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Dovresti sapere che non sono più una bambina... non ho bisogno della balia... e se vuoi te lo dimostro.
Con quelle parole emblematiche e una voce estremamente sensuale, Syndra respirava attraverso le sue labbra calde e umide sulla cappella turgida del suo amato Ice, tenendo quell'asta bollente e massiccia stretta tra i suoi morbidi seni. Quando aveva annunciato che sarebbe andata alla Sapienza per quel famoso addestramento anti-Vidocq, era certa che Nariko avrebbe avuto da ridire, e si aspettava che l'avrebbe voluta accompagnare. Ma sapeva anche che gli impegni da preside le toglievano molto, troppo tempo, quindi molto prevedibilmente si ritrovò Iceringer tra i piedi. Non che disprezzasse la sua compagnia, anzi... lai adorava quel ragazzo, ma la sua presenza in quel contesto la faceva sentire come una bambina piccola che aveva bisogno di un guardiano per ogni sciocchezza che faceva. Ultimamente Syndra era molto sotto pressione per via del suo ruolo: tutti la consideravano forte ma nessuno aveva ancora cercato di metterla alla prova per riconoscerle del potenziale, per questo era tanto motivata a fare la sua parte e dimostrare di essere in grado di cavarsela da sola. Ecco perché stava cercando di convincere Iceringer a lasciarla andare da sola, e avrebbe ricorso ad ogni suo trucco per poterlo convincere. Giusto un attimo prima lo aveva spinto sul letto, costringendolo a mettersi seduto, e con un movimento fluido lo aveva già privato dei pantaloni, trovandolo prevedibilmente eretto. Lei essendo appena uscita dalla doccia non indossava nulla se non un nero accappatoio che metteva in evidenza le sue forme, e sciogliendolo quel poco che bastava pere scoprire i suoi seni fino a mettere in evidenza parzialmente le areole aveva facilmente intrappolato quell'asta tra le sue morbidi carni, e ora lo massaggiava lentamente, respirando lenta sulla sua punta facendogli sentire la lingua che si avvicinava per poterlo leccare.
Ti darò quello che vuoi Ice... e poi mi lascerai andare, d'accordo? Io non ti seguo di certo ogni volta che vai a fare le tue ronde...
Indispettita ma sensuale, Syndra continuava a muovere sapientemente le mani intorno ai suoi seni per poterlo masturbare, alzando i suoi occhi viola brillanti e profondi verso il suo sguardo per potersi godere ogni reazione del giovane vigilante.... -
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In quanto maschio Romano cresciuto in famiglia medio-borghese e pieno di pressioni sociali, Iceringer sapeva molto bene cosa significava fare di tutto per dimostrare il proprio valore. Non vivere all'ombra di un padre con grandi studi alle spalle, non vivere all'ombra di una madre molto attiva nella società, non vivere all'ombra di una sorella che, a detta del volgo, aveva delle palle ortogonali non smussate più grandi di quelle del suo fratellino minore. Quindi, sostanzialmente, uno col complesso del supereroe che vuole davvero con tutto il cuore migliorare il mondo sarebbe stato anche più che entusiasta di lasciare a Syndra tutto lo spazio di cui aveva bisogno per farsi valere: Syndra era una tipa davvero tosta, forse un pochino infantile in certi aspetti ma come strega valeva tanto quanto Nariko ed era forte da far paura. Inoltre aveva superato un trauma enorme e lo aveva fatto come una donna forte e invincibile, quindi nei suoi confronti Iceringer nutriva una fiducia smisurata. Pertanto l'avrebbe volentieri lasciata andare se solo non fosse intervenuta Nariko. Prima di piazzarsi alle calcagna di Syndra, Nariko aveva preso Iceringer e con poco rispetto per la sua fragile mascolinità, gli aveva detto che in cambio della massima attenzione verso Syndra avrebbero fatto così tanto sesso anale che il giovane supereroe sarebbe svenuto prima di raggiungere l'ultimo orgasmo. Non tanto il messaggio, quanto il modo sensuale e imperativo con cui glielo aveva detto era stato sufficiente per fargli venire le gambe molli, le scolopendre nello stomaco e il gelo nel cervello, che si spense del tutto pensando a quali incredibili piacere lo attendevano assecondando la sua padrona... purtroppo, Syndra non aveva ancora lo stesso ascendente di Nariko su di lui, e per quanto legati da un sentimento sincero nessuna corruzione della carne bastava a farlo desistere.
D-dai Syndra... non rendere tutto così... dhfficileeeh... Nariko ci tiene... non vuole che vai da sola...
Inutile dire che, nonostante questa premessa, era bastato vedere il corpo perfetto di quella strega dai capelli bianchi per perdere ogni traccia di resistenza e finire sul letto senza possibilità di rialzarsi, ed essendo già stato intensamente manipolato e stimolato da Nariko, quando Syndra gli tolse i pantaloni trovò la sua verga già perfettamente eretta. La punta risultava leggermente arrossata, questo perché si era eccitato da morire poco prima pensando alla ricompensa di Nariko e Syndra aveva finito di fare terra bruciata. Nonostante l'eccitazione intensa sviluppata in quel momento, i testicoli di Iceringer risultavano ancora un tantino morbidi, questo perché col tempo aveva sviluppato una grande resistenza e non rischiava ancora di venire senza controllo, sebbene la sua verga suggerisse tutt'altro: massiccia, eccitata fin sopra il suo ombelico e coperta di venature pronte a gonfiarsi da un momento all'altro. La voce gli morì in gola quando le morbide carni di Syndra lo avvolsero in quel caldo abbraccio, e mentre lo fissava masturbandolo e facendogli sentire il suo magico respiro su quel cazzo impaziente, lui pulsava sulla pelle della strega, muovendo nervosamente le gambe sue e giù mentre cercava di non incrociare il suo sguardo seducente, finendo per arrossire ad ogni istante che la guardava.
Sei così bella Syndra... perché mi fai questo? Lo sai che se ti lasciassi andare Nariko ci punirebbe entrambi...
E non nel modo che piaceva a loro. Probabilmente avrebbe chiuso Iceringer fuori dalla stanza senza parlargli, mentre privava Syndra delle loro lezioni private così da lasciare entrambi a bocca asciutta. E se si arrabbiava troppo poteva anche allontanarli dalla loro vita sessuale! Nariko era bella da impazzire e non avrebbe avuto difficoltà a trovare altri partner per soddisfarla... Iceringer non si sarebbe mai perdonato un simile fallimento.. -
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La voce spezzata e impotente di Iceringer le dava sempre una grande soddisfazione. Forse non aveva l'istinto da dominatrice di sua madre o della sua maestra, ma Syndra non nascondeva di certo la goduria di quando aveva tra le "mani" un ragazzo forte e bello come Iceringer che pendeva dalle sue labbra. Di Ice poi, amava lo spirito retto e la sua fedeltà... anche se in quel momento stava cercando di plagiarlo, lui rimaneva fedele alla promessa di Nariko. Da una parte Syndra voleva corromperlo per avere la giusta libertà e fiducia, dall'altra non poteva fare a meno di ammirarlo per quella sua calda devozione. Come non amarlo? Ma al contempo, la voglia di spingerlo in tentazione era immensa.
