Liars

x Hina e Hyp

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Il fuoco non purifica, annerisce.

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    6,334
    Location
    Cubo di Le Marchand

    Status
    Anonymous
    La sincerità delle lacrime di Hilda e la serietà di Gabriel non facevano altro che alimentare la gelosia di Oboro mentre osservava quello spettacolo meraviglioso. Avevano davvero imbastito una recita notevole e ne stavano raccogliendo i frutti ma osservarla da quel punto così distaccato era una vera tortura per Oboro. Per questo aveva deciso che doveva prendersi la sua parte, altrimenti la frustrazione l'avrebbe logorata. Quando si ritrovò la timida Hilda davanti alle gambe che finalmente celata a Gabriel le rivelava la sua espressione maligna e maliziosa, Ursula sentì chiaramente un brivido di perverso piacere sul volto che la tradì inevitabilmente agli occhi della sua amica, impaziente di sentirla dentro di sé. Probabilmente anche lei non riusciva più a trattenere la voglia e quello era un favore che si concedevano ad entrambe... tutto alle tragiche spese di quell'uomo tanto forte e buono quanto maledettamente sfortunato. Lo sguardo rimase fisso su quello di Hilda che colse immediatamente l'occasione per divertirsi un pò: lei era sicuramente quella che stava godendo di più dalla situazione e lo dimostrò giocando con la carne di Oboro: la affamò soffiando e leccandola docilmente, strappandole mugugni serrati e delicati mentre la sua carne si inumidiva sempre di più. La pelle morbida della vampira e la sua lingua erano piacevolissime presenze in un punto così delicato e Hilda sapeva perfettamente come eccitarla e al tempo stesso non darle esattamente quello che voleva, facendole vibrare le gambe, il ventre e le sue stesse labbra ancora una volta di pura frustrazione. Aveva una gran voglia di afferrarla per le corna e restituirle il favore per strapparle quel sorrisetto sfrontato di dosso e... hey, pensandoci bene quello sembrava proprio il suo ruolo.
    Io posso umiliare chi voglio... ma in questo momento non lo faccio per lei... lo faccio per me. E per TE soprattutto. Voglio farti capire VERAMENTE quale potere io possegga su questa donna, così che mai ti verrà in mente di fare il doppio gioco con me. Hai capito signor Langdon? Lei è la mia assicurazione... non scordartelo mai!
    Detto questo, sfoggiando un sorriso perverso e vittorioso, Oboro allungò le mani verso Hilda e non solo la spinse verso di sé, ma iniziò anche a muovere il bacino simulando una perversa danza che avrebbe costretto le labbra di Hilda a schiacciarsi contro di lei da diverse angolazioni. La presa delle corna fu forzuta e non le lasciò neanche un minimo di gioco, togliendole del tutto la possibilità di opporsi. E dato che aveva tutta l'intenzione di prendersi al sua rivincita con Hilda, volle anche aumentare la posta in gioco, alzando lo sguardo verso Gabriel e fissandolo dritto negli occhi mentre la obbligava a succhiare la sua carne e baciarla come loro non si erano mai concessi.
    Aaaah Hilda... dovresti vederlo, è così arrabbiato eppure... lo vedi nei suoi occhi che è eccitato. Vorrebbe che leccassi anche lui come stai facendo con me, deve aver capito che sei una troia molto abile. Avanti fagli vedere di cosa sei capace, non limitarti solo a quel buco: leccami anche il culo avanti!
    Aveva intenzione di umiliarla davanti a Gabriel sia per farlo infuriare che per eccitarlo sul serio: inarcò leggermente la schiena per sporgersi col bacino in avanti, in quel modo la posizione del corpo cambiò e poté mostrare ad Hilda anche il suo buchino inferiore: la corolla di carne fremeva già di fronte alle sue labbra e si dilatava come a voler assorbire la saliva e gli umori che si stavano mescolando tra di loro. A quel punto come ulteriore incentivo Oboro iniziò ad accumulare energia nelle sue parti intime, segno che stava preparando qualcosa di nuovo e perverso per lei, che avrebbe sfogato appena quell'infantile e crudele richiesta sarebbe stata soddisfatta. La tortura era appena iniziata e finalmente Oboro aveva il controllo!
     
    .
  2.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,616
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    GcGlrRR

    Hilda aveva tenuto le orecchie ben tese verso la voce di Gabriel, poiché voleva scorgere ogni minima variazione per cercare di capire cosa stesse provando. Un brivido bollente attraversò la sua schiena quando si accorse che il suo respiro era accelerato, che sembrava volesse urlare, volesse ribaltare tutto con la mera forza bruta. Sapeva che era crudele farlo assistere ad uno spettacolo del genere, portarlo a provare quella rabbia cocente, ma era necessario secono la mente perversa e distorta di Hilda. Il suo piccolo gioco di toccatine fugaci sulla carne di Oboro diede il frutto sperato poiché Oboro la spinse contro di lei rudemente, facendola mugugnare come se le stesse impedendo di respirare, quando in realtà il mugugno celava la sua eccitazione. Solo a quel punto la premiò premendo con molta più decisione la lingua contro la sua carne, penetrandola con essa proprio mentre parlava, poiché voleva dispettosamente mozzarle il respiro. Divorò ogni goccia di umori che le avrebbe regalato, cercando di tintillare continuamente la sua clitoride, mentre la lingua affondava dentro di lei, ricordandole quanto potesse essere piacevole una lingua non umana. Hilda voleva giocare con lei, metterla in difficoltà, ma quella dannata sapeva esattamente come impedirle di rimanere troppo concentrata, descrivendole quanto fosse arrabbiato lui, deliziando la sua mente con immagini erotiche su Gabriel. Lo avrebbe leccato più che volentieri, avrebbe divorato quel enorme cazzo nella sua gola, avrebbe goduto di ogni verso di piacere che fosse riuscita a strappargli. Pensare a lui la rese ancora più perversa nei suoi tocchi con la lingua, si stava eccitando, sentiva il corpo scaldarsi e le mutandine che si inzuppavano di umori. Non doveva perdersi in pensieri simili, doveva rimanere concentrata, ma come poteva farlo quando Oboro offriva tutto il suo corpo a lei? Quando le chiese di leccarle anche il culo? Avrebbe voluto far apparrire il suo membro maschile, e scoparla selvaggiamente su quella scrivania, se la figurò un momento mentre godeva, bellissima e sconvolta. Si immaginava quella carne bollente che sentiva contro la sua lingua premuta invece contro la sua carne perversa. Non poteva farci nulla aveva un debole per quella donna, nessuna la eccitava come faceva lei, non sapeva se fosse un dono della natura o se era lei a farle quell'effetto. Avevano fatto un grosso errore, forse avrebbero dovuto sfogarsi prima di mettere su quella scena, per essere meno coinvolte fisicamente. Stava diventando una cosa pericolosa, doveva darsi una calmata. Così sfruttò proprio l'ordine di Ursula per staccarsi un momento dalla sua deliziosa carne e prendere un respiro. Guardò la sua carne rosata e poi la sua corolla rosa poco sotto e si sentì più golosa che mai. Allungò la lingua il più possibile così che la superficie di essa si sarebbe stesa contro tutto il sesso femminile, scivolando fra le natiche dove lapunta avrebbe solleticato il cerchio di carne del suo ano per ammorbidirlo e poi penetrarlo dolcemente. Agitò poi la lingua contro di lei con forza, sfruttando la sua immensa flessibilità per sentirla gemere, per strapparle quanto più piacere possibile. Per aiutarsi la afferrò con le mani sulle natiche, così che non potesse sfuggirle, così che potesse premerle la bocca contro con più forza. Percepì l'energia di lei formicolare sulla carne, ed anche se poteva intuire cosa volesse fare, in quel momento era votata a gustarsi la sua carne, a divorare ogni sensazione che quella fica e quel culo le trasmettevano. Il fatto che Gabriel la stesse guardando, che potesse desiderare di strapparla via da Oboro la eccitava ancora di più. Si sentiva andare a fuoco ed avevano appena cominciato.
     
