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Thrasir
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A poco a poco la mente di Keyla avrebbe iniziato ad annebbiarsi completamente, senza riuscire a pensare ad altro se non a quello che il suo corpo le stava chiedendo, ovvero di terminare quella inutile resistenza e lasciarsi andare totalmente a ciò che Percival le aveva donato. Non vi sarebbe stata alcuna preoccupazione per Max o per la propria persona, ma semplicemente il piacere irrefrenabile che scorreva in tutta la sua persona. Quel calcio, seppure non così forte, fu sufficiente a far raggiungere un secondo orgasmo alla rossa, la quale si sarebbe piegata su un lato, cadendo a terra completamente e portandosi entrambe le mani sull'intimità, umida e ancora tremante per quel semplice contatto. Keyla si sarebbe rotolata sul pavimento, ansimando di un dolore misto ad un perverso piacere, come se essere in quella situazione, maltrattata in quel modo fosse piacevole. La vista era annebbiata e la rossa sembrava quasi sul punto di perdere i sensi, ma la vicinanza del faraone le consentiva di non perdere completamente il controllo. Si sarebbe fermata con la schiena sul pavimento, mentre ancora teneva entrambe le mani sul proprio fiore, intenta a massaggiarlo, cercando stranamente di darsi piacere, un piacere che però non arrivava. Ne voleva ancora, non le bastava, voleva essere toccata ancora da Percival nello stesso modo in cui la aveva toccata poco prima, senza alcuna delicatezza. A quanto sembrava, l'afrodisiaco e la soddisfazione del ragazzo nel vedere Keyla in quello stato stavano donando alla rossa un sensazione di cui difficilmente si sarebbe liberata da lì a breve. Forse si stava risvegliando un istinto un po' masochista che sino a quel momento, nell'apprendista Custode, non si era mai rivelato. Avrebbe abbassato lo sguardo, cercando di osservare direttamente Percival in volto, completamente paonazza, mentre ancora una volta alzava i fianchi, mostrando il proprio basso ventre completamente umido, in una posizione ancora più perversa rispetto a prima.
Ah...Ahncorah...
Una supplica, questa volta priva di sfacettature aggressive, semplicemente ricolma di voglia e di desiderio, che in quel frangente solo Percival poteva donarle. Se si fosse prestato a quella richiesta, soddisfacendo Keyla, anche nel modo meno delicato possibile, ciò che sarebbe successo da lì a poco avrebbe cambiato completamente le sorti della vita della rossa. Appena stimolata, infatti, la gemma della mano di Keyla avrebbe iniziato a brillare sempre più intensamente, facendo finalmente fuoriuscire Fenny dall'antro sicuro in cui si trovava. Lo spettacolo davanti agli occhi di Percival e Max sarebbe stato abbastanza scioccante. La fenice, nella sua forma umanoide, chinata a terra, ansimante, mentre si guardava attorno, cercando di capire dove si stesse trovando. Avrebbe osservato Percival, il ragazzino, raggiungendo poi la figura della compagna, ridotta in uno stato pietoso. Il volto sarebbe impallidito d'un tratto, mentre avrebbe cercato di raggiungerla trascinandosi a terra, con il corpo completamente in calore, dato che quello che percepiva Keyla lo percepiva anche lei. Avrebbe cercato di scrollarla, di risvegliarla da quello stato di estasi in cui si trovava, ma sembrava inutile. Uno sguardo rabbioso si sarebbe posato su Percival.
C-Cosa le avete fatto? Cosa volete da lei?
Era debole, spaventata ed incapace di alzarsi in piedi, quindi i due ragazzi non avrebbero avuto troppi problemi ad avere la meglio su di lei. Fenny, al contrario di Keyla, non aveva ancora i segni della maledizione sul suo corpo, per quanto riuscisse a percepirne gli effetti tramite il suo legame con la padroncina. Sicuramente, marchiare anche lei avrebbe assoggettato completamente Keyla, che ormai era sul punto di non riuscire a ragionare più se non soddisfava il volere del suo adorato faraone. Doveva compiacerlo altrimenti sarebbe impazzita irrimediabilmente.. -
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Val osservò con estrema delizia il modo perverso in cui il suo potere aveva attecchito su di lei, Keyla sembrava particolarmente sensibile alla sua maledizione probabilmente per la sua natura diversa da quella umana e molto vicina a quella spirituale, fatto stava che il risultato era oltremodo appagante e vederla venire in quel modo mentre si dimenava a terra vittima solo di un semplice tocco fece eccitare Val oltre ogni dire tanto che la sua verga intrappolata nei pantaloni iniziò a dolergli per quanto stava stretta. Sembrava pronta a sciogliersi su quel pavimento per quanti umori stava perdendo, intenta a massaggiarsi le femminili carni esponendole verso il suo nuovo padrone, toccandole senza nessuna possibilità di darsi soddisfazione da sola, supplicandolo di dargliene ancora. Lo sguardo e il sorriso perverso di Val si posarono su di lei, non poteva che riempirsi il petto di malata soddisfazione, impaziente di decidere come procedere a quel punto. Volle accontentarla ma a modo suo ovviamente: allungò una gamba in avanti e dopo aver scansato le sue dita dall'intimità con la punta del piede schiacciò violentemente la sua intimità con la scarpa, un contatto forte e doloroso ma che proprio come il calcio di prima avrebbe lasciato ben poco spazio alle fitte di dolore trasformandosi in un piacere perverso. L'afrodisiaco e il potere di Val erano una combinazione letale e non ci fu bisogno di dirle assolutamente nulla: bastava starsene lì, piegato leggermente in avanti per guardarla fissa negli occhi come a volerle dire "ti piace, non è vero?!" mentre comprimeva la sua fica per strapparle altri orgasmi e spasmi di piacere, come se fosse un insetto sotto i suoi piedi, un insetto da schiacciare e sottomettere. A quel punto trattenere il suo potere divenne impossibile e Fenny venne rilasciata dalla sua sicura prigionia, in uno stato chiaramente pietoso. La cosa si rivelò piuttosto curiosa visto che nonostante fosse a terra, pallida per via delle sensazioni che aveva provato Keyla, non sembrava aver subito gli effetti del potere di Val. Molto interessante, si ritrovò a pensare il ragazzo mentre ghignava perverso e divertito. Forse poteva giocare ancora un pò con loro prima di assoggettarle completamente al suo volere. Quel cazzo stretto tra i pantaloni iniziava a fare davvero male, aveva bisogno di sollievo...
Piacere di conoscerti Fenny... vi ho spiate molto mentre studiavate e vi allenavate, non ti ho mai vista da vicino nella tua forma umana, sei quasi più carina di Keyla, ma lei è speciale non è così? Sono sicuro che faresti di tutto per lei...