Magari è quello che voglio, no? Mi piacciono le punizioni di Nariko... e anche se decidesse di ignorarci, sarei in punizione con te... se vedesse quanto ci divertiamo senza di lei credi che non si unirebbe a noi?
Mentre parlava, continuava a muovere i suoi seni morbidi su quell'asta bollente, assaporandone il calore anche con la lingua, circondando la cappella mettendo in contatto l'intensità dei loro corpi come se volesse divorare l'energia del ragazzo. Ogni volta che riusciva ad eccitarlo così tanto poteva percepire il potere di Ice pronto a straripare da quella verga e la sua bocca di strega si faceva più golosa. Era un pasto invitante alla quale non poteva resistere, quindi non ci volle molto prima che interrompesse il contatto visivo per potersi dedicare unicamente alla sua virilità. Lo circondò con le labbra continuando a dargli piccoli colpetti con la lingua all'altezza dell'uretra, poi prese a muovere il capo a destra e a manca rendendo i movimenti dei suoi seni più profondi così da spingere la testa verso il basso il più possibile. A volte faceva delle pause, così da riprendere fiato, masturbandolo più facilmente ora che la saliva era colata sulla sua carne e tornando a fissarlo così da potergli mostrare un sorriso perverso ed entusiasta.
Oppure fai tutto questo solo perché ti ha promesso una ricompensa? Ho ragione, vero?
Ridacchiava, dispettosa e perversa, tornando a leccare, stringere tra le labbra e succhiare quella mazza meravigliosa, facendogli sentire mugugni acuti che sembravano decisamente i versi di scherno di una bambina dispettosa.
Avanti, confessa... ti ha promesso qualcosa di perverso e faresti di tutto pur di ottenerlo... non è così? Dimmelo... non puoi mantenere i segreti mentre hai quella faccia...
Sapeva bene che il cuore di Ice era puro e limpido come quello di un bambino, ma non poteva fare a meno di provocarlo in quel modo, continuando con la sua opera mentre i suoi seni si schiacciavano sempre più intensamente intorno alla sua virilità, voleva farlo godere senza neanche unirsi nella carne con lui, e spingerlo a confessare ogni cosa. Forse se lo fiaccava a dovere poteva convincerlo a lasciarla andare.. -
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Bastava anche solo il respiro di Syndra per agitarlo, figurarsi quando avrebbe iniziato ad usare attivamente la bocca. Il povero vigilante mascherato era già pronto a gettare la spugna con lei, e l'unica cosa che gli permetteva di resistere era la promessa fatta a Nariko, alimentata da una preoccupazione sincera di entrambi verso la loro adorata Syndra. Nessuno metteva in dubbio le sue abilità e nutrivano la massima fiducia nei suoi confronti, ma non significava che non dovevano fare gioco di squadra! Avevano promesso di stare sempre assieme dopo quella terribile esperienza vissuta con Gil, non avrebbero commesso di nuovo lo stesso errore. Ma prima che potesse elaborare una risposta convincente come questa, Syndra gli mostrò quanto calda fosse la bocca di una strega, costringendolo a piantare i piedi a terra e sollevare il capo verso l'alto. Istintivamente cercò di sollevare le mani verso di lei come a volerle bloccare la testa e dargli un istante di tregua, poi il suo gemito di piacere divenne sempre più profondo e simile ad un lungo sospiro, uno sfogo bollente simile a quello di una locomotiva di altri tempi, e gradualmente si arrese. Ogni leccata di Syndra lo portava gemere di piacere, ogni volta che quella bocca perversa si agitava su di lui, stringendolo in quella morbida morsa di seni e saliva, Iceringer trasaliva perdendo del tutto la cognizione del tempo. Non osava più abbassare lo sguardo verso di lei, perché sapeva che connettere quegli stimoli allo spettacolo del corpo meraviglioso di Syndra che si dedicava a lui lo avrebbe fatto sicuramente impazzire. Non riusciva più neanche a risponderle a tono, era impossibile scoraggiarla e quando lo mise all'angolo rivelando quello che gli passava per la mente, Iceringer smise anche di respirare.
D-dai... lo sai perché ci tengo... abbiamo promesso di affrontare le difficoltà assieme...
Anche se era la verità, la sua voce tremava e il servizio di Syndra gli stava togliendo ogni volontà di resistere. La sua verga pulsava e tremava come se potesse esplodere da un momento all'altro, trovava di continuo nuovo turgore, le vene si gonfiavano e la sua consistenza pareva prossima a quella del ferro, Syndra avrebbe avuto la sensazione di stringere tra i suoi seni un muscolo bollente piuttosto che un semplice organo sessuale. Come se non bastasse, il potere del ragazzo adesso fluiva dentro quel sesso turgido alimentato proprio dallo spirito della strega: anche se per Iceringer non era una competizione, per lui dare il massimo con le sue ragazze era davvero importante, quindi anche quando cercava di non cedere alla perversione, il suo potere lo tradiva e lo esaltava ancora di più. Il calore del suo corpo non era bollente ustionante, era come un abbraccio fiammante, qualcosa di caldo in cui trovare ristoro. Ma d'altro canto, l'abbraccio perverso di Syndra gli impediva di mantenere un autocontrollo di per sé già molto precario e bastò chinare lo sguardo un solo istante per rimanere ipnotizzato dalla sua bellezza. Le parole uscirono dalla sua bocca senza controllo.
M-mi ha promesso... una sessione di sesso anale infinita...
