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.Enas era alquanto sollevato nei riguardi delle parole di Lotor...significava avere almeno un po' di tempo prima che potesse cambiare idea, tempo che il ragazzino poteva impiegare per soddisfare al meglio delle sue possibilità il compagno di stanza ed evitare strane conseguenze. Con questi pensieri in mente poteva solo subire l'attacco delle dita violacee, e dando il bel spettacolo del suo culetto muoversi in brevi spasmi, completamente normali vista la pressione che veniva esercitata su di questo, ma che indubbiamente avrebbe stuzzicato non poco la fantasia di chiunque. Sembrava quasi volersi liberare dalla presa delle dita, ed ovviamente con un individuo come Lotor che stava guidando l'attacco questo avrebbe solo provocato reazioni peggiori e più aggressive, come per esempio quella che presto avvenne nei confronti della bocca di Enas. Il giovane era abbastanza sicuro che la biologia non fosse d'accordo con entrambe le versioni di Lotor, ma metterlo in luce sarebbe servito a ben poco, e farlo in quel momento si sarebbe rivelato pressochè impossibile: il membro del compagno era già bene in profondità, piantato nella bocca e dando occhiate curiose alla gola di Enas, che non poteva fare altro se non dargli delle impacciate leccate, e muovere la testa. Il movimento era circolare, costante, in modo da stimolare al meglio possibile Lotor nelle condizioni relativamente limitate in cui Enas versava. Non sarà passata neanche un'ora da quando il ragazzo er aqui, ma già si ritrovava a culo all'aria, e la bocca piena del sesso di un altro ragazzo....di certo non l'esempio di "vacanza di studio" per eccellenza. . -
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Forse non si trattava di uno studio accademico ma Lotor si stava assicurando di esaminare a dovere la gola del suo compagno di stanza, e si poteva dire lo stesso a proposito di Enas e del suo membro, qualcosa di educativo c'era di sicuro e qualsiasi professore sarebbe stato soddisfatto nel sentire i gemiti caldi e profondi di Lotor in quel momento, quando la ricerca era già avviata e pronta per essere messa in pratica. Più il minuto partner si impegnava, più le dita di Lotor si facevano invadenti, penetrandolo e torcendo le sue stesse dita per assicurarsi che quelle resistenti nocche deformassero a dovere la sua corolla di carne, mentre le abili massaggiavano la parete che confinava con la prostata così da accendere ancora di più il desiderio. Si domandò se non avesse dovuto concedergli subito un piccolo assaggio del suo orgasmo, ma Lotor era eccitato come non mai e non voleva perdere nemmeno un grammo di quell'erezione esagerata per lui, aveva la netta intenzione di spingerlo dentro Enas con tutte le sue forze per farlo gridare di piacere e sentirlo gemere sotto i suoi colpi, pertanto dopo un affondo più deciso della sua carne lo liberò dalla presenza delle dita e si fece indietro, permettendogli finalmente di riprendere fiato come si deve. Mentre Enas annaspava, Lotor lo avrebbe afferrato per il mento con la mano destra, sempre col pollice infilato nella sua bocca, sgranata o meno che fosse, mentre lo sollevava verso di sé per guardarlo meglio in faccia. Voleva assaporare la sua espressione perversa e nel mentre lo avrebbe ammirato accaldato, nudo ed eccitato davanti a lui, probabilmente impaziente di ricevere un premio per quello splendido lavoro di bocca. Ma come poteva portarlo ad eccitarsi ancora di più? Come poteva dargli un ulteriore ostacolo che lo portasse a desiderare il momento clou più che mai? Un'idea perversa lo attraversò e la mise subito in pratica.
L'ultima volta ti ho fatto indossare dei vestiti per me... dimmi la verità, ne hai portato qualcuno non è così?
