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Si rese conto di essere diventato molto frettoloso, probabilmente era Keyla a fargli questo effetto ma non poteva proprio resisterle: le tolse di dosso la maglia mentre ancora la baciava, interrompendo i baci sul collo e sul petto solo quando la stoffa ostacolò le labbra, riprendendo subito dopo senza alcun remora, beandosi del calore e della morbidezza della sua pelle. Il seno di Keyla non era esagerato eppure Sho non riusciva a smettere di leccarlo, baciarlo e morderlo, forse stimolato anche dalla calda mano di Keyla che dopo averlo spogliato lo stava anche massaggiando nella sua parte più intima,già turgida alla sola idea di poterla possedere ancora. Il corpo nudo di Sho coperto di cicatrici si gonfiava e sgonfiava ritmicamente, mostrandole come il respiro caldo e intenso che gli aveva ispirato fosse forte, non riusciva a trattenersi in nessun modo e se avesse potuto le sarebbe saltato addosso senza troppi complimenti fin da subito, ma aveva ancora un pò di controllo su di sé e sapeva come trattare una ragazza. Era mortificato all'idea di aver ingannato in quel modo Fenny, provava un grande rispetto per quella creatura spirituale, ma purtroppo l'attrazione che provava verso Keyla era superiore a qualsiasi altro sentimento e quando la ragazza iniziò a masturbarlo da sotto i pantaloni non ci furono più dubbi. Il rosso si lasciò sfuggire un sussulto di piacere, un lungo respiro che scivolò sul petto di Keyla mentre lui rialzava il busto e si avvicinava a lei, cercando di nuovo le sue labbra per poterla baciare mentre con le mani afferrava i suoi stessi pantaloni così da potersene liberare. Voleva conoscerla anche lui, forse potevano iniziare a vedersi anche al di fuori di quei fortuiti incontri che li avevano contraddistinti, ma come potevano fare senza che Fenny capisse nulla? Molte domande si sarebbero attanagliate nella sua mente se solo si fosse soffermato a pensarci su, purtroppo in quel momento però non aveva proprio voglia o tempo per perdersi in simili ragionamenti, voleva lei e la voleva subito, per questo una volta nudo chiuse le distanze con la ragazza, facendole sentire la sua caldissima e turgida verga a contatto con la sua intimità, separati solo da un sottilissimo strato di tessuto mentre le loro labbra si incrociavano ancora. Le mani del ragazzo finirono sulle fasciature di Keyla, le toccò delicatamente per non farle del male e per un istante si preoccupò per lei.
Ti fanno ancora male? Forse dovremmo andarci piano...
La sua voce era tremolante, questo perché anche lui non era molto convinto di potersi fermare proprio a quel punto, tant'è che le mani continuarono a scendere nonostante tutto, afferrandole l'elasitco dei pantaloni pronto a tirarli verso il basso al minimo accenno di Keyla. Quella tipa era tosta, di sicuro non si sarebbe tirata indietro per così poco e Sho era già pronto a ricambiare un perverso e profondo bacio mentre i loro corpi nudi finalmente si abbracciavano e si stringevano senza ostacoli, pronti a diventare una cosa sola.. -
Thrasir .
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L'irruenza di Sho avrebbe coinvolto anche Keyla, che non aveva alcuna intenzione di lasciarsi desiderare, togliendosi il piacere di quei dolci e frenetici contatti con il ragazzo, il quale non si stava affatto trattenendo. La rossa si sarebbe lasciata baciare, ricambiando il contatto con le labbra del Custode, spingendosi verso di lui, non trattenendo i leggeri respiri affannati di piacere mentre veniva baciata e leccata su tutto il petto, estremamente sensibile in quel momento. Si sarebbe fermata ad osservarlo, quando le avrebbe posto quella domanda così dolce ed innocente. Nonostante tutto si stava preoccupando ancora per lei. Keyla non amava molto mostrarsi debole o fragile, ma sapere che qualcuno pensava a lei le dava un piacere enorme, che avrebbe mostrato nel modo più esplicito possibile, cercando di avvicinare il ragazzo a sè stringendo le braccia attorno al suo collo, fissandolo negli occhi.
Finchè mi tieni stretta a te non c'è dolore che non possa sopportare Sho...non trattenerti, non resisto più...
Si sarebbe completamente concessa a lui, baciandolo con avidità ed impedendogli di allontanarsi troppo, mentre veniva spogliata anche degli ultimi indumenti, mostrando come il suo fiore fosse già in parte bagnato. Era chiaro che Keyla fosse altrettanto attrata da Sho e non aveva alcuna intenzione di nasconderlo. Dopo qualche attimo in cui si sarebbe goduta a pieno quell'abbraccio, la rossa si sarebbe sdraiata con la schiena sul tavolo di carta, con le gambe leggermente divaricate, mentre le mnai andavano ad allargare leggermente quelle carni burrose e sensuali che erano lì a semplice portata del Custode.
Guarda come mi hai ridotta Sho...sono così solo per colpa tua...
Nemmeno Keyla sapeva di poter provare qualcosa di simile verso un'altra persona. Le veniva naturale dire quelle cose e muovere il suo corpo in quella maniera, come se quella non fosse stata la loro seconda volta. Era ormai chiaro che quel legame si stava saldando sempre di più, l'unico dubbio era se il Custode fosse altrettanto propenso a cedere alle lusinghe di Keyla. Ma visto come si era mosso sino a quel momento non vi era alcun dubbio.. -
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Nonostante la sua aria innocente e poco esperta, Keyla sapeva quali parole usare per incoraggiare il rosso, ma soprattutto sapeva come mettersi in mostra per fargli salire brividi impazienti sulla schiena. Quando la vide sdraiarsi sul tavolo ed invitarlo in maniera tanto esplicita, Sho ebbe quasi un mancamento con le ginocchia che tremavano quasi fossero pronte a cedere mentre il suo sguardo non sapeva bene su quale parte del corpo concentrarsi. Era in estasi prima ancora di possederla e vederla così vogliosa del suo piacere gli impedì di farsi oltre indietro. Non poteva proprio resisterle, soprattutto ora che sentiva il cuore battere, pulsare e gridare come se stesse per esplodere da un momento all'altro. La sua grossa mazza di carne guizzava e pulsava verso l'alto in un'impaziente e quasi volgare danza di eccitazione creata solo per lei, avrebbe davvero voluto concederle un preliminare più intrigante ma dopo quell'invito risultava assolutamente impossibile.
