbandonato da Dio che lo rendeva più sofferente e rabbioso.
    Attento a quello che dici poppante... quella tua lingua si sta spingendo oltre!
    La strega cercò di ragionare lucidamente ma Gil decise di infierire ancora, come se sapesse esattamente cosa gli era successo e volesse giudicarlo semplicemente per come appariva. Non si era fatto domande, aveva semplicemente condannato Thestalos e la sua condizione, senza imporsi nessuna domanda. La temperatura di quel luogo crebbe a dismisura, sembrava di stare dentro a un forno e non ci volle molto prima che la rabbia del monarca esplodesse liberando intense fiamme dalla sua figura umanoide.
    Codardi! Prima infierite sulla mia sconfitta, poi mi umiliate! Non dimenticherò mai la maschera di Vidocq che mi ha trascinato qui dopo che solo io ebbi il coraggio di fronteggiare Cypher in persona! Credi che saresti stato alla mia altezza a posti invertiti?!
    La verità stava iniziando a venire a galla. Thestalos aveva combattuto molto, e solo allo stremo delle forze aveva incontrato Vidocq che lo aveva intrappolato lì. O almeno questo era tutto ciò che si poteva capire. Gil e Nimue avrebbero potuto osservare l'immane sforzo di Thestalos nel cercare di contenere la sua rabbia, complice anche le memorie di quell'istante traumatico che riaffioravano. Non respirava affannosamente, non poteva, ma si capiva chiaramente che la sua testa era scossa da dei pensieri che rievocava a fatica.
    Io so bene chi siete voi due... da qui non posso fare molto... ma si può osservare... ed ascoltare. L'odore di strega io lo percepisco, la mia famiglia ha dato la caccia ai demoni e ai stregoni come esorcisti per secoli, non puoi che essere tu la donna della maschera folle. E tu... Gil Poltergeist... chi poteva essere la maschera folle se non tu? Lungi da me difendere il sangue nobile di Britannia ma in confronto a te i tuoi parenti sono santi degni dell'Empireo! Uscirei qui solo per darti la caccia come farei con qualsiasi altro demone, ma so per certo che lasciarti libero di scorrazzare qui sarà una degna fine in ogni caso...
    Basta così tesoro, ti stai scaldando troppo.
    I cerchi che stringevano Thestalos si serrarono di colpo, placando momentaneamente la sua fiamma, mentre un'ombra scivolava di fianco all'albero dalla quale pendeva il monarca, mostrandosi a Gil e Nimue senza troppe cerimonie. La gabbia che stringeva Thestalos non aveva solo un valore materiale, perché appena iniziò a stringerlo il luogo in cui si trovavano si abbassò nettamente di temperatura, non così tanto da gelare ma l'escursione termica fu sufficiente per stabilire un certo brivido nel corpo degli ospiti. Thestalos non era solo intrappolato, ma controllato all'interno di quella gabbia.
    Non devi infuriarti così, rischi di bruciare tutto... di nuovo, caro il mio Thestalos. Non preoccuparti... toglierò io di mezzo questi disturbatori per te. Si dia il caso che i tuoi desideri stavolta coincidano con quelli di Fortinbras...
    Una volta sotto la fiamma di Thestalos, la figura divenne chiara davanti ai loro occhi, una figura quasi femminea in netto contrasto con la voce che avevano sentito fino a quel momento, che aveva un timbro acuto e quasi forzato, ma era chiaramente maschile. In effetti le coppe metallizzate che formavano un seno erano vuote, i pettorali erano non molto evidenti ma scolpiti, le cosce prominenti ma i fianchi stretti, mentre i capelli lunghi e dal colore intenso non nascondevano di certo il pomo d'Adamo nascosto sotto la maschera. Portava dietro la schiena un oggetto metallico in argento che somigliava decisamente al fodero di una spada, ma per colpa della chioma pomposa era difficile vedere bene cosa avesse addosso. Una lunga calzamaglia copriva la parte inferiore del suo corpo, mentre dalle maniche spuntavano fuori delle mani che ad un primo impatto potevano sembrare coperte da guanti rossi, ma in realtà non lo erano affatto: quelle erano mani di serpente, originali al 100%. La figura si fermò davanti a loro, sotto Thestalos, a circa 10 metri di distanza da Gil. Una volta davanti a loro, assunse una posa chiaramente vistosa fatta per mettersi in mostra, con la schiena leggermente inclinata all'indietro, le gambe più larghe del dovuto e una mano sul petto con le dita ben dilatate.
    Prima di iniziare a combattere da nemici, voglio solo dire che sono una grande fan delle tue prodezze, Gil Poltergeist. Di lanterne degne come te ce ne sono poche!
    Ancora una volta la voce era maschile, squillante e dissimulata per essere il più femminile possibile.
     
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    Gil odiava farsi puntare il dito contro, ma se poteva rispondere a tono e provocare in quel modo una testa calda, allora si divertiva e non poco. La sua espressione frustrata e iraconda lasciò spazio ad un ghigno malefico: amava vedere quel tipo in gabbia, completamente impotente, capace solo di prendersi i suoi insulti in una battaglia che chiaramente Gil poteva vincere in qualsiasi momento. Disse anche cose parecchio interessanti che fosse il pubblico di Roma non sapeva, anzi a pensarci bene magari non lo sapevano nemmeno i Monarchi e l'Imperatore.
    Nimue soffriva quel caldo infernale molto più di Gil, iniziando ad ansimare pesantemente, nemmeno la magia dei suoi abiti riusciva a darle sollievo, ma cercò in tutti i modi di ascoltare le parole del prigioniero, scoprendo che era stato proprio Vidoq a rubare la sua anima. Quel nome lo ricordava molto bene, la principessa Ganon aveva avvertito tutte di stare attenti a quel individuo. Il fatto che avesse rubato in quel modo subdolo la sua anima le fece capire che era molto pericoloso e parecchio ambizioso. Se riusciva a rubare una anima così potente le sue consorelle dovevano saperlo. L'anima di Thestalos era stata portata via prima della sua morte effettiva, un processo probabilmente reversibile e che diede a Gil qualche malsana idea. Sia la prospettiva di guadagnarsi i favori di un Monarca, che rubarlo e renderlo suo per sigillarlo nella sua lanterna, erano allettanti. Dopotutto non c'era nessuna regola nel loro patto che impedisse il confronto tra due lanterne, quindi tutto quello che doveva fare era trovare il suo carceriere. E forse quello era il giorno fortunato per Gil. Non ci volle molto prima che una figura misteriosa si fece avanti: si trattava evidentemente di un pittoresco travestito che si presentò come uno sgherro di Fortinbras, ed evidentemente qualcuno che conosceva Thestalos. Magari proprio il suo carceriere? Da come parlava, Fortinbras non era loro alleato, anzi quel tipo lasciava intendere che probabilmente anche lui come Thestalos voleva vedere gli ospiti indesiderati bruciare, ma dato che si dichiarava suo fan, Gil decise comunque di accoglierlo in maniera pacifica, portandosi la spada su una spalla e allargando l'altro braccio, mettendosi in mostra.

    Finalmente qualcuno con cui conversare! Grazie, è sempre bello incontrare un mio fan!
    Mentre si metteva in mostra però, non perse occasione per fare un passo avanti a Nimue, piazzandosi di fronte a lei: Thestalos era prigioniero, ma quel tipo poteva agire volendo e tutto si sarebbe concesso meno che permettere a chiunque di avvicinarsi troppo alla sua regina. Il suo istinto protettivo era fortissimo in quel momento.
    Nimue cercò di non ostacolare in nessun modo Gil, rimanendogli alle spalle ma ad un passo di distanza così da dargli spazio per qualsiasi movimento del corpo. Pensava che avrebbero iniziato subito a combattere, invece Gil sorprese Nimue poiché non fece nulla per iniziare lo scontro.

    Ti prego amico, non iniziamo col piede sbagliato, ok? Non siamo qui per Fortinbras, e se il tuo padrone ha un obbiettivo magari possiamo aiutarlo a raggiungerlo? Non vogliamo grane, siamo qui solo per la nostra bambina. Perché non ci dici cosa vuole il tuo padrone così ci aiutiamo a vicenda? Siamo tutti devoti ad Apocrypha, no? Troviamo un accordo.
    Gil era deciso a non farsi sfuggire nessuna occasione, e se aveva la possibilità di crearsi un alleato allora l'avrebbe colta. Nonostante tutto, credeva ancora di poter sfruttare Thestalos in qualche modo: se quel travestito non fosse stato accondiscendente, di sicuro anche il monarca che lo odiava tanto avrebbe fatto di tutto pur di scappare da lì.
    Nimue mentre Gil ed il suo avversario parlavano fra di loro, osservò meglio la prigione di Thestalos, cercando di capire se quella prigione avesse un fondamento di magia, oppure se c'era un meccanismo, qualsiasi cosa che potesse farle capire di cosa si trattava. Quel luogo era un mistero e nulla sembrava rispecchiare il loro mondo, tutto sembrava funzionare seguendo regole proprie, e anche quella prigione sembrava seguire delle regole, ma quali?