In realtà non ne era certo, ma era pronto a scommetterci ovviamente, anche solo per metterlo in imbarazzo. Inoltre, se anche non fosse stato così, Enas poteva comunque evocare qualcosa di perverso da indossare per lui, la scelta se sembrare un amante ubbidiente oppure un imbarazzato dissidente era solamente sua, Lotor lo avrebbe divorato in entrambi i casi.. -
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Presto Lotor cominciò a velocizzare i movimenti, esplorando i buchi alle estremità opposte una dell'altra, ma collegate indissolubilmente dalla pazienza e passione che il compagno di Enas ci stava mettendo. Come risposta il ragazzo non potè che non gemere come un micio a cui si fanno le coccole, con un mugugnio di piacere che facendo vibrare le corde vocali e la gola tutta, forniva un ulteriore stimolazione al pene che era arrivato fin lì, come se fosse un premio per avercela fatta. Enas poteva respirare a malapena per via dell'inclinazione inusuale del suo collo, e per questo i gemiti si mischiavano agli ansimi in un vocalizzo che sembrava più di piacere, che un affannoso tentativo di prendere aria. Enas poteva scuotere le anche, le gambe e le braccia, ma non sarebbe riuscito a scollarsi Lotor da dosso, almeno finchè non o fece lui stesso. Il giovane si prese qualche secondo con la faccia a terra, rsspirando affannosamente alla ricerca di nuova aria, ma Lotor non poteva lasciargli fare neanche quello in pace: la sua domanda colse Enas talmente di sorpresa che questo rischio di strozzarsi con l'aria, non riuscendo bene a capire come questa cosa fosse, anche se stava letteralmente avvenendo.
C-cosa!? Certo che non ho portato dei vestiti, fino a mezz'ora fa non sapevo neanche che ci saresti stato!
Di certo però da dopo il loro incontro qualcosa era avvenuto...non solo aveva provato quasi per scherzo dei vestiti un poco femminei, ma era anche stato preso preda di un essere infernale che gli aveva fatto indossare un costumino estremamente umiliante...ma di cui non si poteva negare la carineria. Probabilmente gli sarebbe stato possibile evocare qualcosina, ma solo con una discreta capacità coercitiva....cosa che sicuramente Lotor era in possesso.. -
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Enas stava facendo il difficile? Lo sguardo di loro si rivelò sinceramente sorpreso, forse aveva fatto un minimo di esperienza dal loro ultimo incontro e aveva capito come giocare meglio le sue carte. Il suo amante dalla pelle viola era impressionato, ma non bastava di certo così poco dal farlo desistere, anche perché sapeva perfettamente che anche Enas adorava mettersi in mostra, quindi semplicemente doveva essere un pochino più convincente. Allora allargando un sorriso malefico e maledetto, Lotor si alzò dal letto in cui si trovavano, avvicinandosi ad Enas con la mole di carne che rappresentava il suo cazzo in tiro, deciso a convincerlo in maniera molto più chiara. Afferrò con la mancina i capelli di Enas, non con cattiveria ma con la giusta forza, mentre con la destra prese la sua verga, stringendola bene alla base così che il centro e la punta risultassero gonfi. Lo spinse contro il volto di Enas, masturbandosi un pochino, facendogli sentire davanti agli occhi e sotto il naso il calore del suo cazzo e il modo in cui pulsava.
Vuoi prendermi per il culo, Enas? Siamo maghi noi... non esistono limiti di spazio. Se non hai qualcosa da indossare è perché non vuoi mostrarmela, e questo mi indispettisce. Forse non ti va di sentire ancora questo cazzo dentro di te? Magari vuoi che ci fermiamo qui...
Lo costrinse ad assaporarlo per bene, masturbandosi sulla sua faccia e dandogli anche qualche colpetto sulla guancia con quella mole non indifferente. Usò il volto di Enas per masturbarsi, ma se quel piccoletto avesse provato a leccarlo, succhiarlo o anche solo dargli un saluto con le labbra, Lotor lo avrebbe allontanato ogni volta, riprendendo a darsi piacere da solo. Poi si fermò davanti a lui, piegandogli la testa all'indietro il più possibile, continuando a premergli il cazzo e le palle bollenti contro il volto. Voleva provocarlo, ma anche fargli sapere chi tra loro due comandava.
Avanti... vuoi forse deludermi? Fammi vedere cos'hai in serbo per me e ti assicuro che non te ne pentirai...
Il suo tono si fece leggermente più docile a quel punto e indipendentemente dalla risposta di Enas lo avrebbe lasciato andare, continuando a masturbarsi davanti a lui impaziente di vedere finalmente una risposta. Era questo quello che voleva Enas? Essere dominato?. -
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Enas rimase ad ascoltare le parole di Lotor in silenzio, lasciandosi muovere senza protesta....visto che probabilmente fare ancora più resistenza non avrebbe portato a nulla ma ulteriore moto. Era estremamente imbarazzante da ricordare, ma il ragazzo aveva avuto i suoi particolari interessi in...materia di outfit alquanto rivelatori. Si sarebbe volentieri fermato lì, ma la forza con cui il compagno di stanza lo stava dominando indicava una certa riluttanza a lasciarlo andare come se nulla fosse....e se non succedeva oggni, probabilmente la giornata seguente avrebbe dovuto assaggiare la forza di un Lotor in calore ed in astinenza, cosa che non gli pareva ottimale. E poi, un po di divertimento non gli avrebbe fatto male...lo stuzzichio stava anche funzionando, visti gli inconfondibili annusii che ogni tanto si potevano sentire, quando il membro era particolarmente vicino alla sua faccia.
