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Lo sguardo colmo di perverso desiderio di Morgana era un mosaico lussurioso facilissimo da decifrare, e che Nefertiti non ebbe difficoltà ad interpretare, visto che volevano entrambe la stessa cosa. Fu questione di uno sguardo, parole appena sussurrate, Morgana muoveva le labbra facendole tremolare come se volesse supplicarla ancora ma le parole le morivano in gola, oramai del tutto assorbite dal perverso potere che le stava gettando nella perversione più assoluta. Quando percepì le grandi labbra di Nefertiti schiudersi intorno a lei, trattenne il respiro spalancando la bocca, e si ritrovò a squittire di disappunto in maniera acuta e perversa quando la carne scivolò via, ostacolata dalla sua verginità. Morgana non pensò alla logica di quell'evento, non in un momento del genere, sapeva solo che la sua carne l'aveva rifiutata e per un istante lo sconforto la prese. Quella verga tremolante ed eccitata però non rimase in solitudine a lungo, e quando Nefertiti la afferrò con decisione con le sue morbide dita, Morgana sussultò di nuovo, sollevando lo sguardo verso di lei con fare sottomesso. Era come se Nefertiti l'avesse afferrata per il guinzaglio, impugnandola con decisione e gestendo lei il ritmo di quell'amplesso, avvicinandola a sé senza timore di provare dolore, vergogna o indecisione. Morgana era in suo potere, pendeva dalle sue labbra e avrebbe fatto qualsiasi cosa che Nefertiti le avrebbe chiesto a quel punto, e più la carne scivolava dentro quella calda intimità, più quella sensazione di potere sull'eccitata studentessa cresceva nel corpo e nel potere di Nefertiti. Morgana si ritrovò ad inarcare la schiena e gemere e denti stretti più forte quando l'imene di Nefertiti si avvolse intorno a lei, fu incredibilmente intenso perché fino a quel momento non lo aveva mai fatto con una ragazza vergine, ma appena le loro carni schioccarono facendo così abbracciare i loro bacini, una lunga scossa di piacere la colse completamente, attraversandola da capo a piedi e facendola gridare intensamente. Perfino i suoi seni si scossero vistosamente assaporando l'energia che trasudava dai piercing di Nefertiti, e lentamente il calore che le alimentava si mescolava, come due liquidi in una reazione chimica che oramai era stata innescata. Le mani di Morgana afferrarono frettolosamente le natiche della ragazza bruna, affondando le dita su quelle morbide carni per spingerla verso di sé come a volerla supplicare di dargliene di più. Il suo calore la avvolgeva del tutto e il potere di Nefertiti la stava gradualmente divorando in maniera dolorosa e intensa. Morgana però, non riusciva a smettere di gemere o di provare piacere.
Nefertiti... è bellissimo... sei così calda e il tuo potere... è così intenso... lo sento! Non ho mai provato... così tanto piacere in vita mia...!
La sua voce era spezzata dal piacere, e Nefertiti poteva sentire che quel risultato l'aveva raggiunto lei: lei aveva ridotto Morgana in quello stato, l'aveva portata a supplicare di dargliene di più, e quell'affascinante studentessa avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di appagarla. Era in suo potere, e non si trattava di un inganno, ma semplicemente le aveva mostrato la via, proprio come il professore aveva fatto con lei. Nefertiti aveva il potere, Morgana era nelle sue mani, quella era l'occasione giusta per mettere alla prova le sue capacità e anche se era ottenebrata dalla lussuria, Nefertiti sentiva che il suo potere era pronto ad ubbidirle. Morgana pulsava intensamente dentro di lei, facendole sentire quella calda mazza, massiccia anche se nulla in confronto a quella del professore, che guizzava verso l'alto impaziente di poterla penetrare ancora più a fondo. I testicoli di Morgana premevano contro el sue caldi labbra, sature di calore e di energia, Morgana era pronta a darle ogni goccia della sua passione.. -
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Il momento in cui era stata penetrata aveva per un solo istante spento totalmente il cervello di Nefertiti, facendola precipitare in un mondo fatto solo di sensazioni corporee. Il dolore sordo dentro di lei la stordì per un istante e quando tornò in sé e sentì la voce di Morgana distorta dal piacere le fece bruciare una strana sensazione sul fondo dello stomaco. Sussultò quando si sentì afferrare per le natiche e lo sentì scivolare ancora più affondo dentro di lei. Serrò le labbra per soffocare un intenso gemito mentre sentiva le vertigini. Le ci volle qualche attimo prima che le sue carni si adattassero alla presenza di Morgana dentro di lei, e mentre succedeva, percepì qualcosa di strano, di diverso dal solito. Pensava di poter provare quella misteriosa sensazione solo con Thresh, pensando erronamente che fosse merito del suo potere. Invece si accorse che quelle particolari sensazioni riusciva a sentirle anche con Morgana: c'era qualcosa in lei che la tentava terribilmente a nutrirsi della sua energia. Si chiese se non fosse perché in realtà era consenziente a farla sentire in quel modo. In ogni caso non era abbastanza lucida per poterci ragionare sopra.
Nnnhg, cos'è? Mi sento strana... diversa. Anche tu hai quell'energia... lo sento. la sua voce era rotta dal piacere. Il suo viso era arrossato e languido esattamente come quello di Morgana sebbene Nefertiti non era succube, piuttosto smarrita, infondo era la sua prima volta in un contesto normale. La prima volta che desiderava lei scivolare nella lussuria. Le si avvicinò di nuovo per baciarla ancora, ma questa volta si concentrò sull'essenza di Morgana assorbendola in corpo per avviare un processo che la infiammò di puro piacere. Gemette con la bocca serrata contro quella di Morgana, non rendendosi conto che riusciva a stillare l'energia da lei anche se non era stata Morgana a concederglielo. Nefertiti sembrava in grado di "divorare" la loro energia in modo molto naturale. Iniziò a muoversi con i fianchi, lo lasciò scorrere verso l'esterno e le sembrò di sentire la verga di Morgana molto chiaramente e le diede un brivido intensissimo di piacere. Non lo lasciò uscire del tutto e si spinse contro di lei lentamente, per sentirlo scorrere di nuovo nel suo corpo, fino in fondo fino a sentire la clitoride premersi contro il pube della ragazza, fino a sentire i morbidi testicoli farle da tappo. L'energia di Morgana si infuse nel corpo di Nefertiti innescando la sua natura di strega che sembrò rafforzarsi dando i primi frutti: la sua pelle sembrò irradiarsi di una tenue energia oscura, i suoi capelli fluttuavano in aria come sospinti da una corrente misteriosa. Infilò la lingua in bocca alla sua amica più famelica senza accorgersi che in quel modo le tramise un poco della sua energia e del suo potere. A quel punto la bramosia del piacere divenne incontrollabile e Nefertiti iniziò a muoversi sull'erezione con più decisione, avviando un amplesso dal ritmo cadenzato che accelerò gradualmente. Il piacere era così intenso che Nefertiti si ritrovò a stringere una mano sulla nuca di Morgana per spingere la sua bocca contro la sua divorando ogni gemito della sua amica con la lingua, mentre l'altra mano si ancorò ai suoi fianchi per avere una guida per i movimenti che faceva con il bacino. Il respiro si fece presto corto e dovette smettere di baciare Morgana per poter respirare, la guardò negli occhi e sorrise felice.