    .
  3.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Pervert Member

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    7,871
    Location
    Vega

    Status
    Anonymous
    Per quanta rabbia gli facesse, Gabriel sapeva molto bene che Ursula aveva ragione: era in una posizione di assoluta superiorità e né lui né tanto meno Hilda potevano fare niente per contrastarla. Anzi non era solo una questione di contrasto... ma una dimostrazione di sottomissione. Probabilmente la spietata aguzzina voleva mettere alla prova Gabriel col preciso scopo di farlo esplodere e costringerlo ad opporsi ad un simile scempio, così da avere una buona scusa per non fidarsi. Quello era un errore che l'agente non poteva permettersi e ben consapevole ne serrava il desiderio denti stretti, alternando lo sguardo in cagnesco tra Ursula e la sua belva.
    Lo so benissimo che comandi tu... cosa ti aspetti che faccia?! Vuoi davvero che rimanga ad osservare questo spettacolo? Ho capito di cosa sei capace! L'ho capito da quando Hilda mi ha raccontato di te e cosa hai fatto alla sua vita! Tutto questo non ha senso, è solo... pura malvagità!
    Più le rispondeva a tono più si rendeva conto lui stesso che quelle parole erano assolutamente inutili. Cercava di concentrarsi su Ursula e la sua belva per dedicarsi unicamente alla rabbia, ma pur vedendola solo di spalle era impossibile non osservare anche Hilda: riusciva a sentirla mentre mugugnava e respirava affannosamente, l'odore dei suoi umori vicinissimi alla posizione di Gabriel infestò la stanza. L'agente li aveva già sentiti, aveva conosciuto il suo calore e c'era stato maledettamente vicino. Ricordava quanto ardentemente aveva desiderato la sua carne, le sue labbra, i suoi gemiti... e sentirli dedicati a Ursula ora era una vera tortura. Aveva acceso una gelosia che Gabriel pensava di attribuire solamente al suo senso di giustizia e alla sua voglia di mettere fine a quei soprusi, ma mentre ammirava le curve di Hilda messe in evidenza da quella posizione non poteva fare a meno di pensare che si, avrebbe preferito di gran lunga stare al posto di quella donna mostruosa pur di goderne un pò anche lui, anche solo per offrire alla vampira un attimo di quiete. Lui avrebbe saputo amarla meglio, con più gentilezza, senza umiliarla. Ma era ovvio dai gemiti che animavano Ursula che non si sarebbe mai liberata di un simile piacere... chissà quanto doveva essere calda e deliziosa la lingua di Hilda in quel momento, quanto bello doveva essere sentire le sue labbra che succhiano una parte intima tanto bollente. Inevitabilmente Gabriel iniziò ad eccitarsi, cosa che lo costrinse a serrare lo sguardo e i pugni, sempre più rabbioso. C'era un solo modo per provare a lenire la tortura di Hilda: donarle qualcosa in cambio.
    Se vuoi una dimostrazione di fedeltà... lasciami prendere il suo posto per stavolta. Potrai umiliarmi e mettermi alla prova direttamente! Anche io tengo alla vita di sua sorella, non farei mai nulla per ferirti. Sono io quello che va messo alla prova, smetti di torturare Hilda per stavolta.
    Disprezzava profondamente quella proposta. Un conto era cedere alla lussuria per tenere a bada le proprie nanomacchine, un conto invece era cedere ad un simile ricatto. Questo non se lo sarebbe mai perdonato, ma era davvero l'unico modo per non cedere del tutto alla folle rabbia che lo stava animando in quel momento. Sentiva il bisogno di liberare Hilda più che mai, almeno di lenire la sua sofferenza, di mettere un freno a quell'umiliazione incessante alla quale Ursula la sottoponeva. Doveva sottostare al loro gioco e l'unica cosa che teneva in piedi la sua sanità mentale era la consapevolezza che se giocava bene le sue carte molto presto sarebbe arrivato ad una vittoria schiacciante. Ma quanto gli sarebbe costata...
     
    .
  4.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Il fuoco non purifica, annerisce.

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    6,334
    Location
    Cubo di Le Marchand

    Status
    Anonymous
    Aveva fatto molto bene a mettere in gioco Gabriel: bastò evocare le sensazioni e la rabbia di lui e anche senza guardarlo direttamente Hilda si eccitò tantissimo rendendo i colpi della sua lingua semplicemente irresistibili. Era una fortuna che non dovesse sforzarsi di trattenersi, perché le sarebbe stato impossibile in quel momento: godere in una situazione del genere significava mettere alla prova Gabriel, quindi non aveva proprio senso nascondere i suoi gemiti e quanto fosse abile la vampira a seguire i suoi ordini. Gabriel doveva osservarla mentre godeva grazie a quella perversa umiliazione, e Hilda doveva sentirlo respirare affannosamente e rabbioso, lasciandosi affamare da quell'istinto bestiale che animava il corpo giusto di quell'uomo. Ad essere onesti, anche Ursula avrebbe gradito non poco vederlo letteralmente esplodere di rabbia, si sarebbe volentieri lasciata schiacciare dalla sua mole e dal suo disprezzo: lei l'avrebbe continuato a provocare ed umiliare finché non avrebbe deciso di ricambiarle il favore, stuprandola per vendicare la sua amichetta vampira e rimetterla al suo posto solo per scoprire che in realtà era nella loro tela fin dall'inizio... che meraviglia! Il solo pensiero la costringeva a distillare umori a non finire, e la consapevolezza di non poter mettere subito fine al gioco in quel modo non faceva altro che portarla a desiderare ulteriore piacere. Hilda eseguì subito i suoi comandi e lo fece come solo lei sapeva fare: perversa, non rinunciò assolutamente alla possibilità di assaporare entrambi i suoi pertugi femminili contemporaneamente, quella lingua di vampira era davvero piena di sorprese e mentre la parte più larga le distillava altri umori la punta si infilava invece nel suo morbido ano, capace di dilatarsi rapidamente mentre la lasciava entrare. Entrambe avevano sentito il loro maestro molto a fondo in quelle carni, non c'era da stupirsi se fossero capaci di renderle così tanto morbide e con così poco. Sentì subito il desiderio di lasciarsi possedere da lei, e al contempo di possederla a sua volta, prima una e poi l'altra, o anche contemporaneamente, amanti e complici fino alla fine, sentiva il bisogno di strozzarla ancora con il suo membro e di spingerla forte dentro di sé mentre cavalcava quello della vampira. Era così ubriaca di piacere con così poco che neanche si rese conto di quanto Gabriel fosse praticamente al limite e gli rivolse uno sguardo arrossato, languido, quasi in trance, capendo solo dopo cosa volesse dirle in realtà. Gli stava offrendo uno scambio? E come pensava di competere con una creatura tanto perversa? Barattare lui con Hilda, per Oboro... era assolutamente follia.
    Non so proprio che farmene di te... tu lo faresti perché vuoi prendere il suo posto... lei invece lo fa perché è costretta. Non capisci la differenza? Non è solo la dimensione della lingua o l'abilità con cui la muovi... è una questione di potere.
    A quel punto la mano sinistra scivolò sul suo ventre, le unghie nere di Oboro si allungarono leggermente e subito le infilò dentro la sua stessa carne, all'altezza del monte di venere. Il suo potere iniziò immediatamente a modificarle il corpo, e la clitoride iniziò a gonfiarsi significativamente, assumendo le fattezze di un grosso membro maschile. Oboro sapeva molto bene che per la sua amichetta i cazzi umani non avevano più lo stesso sapore, quindi per competere al giusto livello attinse a memorie molto più mostruose: sebbene la colorazione fosse pressoché identica a quella di un essere umano, la cappella era caratterizzata da una punta più affusolata e una base più larga, circondata da barbigli carnosi simili a piccolissimi tentacoli, inoltre la mazza di carne era rigonfia al centro della sua lunghezza come a voler creare un ostacolo, e su tutta la parte inferiore della sua struttura c'erano delle grosse carnosità simili ad ammassi di fasce muscolari che tremavano ogni volta che quella mazza guizzava verso l'alto. Inutile dire che anche le dimensioni erano più grandi del normale, tanto che sembrava smodato su un corpo seducente ed equilibrato come quello di Oboro. Appena quella mostruosità fu formata, Oboro iniziò a masturbarla lentamente tornando a tirare il volto di Hilda verso di sé, non più così tanto da occluderle la vista in modo che potesse osservare quella carne incredibile mentre si masturbava e si lasciava leccare le parti intime. Ogni sua leccata la faceva eccitare sempre di più e non ci volle molto prima che dalla punta di quella cosa terrificante iniziasse ad uscire qualche goccia trasparente di presperma, ulteriore incentivo che colava sul volto di Hilda nello spazio tra gli occhi e la base del suo naso.
    Ma se ci tieni così tanto... magari potresti iniziare a supplicarmi. Se ti vedessi come un verme incapace e bisognoso di attenzioni, forse mi verrebbe voglia di umiliarti... e se ti rivelassi più bravo di lei potrei anche lasciarla stare per oggi... ma questo dipende da te.
    Iniziò a ridacchiare malefica, masturbando il suo nuovo mostruoso giocattolo mentre continuava a muovere il bacino per assecondare i movimenti di Hilda, la spinse più forte verso di sé per farle capire che non voleva più accontentarsi solo della sua punta, e che voleva un lavoro assai più profondo e perverso. Voleva scoprire fin dove si sarebbe spinto Gabriel per assecondare i suoi capricci.
     