Va bene, va bene, ti farò contento, lasciamo solo un secondo...
Non era davvero necessario, ma voleva prendersi un attimo per non dover pensare a quel grosso cazzo che gli stava a pochi millimetri dalla bocca...e che gli faceva venire strani pensieri ogni volta che l'immagine gli passava in testa. Era già successo anche a lezione, e vista la passione di Enas per l'abbigliamento alquanto attilato, ciò aveva provocato situazioni da cui era stato difficile districarsi senza problemi. In ogni caso Enas avrebbe mosso la sua mano, ed intorno a questa si sarebbero formate stringhe di magia nerastra, che formando come una tasca in aria, avrebbero consentito ad Enas di tirare fuori un abito alquanto inusuale, e probabilmente non la prima cosa che possa venire in mente in questi contesti, ma indubbiamente carica di un certo fascino: un abito di solito indossato nei templi giapponesi. Quando al ragazzo era venuto in mente di provare a replicare le sensazioni avute con Lotor la sua prima volta, l'acquisto di un'uniforme classica giapponese era subito venuts in mente...ma dopo qualche giornata di riflessione, decise di assecondare un gusto più esotico e raffinato; sfortunatamente l'abito finiva per stargli largo sopratutto sulle spalle, che esigevano la presenza un poco di seno per rimanere bene al loro posto, ma probabilmente avere una spalla (e qualcosa in più) oscenamente allo scoperto avrebbe attizzato ancora di più il giovane di fronte a lui.
Puoi lasciarmi un secondo, per potermi cambiare....?
Anche se detto sottovoce ed in modo sottomesso, Enas aveva comunque fatto una richiesta: er adavvero cambiato, rispetto al loro primo incontro?. -
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Quando Enas decise di assecondare la sua richiesta, Lotor non si aspettava di certo di vedere un abito tradizionale giapponese tra le sue mani. Ma lo tirò fuori dall'evocazione dimensionale con la sicurezza di chi lo ha fatto senza pensarci, come se fosse una risposta chiara e senza dubbi. Lo sguardo di Lotor si fece curioso perché sapeva bene che di solito quegli abiti erano associati ad un tipo di perversione simile alla deprivazione della purezza, un pò come succede per gli occidentali con gli abiti da suora, se poi ad indossare un abito del genere era un ragazzo... la cosa si fece alquanto interessante, l'apprendista mago aveva tutta l'intenzione di vedere dove Enas avesse deciso di andare a parare, pertanto volle assecondarlo, non senza tentarlo prima: qualche goccia di saliva rimasta sul suo membro venne raccolta dall'indice di Lotor per poi portarlo di nuovo sulla punta, spalmandoselo per bene in modo da renderla lucida mentre pulsava impaziente.
Va bene, posso aspettare...
Lo disse con un tono che voleva lasciar intendere che si stava domandando se Enas fosse in grado di fare altrettanto con la pazienza. All'inizio pensò di voltarsi e basta ma poi realizzò che forse Enas aveva intenzione di organizzare qualcosa di molto invitante, non voleva tarpargli le ali pertanto si diresse in bagno, chiudendo la porta e aspettando che il suo compagno di stanza lo invocasse con una parola. Ovviamente, Rakhna dal suo essere uno spettatore distante, preferì di gran lunga rovinarsi la sorpresa, restando a volteggiare silenzioso ed invisibile sul letto, curioso a sua volta di vedere come avrebbe calzato un abito del genere su un corpicino esile come quello di Enas. Era abbastanza certo che alla fine di quella sessione entrambi avrebbero avuto un grosso appetito, chissà se Lotor gli avrebbe concesso un attimo di respiro o si sarebbero concessi alla lussuria più smodata? Forse la risposta alla domanda era proprio quel vestito.... -
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Enas sospirò, finalmente aveva un momento di calma da quando era entrato in quella stanza. L'apparizione improvvisa di Lotor nella sua gita era inaspettata e non sapeva ancora dire se apprezzata o meno...guardò l'orologio, notando come non fosse passato neanche troppo tempo dal loro arrivo: chissà se avrebbe fatto in tempo per la cena, programmata la sera stessa: la scuola aveva dato il tempo di arrivare, lavarsi, disfare le valigie e poco altro, e difficilmente intercorsi amorosi erano inclusi nelle cose possibili da fare durante il tempo a disposizione prima di presentarsi nella hall, pronti per gustarsi una buona cena. In ogni caso, se Enas voleva essere presentabile, doveva fare in fretta.