Sììì è bellissimo... aaah non voglio smettere. fece con un filo di voce aspirato per via del intenso piacere. Morgana forse non poteva immaginare che in quel momento Nefertiti era attraversata da emozioni trascinanti, si sentiva come se avesse appena fatto una bellissima scoperta. Come se avesse scoperto un trucco del mestiere che le facilitò il lavoro divertendola. In un certo senso era come se stesse condividendo qualcosa di importante con una amica, come se Morgana l'avesse aiutata a fare chiarezza nel suo cuore con consigli sinceri e disinteressati.. -
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Nefertiti sembrava finalmente in grado di percepire che c'era qualcosa di diverso in lei, qualcosa che soltanto lei poteva donare e come premio, ottenere in cambio per il suo dono. Proprio come una dea di abbondanza e fertilità, donava ai suoi sudditi potere e piacere per poi riceverei n cambio la loro energia, "purificata" attraverso quell'oscurità perversa, proprio come stava succedendo in quel momento a Morgana. La ragazza lo sapeva, ma non aveva la forza di spiegarglielo. E come mettere assieme un discorso tanto convincente quando il tuo corpo, la tua mente e la tua anima sono connessi a doppio filo da quell'energia tanto intensa e perversa? Era impossibile, l'unica cosa che Morgana poteva fare era gemere di piacere, pulsando dentro di lei con tutta la forza che aveva e sprigionare il suo potere così da rendere quel momento ancora più intenso e perverso. Nefertiti iniziò a prendere confidenza con quella situazione, e piuttosto che esitare ancora decise di sperimentare, lasciandosi trascinare dal piacere più totale e muovendosi mentre divorava l'energia di Morgana. Avrebbe visto la sua amica boccheggiare, come se stesse annaspando alla ricerca di respiro, ma il suo volto non era una smorfia di dolore vittima della situazione, tutt'altro: era una maschera di piacere puro che sembrava supplicarla di dargliene ancora. Non riusciva a controllare quella situazione ma Nefertiti le dava tutto ciò di cui aveva bisogno e non voleva che si fermasse per nessuna ragione. Prese ad accompagnarla nei movimenti così che ogni volta che la carne di Nefertiti scendeva sulla sua verga, Morgana spingeva verso l'alto: i testicoli si schiacciavano contro le sue morbide carni pulsando come se fossero sul punto di venire mentre il morbido pube della ragazza massaggiava il clitoride, il tutto spingendo quella punta caldissima e contornata da venature gonfie che scandivano ogni centimetro dell'intimità di Nefertiti. Le mani di Morgana si fecero più decise e mentre baciava la sua oscura amante non smetteva un solo istante di gemere e di mugugnare. Sentiva il suo oscuro potere penetrarle nel corpo fino in fondo alle ossa e non poteva più farne a meno. Quando si staccarono da quell'intenso bacio il suo volto aveva perso ogni traccia di compostezza e non poteva più trovare tregua se non unendosi con lei.
No... no! Non fermarti! Non voglio fermarmi! Voglio godere! Voglio scopare ancora! Fammi sentire il tuo potere Nefertiti, ti darò tutto il mio!
A quel punto Morgana iniziò a reagire al potere di Nefertiti, e la sua pelle altrimenti candida e morbida iniziò a riempirsi di piccole scaglie violacee della medesima consistenza ma trasudanti di energia oscura. I suoi capelli iniziarono a schiarire e tingersi di un color sangue intenso mentre gli occhi sbiadivano illuminandosi di un bluastro intenso. La lingua si fece più massiccia e grossa, la punta si divise in due e i denti si fecero più affilati. Morgana era talmente stracolma di potere oscuro che non riusciva più a contenere la sua forma mostruosa e si stava lentamente trasformando. Nefertiti poteva sentire distintamente che la verga di Morgana si stava gonfiando, così come i suoi seni, irradiati di un'energia tetra e immensa che lei poteva divorare a suo piacimento.. -
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Il fatto di tornare vergine ogni volta doveva essere una vera e propria maledizione per la povera Nefertiti dato che durante l'amplesso il dolore non spariva mai del tutto. Si alleggervia ma rimaneva lì sulla soglia del suo canale femminile, un dolore che però veniva contaminato e trasformato in un piacere particolare, diverso da quello comune. Nefertiti non poteva immaginare che in realtà era solo grazie all'energia delle lanterne che riusciva a piegare il suo corpo e la sua mente per quella sensazione, se avesse fatto sesso con qualcun'altro, avrebbe solo provato dolore, fastidio. Chissà se era stato voluto da Thresh? Oppure se era stata solo una felicissima coincidenza? Per gli adepti del culto, avrebbero sicuramente detto che era stata la volontà di Apocrypha a guidarla da loro e farle quel dono. Nefertiti riusciva a percepire ogni pulsazione sul membro di Morgana che le pussava contro le sue pareti carnali, ed ogni volta era una stilla di piacere in più che la rese sempre più avida. Il ritmo incalzò accelerando, aumentando anche il piacere che riusciva a trarne. Quando le loro labbra si separarono e vide il volto sconvolto di piacere di Morgana, Nefertiti sentì un tuffo al cuore mentre la sua cervice si contorse attorno alla verga della sua amica, eccitata all'inverosimile per come l'aveva conciata. Non riusciva a credere di poterle vedere una faccia del genere, proprio su di lei, quella ragazza popolare della scuola che tutte le ragazze invidiavano. Quella che sembrava fortissima e incrollabile, quella che si era immaginata in veste molto più dominante in situazioni del genere. Invece eccola lì languida che pendeva dalle sue labbra. Un'immagine che trovò estremamente erotica, ignorando che probabilmente era la sua natura di strega a farle apprezzare una cosa del genere. La guardò ancora, beandosi di quella visione e delle sue parole, accorgendosi poco dopo che Morgana stava cambiando, che stava reagendo al suo potere. Notò le piccole scaglie che apparvero sul suo corpo, ed assieme a quella piccola metamorfosi, Nefertiti si sentì infiammare di ancora più voglia e piacere. Per un solo attimo si ritrovò a pensare che voleva scoparla per tutto il giorno fino a svenire, non rendendosi conto che in realtà era l'effetto eromantico a influenzarla e renderla sempre più libidinosa verso di lei. Nefertiti si lasciò andare a gemiti sempre più lascivi, mentre il suo bacino si abbatteva con forza contro quello di Morgana, iniziando a produrre un suono osceno, simile ad un applauso per via dei loro bacini che schioccavano ad ogni affondo. Nefertiti tornò di nuovo a baciarla curiosa di provare quella forma nuova della lingua. In una situazione normale probabilmente si sarebbe spaventata, o avrebbe fatto un passo indietro nel vederla mutare, ma più lei mutava, più le sembrava di provare maggiore piacere. Quindi trascinata da quel flusso lussurioso le diede altra energia attraverso il bacio, afferrandola per le natiche così da guidare il bacino di Morgana quando si sollevava verso di lei, e premerla con forza fino a sentire dolore nel fondo della sua carne. Il piacere iniziò a crescere sempre di più, ed era destinato a crescere ancora se Morgana condivideva altro potere con lei.. -