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    - Fintanto che c'è un solo Gil in campo, la quantità di AU accumulati raddoppia.
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    Come al solito la parlantina sciolta di Gil bastò ad attirare l'attenzione dell'ultimo arrivato, così che la strega avrebbe potuto fare ciò che meglio preferiva mentre loro due conversavano. La figura mascherata ridacchiò portandosi una mano davanti alla maschera, all'altezza della bocca, lusingata dalle attenzioni di Gil e forse perfino civettuola, come se una superstar gli avesse concesso confidenza in maniera inaspettata.
    Adoro la tua disponibilità e credimi se ti dico che preferirei di gran lunga fossimo amici in questo contesto... ma Fortinbras ha iniziato a disprezzare i tentativi di intrusione degli umani nel nostro regno. All'inizio eravate i benvenuti, curiosi, e spesso arrivavate col giusto invito...
    Pronunciando quelle parole, sollevò la mano destra dentro la quale nascondeva una configurazione del Lamento, uno dei cubi che si potevano utilizzare per raggiungere il Labirinto risolvendone l'Enigma.
    Ora invece entrate come volete, fate casini in giro, prendete quello che volete e ve ne andate. Fortinbras non apprezza questa confusione, ha sempre paura che qualcuno si spinga troppo in basso alla ricerca della lancia, o che finisca per dare da mangiare ad Allagadda...
    Thestalos si fece molto attento, dal modo in cui si avvicinò alle sbarre sembrava che anche lui stesse cercando informazioni preziose, ignorando di preciso di cosa stesse parlando quella creatura. Era ovvio che dal punto di vista di Fortinbras le incursioni delle lanterne e degli ospiti indesiderati non erano ben accette, e voleva liberarsi dei visitatori a modo suo, o al limite attirarli a sé nel modo giusto. Fortinbras preferiva di gran lunga i cubi alle lanterne, questo era chiaro. La creatura mascherata si fece quindi avanti, compiendo un lungo passo come a voler mettere in evidenza la sua coscia, tanto virile quanto ben allenata e sufficientemente androgina da risultare sinuosa, mentre con la mano sinistra afferrava l'impugnatura della sua arma, sospettosamente posizionata in basso invece che verso l'alto, pur essendo posizionata dietro la schiena.
    Ma possiamo comunque iniziare col piede giusto, questo è vero: il mio nome è Ofelia, e come mio padre Valente servo Fortinbras il signore dei fantasmi!
    La spada impugnata da Ofelia aveva delle strane caratteristiche: era piattissima e particolarmente dritta, scanalata in più punti come se composta da diverse placche. Sembrava a tutti gli effetti un taglierino gigante, e anche il suo spessore aveva un che di strano, dato che si piegava leggermente in avanti come una sottile lastra metallica. Forse Gil poteva avere qualcosa da dire, ma era altrettanto ovvio che Ofelia fosse pronta a combattere, e non avrebbe avuto particolari riguardi nell'attaccare.
    L'osservazione di Nimue, d'altro canto, non fu priva di frutti e le diede indizi molto importanti: la prigione era infatti ancorata a delle catene che pendevano dai rami dell'albero carbonizzato sopra a Thestalos. I cerchi concentrici che lo tenevano bloccato, tre in tutto e di dimensione leggermente diversa per sovrapporsi, non erano tenuti assieme da nessun meccanismo, ma solamente per mezzo di energia magica, quindi Thestalos era inevitabilmente vittima di un incantesimo. Avrebbe potuto notare come, a differenza degli anelli e di tutti gli alberi lì intorno, le catene non erano assolutamente annerite o vagamente carbonizzate, sembravano nuove, un pò come se fossero state cambiate di recente. Nonostante ciò, era evidente che anche loro fossero magiche, caratterizzate da una forma molto particolare, squadrata e con gli angoli aguzzi.


    Edited by BOLSHAK VS DOOM - 23/6/2022, 15:50
     
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    Quel Fortinbras iniziava a somigliare ad un bambino piagnucolone, o un vecchio bisbetico che non ama vedere le sue aiuole pestate dai ragazzini del vicinato. Era molto diverso dal professore ed altre entità che aveva incontrato, non era una creatura del Labirinto come tutte le altre. Sembrava dare l'idea di un signore, un vero e proprio padrone di quel mondo che ne disprezzava l'invasione. Molto strano, visto che di solito gli esseri del Labirinto tendevano ad uscire e scappare via piuttosto che rimanerci dentro. Questo Fortinbras diventava sempre più interessante e a Gil salì una gran voglia di staccare la testa ad Ofelia solo per farlo incazzare nella speranza che scendesse lui di persona. Anche perché non apprezzava le sfide a testa tanto alta: quell'essere mascherato andava rimesso al suo posto, quindi Gil tirò fuori tutta la sua faccia tosta, rispondendogli ancora una volta a tono mentre impugnava il suo grosso spadone, tirandolo via dalla schiena e con una mano sola come se fosse un fuscello, alzando le spalle e allargando leggermente le braccia con aria di sufficienza, ostentando la sua forza sovrumana che forse non era impressionante per una creatura del Labirinto ma la diceva lunga sulla sua personalità.
    Beh il tuo padrone non dovrebbe fare di tutta l'erba un fascio, Ofelia... io sono qui per fare danni fuori dal Labirinto, non dentro. Neanche a me piace quando fanno come vogliono dalle mie parti, il tuo padrone ed io ci somigliamo molto. Sei proprio sicuro che preferisci combattermi piuttosto che portarmi da lui?
    Non fu lui il primo ad attaccare: non solo perché voleva continuare a provocare ma anche e soprattutto perché aveva intenzione di esaminare bene il suo avversario e i suoi strani poteri. Era certo che il Labirinto gli avrebbe riservato delle belle sorprese quindi non si sarebbe lasciato cogliere impreparato. Voleva provocare Ofelia con l'obbiettivo di farle dare il massimo fin da subito. Lui, dai danni subiti, non aveva che da guadagnarci.
    Quello che sto cercando di dirti è che se provi a fermarmi non importa che tu sia fan o meno... ti schiaccerò la testa in ogni caso. E poi toccherà anche a Fortinbras e chiunque voglia mettersi tra me e la mia bambina.
    La determinazione di Gil in quel momento era palpabile. Lasciò scivolare il piede sinistro all'indietro, rumorosamente, come a voler preparare uno scatto, una mezza finta per così dire, accompagnata da una risatina di scherno che puntava ad innervosire ulteriormente il suo avversario. Temporeggiare non era la sua specialità, di solito era lui quello impaziente, ma in quanto a provocare invece... sapeva bene di potersela cavare. Era riuscito a tenere sotto scacco due streghe di umbra dopotutto, quella stronza con il pomo d'Adamo non era niente in confronto a Nariko che gli rispondeva a tono anche mentre aveva le sue palle in bocca.
    Nimue intanto continuava a fissare la prigione che teneva dentro Thestalos, pensando a tutto ciò che gli aveva detto. Aveva parlato molto e sembrava possedere parecchie informazioni, stentava a credere che fosse realmente l'anima di Thestalos, non aveva idea di cosa fosse successo in passato, ma di sicuro non era un alleato delle lanterne o dei tizi del labirinto, sembrava piuttosto essere costretto in quel luogo contro la sua volontà. Forse lo tenevano lì per contenere le sue fiamme disastrose, ma era sicura che un anima di un combattente così esperto non poteva avere problemi nel sapersi misurare. Probabilmente se non avessero trovato un modo per contenerlo li avrebbe distrutti tutti. Visto che Ofelia non aveva occhi che per Gil, pensò di avvicinarsi alla gabbia di Thestalos, toccando la chiave che gli aveva dato Thresh per capire se potesse interagire anche con quel tipo di prigione.
    Io so cosa stai provando. Se sai che sono una strega, sai quindi anche del nostro triste destino non è così? Della caduta del mio clan.<i> si rivolse a Thestalos, ignorando Ofelia poiché era più che sicura che Gil non gli avrebbe permesso di avvicinarsi a lei. Cercò di suscitare dell'empatia in lui, mostrandogli comprensione per la sua situazione, nella speranza che le desse ascolto.

    So cosa si prova ad essere sconfitti, a vedere ciò che credevi grande e giusto venire pestato ed umiliato da mani indegne. Tu avevi vinto non è così? Avevi salvato tutti noi, saresti dovuto tornare in gloria, ma Vidoq ha approfittato della tua stanchezza e ti ha ingannato, facendoti suo prigioniero. E' questo ciò che è successo? Il labirinto ha riconosciuto un anima potente e l'ha voluta tutta per sé, esattamente come è successo alla mia bambina. Non mi hanno nemmeno permesso di vederla, l'hanno portata via spezzandomi il cuore. fece una pausa provando ad avvicinare la chiave "artù" alla gabbia per vedere se reagiva in qualche modo.
    Non è giusto! A cosa è valso il tuo sacrificio se ti hanno condannato a soffrire qui? Tanto valeva finire all'inferno no? fece un altra piccola pausa guardando attentamente Thestalos per capire che tipo di reazioni stava avendo alle sue parole.
    Non appartieni a questo posto, dovresti scaldare con le tue fiamme le anime nel paradiso, circondato dalle anime che ami. E... un momento... abbassò lo sguardo mentre le tornò alla mente ciò che disse Thestalos facendole capire che era molto religioso e che era devoto a Dio. Volle attingere proprio alla fede di Thestalos per poter addolcire la sua considerazione verso di lei e Gil.
    Come dicevate sempre voi della chiesa? Le vie del signore sono infinite! Forse non è un caso che noi siamo qui non credi? Forse Dio ha voluto metterti alla prova, voleva vedere se eri in grado di perdonare i tuoi nemici per poter accedere nel suo mondo. So che mi odi, che non puoi sopportare ciò in cui io credo, e che lui ai tuoi occhi è solo un mostro. Gil non è più quello di un tempo, cerca la redenzione, e adesso sta diventando padre. Io desidero solo diventare madre, salvare la mia bambina. Forse la mia prova è chiedere ad un mio nemico naturale di aiutarmi. Se io ti liberassi? Tu mi aiuteresti a ritrovare la mia bambina? Possiamo aiutarci a vicenda, così che tu possa andare dove meriti davvero, e noi avere la nostra bambina che ci insegnerà ad amare a dimenticare l'egoismo! parlò piuttosto ispirata perché mentre diceva quelle parole le sembravano dare un senso a ciò che stava succedendo. Forse anche la loro dea aveva in mente un cammino diverso per le sue predilette, forse voleva che Nimue si evolvesse accettando di collaborare con un uomo e per giunta che in passato dava loro la caccia, così che potesse diventare più forte.
    Sono esperta di magia, e questa prigione sembra proprio fatta con essa. Forse non sono qui per caso, tu non credi? cercò gli occhi di Thestalos, cercò di capire se era d'accordo con lei o se la stava vedendo come una pazza delirante. In ogni caso Nimue era sincera, pensava davvero che magari liberandolo poteva aiutarla a ritrovare la sua bambina, se non con le sue fiamme, magari con ciò che sapeva.