Scese dal letto e cercò di asciugarsi per bene il corpo, in modo da non lasciare macchie di bagnato sul bell'abito che aveva appena teletrasportato nelle sue mani, strofinandoci su le dita un poco: era un bel tessuto, liscio al contatto e ben resistente: non era stato creato con operazioni religiose in mente, bensì il suo utilizzo era appropriato rispetto alla situazione corrente: resistente ed un poco largo nei punti giusti, doveva fungere come supporto in focose serate di giochetti sessuali o meno, Enas non si sarebbe permesso di dissacrare un vero abito tradizionale a quel modo...ma finchè qualcuno lo faceva per lui creandone una coppia, andava tutto bene. Già nudo il ragazzo dovette solo indossare il kimono che già voleva scendere un poco: port a sé un lato, così facendo l'altro sarebbe velocemente sceso verso il suo braccio, lasciando una certa allusività a quella magra spalla pallida, ma adorabilmente candida. Dopodiché indossò la parte inferiore rossa, allacciandoli e dandosi una piccola sistemata: anche con un bel nodo assicurato ai fianchi, bastava una piccola spinta per abbassarli ed entrare nel vivo dell'azione. Il fatto che l'abito fosse inteso per membri del sesso femminile imbarazzava un poco il povero Enas, che doveva fare i conti con una parte inferiore poco adatta ad accogliere un membro maschile che, seppur piccolo, riusciva a sporgere un poco, tradendo il vero sesso di Enas. era a malapena visibile, ma se il ragazzo avesse finito per eccitarsi, le conseguenze sarebbero state ben più visibili.
V-vieni pure....soni pronto.
se lo era fisicamente non lo era di certo mentalmente, ed appena Lotor superò la soglia del bagno Enas guardò a lato, verso il pavimento, con un leggero rossore in viso e cercando di coprire la spalla nuda con la manica del braccio opposto.
Allora....come ti pare?. -
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Non sbirciò, né ebbe fretta, sapeva di poter contare su lunghe pause in cui conciliava l'attesa di Enas per poterlo ammirare con calma, quindi colse il momento per limitarsi a raccogliere la giusta concentrazione, masturbandosi quel tanto che bastava per essere al massimo della forma per ciò che sarebbe venuto dopo, non voleva di certo deludere il suo amante: non era solo una questione di soddisfare i propri i istinti. Quando Enas lo chiamò, Lotor arrivò subito senza movimenti affrettati, gustandosi la scena rimanendo nudo di fronte a lui, continuando a gustarsi una lentissima masturbazione che accompagnata da quel sottile ghigno lasciava ben intendere quanto fosse compiaciuto dello scenario. Impastava la sua stessa carne come se dovesse erigere un grande e perverso monumento, ma con la pazienza che caratterizzava l'apprendista mago e conciliando al contempo anche un minimo di tensione: Enas non ricevette subito una risposta, se non con i gesti almeno, questo perché Lotor voleva giocare con lui e lasciarlo crogiolare nel suo stesso brodo, ammirando i dettagli di quel completo mentre lasciava che il suo amante si eccitasse a sua volta, tanto per vedere fin dove poteva spingersi quel suo membro incastrato tra i vestiti con una certa difficoltà.
Ammetto di avere gusti più volgari in effetti, ma questo non mi dispiace affatto... viste le tue radici non pensavo fossi intrigato dalla cultura giapponese... mi piace scoprire nuove così di te.
Si avvicinò lentamente ad Enas a quel punto, interrompendo la masturbazione per avvicinarsi a lui. Si chinò dolcemente sul suo volto, carezzandogli il mento come a volerlo invitare ad avvicinarsi per poterlo baciare, per poi crollare invece a tradimento sul suo collo, calando quelle labbra focose e affamate sulla candida pelle di Enas fino a raggiungere la spalla mezza scoperta, continuando ad assaporarlo. Cercando le sue mani, l'avrebbe guidato verso il membro eretto che troneggiava sul suo ventre per invitarlo a continuare ciò che Lotor aveva iniziato in bagno e riprendere confidenza con la sua erezione.