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Forse era fortunata a non porsi troppe domande, oppure ad aver condiviso una cosa del genere con Morgana, perché davanti al professore avrebbe senza ombra di dubbio subito il sermone sulla volontà di Aprocypha e quanto il suo fato tende a far coincidere ogni cosa, nel bene, nel male, ma soprattutto nel piacere. Forse era questo il bello di farlo con un'amica: farlo e basta, senza pensieri o troppe preoccupazioni, assaporando quel piacere nella maniera più pura e lasciando unicamente a dopo le dovute conclusioni. Essendo connessa a lei, Morgana riusciva a sentire quella stilla di dolore che alimentava ogni singolo sussulto, ma distillato dal potere di Nefertiti non poteva far altro che trasformarsi in una sfumatura diversa di piacere, una sorta di ingrediente segreto che lentamente la plagiava. Più andavano avanti, più Nefertiti diventava avida di quel piacere e Morgana non poteva far altro che darle il suo potere mentre assorbiva l'oscura energia della strega dalla pelle bruna, un mix letale che la forzò a trasformarsi in maniera inevitabile, così che Nefertiti scoprisse finalmente il vero volto di Morgana. Mentre il loro bacio si consumava, l'energia delle lanterne esplose dal corpo di quella giovane cambiandola radicalmente. Le gambe lasciarono spazio ad una lunga coda, i seni si ingrossarono ulteriormente così come i capezzoli, diventando più morbidi e davano quasi l'idea di poter accogliere i seni di Nefertiti, mentre infine quella grossa verga umana lasciava spazio ad una mostruosità molto più grande e colma di tetro potere che si fece strada dentro Nefertiti, forte di quella nuova presa che la costrinse ad unirsi a lei senza alcuna riserva. Nefertiti poteva sentire distintamente l'energia Eromantica di Morgana sfogarsi dentro di lei, arrivando fin dentro l'entrata del suo utero e pulsare così forte da farle sentire come se dovesse esplodere da un momento all'altro. Quando si sarebbero staccate da quell'ennesimo, profondo e bollente bacio, Nefertiti l'avrebbe vista nella sua vera forma, con la bocca spalancata, la lingua penzoloni e ansimante di piacere.
Nefertiti... non riesco più a resistere... è troppo... sto per venire... sto per venireee!!!
Iniziò ad ansimare mentre forte della sua nuova forma riusciva a muoversi in maniera molto più agile, quella coda non l'aveva penalizzata bensì le permetteva uno slancio ancora più intenso verso di lei, spingendo quella grossa verga pulsante e mostruosa dentro di lei come se volesse profanare anche il più proibito degli anfratti. Era pronta a venire, ma Nefertiti avrebbe percepito chiaramente che non avrebbe mai ceduto senza il suo permesso. Era lai e la sua padrona in quel momento, la sua dea, doveva fare ciò che le diceva, e se Nefertiti le avesse ordinato di resistere perché ne voleva ancora, allora Morgana avrebbe ubbidito.... -
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Nefertiti continuava a muoversi senza riuscire a fermarsi, nemmeno quando vide che la metamorfosi di Morgana si faceva sempre più invasiva e la trasformava sempre di più. Rallentò il ritmo unicamente perché la verga di Morgana facendosi più grande rese un pochino più difficoltoso l'amplesso ma non per questo meno piacevole. Nefertiti si sentiva dilatare dolcemente dalla sua presenza, ogni movimento dentro di lei le dava sensazioni molto più intense. Quando la trasformazione fu completa, solo allora Nefertiti fece una pausa, fermandosi un momento per ammirare la nuova forma in cui si era trasformata la sua amica.
M-Morgana? fece sorpresa, meravigliata per la novità che trovò irresistibile, forse perché a quel punto l'eromanzia la ubriacò totalmente. Le mani di Nefertiti presero ad esplorare il suo corpo, carezzando le sue scaglie curiosa ed eccitata per poi riprendere di nuovo il ritmo dell'amplesso, gemendo rumorosamente.
Meravigliosa! Sei meravigliosa! biascicò con la voce rotta dal piacere, lasciando però intendere l'entusiasmo di Nefertiti nel vederla in quella forma. Non sapeva che avesse un simile segreto, oltre ovviamente al fatto che avesse un pene maschile fra le gambe. Le sembrò quindi naturale che avesse qualcosa di speciale rispetto alle altre, capì perché aveva un fascino così magnetico. Da vera strega apprezzava moltissimo le creature magiche o quelle che derivavano da esse. Accelerò il ritmo con cui si muoveva su di lei, aumentando anche la frequenza ed il volume dei gemiti. Continuava a fissarla sempre più persa nella lussuria: smise di baciarla unicamente per poterla ammirare, eccitarsi per quella forma mostruosa che non aveva perso nemmeno un grammo di fascino, anzi tutto il contrario agli occhi di Nefertiti era ancora più speciale. Sentiva che stava per arrivare ad un orgasmo, anche Morgana poteva percepirlo dai continui spasmi della sua carne che si contorceva attorno alla sua verga. Infine Morgana le confessò che non ce la faceva più che stava per venire, la afferrò con entrambe le mani sul viso per guardare la sua faccia oscenamente distorta dal piacere. La trovava bellissima, erotica da morire e più guardava la sua faccia in quello stato più le sembrava di goderne di più. Sorrise felice a quella confessione ed accelerò il movimento lasciandosi andare a sua volta al piacere più estremo.