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    ɫ Status Fisico: In forma
    ɫ Status Psichologico: Impaziente, eccitato.
    ɫ Energia: 75/75
    ɫ Potere: Livello 3
    Livello 3
    - Gil ha sempre la sua quantità di energia massima dimezzata. Quando si divide, il nuovo corpo avrà la stessa energia massima del Gil originale e una quantità pari alla sua energia attuale.
    - Gil può accumulare fino a 20 AU. Quando arriva a 20 AU può dividersi in un corpo demoniaco nuovo. In questo livello, se mentre Gil si divide ha subito dei malus o effetti negativi, il nuovo corpo ottiene per tutto il resto del combattimento un bonus alle statistiche pari al malus che aveva al momento della divisione e una resistenza agli effetti negativi che aveva subito, che dureranno la metà del tempo o un massimo di 3 turni se non hanno una durata limite. Ogni volta che un corpo di Gil si sdoppia, la trasformazione demoniaca se è attiva viene disattivata.
    - Fintanto che c'è un solo Gil in campo, la quantità di AU accumulati raddoppia.
    - Ogni volta che Gil infligge o subisce una ferita accumula AU. La quantità varia in base all'entità della ferita:
    • Medio-lieve o inferiore: 3 AU
    • Media: 4 AU
    • Medio-grave: 5 AU
    • Grave o più: 6 AU
    - Per ogni diverso tipo di malus o effetto negativo che Gil sta subendo durante quel turno, accumulerà 2 AU. Se il malus supera il 50%, oppure si tratta di qualcosa di inabilitante che gli impedisce di fare qualcosa, gli AU diventano 4.
    ɫ Tecniche: -
    ɫ Note:
    - Nimue (Spada) dietro la schiena.
    - Status Nimue: illesa/ispirata.
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    Le provocazioni di Gil sortirono l'effetto sperato: Ofelia dal modo in cui respirava lasciava perfettamente intendere che fosse stizzito e anche decisamente infuriato, non poteva permettergli di rispondere in quel modo parlando di Fortinbras, anche se era una lanterna degna di quel nome.
    Questo si che è insolente! Un incontro direttamente col signore dei fantasmi... sei un tipo adorabile Gil Poltergeist, ma neanche tu sei così importante... o abbastanza potente da poterci battere!
    Dato che voleva una dimostrazione, Ofelia gliela avrebbe concessa: scattò verso di lui, mostrandosi così rapido da non fargli vedere neanche il movimento delle gambe, si mosse come pronto a vibrare un affondo ma una volta vicino sferrò un fendente davvero molto particolare. Risultò più veloce del previsto dato che mosse a stento il braccio, utilizzando unicamente il polso, ovviamente una mossa del genere non sarebbe stata preoccupante di norma per un normale combattente, ma era davvero molto, molto più veloce del normale, Gil avrebbe avuto a stento il tempo per usare la sua spada e pararsi, probabilmente non avrebbe avuto la possibilità né di schivare né di contrattaccare. Vero anche che quella spada sembrava oltre che inefficiente anche molto pico dritta o resistente, dava l'idea che potesse facilmente spezzarsi o strapparsi come un foglio. Come avrebbe intercettato l'attacco quel tanto sicuro di sé Gil Poltergeist?
    Nel frattempo Nimue si dedicò a Thestalos, cercando di far valere le sue argomentazioni mentre provava a scoprire come reagiva la chiave di Artù con quella gabbia. In effetti, la composizione assurda della prigione di Thastalos acquisiva senso in prossimità di quello strumento: Nimue poteva chiaramente vedere che Artù reagiva illuminandosi di energia verdognola, come pronto a rispondere, e i tre anelli che circondavano Thestalos reagivano a loro volta, non in maniera eclatante ma chiara: tre piccoli dischi verdi comparvero sulle loro forme al momento immobili, una vicina alla testa di Thestalos, una vicina al piede sinistro e una vicina al braccio, ognuna su un cerchio diverso, rispettivamente dal più largo al più stretto. Erano distanti tra di loro e apparentemente sconnessi. Thestalos non parve notare quelle manifestazioni. Il monarca allungò le mani afferrando le estremità della sua prigionia, forse pronto a interrompere la strega in qualsiasi momento, ma mentre parlava della sua disfatta lo sguardo fiammeggiante di Thestalos restava triste e incupito, come se stesse rivivendo passo passo il momento peggiore in cui era caduto all'inferno. Nimue sembrava aver compreso molto bene cosa aveva passato il monarca. Sentirsi paragonato alla figlia di Nimue lo lasciò del tutto in silenzio, come se in un primo momento volesse opporsi, dirle che non c'entrava proprio niente, che non erano la stessa cosa, ma più ci pensava, più aveva senso. Perché Pensare che il Labirinto avesse a cuore i suoi stessi sudditi? Quello era un Inferno, che differenza c'era tra un monarca e una bambina se il loro potenziale era abbastanza da soddisfare le perversioni di quel limbo?

    Questo posto è anche peggio dell'inferno... costretto non solo alla prigionia e alla sofferenza ma anche ad essere testimone di ogni oscura nefandezza concessa ai nobili e gli adepti delle Lanterne...
    Fu come una confessione, uno sfogo, chiaramente le parole di Nimue non lo lasciavano indifferente. Continuò ad ascoltarla, e quando giunse il momento della rivelazione, qualcosa in Thestalos si accese. La sua faccia sembrava volerla schernire con disprezzo, ma i suoi occhi non mentivano: ci stava pensando. La strega era riuscita ad instillare il seme del dubbio nel monarca.
    Considerare una strega e Gil Poltergeist dei messaggeri divini è una bestemmia che normalmente punirei con la cremazione istantanea...
    Sembrava pronto a metterci un "ma", tanto che distolse lo sguardo da lei per un momento. Questo lo aiutò molto a pensare, tanto che voltandosi di nuovo verso di lei chiuse gli occhi, deciso a non cedere né al suo fascino né a quelle belle parole. Nimue non gli era indifferente, specialmente se si presentava come una possibile salvatrice.
    Ma ho già sentito questa storia... il fato promesso dalla dea perversa di questo luogo! Quante anime si sono perse in questo modo... perché dovrebbe essere diverso per me?! Sono sicuro che anche se mi aiutassi a scappare da questa prigione me ne aspetterebbe una assai peggiore... ironico per me pensare di passare dalla padella alla brace...
    Nimue era riuscita a scalfirlo, ma Thestalos era un monarca, un guerriero, ma soprattutto vittima di molti eventi. Non era un ragazzino facile da abbindolare, e chiaramente stava resistendo con tutte le sue forze alla promessa di una libertà a qualsiasi costo. La sua morale era ancora maledettamente integra, la strega doveva fare di più.
     
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    Come al solito Gil si ritrovava davanti all'ennesima personalità vagamente importante che per qualche ragione aveva deciso di sentirsi superiore solamente perché ubbidiva a chissà quale divinità o sovrano, o semplicemente non aveva mangiato abbastanza polvere. Ma in fondo non gli dispiaceva affatto: adorava gustarsi la reazione di simili soggetti quando finalmente venivano ingozzati dalla sua soverchiante crudeltà.
    Non ti sei ancora misurato con me e pensi già che non sono abbastanza forte?! Voi esseri strani avete davvero la lingua troppo lunga... fino a che non siete piegati a novanta col culo pieno di cazzi non siete disposti a darvi una regolata... ma mi sta bene! Questo è proprio quello che mi viene meglio! AHAHAHA!
    Ridacchiando vittorioso, Gil decise di affilare alla perfezione tutti i suoi sensi, piantando i piedi a terra così da avere la massima stabilità, mentre passava dall'impugnare la spada con una sola mano ad utilizzarle entrambe. Non lo fece però in maniera classica: portò piuttosto la mano sinistra a circa metà della lama, impugnando la spada come se fosse un grosso bastone quindi, come se fosse deciso a limitarsi ad incassare il colpo e pararlo. in realtà non stava succedendo niente del genere: Gil aveva assunto quella posa principalmente per saggiare la forza del suo avversario ed essere pronto ad incassarla con tutta la sua stabilità, ma stava anche e soprattutto preparando la sua contromossa: una volta che le spade sarebbero entrate in contatto, lui avrebbe spinto in avanti con tutta la forza che aveva in corpo, deciso ad utilizzare la spada come un ariete da sfondamento, così da travolgere il suo avversario con la mera forza bruta. Da una parte avrebbe potuto incassare il colpo se si fosse rivelato troppo forte, dall'altra invece avrebbe provato a travolgerlo se la sua forza non fosse stata all'altezza di quella di Gil. Un perfetto connubio tra attacco e difesa che gli avrebbe fatto raccogliere informazioni preziose.
    Nimue cercò di rimanere concentrata su Thestalos, anche se sussultò appena quando Ofelia scattò verso la direzione di Gil. Non percepì dalla sua parte preoccupazione, e dalla faccia che aveva Gil sembrava sapere benissimo cosa fare, quindi gli diede piena fiducia. Se Ofelia si era concentrata su di lui, evidentemente non la preoccupava che interagisse con Thestalos. Lui in effetti sembrò ascoltarla, inizialmente sembrava volerla interrompere poi però le rispose permettendole di avere una conversazione. Era addolorata lo si vedeva chiaramente, ma le sue fiamme ardevano ancora potentissime e ciò le fece pensare che il suo spirito non era stato domato, dopotutto se lo avevano ingabbiato doveva esserci un perchè. Non lo biasimò per il fatto che fosse diffidente, non aveva scordato gli avvisi di Thresh e di quanto fosse pericoloso quel posto, così decise di continuare a parlare con lui, e al tempo stesso esplorare meglio quella gabbia.