Oh Keyla... quanto sei bella... non riesco a resisterti!
Con una mano afferrò il suo grosso cazzo pulsante, con l'altra scivolò sulle membra candide e morbide di Keyla, vicinissimo alle sue dita. Col pollice le dilatò ancora di più quel candido fiore di carne solleticandolo quel poco che bastava. Pensava di bagnarla un pò prima di iniziare ma in quel momento si rese conto che non era assolutamente necessario, quindi portò la cappella di fronte a lei per gustarsi le sue espressioni di impazienza. Fu ingenuo a pensare di poterle resistere per tenerla un pò, non esitò minimamente infatti a penetrarla subito dopo, affamato come non mai del suo calore e della sua femminilità. I muscoli del corpo di Sho si tesero tutti assieme quando con il bacino iniziò a spingere dentro di lei, vide distintamente la sua carne dilatarsi di fronte alle dimensioni generose del custode e riuscì a mantenere un'aria composta solo per i primi centimetri, poi quando fu a metà strada crollò sopra di lei, usando le mani ai lati del capo di Keyla per non caderle completamente addosso, ritrovandosi a respirare affannosamente e gemere di puro piacere mentre diventavano ancora una volta una cosa sola.
Il tuo calore è così intenso... cerco di assaporarlo ma il mio corpo non risponde, ti vuole ora!
Prima ancora di finire quella frase le parole gli stavano morendo in gola perché si ritrovò a spingere dentro di lei con movimenti netti e tutt'altro che contenuti. Il suo bacino spingeva verso la carne della ragazza, schioccando contro di lei e godendosi il momento della penetrazione più profonda, accarezzandole le cosce e le natiche con i muscoli del ventre, come a volerla coccolare ed assaporare al contempo la morbidezza del suo corpo. Riuscì ad ammirare il suo sguardo eccitato solo per pochi affondi, poi Sho non riuscì a resisterle e si fiondò con la bocca verso le sue labbra, iniziando a pompare con più forza, facendole sentire ogni singola vena gonfia della sua mazza dentro di lei mentre la baciava con passione smodata, lasciando che le loro labbra si fondessero in un mix di lingue e saliva perverse, senza alcuna remora, come se volesse divorarla leccata dopo leccata saziandosi di un banchetto perverso e senza inibizioni. Keyla avrebbe sentito il grosso fallo di Sho crescere dentro la sua carne, pulsante e incredibilmente caldo, questo era ciò che riusciva a fargli quando stavano assieme.. -
Thrasir .
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Era chiaro che sia SHo che Keyla ormai fossero in preda ad una infatuazione che trascendeva il semplice piacere carnale. Vi era qualcosa di più, qualcosa di più profondo e unico, che però probabilmente entrambi i ragazzi dovevano ancora scoprire e metabolizzare. Ed in un momento come quello nessuno dei due aveva voglia di mettersi a pensare, voleva semplicemente godersi la vicinanza dell'altro, sentirlo, toccarlo, baciarlo, farlo suo. Keyla trattenne un gemito iniziale, mentre i muscoli si contraevano sentendo la verga di Sho che si faceva strada dentro di lei, con una lentezza incontrollata, visto che il Custode stava facendo di tutto per trattenersi almeno un po', osando forse di galanteria. Appena la rossa lo vide sopra di se, affannato nel tentare di resisterle, non avrebbe fatto altro che cingergli le mani attorno al collo, aggrappandosi a lui dolcemente, fissandolo, mentre ricambiava quei versi con altri gemiti mano a mano che accoglieva dentro di sè l'impazienza di Sho. Una impazienza pienamente condivisa da Keyla e che non accennò a nascondere.
Non devi resistere, non farlo...nghhh...fammi sentire quanto ci tieni a me...
Appena il ragazzo avrebbe aumentato il ritmo, la presa sul collo di Sho si sarebbe fatta più ferrea, indicando nitidamente come la ragazza stesse impazzendo dal piacere. Era un rapporto pressochè normale, non vi era nulla di straordinario o particolare, se non il profondo legame che si stava formando e che rendeva tutto estremamente eccitante. Non vi era nessun paragone rispetto al loro primo rapporto, Keyla sentiva il suo corpo contorcersi ogni volta che Sho ritraeva indietro il bacino, estraendo anche solo parzialmente il membro dalle sue carni. Lo voleva sentire, non voleva più distaccarsi da lui, era da tempo che lo desiderava e non si sarebbe trattenuta in alcun modo. Avrebbe ricambiato quel bacio in modo passionale ed avido, cercando di intrecciare le loro lingue esattamente come stava accadendo per i loro corpi. La stretta del fiore di Keyla si sarebbe decisamente fatta sentire mano a mano che la mascolinità di Sho si ingrossava, riempiendola e deformandola a sua immagine. Era qualcosa di unico ed inestimabile quello che stava provando Keyla e di certo non si sarebbe accontentata di un solo round, nonostasse sentisse già di essere sul punto di raggiungere il primo orgasmo. Il primo di molti altri, o almeno così sperava.. -
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L'invito di Keyla non aspettò molto ad essere accolto: il ragazzo perse i suoi freni inibitori mentre si baciavano e Keyla lo stringeva, invitandolo a farsi avanti, pulsando forte dentro di lei mentre dimenticava la gentilezza ed iniziava a spingere con più decisione, seguendo un ritmo più serrato e soprattutto assicurandosi di colpirla fino in fondo. La sua cappella bussava di fronte all'entrata dell'utero di Keyla e le dita del ragazzo stringevano la sua pelle come se avesse voluto strapparla cedendo ad un impeto di passione più forte degli altri, ma almeno in quello si controllava, non c'erano dubbi. Sentì la carne di Keyla contorcersi, pronta ad abbandonarsi ad un primo orgasmo, la cosa lo eccitò moltissimo e si ritrovò a spezzare quel caldo bacio con un gemito più intenso, godendo direttamente sulle labbra della sua amante mentre diventava ancora più turgido. Decise di farle provare qualcosa di unico, lasciandosi massaggiare dalle sue carni pronte a raggiungere l'orgasmo, e quando finalmente Keyla fu ad un passo dall'andare oltre lui volle esagerare, spingendo con più forza e tirando Keyla verso di sé così da profanare anche il suo utero stretto e avvolgente proprio quando la pace dei sensi s'impossessò di lei, così da prolungare quell'orgasmo e renderlo ancora più intenso, mentre il ritmo dell'amplesso si faceva sempre più serrato.