Il suo spirito di bravo ragazzo gli impediva di mentire su qualcosa di tanto sciocco. E nel profondo del suo cuore, aveva bisogno di darle quella risposta perché non voleva che smettesse per nessuna ragione.... -
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Prima ancora che Ice cedesse al suo ricatto, Syndra sentiva che lo teneva in pugno oramai, era chiaro da come pulsava quella mazza virile, e da come quel calore tentava in ogni modo di conquistarla. Ice non se ne rendeva conto, ma se lui era timido e gentile, il suo potere era invece irruento, vigoroso e seducente, sembrava fare di tutto pur di impressionare una strega come lei e questo Syndra non poteva che apprezzarlo. Nel sentire quella risposta però, capì che doveva stringere letteralmente la presa a quel punto, per non perdere il guinzaglio che teneva intorno al collo di quel forte campione. Con Ice in particolare, le piaceva giocare sporco perché sapeva darle soddisfazione, quindi in tutta risposta allontanò il seno umido e morbido bagnato dalla sua stessa saliva, per afferrare la verga del giocane all'altezza della cappella, stringendola tra le dita mentre con l'altra mano iniziava a solleticare i suoi testicoli, fissandolo dritto negli occhi. Il massaggio fu intenso, quasi doloroso, ma molto attento... voleva vederlo saltellare sul posto mentre muoveva le dita intorno alla cappella.
E così mi hai venduta... per del sesso anale? Certo come biasimarti... il culo di Nariko è così morbido... e la sua schiena mentre si muove su di te è così seducente, è una danza ipnotica che ti toglie i sensi, e quando per sbaglio incroci lo sguardo con lei senti il morso di una pantera che ti stringe il cuore e ti toglie il fiato... ci sono passata anche io, ti capisco...
Per poco non si tradì, un brivido sulla schiena le passò mentre pensava a Nariko, e per quanto la usasse come un'arma contro Ice lei stessa non era immune al fascino irresistibile della sua maestra, ma doveva restare in gioco, non poteva assolutamente perdere. Abbassò quindi il capo, avvicinandosi con le labbra alla base della verga di Ice, senza toccarla, sfiorandola solo col proprio respiro e continuando a fissarlo dritto negli occhi.
Tuttavia... tu sai bene che io posso darti la stessa cosa, vero? Quinti se ti lasciassi scopare il mio culo... mi lasceresti andare?
Voleva giocare con la sua mente, e per assicurarsi di avere la sua massima attenzione Syndra iniziò a giocare con i suoi testicoli, prima toccandoli con la punta della lingua, lasciandoli ciondolare, poi iniziando a baciarli e succhiarli lentamente tra le sue labbra come se fossero dei morbidi cioccolatini. Li muoveva tra le labbra mescolandoli con la lingua, per poi riprendere fiato e tornare a leccare e baciare la base della verga, masturbandola con la mano in alto mentre con la sinistra continuava a stuzzicare i suoi testicoli. Riprese quel movimento come una sorta di loop infinito, osservandolo dritto negli occhi mentre aspettava una sua risposta.. -
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Non poteva avere un confronto onesto con quella diabolica strega: lei e Nariko conoscevano tutti i suoi punti deboli e come sfruttarli al meglio. Gli avevano fatto fare molte cose imbarazzanti e lo avevano trascinato verso la perversione più estrema, non poteva negare niente di fronte alle parole perverse di Syndra e soprattutto non poteva prevedere nessuna delle sue mosse, troppo impegnato a cercare di non gemere come un animale oppure lasciarsi completamente sopraffare. Non aveva perso di vista la sua missione, ma quanto la strega afferrò la sua cappella tanto saldamente non poté fare a meno di stringere i denti e sobbalzare. Trasalì senza contegno, trasformando ben presto ogni movimento in una statica pulsazione. Avrebbe voluto dimenarsi ma aveva timore che Syndra potesse prendersela se si sottraeva del tutto a quella presa, ma queste erano scuse perché nella sua mente era ovvio che lui fosse il primo a non volersi allontanare. Come se non bastasse, come se quel lavoro di bocca non fosse sufficiente, come se non lo avesse già stimolato abbastanza con i suoi prosperosi seni, eccola evocare delle immagini perverse di Nariko che cavalcava la sua verga senza alcun freno inibitorio. Gli occhi del ragazzo andarono verso l'alto immaginandola e facendole prendere forma ad ogni sillaba che scandiva Syndra, il suo sguardo sembrava quello inebetito di un ubriaco pronto a perdere i sensi in qualsiasi momento e se non fosse stato troppo impegnato a gemere probabilmente si sarebbe abbandonato ad un ghigno inebetito ed infantile. Syndra però lo teneva letteralmente per le palle, deliziando queste ultime con le sue attenzioni e strappandogli qualche vagito timoroso, come se potesse fargli del male o rubargliele. Syndra però sapeva benissimo come destreggiarsi senza fare danni e quel filo di rasoio sulla sua perversa esibizione rendeva il tutto ancora più stimolante. Non ci volle molto prima che la sua cappella si arrossasse ulteriormente sotto quei tocchi sapienti mentre la verga tornava a pulsare più forte che mai, abbandonando ogni freno inibitorio. Non sapeva più nemmeno come risponderle, tanto era fritto il suo cervello. Doveva reagire, altrimenti Syndra lo avrebbe davvero ridotto ad uno straccio e lasciato lì a piangere come un bambino mentre lei se ne andava senza nessuno a farle da guardia. Crollò con la schiena sul letto, sospirando, ma in quella posizione sentiva di potersi riprendere meglio da quel trattamento, nella speranza di non cedere del tutto.
M-magari quello che volevo... era stare da solo con te. Alla sapienza ci sono un sacco di posti dove nascondersi... potevo avere Nariko e anche te in un colpo solo... mi rendete avido...
Anche se la sua voce era spezzata dal piacere, aveva deciso comunque di giocarla come meglio poteva. Se restava succube delle sue attenzioni Syndra avrebbe avuto la meglio e questo non se lo sarebbe mai perdonato, sia per Nariko che per sé stesso. Syndra non si rendeva conto di quanto avessero bisogno di stare uniti e Iceringer era deciso a dimostrarglielo. Anche se era debole al fascino di qualsiasi donna avvenente, specialmente quelle due abili streghe, restava pur sempre un sedicente supereroe: la forza di volontà era la sua arma migliore, quindi avrebbe resistito colpo su colpo e trovata la forza di replicare, avrebbe sfruttato ogni sua risorsa.
Avanti... fammi venire con te, ti prometto che non te ne pentirai... ma se continui così rischiamo di non muoverci da qui in nessun caso...