    .
  5.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,616
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    GcGlrRR

    Gabriel cercò ancora una volta di far ragionare Ursula, magari per convincerla che non serviva proprio a nulla quella dimostrazione, poiché aveva già capito perfettamente chi aveva i coltello dalla parte del manico. Ursula però non aveva nessuna intenzione di fermarsi, e le parole di Gabriel le scivolavano addosso. Hilda riuscì a percepire la sua rabbia nel suono della sua voce, facendole venire un brivido lungo la schiena. Oboro non gli rispose nemmeno continuando a tentarla con la sua carne, piegandosi a lei per concedere ogni angolo più recondito del suo corpo. Gabriel a quel punto cercò un altro modo, offrendosi al posto di Hilda, così che smettesse di "torturarla". A quelle parole Hilda volle opporsi, ma avendo la bocca occupata e le mani di Oboro a premerle sulla testa, riuscì solo ad emettere un mugugno di protesta, per far capire a Gabriel che non serviva, che non doveva fare una cosa del genere per lei. Ad Hilda non sarebbe cambiato niente, perché doveva umiliarsi lui al suo posto? Voleva dimostrare ad Oboro che era disposto al sacrificio? Voleva quindi davvero mettersi in gioco per lei. Hilda si emozionò, trovò quel gesto di umiltà coraggioso, meraviglioso, non riusciva a credere che fosse davvero disposto a farsi umiliare per lei. Se ne sentì così immensamente felice, come se le avesse appena detto che gli piaceva, che provava qualcosa per lei. Quella felicità ovviamente si sfogò sulla lingua di Hilda che divenne molto più attenta e incisiva nei suoi tocchi, poiché voleva ringraziare la sua amica per ciò che stavano riuscendo ad ottenere da Gabriel. Da fuori invece poteva sembrare quasi che Hilda invece si stesse impegnando più a fondo per impedire che Ursula decidesse di umiliare anche lui, quindi cercava di soddisfarla al meglio delle sue possibilità. Lei rese il gioco ancora più difficile, facendo apparire un membro maschile proprio davanti ai suoi occhi, enorme, gonfio e pieno di qualità che Hilda sapeva l'avrebbero fatta impazzire di piacere. Si ritrovò quindi a fissare quella carne perversa come se fosse stata una immensa colonna che si ergeva verso i cieli. Oboro la masturbava con la sua mano, ma a tutti gli effetti in quel momento quella carne era come un'arma puntata contro di lei agli occhi di Gabriel, mentre agli occhi di Hilda era come una apparizione angelica venuta lì per salvare la sua anima. Era ovvio cosa ci volesse fare con quell'affare e fu perfetto per spingere Gabriel ad umiliarsi ancora di più. Spietata e diabolica, Oboro gli chiese subdolamente di supplicarla di cambiare posto, ma nel modo più eccitante possibile. Era sicura che non le sarebbe bastato che accettasse lo scambio, voleva che si mostrasse eccitato, che fingesse in un certo senso di volerlo, così da poterlo quindi accusare di essere un maiale, esattamente come veniva apostrofata lei. Hilda si sentì gelosa, e protestò ancora una volta mugugnando come a voler far desistere Gabriel. Per farlo quindi diede tutta se stessa in ciò che stava facendo, affondando la lingua nel culo di Oboro, muovendo la lingua per avviare un vero e proprio amplesso con essa, mentre spostò la mano sull'erezione di Oboro afferrandolo delicatamente, senza imporsi ovviamente, ma provando a chiedere il permesso di lasciarla fare. Se le avesse lasciato fare, Hilda avrebbe masturbato il pene di Oboro con devozione. Ringraziò il cielo di avere la faccia premuta contro il bacino di Oboro, o la sua amica avrebbe potuto vedere benissimo lo sguardo di invidia nei suoi occhi: poteva godersi Gabriel come aguzzina, toccarlo, stuprarlo e farsi scopare da lui come meglio desiderava. Lei invece avrebbe dovuto lottare pur di avere la possibilità di sentire la sua carne addosso.
     
    .
  6.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Pervert Member

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    7,871
    Location
    Vega

    Status
    Anonymous
    Ursula sapeva come farsi rispettare, e anche come farsi odiare. Di rado qualcuno era riuscito a provocare Gabriel fino a quel punto ma lei lo stava davvero mettendo alla prova e ci provava gusto nel farlo. Non soltanto: perché la provocazione non era unicamente rivolta a lui, ma anche a Hilda che più si prestava a quel perverso gioco più veniva umiliata. Ursula diede anche un ulteriore assaggio dei suoi poteri, dimostrando di avere abilità nel mutare il proprio corpo facendosi spuntare un membro maschile che fece irrigidire Gabriel di fronte a tutti i possibili scenari che potevano presentarsi a quel punto. Un livello di umiliazione tale da annullare sia lui che Hilda, ecco cosa si prospettava. Forse assecondarla troppo rischiava di diventare un grosso, grossissimo errore. Mentre digrignava i denti, Gabriel si interrogava su quanto fosse saggio continuare ad assecondarla, fissandola in cagnesco mentre lo spronava a supplicarla, interrotto solo dalle lamentele di Hilda che probabilmente a quel punto stava rincominciando a provare un minimo di empatia per lui. Forse ora che avevano chiarito da che parte stava l'agente si sentiva in colpa per non avergli dato la giusta fiducia e averlo incastrato in una simile situazione, dopotutto Gabriel era certo che Hilda fosse profondamente buona e gentile. Per lei permettergli di fare quello scambio dopo la diffidenza che gli aveva serbato era forse perfino peggiore dell'umiliazione stessa. Le persone migliori si ritrovano sempre nelle situazioni peggiori, e questo bastava a provocargli una grande rabbia. Purtroppo però, la furia in quella situazione non lo avrebbe aiutato minimamente, anzi lo distraeva: più lui perdeva tempo ad arrabbiarsi, più Hilda si dedicava con maggiore devozione ad Ursula come a volerle dare tutto ciò di cui aveva bisogno per far si che non servisse l'intervento di Gabriel. Aumentò il suo ritmo e i suoi spasmi, arrivando addirittura ad afferrare il membro della donna con vigore per poterla masturbare, era ovvio che non voleva vedere Gabriel al suo posto e l'agente non vide altro che nobiltà in quel gesto per quanto umiliante fosse in realtà. Lui però non poteva restarsene con le mani in mano, non avrebbe permesso a Ursula di ridurre di nuovo Hilda ad uno straccio, dio solo sa cosa sarebbe stata capace di farle se avesse sollazzato di nuovo la sua fantasia perversa. Non poteva abbandonarla, lo aveva promesso. Con grande sconforto, arreso e sempre più arrabbiato, Gabriel decise di fare appello all'unico vero alleato che aveva in quel momento: il potere che tanto disperatamente cercava di tenere sotto controllo in quella situazione poteva rivelarsi forse la sua arma vincente. Piuttosto che sedarlo lo assecondò, e le nanomacchine che già si erano lasciate stimolare da quello spettacolo fluirono nel suo corpo, eccitandolo e rendendo la sua espressione meno furiosa e più languida. Muovendosi lentamente per non far scattare le bestia che lo teneva bloccato, Gabriel si portò entrambe le mani sui pantaloni per poterli slacciare, in modo da afferrare il suo grosso membro carico di energia. Le nanomacchine avevano fatto subito il loro corso, ingrossandolo e rendendo le vene più evidenti. Anche nelle mani possenti di Gabriel sembrava enorme e lo mostrò a Ursula iniziando a masturbarsi lentamente, facendole capire che quello spettacolo lo aveva stimolato.
    Guardami... non posso ignorare ciò che sto vedendo. Lascia che sia io a darti piacere.
    Non sapeva fin dove avrebbe dovuto spingersi per renderla felice e mettere fine a quella tortura, ma di sicuro era troppo tardi per tirarsi indietro. Non importa quale sacrificio avrebbe dovuto compiere... avrebbe distrutto il marcio di quella scuola alla radice e avrebbe salvato Hilda. Il costo no aveva più importanza.
     