Sei bellissima quando godi... mi fai perdere il controllo Keyla!
Lui stesso sapeva che non avrebbe resistito ancora per molto, e anche se mosso dalla volontà di strapparle quanti più umori possibili, Sho approfittò della profondità di quell'amplesso per spingere sempre più forte, pulsando contro la sua più profonda intimità con tutto il vigore della sua mascolinità, spingeva con forza quelle vene bollenti e gonfie dentro di lei lasciando che ogni pulsazione allargasse sempre di più quello stretto canale che li univa. Voleva esplodere dentro di lei, e dopo averla afferrata saldamente, iniziando a spingere così forte e rapido da far schioccare oscenamente i loro bacini, Sho si concesse un primo e lungo orgasmo che non fermò mai le sue spinte. Veniva dentro di lei mentre spingeva la sua carne fino in fondo a quella caldissima femminilità, facendola traboccare di umori e seme senza mai fermarsi, gemendo a labbra serrate a respiro pesante perché quel momento non finisse mai.. -
Thrasir .
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Il rosso non si stava affatto risparmiando, donando tutto se stesso a Keyla, la quale non opponeva alcuna resistenza, ma anzi, cercava quanto più di assecondarlo nei movimenti, nei baci e nello scambio di perverse effusioni che in quel momento si stavano scambiando. L'apprendista custode si sarebbe distratta per un attimo, mentre sobbalzava sotto le spinte di Sho, osservando come Fenny fosse del tutto presa dall'addestramento, ignara di cosa stesse accadendo sotto di lei. L'eccitazione di essere scoperta e ripresa non fece altro che aumentare la sensibilità del corpo della ragazza e Sho se ne sarebbe accorto, visto che l'intimità della sua consorte si sarebbe fatta più stretta, quasi a voler abbracciare quel membro che la stava facendo impazzire di piacere. Avrebbe iniziato a gemere più forte, seguendo il ritmo delle spinte del Custode, mentre il suo abbraccio si faceva sempre più stretto su di lui, quasi graffiandogli la pelle con le unghie. Dopo alcune spinte più profonde, Keyla sarebbe rimasta soffocata dal primo orgasmo, lasciandosi completamente andare, ma senza ottenere alcuna tregua da Sho, che imperterrito avrebbe continuato a penetrarl,a aumentando ancora il ritmo e la profondità del movimento, arrivando in punti che nemmeno lei sapeva di avere.
Mi farai...impazzire...ahhhh-nghhh...Sho...ancora...
Con lo sguardo perso e le pupille completamente dilatate, il calore del corpo di Keyla sarebbe lentamente aumentato, superando in poco tempo le temperature che solitamente solo le persone febbricitanti hanno. Un qualcosa più che normale, in realtà, per la rossa, che presa da nuove energie si sarebbe completamente avventata su Sho, tentando di morderlo tra spalla e collo, in modo aggressivo, ma senza alcun intento di ferirlo. Voleva semplicemente provocarlo a continuare, a non fermarsi, a lasciarsi completamente andare, di farla impazzire. Lo Avrebbe poi leccato, arrivando sino alla guancia, per poi fissarlo, continuando a gemere ed emettere suoni perversi. Non sapeva nemmeno lei cosa le stava facendo, ma stava di fatto che era bellissimo e mai sino a quel momento aveva provato nulla del genere. Probabilmente non avrebbe più potuto farne a meno.. -
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Era timoroso di poterla sfiancare con quel primo orgasmo, visto che si trattava pur sempre di una ragazza senza grandi esperienze. Immaginarsi quindi la sorpresa di Sho quando piuttosto che vederla cedere e annaspare, vide Keyla diventare addirittura più eccitata, quasi selvaggia, mentre lo incitava a dargliene ancora. La sua carne grondante si contorceva intorno a lui per spingerlo dentro, mentre la sua bocca mordeva e leccava la pelle del rosso accendendo brividi di piacere su tutta la sua schiena che lo motivavano ad andare avanti, a spingere più forte mentre i loro sguardi si incrociavano. Lo sguardo eccitato e famelico di Keyla in quel momento era ipnotico e più lo fissava, più Sho si muoveva forte dentro di lei, serrando labbra e denti per non lasciarsi sfuggire un singolo fiato per paura di cedere inevitabilmente e perdere il controllo verso un altro e frettoloso orgasmo. La temperatura di Keyla era incredibile, rendeva la sua carne più morbida e ancora più piacevole da violare, sentiva distintamente che non sarebbe stato capace di fermarsi e probabilmente ne avrebbe voluto ancora e ancora... non poteva resistere, doveva confessarle quello che stava provando.
