L'inganno della cadrega

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    A quel punto Lotor sembrava completamente ubriaco, era molto diverso da come lo aveva conosciuto, "domato" quasi, si vedeva nei suoi occhi una scintilla di ribellione come se quella sconfitta gli bruciasse dentro, ma non poteva fare nulla per opporsi a quel punto. Riusciva a sentire quella fiamma oscura alimentata dalla lanterna di suo padre, certo stava traendo potere da Thresh eppure Nefertiti lo aveva completamente ammaliato. Era questo il potere che suo padre aveva visto in lei? Impressionante... Lotor si maledì per averla sottovalutata così tanto ma ancora di più maledì sé stesso perché ogni volta che Nefertiti reclamava un bacio lui glielo concedeva con ogni goccia di passione, con ogni respiro che animava i suoi gemiti impossibili da trattenere, e spingeva con ogni traccia di vigore che aveva in corpo come se da quelle calde carni soddisfatte dipendesse la sua stessa vita. Per questo la penetrava con forza, vigore, usando ogni goccia della sua forza d'animo e la baciava intensamente, lasciandosi sfuggire ogni gemito senza vergogna, senza pudore, come se darle soddisfazione facesse parte di quel processo perverso e passionale. Nefertiti era al contempo una lanterna e una strega di Umbra e Lotor capì di essere finito totalmente nel suo giogo... e non aveva intenzione di liberarsene. Quando se la ritrovò davanti intenta a pronunciare quel perverso desiderio mentre se ne stava a fior di labbra davanti a lui, boccheggiò come se la stesse supplicando di riprendere quel bacio, e intenso come non mai, eccitato come un infante di fronte alla sua prima erezione, pulsava e mostrava tutto il suo turgore dentro quella carne stretta e bollente per poterle dare ancora più piacere. Molte parti del corpo di Lotor iniziarono a brillare in maniera fioca, perfino sul volto e sul petto, reagendo all'energia di suo padre che, di fronte a quel desiderio, non poteva assolutamente trattenersi. Allargò un ampio sorriso mentre allargava la bocca perversa, spalancandola ben oltre le normali possibilità grazie ai tagli sulle guance, mentre una mano raggiungeva il suo volto, prima asciugando le labbra umide di saliva di Nefertiti, poi avvicinandosi a quella lingua mostruosa completamente piena di saliva, caldissima e pregna di energia tanto da sembrare un afrodisiaco potentissimo. Riempì la sua mano di quella mostruosa saliva per poi portarla sulla sua verga, masturbandola e spingendola contro la pelle bruna di Nefertiti per poterla lubrificare a dovere, assicurandosi che il loro potere entrasse perfettamente a contatto.
    Musica per le mie orecchie...
    Lasciò scivolare la sua verga verso il basso e man mano che l'erezione del non morto si avvicinava all'intimità di Nefertiti l'aura energetica del professore aumentava, alimentando entrambi i ragazzi e rendendo il corpo di Lotor sempre più luminoso. Capendo cosa stava per succedere, il ragazzo ebbe un attimo di esitazione e per un momento sentì il desiderio di avvertirla, ma non riusciva a mettere assieme una frase di senso compiuto né aveva la forza di separarsi da lei, così si ritrovò ancora una volta a scivolare con le mani sul suo corpo per poterle carezzare il collo e la nuca, tirandola verso di sé per poterle concedere un bacio tanto passionale da sembrare di puro amore, e mentre i loro corpi subivano l'energia del professore, lui allineò quella cappella mostruosa e pulsante, calda come un tizzone ardente, con la corolla di carne di Nefertiti, cercando la sua virtù inviolata per poterla conquistare per primo. la massaggiò, lasciando che fosse il bacio di Lotor a scioglierla del tutto e quando il corpo di Nefertiti fu pronto, la violò con un movimento netto e intenso. Si fermò poco dopo la punta, lasciandole il tempo di abituarsi, la sua saliva era meglio di qualsiasi altro lubrificante non sarebbe stato quello il problema, piuttosto voleva che Nefertiti assaporasse tutto di quel momento: la novità, il dolore e soprattutto il piacere. Iniziò a pulsare gradualmente, sempre più forte dentro di lei, e mentre la sentiva soffrire Lotor l'avrebbe abbracciata con maggiore decisione, come un fratello che cercava di consolare la sorellina che si era ferita per sbaglio, la consolava con i suoi baci e le sue attenzioni ma anche per lui era difficile visto che il cazzo mostruoso del non morto stava schiacciando le pareti interne di Nefertiti, rendendola ancora più stretta anche per lui. Dopodiché il non morto iniziò a muoversi, e ogni movimento lo portava a penetrarla sempre un pò di più, gradualmente, centimetro dopo centimetro, riempiendo quella carne caldissima e irresistibile mentre concedeva loro tutta la sua energia. Avrebbero goduto assieme, tutti assieme... come una perversa famiglia.