Sì fallo! Voglio sentirlo dentro di me! Dentro di me! la sua voce era aspirata e sotto sforzo, si agganciò con le mani contro le sue spalle e puntò per bene i piedi a terra così da accelerare di più il ritmo con cui muoveva il bacino così da sentire la clitoride bruciare e pulsare ad ogni spinta, inseguendo quello che era certa era un intensissimo orgasmo. Il volto di Nefertiti era stravolto di piacere ma sorrideva estasiata al fatto che stava scopando con una ragazza, anzi con una creatura mostruosa nel bagno delle ragazze e non ne aveva il terrore. Si sentiva padrona della sua vita, delle sue scelte e ciò non fece che aumentare la libidine della ragazza che si lasciò andare totalmente. Inarcò la schiena sollevando il viso verso l'alto per gridare di piacere mentre spasmi incontrollati la scuotevano verso l'apice, ma quello non fu nulla poiché nel momento in cui Morgana sarebbe venuta dentro di lei, sarebbe stato tutto molto più intenso e travolgente. Al punto che le vennero le vertigini e dovette lasciarsi cadere con il busto in avanti, sentendo il morbidissimo giaciglio dei seni di Morgana accoglierla, e dentro di lei un mare di calore che la cullò verso un orgasmo esplosivo.. -
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Quando vide Nefertiti osservarla nella sua vera forma, Morgana si sentì come sotto esame, in attesa di un giudizio che poteva significare per lei anche la fine di quell'amplesso, cosa che non voleva per niente al mondo. Lo sguardo di Nefertiti la preoccupava, non perché la temesse ma perché quel giudizio per lei era importante: lasciarsi etichettare come mostro dalla sua nuova amica sarebbe stato imperdonabile, avrebbe messo fine ai loro legami e quel timore era leggibile dai suoi occhi. Pertanto, quando Nefertiti la rassicurò con quell'entusiasmo perverso e sincero, Morgana si accese di una luce incredibile sul volto, come se le avessero dato la notizia più bella del mondo. Poté finalmente godersi quell'amplesso fino alla fine. La presa sulle natiche di Nefertiti si fece più salda ed iniziò ad ansimare lasciandosi ammirare da lei: se le piaceva poteva vedere ogni cosa di Morgana, poteva assaporare ogni parte del suo corpo e la sua nuova amica gliele avrebbe concesse tutte, nessun vizio le sarebbe stato negato, a partire dalla loro unione che crebbe in ritmo ed entusiasmo, oramai superare tutte le barriere inibitrici. Ansimarono l'un l'altra, fissandosi negli occhi, Morgana sfoggiava un'espressione perversa colma di gioia, le sue labbra carnose e mostruose erano deformate in un sorriso perverso, di pura estasi di fronte alla bellezza di quella creatura tanto perfetta e meravigliosa. L'invito finale di Nefertiti la fece eccitare oltre ogni immaginazione e mentre la sua amante piantava i piedi a terra, Morgana sollevava la sua grossa coda sulla schiena di Nefertiti, avvolgendola con una breve spirale intorno al ventre e al petto così da poterla tenere salda a sé mentre si univano una volta per tutte. Smise di dire qualsiasi cosa ed iniziò ad ansimare sempre più forte, scopando fortissimo quella carne profonda e bollente che ne chiedeva sempre di più. La sua verga si gonfiò e si dilatò leggermente andando fino in fondo, e quando Nefertiti inarcò la schiena all'indietro per lasciarsi andare all'orgasmo Morgana fece altrettanto, guizzando verso l'alto e spalancando le fauci, lasciando scivolare via la lingua completamente ricoperta di saliva mentre la sua verga esplodeva dentro di lei. Un orgasmo intenso, molto diverso da quello maschile, il succo di Morgana era più fluido e tenue, sembrava quasi il distillato di un frutto caldo. Non per questo non la eccitò, anzi riempì completamente il suo utero di quel succo perverso creato direttamente dal suo potere eromantico, qualcosa che non avrebbe semplicemente dato a Nefertiti un piacere intenso, ma gliene avrebbe fatto desiderare anche di più. Un dono perverso per la sua nuova amica fidata, per la sua dea del piacere che Morgana accolse volentieri tra le sue braccia, stringendola forte ed affettuosamente a sé mentre riprendeva fiato.
Anf... anf... perdonami Nefertiti... non ho saputo resisterti... mi dispiace ma... è stato bellissimo... il tuo potere è irresistibile. Ma come fai? Non ho mai provato niente del genere... mi hai fatto godere più di chiunque altro! Ero sul punto di impazzire...
Nonostante lo sfogo, la verga mostruosa di Morgana era ancora turgida e ogni tanto pulsava dentro di lei, anche se la presa della coda si fece leggermente più tenue, ma non quella delle braca sembrava quasi una sorellona preoccupata che stringeva la sorella più piccola dopo averla ritrovata in seguito ad una lunga ricerca, e ora non voleva più lasciarla andare.
Possiamo essere amiche anche se mi piaci così tanto, vero? Prometto che non ti salterò mai addosso... anche perché, ho la sensazione che riusciresti a rimettermi al mio posto con nulla... non sei solo bellissima, sei anche potente... e questo mi eccita da morire...
Le diede quindi un bacio affettuoso e malizioso sul capo, stringendola contro il suo caldissimo e prosperoso seno. Il cuore di Morgana in quel momento batteva all'impazzata, Nefertiti poteva sentirlo distintamente.. -
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Come poteva anche solo per un momento pensare che Morgana fosse un mostro orribile da cui fuggire? Anche se in una situazione normale avrebbe potuto pensarlo, con l'eromanzia che le aveva infuso sarebbe stato impossibile. Nefertiti poi aveva sempre apprezzato le razze diverse da quelle umane, infondo aveva convissuto per anni con delle ragazze che assumevano fattezze mostruose per via di impianti di kaiju nel loro corpo. Alcune avevano trasformazioni orribili che li facevano somigliare a incubi lovercraftiani. In un certo senso era stata abituata a metaorfosi particolari. Morgana invece era meravigliosa, le sue scaglie colorate le davano un fascino unico nel suo genere. Non aveva mai visto una lamia da così vicino, e lei era davvero molto bella ai suoi occhi. Era così eccitata che non ebbe paura quando le spire di Morgana la avvolsero in un caldissimo abbraccio. Le impedì di muoversi con più disinvoltura per l'ostacolo ma Morgana non le fece mancare le spinte necessarie per lasciarsi andare all'apice del piacere. Percepì chiaramente la sua verga ingrossarsi ancora di più dentro di lei, togliendole il respiro per quanto si sentiva riempire e dilatare. Fu una sensazione meravigliosa che la fece tremare vistosamente nel suo abbraccio mentre gli occhi le si rigirarono verso l'alto e si ritrovò a sbavare saliva dalla bocca per l'intenso piacere che la travolse come uno tsunami. Strise le braccia attorno alle spire di Morgana lasciandosi andare a lunghi gemiti di piacere. Ne era totalmente stravolta poiché era la prima volta che provava una simile esperienza. Non che quella con Thresh fosse stata meno intensa, semplicemente era stata diversa. In quel frangente Nefertiti riuscì ad assaporare una sessualità "sana" e spontanea, qualcosa che non credeva di poter mai vivere in vita sua ma che era riuscita a farlo con lei. Ne era felice, ne era così felice che quando il momento più alienante si affievolì, si ritrovò a ridere come se fosse appena scesa da una bellisisma giosta che le aveva regalato intense emozioni. Si accoccolò fra i morbidissimi seni di Morgana, ritrovando quella sensazione materna che la riportò a istinti primordiali e rassicuranti.
