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The unseen BOOB, is the Fappest
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Nessun numero, nessun nome, solo un criptico biglietto che sembrava appartenere a qualche night club della capitale, o giù di lì. Il "BOX" sfoggiava un biglietto da visita con il collo esile di una bella ragazza in primo piano, segnato da una cicatrice che lo divideva in due. Sullo sfondo, un rosso acceso, quasi seducente. Il nome del club e l'indirizzo, nient'altro, ma era ovvio che si trattava di uno di quei posti inaccessibili finché il sole non cala. Che motivo avrebbe uno come Argo ad interessarsi ad un posto del genere? Semplice, l'unico allegato insieme a quel prezioso biglietto da visita era una busta piena di soldi in contati. Non molto voluminosa, erano tutte banconote di enorme taglio, segno che chi glieli aveva mandati era piuttosto facoltoso e non aveva intenzione di nasconderglielo. Ovvio, Argo poteva tenersi i soldi ed ignorare il resto, ma se il suo nuovo "amico" poteva permettersi un simile azzardo, forse poteva dargliene molti di più... o perfino qualcosa di meglio. Il club non sarebbe stato prevedibilmente aperto fino a notte inoltrata e sfoggiando il biglietto Argo avrebbe scalato facilmente sicurezza e file, gli addetti lo avrebbero indirizzato sul piano superiore del club, posizionato intorno alla sommità di un grosso cubo che faceva da sala da ballo, circondato da un'ampia balconata. Il suo nuovo amico lo attendeva dietro una porta rossa dello stesso colore del biglietto da visita, seduto su una poltrona vermiglia e isolato nella penombra di una stanza lontana dal caso del club. Non era facile scorgere i suoi lineamenti, ma poteva vedere che si trattava di un uomo enorme, dal fisico immenso, illuminato blandamente da una lanterna posizionata sul tavolino davanti a lui che emetteva una fioca luce verde, e uno strano rumore simile a gemiti dolorosi.
Prego, avanti... sono contento che tu abbia risposto alla mia chiamata.. -
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La quantità di denaro non era eccessiva ma bastò ad incuriosire Argo che divertito dalla semplicità di quella "chiamata" non riuscì a rifiutare. Aspettò la notte inoltrata per dirigersi verso il night club al quale apparteneva il bigliettino allegato ai soldi. Giunto sul posto gli bastò sventolare il bigliettino rosso per passare qualsiasi blocco all'entrata e raggiungere velocemente il piano superiore dove sembrava trovarsi la persona che lo aveva contattato.
Seppur divertito dalla semplicità del crudo metodo di chiamata nei suoi confronti, Argo non si lasciò distrarre dalla calma non abbassando mai la sua guardia. Per tutto il tragitto non sembrava trovare pace, cercando in tutti i modi di estendere la sua percezione al massimo, cercando di capire quante persone combattenti come lui si trovassero in quel posto.
Non potendo capire in quale situazione si trovasse Argo decise di presentarsi completamente armato. Dalle sue spalle sporgeva la sua affilata e lunga lancia dal drappo rosso e dorato, che la teneva salda dietro le sue spalle avvolgendosi su tutto il lato sinistro del suo corpo, coprendo cosi strategicamente il suo scudo, l'origine della sua forza.
Raggiunta finalmente una porta rossa Argo entrò senza perdere tempo, deciso e pronto ad essere accolto da una sorta di trappola o agguato, si trovò attonito alla vista di un imponente energumeno seduto e pronto a riceverlo. Diffidente di natura, il combattente dalla pelle ambrata dovette ricredersi, una sconfitta morale molto lieta ed una sorpresa che portava una notte sempre più interessante.
Non avrei mai mancato un invito del genere...Non capita di certo tutti i giorni di ricevere una convocazione cosi criptica...