Mentre parlava slacciava la cerniera dei suoi pantaloni, aprendola senza abbassarli e tirando ben presto fuori il suo grosso cazzo eccitato. Val non era di certo un superuomo ma le sue dimensioni avevano poco da invidiare quelle di altri guerrieri, inoltre quando era vicino ai suoi sudditi affamati la sua verga diventava più grande e pregna di potere, permettendogli di fare cose che normalmente non gli erano possibili. Afferrò la base della verga masturbandosi lentamente, lasciando a Fenny la possibilità di fissarlo per bene mentre i turgidi testicoli alla sua base diventavano caldi ed eccitati a loro volta. Per assicurarsi di avere l'attenzione della fenice, schiacciò più forte la fica di Keyla col suo piede, deciso a strapparle altri gemiti di piacere mentre la affamava senza darle ciò che voleva.
Keyla è sotto il mio volere oramai... è una maledizione eterna che la perseguiterà anche dopo la mia morte se oserete disobbedirmi. Se vuoi che la liberi, è ora che tu faccia qualcosa per lei... succhia il mio cazzo fino a svuotarmi le palle Fenny, voglio riempirti la gola col mio sperma. Se riuscirai a compiacermi allora smetterò di maltrattare Keyla e le darò esattamente ciò che vuole.
Quel perverso gioco non aveva solo lo scopo di soddisfare immensamente la sua sadica vena, costringendo Fenny ancora non colpita dal suo potere ad ubbidire, ma serviva anche ad affamare Keyla: torturata in quel modo, costretta a vedere il suo faraone che veniva soddisfatto da qualcuno che non era lei... l'avrebbe fatta letteralmente impazzire. Alla fine del trattamento di Fenny Keyla avrebbe voluto una cosa una soltanto.... -
Thrasir .
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Agli occhi di Fenny la situazione che aveva davanti agli occhi era a dir poco agghiacciante. Non capiva minimamente cosa fosse successo ne chi fosse quel ragazzo che aveva davanti, accompagnato da un ragazzetto altrettanto sconosciuto. Avrebbe osservato in completo silenzio la reazione di Keyla al tocco di Val, tutt'altro che gentile, rabbrividendo quasi nel vedere come la compagna era ormai prigioniera di chissà quale piacere, visto che il suo corpo tremava, voglioso e bramante di attenzioni. La visione della verga del ragazzo, inoltre, la avrebbe disgustata ancora di più, facendola per un attimo indietreggiare, mentre ascoltava quella storia sempre più bizzarra e quasi assurda. Purtroppo però sembrava essere tutto vero. Lo sguardo di Keyla, nel vedere il pene di Percival, si sarebbe come illuminata, non riuscendo a non fissarlo, cercando quasi afferrarlo con una mano, se non fosse stata bloccata da un ulteriore spasmo a seguito della pressione del piede sulla sua intimità. La fenice poteva fare ben poco, dato che uccidere o ferire Val, se quella storia era vera, non sarebbe servito a nulla. Lentamente, molto lentamente, con uno sguardo riluttante, avrebbe portato le mani artigliate sulla superficie della verga di Percival, cingendola completamente, mentre il volto si avvicinava a essa, ormai a pochi centimetri. Avrebbe osservato rabbiosamente Val, per poi iniziare a leccarne la punta, assaporandone quell'aroma disgustoso, che mai avrebbe potuto accettare con piacere. Si sarebbe sforzata di proseguire, iniziando lentamente a masturbare Val, leccandola la sua cappella, senza mai pronunciare alcuna parola o alcun mugugno. Al suo fianco, intanto, Keyla avrebbe assitito a quella situazione con estremo disagio, invidiosa e vogliosa di poter soddisfare il suo nuovo faraone e di sentirlo direttamente su di sè, dato che fino a quel momento non aveva nemmeno potuto sfiorarlo. Il suo corpo si sarebbe scaldato ancora di più mentre si sarebbe portata le mani a massaggiarsi i seni e le gambe strette, completamente fradice. Non avrebbe resistito a lungo, se continuava così sarebbe letteralmente impazzita e probabilmente a Val non sarebbe stata utile una ragazza forte, ma priva di alcun controllo. . -
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Val ghignava con soddisfazione nel vedere la fenice che lentamente realizzava in che situazione fosse, non provò nemmeno a minacciarlo o a rispondergli a tono: era una tipa sveglia e sembrava aver realizzato come la sottomissione fosse l'unica possibilità per uscire da quella situazione. O quantomeno per impedire che succedesse qualcosa di brutto a Keyla. Come poteva dirle che oramai era troppo tardi per qualsiasi cosa? Semplicemente non lo avrebbe fatto, gustandosi il lavoretto poco entusiasta della creatura che al solo contatto si rivelava decisamente interessante: le sue mani, la sua lingua, il suo respiro, erano bollenti e assai distanti da qualsiasi essere umano che Val avesse mai assaporato. Anche se non si stava impegnando molto, la sua particolare energia era sufficiente per potergli dare quelle sensazioni uniche, e ben presto Val ne volle molte di più. Cercò di muoversi col bacino per costringerla ad aumentare l'intensità e il ritmo, ma in quella situazione sembrava molto più motivata Keyla che la sua compagna visto il modo in cui bramava del tutto impazzita la sua verga. La maledizione del faraone aveva attecchito alla perfezione su di lei e poteva utilizzarla per motivare Fenny ancora di più. Sapeva come agire, ma prima si gustò ancora un pò la sua lingua calda e quella bocca irresistibile, intenzionato a gustarsela come si deve, ma di sicuro non con quella faccia furiosa che lo fissava.
Smettila! Secondo te è così che si succhia un cazzo?! Levati sei patetica!
La respinse con disprezzo, spingendola a terra con un piede per allontanarla, in quel modo smise di tenere Keyla schiacciata a terra, liberandola dalla sua "prigionia" così che potesse finalmente prendere l'iniziativa.
Avanti Keyla, è il tuo turno: falle vedere come si succhia il cazzo di un faraone: voglio che mi fai impazzire, che lo spingi in gola con tutta la forza che hai in corpo, voglio che succhi fino all'ultima goccia del mio seme per riempirti la gola. Fallo per il tuo Faraone!