Hai lo sguardo pensieroso... forse hai paura di perdere tempo? Magari di saltare la cena... va bene se vuoi, non preoccuparti... mi accontenterò di una sveltina... ti prenderò da dietro e ti scoperò forte, ci divertiremo entrambi e sarai libero in poco tempo, promesso... ci gusteremo la cena insieme, che ne pensi? Non voglio mica farti compagnia solo tra le coperte, siamo amici dopotutto, no?
Non era falso, ma il modo perverso e sibillino con cui pronunciava quelle parole lasciava intendere quanto malefico in realtà fosse Lotor verso di lui, non in senso puramente malvagio ma piuttosto diabolico, capace di farlo cedere in tentazione. Per dare forza alle sue parole, Lotor lo avrebbe lentamente accompagnato verso una parete che avrebbe fatto da sfondo alla loro unione, invitandolo a dargli le spalle così da poter iniziare finalmente la penetrazione. Solo dopo essersi voltato però, Enas si sarebbe accorto di essere di fronte ad un grosso specchio che lo avrebbe costretto a guardare tutto senza censure, dall'espressione appagata di Lotor dietro di lui, alla sua stessa faccia mentre sentiva le dita dell'apprendista mago risalire l'ampia gonna per poter gustare le morbide natiche di Enas mentre avvolgevano il suo cazzo.. -
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Il viso di Enas si incrinò in un sorriso imbarazzato al primo commento di Lotor, d'altronde il suo interesse verso il Giappone are puramente...di indagine scientifica. Il ragazzo non si era mai dilettato più di tanto nello studio della cultura nipponica, anche se qualche volta aveva trovato negli anime un buon passatempo. Non ne aveva visti più di una dozzina, e di conseguenza la sua conoscenza in merito era molto lacunosa, ma si ricordava bene di certi outfit che riuscivano sempre ad infiltrarsi in certi episodi, e quello da sacerdotessa era uno di quelli.
In merito alla cultura in generale Enas non aveva mai approfondito la materia, trovando il Giappone un luogo troppo distante ed esotico per poterlo influenzare personalmente, almeno fino a quando non si era dilettato nella pratica dei sigilli, i cui fondamentali sembravano avere a che fare con certi rituali orientali. Aveva impiegato almeno una settimana per tracciare correttamente il suo primo Fuda, ed impararne uno nuovo assicurava ore di studio, inchiostro sotto le unghie per settimane ed un discreto mal di schiena.
Enas venne trascinato via da questi suoi pensieri dall'incedere di Lotor, che quando gli sfiorò il mento lo fece tremare come una fogliolina autunnale...prontamente colpita da un forte vento sotto forma delle labbra del suo amante sul collo, che lo fecero gemere non poco....Enas chiuse gli occhi, lasciandosi prendere in un lungo sospiro e cercando di posare le mani sul petto di Lotor; non fece in tempo che questo le portò verso il suo membro, che Enas puntualmente tastò, sentendolo irrigidirsi nelle sue mani.
E' solo che...non vorrei essere quello che fa tardi alla prima serata...ma s-suppongo che ci saranno anche altri che tarderanno...?
Cosa improbabile, ma era innegabile che Enas, tutto sommato, una sveltina se la volesse anche fare...lui e Lotor si potevano considerare amici, anche se la situazione in cui si trovavano non era esattamente caratteristica di un rapporto amicale. Riuscì a capire di essere stato portato verso qualcosa di solido solo quando sentì il tocco del vetro su di lui, e poté notare....sé stesso, e Lotor dietro di lui, con un sorriso che avrebbe spaventato alcuni, ma che preannunciava un bel po di divertimento per Enas che sorrise a sua volta, forse per non apparire troppo stupito dal fatto che non si fosse neanche reso conto di essersi mosso per buona parte della stanza. Lotor lo metteva davvero così tanto in soggezione?
Cercheremo di essere veloci, giusto...?. -
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Ho promesso, no?