I soldi sono stati un ottimo palliativo per la mia curiosità ma spero che questo incontro porti a qualcosa di più sostanzioso di qualche pezzo di carta
La figura poco illuminata del suo interlocutore rendeva la situazione ancora più curiosa, ma quello che davvero sembrava rapire la concentrazione di Argo era quella sinistra lanterna illuminata. La sua natura tenebrosa ricordava quella del suo scudo, riuscendo quasi a percepirne una strana armonia tra i due oggetti oscuri.Argo Carnifex
[Status fisico] : illeso
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Per quanto Argo si sforzasse, quel luogo era puro caos, di suoni, percezioni ed energia, non riusciva a capire quanto fosse grande, quante persone ci fossero, tanto meno quanti e quali combattenti lo circondassero. Sembrava di trovarsi all'interno di una trappola dei sensi ma fortunatamente tutto si alleviò quando si ritrovò davanti all'enorme uomo con la lanterna. Quest'ultimo non sembrava molto entusiasta delle armi che il giovane aveva portato con sé e non cercò di nasconderlo.
Armi? Sei guardingo... oppure poco confidente nelle tue capacità di persuasione? Immagino avrò tempo per scoprirlo...
Con un cenno della mano, l'uomo lo invitò a farsi avanti, indicando la poltrona davanti a quella su cui si trovava lui così che Argo potesse accomodarsi.
Sono contento di scoprire che la tua curiosità supera di gran lunga la tua avarizia, ma non ti avrei convocato se non ne avessi avuto il sospetto, lieto di non essermi sbagliato. In effetti, non era mia intenzione offrirti nulla che superasse quella somma in denaro, ma vorrei prometterti piuttosto qualcosa di molto più importante. Io lo considero... inestimabile.
Fino a quel momento era rimasto immobile, come se volesse starsene attentamente all'ombra, timoroso di rivelare la sua identità, ma era solo un caso. Infatti si piegò lentamente in avanti una volta sicuro di avere l'attenzione del suo interlocutore, e se Argo aveva un minimo di conoscenza a proposito di Roma, di sicuro aveva sentito parlare di quel professore della Sapienza che spesso faceva parlare di sé.
Sono Faust Carnovash... ho intenzione di chiedere i tuoi servigi per recuperare qualcosa di importante, e assicurarmi che chi l'ha preso paghi per la sua impudenza.... -
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Le parole dell'uomo incuriosivano Argo, convinto di trovarsi di fronte al solito boss di quartiere era pronto a fargli pagare la presunzione di averlo convocato per qualche stupido lavoretto, ma più l'uomo parlava più Argo si convinceva della complessità della situazione. Non promettendo ricompense in denaro ma parlando di qualcosa di "inestimabile" catturò totalmente l'attenzione del guerriero ambrato che non avendo un grande interesse per i soldi scalpitava all'idea di poter ricevere qualcosa di cosi importante.
Seguendo l'indicazione dell'uomo Argo si fece avanti sedendosi di fronte a lui, spostando leggermente la lancia da dietro alla schiena portando l'asta di lato cosi da potersi sedere senza separarsi da essa. Presentarsi armato poteva sembrare una cattiva idea ma l'idea che qualcuno si potesse presentare disarmato ad una convocazione cosi sospetta era parecchio divertente, soprattutto per uno guardingo come Argo.
All'udire del nome dell'uomo il guerriero ambrato strinse saldo lo scudo a se, un grande insegnate di Roma, una figura positiva per le nuove generazioni, la cosa fece ricredere ancor di più Argo sulla serietà della situazione, qualsiasi fosse stata la ragione per questa convocazione valeva la pena collaborare, la situazione poteva solo farsi più divertente per lui.
Infatti all'udire della proposta dell'insegnate, Argo faticò a contenere l'eccitazione, recuperare qualcosa di importante per il simbolo della scuola romana era solo una facciata per il piacere di Argo, che non stava nella pelle al pensare di dover distruggere i piani di qualcuno talmente stupido da pensare di averla fatta franca derubandolo. Scombinare i piani ben riusciti di qualcuno era uno dei piaceri più grandi per il guerriero ambrato che non attese un secondo per confermare la sua collaborazione.
Ogni opportunità per far soffrire qualcuno che se lo merita è una ricompensa per me...