    Bleah, noi messaggeri divini? No, intendo dire che noi siamo la tua prova, e tu la nostra. Che senso avrebbe metterti alla prova con qualcuno che è come te? Qualcuno di cui ti fidi? Non ci sarebbe il peso di una scelta non credi? Come diceva il vostro profeta? Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. Non condivido questa filosofia, ma ho avuto modo di studiarla. Alcune cose sembrano avere senso ed altre no, siamo troppo diversi per trovare un punto in comune. fece una pausa, sospirando un pochino arresa, ma si avvicinanò di più alla gabbia, provando a toccare uno di quei cerchi, avvicinandosi con cautela per capire se erano bollenti o se poteva toccarli. Prima di proseguire il suo discorso gli fece cenno di guardare verso i punti luminosi che si erano accesi ed avevano reagito alla chiave di Artù. Voleva mostrargli che non stava mentendo e che forse poteva davvero aprire quella gabbia, il problema era però capire come.
    Perché pensi che se ti liberassi finiresti peggio? Di chi hai paura? Guardati! se il cerchio della gabbia non bruciava avrebbe battuto la mano su di esso per rendere chiaro il concetto.
    Sei prigioniero, questa gabbia è fatta apposta per contenerti, perché secondo te? Perché non sei a piede libero come gli altri? Perché ti temono, sanno che bruceresti tutto come hai fatto con questo posto. Sei potente, ma hai permesso loro di farti questo! Chi è che ha creato questa gabbia? Nimue provò ad infondere un poco della sua energia nella mano mentre toccava il cerchio della prigione così da capire se poteva percepire i flussi magici di cui era composta. Probabilmente quella gabbia era legata strettamente a Thestalos proprio per poterlo contenere, probabilmente le sarebbe servito il suo aiuto per aprirla.
    Perché uno potente come te ha paura? Cosa hai visto? Chi ti ha ridotto così? iniziava a preoccuparsi seriamente. Quel posto era bruciato fino all'osso, non percepiva niente se non cenere e carbone. Ovunque posava gli occhi vedeva solo la devastazione delle fiamme di Thestalos, e se pensava che lo aveva fatto da quella gabbia, ma riuscivano a domarlo a tenerlo sotto scacco, lei e Gil che speranza avevano di trovare loro figlia? L'ansia cresceva nel suo cuore, il dolore della sua perdita si fece sentire al punto da inumidirle gli occhi, il suo respiro tremò aveva voglia di lasciarsi andare alle lacrime ma le tratteneva con forza.
    Se uno come te si è arreso, io... troverò mai la mia bambina? inizialmente aveva abbassato lo sguardo, poi però lo sollevò di nuovo su Thestalos per guardarlo dritto negli occhi, per dimostrargli che era sincera, che era una madre disperata e non una strega che tentava di convincerlo che la sua dottrina fosse migliore. Nimue pensò che forse valeva la pena liberarlo anche se non avesse dato loro aiuto. Magari poteva essere una distrazione per i pezzi grossi del labirinto. Così se Thestalos attirava l'attenzione, loro potevano proseguire con meno grattacapi.

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    - Gil ha sempre la sua quantità di energia massima dimezzata. Quando si divide, il nuovo corpo avrà la stessa energia massima del Gil originale e una quantità pari alla sua energia attuale.
    - Gil può accumulare fino a 20 AU. Quando arriva a 20 AU può dividersi in un corpo demoniaco nuovo. In questo livello, se mentre Gil si divide ha subito dei malus o effetti negativi, il nuovo corpo ottiene per tutto il resto del combattimento un bonus alle statistiche pari al malus che aveva al momento della divisione e una resistenza agli effetti negativi che aveva subito, che dureranno la metà del tempo o un massimo di 3 turni se non hanno una durata limite. Ogni volta che un corpo di Gil si sdoppia, la trasformazione demoniaca se è attiva viene disattivata.
    - Fintanto che c'è un solo Gil in campo, la quantità di AU accumulati raddoppia.
    - Ogni volta che Gil infligge o subisce una ferita accumula AU. La quantità varia in base all'entità della ferita:
    • Medio-lieve o inferiore: 3 AU
    • Media: 4 AU
    • Medio-grave: 5 AU
    • Grave o più: 6 AU
    - Per ogni diverso tipo di malus o effetto negativo che Gil sta subendo durante quel turno, accumulerà 2 AU. Se il malus supera il 50%, oppure si tratta di qualcosa di inabilitante che gli impedisce di fare qualcosa, gli AU diventano 4.
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    - Nimue (Spada) impugnata.
    - Status Nimue: illesa/ispirata.
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    La faccia tosta di Gil non intimorì per nulla Ofelia, che si lanciò contro di lui senza esitazioni, infrangendo la sua spada su quella di Gil ma senza produrre nessunissimo rumore metallico, neanche il più sottile, sembrò quasi che le due armi non si fossero incontrate affatto e perfino nella forza Gil non trovò la minima resistenza, ottenendo praticamente informazioni pari a zero dal suo avversario. Di contro però, avrebbe visto chiaramente la spada di Ofelia avvolgere il suo spadone, come se fosse un nastro, per poi chiudersi in un nodo rapidissimo e tornando quindi alla sua naturale forma, mentre la lama di Gil invece si apriva nel punto in cui era stata colpita dalla spada di Ofelia. La zip era a circa metà della lunghezza della spada: tra le due estremità c'era a tutti gli effetti una chiusura lampo, una zip spalancatasi dopo il contatto con la misteriosa arma, che non aveva danneggiato effettivamente la spada di Gil: l'aveva semplicemente divisa in due. Mentre il ragazzo saltava addosso alla creatura mascherata, Ofelia ridacchiava divertito scattando di lato, mostrando una grandissima agilità e sfruttando la foga del ragazzo a suo vantaggio, scartandolo di lato, lasciando che avanzasse un poco per poi assestargli un pestone all'indietro per colpirgli direttamente la schiena e farlo inciampare in avanti. Il calcio si che avrebbe suggerito qualcosa a Gil: non era più forte di lui, ma neanche gli era inferiore, quello era un signor calcio che con una decisione maggiore avrebbe anche potuto fracassargli la colonna vertebrale, ma non lo aveva ancora colpito con sufficiente precisione.
    Gli umani che si trasformano sono i peggiori... pensano tutti di aver ottenuto chissà quale dono e si scordano quale è il loro posto. Sono indeciso se farti mangiare il terreno ancora un pò o se finirti subito... forse potrei divertirmi ancora un pò con te.
    Gil non poteva permettersi di prendere sottogamba un simile avversario, oppure la sua spada non sarebbe stata l'unica cosa a venire divisa a metà. Thestalos invece era forse facile da imprigionare, ma non da piegare. Il discorso iniziale di Nimue gli ricordò quei sicofanti che usavano il suo stesso credo contro di lui e altri uomini virtuosi, non bastava di certo solo un pò di retorica a convincerlo, ma non la derise né gli rispose male, limitandosi a sbuffare scuotendo il capo. Non sarebbe riuscita a fargli passare la puzza di fregatura in quel modo, men che meno lusingandolo.
    Avevi detto di conoscere cosa provavo, ma è evidente che non hai mai provato cosa significa davvero essere prigioniero, Strega. Se dipendesse dalla mia volontà non sarei di certo qui, semplicemente la soluzione non è sempre bruciare tutto ciò che ti circonda...
    E questa era anche una frecciatina ai metodi discutibili di Gil, ancora non si era arreso all'idea di instillare una qualche forma di dubbio nei confronti del suo uomo, magari per quella strega c'era ancora speranza di salvezza e Thestalos era così impotente e disperato da potersi accontentare anche di aiutare una fattucchiera se ne aveva la possibilità. D'altro canto però, Nimue poteva forse dire di essere vicina a capire qualcosa su quella particolare gabbia, poiché avvicinando la chiave a quei dischi luminosi questi si aprivano assumendo a tutti gli effetti delle forme simili a delle fessure, ma anche infilandoci dentro la lama uno alla volta non succedeva assolutamente niente, come se mancasse qualcosa. Thestalos la fissava con aria arresa, non era di certo la prima volta che provava a forzare quella prigionia in ogni modo e non aveva motivo di pensare che stavolta sarebbe stato diverso. Probabilmente il suo senso di sconfitta contagiò la donna, che forse troppo tardi si era resa conto di quale errore aveva fatto, suscitando in lui tanta rabbia e odio nei confronti di quelle mosse avventate e blasfeme, quanto la sua pena nei confronti di una madre che cerca disperatamente sua figlia.
    Credi che non conosca il mio potere, Strega? Non c'è bisogno che me lo ricordi... né che piangi sul latte versato. Hai scelto tu di piegarti ai capricci di quel nanerottolo blasfemo, e hai dato tu speranza in questo luogo tuffandotici a capofitto dando fede alle parole di chissà quale falso profeta. Ti aspettavi davvero che una volta qui dentro ti avrebbero riportato tua figlia su un baldacchino d'argento? Come me, e come ogni altra anima... sei qui unicamente per nutrirli. Quindi non piangere... le tue lacrime non faranno altro che renderli più forti. Se hai un modo per farlo scappa, pentiti di quello che hai fatto e prega per l'anima di quella bambina se ti sta a cuore... nella speranza che non sia già una di loro.
    Il discorso di Nimue era stato altalenante, non aveva convinto per niente Thestalos ma se non altro era riuscita a tenerlo con l'attenzione su di sé. Quell'uomo era un conquistatore, un guerriero, uno stoico della chiesa, nonché esorcista. Quale pena sperava di fargli? O speranza cercava di infondergli? Forse il discorso sulla prova poteva incoraggiarlo, ma evidentemente Thestalos aveva assistito a sufficienti nefandezze per capire che quel posto non li avrebbe lasciati andare facilmente. Il suo discorso doveva essere molto più convincente di così, anche perché dalla sua Thestalos aveva ancora l'intenzione di portarla via dalla grazia di Gil, che era al cento per cento un nemico degno di Ofelia in quel momento per lui.
     