    .
  7.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Il fuoco non purifica, annerisce.

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    6,334
    Location
    Cubo di Le Marchand

    Status
    Anonymous
    Quel povero, ingenuo uomo neanche si rendeva conto di cosa stava accadendo veramente, solamente Oboro ne aveva una chiara testimonianza dato che ogni singola emozione che riusciva a provocare nel cuore della vampira si trasformava per lei in un delizioso stimolo. Hilda sapeva davvero come rendere ogni spasmo qualcosa di perverso e incredibile, e se non avesse dovuto mantenere l'aria di chi aveva la situazione in pugno Oboro si sarebbe senza dubbio concessa qualche grido di piacere smodato e perverso, tanto per farle capire quanto le stava piacendo. Ma i suoi umori abbondanti e caldissimi dovevano essere comunque una testimonianza chiara. Continuava a provare una certa invidia verso quell'uomo... Hilda spasimava davvero tanto per lui, e Oboro non faceva neanche fatica a capire il perché. Così buono, così forte, così sensuale... vederlo sempre più furioso era davvero un privilegio perverso per lei, ma pensare che un uomo del genere potesse accendere la sua preziosa amica in quella maniera unica era quasi insopportabile. Una fortuna che non potesse sentire il battito della donna, altrimenti Gabriel avrebbe percepito l'organo pulsante di Oboro battere come non mai, anche più del suo membro eccitato. Quella situazione la stava accendendo e il talento di Hilda non la aiutava a concentrarsi. la lingua le spezzò del tutto il fiato, costringendola ad inarcare la testa all'indietro per trattenere un gemito altrimenti smodato. Hilda aveva praticamente iniziato a scoparle il culo con la lingua e per impedirle anche solo di replicare a Gabriel prese a masturbare quel mostruoso membro per continuare a darle piacere. Quando abbassò lo sguardo verso la vampira Oboro capì subito cosa stava pensando e le lanciò uno sguardo che sembrava voler dire... Sei così tanto gelosa di lui? ... ma anche lei sapeva essere gelosa. E invidiosa ovviamente. Si morse il labbro inferiore praticamente cedendo al piacere, i mugugni che tratteneva filtravano dai lati della bocca trasformandosi in spasmi, la verga stretta tra le dita di Hilda pulsava fortissimo impaziente di averne di più, molto di più, mentre la sua carne continuava a distillare succhi sempre più densi e abbondanti, colpa della modifica che aveva fatto col suo potere.
    Sembra proprio che questa troia mi voglia tutto per sé...
    Commentò ridacchiando: sembrava pronta ad insultare ancora entrambi e continuare il suo discorso, ma mentre si stava godendo la lingua della sua amica ecco che Gabriel cambiò completamente espressione, cogliendola di sorpresa e spogliandosi così da rivelare il suo grosso cazzo virile in perfetta armonia con quel fisico mozzafiato che aveva. Il respiro di Oboro si fece subito corto e invidiò profondamente la sua bambina che aveva una cosa del genere così vicina a sé. Quello era il cazzo che le stava offrendo in cambio di Hilda? Nessuna sorpresa che la sua amichetta succhiasangue fosse pazza di lui... quell'uomo non era solo bello e giusto, aveva anche delle doti meravigliose che scorrevano fino alla punta delle sue parti più perverse. Fu davvero difficile resistergli in quel momento, ma per fortuna la vena sadica di Oboro era ancora attiva, e per quanto le sue intimità sia femminili che maschili fossero intente a pulsare eccitate, lei si concentrò su una perversa risata malefica che servì ad umiliare ancora di più quel poveruomo.
    Ma guardati... che verme! Anche tu come lei non sei che una troia che pensa solo al piacere... non ti importa dell'umiliazione, dell'affare... tutto quello che vuoi è succhiare la mia fica e farti leccare il cazzo da questa vacca... e poi scoparci entrambe fino a che non saremo piene del tuo sperma, non è così? Che uomo disgustoso...
    Se nella sua bocca c'era estremo disprezzo, nei suoi occhi c'era però infinita gola. Che avrebbe dato per poter succhiare quel cazzo in quel momento, leccarlo fino a renderlo duro come la pietra per poi lasciarsi impalare da lui e risucchiarlo fino all'ultima goccia di virilità... sarebbe stato meraviglioso farlo davanti a Hilda e gustarsi la sua invidia, la sua gelosia, estremamente crudele si ma quanto sarebbe stato bello? No! Doveva trattenersi... cercare di resistere, o avrebbe perso il controllo! Ma come potevano tornare indietro oramai? L'unica scelta... era umiliarlo il più possibile. Oboro puntò quindi un dito contro di lui, come a volerlo indicare... almeno in apparenza.
    Palladia... è tutto tuo.
    Se Gabriel fino a quel momento si era concentrato solo su di loro, probabilmente non aveva notato che Hilda e Oboro non erano le sole ad aver apprezzato il suo piccolo spettacolino. La belva che se ne stava sulle sue gambe infatti aveva abbandonato quell'espressione famelica e pericolosa in favore di qualcosa di molto più umano e perverso: aveva ancora le zanne in mostra ma respirava pesantemente, eccitata, con la lingua penzoloni, pericolosamente vicina al gigantesco cazzo di quell'omone irresistibile. Bastò il comando di Oboro per farla scattare subito, e mentre con le zampe bloccava con maggiore forza Gabriel, le sue fauci si chiusero intorno a quel cazzo meraviglioso, facendogli sentire quanto calda fosse la bocca mostruosa di quella belva. La lingua di Palladia avvolse quella meraviglia di virilità con diverse spire, fino alla base, avvolgendo con la punta i suoi testicoli, mentre con le grosse fauci lo bloccava dentro di sé e lo spingeva sempre più a fondo. Oboro aveva scelto la giusta via di mezzo... sarebbe stata Palladia a farlo eccitare ancora di più, ad umiliarlo, a fungere da barriera tra lei e la tentazione di perdersi del tutto con quell'uomo che non doveva rubare ad Hilda, ma che dovevano ingannare. Priorità che stava diventando sempre più difficile da mantenere...
     
    .
  8.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,616
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    GcGlrRR