Non mi considero un abile detective o cacciatore ma se quello che vuoi è la distruzione di tutto...tranne quello che stai cercando, sono sicuro che sono quello giusto per questo lavoro...Argo Carnifex
[Status fisico] : illeso
[Status psicologico] : Incuriosito / Divertito / Eccitato
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La risposta di Argo strappò un sorriso soddisfatto sul volto del professore, reso inquietante dalle ampie cicatrici che costeggiavano il suo sorriso. Prese una posizione più comoda sulla poltrona, assumendo un'aria vagamente più tranquilla ed informale.
Molto bene... sapevo di essermi rivolto alla persona giusta. Lascia che ti spieghi la situazione.
Si concesse una piccola pausa, sembrava stesse esaminando Argo per cogliere qualche dettaglio che gli era sfuggito. Le sue armi lasciavano pensare ad un guerriero esperto, il fatto che non si separasse da esse per nessuna ragione lasciava immaginare al professore che non smetteva mai di combattere nella sua mente, probabilmente prediligeva la battaglia al suo seguito, ma l'entusiasmo distruttivo che lo caratterizzava era senza dubbio più interessante.
Morgan Prost è un giornalista Londinese molto astuto e dalla penna tagliente sempre alla ricerca di nuove informazioni per scandali e servizi succosi. Non si ferma davanti a nulla e questo mi ha fatto pensare che fosse la persona giusta per recuperare qualcosa di molto prezioso. Ma dopo avergli dato le informazioni per poterlo trovare, non si è fatto più sentire. Sono certo dunque che l'abbia trovato e che abbia deciso di tenerlo per sé. Questo è inaccettabile... deve capire che con certe persone è bene non fare il doppio gioco, anche perché avevo grandi progetti per lui e ha disatteso le mie aspettative. Quello che voglio è che tu trovi il signor Prost, recuperi ciò che mi appartiene e ti assicuri che quel bastardo inglese abbia il benservito.
Detto questo afferrò un piccolo mucchio di fogli piegati, allungandoli ad Argo. Non c'erano molte informazioni: movimenti bancari, pagamenti per biglietti di aereo, tutte cose che lasciavano intendere che il Prost era tornato in patria e stava preparando il suo nuovo servizio. Gli ultimi pagamenti riguardavano un costoso hotel nel centro di Londra che probabilmente era diventato il suo rifugio. Faust non aggiunse altro a quelle parole, lasciando che fosse il suo interlocutore a rispondergli.. -
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Argo ascoltò con interesse le parole del suo interlocutore per poi afferrare le carte da lui consegnategli per sfogliarle con attenzione, cercando di capire le informazioni più utili al suo scopo in silenzio per poi alzare il capo una volta terminato.
Morgan Prost...Un ladro doppiogiochista che è cosi tranquillo, da soggiornare in un hotel di alto lusso nella sua madre patria...La sua tranquillità mi inquieta, cosa lo rende cosi sicuro da spendere i suoi soldi per una camera d'albergo? Ha qualcosa o qualcuno in grado di proteggerlo?
Lo sguardo divertito di Argo differiva dalle sue parole cupe, il lavoro sembrava complicarsi o meglio diventava sempre più "interessante" per il suo strano feticcio, più la sua preda si sentiva al sicuro più profonda sarebbe stata la disperazione una volta crollato il suo castello di carte.
Ho bisogno di sapere come identificarlo e come introdurmi in un albergo del genere senza essere identificato...Ma soprattutto ho bisogno di sapere cosa sto cercando di recuperare.
Solitamente non è una cosa da chiedere ad un cliente ma senza indicazioni potrei rischiare di fallire o peggio ancora di danneggiare quello che sto cercando...
A quel punto Argo avrebbe ascoltato con attenzione cosa avrebbe risposto il suo interlocutore sperando che un uomo cosi influente ed intelligente avesse un piano ben preciso d'azione, poichè entrare dalla porta principale sarebbe risultato piuttosto difficile, anche se il caos e la distruzione non sono mai state cattive idee.Argo Carnifex
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Argo intuì subito che il suo bersaglio non andava preso alla leggera, iniziando ad individuare immediatamente i potenziali problemi. Non che Faust avesse una risposta a tutte le sue domande, ma sicuramente poteva dirgli di più.
Non ne dubito, altrimenti non sarebbe in grado di sostenere la vita di un truffatore...