Una risposta rapida e sibillina, utile solo a farlo rilassare mentre lui spingeva quella grossa verga dentro il culetto irresistibile di Enas in un solo colpo. Voleva vedere il sorriso del ragazzo riflesso sotto di lui deformarsi in un'espressione di puro piacere mentre Lotor lo prendeva, spingendo fino in fondo, lentamente ma senza mai fermarsi, mentre con la mano che tastava le sue natiche scivolò in avanti per poter impugnare la piccola erezione del suo amante, massaggiando i morbidi testicoli e l'asta, quasi come se volesse ammorbidirla così da poterla massaggiare come avrebbe fatto con un clitoride. Enas si era dimostrato abbastanza tranquillo con le sue dimensioni che in fondo Lotor trovava graziose, ma quante volte era stato stimolato in quella maniera tanto intima ed invasiva? Il grosso cazzo dell'apprendista stregone non ebbe difficoltà a prendere ogni centimetro della carne di Enas, ma lo fece scandendo ogni passaggio con intense pulsazioni. Non nascose le vene gonfie né la cappella impaziente, non era un mistero che quel culo irresistibile lo facesse impazzire, non a caso gli era saltato addosso come un vero e proprio animale e ora se ne stava lì sopra allo specchio come se stesse aspettando di metterlo ulteriormente in imbarazzo, massaggiando l'intero apparato riproduttivo del piccoletto dalla pelle diafana per strappargli altri acuti sussulti.
Non ho mai scopato una sacerdotessa giapponese... dicono che sia un grande sacrilegio, forse com'era in passato scoparsi una suora qui in Europa? E' questo ciò che vuoi farmi fare Enas? Vuoi vedermi sacrilego mentre sfogo le mie voglie? Magari speri di stimolare un senso di colpa per averti ridotto ad un piccolo pervertito che ama il mio cazzo?
Non si sarebbe limitato a violare il suo stretto anfratto posteriore, ma lo avrebbe fatto anche con la sua mente, intenzionato a plagiarla così da renderlo schiavo di un piacere che solo lui poteva dare. Si godette per un pò il contatto tra i suoi grossi e gonfi testicoli contro il perineo morbido di Enas, schiacciandosi contro di lui e muovendo il bacino in una lenta e perversa danza per stimolare la parte più profonda del suo culo, poi iniziò a muoversi, gradualmente, scivolando fuori con la giusta lentezza per poi affondare con decisione, di nuovo. Ogni volta che affondava sbatteva le sue vigorose palle contro quelle di Enas, stimolate dalla sua inarrestabile mano destra.. -
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Enas avrebbe cercato di controllarsi, di non gemere esageratamente per non essere ridondante, anche se ovviamente era un processo alquanto complicato, vista la continua e potente stimolazione che riceveva da Lotor. Lo sguardo si fece meno intenso e gli occhi cominciarono a guardare leggermente all'insù, e la sua bocca si aprì un poco, ansimando e facendo condensa sullo specchio, a cui si era avvicinato parecchio. Riusciva a vedere la sua faccia distorta dal piacere di quella meticolosa masturbazione, ed in un circolo vizioso l'imbarazzo che provava non faceva altro che eccitarlo ulteriormente.
N-non era nelle mie intezioni, lo trovavo solo....c-carinooo...
Vocetta da pulcino bagnato, Enas cercava una scusa raffazzonata, anche se a pensarci giusto due secondi, era semplice domandarsi del perché trovasse una abito del genere carino. Effettivamente la sensazione che si poteva provare non doveva essere troppo dissimile da un abito da suora, fatta eccezione forse per il fattore esoticità.
Quando Lotor poi cominciò un approccio più diretto con il suo membro, Enas non potè fare a meno di emettere un gemito gutturale di sorpresa: quel ragazzo riusciva a strapparlo via dalla realtà in una piccola bolla di piacere, in cui Enas rimaneva fino alla stimolazione improvvisa che sarebbe arrivata subito dopo. In questo caso la risposta del posteriore del quasi-miko non si fece attendere. Piccole pulsazioni della corolla di carne, una goccilina di sudore che dalla schiena scese proprio sul membro di Lotor, ed un respiro ancora più ansimante del solito...Enas si inclinò, non potendo usare le mani dovette appoggiare la guancia sul vetro, finendo solo per farlo accondensare ancora di più. La schiena si inarcò, alzando il culetto e facendolo apparire ancora più invitante di quello che già poteva essere, assicurando a Lotor quello che si prospettava un lauto pasto.. -
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Vedere l'espressione di Enas mutare sotto ogni affondo e diventare sempre più perversa toccava le corde più profonde e sadiche di Lotor, spingendolo a chiederne di più. Quel piccoletto sapeva come tirare fuori il peggio di lui e sembrava proprio che nessuno dei due sembrava rimpiangere la cosa.