Che fai dai la colpa tutta a me? disse con tono scherzoso.
Il tuo potere è incredibile... affermò, senza andare a spiegare nel dettaglio cosa intendesse dire. Per Nefertiti era stato un palliativo importante perché senza il potere di Morgana non sarebbe mai riuscita a vivere quel momento in modo così spontaneo e sereno.
Certo che possiamo essere amiche. Magari saremo un poco strane, ma grazie a te io... io non ho avuto paura. Volevo aiutarti ma alla fine sei stata tu ad aiutarmi. affermò girando poi il volto fra i seni di Morgana come se fossero stati due cuscini morbidi in cui crogiolarsi, godendosi il contatto morbido contro le sue guance. Sentiva la sua carne ancora piena, e nonostante la sua inesperienza capì che Morgana era rimasta ancora turgida ed eccitata. Si sentiva bollente, e la clitoride continuava a formicolare di voglia. Il momento refrattario sembrò passare più in fretta di quanto era successo in passato. Merito sicuramente dei fluidi di Morgana che le riempivano l'utero e che placidamente avevano iniziato a colare verso l'esterno. Ancheggiò con i fianchi per poterlo fare uscire da dentro di lei, però nel sentirlo di nuovo scorrere nel suo corpo, si sentì di nuovo infuocare di piacere. Così quando ormai la cappella stava per sgusciare via, Nefertiti non glielo permise e si spinse di nuovo contro di lei per farlo affondare di nuovo in profondità, lasciandosi sfuggire un piccolo gemito di piacere. Tirò fuori la lingua saggiando le scaglie dei seni dove ancora il suo volto era intrappolato, tracciò con essa una linea di saliva fino a raggiunsere il capezzolo che succhiò divertita ed eccitata, per strapparle qualche piccolo gemito. Poco dopo la lasciò andare e la guardò colpevole ed un poco in imbarazzo.
Come facciamo adesso? Sei ancora dura e ti sei trasformata... mentre lo diceva ancheggiò lentamente con i fianchi per sentirla scorrere dentro di lei ancora, sperando di tentarla per un'altro giro ancora.. -
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Il volto mostruoso di Morgana sfoggiò un sorriso decisamente umano mentre Nefertiti la rassicurava e si crogiolava su di lei. Ridacchiò maliziosa e divertita, stringendola affettuosamente a sé. aveva sempre sognato un'amica del genere, con cui condividere perversione, potere e molto altro, Nefertiti era senza ombra di dubbio un dono per tutti loro, il professore ancora una volta aveva visto giusto su di lei. Tentò di riprendere il discorso ma si rivelò estremamente difficile mentre Nefertiti si liberava dalla sua presenza, strappandole altri gemiti caldi mentre massaggiava i suoi seni rendendo gonfi e turgidi quegli ampi capezzoli. Prima che Morgana potesse dire qualsiasi cosa però, la ragazza interruppe tutto impalandosi nuovamente con quella grossa verga di carne e strappando un gemito fortissimo da Morgana che per un istante tremò così tanto da perdere la presa sul corpo di Nefertiti. Le mani scivolarono verso il basso mentre quell'acuta voce si disperdeva nel bagno, e solo quando riprese i sensi riuscì ad afferrarla di nuovo, stavolta nuovamente per le natiche assaggiandone la morbidezza. Nefertiti era ancora calda, eccitata quanto lei, e il modo con cui ancheggiava sorridendo maliziosa strappò un sorriso perverso sul volto mostruoso di Morgana si si leccò subito le labbra mostrandosi certamente d'accordo.
Insaziabile... mi piace da morire... dammi un altro bacio, voglio scoparti come si deve...
Morgana cercò quindi di cambiare posizione, allungando il volto verso di lei e stringendola per le natiche così da impedirle di farsi indietro, non che pensava fosse necessario ma voleva privarla anche solo di un fiato prima di poterle strappare l'ennesimo caldo bacio. Le loro labbra furono sigillate in un momento e la lingua di Morgana si fece molto più audace, avvolgendo del tutto quella di Nefertiti mentre scivolava gradualmente nella sua gola, lasciando colare caldissima saliva piena di energia eromantica così da abbeverare quel perverso desiderio. La coda di Morgana si fiondò a terra ed iniziò a fare forza così da poterle dare sostegno, le braccia di Morgana si infilarono sotto le gambe di Nefertiti così da portarla ad avere i talloni sulle proprie spalle, una posizione con le gambe totalmente alzate, ribaltate e dilatate che avrebbe permesso alla sua mostruosa compagna di scuola di affondare con molta più decisione dentro di lei. Il primo colpo fu il più intenso infatti, che permise a Morgana di violare facilmente l'entrata del suo utero. Anche se sembrava diversamente, Morgana non aveva il controllo completo della situazione perché si ritrovò a gemere in maniera chiarissima tra le labbra di Nefertiti, e se non fossero state unite in quel bacio probabilmente avrebbe gridato di pura goduria. Forte di quella nuova posizione, Morgana stringeva le natiche morbide di Nefertiti affondando le dita in quella pelle bruna irresistibile per poterla muovere verso di sé, scopandola e aumentando il ritmo con cui la penetrava in maniera graduale, ma superando di gran lunga l'estasi che avevano raggiunto prima in maniera quasi incerta. Stavano per iniziare un amplesso selvaggio e niente le avrebbe fermate.. -
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Il verso che riuscì a strappare a Morgana con quel semplice movimento deliziò le orecchie di Nefertiti, facendole desiderare di continuare ancora. Morgana sembrò ben disposta e dello stesso avviso della sua amica, difatti la vide sorridere maliziosa, vedendola anche meno restia di prima. Sembrava aver finalmente superato il suo senso di colpa verso Nefertiti e ciò non avrebbe fatto altro che rendere il prossimo amplesso molto più sereno. Infatti Nefertiti iniziò a prenderlo come un gioco fra amiche e si lasciò palpeggiare senza problemi. Non si fece pregare quando le chiese di darle un'altro bacio e lasciò che le loro labbra si intrecciassero fra di loro. Credeva che sarebbe stato un normalissimo bacio, invece la lingua di Morgana essendo più lunga e biforcuta le diede sensazioni molto diverse che la incuriosirono; poi quando la saliva iniziò a riempirle la bocca l'eromanzia la infiammò di nuovo, accentuando ancora di più la voglia di sesso. I baci di Nefertiti si fecero molto più voraci. Anche se non era esperta in quelle effusioni, lasciò che fosse il suo istinto a guidarla: catturava la lingua della sua amica nella sua bocca, succhiandola dolcemente per poi invadere a sua volta la bocca della ragazza con la propria. Mentre le loro labbra continuavano a scambiarsi focosi baci, si lasciò guidare mentre Morgana offriva il resto del suo corpo come morbido giaciglio alla ragazza. Espirò sorpresa quando le sollevò le gambe per farle poggiare i talloni sulle spalle, e soffocò un rumoroso gemito nella bocca di Morgana quando la sentì affondare totalmente dentro di lei, bussando all'entrata del suo utero. Nefertiti non percepì nessun dolore, solo un intenso piacere che era destinato ad aumentare. Non essendosi mai separate nella carne, parte del seme di Morgana era rimasto dentro di lei, lubrificando e facilitando l'amplesso, ma rendendolo anche molto più incisivo poiché ricolmo di energia eromantica. I suoni che producevano erano osceni e venivano coperti unicamente dai loro gemiti sempre più rumorosi. Nefertiti si sentiva bene con se stessa, aveva la sensazione di aver imparato qualcosa, era come se avesse appena superato il tutorial di un gioco complicato ed intuite le meccaniche poteva giostrarsi da sé tutto quanto. Si sentiva realizzata oltre che molto eccitata. Circondò il collo di Morgana con le mani per non farla andare via e continuare a baciarla in modo lascivo mentre il ritmo si faceva sempre più incalzante.