    Come poteva non essere gelosa di Gabriel? Più andavano avanti in quel teatrino, più scopriva il coraggio e la temerarietà dell'uomo più Hilda se ne invaghiva perdutamente. Certo che era gelosa di Gabriel perché lei non aveva ancora potuto averlo tutto per sé. Avevano sì avuto modo di scambiarsi piacere, ma era stato molto diverso. Gabriel l'aveva aiutata a livello fisiologico, in un certo senso non c'era stato trasporto emotivo, solo piacere carnale. Hilda invece voleva di più, e sapere che Oboro poteva costringerlo a fare sesso, rubandogli ogni sentimento negativo mentre se lo scopava la rendeva gelosissima. Poiché sarebbe stato più coinvolto sentimentalmente con lei, che con Hilda. Un pensiero stupido dato che in ogni caso la rabbia che avrebbe provato sarebbe stata ovviamente per come trattavano Hilda, quindi sarebbe stato coinvolto emotivamente per lei. La gelosia però non era razionale e Hilda amava lasciarsi trasportare dai sentimenti. Quindi sarebbe stata ancora più gelosa se pensava che sarebbe stata costretta a guardarli da lontano, senza poter sfiorare ne uno e nemmeno l'altro. Oboro sfruttò a proprio vantaggio quel momento di debolezza di Hilda, insultandola per incrementare la rabbia di Gabriel, allo stesso tempo però quella mossa era stata molto astuta da parte di Oboro, poiché Hilda dovendo recitare la parte di chi doveva soddisfarla totalmente, poteva sfogare tutta la sua perversione sulla sua amica e impegnarsi quindi a farla venire. Sarebbe quindi diventato un bellissimo gioco fra loro due, in cui Oboro continuava a sforzarsi di resistere e sembrare una crudele e impassibile mistress, mentre Hilda la faceva impazzire per strapparle quanti più vergognosi versi di piacere. Notò che Oboro distolse un attimo l'attenzione da lei per guardare verso Gabriel che intanto si era spogliato e mostrava la propria erezione ad Oboro, per offrirsi al suo posto. Hilda girò leggermente il capo per sbirciare verso di lui. Lo vide in tiro, bellissimo e pronto per essere divorato dalla loro lussuria, le fece venire uno spasmo di pura eccitazione, se fosse stata penetrata in quel momento probabilmente avrebbe avuto un orgasmo. Per un solo momento si immaginò che si girava verso di lui, spostando tutto ciò che li separava per poterlo leccare e succhiare, magari proprio mentre anche Oboro e Palladia si univano alla festa, stuprando quell'uomo sulla poltrona. In poche frazioni di secondi si figurò mille giochi perversi con lui e con le sue amiche. Sarebbe stato meraviglioso, ma non era quello ciò a cui puntava, non era quello ciò che dovevano raggiungere, o per lo meno non sul momento. Quindi fece uno sforzo immenso per tornare a guardare verso Oboro e accorgersi di come anche lei era tentata di saggiare a sua volta Gabriel, a modo suo. Però fu dannatamente brava a non cedere alle proprie fantasie e tenere tutta la situazione in pugno, insultando l'uomo sfruttando proprio il fatto che si stesse umiliando con quell'erezione mastodontica nonostante non fosse affatto il suo reale desiderio. Hilda volle complimentarsi con lei tramite i gesti, affondando di più la lingua nel suo culo, agitandola per strapparle qualche mugugno di piacere, poi però si sentì sempre più avara, sentiva sotto le dita il membro di Oboro che pulsava bollente, e dopo aver visto anche Gabriel in tiro, non riuscì a resistere alla tentazione di spostarsi con la bocca. Senza mai staccare la lingua dal corpo di Oboro, scivolò con essa verso l'alto, raccogliendo altri fluidi femminili, fra le sue burrose labbra vaginali e continuare il tragitto verso quella meravigliosa verga su cui diede una lenta e golosa lappata, risalendo verso la punta. Nel mentre continuò a stimolare l'ano di Oboro usando le dita, penetrandola con essi sostituendo con il movimento delle dita ciò che prima faceva con la lingua. La sua bocca arrivò sulla cappella di Oboro e dove finalmente Hilda poteva guardare negli occhi la sua amica e guardarla languida da morire. Allungò la lingua il più possibile così da circondare la verga con essa in una morsa perversa e golosa. Lei intanto allargò la bocca ed iniziò a succhiargli il membro facendolo scorrere nella sua bocca, fin dentro la sua gola, eccitandosi sempre di più nel accorgersi di quanto era difficile per via della sua mole. Allo stesso tempo però si sentiva gelosa di Palladia che invece poteva gustarsi il suo amato, e proprio per quello si tormentava e quindi si eccitava sempre di più. Sentiva il bisogno spasmodico di toccarsi, la sua fica bruciava di desiderio, e l'unico modo che aveva per darsi un minimo e blando tentativo di sollievo era stringere le cosce fortissime una contro l'altra. Non doveva però dimenticare che aveva un ruolo, e mugugnò ancora con la bocca piena, con un tono di supplica per comunicare che non serviva umiliare anche lui, che sarebbe bastata lei.
     
    .
  9.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Pervert Member

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    7,871
    Location
    Vega

    Status
    Anonymous
    La sua supplica gli era costata molto, per uno come lui mostrarsi tanto debole e lasciarsi umiliare a quel modo non era assolutamente semplice. Abituato a rimanere impassibile e affrontare con decisione qualsiasi avversario grazie al suo potere, quella era una battaglia sfiancante e distruttiva a livello psicologico, ma mai avrebbe immaginato che potesse degenerare così tanto. Quando Ursula diede l'ordine alla sua bestia di occuparsi di lui, Gabriel non capì immediatamente cosa stesse succedendo e per un attimo, istintivamente, le sue nanomacchine si attivarono. Non fece in tempo a ricoprirsi della sua corazza, ma parte delle braccia, i lati del volto intorno agli occhi e la gola si riempirono di nanomacchine solide che gli diedero le fattezze di un cyborg o qualcosa del genere, oltre a far crescere inevitabilmente il suo desiderio. Aveva fatto molto male a concedere un minimo di spazio a quell'istinto che normalmente sedava, perché ora tenerlo sotto controllo sarebbe stato più difficile. Soprattutto mentre quelle fauci mostruose lo avvolgevano in maniera tanto oscena. Sgranò gli occhi sorpreso: mai in vita sua aveva assistito ad uno spettacolo simile se non in rapporti dal gusto discutibile, e di sicuro non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi in una situazione che lo coinvolgeva tanto. Eppure quella bestia stava succhiando il suo turgido cazzo con una bocca diversa da quella umana, costringendolo ad ammutolirsi del tutto mentre succedeva. Non sapeva cosa fare né cosa pensare, la situazione risultava così assurda per lui che il suo cervello non la stava metabolizzando, mentre le nanomacchine reagivano d'istinto portando la sua verga a pulsare bollente ed entusiasta di ricevere finalmente uno stimolo.
    N-no... questo... questa è follia! Falla smettere immediatamente!
    Cercava ancora di essere autoritario, ma risultava davvero difficile. Si ritrovò a pensare che forse doveva abbandonare del tutto quella recita e dedicarsi unicamente alla sua missione, doveva opporsi, reagire, metterle all'angolo e salvare Hilda, ma non poteva muoversi, aveva bisogno di concentrarsi. Mentre il respiro si faceva più lento e profondo, lo sguardo di Gabriel salì prima verso l'alto, alla ricerca di una distrazione, poi crollò verso Hilda e Ursula nella speranza di trovare un ancora a cui appigliarsi. La situazione non migliorò affatto: lo spettacolo che si ritrovò davanti peggiorò la situazione, eccitandolo ancora di più e facendo crescere ancora la sua rabbia. Vedere Hilda che si dedicava così appassionatamente ad Ursula era insopportabile e l'eccitazione risultava tale che si ritrovò ad immaginare che ci fosse lui a farle assaggiare il suo cazzo, che davanti a lui non ci fosse quella belva famelica ma Hilda che non succhiava con umiliazione il cazzo della sua padrona ma quello di chi l'aveva aiutata e salvata. Forse dopotutto un ancora l'aveva trovata, ma non gli permise di opporsi, né di reagire: finì di ipnotizzarlo e lo costrinse a rimanere immobile mentre davanti a lui Palladia spariva e compariva l'immagine perversa di Hilda, eccitata come non mai, che succhiava il suo grosso cazzo proprio come stava facendo con Ursula, fissandolo grata negli occhi e appassionata nel cuore, impaziente di ricompensare a dovere la sua bontà.
     
    .
  10.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Il fuoco non purifica, annerisce.

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    6,334
    Location
    Cubo di Le Marchand