     
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    Nefertiti non aveva la minima idea dell'effetto che aveva sui due uomini, e tantomeno aveva idea delle aspettative di Thresh. Sembravano vedere in lei dei talenti ed un fascino unico che Nefertiti non credeva di avere. Se le avessero detto a voce in un momento lucido quanto la trovassero straordinaria, li avrebbe sminuiti con una risatina sarcastica poiché lei non ci credeva. Si credeva debole, si credeva vigliacca, non aveva una buona stima di se stessa. Eppure quei due sembravano nutrire verso di lei un ammirazione esagerata. Vedere Lotor ridotto in quello stato era molto appagante per il suo ego, era molto eccitante vederlo così languido e perso nella lussuria a causa sua, sopratutto dopo che lui aveva sempre ostentato un finto disprezzo verso di lei. Perfino il suo corpo reagiva a tutti quei stimoli illuminandosi di gocce di luce che impreziosirono il suo fisico rendendolo sempre più simile ad una creatura magica. Essendo in realtà una strega, Nefertiti provava una attrazione fatale verso le creature magiche. Ecco perché finito di pronunciare le sue parole tornò di nuovo a baciare Lotor con trasporto, soffocando nella sua bocca altri gemiti di piacere. Intanto Thresh compiaciuto del risultato che aveva avuto la sua energia su di loro, si preparava a realizzare i desideri di Nefertiti, insinuandosi in quel legame che aveva costruito fino a poco prima, silenzioso risultando più come un aggiunta che impreziosiva tutto quanto, invece di sembrare un intruso. Nefertiti ubriaca com'era di piacere non diede molto peso ai gesti di Thresh, fiduciosa che lui sapesse cosa fare. Si sorprese però quando Lotor la strinse a sé e la baciò con più trasporto, come se avesse voluto sostenerla in una difficile prova. In realtà stringendola a sé, non aveva fatto altro che inclinarla ed esporla alla carne di Thresh, facilitando quindi in un certo senso la posizione che serviva per poter continuare. Nefertiti non aveva idea di cosa aspettarsi, sentiva solo l'eccitazione crescere e quando percepì il calore della cappella del professore posarsi contro il suo secondo orifizio, il calore che le trasmise la fece rabbrividire di uno strano senso di desiderio. Era piacevole e quella sensazione venne intensificata tantissimo dall'energia inebriante che Thresh infondeva nei due ragazzi. Venne contagiata da un desiderio sempre più cocente e quando iniziò a premere contro la sua carne, la trovò ammorbidita proprio grazie al trattamento energetico che aveva alimentato l'eccitazione di Nefertiti. Non fu facile però, era pur sempre la sua primissima volta, e Thresh riuscì a penetrarla solo per qualche centimetro inizialmente, strappando a Nefertiti un mugugno rumoroso. Piacere e dolore si mescolarono mentre l'enorme carne del professore si faceva strada in lei. Superata però il primo ostacolo più difficile, lo sentì scivolare dentro di lei come un tizzone ardente. Fu come essere attraversata da scosse di piacere che si diramavano in tutto il corpo, e dopo quel momento difficile che le mozzò il fiato, il corpo si sciolse sempre di più verso lidi di piacere. Dovette di nuovo staccarsi dalla bocca di Lotor per gemere rumorosamente, tremando in quell'abbraccio di muscoli ed energia. Espirò poi con forza, poggiando la fronte contro quella di Lotor in cerca di un sostegno poiché le sembrava che le vertigini fossero diventate troppo forti. Il corpo di Nefertiti si sciolse pian piano al piacere, il suo fisico si adattò meglio a quella mostruosa penetrazione, e poco dopo non rimase che intensissimo piacere che crebbe a dismisura, portando Nefertiti ad un primo e incontrollato orgasmo. Lotor avrebbe potuto sentire la sua carne stringersi attorno a lui in spasmi continui, mentre Thresh avrebbe sentito la corolla di carne vibrare attorno alla sua carne. Si perse un attimo nei fumi del piacere, e quando tornò di nuovo un pizzico più lucida, divenne avida di altro piacere.