Nggaaah così è più bello, riesco a sentirti in profondità. Mi piace quando ti muovi così forte... di più... di più... si separò un solo attimo dalle sue labbra per parlare ma tornò subito dopo a baciarla come se fosse stata troppo tempo in apnea e la sua bocca fosse fonte di ossigeno. Si sentiva euforica, voleva fare di più, voleva ripagare la sua amica in qualche modo per tutto il piacere che le stava regalando. Si ricordò di come Thresh era avido della sua energia e di come gli aveva dato piacere. Cosa che aveva dichiarato anche Morgana, così cercò di infondergli di nuovo il proprio potere, concentrandosi per incrementare un pochino di più la propria energia in corpo prima di passargliela. Il risultato fu che l'imene cercava di rigenerarsi, richiudendosi attorno alla verga di Morgana, fungendo come una sorta di guaina aggiuntiva dentro di lei, simile ad un cerchio di carne che si contorceva dando anche nuove sensazioni a Nefertiti.. -
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Riusciva a sentire Nefertiti che si abbandonava del tutto alla passione, non più restia e timorosa ma anzi, cercava di ricambiare quel bacio perverso per quanto la sua lingua fosse limitata. Era così bella e passionale quando agiva in quel modo, Morgana non aveva modo di esprimere l'ammirazione che provava verso Nefertiti in quel momento, se non attraverso vigorose e perverse spinte del suo bacino. Quella posizione non rendeva solo la penetrazione più profonda, ma faceva sbattere il suo bacino scaglioso contro le natiche morbide della ragazza in maniera più netta, il risultato era un forte e umido applauso che componeva una sinfonia oscena, accompagnata dai mugugni delle loro labbra mentre si baciavano. Morgana la stringeva forte perché vole affondare sempre di più dentro d lei, e si sentiva quasi soffocare dentro quel bacio perché non voleva cessarlo per nessuna ragione. Poi, improvvisamente, le labbra si staccarono e mentre Morgana riprendeva fiato e leccava con la sua lunga lingua tutta la saliva che Nefertiti aveva cosparso sulle sue labbra, la sentì chiederne di più e non lo fece solo con la voce, ma anche col corpo. Morgana sentì il suo potere attivare in maniera più diretta e dava proprio l'idea di poter rigenerare qualsiasi danno... anche la sua verginità. Appena Morgana si rese conto di quanto stretta risultasse la sua carne a quel punto, non riuscì a trattenere un gemito di sorpresa mentre inarcava la schiena all'indietro. Istintivamente Morgana si ritrovò a donare energia a Nefertiti e mentre quest'ultima si rigenerava, alcune scaglie di Morgana diventavano nere, cristallizzandosi, come delle piccole ustioni che le davano dolore, certo, ma anche un intenso piacere che non riusciva a spiegare. Prima ancora di provare a mettere in fila due parole, Morgana stava già pulsando intensamente dentro di lei come se volesse strapparle ancora una volta quella verginità inviolabile.
Oh?! C-così?! N-non riesco a gestire... queste sensazioni... è troppo bello... dammene ancora! Voglio sentire il tuo potere... su tutto il corpo!
La cosa più istintiva che le venne in mente fu pensare che quel potere era legato alla rigenerazione, quindi il modo migliore per stimolarlo era ferirla. Ovviamente Morgana non aveva intenzione di farle del male, avrebbe fatto solo il minimo indispensabile per avere di più. Le unghie penetrarono nella carne morbida delle natiche di Nefertiti iniziando a graffiarla, tagli sottili, poco pericolosi e sanguinolenti ma caratterizzati da un dolore acuto, mentre la sua verga pulsava e spingeva forte dentro di lei, molto più forte di prima, entrando fin dentro l'utero e allargandosi come una bocca che doveva spalancarsi da un momento all'altro per strappare quella carne che si stava rigenerando. Un circolo vizioso, doloroso e incredibilmente perverso, solo per loro due. Morgana non smise un solo istante di guardarla negli occhi per poter ammirare ogni singola sfumatura del volto perverso di Nefertiti.. -
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Nefertiti si lasciò andare alla perversione del momento inarcando leggermente la schiena per far sì che nonostante la posizione quasi ribaltata delle gambe, il bacino si alzava verso la sua amante. Era bellissimo sentirla scorrere dentro di lei, amava quella sensazione meravigliosa di calore, la sua carne femminile che pulsava di piacere ad ogni affondo. Perché era così diverso in quel momento? Era forse quando si cucinava qualcosa? Che con i giusti ingredienti la pietanza diventava buona? Era questo ciò che aveva fatto Morgana? L'aveva riempita di eromanzia così che fosse il suo corpo a desiderarlo? Nefertiti non ne aveva idea ma le sembrò bellissimo riuscire a fare sesso come una normalissima ragazza. Oltretuttto più andavano avanti più sentiva che diventava ancora meglio, soprattutto quando Morgana le diede altra energia che andò ad impolpare il potere di Nefertiti, accendendo ogni suo circuito magico, facendole sentire in ogni vena quel piacere che caratterizzava ogni strega quando condivideva il potere in quel modo. L'energia di Morgana era potente, e la faceva sentire come se riuscisse a sollevare il mondo con una mano. Era sempre più elettrizzata da quella novità mentre il piacere le annebbiava totalmente la mente. Le sue braccia e le sue gambe iniziarono a rigarsi di linee luminescenti arcaiche, entrando in risonanza con l'energia di Morgana in modo naturale ed automatico. A quel punto il piacere di entrambe sarebbe stato incrementato gradualmente. Non si rese subito conto che alcune scaglie di Morgana si stavano cristallizzando, era troppo presa dall'amplesso per notarlo. Oltretutto venne anche distratta dai gesti di Morgana che iniziò a graffiarla sulle natiche, il dolore della pelle che si lacerava la fece trasalire per un momento ed il gemito di piacere divenne di dolore, poi però quei sanguinolenti graffi si riempirono di energia, illuminandosi per un momento. Il dolore si trasformò in qualcosa di diverso, il bruciore le diede un calore aggiuntivo confondendo i sensi di Nefertiti che lo percepì come un piacere. Morgana poi iniziò a scoparla con forza, facendole sentire la verga fin dentro il suo utero fino a sbattere contro la parete, risuonando come una specie di tamburo di dolore che tuttavia entrando in risonanza con il potere di Morgana si tramutò in un piacere molto intenso. Nefertiti iniziò a gemere più forte, mentre tolse le mani dalla nuca di Morgana per portarli sulle dita di Morgana che la stavano graffiando. Inizialmente poteva sembrare che volesse fermarla, poi però spinse con molto più forza gli artigli di Morgana contro la sua carne per un graffio molto più profondo. Il potere di Nefertiti vorticò nel suo corpo, rigenerando le sue ferite, bruciando di pura energia magica che incrementò le sensazioni di Nefertiti.