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    Quando stai caricando un nemico e il corpo è già pronto a buttarlo a terra per tenerlo fermo con tutto il corpo ed iniziare a riempirlo di pugni fino a che la sua testa non somiglia ad una chewing gum masticata, provi un forte senso di insoddisfazione quando non succede. Per Gil era così: il non sentire il corpo dimenante del nemico a terra che disperatamente mugugnava con la faccia e il naso pieni di sangue, era una sensazione terribile che lo sconvolse più di qualsiasi danno avrebbe potuto subire. Quello stronzo di Ofelia era veloce, ma soprattutto aveva un'arma parecchio fastidiosa: non aveva danneggiato la sua lama, aveva fatto comparire una cerniera sulla sua metà e l'aveva divisa in due. Gil osservò il fenomeno molto attentamente mentre se ne stava in ginocchio, col volto rivolto a terra per colpa del fallimento della sua prima carica. Dava l'idea di essere sconvolto e in parte probabilmente era vero: quella spada portava il nome della sua adorata regina e Ofelia aveva osato schernirla e danneggiarla. Una forte rabbia s'impossessò del ragazzo mentre Ofelia lo scherniva, aveva una gran voglia di gridare ma il nervosismo lo portò gradualmente a perdere il controllo, e dato che non era una bestia folle capace di ruggire, la sua reazione più naturale fu quella di scoppiare a ridere. Una risata lenta, graduale, che gli veniva dalla gola. Sembrava quasi sforzata, come se stesse cercando di trattenerla. Le pupille si dilatavano e stringevano in maniera quasi impercettibile mentre stringeva le dita sul pezzo di spada staccato dal resto e rapidamente si rialzava, ridendo sempre più forte e forsennatamente.
    AHAHAHAHAHAHAHA! MA CHE CAZZO DI POTERE DI MERDA HAI?! Pensavo che in questo posto ci fossero mostri potenti e pericolosi, invece sembri uscito da un fottuto manga per ragazzi! AHAHAHAHAHA! Questo devo aspettarmi dall'esercito di Fortinbras? Una manica di cosplayer troppo pieni di se??? Che posto di merda! AHAHAHAHA! Così muoio dalle risate cazzo!!!
    Con uno sguardo a dir poco folle, Gil era intenzionato a provocare come si deve Ofelia: visto che sembrava così sicuro di sé, era deciso a fargli commettere qualche errore, portandolo ad attaccare senza freni, così anche lui avrebbe potuto dare il meglio. Tenendo con la sinistra il pezzo di spada staccato, Gil puntò la destra verso il suo avversario, minacciandolo con la sua spada come se non l'avesse danneggiata affatto, smettendo di colpo di ridere ed assumendo un'espressione decisamente arrabbiata, quasi maniacale.
    Hey... lo sai che cazzo hai combinato? Il fatto che sei una pippa di merda è un vero problema, perché se mi incazzo ti faccio a pezzi. E tu hai provato a danneggiare la spada che porta il nome della mia donna... mi sa che è tardi per chiedere scusa. Adesso vengo a prenderti... spero che tu ti sia depilato le gambe... perché dovranno andare lisce quando te le infilerò su per il culo!
    Con una rabbia disumana, Gil si portò il pezzo di spada staccato tra i denti, mordendolo con tutta la forza che aveva in corpo col fine di poterla tenere con la sua sola bocca. Magari il potere di Ofelia aveva diviso l'arma, ma sicuramente l'aveva anche resa più leggera, e adesso Gil poteva utilizzarla in altri modi. Quello ad esempio era geniale: poteva attaccare usando una mano sola con quella spada più piccola, tenendo la mano sinistra libera, e allo stesso tempo caricare con la lama nella bocca. Forse non sarebbe stata molto efficace, ma di sicuro non era qualcosa che Ofelia poteva ignorare. E cercare di pararla con qualsiasi cosa che non fosse la sua spada significava infilarla in bocca a Gil... e ferirlo. Se l'arma di Ofelia era fatta in modo per non danneggiare il suo nemico e quindi ostacolare il potere di Gil, allora Gil si sarebbe comportato come un fottuto maniaco senza cervello che non pensa a cosa potrebbe succedergli. Tanto era un demone, di che cazzo doveva preoccuparsi? Si fiondò verso Ofelia, caricandolo a testa bassa, deciso ad attaccarlo senza nessuna paura. Prima di tutto doveva chiudere le distanze, poi con la destra avrebbe sferrato un poderoso fendente da destra verso sinistra con la spada tagliata in due, a quel punto avrebbe tenuto gli occhi ancorati su Ofelia per cercare di trovarlo nel momento migliore per poterlo colpire. Doveva scoprire i suoi punti deboli e sopperire del tutto a quelli che il suo avversario stava mostrando a lui.
    Nimue si preoccupò per un momento quando aveva visto Gil venire calciato, poi però quando lo sentì ridere capì che infondo infondo si stava divertendo dato che aveva trovato un avversario che lo avrebbe fatto brillare di gloria alla fine. Nimue aveva ben altri grattacapi poiché quella maledetta gabbia sembrava un mistero che si infittiva sempre di più, ed il fatto che Ofelia non la degnava di un minimo sguardo significava che era sicura che non sarebbe riuscita ad aprirla. Non fu facile per lei concentrarsi dato che Thestalos continuava a diffidare di lei e non sembrava affatto volenteroso a voler uscire da lì. Ma in fin dei conti non lo biasimava, anche lei sarebbe stata schifata di essere aiutata da un nemico naturale.

    Oh andiamo, mi sembri un poppante che si lamenta che la mamma non vuole farlo uscire. le scappò alla prima lamentela di Thestalos. Non poteva farne a meno, era dura abbattere anni e anni di indottrinamento sul fatto che gli uomini fossero solo dei bambinoni troppo cresciuti e valeva anche per anime potenti come lui. Stava cercando di capirci qualcosa su quel aggeggio che lo rinchiudeva, ma le parole di Thestalos iniziarono a farla innervosire, la tristezza che aveva nel cuore ovviamente non passò per niente, iniziava ad avere seri dubbi sulla riuscita della loro missione. Non aveva lusingato Thestalos a sproposito, lei lo pensava davvero che fosse potente e se erano riusciti a tenere sotto scacco uno come lui, lei che non sapeva combattere e la sua magia in quei frangenti era poco utile a mettersi in vantaggio le speranze si affievolivano sempre di più.
    NO MAI! Non lo permetterò! Non permetterò che la mia bambina diventi una di loro! sbottò, le mani le tremavano, si sentiva così impotente poiché non aveva idea di dove andare per trovarla, lì in quel luogo infernale i suoi sensi erano confusi, non sentiva più chiaramente sua figlia come quando era sulla terra a casa sua, e ciò la spaventava, ma allo stesso tempo rifiutava con tutta se stessa di arrendersi.
    Tu non hai figli Thestalos? Se li avessi capiresti che farei di tutto per lei, che mi sono spinta qua giù solo per salvarla e per riportarla fra le mie braccia. Tu ti sei arreso ma io no! Io non permetterò che le facciano del male, io sono ancora viva, io non sono un anima che li nutrirà. fece una piccola pausa dando una veloce occhiata a Gil per assicurarsi che stesse andando tutto bene. Aggrottò la fronte nel sentirgli parlare in quel modo osceno verso Ofelia, e le riportò alla mente le parole di Nariko, di quanto tutti gli dicevano che lui fosse un mostro, che era un maestro dell'inganno. Lei però aveva visto un lato di Gil che gli altri ignoravano, era convinta che gli altri non riuscivano a comprenderlo. Forse era vero che fosse accecata dall'amore? Pensò anche ad Henry, lui era sparito in effetti e non avrebbe faticato a credere che Gil magari avrebbe potuto toglierlo di mezzo per non avere dei rivali. Il dubbio più grande che la assalì fu però pensare che in effetti quando era giunto il momento di partorire, Gil nella frenesia del momento non l'aveva portata in ospedale, l'aveva tenuta nella sua dimensione oscura ed era stato lì che sua figlia era svanita. Il suo cuore iniziò a battere fortissimo nel petto mentre i dubbi la assalivano. Thestalos avrebbe potuto notare benissimo che mille pensieri le stavano affollando la mente. Si sentì soffocare e si sentì rabbiosa, strinse i denti e afferrò uno dei dannati anelli nervosa e stizzita.
    Mi dite tutti che Gil è un mostro, che non devo fidarmi, non credete al suo desiderio di redenzione. Perchè? Perchè non mi dite mai chiaramente cosa sapete che io non so? Cosa sai di lui che io non so? Eh? Come osi dirmi di pentirmi di aver generato un figlio? Un figlio non è un peccato! Non è sbagliato! Io amo mia figlia! maledizione volente o no doveva far uscire quel testone da quella gabbia, così che tutti si sarebbero pentiti di aver rapito sua figlia.
    Farei di tutto... perfino lasciare indietro Gil. non lo disse ad un volume troppo alto, per non farlo sentire anche a Gil impegnato a combattere. Si animò di nuovo di una intensa furia battagliera. Guardò quei dannati "lucchetti" posizionati in modo diverso, guardò i cerchi che ruotavano attorno a Thestalos e fece una strana associazione di idee. Quando si usava la magia, bisognava regolare il flusso di energia e farlo incanalare attraverso i propri circuiti magici ed avere uno sfogo. Forse quei cerchi erano come una sorta di circuito che andava messo in modo corretto.
    Riesci a far girare questi dannati cerchi? Voglio allineare i fori. disse provando lei stessa a tirare per vedere se potevano girare su se stessi o se erano inamovibili.