Fece una breve pausa, lasciando che Argo analizzasse meglio la situazione, per poi dargli più dettagli a proposito del suo obbiettivo, accomodandosi sulla poltrona e gesticolando con le mani mentre le braccia se ne stavano tranquille sullo schienale della poltrona.
Come hai fatto notare tu, non farà molto per nascondersi, trovi le foto dentro il fascicolo, lo riconoscerai subito appena lo vedrai. Per quanto riguarda l'oggetto da recuperare... se ti dicessi cos'è, non lo troveresti. E' un oggetto del desiderio che tenterà anche te appena lo vedrai. Cerca di resistergli, ma soprattutto non preoccuparti di danneggiarlo... se fosse possibile farlo, sicuramente ci avrebbe già pensato qualcun altro.
Il modo criptico di parlare di Faust lasciava intendere un solo indizio chiaro: Argo non doveva porsi molte domande sul suo bersaglio e sull'oggetto da recuperare, l'importante era trovare l'approccio giusto e superare gli ostacoli che il suo obbiettivo gli avrebbe fatto trovare. Dato che le domande sembravano essersi esaurite, l'uomo sulla poltrona allungò una mano verso la sua lanterna che si accese leggermente di più rispetto al normale, così da mostrare meglio la via d'uscita ad Argo.
Buona fortuna, anche se penso che non ne avrai bisogno...
Congedatosi da quella chiacchierata, Argo non avrebbe dovuto fare altro che dirigersi verso il luogo del suo obbiettivo. Londra era molto più fredda rispetto a Roma, per questo in alcuni hotel di lussusi prendevano vistose contromisure. Come nel caso dell'hotel dove alloggiava Morgan: di giorno appariva come un edificio normale, ma la notte si poteva vedere chiaramente il denso fumo magico che fuoriusciva dal tetto, scarto del sistema di riscaldamento interno ben poco nocivo per l'ambiente ma decisamente vistoso. L'albergo si estendeva in altezza, non era particolarmente alto ma somigliava parecchio ad una grossa villa dove ospitare diversi clienti. L'entrata principale era formata da una lunga scalinata che si affacciava proprio davanti alla strada, di giorno particolarmente trafficata, di notte invece molto più sgombra. L'edificio era sorvegliato da uomini impettiti, addetti anche all'accoglienza della clientela, che circondavano in maniera sparsa un pò tutto l'edificio, con due fissi ai lati dell'entrata principale. Le finestre erano ampie e gran parte del luogo era circondato da siepi spesse e piante molto alte che sfioravano le mura dell'hotel. Gli approcci potevano essere decisamente versatili.. -
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Argo ascoltò la spiegazione dell'uomo per poi alzarsi e dirigersi verso la sua missione. Viaggiò alla svelta verso Londra dove si sbrigò ad alloggiare in un posto vicino all'albergo dove risiedeva il suo obbiettivo. Non conosceva ne la stanza ne il piano dove si trovasse, conosceva solo il nome, l'aspetto e la sua professione, oltre alla sua sinistra tranquillità nell'alloggiare in un albergo durante la sua fuga. Argo sapeva che l'unico approccio che conosceva era quello diretto, cercare di intrufolarsi senza conoscere l'esatta posizione del giornalista era una pessima decisione, per questo motivò escogitò un piano piuttosto subdolo e diretto.
Si preparò a lungo, lavandosi ed improfumandosi a dovere, donando un'accurata attenzione ad ogni particolare del suo corpo, cercando di essere talmente affascinante da illuminare anche la tetra serata londinese. Ben vestito ed estremamente attraente, Argo si immerse totalmente nel personaggio di un gigolò pronto a soddisfare la sua clientela e si diresse nel bel mezzo della notte verso l'albergo di lusso. Per impersonare al meglio la parte, indossò uno sgargiante smoking nero, tagliato alla precisione per mettere in mostra il suo corpo muscoloso ed la sua ingombrante mercanzia nelle regioni basse, mentre da sotto la giacca fuoriuscivano vigorosi i suoi pettorali dalla pelle ambrata attraverso la sua camicia bianca vertiginosamente sbottonata. Sul braccio che portava lo scudo teneva una costosa giacca invernale piegata sul suo braccio, facendo in modo da coprire totalmente lo scudo con la scusa di dover portare con cura la giacca, mentre la lancia decise di lasciarla in un posto sicuro, pronto ad evocarla all'evenienza. Un gigolò non poteva permettersi di presentarsi armato in un posto del genere, sarebbe stato immediatamente scoperto.