Allargò le mani verso di lei mentre le parlava in quel modo quasi affettuoso, lo sguardo di Val era molto particolare, sembrava quasi che stesse affidando una sacra missione alla più diletta dei suoi seguaci, una missione che solo lei poteva portare a termine. Un comportamento che l'avrebbe fatta sentire speciale, e che l'avrebbe motivata a fare del suo meglio. Rimase con le mani larghe ad aspettare che fosse lei a farsi avanti, e quando avrebbe preso l'iniziativa Val le avrebbe afferrato la testa con entrambe le mani, stringendola per le ciocche dietro anche, così da poterle tenere il capo mentre iniziava a scoparle la gola. Il tutto mentre fissava negli occhi Fenny, così che potesse capire cosa aveva fatto. Presto l'avrebbe portata a desiderare di prendere il suo posto, ma prima si sarebbe goduto la gola di Keyla che sembrava decisamente fresca, pressoché inviolata da un cazzo come quello di Val: davanti ai suoi sudditi fedeli, il suo potere lo rendeva più grosso e caldo, colmo di energia. La ragazza avrebbe avuto difficoltà a prenderlo tutto e seguire gli ordini del suo faraone, ma Val era certo che non si sarebbe tirata indietro.. -
Thrasir .
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Per quanto la situazione non lasciasse molte scelte, Fenny difficilmente avrebbe potuto mettere impegno in quell'atto osceno e tutt'altro che piacevole per lei. Anche se quello significava aiutare Keyla o liberarla da quella strana maledizione in cui era caduta, portare piacere a Percival non significava in alcun modo che le desse qualche tipo di soddisfazione. Forse per questo il ragazzo, dopo solo alcuni attimi, nonostante avesse cercato di imporsi su di lei con la forza inizialmente, si sarebbe liberato della fenice, scostandola via e chiedendo invece a Keyla di prendere il suo posto. Fenny avrebbe osservato la compagna, sperando in tutti i modi che facesse qualcosa per opporsi, ma quello che vide andò invece contro ogni sua aspettativa. La rossa, appena libera dalla piede che la opprimeva a terra, avrebbe cercato di rialzarsi, inginocchiandosi davanti al suo faraone. Si sarebbe avvicinata con il volto a quell'enorme verga, così invitante, così possente e così piacevole anche solamente a guardarla. La voleva e più volte avrebbe osservato il volto di Percival nel ricercare la sua approvazione, probabilmente ottenendola senza troppe richieste. Keyla si sarebbe quindi fiondata su di lui, avidamente, cercando di spingere quanto più a fondo il suo volto contro il pube del ragazzo, tentando di accogliere il suo membro dentro la propria gola, quasi a soffocarsi. Ogni sensazioni, ogni fitta di dolore si sarebbe però trasformata in piacere, dandole quindi lo stimolo necessario a proseguire e impegnarsi sempre di più con sempre maggiore foga. Gli occhi, quasi spiritati, sarebbero rimasti ad osservare il suo padrone, compiacendosi anche solamente a vederlo gemere per il piacere che gli stava dando. Fenny, al contempo, sarebbe rabbrividita ulteriormente, non capendo come fosse possibile. Pensava di vivere un incubo, qualcosa di surreale, ma invece era tutto vero, lo poteva sentire chiaramente. Avrebbe osservato silenziosa la scena, mentre una lacrima avrebbe segnato la sua guancia destra, come a voler rendere evidente che non vi era via di uscita.
N-no...
Un semplice e flebile lamento, prima di distgliere completamente lo sguardo verso il terreno, quasi rannicchiandosi su se stessa per cercare una protezione illusoria in cui nascondersi e non assistere a quello spettacolo orrendo. Sapeva che non sarebbe servito a nulla, ma non sapeva che altro fare. Vedere Keyla ridotta in quello stato la faceva sentire incapace di fare qualcunque cosa.. -
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Keyla vide l'approvazione negli occhi del suo faraone e non ci pensò due volte a dargli esattamente ciò che aveva richiesto: appena si sentì spingere dentro la gola di quella ragazza Val piegò la testa e la schiena all'indietro allargando le braccia in segno di vittoria, concedendosi un lungo gemito di piacere mentre si abbandonava alle cure della rossa. Come immaginava, quella sua bocca era davvero irresistibile: molto più calda del normale e piacevolissima, da scopare, complice anche il fatto che lei si stava impegnando davvero molto per dargli piacere. Il potere di Val su di lei aveva attecchito davvero a dovere, non poteva essere più soddisfatto, quindi si assicurò di ricompensarla muovendo leggermente il bacino allo stesso ritmo dei suoi affondi con la gola, afferrandole la testa con la mano destra stringendole i capelli e rendendo le penetrazioni più intense. La sua verga era consistente per un essere umano, abbastanza gonfia da riempirle del tutto la gola e spingere fino in fondo. Nonostante ciò, non c'era traccia di dolore o forzatura, solo piacere per chi compiaceva il suo faraone. Non aveva mai scopato la gola di qualcuno con tanto gusto, e nello spostare lo sguardo verso Fenny non poté fare a meno che ridacchiare malefico, ben conscio di averla portata oramai alla disperazione.
Hey Keyla, succhieresti anche le mie palle con la stessa devozione? voglio sentirle strette nella tua gola... fammi godere e ti ricompenserò facendoti assaggiare il mio seme.
Detto questo si rivolse invece a Fenny, assicurandosi di attirare la sua attenzione mentre Keyla si dilettava ad eseguire quell'umiliante richiesta, prendendosi cura dei testicoli del suo padrone, caldissimi e gonfi pronti per essere soddisfatti.
Andiamo Fenny, non arrenderti... forse non sei molto portata con la bocca, non devi vergognarti. Avanti, voglio darti un'altra possibilità, ma cerca di non deludermi altrimenti soffocherò Keyla usando il mio cazzo, hai capito?
Attirata la sua attenzione, Val avrebbe indicato con lo sguardo Max che non aveva sul volto nessuna traccia di dolcezza e bontà oramai, era complice del suo padrone e sghignazzava malefico mentre portava davanti alla fenice uno strumento perverso: si trattava di un grosso dildo dalla base capace di agganciarsi al terreno, costituita da due grossi e pesanti testicoli che servivano a renderlo immobile. La verga era dritta, sembrava quasi fatta di marmo e a guardarla era immensa, forse troppo rispetto al normale: poteva occupare tranquillamente metà del busto di una persona, quindi una vera e propria mostruosità, senza contare che era spesso anche più di un braccio. Dopo averlo assicurato al terreno davanti a Fenny, Max si fece da parte riportando la parola al suo faraone.
Voglio che ti siedi su quell'affare... e che ti pieghi su di lui per farlo entrare nel tuo culo... se riuscirai a farne entrare almeno la metà allora mi riterrò soddisfatto e lascerò andare Keyla, ma fino a quel momento...