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    ɫ Status Fisico: In forma
    ɫ Status Psichologico: Divertito, furioso.
    ɫ Energia: 75/75
    ɫ Potere: Livello 3
    Livello 3
    - Gil ha sempre la sua quantità di energia massima dimezzata. Quando si divide, il nuovo corpo avrà la stessa energia massima del Gil originale e una quantità pari alla sua energia attuale.
    - Gil può accumulare fino a 20 AU. Quando arriva a 20 AU può dividersi in un corpo demoniaco nuovo. In questo livello, se mentre Gil si divide ha subito dei malus o effetti negativi, il nuovo corpo ottiene per tutto il resto del combattimento un bonus alle statistiche pari al malus che aveva al momento della divisione e una resistenza agli effetti negativi che aveva subito, che dureranno la metà del tempo o un massimo di 3 turni se non hanno una durata limite. Ogni volta che un corpo di Gil si sdoppia, la trasformazione demoniaca se è attiva viene disattivata.
    - Fintanto che c'è un solo Gil in campo, la quantità di AU accumulati raddoppia.
    - Ogni volta che Gil infligge o subisce una ferita accumula AU. La quantità varia in base all'entità della ferita:
    • Medio-lieve o inferiore: 3 AU
    • Media: 4 AU
    • Medio-grave: 5 AU
    • Grave o più: 6 AU
    - Per ogni diverso tipo di malus o effetto negativo che Gil sta subendo durante quel turno, accumulerà 2 AU. Se il malus supera il 50%, oppure si tratta di qualcosa di inabilitante che gli impedisce di fare qualcosa, gli AU diventano 4.
    ɫ Tecniche: -
    ɫ Note:
    - Nimue (Spada) impugnata in mano e tra i denti
    - Status Nimue: illesa/ispirata.
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    Se lo scopo di Gil era quello di far uscire di testa Ofelia, era davvero sulla buona strada per riuscirci. Man mano che sghignazzava, prendendolo in giro e insultandolo, quell'essere mascherato respirava sempre più affannosamente, serrando con rabbia l'arma nel suo pugno, impaziente di fargliela pagare.
    Come osi... come osi come osi COME OSI?! Quella lingua... io te la strappo!
    Con una mossa fulminea, Ofelia infilzò il suo stesso petto con la spada che teneva in mano, stringendola con entrambe le braccia per poter imprimere il massimo della forza possibile. Il suo petto sembrava volerla respingere e quindi doveva fare uno sforzo vistoso per poterla tenere incastrata nelle sue carni. I versi di dolore durarono poco, e mentre il sangue bluastro dentro il suo corpo sgorgava verso terra, la voce del Nobile cambiò radicalmente, trasformandosi in un ruggito deformato, mostruoso e distante dalla realtà, come un suono sentito durante un sogno e dimenticato dalla memoria del mattino. Mentre la spada faceva grondare di sangue il petto di Ofelia, la sua maschera si spaccò in due, orizzontalmente, rivelando una bocca irta di zanne semplicemente mostruosa, mentre alle spalle della creatura comparvero altri 3 arti: sembravano delle lunghe e mostruose gambe di donna, seducenti per certi versi, ma al posto dei piedi avevano tre copie identiche della spada di Ofelia. Una minaccia molto più seria per Gil a quel punto. Le "gambe" extra erano lunghe, sinuose e particolarmente mobili, ma rispettavano posizione molto precise: quella centrale, che faceva capolino tra il collo e la spalla destra, era di un colorito rosso. Quella destra, che faceva capolino dal fianco destro di Ofelia, era di colore blu, mentre quella di sinistra che faceva capolino circa alla stessa altezza del braccio mancino del Nobile era di colore verde. Gil doveva pensare molto bene alla sua prossima mossa, perché Ofelia si lanciò contro di lui con la stessa foga del ragazzo, ridacchiandogli contro con quella bocca mostruosa.
    Volevi un orrore degno del labirinto?! Guardami adesso! Sarò l'ultima cosa che vedrai, Gil Poltergeist!
    Ofelia avrebbe cercato di vibrare un affondo con la gamba affilata rossa, mentre con le altre due avrebbe alternato due fendenti orizzontali che si incrociavano al suo petto, seguendo il ragazzo con foga instancabile. Gli sarebbe servito più di una semplice schivata per evitare quell'attacco.

    Nel sentirsi chiamare "poppante" Thestalos arse nuovamente negli occhi fissando in malo modo la strega. Stava davvero solo cercando di ingannarlo con le sue belle parole? In quei momenti era evidente, ma il monarca riusciva a cogliere anche la frustrazione e l'orgoglio di quella donna, sentimenti che gli erano molto vicini a quel punto. Cercò di portarla sui sentimenti che lui non poteva comprendere, in effetti Thestalos non aveva figli o possibili eredi, ma dal suo punto di vista una donna che era stata ingannata a partorire un'entità malevola non poteva di certo essere paragonata ad una madre apprensiva. Per quanto, tuttavia, il suo istinto materno fosse giustificabile. In fondo Nimue era una vittima del Labirinto tanto quanto lui, a pensarci bene. Gli chiese con disprezzo quale verità inconfessabile ci fossero sui conti di Gil e delle sue malefatte, come se non fossero state ampiamente documentate. Thestalos ovviamente non sapeva cosa riguardava Nariko e le streghe di Umbra, ma di certo conosceva la fama della pecora nera dei Poltergeist.

    Incapace, viziato, violento, cleptomane, manipolatore. In molte occasioni la sua famiglia ha difeso il buon nome dei Poltergeist nascondendo le sue malefatte. Un monarca non ha di certo tempo per il gossip ma posso solo immaginare cosa porta un simile fallimento se perpetrato senza interruzione. Nessuno gli ha messo un freno ed ora eccolo qui a profanare una terra blasfema a caccia di una bambina che non dovrebbe esistere. Se hai bisogno di altri segni mi viene il dubbio che tu non sia una vera strega...
    Thestalos non era una sprovveduto e sapeva bene come rispondere a tono quando poteva, vero anche che di solito non avrebbe neanche instaurato una simile conversazione, ma era altrettanto vero che Nimue stava riuscendo a stabilire un contatto con lui e il desiderio impellente di uscire da quella prigionia. E soprattutto quel desiderio di madre era genuino: forse l'avevano davvero ingannata, forse era una strega indegna di fiducia, ma il suo sentimento verso la creatura intrappolata nel labirinto era autentico, questo Thestalos riusciva a percepirlo chiaramente, per questo non si adirava con lei più di tanto. Empatizzava, e questo poteva essere un grave errore da parte sua. Quando la sentì dire "perfino lasciare indietro Gil", la speranza si riaccese nello sguardo fiammeggiante del monarca. Certo cadere dalla padella alla brace era una pessima prospettiva, ma se c'era anche sol ola possibilità di liberarsi, mettere fine all'abominio a cui aveva assistito per tutto quel tempo e magari condannare quel mostriciattolo di sangue lbu alla sua stessa sorte, magari valeva la pena fare un tentativo. Esitò, fissandola attentamente negli occhi. Non sembrava stesse mentendo e decise che alla fine di quella missione folle sarebbe tornato al fianco del suo imperatore vittorioso. E non c'era modo migliore per farlo se non mettere sotto controllo una situazione che chiaramente rischiava di sfuggire di mano. Le mani di Thestalos si ancorarono sui cerchi della prigionia, cercando di muoverli. Sembrò sforzarsi molto per ottenere davvero poco, inoltre non riusciva a modificare il loro movimento, solo accompagnarlo per velocizzare la rotazione, ma anche così era piuttosto difficile fare in modo che si allineassero.
    Non ci riesco... questa prigione è fatta apposta per contenermi, non credo avrò la possibilità di manipolarla anche un minimo. So per certo che è legata a Ofelia, se quel mostro sparisse qualcosa dovrebbe succedere... ma non credo che il tuo campione riuscirà a batterla. Se vuoi che gli dia una mano devi trovare un modo per aprirla.
    Allungò la mano verso di lei, afferrandola per un polso: nonostante le fiamme ricoprissero il suo corpo non bruciava, tanto era limitato il suo potere.
    Ascoltami... aiutami a uscire e io aiuterò te a tornare a casa assieme a tua figlia. Ma Gil Poltergeist... resterà qui.
    Mentre diceva questo, Thestalos si rese conto che la sua energia reagiva a quella della strega: forse stando così tanto tempo nel labirinto il suo potere era stato contaminato dall'energia delle lanterne in maniera inconfondibile. Quel potere era simile a quello di Thresh e Gil, e bastò un tocco per provocare un piacere intenso per Nimue che si trasformò in potere. L'energia della strega passò da lei a Thestalos, rinvigorendolo e accendendo la sua fiamma, così che gli anelli iniziassero a diventare incandescenti. Le sfere che li decoravano e che prima erano a malapena percettibili divennero chiarissimi. La prigione era lontana dall'essere rotta ma chiaramente qualcosa stava succedendo. Intorno ai cerchi luminosi che Nimue voleva allineare comparvero delle forme peculiari, delle decorazioni celate che l'incandescenza aveva scandito meglio, e che nonostante le leggere differenze erano tutti simili. Non fu possibile esaminarli a dovere però, perché appena quell'energia intensa si sprigionò Thestalos si fece subito indietro, ritirando la mano ed estinguendo quella fiamma intensa, come spaventato da quell'improvvisa scarica di energia. Potente, meravigliosa ma... temibile. Aliena. Nel suo sguardo si poteva cogliere tutta la confusione e per certi versi anche la paura di sfruttare un simile potere.
     