Con lunghe e seducenti falcate Argo si diresse sicuro verso il cancello d'entrata, sgargiante di bellezza avanzò in mezzo alle guardie scuotendo al vento la sua rossa chioma, decise di fissare una delle due guardie intensamente con occhi molto maliziosi per poi trafiggere il suo cuore puro con un violento occhiolino che avrebbe ammaliato anche il più potente degli eterosessuali.
mmmmhh con degli omoni cosi virili a difesa di questo posto mi sento davvero al sicuro...
Resterei ad osservarvi tutta la sera ma ho un cliente che devo incontrare...Se non fosse per lui ora mi farei "perquisire" tutta la notte...magari DA ENTRAMBI!
Cercò di essere il più diretto possibile cercando di metterli cosi a disagio da essere costretti a lasciarlo passare pur di non sopportare ancor di più questo tipo di corteggiamento. La sua storia comunque era plausibile ed in un albergo cosi di lusso gigolò e prostitute erano sicuramente ospiti molto ricorrenti.Argo Carnifex
[Status fisico] : illeso
[Status psicologico] : Divertito / Eccitato / MR BOOMBASTIC
[Tecniche usate] : ///
[Potere personale] : Disattivo
[Energia] : 80/80
[Note] :
- Lancia nascosta in un posto sicuro pronta per essere evocata. -
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L'approccio inusuale ma sicuramente d'effetto di Argo riuscì a mettere in imbarazzo le guardie presenti alla porta che, un pochino incerti ma altrettanto scombussolati dal fascino del ragazzo, decisero di non indagare troppo sulla veridicità della questione e lo lasciarono entrare senza perquisirlo, dopo un invito del genere sarebbero sembrati fin troppo ambigui. Davvero un mossa niente male per entrare indisturbato e senza farsi notare troppo, che quel genere di cose succedessero in hotel di lusso non era di certo inusuale. Una volta dentro, la Hall si presentò a lui come il salone principale di una serata di gala: la stanza aveva una base quadrata, mentre il centro era diviso in due da un lungo tappeto rosso che portava fino alla reception. Lì, il tappeto prendeva una forma a T, diramandosi a destra e a sinistra verso due corridoi laterali rispetto al bancone che portavano verso le scale e gli ascensori. La stanza aveva una base quadrata di circa 40 metri escludendo lo spazio occupato dal bancone di accoglienza che, a giudicare dalla gente che faceva avanti e indietro dalle sue porte, doveva essere molto più ampio. Le persone in quel luogo erano tutte facoltose, lo si capiva perché i loro abiti erano in perfetto equilibrio con le pareti color crema, i lampadari di brillanti e le tende rosso vermiglio. L'arrivo di argo attirò subito l'attenzione di qualche maliziosa cariatide vicina al bancone, che gli sorrise di getto, ma il ragazzo aveva ben altro a cui pensare perché il suo obbiettivo era proprio davanti a lui: intento a dargli le spalle mentre conversava a bassa voce con l'addetto alle camere. Un uomo distinto con abiti eleganti di colore grigio, un taglio ben tenuto e una barba nera perfettamente calibrata. Gli occhi cristallini di un azzurro molto spento e la giusta età per sembrare maturo ma ben distante dalla vecchiaia. La sua espressione suggeriva che ci fosse qualcosa che lo preoccupava, ma da quella distanza era impossibile sentire cosa stesse confabulando col suo interlocutore. . -
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Morgan Prost!