Lasciarsi coccolare per un pò i testicoli servì a rendere la sua verga molto più dura e massiccia di prima, senza pietà Val avrebbe afferrato di nuovo la testa di Keyla e impedendole di fare anche solo un movimento avrebbe lui stesso affondato dentro la sua gola con tutta la mole del suo cazzo, spingendosela contro il pube e occupando tutto lo spazio possibile. Keyla avrebbe sentito il caldo pube del suo padrone e i suoi testicoli umidi e turgidi schiacciarsi contro le sue labbra, mentre quella verga enorme e caldissima le occupava tutta la gola, soffocandola senza lasciarle un attimo di respiro. I movimenti dentro di lei erano minimi ma sufficienti a scoparle la gola, la presa sui capelli le impediva di muoversi e Val le stava letteralmente sopra, non davanti, costringendola a tenere il volto rivolto verso l'alto e quindi assumendo una posa umiliante e perfetta per prendere la sua carne completamente in gola. La parte peggiore era che, nonostante stesse soffocando, per lei non ci sarebbe stato nulla se non il piacere più assoluto, e sarebbe stata capace di morire semplicemente soffocando nella più totale lussuria. Adesso toccava a Fenny salvarla, ne sarebbe stata in grado?. -
Thrasir .
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Fenny era terrorizzata ed allibita, non sapeva minimamente cosa fare, se non osservare increadula quello che Keyla stava facendo, senza minimamente ribellarsi o provare a combattere contro quel dannato ragazzo. Era chiaro per la fenice che non vi erano molte alternative se non assecondare, per il momento, il volere di val, ma il suo corpo era in qualche modo riluttante a quell'idea, e forse lo era con giusta causa. Keyla, al contrario, si sarebbe goduta nel migliore dei modi il membro del suo nuovo padrone, tentando di soddisfarlo al meglio che poteva, posando le mani sulle sue coscie e spingendo la nuca contro il suo ventre, accogliendolo quanto più poteva dentro di sè. Non si sarebbe ribellata nemmeno una volta presa per i capelli, lasciandosi guidare, mugugnando felice, seppure insoddisfatta per non aver ancora potuto ricevere il nettare di Val, il quale le avrebbe dato un ulteriore ordine. Keyla si sarebbe fermata, osservando le parti basse di Percival per qualche istante, per poi avvicinarsi sensualmente a lui, mentre il membro le copriva in parte la faccia. Avrebbe estratto la lingua, avvicinandola alla base del membro e delle sue sacche di carne ricolme e piene di seme, assaporandone quel gusto orrendo, ma che in quel momento la avrebbero saziata come poche cose al modo. Via via sempre più avidamente avrebbe allargato le labbra per accogliere dentro la bocca quanto poteva di quelle parti così delicate, massaggiandole con la lingia. Quell'odore indelebile la stava facendo impazzire e non ne poteva avere abbastanza. Quando poi Percival tornò a penetrarle la gola con il membro, Keyla si sarebbe lasciata guidare dai suoi movimenti, spalancando le braccia e lasciandole cadere verso il terreno, senza opporsi in alcun modo. Ben presto l'ossigeno avrebbe iniziato a mancare e degli spasmi avrebbe mosso ritmicamente il suo corpo, con lo sguardo sempre più spento e gli umori sempre più grondanti che bagnavano il terreno. A quello spettacolo si sarebbe aggiunto Max, intento a posizionare davanti a Fenny un membro artificiale, forse peggiore di quello di Val per dimensioni. La fenice lo avrebbe osservato, inorridita, riposando però poi lo sguardo su Keyla, sentendo come a poco a poco la sua fiamma si stava in qualche mdoo spegnendo. Doveva per forze di cose fare qualcosa e quindi, spaventata ed intimorita, avrebbe di scatto cercato di alzarsi in piedi, con le gambe che le tremavano, posizionando il sedere sopra di esso. Doveva sollevarsi sulle punte per poter solamente essere toccata da quella cappella enorme. Si sarebbe abbassata leggermente, stringendo le labbra, sentendo come il sedere si dilatava al minimo sforzo. Aveva bisogno di tempo, ma non ne aveva. Per questo, chiudendo gli occhi e urlando di dolore, Fenny si sarebbe lasciata andare, piegando le gambe e tentando di accogliere dentro di sè quell'affare sproporzionato, arrivando quasi a metà della sua lunghezza, restando paralizzata sul posto, mentre respurava affannosamente. Con ulteriori spinte, sempre più dolorose, tanto da farla lacrimare, avrebbe raggiunto finalmente l'obiettivo richiesto. Era completamente dritta e sentiva il suo ventre completamente rigido ed infiamme. Avrebbe aperto gli occhi verso Val, speranzosa che fosse accontentato, ma probabilmente quella speranza si sarebbe tramutata presto in ben altro. . -
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La dedizione di Keyla era meravigliosa, Val si gustò le sue attenzioni lasciandola fare senza però abbandonare mai la presa, e anche quando si ritrovò a spingere con forza dentro la sua gola per soffocarla non impedì mai alla ragazza di prendere l'iniziativa perché la sua gola, le sue labbra e la sua lingua lo stavano coccolando a dovere, strappandogli gemiti di piacere e spasmi caldissimi e osceni di quella verga spinta nel suo corpo. Keyla poteva sentire compiaciuta quanto il suo padrone stesse godendo, perché la cappella vibrava verso il suo stomaco e le vene che lo riempivano si gonfiavano ritmicamente come se dovesse venire da un momento all'altro. Una deliziosa ricompensa, non al pari di un abbondante orgasmo a più che sufficiente per dare al marchio del faraone il potere di farla godere come se quella fosse la scopata migliore della sua vita. Un piacere che nessun altro poteva farle provare ora che risultava maledetta. Ma per quanto appagato, il faraone non smise mai di provare a soffocarla perché aveva ancora una fenice da spezzare: Fenny accolse con disgusto il dono di Max e Val guardò divertito, con un sorriso malefico stampato sul volto, la fretta con la quale la creatura cedette al suo ricatto. Non poteva fare granché, era sotto il suo controllo più totale se voleva assicurarsi che Keyla non finisse davvero soffocata dal cazzo del suo padrone, e lo spettacolo si rivelò anche più intenso di quanto si aspettava. La fenice capì che non aveva molto tempo e seppur dolente, nonostante quella mazza risultasse assolutamente esagerata, la lasciò entrare dentro di sé come poteva, sforzandosi al limite per permettere a quella mostruosità di violarle il culo e accontentare il capriccio di Val. Quando fu per metà dentro di lei, e il ventre risultò gonfio per via della grossa punta che faceva lievemente capolino sotto la sua pelle, il ragazzo risultò estremamente soddisfatto e concesse finalmente a Keyla la sua ricompensa. La afferrò saldamente con le mani e dopo aver penetrato quella gola facendo in modo che il pube caldo le schiacciasse il naso, quella mazza prese a gonfiarsi ritmicamente facendo guizzare fiotti di sperma bollente e densissimo dentro di lei. Un orgasmo abbondante, un incendio di puro piacere solo per lei che le riempì lo stomaco, la gola e la fece traboccare dalle labbra e dal naso, costringendola a rimanere con quel tizzone di carne ardente anche quando lo sperma traboccava e le imbrattava la faccia. Il sapore e il calore di Val divenne tutt'uno con lei e ancora una volta il marchio del faraone la portò in un paradiso perverso irripetibile. Probabilmente Keyla sarebbe venuta solo facendosi riempire la gola del seme del suo faraone, e finalmente Val le avrebbe concesso un istante di respiro lasciandola cadere a terra mentre riprendeva aria. Lui si sarebbe spostato verso Fenny, congratulandosi con lei. La fenice avrebbe potuto notare che dopo l'orgasmo donato a Keyla la verga di Val si era leggermente ammorbidita, ma bastò avvicinarsi alla fenice perché una forza oscura e malefica lo rendesse di nuovo turgido come una pietra, e grosso quanto massiccio proprio come risultava prima. Una verga del genere era esagerata per un essere umano normale, ma era chiaro a quel punto che la maledizione di Val traesse potere proprio dalle sue vittime.