Carino? Oh se fosse solo carino... non senti cosa mi sta succedendo?
Lasciandosi stimolare dai movimenti di Enas, dal suo corpicini che si incurvava per lui e da quella corolla di carne bollente che lo inghiottiva impaziente, Lotor spingeva sempre più forte, aumentando il ritmo senza perdere una singola goccia di vigore. Non lo faceva solo perché sapeva che Enas poteva rigenerare qualsiasi danno, ma anche perché sentiva il bisogno di sfogarsi contro di lui, quasi come se invidiasse quella bellezza capace di far impazzire chiunque al solo sguardo, o quantomeno lui. La carne dura del ragazzo scorreva dentro quella calda intimità, lasciandosi lubrificare dalle piccole gocce di sudore che riusciva a distillare dal suo minuto amante.
Sei riuscito a renderlo così duro che quasi mi duole. Ecco cosa volevi veramente... rendere il mio cazzo il più duro possibile. Dimmi la verità avanti...
Cercava di strappargli le parole dalla bocca, letteralmente, perché se una mano era impagnata a massaggiare il suo sesso come un grosso clitoride, torturando testicoli e verga tra le dita, l'altra invece andò a caccia delle sue labbra, afferrandole e assaporandone la morbidezza per poi violarle mentre la condensa sullo specchio mostrava ad Enas i suoi stessi respiri di piacere. Cercò la lingua, la strinse tra le dita come a volergli tirare fuori le parole a forza, e più gli apriva la bocca, torturandolo e donandogli quelle calde dita da succhiare, più spingeva forte dentro di lui. Non gli nascose affatto di essere vicino all'orgasmo, con quei testicoli turgidi e la mazza che pulsava sempre più di frequente era ovvio, ma se Enas aveva imparato a conoscere il suo compagno di giochi avrebbe saputo che quello non poteva essere l'unico e definitivo sfogo di quell'amante assolutamente inarrestabile.. -
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Enas emise un leggero risolino al sentire le parole vittimistiche di Lotor, come se fosse davvero colpa sua...certo magari aveva esagerato nel tentativo di apparire innocente e perverso allo stesso tempo, ma niente era iniziato da lui! Era solo un innocente ragazzino che era finito invischiato in affari ben più viscidi e...biancastri di quelli che poteva reggere. Certto il visino contorto dal piacere diceva diversamente. La lingua stava cercando le dita di Lotor, assaporandole e cercando di dargli piacere quanto stava facendo lui al povero membro di Enas....assolutamente non rispettato, stava venendo trattato in modo strano, non consono ad un maschietto, venendo strofinato più come un clitoride. Era davvero così che Lotor pensava del suo nuovo amichetto, che fosse una ragazza, o magari una cortigiana? Doveva essere una cosa disdicevole, allora perché il cuore di Enas non faceva che battere ancora più forte, il suo respiro ancora più profondo ed ansimante? Lotor avrebbe percepito questo piacere grazie alle pulsazioni che il piccolo membro provava, segnalando che ben presto la quasi sacerdotessa avrebbe benedetto lo specchio e la mano con un po di sperma.
Allo stesso modo anche Enas percepiva che qualcosa si stava muovendo, ed il suo coro si tese tutto, cercando di resistere, tenersi pronto per un romantico orgasmo gemello.
V-volevo solo farti piacere! Siamo a-amici d'altronde....è è è normale che voglia il tuo bene!
Il fatto che Enas avesse comprato e successivamente provato vari outfit, insieme a quello da sacerdotessa....e tutto era iniziato per colpa di quel giochino innocente che Lotor aveva fatto con lui ed un abito da maid. Vestirsi con abiti setosi, profumati e morbidi era una sensazione fantastica, lo facevano sentire così leggero ed adorabile!. -
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Se non fosse stato per gli spasmi di piacere e i gemiti incontenibili che quel pertugio bollente gli stava provocando Lotor si sarebbe concesso una risata più appassionata e sincera, ma in quel momento tanto perverso non riusciva a fare altro che ghignare eccitato, lasciandosi guidare dal perverso istinto che Enas aveva risvegliato spingendolo contro lo specchio per strappargli quanti più versi di piacere possibili.