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    Prima ancora che potessero scontrarsi avvenne qualcosa di inatteso: Gil se ne rese conto non tanto per le grida starnazzanti di Ofelia, quanto più per la fiamma di Thestalos che aveva reagito a qualcosa. Per un istante si voltò verso la gabbia, solo una, realizzando che Nimue stava riuscendo a concretizzare qualcosa, portando subito dopo lo sguardo su Ofelia e la sua mostruosa trasformazione. I problemi erano triplicati: per un attimo aveva pensato di essersi liberato della sua spada dato che se l'era infilzata nel petto, ma non era affatto così semplice: tre nuovi arti le spuntarono dalla schiena, di colori diversi e armati di altre spade. Quello era davvero un bel guaio, tanto che Gil dovette rallentare di colpo per evitare di peggiorare la situazione.
    Ok... adesso ci siamo.
    Borbottò tra sé a denti stretti, tenendo la lama divisa in bocca ma con chiaramente meno voglia di uccidere. Una spada poteva tenerla a bada... ma tre? Rischiava di perdere tutti gli arti prima ancora di riuscire a combattere e questo non poteva permetterselo. Per sua fortuna era rimasto con una mano libera, una mossa previdente dato che gli sarebbe stata molto utile: l'avrebbe utilizzata per generare la sfera nera del Rinjutsu #2, il Lampo Fumogeno. Così avrebbe scagliato una cortina di fumo denso in mezzo a loro, rendendosi praticamente invisibile ad Ofelia. Lui nel mentre invece di scattare all'indietro o provare a schivare in maniera prevedibile, completò la sua corsa in scivolata, passando sotto le tre spade del suo avversario, infilandosi tra le sue gambe e provando ad assestargli un colpo di spada dritto sulla gamba destra. Non sapeva quanto potesse essere resistente, il suo istinto gli diceva di tagliarlo in due a partire dal pube ma rischiava di buttare all'aria un occasione ghiotta per poterlo indebolire, magari un colpo di spada alla gamba non lo avrebbe reso zoppo ma se non altro poteva metterlo in vantaggio. Il suo obbiettivo era scivolare tra le sue gambe, vibrare un taglio sulla destra, completare la scivolata ed eseguire una capriola per rimettersi in piedi, alle sue spalle, deciso a provocarlo ancora a denti stretti.
    Con tutte quelle gambe ancora non riesci a prendermi??? Andiamo, sai combattere o no???
    Nimue intanto guardò Thestalos con un poco di sufficenza quando elencò i difetti di Gil. Erano praticamente le stesse identiche cose che gli avevano già detto, e che Gil stesso aveva confessato. Nimue si era avvicinata molto a lui perché alla fine anche lei in passato aveva fatto delle cose orribili, aveva agito con malvagità per poi pentirsene. Riusciva a capire i sentimenti di Gil, certo sapeva che non era un santo, ma nemmeno lei lo era. Gil non era solo un cumulo di rabbia e risentimento, ma nessuno sembrava riuscire a vedere oltre. Solo Thresh e Stige ci erano riusciti. Non volle stare lì a spiegare qualcosa che a Thestalos non interessava minimamente e che non lo avrebbe convinto nemmeno fra un milione di anni. Cercò piuttosto di concentrarsi sul movimento di quei strani cerchi, per lei erano troppo pesanti, ma Thestalos qualcosa sembrava riuscire a farlo ma con molto sforzo. C'era qualcosa che le stava sfuggendo ne era sicura, ma prima che potesse pensare a fare altri tipi di esperimenti, Thesthalos le afferrò il polso per attirare la sua attenzione. Nimue sentì immediatamente qualcosa che si propagò su di lei e dentro di lei, ma era sicura che non fossero le sue fiamme. Inizialmente fu leggero ed ebbe il tempo di sentire la proposta di Thestalos che la fece esitare un momento. Lasciare indietro Gil significava mettersi in pericolo, non voleva separarsi da lui, ma sembrava che fosse l'unica cosa che lo convincesse ad aiutarla. Aveva visto la trasformazione di Ophelia e temeva che Gil da solo non riuscisse a sconfiggerlo, liberare Thestalos avrebbe potuto cambiare le regole, sapeva che sarebbe stato qualcosa di importante che avrebbe aumentato le possibilità di trovare sua figlia. Gil era forte, ed era anche una lanterna, era sicura che sarebbe tornato a casa senza problemi. Ed infondo lo aveva anche detto no? Avrebbe fatto tutto per sua figlia, anche lasciare indietro Gil. Quindi annuì con amarezza, prima di sentire l'energia di Thestalos invaderla facendole percepire la sua reale potenza. Aveva già avuto modo di saggiare l'energia delle lanterne che potenziavano la sua magia, e Thestalos sembrava in grado di fare una cosa simile. Le si mozzò il respiro in gola mentre brividi intensi attraversarono il suo corpo facendole sfuggire un piccolo gemito espirato. E mentre il piacere la invase le fece acuire i sensi al punto che riuscì a vedere che i cerchi reagirono, apparvero altri segni, e sembravano un indizio importantissimo, ma non riuscì a leggerli poichè Thestalos si fece indietro, sorpreso e spaventato da ciò che aveva sentito. Nimue dovette allontanare le mani dalla gabbia poiché era diventata bollente, ma iniziò a sorridere vittoriosa.
    Non me lo aspettavo! fece per poi guardare verso Thestalos decisa.
    Deve essere a causa della tua nuova forma, ti è bastato toccarmi per ricevere energia. Il mio potere potrebbe essere la chiave per liberarti. Questa gabbia reagisce a te, alla tua energia, probabilmente è progettata per assorbirla, ma che succede se la tua energia diventa più grande di quanto riesce ad assorbirne? aveva un idea, guardò un attimo verso Gil e quando vide che aveva usato il lampo fumogeno capì che era il suo momento.
    Presto baciami! fece avvicinandosi alla gabbia il più possibile.
    Io ho il potere di donare energia, lo hai sentito poco fa, se con un piccolo tocco hai acceso i circuiti magici di questa gabbia, con un bacio potresti svelare tutti i segreti che nasconde. Forza, non fare lo schizzinoso e baciami, Ophelia è distratto! se lo avrebbe visto esitante, avrebbe provato ad infilare le braccia fra le sbarre per raggiungerlo e afferrarlo per tirarlo verso di lei. Voleva dimostrargli che era pronta a tutto, anche a bruciarsi se poteva tirarlo fuori da lì.

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    ɫ Status Fisico: In forma
    ɫ Status Psichologico: Concentrato, soddisfatto.
    ɫ Energia: 65/75
    ɫ Potere: Livello 3
    Livello 3
    - Gil ha sempre la sua quantità di energia massima dimezzata. Quando si divide, il nuovo corpo avrà la stessa energia massima del Gil originale e una quantità pari alla sua energia attuale.
    - Gil può accumulare fino a 20 AU. Quando arriva a 20 AU può dividersi in un corpo demoniaco nuovo. In questo livello, se mentre Gil si divide ha subito dei malus o effetti negativi, il nuovo corpo ottiene per tutto il resto del combattimento un bonus alle statistiche pari al malus che aveva al momento della divisione e una resistenza agli effetti negativi che aveva subito, che dureranno la metà del tempo o un massimo di 3 turni se non hanno una durata limite. Ogni volta che un corpo di Gil si sdoppia, la trasformazione demoniaca se è attiva viene disattivata.
    - Fintanto che c'è un solo Gil in campo, la quantità di AU accumulati raddoppia.
    - Ogni volta che Gil infligge o subisce una ferita accumula AU. La quantità varia in base all'entità della ferita:
    • Medio-lieve o inferiore: 3 AU
    • Media: 4 AU
    • Medio-grave: 5 AU
    • Grave o più: 6 AU
    - Per ogni diverso tipo di malus o effetto negativo che Gil sta subendo durante quel turno, accumulerà 2 AU. Se il malus supera il 50%, oppure si tratta di qualcosa di inabilitante che gli impedisce di fare qualcosa, gli AU diventano 4.
    ɫ Tecniche: Rinjutsu #2: Lampo Fumogeno
    Normalmente considerata di basso livello, questa tecnica si rivela in realtà molto più utile e versatile del normale. Nella mano si creerà un agglomerato di energia di forma sferica, che una volta sbattuto a terra genera una piccola nube di fumo che fa letteralmente scomparire alla vista nemica l'utilizzatore in un arco di 3 metri e ad un'altezza limite di 5. A quel punto i vantaggi sono utilizzabili in maniera svariata, compresa la fuga, poiché all'interno della nube non è possibile percepire nulla attraverso i propri sensi. la nube è molto densa e scura, ma scomparirà al turno seguente.
    Costo: 10
    ɫ Note:
    - Nimue (Spada) impugnata in mano e tra i denti
    - Status Nimue: illesa/eccitata.
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    Il lampo fumogeno sortì l'effetto sperato: Gil riuscì a evitare tutti gli attacchi di quell'irruento nemico agendo in maniera imprevedibile, e si portò anche a casa un primo punto visto che quell'attacco a sorpresa impedì ad Ofelia di scansarsi in qualsiasi modo, pertanto appena la spada di Gil attraversò la sua gamba le squarciò la carne facendo sgorgare altro sangue blu copiosamente, strappandole un verso di dolore mentre zoppicava via dalla coltre di fumo e se la lasciava di fianco, riposizionandosi a qualche metro da Gil. Quell'attacco probabilmente non avrebbe funzionato un'altra volta ma per il momento aveva fatto guadagnare a Gil un discreto vantaggio oltre che salvarlo da quella morsa micidiale. Tra l'altro, Ofelia sembrava tutt'altro che immune a quegli attacchi: la sua gamba zoppicava vistosamente e sanguinava a più non posso, certo forse il colorito blu suggeriva che probabilmente la sua anatomia non era proprio umana, ma non avrebbe attaccato ancora con la stessa decisione, non facilmente.
    Stai giocando con me bastardo... vuoi umiliarmi oltre che battermi... ma non te lo permetterò! Voglio farti a pezzi, tanti brandelli e ti farò passare l'esistenza a domandarti che fine hanno fatto le altre parti del tuo corpo!
    Avanzando a passo meno spedito, Ofelia iniziò ad alternare le tre gambe armate di spada con fendenti continui, ogni volta che una stava per finire l'arco del fendente un'altra iniziava a muoversi, come un turbine di lame senza sosta e impossibile da frenare. Oltre ad avere un attacco continuo in quello stato era anche difficile attaccarla direttamente, non senza sacrificare qualcosa che sarebbe stato inevitabilmente colpito. Nonostante la ferita il passo di Ofelia non era poi trascurabile e Gil non poteva scappare in eterno da quel confronto.
    Se da una parte Ofelia e Gil sembravano non volersi mai incontrare, dall'altra invece Nimue era impaziente di entrare in contatto con Thestalos che, in tutta risposta, si era ritirato il più possibile chiudendo le spalle contro la sua prigionia, confuso e spaventato da quella reazione tanto spontanea.