C'era anche quella di possibilità, ma aveva la sensazione che probabilmente non sarebbe stata al scelta migliore. Non fare niente è peggio che fare le cose male... di solito almeno.. -
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Oramai ci stava prendendo gusto, anche con delle buone argomentazioni sarebbe stato difficile per Ice impedirle di andare avanti. Colpa sua e di quel grosso cazzo bollente che non smetteva un solo istante di pulsare davanti a lei, pregno di un potere incredibile e che Syndra riusciva a sentire distintamente a contatto con le labbra, la lingua, la saliva. Tutto di lui la chiamava e diventava sempre più impaziente, era fradicia e con quei capezzoli turgidi non vedeva l'ora di lasciarsi impalare da lui, sfiancarlo fino a fargli perdere i sensi e conquistare così la meritata vittoria. Ma proprio mentre si apprestava a dare l'ultima leccata ai suoi testicoli prima di tornare sulla cappella e riprenderlo completamente in bocca, Ice disse qualcosa di molto interessante, tant'è che Syndra si fermò concedendo una pausa alla sua bocca, iniziando a masturbarlo e basta. Nonostante ciò, lo fece con una grande perizia, usando la saliva che aveva accumulato su di lui per muovere la mano in alto e in basso, lentamente, stringendolo con forza e torcendo delicatamente il polso mentre eseguiva quel movimento, assicurandosi di arrivare fino alla base e di risalire fino alla punta, preoccupandosi poco di stimolare la sua rossa e bollente cappella. Era certa che non glielo stava dicendo solo per convincerla, e che ci aveva pensato sul serio a quella cosa. Ice era un ragazzo cresciuto solo nella sua pubertà, era ovvio che avesse simili perversioni a proposito della scuola e ad essere sinceri... le aveva anche lei. Essendo rimasta isolata per molto tempo dal Clan, Syndra non aveva mai avuto una vita scolastica normale, nemmeno ora che era a tutti gli effetti una consulente, una figura di rilievo, non di certo una studentessa. Come gioco erotico... poteva essere molto stimolante.
Va bene Ice... mi hai convinta...
Allargò un sorriso furbetto sul volto, rivolgendosi direttamente a lui ma parlando attraverso la sua verga, così che sentisse il suo caldo fiato di strega iniziare a covare qualcosa di diabolico. Il movimento della mano si fece sempre più lento, fino a che le dita non si strinsero ad un anello intorno alla base della sua cappella. Se pensava di aver vinto con così poco, però, si sbagliava di grosso...
Ma ho comunque intenzione di punirti... così da assicurarmi che non farai brutti scherzi!
Detto questo, allargò le dita della mano libera per generare una piccola sfera oscura, molto più ridotta del solito, che avvicinò lentamente e sensualmente alla sua bocca. Inclinò il capo verso l'alto, allungando la lingua il più possibile e lasciando che la saliva grondasse sul proprio petto in uno spettacolo semplicemente osceno. prese la sfera in bocca e la richiuse lentamente, tenendo aperte un pochino solo le labbra che tornarono ben presto sulla punta di quella verga irresistibile, prima baciandola, poi spalancandosi gradualmente. Syndra prese in bocca il suo delizioso cazzo, mugugnando di piacere mentre affondava sempre di più, lasciandosi violare prima la bocca e poi la gola col preciso intento di farlo sparire dentro di sé. Fu un movimento lento e pieno di energia, al sua bocca si rivelò pregna di oscurità perversa che avvolse del tutto quella virilità irresistibile e non tentò nemmeno di non stimolarlo, muovendo ogni singolo muscolo che aveva a disposizione intorno a lui per schiacciarlo in quella morsa irresistibile. Quando arrivò alla base, le dita della mano avevano raggiunto il suo pube e le utilizzò per tirarsi su e staccarsi da quella meraviglia di carne con un unico e netto movimento, emettendo un suono gutturale simile ad un conato, ma estremamente più perverso e sensuale. Quando lo liberò dalla sua bocca, oltre alla saliva di Syndra, la mazza di Iceringer sarebbe stata ricoperta da una densa energia oscura simile ad un preservativo nero, ma rigonfio, che creava un leggero spessore tra il suo cazzo e qualsiasi altra cosa che potesse toccare. In sostanza non poteva masturbarsi, non poteva toccarsi e non poteva infilarlo da nessuna parte senza il consenso di Syndra che doveva sciogliere quell'incantesimo per permetterglielo. La strega si leccò le labbra dalla sua stessa saliva con quel sorrisetto maligno ancora sul volto, fissandolo dritto negli occhi aspettando che Ice si rendesse conto che la ciliegina sulla torta era che quell'energia oscura era pregna della sua essenza, e che quindi gli avrebbe impedito di perdere l'erezione per tutto il tempo in cui sarebbe stato maledetto in quel modo. Lo teneva in pugno, e questa era la giusta punizione per lui.... -
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Per quanto fosse abituato ad avere a che fare con delle streghe perverse e capaci di tutto pur di tenere in sospeso la goduria per farla sfogare tutta in una sola volta, Iceringer non riusciva mai a tenere completamente loro testa. Era più un'abilità passiva quella che aveva acquisito, una resistenza che gli permetteva di non venire subito e sfogarsi troppo presto, ma la sua mente e il suo corpo non riuscivano a resistere a quegli stimoli. Serrava i denti, stringeva le lenzuola con le dita, mugugnava a metà trai l disturbato e l'eccitato mentre quella cappella gonfia pulsava sempre più forte come a voler supplicare Syndra di dargliene di più. Non sapeva ancora quanto avrebbe resistito, per questo sperava che le sue parole avessero sortito un qualche tipo di effetto. Con sua somma sorpresa, scoprì che la risposta era sì. Quando Syndra bloccò quel servizio capace di dargli assuefazione, il ragazzo sollevò il capo verso di lei, dapprima disturbato dal fatto che si fosse già fermata, poi si fece stupito e non poté fare a meno di domandarsi se non lo stesse prendendo in giro.
D-davvero...?
Poteva davvero considerarla una vittoria? Ovviamente no: Syndra aveva accettato il suo perverso invito ma data la somma di cose che li aveva condotti fino a quel punto aveva ancora intenzione di "punirlo". Forse si era davvero offesa perché Iceringer aveva ceduto al ricatto morale e sessuale di Nariko, o più semplicemente aveva intenzione di iniziare subito quel gioco erotico scolastico, o per essere precisi non voleva che finisse quello che avevano già iniziato. Fatto sta che il ragazzo si ritrovò confuso e pieno di domande ma prima che potesse domandarne anche solo una, Syndra portò una delle sue sfere dentro le sue sensuali labbra e senza spiegazioni si avventò sulla verga del ragazzo. Non riuscì a dire nulla che non fosse un gemito di piacere, e mentre il suo corpo si tendeva, la sua mazza svaniva nella gola calda di Syndra che nel mentre lo avvolgeva con quell'oscuro e piacevole tepore. Quando quelle streghe iniziavano ad usare i loro poteri durante il sesso diventava tutto più difficile. Era sicuro di essere sul punto di venire, ma quando Syndra lo lasciò libero si rese conto che non poteva farlo nemmeno volendo: con stupore, rimase a fissare la sua verga completamente avvolta da quell'oscurità che caratterizzava Syndra, capace di tenerlo marmoreo ed eccitato ma impedendogli di venire in qualsiasi modo, o di toccarsi. Iceringer ci provò anche a mettere le mani su quella mazza ma non ci riuscì assolutamente, c'era come un'oscura barriera che bloccava del tutto il contatto. Per l'ennesima volta lo avevano messo in una situazione davvero difficile.