Superando efficientemente le guardie all'ingresso Argo si trovò di fronte la grande sala d'accoglienza dell'albergo, prima ancora di pensare al suo passo successivo di fronte ai suoi occhi si presentò il suo obbiettivo, una fortuna incredibile che non poteva lasciarsela sfuggire. Ritrovatosi in questa strana situazione Argo varò velocemente le varie possibilità che possedeva per compiere la propria missione, poteva restare in silenzio e sperare di poterlo seguire fino alla sua stanza ma non poteva sapere se il suo obbiettivo fosse diretto alla sua camera o se fosse stato fermato e scoperto durante il pedinamento. Attaccarlo direttamente cosi vicino alle guardie d'entrata ma soprattutto cosi all'aperto era una pessima idea.
Varate le varie possibilità Argo decise di contare nuovamente sulle sue doti di recitazione, cambiando nuovamente trama si apprestava ad abbandonare i panni del bellissimo prostituto passando al meschino doppiogiochista pronto a tutto per arrivare a ciò che desidera.
Avvicinandosi sempre di più al suo obbiettivo Argo esclamò il nome del giornalista portando la sua mano destra verso l'alto in segno di pace, per mostrare soprattutto il fatto di essere disarmato e con ottime intenzioni.
Mi manda un certo Faust, dice di conoscerti ed è convinto di avermi mandato a maltrattarti...Ma non sa che anche io ho un conto in sospeso con lui che ho assolutamente voglia di farglielo ripagare...
Quindi sappi che vengo in pace e con notizie che potrebbero interessarti...So che la situazione può sembrare sconveniente ma guardami bene, sono completamente disarmato in un territorio a te favorevole, cos'altro puoi volere come segnale per darmi un pò di fiducia?
Si dice che le migliori bugie siano quelle che sono formate per gran parte dalla verità e con questa bugia Argo sperava di intrigare il giornalista, sperando di poterlo seguire in un luogo più tranquillo dove poter attendere il momento giusto per colpirlo alle spalle e completare la propria missione.Argo Carnifex
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- Lancia nascosta in un posto sicuro pronta per essere evocata. -
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Argo attirò subito l'attenzione dell'uomo che, essendo u fuggitivo, si irrigidì immediatamente con timore nel constatare che qualcuno lo aveva riconosciuto. Un giornalista come lui poi era abituato ad avere a che fare con i doppiogiochisti: quando Argo nominò Faust le mani dell'uomo si ancorarono terrorizzate al bancone alle sue spalle, timoroso delle conseguenze della presenza di un simile ospite. Non perse tempo a starlo a sentire, e rivolgendosi all'uomo della reception, indicò il nuovo ospite dai rossi capelli.
E' qui per farmi del male! Ho pagato per la protezione completa, fermatelo!
Detto questo, Morgan si lanciò verso il corridoio alla sua sinistra, verso le scale e gli ascensori che lo avrebbero portato lontano da lì. Nel vedere un uomo correre via, gli ospiti si gettarono tutti verso la più vicina parete, cercando di non farsi coinvolgere da quella potenziale rissa, mentre i guardiani dell'albero iniziavano a farsi avanti. Uscirono dai lati del bancone della reception, non erano guerrieri particolarmente potenziati ma avevano delle divise da sicurezza standard con delle tute antiproiettile abbastanza pesanti, probabilmente anche resistenti al fuoco visto che ricordavano molto quelle usate dai vigili del fuoco. Sul volto indossavano un casco più piccolo rispetto a quello dei motociclisti ma comunque molto efficace. Si fecero avanti impugnando un tonfa nella mano destra, mentre la sinistra era tenuta alta in segno di stop, invitando Argo a farsi indietro. Erano solo due per il momento, ma erano già pronti a combattere. L'approccio del ragazzo non era stato dei migliori, ma se non altro sapeva che il suo obbiettivo non sarebbe scappato da lì avendo pagato per un'affidabile protezione.. -
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Argo aveva sopravvalutato la sicurezza del suo obbiettivo, sapendo che aveva rubato qualcosa di inestimabile e che si teneva cosi spensierato alla luce del sole Argo pensava che il suo obbiettivo avesse qualche sorta di potere o abilità combattiva ma al vederlo scappare pretendendo aiuto lo fece ricredere totalmente. Stupito e leggermente affranto dall'aver rovinato un entrata talmente pulita Argo decise di gettare la recitazione e passare direttamente a quello che gli riusciva meglio, il caos e la violenza.