    Status
    Anonymous
    Hilda non stava affatto rendendo facile il suo compito, anzi sembrava proprio volerla rendere partecipe di quel complesso gioco, mettendo sul tavolo ogni possibile difficoltà così da non perdersi neanche un grammo di divertimento. Giocare sul filo del rasoio era la cosa migliore che si potesse fare per trarne il massimo piacere, questo lo sapevano entrambe e Oboro sembrava volerglielo dire con lo sguardo mentre si mordeva le labbra per trattenere i gemiti e la fissava complice. Vederla dedicarsi così appassionatamente alla sua carne era uno spettacolo irresistibile: la lingua di Hilda la faceva tremare di piacere e non si staccò mai da lei anche mentre risaliva il corpo che tanto deliziosamente stava assaporando, arrivando fino alla punta di quel pene mostruoso che l'accolse con una goccia di presperma gonfia e succosa. I suoi orifizi erano completamente fradici e dilatati, accolsero le dita di Hilda con estrema facilità ma oramai lo sguardo di Oboro era completamente per lei. La verga mostruosa guizzava in tutte le direzioni sotto le attenzioni della vampira, come se avesse voluto schiaffeggiarla in maniera perversa man mano che si avvicinava, e quando fu finalmente intorno alla sua cappella Oboro non riuscì a trattenere un gemito più forte che la portò ad afferrare la sua amica per le corna, tenendola ferma su di sé.
    Oooh si! Così mi piace! Amo quando tutti fanno quello che dico... quando tutti agiscono solo per soddisfare me!
    Uno sfogo, un guizzo di gioia mentre la sua verga tremava di piacere nelle labbra di Hilda. Avrebbe voluto davvero lasciarsi del tutto andare e darla vinta alla sua perversa amichetta, ma mentre si gustava quel perverso trattamento tornò a fissare Gabriel che stava chiaramente perdendo di vista la situazione. Palladia se lo stava gustando senza preoccupazioni, ignorando i sentimenti e i pensieri dell'uomo fintanto che poteva gustarsi la sua verga. Quel cazzo enorme era davvero irresistibile, perfino per le sue fauci mostruose risultava una sfida e lasciandolo scivolare nella sua gola si sentì piena come poche altre volte nella sua esistenza. Quell'uomo era fantastico, ma non stava godendo per lei. Fissava Hilda come se avesse voluto sostituirsi a Oboro e questo in qualche modo gli dava manforte... cosa assolutamente inaccettabile. Oboro doveva riprendere in mano le redini della situazione e lo fece nella maniera più perversa possibile.
    Non puoi averla... lei è mia... devi capirlo!
    La presa su Hilda si fece più forte ed iniziò a tirarla verso di sé. Oboro portò la gamba destra sulle spalle di Hilda, circondandole la nuca, poi con la sinistra circondò la sua stessa caviglia con l'articolazione del ginocchio, bloccandola in una chiave articolare che la costrinse a schiacciarsi con tutto il volto contro il suo pube, oltre ad avere la gola completamente piena del mostruoso cazzo che aveva creato col proprio potere solamente per la vampira. Hilda avrebbe visto Oboro godere di piacere mentre usava la bocca della sua perversa amica come una fica bollente, e rimase appigliata alle sue corna per non perderla mai di vista mentre con le gambe la costringeva a rimanere ancorata a sé senza possibilità di ricevere aria.
    La sua gola... la sua bocca... la sua faccia... sono solo per me! Io posso scoparmi questa vampira quanto voglio Gabriel, lo capisci? Potrai averla solo se lo voglio anche io, e dovrai supplicarmi per averla! Ti umilierò per farti conquistare questo bocconcino delizioso finché non sarai in ginocchio davanti a me! Ecco cosa voglio da tutti! Voglio che tutti si inginocchino e che lecchino questo mio perverso corpo!
    Assorbita dall'eccitazione, Oboro si ritrovò più eccitata che mai dentro la gola di Hilda: il suo cazzo già mostruoso divenne durissimo e pulsò più forte che mai, la perversa professoressa iniziò a muovere il bacino per simulare un amplesso e anche se i loro corpi si muovevano di pochissimo la vampira si sentì comunque violare nella gola, come se quella verga mostruosa si ritirasse ed allungasse ritmicamente dentro di lei. Dopotutto era una modifica del corpo di Oboro, poteva controllarla come voleva, e si assicurò che anche la sua perversa compagna di giochi godesse fino a rendere la sua intimità una fontana insaziabile. Chissà forse sarebbe davvero riuscita a plagiare la mente di Gabriel per fargli desiderare così tanto il corpo di Hilda... la situazione non poteva che peggiorare e nel miglior senso possibile
     
    .
  11.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,616
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    GcGlrRR

    Sentire Gabriel così scosso da ciò che le stava facendo Palladia fece sentire un grumo di dolore nel fondo dello stomaco di Hilda. La sua voce così diversa, così combattuta le faceva male, lo stava facendo soffrire ne era più che consapevole, e ne soffriva a sua volta. Una persona normale e sana di mente avrebbe dovuto fermare tutto, invece Hilda viveva ogni sentimento negativo, come quando si trovava in un incubo notturno che non riusciva a fermare e che viveva assaporando le angosce e le paure. Allo stesso modo Hilda viveva quelle sensazioni e li cercava perché la facevano sentire viva, perché le davano l'impressione di condividere qualcosa con Gabriel che non poteva fare con nessun altro, ed in nessun modo paragonabile a quello. Fu tutto grazie ad Oboro, alla sua idea di intervenire in quel modo e partecipare a quel gioco perverso. Per ringraziarla la succhiava con devozione, la leccava con passione crescente. Mugugnò con voce tremante quando la afferrò per le corna: quel gesto così dominante la eccitava da impazzire, ma quello che la fece eccitare ancora di più era sentire parlare Oboro di lei in modo possessivo, dichiarando a Gabriel che le apparteneva. Non sapeva se stesse recitando o se c'era un fondo di verità in quelle parole, ma in ogni caso accesero Hilda in una maniera impensabile, sentiva il bisogno sempre più impellente di toccarsi, e stava per cedere, perché aveva spostato una mano, timidamente da Oboro per dirigerla verso il proprio corpo. Un momento di debolezza che poteva tradirla, o che poteva far soffrire ancora di più Gabriel nel vederla cedere al piacere della carne. Oboro però riuscì a farla rinsavire, portandole una gamba attorno alla testa e costringendola ad ingoiare il suo cazzo in profondità. Il suo mugugno sorpreso e sofferente venne strozzato dalla presenza di quella carne mastodontica in gola. Hilda fu costretta a reggersi alle cosce di Oboro, stringendo le dita su di lei facendo sembrare che stesse soffrendo, quando in realtà la stava palpando e godeva di quel cazzo che le scivolava in gola. Era così arrapata che le sembrava di godere davvero anche in quel modo. Ingoiava la sua carne ed allo stesso tempo cercava aria, rendendo la gola un canale che si contorceva attorno a quella carne perversa, mentre la lingua sgusciava all'infuori facendo da morbidissimo e bollente cuscino. Sbavava mentre gli occhi le lacrimavano e si rigiravano verso l'alto. Si sentiva bollente in tutto il corpo, sentiva il bisogno di godere. La punta della lingua si allungò verso l'esterno il più possibile, arrivando a stuzzicare le labbra vaginali della donna. Quando sentì il sapore di lei, affondò con la lingua nella sua femminilità, quel tanto che riusciva a fare,avida di sentire i suoi succhi e la sua carne bollente. Voleva sentirla venire, voleva bere il suo sperma ed i suoi succhi femminili. Era in apnea e la bocca sembrava impazzita come se avesse voluto divorarla in un sol boccone. Le sue mutandine erano ormai così fradice che piccolissime goccioline di umori avevano iniziato a scorrere lungo l'interno coscia.
     
    .
  12.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Pervert Member

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    7,871
    Location
    Vega