A-aspetta! Io dovrei andare in giro per la scuola con questo affare?! non so nemmeno se entrerà nei pantaloni! Syndra, non intendevo questo! E dai... è crudele!
Come al solito, la sua capacità di uscire dai guai consisteva nel ficcarsi in guai ancora più grossi. E quando si trattava di Nariko e Syndra, per lui dire di no era assolutamente impossibile.... -
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Stava diventando fin troppo brava a metterlo in difficoltà, certo Nariko era stata una brava maestra ma Syndra stava sicuramente imparando a fare tesoro di quegli insegnamenti. Era così piacevole poter dire di tenere in pugno un guerriero così forte, abile e affascinante come Iceringer, lui non se ne rendeva nemmeno conto di quanto fosse bello e anche questo faceva parte del suo fascino. C'era una punta di ingenua e naturale attrazione dietro quel ghigno malefico, mentre Syndra si sollevava da quella sensuale posizione non poteva fare a meno di pensare che forse doveva semplicemente rassicurarlo, così si sarebbe goduto quel perverso gioco... ma perché metterlo a suo agio? Ridacchiò malefica, per poi iniziare a sciogliere lentamente l'accappatoio che portava, facendolo scivolare gradualmente sulle sue spalle e sulla sua pelle così da poter scoprire lentamente il corpo sensuale e perfetto che possedeva. Syndra era diventata molto più bella da quando si erano conosciuti: le labbra più carnose, lo sguardo più affilato, le forme più morbide ed armoniose. Le sue cosce erano diventate più piene, i fianchi abbondanti, il seno prosperoso, i suoi capezzoli a quel punto erano turgidi per testimoniare la sua eccitazione e anche il clitoride faceva capolino da quella freccia di peluria bianca disegnata sul suo pube. Era uno spettacolo perverso che divenne ancora più intenso quando la strega lasciò pulsare la sua energia per tutto il corpo, accendendosi di un'aura violacea e mostrandogli per un momento tutto il suo potere: gli occhi si fecero luminosi, i tatuaggi percorsero le sue braccia dalle spalle alla punta delle dita e le colorarono le unghie di un nero intenso. Quando allargò quel perverso sorriso, anche le labbra si colorarono di un rossetto nero particolarmente seducente, dopodiché si preparò a fare la sua magia.
Non solo dovrai venire in quelle condizioni, se proprio ci tieni... ma dovrai anche resistere a questo...
Dopodiché, con un lento movimento delle mani che si incrociarono sul suo petto e scesero fino al ventre, Syndra si coprì dei suoi candidi capelli che iniziarono ben presto a forgiare un magico abito dalla fattura particolarmente seducente. Composto da una giacca bianca e una gonna scura, l'unica cosa che nascondeva il suo prosperoso petto era una striminzita maglietta nera senza maniche tanto corta da lasciarle scoperta la parte inferiore dei seni, mentre la gonna era tanto corta da avere bisogno di essere agganciata alle calze per non rivelare dettagli della sua femminilità, come se fosse tirata forzatamente verso il basso. I capelli si erano acconciati in maniera elegante dietro la nuca, scendendo sulla sua schiena in una coda più elegante e contenuta rispetto alla sua naturale chioma. Le calze di colori diversi si infilavano dentro ad un paio di stivaletti borchiati dal tacco alto, che valorizzavano ancora di più le sue forme generose e seducenti. Ogni volta che l'avrebbe vista camminare, Ice avrebbe visto il suo morbido sedere sculettare a destra e a manca, e ogni volta che si sarebbe rivolto a lei avrebbe visto il ventre scoperto e il seno seminascosto. Sarebbe riuscito a gestire uno spettacolo tanto perverso? Senza aggiungere altro, gli fece un sensuale occhiolino per poi allungare l'indice verso di lui e fargli cenno di seguirla. Non avrebbero perso ulteriore tempo... la Sapienza li aspettava!. -
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Non era la prima volta che lo costringevano ad andare in giro con qualche... "umiliante collare" intorno ai genitali, ma dentro una scuola??? Iceringer si era ripromesso di essere un esempio per le prossime generazioni, finire schiavo sessuale di una strega tanto perversa non era proprio un messaggio positivo... certo era piacevole e in un gioco consenziente non c'era nulla di male, ma comunque restava qualcosa di assolutamente discutibile! Syndra però sembrava voler mettere in chiaro che le chiacchiere stavano a zero in quel contesto, e mentre il giovane vigilante cercava di abbottonarsi i pantaloni e rialzarsi dal letto, la vide distintamente usare i suoi poteri per ottenere una mise ancora più seducente del solito. Gli occhi di Iceringer si sgranarono e il suo volto si fece paonazzo, non solo per l'eccitazione ma anche per uno spontaneo sentimento di gelosia.
D-dove vuoi andare tu conciata così?! Syndra!
Dovette sforzarsi non poco per chiudere i pantaloni in quello stando, anzi quello spettacolo aveva senza ombra di dubbio accresciuto ulteriormente la sua erezione e tremava all'idea di dover girare per la Sapienza con una simile bomba sexy. Sperava di poter mantenere un profilo basso ma in quel modo li avrebbero notati tutti! Un giovane arrapato con un'erezione gigantesca nei pantaloni e un'affascinante e bellissima strega vestita come una ballerina che giravano assieme. Non esattamente il suo ideale di coppia perfetta! Ma quel mix di emozioni, erezioni e fusioni mentali ridussero ai minimi termini le meningi del povero Iceringer, impedendogli di frenarla mentre oramai era avviata verso la Sapienza. La giornata si prospettava decisamente lunga.