Sei bollente... non ho mai provato niente di simile... sei incredibile Keyla... non mi basta...
Si ritrovò a spingere con più forza, e ad ogni colpo la spingeva sempre di più sul tavolino, finché non salì su di esso assieme a lei, iniziando a cambiare posizione ma senza smettere mai di muoversi dentro di lei. Nel mentre i colpi persero intensità e frequenza ma solo momentaneamente, ne sarebbe valsa la pena. La spinse sollevando le gambe verso di sé, mettendosi in piedi sul tavolino mentre spingeva la testa e le spalle di Keyla verso il basso. Il suo ventre sarebbe stato rivolto verso l'alto, con le gambe sostenute dal rosso, mentre la parte superiore del tronco risultava schiacciata a terra, in una posizione del tutto impotente ma che aveva diversi vantaggi. Anzitutto, a quella posizione Keyla poteva ammirare dal basso verso l'alto il corpo allenato di Sho: caratterizzato da tante cicatrici ma solido, scolpito, in tensione per lei in modo da mettere in evidenza una muscolatura che pulsava solamente per darle piacere. Vista la piega dei loro corpi, la verga di Sho tendeva verso l'alto, quindi non solo colpiva in profondità ma la cappella si sfregava sui punti più sensibili della sua intimità facendole sentire ogni pulsazione fin dentro il cervello. Infine, Sho poteva andare ancora più a fondo, penetrando anche il suo morbido e delizioso utero per rubare ogni goccia del suo calore. L'espressione del ragazzo a quel punto era pura estasi e non riusciva a smettere di fissarla negli occhi anche mentre le ciocche vermiglie scivolavano sulla sua fronte imperlandosi del sudore di un amplesso semplicemente bestiale.
Voglio farlo ancora, solo io e te, senza limiti... senza allenamenti... voglio scoparti tutta la notte Keyla!. -
Thrasir .
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Keyla si sarebbe lasciata trasfortare dall'esuberanza di Sho, accompagnandolo nei movimenti senza opporsi minimamente. Voleva vederlo impazzire esattamente come stava impazzendo lei ed era chiaro ormai che il ragazzo fosse completamente perso. Non faceva altro che fissarlo, sobbalzando davanti a lui, mentre la penetrava in modo quasi bestiale, raggiungendo i suoi punti più sensibili. Quando fu costretta con la schiena sul tavolino potè sentire come il membro di Sho riusciva a riempirla pienamente, stimolandola in modo incredibile, come se ad ogni spinta il suo intero corpo fosse pervaso da una scossa elettrica che non faceva altro che eccitarla ancora di più. Avrebbe continuato a gemere, con la lingua che pendeva dalla bocca aperta, ormai incapace di controllare la propria voce ed il proprio respiro. Non le era mai successo di provare qualcosa del genere,e ra fantastico e non voleva smettere. Voleva continuare a scoprire nuovi piaceri inesplorati e Sho poteva aiutarla in questo, sicuramente. Avrebbe portato le mani a stringere i propri capelli, scuotendo leggermente la testa, come confusa da tutto quello che stava provando. Ma non aveva alcuna paura o alcun timore, anzi, si sentiva protetta e sicura tra le braccia del Custode che ora appriva più bello e sensuale che mai, con quel corpo scolpito e frastagliato da cicatrici, ognuna che raccontava chissà quale storia. La stretta sul membro di Sho si sarebbe fatta ancora più salda, mentre un ulteriore orgasmo veniva raggiunto da Keyla, la quale questa volta avrebbe subito maggiormente il colpo, provando una notevole debolezza nelle gambe, le quali fortunatamente erano sorrette dal suo amante. Non avrebbe risposto alla sua ultima frase, ma di certo non avrebbe potuto chiedere di meglio dato che i suoi sentimenti, in quel momento, erano perfettamente allineati con quelli del ragazzo. Il suo corpo, però, sembrava rispondere in modo più che esaustivo, mentre i seni sobbalzavano ad ogni spinta ed il corpo asciutto ed allenato di Keyla si distendeva sul tavolo. Un semplice imprevisto, però, avrebbe colto di sorpresa la ragazza. Per quanto possibile aveva cercato di mantenere il controllo sul legame che la univa a Fenny, senza trasmettere ciò che provava alla compagna fenice. Ma gli ultimi affondi di Sho la avevano completamente lasciata andare e Fenny fu di colpo investita da sensazioni tutt'altro che spiacevoli, ma che non era pronta a ricevere. Di colpo il suo volo si sarebbe fatto più sgraziato e pesante. Cosa stava succedendo? Alcuni colpi di nemici la avrebbe colpita sulle ali, punti più che sensibili in quel momento, portandola ad un rovinoso atterraggio ad una decina di metri dalla coppia, che probabilmente nemmeno si sarebbe accorta di nulla in quel momento. La fenice si sarebbe rialzata, scuotendo la testa, mentre quelle sensazioni non accennavano a smettere. Era inevitabile, ormai, che da lì a poco il segreto dei due ragazzi sarebbe stato svelato dalla compagna di Keyla e chissà cosa sarebbe successo. . -
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Aveva decisamente sottovalutato il legame tra Keyla e Fenny, o meglio era troppo distratto dal fascino della rossa e dal suo corpo meraviglioso per dare importanza ad una cosa del genere, quindi si era spinto decisamente oltre durante l'amplesso e a quel punto rischiavano di essere scoperti. Riuscì a formulare quel pensiero perché non era ancora impegnato in un inebriante orgasmo come Keyla, che sembrava aver perso del tutto la testa, forse a lei neanche importava si essere scoperta e in fondo anche lui non dava troppa importanza al fatto che Fenny scoprisse il loro legame o meno, ma farlo in quel modo... forse era troppo brutale, un impatto alla quale la fenice non era pronta e sicuramente si sarebbe infuriata con entrambi. Staccarsi da Keyla in quel momento, vicinissimo all'orgasmo ed eccitato come non mai era davvero un dolore indescrivibile, ma Sho trovò la forza nel profondo del suo cuore e scivolò rapidamente via da quella carne deliziosa, consentendo a Keyla di riprendere il respiro, e fare altrettanto, mentre tracciava un simbolo magico sul suo ventre. Non era un simbolo molto potente, ma avrebbe dato a Fenny l'impressione che fossero ancora vestiti entrambi, dato che lo eseguì anche su sé stesso. In quel modo, anche se rossi in volto, avrebbero nascosto quella malefatta. Dopodiché si sarebbero preoccupato di nascondere i vestiti sotto il tavolino, e senza attendere troppo avrebbe aiutato la fenice a liberarsi del cappuccio che le occludeva lo sguardo, tirando un sospiro di sollievo per dissimulare una certa disinvoltura e magari nascondere il fatto che era eccitato ancora come un folle.