Come facevi a saperlo? chiese confusa, ma profondamente eccitata.
Bucami la carne, di più... più forte, non aver paura! la sua voce ansante e biascicante sembrava quasi delirare. Quel dolore proprio mentre scopava con una lanterna le ricordò il momento in cui Thresh l'aveva liberata dai suoi demoni. Volle di nuovo vivere quelle emozioni, e per far capire a Morgana che non doveva preoccuparsi la tentò afferrandola con una mano sulla nuca e spingerla contro di lei così da scambiarsi un nuovo ed intenso bacio. Questa volta però Nefertiti trasmise il suo potere anche a lei, la sua energia oscura passò in Morgana, ed iniziò ad avere lo stesso effetto che aveva avuto sui suoi nemici, che aveva avuto su Thresh che si era deliziato del dolore profondo che riusciva a trasmettere. Thresh era un masochista e gli piaceva mettersi in pericolo, era anche uno zombie, quindi anche se veniva danneggiato dal potere di Nefertiti ne aveva goduto molto. Morgana invece come avrebbe reagito a quel effetto collaterale? La ragazza era troppo presa dall'amplesso per accorgersi che stava iniziando a danneggiare la sua amica.. -
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Morgana non poteva neanche immaginare quale reazione avrebbe avuto Nefertiti a quello stimolo, non era pronta ad affrontare un simile potere: Thresh sapeva perfettamente come trattenersi e dosarlo al meglio, anche quando esagerava, ma Nefertiti invece no, e il suo potenziale era immenso. Più i loro corpi si incontravano e si saziavano a vicenda, più quel piacere cresceva intensamente e le privava di ogni freno inibitori. Gli umori e il seme colavano a terra come una fontana finita in brandelli, le bocche non facevano altro che gridare di piacere e i corpi si contorcevano come in una mostruosa e perversa danza. Morgana non si stava rendendo conto di quanto il potere di Nefertiti fosse penetrato in lei, almeno finché la ragazza stessa non si avventò sulle sue dita, prima come se volesse fermarla, poi accendendo ancora di più quel sadico piacere. Morgana non voleva esagerare ma... quel richiamo era assolutamente irresistibile. Un pochino intimorita ma tutt'altro che spaventata, spinse con più forza gli artigli nella carne unendo a quegli umori anche il sangue della sua amante che colava a terra e si ritrovò a gemere più forte man mano che il potere di Nefertiti la corrompeva.
I-il professore... lui mi ha insegnato... lui ci ha insegnato... il piacere e il dolore... il dolore e il piacere... una cosa sola!
Gemeva tra le parole, e ben presto non ebbero più spazio perché la sua bocca venne di nuovo invasa da Nefertiti. Nonostante fosse lei l'enorme creatura con la lingua gigantesca, con la verga massiccia e con le fattezze bestiali, Nefertiti la stava divorando completamente, rigenerando quei grossi solchi sanguinolenti che le strappavano la carne e addirittura i muscoli mentre divorava l'energia di Morgana. Ben presto la studentessa dovette fare i conti con gli effetti collaterali di quell'energia: Le labbra si scurirono, i lati della bocca iniziarono a spaccarsi come se fossero stati carbonizzati, lo stesso successe con i lati degli occhi e con alcune parti della sua gola. Il suo corpo diventava sempre più caldo e la sua bocca doleva di gemiti misti tra pena e piacere che le avevano completamente cancellato ogni pensiero sensato. La sua verga poi guizzò verso l'alto, più forte che mai, iniziando a venire dentro di lei. Ma non fu un orgasmo esplosivo, sembrava quasi un tributo, un flusso continuo che accompagnava ogni spinta e ogni spinta avrebbe donato energia eromantica a Nefertiti, plagiandola a sua volta. Quel ciclo vizioso sembrava creato apposta per impedirle di trovare un contegno e spingerla ad esagerare, prosciugando Morgana fino all'ultima goccia. Avrebbe trovato la forza per fermarsi oppure sarebbe andata fino in fondo? Morgana aveva gli occhi sgranati per il dolore, ma nonostante ciò Nefertiti poteva sentire che quelle immense fitte di oscuro dolore le davano anche un piacere incontrollabile e incommensurabile. Pur essendo la vittima sacrificale, anche lei, non riusciva a smettere.. -
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Il dolore degli artigli che le bucarono la carne più in profondità fecero inarcare la schiena a Nefertiti mentre intense scosse di dolore si tramutavano in piacere. Gli stimoli del dolore mischiati con il piacere rendevano Nefertiti sempre meno lucida e ubriaca. Non capiva più dove finisse il dolore e dove invece iniziava il piacere, tutto divenne molto più intenso e travolgente. Morgana confessò che in realtà era stato il professore ad insegnare loro ad apprezzare il dolore così come il piacere. La fronte di Nefertiti si corrugò un pizzico confusa ma arrivò alla conclusione che magari anche Morgana e gli altri avevano avuto un esperienza simile alla sua con Thresh. Quindi ciò che aveva fatto con il professore si poteva considerare una specie di lezione che faceva a tutti?