Mi fa sciogliere il tuo buon cuore Enas, davvero ti preoccupi per me? Anche se sono un bastardo pervertito che non perderà occasione per scoparti con tutta la forza che ha in corpo? Forse siamo più che amici allora... questo te lo sei guadagnato...
Mentre si spingeva contro di lui, la man oche prima gli aveva strappato versi dalle labbra e preziosa saliva scivolò sul suo petto, andando a stuzzicargli i capezzoli come stava facendo col suo membro, rendendo le zone erogene sfiorate molto più numerose così da rendere quell'amplesso irresistibile. Era così gonfio e turgido che a stento riusciva a penetrarlo agevolmente, parte di quella corolla di carne lo seguiva ogni volta che usciva da dentro di lui per poi venire spalancata nuovamente quando affondava tutta la sua virilità in quel corpicino esile e irresistibile. Lotor si piegò su di lui sempre di più finché i loro colli non furono incrociati, ad un passo da un bacio, ma non ci fu tempo per mescolarsi reciprocamente le lingue, troppo impegnati a godere. Lotor non trattenne oltre il suo piacere, e dopo un affondo più vigoroso lasciò che la sua cappella pulsasse nella parte più profonda di quel culo meraviglioso, iniziando a venire copiosamente dentro di lui. Non fu un orgasmo particolarmente esplosivo ma si rivelò lungo ed intenso. Ogni fiotto di seme che invadeva il ventre di Enas lo riempiva un pò di più, non al punto da farlo sembrare una ragazza gravida ma quasi. Lotor non uscì mai da dentro di lui, creando un tappo con la sua verga per impedire a quel seme di uscire e solo quando il ventre di Enas fu stracolmo allora qualche goccia prese a traboccare rigando il grosso cazzo dell'apprendista mago, del tutto non intenzionato a togliersi di mezzo per nessuna ragione al mondo, godendosi quell'orgasmo intensamente, respirando sul corpo di Enas e facendogli sentire quanto tesi fossero i suoi muscoli in quel momento, tale era l'eccitazione.
Inginocchiati Enas... ho un buon antipasto per te...
Enas poteva sentire chiaramente la verga di Lotor che pulsava ancora mentre pronunciava quelle parole, ma lo faceva più lentamente, come se il ragazzo stesse trattenendo gli ultimi fiotti di quell'orgasmo per un altro scopo, reso abbastanza ovvio dalle sue parole. Prima di unirsi ai loro commensali, si sarebbe assicurato di cedere al suo amante il giusto premio per quella sveltina.... -
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Enas ansimava, movimenti ritmici con il ragazzo che se lo stava facendo, che lo stava usando. Quelle parole erano solo per stuzzicare, giocare un poco con i suoi sentimenti, una semplice evoluzione dai bambini che maneggiano il loro giocattolo preferito...questo era più perverso, più sbagliato, ma ugualmente divertente, a quanto pare. Enas aveva ormai lo sguardo assente, perso nel suo riflesso, ed all'aumentare della pressione e delle pulsazioni di Lotor gemette in modo ancora più acuto, fino a sentire il caldo orgasmo dentro di lui e rilasciare il suo al confronto imbarazzante getto, che finì sullo specchio. Gemitini da cucciolo, lo sguardo che guardando lo specchio si sposta verso quello di Lotor...Enas voleva allungare il corpo e baciarlo, per giustificarsi, dire che non era solo il suo giocattolo, ma non riusciva a muoversi. Il piacere, il gettito continuo di sperma dentro di lui, muoversi avrebbe significato smuovere anche la massa di fluidi nel suo corpo, cosa che avrebbe provocato....dolore? Piacere? Un imbarazzante miscuglio dei due? Enas non voleva scoprirlo. Il suo piccolo membro pulsava, una gocciolina di sperma che rimaneva attaccata, pronta a mescolarsi alla piccola pozza che si era creata ai loro piedi, grazie alle "perdite" che il culetto ben infarcito di Enas aveva. Non era stato neanche in grado di tenere dentro tutto lo sperma di un singolo orgasmo, a dimostrazione della differenza in potenza, e dimensioni dei due. Il ragazzino ci mise poco a seguire gli ordini; avrebbe aspettato un poco, per lasciare il tempo al suo amante di togliere il tappo, e a lui per godersi la cascata in piena che sarebbe avvenuta poco dopo, per poi girarsi ed andare in ginocchio con le gambette tremanti di piacere, proprio sopra la pozza di sperma. Gli sarebbe servita di certo una seconda doccia dopo questa faccenda. .