D'accordo ragazze, vi siete impegnate a sufficienza per oggi... sarete stanche, forse avete bisogno di una doccia e un pò di riposo soprattutto...
Non era un grande attore, ma contava sul fatto che le fenici non fossero famose per il loro ottimo olfatto, e magari dissimulando in quel modo poteva impedire che si creassero scene troppo imbarazzanti. In fondo non poteva sapere cosa aveva sentito Fenny, magari a darle piacere era stato proprio il corretto uso dei poteri di Keyla, quindi chissà. Il rosso cercò nella ragazza uno sguardo complice, nella speranza che lo assecondasse, in quel momento per lui era difficile mantenere il controllo e sperava con tutto sé stesso che trovassero il modo di continuare ciò che avevano iniziato, ma era ovvio che farlo in quel momento sarebbe stata una condanna e magari in un luogo e una situazione più consona potevano anche dirlo a Fenny. Ma prima di averne parlato con Keyla non potevano fare nulla, quindi in quel caso aveva agito d'istinto, andando completamente contro alla voglia primordiale di scoparla fino a svenire. Keyla poteva capire quanto il ragazzo si stesse trattenendo in quel momento dato che su di loro il simbolo magico non funzionava, e poteva vedere distintamente la sua erezione umida, marmorea e pulsante che rivendicava il suo diritto a godere, che gli era stato prontamente negato. Che situazione spinosa.. -
Thrasir .
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Keyla non si era nemmeno accorta di cosa fosse successo alla propria compagna, tant'è che rimase un po' indispettita quando Sho si fermò, alzandosi dal suo corpo senza degnarla di uno sguardo, come se di colpo avesse perso il lei qualunque interesse. Appena però si sarebbe sollevata dal tavolo avrebbe notato la situazione che si era venuta a creare in pochi attimi, senza che potessero fare nulla. La rossa sbiancò per un istante, quasi completamente paralizzata, mentre si vedeva nuda davanti alla fenice, ora rivolta verso di loro. Si sarebbe appoggiata con una mano al tavolo di carta, per sorreggersi, mentre le gambe le tremavano, sia per la tensione che per il rapporto appena avuto con il Custode. Fenny avrebbe ascoltato il dire del ragazzo, togliendosi completamente la benda ed avvicinandosi a loro. Non vedeva nulla di particolare o strano, il loro mascheramento sembrava funzionare alla meraviglia, ma un piccolo dettaglio mandò a monte tutto. Lo sperma degli orgasmi precedenti di Sho avrebbe iniziato a colare lungo le gambe della rossa, creando lentamente un piccola macchia banchiastra ai suoi piedi. La fenice rimase paralizzata sul posto appena la vida, la pupilla diventò sottilissima e con un osbattito di ali avrebbe mosso una poderosa folata di vento in direzione dei due.
COSA STAVATE FACENDO? COSA AVETE FATTO? NGHHHHHHH!
Urla acutissime che sembravano quasi poter rompere i vetri delle finestre della sala. Keyla rimase ancor più terrorizzata, mentre il calore del suo corpo sarebbe aumentato esponenzialmente, esattamente come la rabbia della propria compagna, che sembrava quasi brillara come un sole di piena estate dall'energia che stava emanando. Una forza incontrollabile e maestosa, che probabilmente nemmeno Sho aveva mai sperimentato prima. La rossa si sarebbe adagiata sulla sua schiena, coprendosi dietro di lui alla ricerca di protezione, incapace di gestire quella situazione evidentemente. L'urlo di Fenny sarebbe continuato, mentre a poco a poco quella luce accecante avrebbe raggiunto il suo massimo, creando infine una esplosione che avrebbe distrutto tutte le varie strutture di carta create dal Custode. Quello che ne uscì, appena i due riuscirono a rimettere a fuoco la vista, fu qualcosa di straordinario ed inatteso. La fenice si era...sdoppiata: una aveva la stessa colorazione di base, sembrava del tutto immutata da prima, mentre l'altra aveva una colorazione azzurro chiara. Oltre a questa differenza vi era però lo sguardo. La Fenny rossa sembrava tranquilla e decisamente serenza, mentre quella azzurra era l'esatto opposto, adirata e furiosa, intenta a fissare in malomodo Sho, al quale avrebbe rivolto la parola ora.
Hai toccato la mia Keyla, ora dovrai vedertela con me lurido Custode da strapazzo!
Lo avrebbe caricato con tutta la forza che aveva in corpo, ma poco prima di raggiungere Sho venne investita dalla controparte, che riuscì a farla roteare a terra, vanificando quel primo attacco. Non era chiaro cosa stesse accadendo e Keyla sembrava sul punto di esplodere da quanto era bollente, non aveva mai affrontato una situazione come quella. La Fenny rossa avrebbe osservato Sho, leggermente agitata.