Ahhhhh...fanculo...è più divertente se scappa no? Allora perchè mi fa incazzare cosi tanto la cosa?
Argo era cosi tediato che iniziò quasi a parlare da solo mentre senza perdere tempo si lanciò in una corsa forsennata verso il lato sinistro, cercando di seguire il suo obbiettivo e preparandosi ovviamente a liberarsi prima dei due assalitori.
Argo cercò di spostarsi verso sinistra in un tentativo di tenersi sempre in una situazione di vantaggio costringendoli ad incrociarsi o a perdere tempo per riposizionarsi per poterlo attaccare insieme. Anche se con il corpo ruotato verso sinistra Argo terminò la sua corsa con il busto e le braccia dirette verso i suoi assalitori. Non avendo ancora impugnato la sua lancia e tenendo ancora lo scudo coperto con la giacca Argo punto su un attacco a sorpresa. Una volta riuscitosi a posizionare abbastanza a sinistra da impedire anche leggermente i movimenti del secondo assalitore, quello che era uscito dal lato contrario a dove si era diretto il giornalista, Argo scattò verso l'assalitore più vicino portando di fronte a se il suo scudo ancora coperto, sperando di costringere il suo avversario ad attaccare lo scudo in modo da cercare di evocare la lancia nella mano destra per sferrare un preciso e violento affondo verso la gola del suo avversario. Guardando quel genere di protezioni solitamente gola e giunture sono le parti meno protette poichè non devono impedire i movimenti dell'utilizzatore.
Argo però non si fermò qui, il posizionamento non serviva solo a farli incrociare ma soprattutto Argo cercava di colpirli entrambi con un unico affondo. Puntando sulla spinta del suo scudo e la potenza del suo affondo Argo cercò letteralmente di investire il suo avversario spingendolo addosso al secondo assalitore, cercando di riuscire ad infilzare anche lui alla gola.
Con questo attacco a sorpresa Argo cercò di mettere subito fuori combattimento il primo avversario sperando cosi da poter sorprendere al punto il secondo avversario da tenerlo fermo abbastanza da poterlo colpire a sua volta.Argo Carnifex
[Status fisico] : illeso
[Status psicologico] : Eccitato
[Tecniche usate] :
- Ninjutsu #2: Evocazione di munizione e di armi -
Con questa tecnica è possibile richiamare nelle mani dell'utilizzatore un'arma o un equipaggiamento che si presente nella sua scheda. Solitamente si tratta di un modo per non portare con sé armi particolarmente ingombranti. Per chi utilizza delle armi da fuoco, questa tecnica può essere utilizzata per evocare caricatori delle armi per ricaricare più velocemente. L'arma non può essere evocata tra l'utilizzatore e un qualsiasi ostacolo, è inoltre possibile rievocare un qualsiasi equipaggiamento già presente sull'utilizzatore prima dell'inizio della battaglia. Questa tecnica è considerata una distorsione dello spazio-tempo e tutti gli oggetti influenzati da questa tecnica restano "sovraccarichi" per tutto il resto del combattimento. Un oggetto sovraccarico non può essere evocato nuovamente da questa tecnica.
Costo: 5
[Potere personale] : Disattivato
[Energia] : 75/80
[Note] :
- Lancia impugnata. -
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Gli avversari di Argo non erano dei PNG stupidi programmati da un'IA discutibile, si fermarono entrambi all'entrata del corridoio dove stava scappando l'uomo e lo attesero. Usarono entrambi i tonfa per poter parare prima lo scudo e poi la lancia, in modo da aprire la guardia del giovane spostando entrambe le armi lateralmente, per poi assestargli un violento pestone sul petto per poterlo riposizionare al centro della stanza. Non un danno grave, ma una contromossa che serviva a fargli capire che non doveva essere frettoloso per nessuna ragione al mondo. Argo non era stato disarmato, e quei due si avvicinarono a lui tenendo il tonfa spianato nella mano destra mentre la sinistra era pronta ad intercettare eventuali movimenti bruschi, probabilmente in caso il ragazzo avesse provato semplicemente a scavalcarli lo avrebbero intercettato facilmente. Il precedente contatto gli aveva dato una vaga idea di quanto fossero forti quei due, probabilmente non lo superavano in forza ma essendo superiori in numero avevano un bel vantaggio. Non erano neanche equipaggiati in maniera particolarmente letale, forse Argo poteva sfruttare la cosa a suo vantaggio. . -
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Preso dalla fretta nell'inseguire il suo bersagio Argo fece un errore di calcolo di nuovo, la troppa eccitazione della missione stava oscurando in modo negativo il suo giudizio, cosa che colmò con l'essere colpito da un pestone in pieno petto che non solo lo allontanò dal suo obbiettivo ma lo risvegliò portandolo alla realtà, facendolo cosi concentrare sul momento.