Che coraggio... che dedizione! Non ci hai pensato due volte! Adoro il tuo amore verso di lei, è davvero commuovente. Sono contento di star per diventare il padrone di due ragazze così intraprendenti. Sono sicuro che ci divertiremo molto assieme...
Detto questo si avvicinò a Fenny, lentamente, facendole assaporare il movimento del suo corpo mentre le distanze si chiudevano. Fenny era letteralmente impalata a quel cazzo enorme sotto di lei, e Val non esitò un solo istante ad afferrarle le gambe per staccarle dal terreno e ribaltarle fin sopra alle spalle della fenice. Questo le tolse il sostegno necessario per tenere quella verga mostruosa a distanza di sicurezza e la gravità la spinse verso il basso, portando il suo culo dilatarsi ancora di più e accogliere ulteriore massa dentro di sé. Ma non era tutto, perché da quella posizione, con la sua intimità esposta, Val aveva una visuale perfetta della fica della fenice e non ci pensò due volte a spingere l sua verga in avanti, il tutto mentre la fissava dritta negli occhi. Voleva gustarsi al sua espressione sofferente e perversa mentre veniva violentata dal suo nuovo padrone, si sarebbe goduto uno stupro in vecchio stile prima di renderla a tutti gli effetti sua schiava. La penetrazione non fu gentile né graduale, anzi visto che c'era un enorme corpo estraneo nel su oculo lo spazio risultava assolutamente esiguo, eppure Val spinse quel tizzone di carne dentro di lei in un solo colpo, fino in fondo, tanto invadente da risultare visibile sotto il suo ventre, mentre arrivava fino in fondo alla sua intimità.
Lo sapevo! La fica di una fenice è bollente! Non ho mai scopato niente del genere! E' la fine del mondo!
L'eccitazione di Val era visibile sia sul suo volto perverso che nei suoi movimenti altrettanto lascivi: iniziò a muoverei l bacino da subito, scopandosi la fenice con la sua mazza enorme mentre la teneva per le gambe. I suoi movimenti la spingevano anche su e giù su quel perverso trono del dolore, aprendole ulteriormente quel culetto già martoriato e concedendole una stimolazione assolutamente esagerata.. -
Thrasir .
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Il corpo di Keyla avrebbe iniziato a tremare sempre più mano a mano che l'ossigeno iniziava a mancare e l'eccitazione del momento si faceva sempre maggiore mentre la sua gola veniva violata dalla verga di Val, i lquale non si stava affatto trattenendo, godendosi a pieno la sua nuova servetta. Nonostante la possibilità di restare seriamente lesa da quel rapporto, Keyla non si sarebbe minimamente tirata indietro, mentre le braccia e la gambe si facevano sempre più pesanti, con uno sguardo vuoto ed esausto, ma palesemente compiaciuto e felice. Quando finalmente Percival le venne in bocca, lo spettacolo fu a dir poco agghiacciante per Fenny. L'intero volto sarebbe stato coperto dal seme del ragazzo, che la avrebbe inondata, riempiendole gola, bocca e narici, facendo raggiungere un orgasmo indescrivibile alla rossa, che venne sul posto, mentre a poco a poco perdeva i sensi, creando una pozza sotto il suo sedere, mista tra umori ed altri liquidi ben meno romantici. Quando Val la lasciò andare, Keyla sarebbe caduta di peso sul pavimento, con spasmi incontrollati del corpo, mentre tossiva spasmodicamente cercando di recuperare fiato. Il ventre era leggermente più gonfio vista la quantità di seme ingurgitata mentre a poco a poco il sigillo dello scarabeo si faceva più flebile. La fenice aveva il volto completamente ricoperto da una smorfia di dolore e paura, spostando lo sguardo dalla sua amica a quella di Percival. Avrebbe quasi voluto rialzarsi in piedi e scappare, ma il ragazzo la avrebbe preceduta, afferrandole invece gli arti inferiori per toglierle l'unico supporto che aveva. La verga ancorata al pavimento si sarebbe fatta uleriormente più strada dentro di lei, facendola urlare. La cosa non fece che peggiorare ulteriormente quando il ragazzo avrebbe violato anche la sua intimità, sfondandola in solo colpo, scolpendo in modo perverso il ventre della fenice, che avrebbe chinato all'indietro la testa, ansimante e dolorante, mentre portava le mani verso Percival, cercando inutilmente di allontanarlo da sè, non facendo altro che peggiorare le cose, dato che più si muoveva più il suo sedere si dilatava, aumentando quell'insieme di spiacevoli sensazioni che stava provando. Percival avrebbe chiaramente potuto sentire come il corpo di Fenny fosse più caldo, molto più caldo di quello di una normale creatura. Si poteva quasi dire che avrebbe potuto ustionarlo alla lunga, se non fosse stato attento. Ma nulla gli avrebbe impedito di abusare di lei in quel momento, di certo non si sarebbe tirato indietro conoscendolo. Fenny avrebbe iniziato ad urlare e gemere, venendo sospinta su e giù da quelle due verghe maledette, che a poco a poco stavano dando una nuova forma al suo corpo, anche se sarebbe servito tempo per adattarle completamente. Ma Percival aveva tutto il tempo del mondo ora. . -
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Percival era arrivato in paradiso, un paradiso spietato, pericoloso per certi versi, ma bollente e irresistibile. La carne di Fenny era unica e non riusciva a smettere di scoparla anche quando si riprometteva di diventare più attento e tornare a giochi perversi di vario tipo, ma la scoperta di un mondo tanto affascinante come il sesso con simili creature lo aveva del tutto assorbito e sentire la sua fica che si agitava mentre il suo culo si allargava sotto quell'enorme dildo rendeva assolutamente impossibile per lui arrestare quello stupro spietato e senza freni. Non voleva smettere, e continuava a fotterla con quella verga sempre più grossa che pulsava dentro di lei, che rendeva le sue pareti vaginali il più tirate possibile già messe ardentemente alla prova dallo strumento che la impalava da dietro e le strappava gemiti di dolore e di piacere. Spinse il suo cazzo in fondo ad ogni colpo, sempre più in fondo, sempre più forte, arrivò davanti al suo utero e non si preoccupò affatto di violarlo cercando di riuscirci nella maniera più violenta e frettolosa possibile perché quel calore quasi ustionante lo aveva reso semplicemente assuefatto. Approfittò di quel momento per concedere un istante di tregua a Keyla, quel tanto che bastava per farle riprendere fiato, ma non aveva ancora finito con lei, con nessuna delle due. La loro prima sevizia era appena iniziata.