Dobbiamo calmarla, altrimenti finirà male!. -
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Aveva fatto male i suoi calcoli, evidentemente era difficile pensare lucidamente in una situazione del genere ed ecco il risultato: Sho non fece neanche in tempo ad allestire una scusa degna di questo nome che il suo stesso seme lo tradì, mandando la fenice su tutte le furie, portandola a gridare e sbattere le ali violentemente come se stesse allargando un'intensa pressione energetica. Dovette coprirsi gli occhi con un braccio perché il calore era tale da seccarglieli. Se fosse stato solo un guizzo di rabbia Sho avrebbe anche potuto provare a giustificarsi o fare ammenda, ma capì subito che la situazione non era così semplice: anche Keyla stava aumentando la sua temperatura man mano che quelle grida aumentavano di intensità, qualcosa stava succedendo al loro legame, il loro potere reagiva alla rabbia di Fenny e probabilmente stava per perdere il controllo. E una fenice fuori controllo non è esattamente un bene. Non che avesse mai avuto esperienze di quel tipo, ma aveva letto abbastanza da poter stringere i denti e sgranare gli occhi mentre offriva riparo a Keyla nascondendola dietro di sé con un braccio. Addirittura la sua protetta era spaventata da una simile reazione, quindi nemmeno la rossa aveva mai visto la sua compagna in quello stato. La situazione poteva diventare gravissima in poco tempo, a Sho veniva richiesto di sfoggiare tutta la sua esperienza: non avrebbe permesso ad un suo errore di trasformare quella giornata in una tragedia. Sollevò le mani, pronto a combattere, ma dopo quell'esplosione di energia fiammeggiante che incenerì tutta la carta nella zona, il rosso dovette esitare di fronte ad un fenomeno inatteso: la fenice si era divisa in due, che sembravano pressoché uguali ma sostanzialmente diverse. Il loro sguardo, la loro energia... c'era qualcosa si strano. Deciso a fare la sua parte, continuò a stringere Keyla con una mano in modo da tenerla dietro di sé ed impedirle di farsi del male, senza dire nulla ben consapevole che una parola di troppo poteva trasformarsi in un fraintendimento. Dopotutto Fenny stava agendo per proteggere Keyla, quindi non doveva farla infuriare oltre. Era pronto a richiamare la sua spada, ma mentre la fenice blu attaccava, quella rossa interveniva in suo favore, lasciandolo del tutto perplesso e sorpreso. Iniziò ad unire i pezzi solo a quel punto.
Non ci sono due fenici... è lei che si è sdoppiata? La sua forza, la sua personalità, la sua energia... si sono divise in egual modo?
Per una fenice quello non doveva essere così problematico. Abituata a rigenerarsi in continuazione dalle sue ceneri e capace di vivere di fiamme, non era strano pensare che più personalità fossero dentro la stessa entità. Una bramava vendetta per poter difendere Keyla, l'altra aveva capito che era tutto un malinteso e agiva ancora per il bene dei ragazzi. Sho decise che avrebbe dato ascolto alla buona fenice che sembrava decisa a dare una mano.
Cosa possiamo fare per calmarla?!
Aveva qualche idea, ma erano tutte molto pragmatiche, meccaniche e fin troppo ponderate, il suo istinto gli suggeriva di fidarsi di Fenny stessa, l'unica cosa che fece con la giusta convinzione dunque fu il semplice proteggere Keyla ad ogni costo.. -
Thrasir .
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Keyla avrebbe alzato lo sguardo solo per un istante mentre sentiva ancora il corpo bruciare. Rimase estremamente sorpresa nel vedere due Fenny, una completamente differente dall'altra, sia nell'aspetto che nel modo di fare. Non sapeva minimamente cosa stesse succedendo, ne come risolvere la situazione, aveva la mente confusa e spaventata, come se ciò che aveva fatto fosse ormai irreversibile. Fortunatamente la fenice rossa si sarebbe avvicinata a lei ed a Sho, cercando di rincuorare entrambi con brevi e semplici parole, dato che non vi era tempo per lunghi discorsi.
L'altra parte di me vuole poter condividere tutto con te , Keyla, nel bene e nel male, quindi è necessario farle provare quello che hai provato tu. Devi accompagnarla e condurla a te esattamente come tutte le volte che hai già fatto. E tu Sho dovrai essere parte in questo se vorrai essere accettato.
Dopo un attimo di stordimento la Fenny dalle fiamme azzurre si sarebbe rialzata, cambiando nella forma umanoide che solitamente assumeva per non farsi riconoscere per la strada o per non dare troppo nell'occhio. Subito non fu chiaro perchè avesse assunto quella forma, se non dopo pochi attimi, quando una grossa sfera di fiamme blu avrebbe iniziato a concentrarsi sopra la sua testa. Tutta l'energia di Fenny si stava concentrando lì, anche quella che solitamente utilizzava per mantenere la sua forma da creatura leggendaria. Si stava preparando ad un attacco devastante, qualacosa che difficilmente avrebbe lasciato incolumi i presenti e forse avrebbe potuto danneggiare anche buona parte della scuola, mettendo in pericolo ulteriori vite. Keyla rimase ancora mmutolita, osservando l'altra sua compagna, cercando di recuperare il coraggio che le serviva per potersi muovere. Ed alla fine, senza nemmeno sapere come, lo avrebbe trovato. Si sarebbe scostata da Sho, correndo in avanti per buttarsi contro la Fenny dal corpo azzurro, abbracciandola con forza e saltandole addosso, così da farla cadere a terra e sovrastarla, tenendola ferma sul posto. La concentrazione di fiamme svanì in pochi attimi, tranquillizzando l'ambiente, ma fu una questione di pochi attimi.