I suoi avversari non erano incredibilmente forti ma di certo erano superiori a livello numerico e molto coordinati, per non parlare del loro abbigliamento che già alla vista ricordava la tuta dei pompieri, faceva capire ad Argo che le sue fiamme non sarebbero state abbastanza potenti da porre fine immediatamente al combattimento. Ma seppur resistenti, anche gli abiti dei pompieri non sono completamente immuni alle fiamme, Argo capì che avrebbe dovuto usare le fiamme più per mettersi in una condizione di vittoria che per sferrare il colpo di grazia con esse.
Afferrando salde le proprie armi Argo si riportò in forma di guardia con lo scudo di fronte a se e la lancia salda al lato pronta ad attaccare e con decisione decise di usare la misteriosa affinità del suo scudo con la piromanzia per sferrare in rapida successione due sfere di fuoco dirette rispettivamente ai suoi avversari, cercando di mirare all'altezza del loro tronco, cosi da cercare di rendere più difficile la schivata e in caso le palle di fuoco fossero andare a segno, di infuocare la parte superiore del loro corpo, cercando di impedirgli la vista e la respirazione tramite le fiamme che avrebbero avvolto il loro volto oltre a consumare e danneggiare le loro tute da pompieri.
Vista la distanza con i propri avversari Argo cercò di puntare sulla velocità e la gittata delle palle di fuoco per cercare di bruciare gli equipaggiamenti dei suoi avversari o magari di farli scoprire abbastanza per quell'attimo che gli serviva per attaccarli con la lancia. Tenendo la lancia pronta all'affondo Argo si mosse verso i suoi avversari. Anche se le palle di fuoco erano molto veloci, in caso fossero andate a vuoto Argo sperava di mettere in difficoltà una delle due guardie, se non entrambe, cosi da cercare un apertura durante la loro schivata per poter contrattaccare.Argo Carnifex
[Status fisico] : Dolore al petto
[Status psicologico] : Concentrato / Frustrato / Adirato
[Tecniche usate] :
Piromanzia #1: Sfera di fuoco
L'utilizzatore materializza una palla di fuoco all'interno del palmo della mano che aumenterà di spessore fino a 20 cm di diametro. Dopodiché potrà scagliarla come un oggetto di dimensioni PICCOLE. La sfera non infligge danni da impatto ma nel momento in cui si infrange su un ostacolo libera in un'area di 150 cm un forte calore accompagnato da scintille incandescenti. Può bruciare i vestiti e ustionare i bersagli rimanendo in campo per 5 turni. L'efficacia del fuoco diminuisce con l'aumentare della resistenza nemica.
Costo: 5
[Potere personale] : Disattivato
[Energia] : 65/80
[Note] :
- Lancia impugnata. -
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Quando le palle di fuoco colpirono le due guardie, ci fu effettivamente un breve istante in cui vennero colti di sorpresa ma, avendo a disposizione delle tute molto resistenti, questo non li ostacolò affatto. Se Argo voleva incalzarli doveva farlo con decisione, senza esitare e con un piano ben preciso, altrimenti non avrebbe ottenuto niente. Difatti, subito dopo l'attacco delle palle di fuoco, gli furono già addosso: uno colpì cl tonfa la lancia così da deviarla mentre l'altro menò un altro potente pestone sullo scudo che fece indietreggiare ulteriormente Argo. Dopo poco le fiamme si spensero sui loro corpi senza grossi danni, riportando la situazione in stallo. .