Che pervertito... commentò ma non c'era rabbia, oppure odio nelle sue parole, era detto con affetto, come se in realtà pensasse che il professore era proprio incorreggibile ma che non potevano far altro che volergli bene proprio perché non aveva nessuna remora verso di loro. Voleva forse popolare il mondo di masochisti come lui? Così che potesse divertirsi un mondo? Domande a cui Nefertiti in quel momento non aveva voglia di rispondersi o di rifletterci. Ciò che stava condividendo con Morgana era così intenso che le toglieva ogni facoltà di pensare e ciò si tradusse anche nel fatto che faticava moltissimo a controllarsi, finendo per usare il suo potere in modo nocivo sulla sua amica. Lei però continuò imperterrita a muoversi e scoparla, nonostante il dolore si fece sempre più intenso. Nefertiti riuscì a percepirlo visto che erano molto connesse tramite la loro energia, ma non riuscì a capirne il pericolo perché quel dolore che percepiva era inebriante e la corrompeva verso piaceri insani. Morgana però invece di allontanarsi o fermarla continuò a muoversi dentro di lei, godendosi quel dolore intenso che la aiutò a raggiungere un nuovo ed intenso orgasmo. Nefertiti riuscì a percepire ogni guizzo di piacere in lei, percepì la verga della sua amica gonfiarsi dentro di lei, iniziando a venire placidamente, come se non fosse riuscita a controllarsi ed aveva lasciato che il corpo sfogasse in modo naturale le sensazioni. I suoi fluidi ricolmi di energia eromantica resero Nefertiti ancora più avara di piacere, finì per afferrarla per i fianchi e aiutarla a spingere dentro di lei con forza. Il piacere ebbe una impennata anche in Nefertiti e dovette separarsi dalle labbra di Morgana per urlare di piacere, e fu in quel momento che si accorse che c'era qualcosa che non andava in lei. Vide le labbra seccate dalla sua corruzione, i suoi occhi spalancati dal dolore. Quell'espressione le ricordò terribilmente la stessa espressione di quel ragazzo che l'aveva stuprata a scuola e che ci stava per rimanere secco. L'orgasmo di Nefertiti venne interrotto bruscamente non riuscendo ad arrivare al massimo poiché iniziò ad avere paura. Cercò di bloccare in qualche modo il flusso di energia che trasmetteva in lei e la afferrò per le spalle in ansia.
M-Morgana! fece preoccupata.
Oh cazzo! Ehi, non mi stramazzare... cercò di sgusciare via dal suo abbraccio, per interrompere il contatto fisico che c'era fra di loro. Non fu facile sentirla uscire da dentro di lei, ma doveva farlo, prima che sarebbe stato troppo tardi. Tornò in piedi mettendosi le mani nei capelli sempre più preoccupata.
Oh merda! Scusami Morgana, non sono ancora così brava a controllare i miei poteri, io... oddio ti prego. stava per entrare nel panico, non sapeva cosa fare.. -
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Dietro la sguardo di Morgana non c'era solo paura e sofferenza, ma anche un piacere incontrollabile, e anche se Nefertiti provava a togliersi di mezzo, Morgana la afferrava più saldamente con i suoi artigli provocandole altre dolorose e perverse ferite mentre la tirava verso di sé, costringendola a condividere con lei quell'orgasmo che sembrava infinito. Morgana appariva come impazzita, incapace di liberarsi da quel circolo vizioso di piacere che la stava anche lentamente consumando, e Nefertiti non poteva fare niente per darle un contegno. Era forse giunta ad un punto di non ritorno? Proprio a quel punto la porta del bagno si spalancò di colpo, e un'energia oscura intensa e famigliare si unì alla loro, non c'erano dubbi che fosse identica a quella del professore.
Mi sembrava una pessima idea provare ad unirmi a voi, volevo lasciarvi godere il momento ma è evidente che non conoscete ancora bene come si usa una magia tanto potente... L'eromanzia è difficile da controllare e il tuo potere Nefertiti... beh non saprei nemmeno come descriverlo.
Lotor si fece avanti dopo essere stato in disparte con grande difficoltà. Le aveva spiate fino a quel momento e si era eccitato assieme a loro, ma standosene in disparte e tentando di controllarsi in ogni modo aveva mantenuto la calma. Tuttavia in quel momento l'energia e l'oscurità avevano impregnato così tanto la stanza che i loro corpi non reagivano più allo stesso modo, sembrava quasi di poter vedere distintamente l'energia impetuosa che fluiva su di loro. Morgana era come un torrente di energia eromantica che si riversava dentro Nefertiti, la ragazza dalla pelle scura invece sembrava quasi un demone enorme e potente dal potenziale inaudito che aspettava solo di nutrirsi a sufficienza. Lotor invece circondava più una figura eterea ammantata da un'oscurità che somigliava decisamente troppo alla giacca che il professore indossava sempre. Il ragazzo non chiese il permesso e si avvicinò a Nefertiti, abbracciandola con decisione da dietro. Fu inevitabile farle sentire la verga eccitata tra le natiche, ma per il momento era concentrato. Il suo abbraccio era forte e pregno della stesa oscurità di Thresh, un abbraccio quasi caloroso, paterno, unico...
Fermati... non puoi semplicemente staccarti da lei, l'eromanzia non funziona così, lascerà ad entrambe un senso di vuoto che non riuscirete a colmare... e ne vorrete di più. Concentrati sulla mia voce e cerca di capire: hai il potere di assorbire la sua forza e convertirla... dovete liberarvi dell'eromanzia. Concentrati ora su di te: invece di divorare lei... divora la sua energia. Smaltisci gradualmente l'eromanzia e distilla quella forza dentro di te... puoi farlo, lo sento, ti aiuterò io... ma non distrarti da quello che stai facendo. E' tutto collegato, quindi non lasciare indietro nulla... il dolore, il piacere, l'energia... non scacciarla, controllala...
Istintivamente, proprio come suo padre, Lotor si ritrovò ad insegnare ed istruire più che sfruttare la situazione a proprio vantaggio. La tentazione di calarsi i pantaloni e unirsi alla festa era tanta, specialmente ora che stava mescolando la sua energia con quella delle ragazze lasciandosi contaminare dall'eromanzia, ma in quel momento ci teneva di più che quella situazione si risolvesse per il meglio, pertanto sarebbe rimasto concentrato. Strinse Nefertiti forte a sé, mentre Morgana ne chiedeva ancora di quel piacere. Era tutto nelle sue mani: doveva solo distillare quella corruzione e renderla puro piacere, così da sfogarla in una volta sola e disperderla del tutto..