    Status
    Anonymous
    Il controllo della situazione era oramai completamente perso e l'unica cosa che permetteva a Gabriel di mantenere la calma, o una parte di essa, era la rabbia che provava verso Ursula e l'odio che stava maturando nei suoi confronti. Più maltrattava Hilda e più il disprezzo verso quella donna aumentava, impedendogli di resistere ad un richiamo che lui stesso aveva deciso di ascoltare ma al contempo mantenendo fisso il pensiero verso il suo obbiettivo. Allo stesso modo, più quella situazione maturava, più il desiderio di Gabriel di sostituirsi ad Ursula aumentava, diventando irrefrenabile: lui l'avrebbe trattata con più gentilezza, senza umiliarla, senza forzarla, avrebbe assaporato la sua bocca senza fretta gustandosi il momento assieme a lei come veri amanti. A quel punto si rendeva conto che non era più semplicemente lui a pensare, ma erano le nanomacchine che plagiavano la sua mente assistiti dalle mostruose fauci di Palladia che per quanto terrificanti nello scenario stavano davvero riuscendo ad inglobare quella sua forte e irrefrenabile mascolinità costringendolo a godere in un modo che non avrebbe mai immaginato di poter apprezzare. Si odiava per il fallimento totale che aveva perseguito fino a quel momento, ma più di ogni altra cosa disprezzava Ursula, ed era tutto ciò di cui aveva bisogno per mantenere quel barlume di lucidità. Serrò i denti quando la vide intrappolare Hilda in una presa tanto perversa quanto dolorosa, anche se non poteva vederla benissimo riusciva a sentire le difficoltà che la vampira aveva nel sentire quella mostruosa verga dentro di sé. Probabilmente le stava togliendo il fiato, le faceva male perché era troppo grossa dentro una gola tanto fragile e delicata, ma questo non muoveva minimamente la pietà di Ursula, anzi l'esatto contrario! Era esattamente ciò che voleva... umiliare e controllare chiunque considerasse inferiore a lei. E mentre disprezzava Oboro... finiva con l'odiare anche sé stesso perché quello spettacolo lo plagiava, lo eccitava, gli faceva desiderare che ci fosse il suo di cazzo spinto nella gola di Hilda fino in fondo, e questo si ripercuoteva sulla mostruosa creatura che lo teneva intrappolato davanti a sé, concedendole pulsazioni che Gabriel avrebbe serbato solo per Hilda, non di certo per un essere che lo stava praticamente tenendo fermo alla sedia mentre la sua padrona si concedeva ogni genere di angheria sulla vampira. E si odiava ancora di più perché a trattenerlo non era la forza della creatura, ma le sue fauci così calde e irresistibili. Erano perfette per immaginarsi stretto a Hilda, e per quanto Oboro potesse fare la voce grossa e tentare di umiliarlo a sua volta Gabriel era oramai intrappolato in un mondo immaginario dove non c'erano più versi di dolore da parte della vampira che disperatamente si spingeva contro le cosce di Ursula per chiedere pietà, c'erano solo calde e docili carezze sulle sue gambe muscolose mentre succhiava il suo cazzo fino in fondo con passione e pura attrazione. Era questo ciò che voleva, non vederla torturata ancora.
    Mi inginocchierò io... mi inginocchierò io per te! ti prego! Lasciala andare!
    Era questo ciò che voleva Oboro? Ebbene glielo avrebbe concesso, tutto ciò che voleva. Avrebbe fatto ogni cosa per mettere fine a quella farsa, per guadagnarsi la sua fiducia e concedere finalmente un attimo di respiro alla povera Hilda. E lui stesso sentiva il bisogno di liberarsi da quella trappola, incapace di trattenersi oltre. Non voleva cedere, ma lo spettacolo a cui stava assistendo e quelle mostruose fauci lo stavano facendo impazzire. Non avrebbe resistito ancora per molto e si sforzava con ogni muscolo del suo corpo di non emettere un singolo movimento del bacio che poresse assecondare Palladia, o avrebbe ceduto ne era certo, avrebbe concesso a quella creatura il suo orgasmo senza nessuna possibilità di trattenersi.
     
    .
  13.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Il fuoco non purifica, annerisce.

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    6,334
    Location
    Cubo di Le Marchand

    Status
    Anonymous
    La dedizione di Hilda e l'odio di Gabriel erano la benzina di cui aveva bisogno il suo motore perverso, Oboro aveva sempre immaginato scenari come quelli ma fino ad ora non aveva mai avuto tra le mani un soggetto tanto forte e risoluto, qualcuno che potesse sopportare sia l'inganno di Hilda che l'umiliazione di Oboro. Gabriel era indubbiamente speciale e rappresentava per le due perverse amiche fonte di incredibile divertimento e goduria, non avrebbero sprecato quell'occasione per nessun motivo. Hilda si rivelò come sempre una complice fantastica, quella donna sapeva assolutamente come farsi amare e quando la sentì spingersi il più possibile contro di sé mentre allungava la lingua verso l'intimità di Oboro, quest'ultima inarcò la schiena e la testa all'indietro come alla ricerca di un modo per resisterle. Non durò molto, perché la tentazione di fissarla dritta negli occhi mentre le scopava la gola era troppo forte, e nel vederla ancorata a sé intenta a succhiarla in maniera perversa cercando la sua femminilità con la punta della lingua si rivelò uno spettacolo assolutamente irresistibile. Oboro si morse il labbro inferiore continuando a spingere col bacino in avanti, gustandosi la sua gola e eccitandosi da morire, rendendo la penetrazione della sua lingua più facile per via degli umori che stava perdendo. La carne di Oboro era caldissima, tutto merito della situazione e di Hilda, voleva farglielo capire con gli sguardi e con i movimenti, senza necessità di dire niente, ma era evidente che entrambe conoscevano molto bene ciò che volevano dirsi. Quel momento era perfetto e avevano raggiunto il risultato assieme, dovevano festeggiare e goderselo come solo loro sapevano fare, e Oboro oramai guizzava così forte verso di lei, tenendola bloccata tra le sue gambe, che i seni ballavano saltando e assecondando i suoi movimenti, così forte da guizzare fuori dal vestito che indossava mettendo in evidenza i suoi capezzoli turgidissimi. La verga di Oboro si fece più dura e gonfia, pulsava molto più forte di prima perché grazie al trattamento di Hilda era pronta a venire, ma non si sarebbe fermata subito: aveva intenzione di far venire la sua vampirica amica solo col suo orgasmo, voleva farla arrivare al culmine semplicemente riempiendole la gola di seme e lo avrebbe fatto guardando Gabriel fisso negli occhi in modo che non si perdesse un solo istante della sua disfatta.
    Non è abbastanza... voglio vederti venire! Fammi vedere il tuo umiliante orgasmo con la mia piccola, nutrila del tuo seme e umiliati per me! Solo quando ti avrò visto nel fango... allora ti concederò di prendere il suo posto...
    A quelle parole, Palladia capì che poteva prendersi il suo meritato contentino, quindi spingendosi più avanti per togliere ogni traccia di via di fuga a Gabriel spinse quel delizioso cazzo dentro di sé. Era così difficile trovare un maschio così dotato, capace di soddisfare il suo istinto bestiale. Palladia dopotutto non era umana, aveva bisogno di mostri per godere e quell'uomo ci andava maledettamente vicino. Il suo cazzo riusciva a riempirle completamente la gola e lei lo stringeva dentro di essa, impaziente di sentirlo venire dentro di sé e gustarsi finalmente il sapore di un umano capace di tenerle testa. La sua bocca non emetteva solo ruggiti eccitati ma anche suoni bestiali ed osceni, Gabriel avrebbe avuto la sensazione di starsi scopando una vera e propria creatura della notte perversa, che non somigliava più ad un mastino ma ad una mostruosa amante che non gli avrebbe concesso nessuna via di fuga finché non le dava ciò che desiderava.
    ... fino ad allora: lei è mia! Solo miaaa!!!
    etto questo iniziò a muoversi con più forza, sbuffando quasi con rabbia, dava l'idea che si stesse affaticando e stesse usando tutta la sua forza per scoparle la gola in profondità e con vigore, decisa a spingersi il più possibile per spezzarle il fiato, farla sbavare e godere come mai prima d'ora, in modo che il culmine l'avrebbe fatta impazzire. La sua mostruosa cappella si allargò di colpo diventando così grossa da bloccarle la gola, sarebbe stato impossibile estrarla a quel punto senza strapparle la gola e la trachea in un colpo solo, e quella mostruosità iniziò ben presto a venire dentro di lei. Oboro riempì la stanza di grida acute ed intense, di puro piacere, mentre la gola di Hilda si gonfiava ritmicamente producendo rumori osceni mentre veniva riempita dal suo seme. L'orgasmo di Oboro fu così abbondante da gonfiarle leggermente il ventre, dandole un pasto lautissimo e invidiabile che si sarebbe consumato sotto lo sguardo di Gabriel. Venne così abbondantemente da farle traboccare la bocca di seme che mischiato alla sua saliva grondò a terra in maniera oscena a dir poco. Solo a quel punto l'avrebbe finalmente lasciata andare, mollando la presa sulle corna ma non facendo niente per darle tregua: se voleva farsi indietro lo avrebbe fatto solo con le sue forze.
     