Quanto devo venirti dentro per farti fare delle uova?! E' così stimolante... la sola idea di quello che posso fare con questo corpo mi eccita e mi fa uscire di testa! Non voglio smettere, non riuscirò mai a smettere... adesso siete mie tutte e due!
Rideva perverso e soddisfatto, senza mai staccare lo sguardo dall'espressione di Fenny, gustandosi la sua disperazione, il suo dolore, il suo piacere. Era certo che volesse finirla il prima possibile, sia per lei che per Keyla, e lui si sarebbe dimostrato un buon padrone... al giusto prezzo ovviamente.
Giurami fedeltà Fenny! Supplicami di venire dentro di te e pregami di concederti lo stesso fato di Keyla e sarò soddisfatto...
Non la migliore delle soluzioni, ma non poteva fare altro che assecondarlo se voleva anche lei un minimo di respiro, dato che a quel punto per colpa dell'eccitazione e della frenesia Val non stava muovendo solo più i i fianchi dentro di lei, ma con le braccia la agitava in alto e in basso, usando il grosso dildo che la impalava come seconda penetrazione rendendo il tutto molto più intenso. E ovviamente aveva una parte anche per Keyla.
Keyla che stai facendo, sei già sazia?! Abbiamo appena iniziato... vieni qui e lecca le mie palle e il mio culo, mi piace sentire la lingua delle mie ragazze lì... è per questo che sono sempre molto pulito!
Ghignante, soddisfatto e malvagio, Val si sarebbe preso tutto da quelle due, dal loro piacere alla loro dignità.... -
Thrasir .
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Fenny non aveva mai provato nulla del genere, nemmeno quando era stata violata da un licantropo era rimasta così straziata da un rapporto non voluto o desiderato. Non riusciva minimamente a percepire nulla se non il tremendo dolore delle sue parti intime più senisibili che venivano continuamente violate ed allargate senza alcuna tregua, deformandole in u nqualcosa che ben presto sarebbe stato irriconoscibile. La fenice continuava disperata a cercare di allontanare da sè Percival, portando le mani sul suo addome, ma le forze erano praticamente nulle e l'unica cosa che riusciva a fare era gemere ed urlare disperatamente, mentre le lacrime le solcavano sempre di più il volto. Non avrebbe risposto a Percival ed alla sua domanda, era imbarazzante e di certo non era la situazione per discutere dell'attività riproduttiva di una creatura leggendaria, anche se di leggendario, in quel momento, Fenny aveva ben poco. Solo lo sguardo, per un brevissimo istante, si sarebbe abbassato a cercare Keyla ancora a terra, mentre tossiva e prendeva fiato. Sembrava quasi sperasse la potesse aiutare, ma quello che vide non fu altro che una ulteriore pugnalata al cuore. La rossa, ancora intontita, si sarebbe rivoltata sul pavimento, a pancia in giù, cercando di rialzarsi con la forza delle braccia. Sarebbe scivolata a terra un paio di volte, ancora esausta e provata da ciò che le aveva fatto Percival, ma l'ordine del ragazzo era stato udito e Keyla non voleva altro che soddisfarlo al meglio delle sue possibilità. Si sarebbe mossa gattoni verso le spalle del suo nuovo padrone, arrampicandosi con le mani sulle sue gambe, portando il viso davanti al suo sedere. Lo avrebbe osservato, vogliosa ed ansante, ancora coperta in gran parte dalla doccia di poco prima. Si sarebbe quindi avvicinata con il volto, leccando la chiappa sinistra di Percival, per poi passare alla destra, in modo alternato. Dopo alcuni passaggi avrebbe portato le mani sul sedere, cercando di allargarlo così da poterci infilare nel mezzo il volto, tentando di leccare ogni singola parte di quella zona del corpo del ragazzo. Non si sarebbe risparmiato, tentando di soddisfarlo al meglio, piegandosi sempre di più sotto di lui, tentando di seguirne i movimenti mentre continuava a penetrate Fenny. Avrebbe iniziato a leccarlo dalla base dei testcoli sino a poco sopra l'ano, succhiando ogni tanto e leccandosi le labbra. Il sapore sarebbe stato orribile, probabilmente, per qualunque altra persona, ma la maledizione su Keyla sembrava rendere tutto così delizioso e prelibato che era impossibile resistere. Fenny, alla vista di tutto ciò, avrebbe iniziato a scuotere la testa, disperata, ed all'ulteriore penetrazione avrebbe urlato alla richiesta di Percival, cedendo a sua volta.