    N-no... io e una strega...?? Così compatibili?! Non è possibile... la purezza della mia forza è indiscussa, non può essere complementare ad un potere blasfemo... non ha senso!
    Il monarca non aveva realizzato ancora quanto profondamente il labirinto aveva intaccato il suo corpo, la sua energia e la sua anima. Quel posto lo aveva cambiato in molti sensi, primo tra tutti la sua forza. Era chiaramente di natura oscura adesso, non aveva niente a che vedere con ciò che portava sulle spalle in origine: la sua fiamma era stata corrotta, un motivo in più per temerla. E lui stesso la temeva. Quando poi Nimue gli chiese di baciarlo, lui sobbalzò sfoggiando un verso di disappunto chiaramente contrariato.
    Mi rifiuto! No! Mai! Queste labbra che siano dannate o meno non sfioreranno mai la bocca che si macchia di incantesimi contro l'operato di Dio!
    Diceva così, ma le sue mani tremavano in direzione di Nimue come bramose di ricevere ancora un assaggio di quella forza, ed esitò nel vederla avvicinarsi in quel modo. Per raggiungerlo era pronta anche a ustionarsi e non avrebbe esitato a farlo. Tutto pur di salvare sua figlia. Thestalos poteva disprezzare i ragazzi che erano giunti in quella insolita prigionia, ma di certo non cambiava il suo allineamento: lui era un buon e pensare di poter aiutare quella donna e sua figlia in un momento di puro istinto prese il sopravvento su ogni altra cosa. Si fiondò su di lei e per evitare che si ustionasse si affacciò oltre la prigionia il più possibile, avvicinandosi alle sue labbra per poterla baciare. Inizialmente si ripromise di darle un bacio minimo, il più casto possibile, un mero scambio di labbra e nulla più. Poi però, l'energia oscura di quella strega iniziò a fluire dentro di lui, riaccendendo quella fiamma corrotta come non mai prima d'ora, facendolo sentire non solo bene... ma maledettamente eccitato. Il corpo di Thestalos reagì e Nimue poteva sentire chiaramente il calore aumentare, la fiamma del monarca la stava avvolgendo completamente, era una sensazione così intensa da far girare la testa, era come sentire l'energia di una lanterna dentro di sé ma amplificata per il vigore di un monarca, qualcosa che poteva ampiamente competere con Gil e le sorelle che le avevano fatto provare qualcosa fino a quel momento. Inevitabilmente il bacio si fece più focose e intenso, la gabbia si trasformò in un falò di energia perversa che si scambiarono vicendevolmente. Nimue sentì chiaramente che una buona parte del suo potere era finita dentro Thestalos, quindi aveva barattato uno dei supporti che avrebbe potuto concedere a Gil con quel monarca, pur di riuscire a liberarlo. Doveva assicurarsi che quel tributo valesse la candela però, o sarebbe stata una risorsa sprecata. Ora che la fiamma di Thestalos era più ardente che mai, gli anelli della sua prigionia tornarono ad essere incandescenti e a mostrare quei segni misteriosi in maniera più chiara. Potendole osservare con maggiore attenzione, si sarebbero distinte le seguenti parole che avvolgevano gli anelli intorno a Thestalos, dal più grande al più piccolo rispettivamente: Viridis, Rubrum, Caeruleum.
     
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    Gil si stava davvero preoccupando più del necessario: al di fuori di quel potere fastidioso, Ofelia non era assolutamente un avversario degno di lui, anzi stava anche iniziando a sentirsi frustrato: quella era l'occasione in cui poteva dimostrarle quanto era forte, poteva farla sentire fiera del suo campione, ma non c'era occasione per dimostrarglielo. Furioso, prima di riprendere il combattimento si voltò verso Nimue per vedere cosa stesse facendo, e lo spettacolo sembrava così noioso da aver spostato la sua attenzione esclusivamente su Thestalos. Fortunatamente non vide il bacio che si erano scambiati, ma già solo vederla concentrata sul monarca bastò per fargli salire il sangue alla testa. Con la spada ancora stretta tra i denti Gil decise di scagliare la sua ira su Ofelia.
    CAZZOOOOOOOOO ma vuoi impegnarti o no?! Io sono un mostro, sono un demone! SONO UN GUERRIERO! Tu invece sei solo una gallina che strilla! Come faccio a dimostrare di essere forte contro una merda del genere?! Porca troia fai qualcosa, sono qui!!!
    Le sue provocazioni avevano funzionato fino a quel punto, quindi perché non aumentare la dose? Decise di colpire subdolamente, mantenendo le distanze scattando all'indietro e provando con un attacco a distanza, nella speranza che Ofelia non "dividesse" anche quelli. Tenendo la mano libera come una pistola, Gil avrebbe utilizzato il Juinjutsu numero 20, il Proiettile oscuro: con quella tecnica poteva sicuramente infliggergli forti danni, ma non aveva intenzione di sparar e basta. Decise di mirare con attenzione, puntando alla gamba "rossa" che faceva capolino tra il collo e la spalla destra. Il proiettile oscuro, se colpiva con precisione la base di quella gamba, poteva staccargliela facilmente, e il ragazzo aveva intenzione di obbligarlo a passare sulla difensiva con quella mossa, o prendersi il proiettile cedendo alla provocazione.
    Anche Nimue si sentiva piuttosto stizzita nel sentirlo rifiutarsi in quel modo, manco fosse un monaco verginello, cosa credeva che per lei era un piacere baciare il suo nemico naturale? Non glielo rinfacciò perché non c'era tempo, fortunatamente però nonostante le lamentele Thestalos decise di assecondarla e posò le labbra contro le sue. Nimue si concentrò e lasciò fluire la sua energia dentro il monarca, così che potesse sentirsi rinvigorire di nuova forza, ma non pensò che sarebbe diventato così piacevole: il potere di Thestalos era immenso, la sua energia bruciante le diede un attimo alla testa e nemmeno lei si tirò indietro scambiando un bacio intenso con il monarca, piegando la testa di lato così che i loro nasi non si ostacolassero e le lingue di intrecciarono nelle loro bocche come due amanti che non si vedevano da troppo tempo. Fu una vera fortuna che Gil non l'avesse vista perché baciava in quel modo solo lui. Riuscì a separarsi dal monarca solo per via del calore che si fece più intenso vicino a lei, portandola a staccarsi forse un tantino troppo bruscamente per i suoi gusti dato che un rivolo di saliva li univa ancora, e lei si ritrovò un pizzico ansante ancora un poco scombussolata dalle sensazioni che avevano pervaso il suo corpo.

    Alla faccia del "mi rifiuto". commentò compiaciuta asciugandosi con il dorso della mano la saliva agli angoli della bocca. Mentre lo faceva notò che i cerchi erano cambiati, che avevano formato delle parole leggibili.
    Viridis, Rubrum, Caeruleum. Verde, rosso e blu... fece cercando di riprendere la concentrazione, spostando lo sguardo sulla battaglia fra Gil e Ophelia notando che le gambe che erano apparse sul corpo di essa avevano lo stesso colore indicato su quelle dei cerchi.
    ...esattamente come quelli che ha Ofelia eh? non aveva ancora del tutto chiaro cosa significasse, ma notò che la posizione delle sue gambe avevano un ordine particolare, associò la posizione delle sue gambe con l'ordine di quei cerchi. Era già pronta a darsi da fare ma appena si avvicino ai cerchi notò che erano incandescenti, cosa che le avrebbe impedito di toccarli.
    Prima avevi detto che la gabbia è collegata ad Ofelia, forse bisogna aprire i cerchi nel giusto ordine. Proviamo ad usare la mia chiave, prima nel cerchio rosso, poi quello verde ed infine quello blu, come sono posizionati le gambe di Ofelia. Adesso hai più energia, vedi di importi su questa gabbia! l'intenzione di Nimue era quello di far allineare i cerchi nel ordine che aveva detto a Thestalos, così da poter usare la chiave e provare a vedere se aveva un effetto. Non avrebbe accettato esitazioni da parte del monarca, e per spronarlo a reagire tempestivamente piantò la sua chiave nel cerchio "Rubrum" facendo forza anche lei senza toccare la prigione ma cercando di fare il suo, aspettandosi l'aiuto di Thestalos nella speranza che succedesse qualcosa.

    ZjD1wvD

    Genitori Impazienti

    ɫ Status Fisico: In forma
    ɫ Status Psichologico: Concentrato, soddisfatto.
    ɫ Energia: 55/75
    ɫ Potere: Livello 3
    Livello 3
    - Gil ha sempre la sua quantità di energia massima dimezzata. Quando si divide, il nuovo corpo avrà la stessa energia massima del Gil originale e una quantità pari alla sua energia attuale.
    - Gil può accumulare fino a 20 AU. Quando arriva a 20 AU può dividersi in un corpo demoniaco nuovo. In questo livello, se mentre Gil si divide ha subito dei malus o effetti negativi, il nuovo corpo ottiene per tutto il resto del combattimento un bonus alle statistiche pari al malus che aveva al momento della divisione e una resistenza agli effetti negativi che aveva subito, che dureranno la metà del tempo o un massimo di 3 turni se non hanno una durata limite. Ogni volta che un corpo di Gil si sdoppia, la trasformazione demoniaca se è attiva viene disattivata.
    - Fintanto che c'è un solo Gil in campo, la quantità di AU accumulati raddoppia.
    - Ogni volta che Gil infligge o subisce una ferita accumula AU. La quantità varia in base all'entità della ferita:
    • Medio-lieve o inferiore: 3 AU
    • Media: 4 AU
    • Medio-grave: 5 AU
    • Grave o più: 6 AU
    - Per ogni diverso tipo di malus o effetto negativo che Gil sta subendo durante quel turno, accumulerà 2 AU. Se il malus supera il 50%, oppure si tratta di qualcosa di inabilitante che gli impedisce di fare qualcosa, gli AU diventano 4.
    ɫ Tecniche: Juinjutsu #20: Proiettile oscuro
    Tecnica all'apparenza molto semplice ma cela in realtà una pericolosità unica. Simulando con le dita una pistola, sarà possibile lanciare dal proprio indice un proiettile fatto di oscurità con una dinamica simile a quella di un fucile di precisione di elevato calibro. Preciso, potente e rapido, questo colpo vanta una capacità di penetrazione unica ed è possibile applicarlo all'uso di un'arma da fuoco per sfruttarne potenziali mirini. Il proiettile è estremamente efficace contro le barriere energetiche e, una volta raggiunto un essere vivente, lo penetra il più possibile per poi generare un'esplosione di 10 cm all'interno del suo corpo, semplicemente devastante per il fisico.
    Costo: 10

    ɫ Note:
    - AU accumulati: 8 (4 della ferita media raddoppiati perché c'è un corpo solo)
    - Nimue (Spada) impugnata in mano e tra i denti
    - Status Nimue: illesa/eccitata.
    MMQ4gUm

     
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