LASCIAMI, MI HAI TRADITA! PENSAVO DI ESSERE IMPORTANTE PER TE, INVECE OGNI OCCASIONE E' BUONA PER PRENDERMI IN GIRO!
No, non è vero, non volevo farti soffrire! Sho è importante per me e voglio che lo accetti tra noi!
MAI-NGH!?
Successe qualcosa di incredibile ed inatteso. Keyla avrebbe ammutolito Fenny con un bacio, labbra contro labbra, spingendola ancora di più sul terreno. La fenice cercava di divincolarsi senza successo ed in qualche modo sembrava che quel bacio la avesse in parte tranquillizzata, ma non del tutto. La Fenny dalle fiamme rosse si sarebbe quindi avvicinata a Sho, spingendolo in avanti.
E' il tuo momento. Devi farle riappacificare e sono certa che saprai come fare.. -
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Sho era davanti ad un evento senza precedenti, non aveva mai assistito alla divisione in due di uno spirito, ma pensando al legame che c'era tra Keyla e Fenny pensò che non fosse poi così inusuale una possibile scissione aggiuntiva. Purtroppo però non aveva tempo per le sue analisi da nerd incallito, doveva agire e doveva farlo tempestivamente, visto che quella sfera di fiamme sul capo della Fenny azzurra sembrava decisamente pericolosa. Keyla però fu più lesta e coraggiosa di lui, lanciandosi contro la sua controparte azzurra per poterla atterrare e mettere fine a quella minaccia incandescente. Per un secondo il rosso pensò che il peggio fosse passato, ma a giudicare dalle grida della fenice blu probabilmente il problema non era ancora risolto. Il momento era serio e andava preso soprattutto sul serio, ma la mente del giovane smise di pensare in maniera lucida quando vide Keyla baciare la sua compagna azzurra in quella maniera così impulsiva. Sho aveva assistito di rado a spettacoli simili e ad essere onesto ne era assolutamente eccitato, considerando anche la posizione in cui si trovavano e le sensazioni da poco provate. Scaricata l'adrenalina fu inevitabile ritrovarsi di nuovo in tiro e anche leggermente imbarazzato, incapace di capire cosa dovesse fare a quel punto. Fu la Fenny rossa a dargli letteralmente una spinta verso la soluzione, facendolo sobbalzare e avvicinare a loro proponendogli di fare esattamente ciò che si aspettavano entrambe. Ci volle una frazione di secondo per capire, ma molto più tempo per mettere assieme i pezzi.
Questo è... decisamente l'esorcismo più strano a cui io abbia mai partecipato...
Non era del tutto certo sulla definizione ma si ritrovava al centro di una questione senza precedenti e al di fuori dell'imbarazzo e la confusione, Sho sapeva che non poteva perdere tempo. Si lasciò guidare dall'istinto allora, visto che Fenny si era infuriata sentendosi esclusa dalla vita di Keyla forse non doveva far altro che coinvolgerla in ciò che avevano condiviso loro due. Sho non aveva mai assaporato l'essenza di una creatura spirituale come Fenny e in una situazione diversa avrebbe certamente ringraziato con riverenza prima di servirsi, ma non c'era tempo per i convenevoli quindi decise subito di passare all'azione. Mentre quelle due si baciavano, lui si inginocchiò dietro a Keyla per poterle afferrare le natiche, massaggiandole con sapienza per poterle divaricare e portare la lingua sulla sua intimità, carica di umori e seme. Raccolse in abbondanza quei due fluidi per farli colare verso il basso così che grondassero sulla femminilità di Fenny, accendendola della loro unione. Quando fu finalmente sciolta in quel senso, Sho passò a lei: iniziando a massaggiare con le dita la sua intimità con quel succo delizioso appena distillato come lubrificante, penetrandola con l'indice e il medio, torcendoli al suo interno per poterla sciogliere del tutto, così da passare con la bocca anche a lei. Leccò avidamente la femminilità bollente di quella fenice azzurra, beandosi del suo sapore e del suo calore unico. Era tutta un'altra cosa rispetto a Keyla e sapeva di poterla eccitare proprio come la sua compagna. Non voleva penetrarla subito, voleva assicurarsi di accenderla come si deve, per questo iniziò letteralmente a baciare quel frutto femminile, massaggiandole il clitoride e le grandi labbra con la sua bocca mentre con la lingua scivolava dentro e fuori dall'entrata, mischiando saliva e umori in un unico e perverso mix, lasciando che un dito scivolasse ad intermittenza dentro di lei, stimolandola sempre di più mentre si piegava verso la sua sommità per stimolarne le parti più sensibili. Voleva eccitarla il più possibile così che quando si sarebbe compiuta la penetrazione allora sarebbe stato intenso ed indimenticabile.. -
Thrasir .