Venimi dentroooooooo!. -
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La disperazione di Fenny e la sottomissione di Keyla furono anche più piacevoli della mera soddisfazione della carne. Certo la fica della fenice era deliziosa, irresistibile, ma Val iniziò a godere sul serio solo quando iniziò a sentire la lingua e le labbra della rossa scorrere tra i suoi testicoli e sulle sue parti intime, stimolandolo così tanto da farlo pulsare ancora più forte dentro la fenice e farlo muovere di conseguenza in maniera incontrollata. Anche lui smise di blaterare a caso concentrandosi sui lunghi gridi di piacere che quelle due gli stavano strappando. Era davvero un'esperienza incredibile per lui, risultato inatteso e perverso che lo portò al culmine appena Fenny decise di arrendersi completamente a lui. Afferrandola saldamente per le gambe la spinse verso di sé il più forte possibile, così da spalancarle l'ano con quell'enorme dildo sotto di lei e riempire tutta la sua calda carne con quella verga enorme e pulsante. La punta arrivò così a fondo da violare il suo utero e ogni singolo schizzo di seme finì dentro la sua più profonda intimità. Ogni fiotto era come un'eruzione bollente e irrefrenabile, era davvero abbondante e denso, come se non bastasse l'enorme cazzo del ragazzo bloccava del tutto le carni della fenice, aiutato anche dall'ulteriore spazio occupato dal dildo nel suo culo, pertanto inizialmente non scivolò via una sola goccia dalla sua intimità e piuttosto prese a gonfiarsi il ventre della fenice assumendo un aspetto semplicemente osceno. A quel punto fu Val a farsi indietro, lasciando la povera creatura letteralmente impalata su quella perversa asta mentre la sua intimità finalmente libera iniziava a grondare di tutto quel seme che le era stato riversato dentro. Uno spettacolo meraviglioso che Val osservò lasciandosi eccitare ancora da un simile risultato. Fenny era stata onesta con lui, quindi meritava un premio. In seguito all'orgasmo di Val, Keyla avrebbe sentito il suo corpo rinvigorirsi e la sua mente diventare più chiara: il respiro smise di mancare e i muscoli di dolere. Aveva assecondato il suo faraone e lui, col suo potere, le aveva dato benessere. Più lo assecondava, più sarebbe stata bene, e lo stesso sarebbe toccato a Fenny. Val infatti si avvicinò a lei, senza penetrarla di nuovo ma lasciandola impalata su quella verga enorme, quasi priva di sensi. Le afferrò le mani e le congiunse, stringendo tra di esse una piccola scatola facile da aprire. Al suo interno c'era uno dei suoi simboli maledetti e aprendolo Fenny sarebbe stata colpita da quel maleficio a sua volta... ottenendo gli stessi benefici di Keyla. Visto il loro legame, non le sarebbe stato difficile comprenderlo e quello era l'unico modo per lavarsi via tutta l'umiliazione e mettere fine a quella perversa tortura.
Aprila... e sarai mia. Insieme a Keyla. Se lo farai... darò ad entrambe il piacere più grande della vostra esistenza.
Forse Fenny poteva resistere alle sue malefiche richieste, ma di sicuro non avrebbe detto di no alla sua compagna di vita. Quindi Val afferrò il volto di Keyla, tenendola in ginocchio davanti a lui, vicinissima al suo membro ma costringendola a guardarlo dritto negli occhi, per darle una meravigliosa notizia.
Sei stata bravissima Keyla... se ora Fenny deciderà di unirsi a noi, la mia gioia sarà tale che ti scoperò fino a che non sarai sazia oltre ogni immaginazione...
A quel punto, anche se Fenny avesse esitato, Keyla l'avrebbe supplicata pur di compiacere il suo faraone e ottenere finalmente l'agognata ricompensa.. -
Thrasir .
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Fenny ormai era completamente sconnessa dalla realtà, non riusciva quasi più nemmeno a capire dove si trovava, visto che il suo corpo era devastato dalle sensazioni che Val le stava donando. Nessun carnefice avrebbe potuto probabilmente ridurla in quello stato, nemmeno il più crudele, mentre un apparentemente semplcie ragazzo la aveva praticamente ridotta ad uno straccio irriconoscibile. Il corpo avrebbe tremato in spasmi continui mentre il ventre si gonfiava con il seme del ragazzo, intento a raggiungere l'apice del piacere, reclinando la testa all'indietro e perdendo per qualche attimo i sensi, lasciandosi completamente andare. La muscolatura, pesante e rilassata, la avrebbero fatta scendere ulteriormente sul dildo ancorato a terra, facendolo quasi sparire dentro di lei, ormai sconfitta ed umiliata. Ma Val non aveva affatto finito. Appena avrebbe riaperto gli occhi, la Fenice si sarebbe ritrovata tra le mani una scatola, apparentemente innocuo e priva di alcun significato. Avrebbe sentito in modo distante le parole del ragazzo, osservando Keyla al suo fianco, ancora inginocchiata e con il volto intneto ad osservarla, languida e vogliosa.
Ti prego Fenny, non sai cosa ti stai perdendo...non ti è piaciuto quello che hai provato ora? Ti prego, apri quella scatola...dai!
Keyla la avrebbe osservata speranzosa, inebriata dall'odore del seme del suo padrone, senza allontanarsi minimamente da lui ed anzi, quasi abbracciandolo, con gli abiti ed il volto ancora fradici. La fenice, incerta, avrebbe osservato la scatola, per poi, tremolante, andare ad aprirla. Appena aperta sarebbe apparso sul suo corpo lo stesso marchio che era presente sul corpo della rossa e la fitta che le colpì entrambe fu fortissima, tanto portarono tutte e due le mani sul punto in cui era presente il marchio, leggermente doloranti. Ora Val aveva due nuove servitrici, seppure fosse chiaro che dovevano essere prontamente addestrate e tenute sotto scacco. Soddisfarle e alleviare la maledizione del marchio le avrebbe fatte rinvenire rapidamente, facendo tornare almeno un lume di chiarezza nelle loro menti. Ma torturarle probabilmente faceva parte dei piaceri di quello strano potere antico.. -
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Mentre Fenny apriva lentamente la scatola sotto le perverse suppliche di Keyla, Val osservava compiaciuto la situazione, allargando un ghigno divertito e ridacchiando tra sé mentre avvicinava al proprio corpo Keyla e le dava qualche bacio sul capo, baci che non avevano proprio niente di affettuoso e somigliavano più a qualcosa di possessivo, malato, profondamente sbagliato. Quando anche Fenny ricevette il marchio entrambe furono definitivamente in suo potere, e poté smettere una volta per tutte di cercare di essere accondiscendente. Non ce n'era più bisogno. Si alzò di colpo con una mano sulla testa di Keyla, usandola come sostegno, alla stregua di un oggetto, per poi rivolgersi a Max che fino a quel momento era rimasto a guardare la scena affascinato dalle doti del suo maestro.
Max, avanti libera Fenny da quell'affare e dalle una ripulita. Io devo occuparmi di Keyla.
Il ragazzo nel mentre aveva organizzato un materasso da gettare a terra così da creare il giusto giaciglio per il suo padrone e le sue nuove amanti, ma le parole di Val lo fecero stizzire ed iniziò a lamentarsi come un bambino capriccioso.