Il professore era stato ovviamente informato di quell'arrivo, ed era giustamente impaziente di poter incominciare. Le prime "lezioni" con Lady Ganon lo avevano eccitato non poco, in più di un senso, facendogli assaporare l'energia di una strega nella maniera più pura. Era impaziente di provarne ancora, di nuovi tipi e in particolare sentiva che la prossima "allieva" aveva un che di speciale. Difficile dirlo con chiarezza, ma Thresh amava le sorprese e anche per questo cercava di indagare il giusto. Purtroppo per lui, le streghe di Umbra tengono molto stretti i loro segreti, e al di fuori di ciò che aveva raccontato Gil non sapeva molto su quella ragazza. L'aveva definita ingenua e anche un pò sciocca, inesperta rispetto alle altre ma molto potente. L'aveva definita "cambiata" rispetto al loro ultimo incontro, non disse chiaramente cosa pensava ma Gil sembrava... timoroso, e mal disposto ad ammetterlo, parlando di lei. Una strega capace di far tremare perfino quel mostro di Gil... era senz'altro interessante. Deciso ad accogliere la sua ospite in maniera rispettosa, si affacciò all'entrata dell'edificio principale mantenendo una posizione marziale con le braccia strette dietro la schiena. Il suo cappotto nero che sembrava nuovo di zecca grazie a Nefertiti gli dava un'aria molto più elegante. Per non strafare, non aveva preso i suoi anelli buoni per le cicatrici, per lui era meglio tenere un'aria più "informale", per questo l'unica cosa a coprirlo oltre a quella giacca erano dei neri pantaloni da ginnastica e un paio di stivali alti e neri con dei grossi speroni dietro al tacco. Il suo sorriso maligno si incrinò un pochino nel notare che di fianco a Syndra c'era un ospite inatteso. In borghese, con quella maglietta rossa targata Bazinga e i jeans chiari non sembrava decisamente un vigilante mascherato, ma Thresh aveva imparato a conoscerlo bene quindi lo riconobbe subito.
Che pessimo tempismo ragazzo mio... adoro la tua passione ma questo non era proprio il tuo momento...
Mormorò tra sé, un tantino scocciato ma Thresh era un uomo di fede e sapeva che se la sua dea lo aveva guidato fin lì, probabilmente aveva in serbo per lui qualche sorpresa inattesa. Quindi ritrovò il sorriso e notando l'aria decisamente poco a suo agio del ragazzo, decise di rivolgersi principalmente a Syndra.
Benvenuti ragazzi, vi stavo aspettando... o meglio, non mi aspettavo il nostro giovane campione, ma apprezzo questo genere di sorprese.
Li accolse, allargando le braccia con fare paterno e sfoggiando un sorriso gioviale, rendendosi subito conto che i problemi del ragazzo risiedevano in realtà nella sua giovane compagna, visto il modo succinto con cui sfoggiava le sue grazie... la giornata si faceva interessante.. -
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Syndra non sapeva cosa aspettarsi da quella visita alla Sapienza, al di fuori del suo desiderio di emancipazione non poteva biasimare i suoi compagni nel volerla proteggere perché lei stessa sapeva che quella situazione poteva diventare pericolosa per i più svariati motivi. Ma sapeva anche che Vidocq andava fermato e se c'era una possibilità di poter apprendere le sue debolezze allora valeva la pena provare, per questo una volta davanti al professore il suo sguardo era risoluto. L'enorme non morto li accolse calorosamente, Syndra non rispose subito per diversi motivi. Il promo era che sentiva un forte ascendente venire da lui, riusciva a percepire il suo carisma semplicemente osservandolo. Perfino Ice sembrava portargli un rispetto spontaneo e quel ragazzo per quanto ingenuo non era di certo stupido, inoltre era un forte guerriero, non poteva sbagliarsi quando diceva che il professore doveva essere altrettanto potente. La seconda cosa che le saltò all'occhio fu invece qualcosa di imprevisto e che un tantino la confuse: il suo peculiare e grottesco cappotto nero emanava un'energia familiare, sembrava quasi tessuto con l'energia oscura di Umbra, anche se in una forma particolarmente grezza e caotica. Syndra in particolare poteva riconoscerla molto bene perché lei stessa era stata una strega di quel tipo, la cui traccia di Umbra era incredibilmente disordinata. Solo grazie a Nariko l'aveva affinata. Che il professore fosse entrato in contatto con una giovane strega inesperta? Non aveva risposte per un simile quesito e a dirla tutta in quel momento non voleva dargli troppo peso, era concentrata sul suo obbiettivo e pertanto non si sarebbe lasciata distrarre. Portò le braccia in una posizione conserte sotto al suo seno, sfoggiando un'espressione risoluta.
Avevo intenzione di venire da sola ma Iceringer ha insistito per accompagnarmi... spero non sia un problema.
Ovviamente non lo considerava un ostacolo, riusciva a capire l'attenzione e la dolcezza dietro quel gesto, sperava solo che un giorno avrebbero smesso di vederla come una bambina da proteggere, anche se in fondo non le dispiaceva affatto.
Professore, ho tante domande da farle su Vidocq e su questo allenamento... le mie consorelle hanno bisogno di risposte ma soprattutto di protezione. Io voglio diventare una strega capace di proteggerle tutte da qualsiasi pericolo, compresa una lanterna impazzita come Vidocq. Mi aspetto grandi risultati da questo allenamento...
Fu chiara e concisa, sperava che non avrebbero perso tempo in inutili manfrine e giri di parole, Syndra era lì per un motivo preciso e lo avrebbe perseguito col paraocchi, o almeno così era convinta. La presenza di Ice le infondeva coraggio e sentiva di poter fare qualsiasi cosa, fu lei stessa a muovere i primi passi per poter entrare di prepotenza nella scuola così da non perdere nemmeno un secondo.. -
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Il povero Iceringer iniziava a sentire il peso della sua presenza da quelle parti, sorrideva imbarazzato, non gli era mai capitato quando era più piccolo di fare il terzo incomodo ma finalmente ne provava la sensazione netta. D'altro canto però, sapeva di essere nel posto giusto perché le parole stesse di Syndra gli ricordavano che quella era a tutti gli effetti una missione. Dopotutto, saperne di più su Vidocq interessava anche a lui e sicuramente condividere quelle informazioni con Eloy o con Traesto sarebbe stato prezioso. Doveva restare concentrato, doveva farlo per la sua missione e soprattutto per Nariko e Syndra, quindi si sforzò di essere il più naturale possibile.
Farò anche io del mio meglio professore, non si finisce mai di imparare, no?
L'umiltà di quel ragazzo era contagiosa, e Faust non poté fare a meno che sorridere di fronte all'energia che i ragazzi emanavano. Avrebbe preferito che lo sguardo di Syndra fosse meno inquisitorio, ma lui era molto bravo a far sciogliere le barriere di sfiducia erette contro di lui, ci sarebbe riuscito anche con quella giovane strega. Si chinò leggermente in avanti con una mano sul ventre, deciso ad iniziare il prima possibile.
Prometto di dare il meglio di me, condividerò con voi ogni mia conoscenza e vi tratterò come miei studenti, avete la mia parola...