    .
  14.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Become my Patron
    On Patreon

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    16,616
    Location
    Dalla terza vita

    Status
    Anonymous
    GcGlrRR

    Nonostante Hilda fosse immersa fra le cosce di Oboro in una situazione sempre più perversa, non aveva mai smesso di prestare attenzione a Gabriel, affinando l'udito per poter sentire la sua voce, il suo respiro mozzato, i denti che si digrignavano in un disperato tentativo di resistere a ciò che gli stava succedendo. Invidiò tantissimo Palladia che poteva gustarsi quel corpo magnifico, quel cazzo bollente nella sua bocca. Avrebbe voluto tantissimo poter vedere l'espressione che era dipinta sul volto di Gabriel. Invece poteva solo immaginarla e quando lo sentì supplicare, umiliandosi, una scossa bollente percorse la sua schiena facendole palpitare la clitoride che chiedeva attenzioni. Alla fine si stava umiliando per lei, per aiutarla per liberare entrambi da quel maledetto giogo di potere. Hilda se ne sentì così felice, così immensamente felice che riversò quel sentimento nella sua gola, nella sua lingua, per far impazzire Oboro dal piacere. Se la gustava con entusiasmo, anche se non riusciva più a respirare, scavando nella sua figa fradicia con ardore, mentre la bocca le divorava quel enorme cazzo facendolo arrivare in profondità nella gola, al punto che si poteva vedere quella parte del corpo che si deformava per accoglierla. Si beò di ogni verso di piacere che riusciva a strappare alla donna, ingorda si felicitava di ogni pulsazione che le tremava contro le pareti della gola. La guardava dal basso godendosi lo spettacolo dei suoi vestiti che cedevano alla forza della loro perversione, continuò a succhiarlo a scavare dentro di lei con la lingua, mentre le sue mani si stringevano alle sue cosce fameliche. Era sicura che Ursula non avesse la minima idea di quanto le appariva bellissima ed eccitante in quel momento: la stava adorando. Oboro chiese a Gabriel di più, voleva vederlo umiliato e indifeso, un immagine mentale che stuzzicò tantissimo anche Hilda. Aveva la sensazione di avere un vulcano fra le cosce a quel punto, le sue carni femminili formicolavano, la sua gola godeva e finalmente sentì quella cappella gonfiarsi e soffocarla ancora di più, ed infinde finalmente il seme bollente che le scivolava in gola fin dentro lo stomaco, le riempì così tanto da farle sentire senso di sazietà, e come se non bastasse, non trovando altre vie di sfogo le uscì perfino dal naso. Strinse le cosce con forza fra di loro incrociando come poteva così che i muscoli delle cosce stringessero le sue labbra vaginali e tirassero le mutandine per avere quel piccolo sfogo che però fu fatale. Vedere Oboro in quelle vesti così oscene, sentire il sapore del suo seme anche nel naso, al punto da darle l'impressione che le avesse riempito anche il cervello, la figura di Gabriel alle sue spalle umiliato per lei, furono un mix letale che le fecero venire un piccolo orgasmo. Non avrebbe mai immaginato che potesse davvero venire in quel modo senza stimolarsi e toccarsi sul sesso, eppure era successo. Rinsavì nel momento in cui la presa sulle corna venne meno, e capì che era arrivato il momento di tornare a respirare. Senza fretta si allontanò da lei, godendosi ancora una ultima volta il suo membro che le scivolava in bocca dove ne ciucciò ancora la punta prima di lasciarla andare totalmente e fare la sua scenetta drammatica. Tossì con forza con la testa piegata in avanti, continuava a dare le spalle a Gabriel per recitare la parte di chi si vergognava da morire e non voleva che vedesse come era ridotta. Dopotutto era davvero oscena: con il seme di Oboro che colava sia dal naso che sul mento e dagli angoli della sua bocca, il trucco sfatto poiché le avevano lacrimato gli occhi per il senso di soffocamento. Hilda sentiva un fortissimo bisogno di scopare, avrebbe voluto tantissimo strapparsi via le mutande, saltare su Oboro infilarsi quel enorme cazzo dentro la sua figa e cavalcarla come se non ci fosse un domani. L'unica cosa a tenerla ancora lì a terra fu sentire la voce di Gabriel. Girò leggermente il viso, con timore, per sbirciare cosa stesse succedendo dietro di lei, e quando vide la bocca di Palladia che ingoiava il membro di Gabriel, sentì chiaramente una scossa di gelosia che le fece sbarrare gli occhi come se avesse visto uno spettacolo terrificante. In realtà vedere Gabriel in quelle condizioni non fece che accenderla ancora di più, dovette quindi tornare a guardare verso Oboro per non vederlo ancora, facendo quasi sembrare che Hilda non avesse il coraggio di guardare Gabriel che veniva umiliato per colpa sua. Si morse il labbro inferiore frustrata, mentre portava una mano fra le proprie cosce, premendo fortissimo le dita contro la propria carne femminile come se avesse voluto punirsi per ciò che stava sentendo.
    Sei soddisfatta? chiese con la voce tremante, di chi aveva subito l'ennesima sconfitta e si sentiva totalmente impotente.
    Ho capito adesso... lascialo andare, ti prego. supplicò affranta, cercando di far intuire ai due che aveva capito che aveva frainteso tutto quanto, che si era data la zappa sui piedi da sola.
     
    .
  15.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Pervert Member

    Group
    HF GDR Staff
    Posts
    7,871
    Location
    Vega

    Status
    Anonymous
    Fu estenuante, fino alla fine, ammesso che "fine" potesse considerarsi. vedere Hilda che veniva torturata ed umiliata da quella donna malvagia e perversa era insopportabile, l'idea di umiliarsi e di cedere alle sue angherie pur di salvare quella povera vampira per Gabriel era insopportabile, la consapevolezza di star godendo per mano di una bestia al solo scopo di compiacere quel mostro di Ursula era insopportabile, tutto era assolutamente folle per lui e sentiva di poter impazzire da un momento all'altro vittima della rabbia e della frustrazione. Paradossalmente l'unica cosa a tenerlo sano di mente erano le sue stesse nanomacchine, troppo impegnate ad assecondare il suo istinto riproduttivo piuttosto che cedere a quello di autoconservazione. E che motiva aveva di preoccuparsi per sé stesso? Lui era corazzato, indistruttibile, impossibile da scalfire. Ma la sua mente, il suo cuore, la sua anima... quella era tutta un'altra questione. Gli occhi di Gabriel si fecero lucidi mentre impotente serrava i denti, furioso e incapace di accettare quel destino, mentre lui godeva e Hilda veniva soffocata dalla stessa donna che la dichiarava sua, come se fosse un mero oggetto che poteva utilizzare a proprio piacimento. E quando vide quel seme traboccare dalla gola e dal naso, sfinendo il trucco della vampira e gonfiandole il ventre per la quantità che ne aveva dovuto ingerire per non soffocare capì che arrendersi a quel punto sarebbe stato davvero insopportabile: non poteva più perdere, doveva vincere anche per lei, per far si che quella condanna non si rivelasse vana. Serrò i pugni e lasciò che Palladia si prendesse tutto ciò che voleva, ma lui non cedette, mai, neanche al limite della sopportazione, arrivando addirittura a divenire livido in volto mentre delle grosse vene si gonfiavano all'altezza del collo, ai lati del capo e arrossavano i suoi occhi, sembrava quasi avesse subito un danno interno ma il rossore sul suo volto non era dovuto alle ferite, bensì alla rabbia.
    No! Tu non sai cos'è un compromesso! Ti ho offerto il mio corpo ma hai preferito sfogarti su di lei! Non avrai niente da me ora, e se non la smetti immediatamente con questa tortura mi dimostrerai che non sai controllarti, che non posso fidarmi di te e che non potrò completare questa indagine col tuo aiuto. E' questo che vuoi? Rinunciare alle tue mire solo per ostentare il tuo giocattolo?! Sei un mostro infantile, è ovvio che non scavalcherai mai nessuno! Ora smettila immediatamente e impara a controllarti, e forse avremo un patto!
    Lo disse tutto d'un fiato, schizzando bava dalla bocca nei momenti più concitati del discorso. Non chiuse mai le labbra né riprese aria, aveva bisogno di sfogare la sua frustrazione e in quel momento le ragazze nella stanza avrebbero potuto percepire distintamente la sua pressione energetica aumentare. Si era sempre contenuto fino a quel momento, aveva mantenuto la calma, ma Gabriel celava un lato bestiale, mostruoso, nascosto nella programmazione delle sue nanomacchine capace di renderlo violento, istintivo, imprevedibile. Tutte cose che in quel momento trasparivano chiaramente dalla sua energia e dal suo sguardo, rendendolo minaccioso. E voleva minacciarla, Ursula, assicurarsi che lo prendesse sul serio una volta per tutte e che la smettesse di giocare pensando agli altri solo come meri pupazzi. A cosa avrebbe dato più importanza? Alla sua scalata verso il potere oppure ai suoi infantili e mostruosi desideri? Con i denti serrati, quasi ringhiante, Gabriel si aspettava una risposta decisiva.
     
    .
94 replies since 30/5/2021, 12:54   969 views
  Share  
.
Top