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Non era affatto semplice per Keyla tenere a bada la Fenny dal piumaggio azzurro, dato che nonostante il bacio e lo stimolo senza dubbio piacevole dovuto ad esso continuava a dimenarsi, cercando di liberarsi da quella stretta forse troppo opprimente. Quello che si poteva ben notare, però, era come non vi fosse alcun intento nel voler fare del male alla ragazza. La fenice avrebbe potuto ricoprirsi di fiamme, accecarla o graffiarla, invece stava facendo di tutto per spostarla semplicemente con la propria forza fisica, nel modo più gentile e controllato possibile. La ragazza non sarebbe però stata da meno, continuando a premersi contro l'amica di tutta la sua vita, anche quando Sho si sarebbe avvicinato a lei, iniziando a massaggiarle l'intimità, sorprendendola e cogliendola decisamente impreparata. Avrebbe spalancato gli occhi, mentre mugugnava continuando a baciare Fenny, senza però ribellarsi, dato che in ogni caso non poteva fare molto in quella posizione. Subito dopo fu il turno della fenice, che ovviamente percepì nitidamente il tocco delle dita del ragazzo, unico altro spettatore, oltre la sua controparte rossa, di quello spettacolo. Inizialmente adirata e quasi sul punto di perdere il controllo in modo ancora più drastico, le movenze decise e definiti di Sho levarono in poco tempo ogni forza dal corpo della Fenny azzurra, la quale avrebbe sentito chiaramente come le gambe si stavano facendo più pesanti ed il respiro più affannato. Avrebbe lentamente socchiuso gli occhi, iniziando anche lei a mugugnare, beandosi della vicinanza della compagna per la quale avrebbe dato la vita se necessario e che amava alla pazzia, più di ogni altra cosa al mondo. Poteva quasi sentire come i propri umori si mescolassero a quelli della rossa, oltre che al seme del Custode, il quale avrebbe potuto notare come l'interno del corpo della fenice risultasse essere ancora più caldo e sensuale di quello della sua padrona. Sicuramente un rapporto con una creatura leggendaria come lei sarebbe stato indimenticabile e data la situazione non vi era nemmeno motivo di privarsi di un tale privilegio. Keyla avrebbe notato come la presa della compagna ribelle si stava facendo più debole e per questo avrebbe dato una mano a Sho, portando una delle proprie mani sul seno destro di Fenny, iniziando a massaggiarlo ed accarezzarlo, delicatamente ed in modo molto dolce, portando le dita attorno al capezzolo, che in pochi istanti avrebbe fatto la sua comparsa tra le varie piume che coprivano il suo corpo. Intanto la fenice dal piumaggio rosso si sarebbe messa in disparte, osservando quella scena in modo silenzioso, mentre entrambe le mani si portavano tra le coscie, iniziando a massaggiarsi il fiore, che sembrava iniziasse quasi a ribollire di sua spontanea volontà. . -
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A parte qualche scenario a limite del surreale, Sho poteva dire più che letteralmente che quella era la situazione più "calda" alla quale aveva mai partecipato in tutta la sua vita. La fenice era un vero e proprio forno di passione e Keyla avendo compreso l'importanza di quei gesti si stava lasciando del tutto andare, unendosi a quel "rito di passaggio" se così vogliamo chiamarlo per permettere alla fenice di accettare il ragazzo nella loro vita. Non poteva dirsi del tutto sicuro di ciò che stava facendo, col senno di poi si sarebbe vergognato come un ladro di aver approfittato di una simile situazione per assaporare la carne di una creatura leggendaria e degna di rispetto, ma in quel preciso istante era semplicemente troppo eccitato dallo scenario, la situazione richiedeva la sua virilità e lui da canto suo non poteva rifiutarsi. Keyla stava facendo la sua parte, scaldando la compagna di avventure come a volerle suggerire di abbandonarsi del tutto a quelle sensazioni e condividerle con lei, Sho capì che in real momento non stava facendo un torto a nessuna delle due e anzi, era stato accolto volentieri in quello scambio come parte integrante del loro rituale. Un momento altissimo dal punto di vista del custode e la sola idea di tirarsi indietro risultava un sacrilegio decisamente su troppi livello. Tutto ciò non gli impedì di completare la sua opera, assicurandosi di leccare avidamente entrambe con al sua bocca, e mentre le leccava usava anche le dita per stimolarle a dovere. Voleva assicurarsi di non lasciare nulla al caso, di tenerle entrambe caldissime così che nessuna avrebbe dovuto invidiare l'altra, e quando finalmente le sentì del tutto sciolte delle loro inibizioni si fece avanti. Chiuse le distanze con entrambe portando il bacino davanti a quello della fenice blu, la sua intimità era davvero incandescente, non aveva niente di umano e questo bastava a far ribollire di desiderio il giovane tanto che pulsava come non mai davanti alla sua carne impaziente di conquistarla. Non ebbe modo di esitare né di annunciarsi in alcun modo, era ammutolito dall'eccitazione e dalla voglia di entrare fino in fondo, per questo non attese alcun invito e si fece avanti, violandola completamente con la sua carne così da unirsi alla creatura leggendaria in un solo colpo. la sensazione di piacere fu tale e travolgente che crollò in avanti, gemendo tra le spalle di Keyla e schiacciandola col suo corpo. Anche se non la stava possedendo poteva offrirle il suo calore, il suo fisico tonico teso oltre ogni immaginazione e il respiro caldo tra le sue spalle e i suoi capelli, chiaro segno che stava apprezzando quello che sentiva. Non aveva intenzione di tagliarla fuori da quell'esperienza però, così allungò le mani verso il seno della sua amante diletta, stringendolo energicamente così da usarlo come base per scandirei l ritmo di quella unione, prendendo a muoversi dentro di lei e pulsando intensamente man mano che la violava. Non spinse troppo a fondo, o meglio andò sempre più a fondo man mano che si muoveva, dandole il tempo di abituarsi. Avendo da poco raggiunto l'orgasmo il suo membro era tornato in dimensioni vagamente umane e non esagerate, ma non era detto che la cosa rimasse così a lungo visto che il calore della fenice lo stava portando a desiderarne molto di più. Mentre dava il via a quell'orgia bollente, il suo sguardo cadde inevitabilmente sull'unica rimasta fuori da quella danza perversa: la fenice rossa che si stava dando piacere da sola, eccitata dallo spettacolo. Sho non le disse nulla, ma lo sguardo che le lanciò sembrava volerla invitare ad avvicinarsi, visto che il ragazzo avrebbe trovato il modo per dedicarsi anche a lei, per quanto l'eccitazione a quel punto stava ottenebrando del tutto la sua cognizione, quindi quel rapporto sarebbe rimasto "normale" ancora per molto. Di solito preferiva non usare la sua spadai n situazioni del genere ma visto che aveva a che far con ben tre creature una più bollente dell'altra, la sua natura umana aveva bisogno di una marcia in più... .