Doveva assicurarsi che tutto fosse perfetto, per questo aveva organizzato la giusta stanza e il giusto luogo. Fece strada ai due ragazzi e mentre il professore avanzava, Iceringer restava inevitabilmente un pochino più indietro. Per due motivi: per guardare le spalle a Syndra e... per guardare le spalle a Syndra. Con quell'abito che si era messa addosso risultava impossibile staccarle gli occhi di dosso, senza contare che la sua oscura maledizione gli impediva letteralmente di perdere la libido. Thresh che non era di certo nato ieri riusciva a percepire, seppur poco chiaramente, la presenza di un qualche artificio erotico tra di loro, ma non voleva assolutamente mettersi in mezzo. Non subito almeno. Aveva bisogno di un aiuto esterno per quello scopo, dopotutto quello era l'allenamento pensato appositamente per Syndra. Ma anche in quel caso, avrebbe lasciato alla sua Dea il compito di guidarlo verso la giusta strategia. Li portò all'interno di una piccola palestra dall'aria molto peculiare: non era attrezzata per grandi folle, anzi l'esatto opposto, né tanto meno aveva a disposizione molti strumenti da palestra. Era una stanza dall'aria cupa, con lui basse e pareti scure. In realtà, le pareti non erano tinte di nero, ma erano semplicemente annerite dall'uso di diversi tipi di magia e di energia. C'erano segni di bruciature, simboli arcani, incisioni di svariati tipi, era chiaramente una stanza particolarmente usurata, divisa in più parti scandite da delle tende che potevano essere tirate o meno così da creare spazi più o meno isolati. La stanza era pregna di energia, un'energia particolare e molto grezza, come se quella stanza fosse utilizzata principalmente per scoprire o far sfogare i poteri sopiti degli studenti che ancora non ne hanno un grane controllo. Inoltre, l'energia dei presenti non si estendeva al di fuori di quella stanza, rimbalzando sulle sue pareti e creando uno strano effetto di amplificazione. Thresh sapeva molto bene come tenere a freno il suo potere pertanto la sua pressione energetica era simile ad una sinfonia mite ed equilibrata, udita dalla distanza. Iceringer invece senza la sua spada non poteva esprimere al meglio il potere pertanto restava perlopiù sopito. La stanza attirò subito l'attenzione del ragazzo che iniziò a guardarsi attorno con una certa ammirazione.
Ogni volta che entro in questa scuola rimango sempre stupito... è davvero incredibile quello che riuscite a fare qui!
Il professore, con le mani dietro la schiena e con un sorriso compiaciuto stampato sul volto, non si vestì di falsa modestia elogiando il lavoro che portavano avanti tra quelle mura.
Io per primo non posso che ammettere di aver sottovalutato il nostro Imperatore: la sua devozione verso le nuove generazioni e inestimabile e io stesso condivido la sua linea di pensiero. E' una fonte di ispirazione... oltre che di risorse. In cambio non chiede che l'eccellenza, ed è quello che voglio offrirgli.. -
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Nonostante tutto, il professore sembrava uno che prendeva molto seriamente il suo lavoro. Syndra non riusciva a spiegarsi perché lo guardava con una certa diffidenza, dopotutto le sue parole sembravano sincere e anche Iceringer si fidava di lui, quindi perché era così restia? Forse no si trattava di fiducia, magari era quella strana energia che veniva da lui a lasciarla perplessa. Si sentiva strana, come se dovesse trovare delle risposte, ma la presenza di Ice la rassicurava e non sentì il bisogno di scoraggiarsi troppo. Provò anche a tirare fuori un mezzo sorriso per non sembrare troppo seria, la grande diffidenza non era nelle sue corde: non voleva che quello che aveva passato con Gil la trasformasse in un'altra persona. Lei era ancora la Syndra che Nariko e Ice avevano imparato ad amare. Non disse nulla mentre avanzavano, limitandosi a sorridere al professore che sembrava davvero deciso a fare del suo meglio, restava vicina ad Ice ma non si lasciava mai superare: quella era ancora la sua punizione e non aveva affatto dimenticato perché aveva scelto quei vestiti. Il professore li portò all'interno di una stanza che sembrava predisposta per degli allenamenti molto particolari, Syndra sentiva un'energia intensa strisciare su quelle pareti e la sua pelle formicolava, non di timore o ansia, ma di entusiasmo. Lei era una strega affascinata dall'oscurità e dal potere, non poteva fare a meno di domandarsi quali promettenti studenti avevano calcato quelle mura prima di lei. Forse la Sapienza non era un posto così male come pensava, magari meritava più attenzione da parte delle streghe. Il professore attirò subito l'attenzione di Syndra con quelle parole di riguardo verso l'imperatore: lei non lo aveva mai incontrato di persona e non sapeva che tipo fosse, ma era chiaro che il sovrano dell'Impero Romano ci tenesse particolarmente al futuro del suo regno. Chissà se anche il loro principe aveva tanta attenzione nei confronti delle forze militari di Londra?
Sembra una linea di pensiero un tantino aggressiva ma se garantisce una formazione perfetta agli studenti, allora l'Imperatore Caius è da lodare...
Proprio mentre Syndra si stava sciogliendo un pochino, ecco un evento inaspettato che la fece irrigidire di colpo.
Il nostro affezionato Caius ci da i mezzi, ma siamo noi insegnanti a trasmettere la passione ai studenti, non dimenticarlo.
Un netto movimento della tenta vicina la spostò di colpo, rivelando la presenza di un'altra persona all'interno della stanza, se possibile addirittura più appariscente del professore. Oboro indossava un tubino color salmone particolarmente aderente, il suo seno risultava perlopiù coperto solo grazie ad una camicetta bianca per le spalle sigillata da una cravatta verde scuro. Le sue forme erano messe in mostra da delle calze scure molto trasparenti e da una gonna nera particolarmente liscia e poco pomposa, spaccata all'altezza dei fianchi e che metteva in mostra le sue forme incredibilmente femminili. Fianchi ampi, seno prosperoso, il tutto molto più accentuato di Syndra che rimase subito incantata dalla bellezza magnetica di quella donna, ma anche molto turbata dal ghigno malefico che sfoggiò appena fece la sua comparsa.
Sono la professoressa Oboro Tenebraum, il professor Carnovash ha chiesto il mio aiuto per la lezione di oggi.