Ma non è giusto! Anche io ho voglia del cazzo del mio padrone! Avevi promesso che sarei stato ricompensato!
Credi che le lamentele mi eccitino?! Stasera sono per Keyla, l'ho promesso non ricordi?? Non fare i capricci o non ti darò proprio un bel niente!
Val sapeva essere spietato anche con i suoi più fedeli servitori, ma il tono di comando non fece infuriare affatto Max, anzi abbassò il capo col rossore sul volto come se si fosse vergognato per la sua richiesta infantile. Non doveva disubbidire, dopotutto Val era il suo faraone. Quindi decise di ubbidire, lasciando spazio a Val per avvicinarsi al materasso e far cenno a Keyla di avvicinarsi a sua volta. Nel mentre il piccoletto avrebbe aiutato Fenny a liberarsi dal grosso dildo infilato nel suo culo, non senza fatica vista la profondità a cui era arrivato quell'affare. Il ragazzo non trattenne i commenti.
Wow... nemmeno io l'avevo preso così tanto in fondo! Lo vedo nel suo stomaco... si è fatta quasi penetrare del tutto... questa fenice è davvero una pervertita! Non posso credere che il mio padrone mi farà pulire qualcosa di così osceno...
Se priva di forze, Fenny sarebbe crollata in avanti, a terra, intenta ad osservare ciò che stava succedendo tra Val e Keyla, mentre Max iniziava lentamente a leccarle il corpo con un certo disappunto. Leccava con più felicità il seme sparso sul corpo di Fenny appartenente al suo padrone che non la pelle della fenice. Non si privò però del piacere di toccare le natiche morbide di quella creatura, irresistibili anche per un simile soggetto, iniziando a leccare tra le sue natiche e la sua intimità piena di seme, succhiando e inghiottendo tutto ciò che era di troppo. Val conosceva molto bene il suo potere e sapeva benissimo che non funzionava con altri che provavano a dare piacere ai suoi schiavi, anzi l'esatto contrario: il potere del marchio era così forte ed inebriante che chiunque altro al di fuori del faraone provasse a dare piacere alle sue vittime non ci sarebbe riuscito, finendo addirittura con l'infastidirle, lasciandole insoddisfatte. Quindi prestare a Fenny Max per ripulirsi non era affatto un favore, e questo Val lo sapeva bene. In quel modo l'avrebbe affamata, lasciandola insoddisfatte dalla lingua del piccoletto e costringendola a guardare il destino che invece toccava a Keyla l'avrebbe resa vogliosa di lui. Val aiutò Keyla a trascinarsi fino al materasso, e si assicurò di spogliarla del tutto senza lasciarle nulla a dosso che non fosse la sua nuda pelle.
Keyla tu ora sei mia, lo sai vero? Mi aspetto che me lo dimostri... guarda attentamente.
Val avrebbe esibito il suo cazzo davanti a lei: era molto più "normale" rispetto a quando aveva scopato Fenny, di sicuro un cazzo meritevole ma non ancora esagerato, non ancora capace di farle provare qualcosa di estremo.
Non è ancora pronto per farti gridare... quindi ora voglio che tu mi faccia vedere dove vuoi che il tuo padrone ti scopi... e che confessi il tuo desiderio di sentirlo dentro di te, nella carne e nel seme. Voglio sentire la tua dichiarazione d'amore verso il mio cazzo Keyla... e voglio che lo fai mostrandomi la parte più profonda di te...
Proprio com'era successo con Fenny, Val aveva intenzione di portare Keyla ad umiliarsi usando la sua stessa bocca.... -
Thrasir .
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Il piano di Percival sembrava aver funzionato alla perfezione, riuscendo quindi ad ottenere il premio tanto ambito, ovvero il servizio di una ragazza accompagnata dalla sua creatura leggendaria e mitologica. Una aggiunta di tutto rispetto alla sua collezione, probabilmente. Keyla sarebbe rimasta a guardare Fenny, mentre faceva da sostegno al suo padrone, intento a rialzarsi. Avrebbe sorriso verso di lei, evidentemente felice di sapere che potranno ancora stare insieme ed affrontare anche quell'avventura senza separarsi. Si sarebbe poi voltata verso Percival, seguendolo in direzione del materasso, lasciandosi spogliare senza alcun imbarazzo, anzi. Vedere il suo faraone intento a spogliarla era qualcosa di decisamente appagante. Avrebbe ascoltato il suo dire, sentendo la richiesta di Percival, il quale ora poteva vedere nitidamente il marchio del suo potere sul corpo della giovane. Un corpo snello, allenato, non troppo formoso, ma di certo non da disprezzare. Per un istante il ragazzo avrebbe potuto notare come lo sguardo di Keyla si sarebbe posato oltre di lui, verso Fenny, fissandola quasi in modo vuoto, serio. Un'espressione che però sarebbe durata solo alcuni attimi, sufficienti però a far capire che la maledizione aveva attecchito, certo, ma senza la dovuta attenzione non sarebbe stato semplice tenere sotto scacco quelle due. La rossa sarebbe tornata a guardare Percival, posando poi lo sguardo sul suo pene. Non poteva resistere ulteriormente, voleva sentire il faraone dentro di lei e per questo si sarebbe adagiata di schiena sul materasso, piegando le gambe verso il ventro ed allargandole mentre con le mani andava ad allargare la propria intimità, completamente umida e pronta ad essere violata. Da quella posizione Percival poteva ben vedere dentro il priumo tratto del fiore di Keyla, una posizione decisamente perversa.
Voglio sentire il tuo cazzo dentro di me, voglio che mi penetri sino in fondo, voglio che mi fai impazzire, non resisto!
Nel mentre Fenny avrebbe assistito impotente a quella scena, completamente sdraiata in avanti, incapace di muovere anche un singolo muscolo dopo quello che aveva subito. Era decisamente provata, ma per sua sfortuna il ragazzetto che la stava aiutando aveva tutt'altre intenzioni. Voleva semplicemente divertirsi anche lui e per questo avrebbe iniziato a leccarla cercando di raccogliere lo sperma del suo padrone. Ogni leccata sembrava quasi trafiggerle il petto nel punto in cui era apaprso il marchio, dandole un fastidio decisamente difficile da spiegare, ma che di certo non la avrebbe lasciata felice. Avrebbe iniziato, dopo poco, a mugugnare, mentre dalla sua intimità continuavano a sgorgare fiotti di sperma raccolti da Max. Con le mani avrebbe cercato di allungarsi verso la nuca del ragazzetto, quasi a volerlo allontanare, ma nel suo stato attuale le sarebbe stato decisamente difficile..