Sorrise perversa verso Thresh, aspettandosi la sua compicità, ben consapevole che il suo adorato maestro non le avrebbe negato un momento del genere. Al suo fianco, seppur restando in disparte, la figura di un lupo nero più minuto del normale osservava la scena con un certo interesse, fissando in particolare Iceringer e se lo sguardo del ragazzo si fosse incrociato con quella bestia, l'avrebbe vista fare un occhiolino mostruoso e perverso.. -
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Iceringer stava iniziando a rilassarsi dato che Syndra era meno tesa e molto più intrigata, non si aspettava niente di meno da una visita alla Sapienza. Se avesse avuto la fortuna di studiare in un posto del genere quando era più piccolo di sicuro la sua vita sarebbe stata molto diversa, probabilmente non migliore ma ugualmente interessante. E proprio mentre quei pensieri lo sfioravano, con la guardia totalmente abbassata, ecco entrare in scena l'avvenente professoressa Tenebraum che lo fece gelare sul posto appena la vide. In realtà, non andò nel pallone immediatamente, il misto di imbarazzo nel ritrovarsela davanti dopo quello che era successo e quell'abito generoso che indossava lo avevano messo in silenzio, ma non era ancora del tutto perso. Ciò che veramente lo mandò nel panico fu il notare la creatura alle sue spalle, quel lupo scuro dalle fattezze familiari che gli lanciò un occhiolino perverso, cosa che lo fece saltare sul posto mentre un brivido gigantesco gli attraversava il corpo dalla punta de piedi fino al naso. Si ritrovò a sorridere in maniera forzatissima con gli occhi sgranati e col sudore freddo sulla fronte, aveva già confessato il suo misfatto di quella volta che aveva aiutato Hilda e Oboro, ma non voleva assolutamente che Syndra si ritrovasse davanti le dirette interessate. Le donne... tendono ad essere aggressive tra di loro. Mentre il ragazzo era paralizzato dal terrore, il professore accolse con entusiasmo l'arrivo di Oboro invece, che avrebbe reso le cose molto interessanti oltre a dargli la possibilità di raggiungere la giusta intimità con Syndra.
Se mi togli anche il piacere di fare le presentazioni... non posso neanche tessere le tue lodi, professoressa. Ragazzi vi garantisco che sarà una risorsa preziosa per la nostra lezione, la signorina Tenebraum è senza ombra di dubbio una delle insegnati più preparate della scuola.
Vedendo il ragazzo un tantino in difficoltà, Thresh lo afferrò con una pacca su entrambe le spalle che lo fece sobbalzare di nuovo, il non morto ridacchiò divertito per poi prendere la decisione di iniziare a creare la giusta atmosfera.
Molto bene... vogliamo iniziare?
Avrebbe lasciato ad Oboro il compito di spegnere le luci e disattivare i congegni inutili, in modo da ritrovarsi in un profondo silenzio e una sottile oscurità, spezzata dalla lanterna del professore che si sarebbe accesa sempre di più, raggiungendo il centro della stanza assieme al suo padrone che la sollevò verso l'alto senza toccarla, guidandola semplicemente col palmo aperto della sua mano. Mentre la rendeva il fulcro di quella discussione, il professore parlava, e volgeva lo sguardo ai due ragazzi, concentrandosi principalmente su Syndra.
Le lanterne non sono fondamentalmente né malvagie, né pericolose, sono il simbolo di un credo, non è sbagliato definirle alla stregua di un simbolo religioso... per questo gli adepti si vestono dello stesso nome. Una lanterna è qualcuno che crede nelle emozioni, qualsiasi tipo di esse, e le esalta. Crede fermamente che trattenerle sia un peccato, e lasciare che si sfoghino allo stremo sia il modo migliore per raggiungere la pace. E' vero, alle volte una lanterna cede a perversioni davvero smodate... ma anche per noi è importante rispettare gli altri. Questo, ovviamente... non vale per Vidocq e le lanterne che seguono il suo credo.
La lezione riportò momentaneamente Iceringer alla calma, decise di concentrarci sulle parole di Faust per ignorare tutto il resto, così da non fare niente di sospetto nei confronti di Syndra. Purtroppo per lui, la maledizione della strega non lo aiutava affatto perché oltre a vedere l'avvenente corpo di Oboro ora aveva anche il ricordo di quell'avventura stampato nella mente, seguire le parole di Thresh sarebbe diventato progressivamente sempre più difficile.. -
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Doveva ammettere che si sentiva un pochino emozionata per quella situazione, in un primo momento pensava che fosse timore nel ritrovarsi in mezzo a tanta gente poco fidata, ma adesso che stava vivendo quell'inusuale "lezione" si sentiva molto più coinvolta. Non aveva mai studiato al di fuori della sua comfort zone, di solito Nariko si occupava del grosso e le consorelle di qualche altra finezza, si era sempre finta un'insegnante e mai aveva imparato come una vera e propria studentessa. La situazione per lei era del tutto nuova e questo era un bene per Iceringer perché in diverso modo avrebbe notato il suo sguardo a disagio nei confronti di Oboro, facendole nascere più di qualche domanda che poteva mettere in moto la sua gelosia. Invece era presa da quella situazione, e divenne ancora più intrigata quando finalmente iniziò a sentire il potere di quella lanterna. In un primo momento, l'istinto fu quello di stringere i pugni e trattenere il fiato perché le ricordò gli ultimi incontri con Gil, come se stesse rievocando vecchi ricordi. Poi passò tutto, molto velocemente e nel migliore dei modi... perché ne sentiva il potere. Sentiva il suo cuore di strega che batteva intensamente come se volesse far sua quell'energia, divorarla e renderla propria per accrescere il proprio potere. Ne fu subito affascinata. Man mano che abbassava le luci della stanza, Oboro poteva vedere lo sguardo di quella ragazza diventare sempre più attento, era davvero facile cedere al fascino di Thresh e della sua lanterna, un potere del genere non si vede tutti i giorni. Era ovvio che l'obbiettivo del professore fosse quella ragazzina e Oboro avrebbe fatto di tutto pur di assicurarsi che il suo maestro ottenesse l'attenzione necessaria, anche perché lei e Palladia non vedevano l'ora di ritagliarsi un pochino di intimità con il loro aitante e favorito eroe... si fece avanti dunque, avvicinandosi al professore per poter completare il suo discorso su Vidocq.
Vidocq ha gettato fango sul buon nome del nostro credo... si comporta come un terrorista, un estremista religioso se vogliamo, ma questo non lo rende affatto meno carismatico. E' maestro nell'illusione e nell'inganno, nessuno sa chi sia la sua vera identità e pertanto è un nemico che può nascondersi in ogni luogo. Per questo è fondamentale imparare a riconoscere il potere di una lanterna, e distinguerlo chiaramente... ogni lanterna ha la sua energia, la sua impronta, è come un mondo di sapori unico... e vanno assaggiati tutti...
L'ultimo sguardo venne rivolto al ragazzo, lanciandogli un sorriso malizioso che sembrava quasi volerlo coinvolgere direttamente in quel discorso. Le serviva un'idea per poterlo prendere in disparte, ma per il momento si sarebbe limitata ad aiutare il professore nella sua spiegazione. Dopotutto anche lei resisteva con difficoltà al richiamo di quella lanterna....