     
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    Nefertiti non riuscì a muoversi per colpa di quella tremenda penetrazione a cui il professore l'aveva sottoposta, Thresh però non si scoraggiò e continuò a muovere il bacino sensualmente verso di lei, massaggiandola e stimolandola dall'interno mentre quella mostruosa carne pulsava e dilatava il suo stretto buchino facendolo suo. Lotor invece, schiacciato a sua volta dalla mole del padre, si ritrovò a dare sostegno a Nefertiti, stringendola tra le braccia e respirando affannosamente assieme a lei, fronte contro fronte. Il legame tra di loro era ancora fortissimo e il giovane poteva condividere con lei tutto, dal piacere alla fatica. Il professore decise di dare il buon esempio, motivando il suo ragazzo in modo da spingerlo a fare la sua parte: iniziò a muoversi con decisione, scivolando da dentro di lei per poi penetrarla ancora senza fretta, mantenendo il giusto ritmo, stringendola per i seni che ora aveva ripreso a massaggiare con vigore ma senza violenza, dando loro le giuste attenzioni. Compreso il ritmo del padre, Lotor iniziò a scambiarsi di posto con lui: quando lo sentiva scivolare via, lui spingeva con forza dentro la carne di Nfeertiti per arrivare fino all'entrata del suo utero, schiacciando la punta contro la sua carne più profonda e lasciandosi sfuggire un lungo gemito, per poi farsi da parte permettendo a Thresh di affondare di nuovo con la sua mostruosa mole. Lotor si ritrovò a respirare tra un gemito e l'altro sulle labbra di Nefertiti, era sempre tentato dalla voglia di baciarla e carezzava le labbra della ragazza con le proprie proprio per strapparle altre effusioni, mentre con decisione le teneva le natiche e le massaggiava, stringendole e muovendole al ritmo dei loro affondi così da far unire anche Nefertiti a quella perversa danza. ben presto i Carnovash trovarono il giusto ritmo e la velocità con cui possedevano Nefertiti iniziò ad aumentare. Ogni affondo del professore lo faceva pulsare intensamente, ogni colpo pareva ingrossare quella mazza come se dovesse esplodere, ma solo per un istante. La verga di Lotor invece trasudava energia in ogni modo, Nefertiti poteva sentirla attraversare il suo corpo e accrescere la propria energia, ogni pulsazione o penetrazione rendeva quel potere sempre più intenso e vivido dentro di lei, era come un'iniezione di Samsara allo stato puro e entrambi i giovani potevano goderne immensamente. Il professore schiacciò completamente il suo petto forte ed immenso contro la schiena di Nefertiti per chiuderla in un abbraccio sensuale mentre le baciava il collo, le guance e ogni tanto cercava di strappare le sue labbra da Lotor, per dispetto e per lussuria.
    Meravigliosi... che bellissima danza... che coro fantastico... siete un'opera degna di essere chiamata arte... avanti Lotor, non c'è niente che vuoi dire a Nefertiti...?
    Il professore non tentava solo con i gesti, con la lussuria e con la sua pressione energetica oscura, ma anche con le parole, che ubriacavano la mente già distrutta di Lotor impedendogli di opporre la giusta resistenza, e portandolo ad esprimere ogni suo sentimento senza freno inibitorio, assaporando il momento con tutta la lussuria che aveva in corpo.
    S-sei bellissima Nefertiti... mi fai godere... non fermarti, dammene ancora!
     
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    C'era una enorme differenza in quel momento rispetto al passato, a ciò che ricordava con orrore: non riusciva a pensare. Il piacere che percepiva tramite la carne le ubriacava totalmente la mente, cosa che invece durante gli stupri era stato l'esatto opposto: lucidissima mentre subiva impotente, e troppo tempo per pensare. Con Lotor e Thresh invece era tutto totalmente differente, percepiva la verga del professore farsi spazio in lei lentamente, continuando a darle brividi di piacere ad ogni centimetro che arrivava fino infondo, lo stesso valeva per quella di Lotor, che le solleticava le labbra vaginali, che pulsava contro la clitoride ed arrivava a bussare nel fondo della sua intimità. I due piaceri così diversi ma allo stesso tempo simili la fecero sentire come se stesse andando a fuoco, non riusciva a trattenere nessun gemito che divenne espirato e acuto, respirava a fior di labbra con Lotor e si lasciava catturare dai baci suoi, continuando a stringere le dita sulle spalle. Con una mano carezzava la spalla di Lotor, mentre l'altra la portò sui fianchi di Thresh quasi come se volesse dargli una misura per avere il perfetto equilibrio. Ci mise un poco di tempo per abituarsi, ma quando le sue membra si sciolsero alla bollente invasione dei due uomini, Nefertiti precipitò in un abisso di piacere sconfinato che sembrò destinato a crescere sempre di più. Il ritmo alternato dei due la costringeva a vivere i due piaceri totalmente, aveva l'impressione si essersi trasformata in un motore di lussuria, non riusciva a capire cosa le piacesse di più, se farsi penetrare davanti o dietro, ma insieme era praticamente perfetto. Non doveva scegliere e doveva solo goderne, la voce di Nefertiti divenne sempre più rumorosa, e le sue labbra catturavano quelle di Lotor o quelle di Thresh, beandosi delle loro attenzioni, della loro energia. Non pensava che un giorno avrebbe potuto mai provare una cosa così intensa, così egoistica visto che si stava godendo entrambi senza alcun freno. La loro energia la inebriava e la drogava rendendola sempre più avida di piacere, nemmeno si rese conto che aveva iniziato ad assorbire la loro energia, ma questa volta sembrava molto più equilibrata, come se la presenza dei due avessero dato vita ad un circuito perfetto e funzionante che avrebbe riciclato la loro energia in un circuito irresistibile. La sua pelle iniziò ad illuminarsi di piccoli segni arcaici, i suoi capelli si illuminarono di una luce tenue, mentre la sua oscurità si espandeva come una lievissima nebbia che inglobò tutto il gruppo. Nefertiti era in estasi, sentiva il corpo saldo e muscoloso di Lotor premuto contro il suo seno ed il suo ventre, e quello forte e mastodontico di Thresh contro la schiena e le sue natiche. Era una sensazione meravigliosa poiché riusciva a delineare nella mente le loro forme attraenti. Non riuscì a rispondere ai due, era stata trascinata dal piacere e non voleva dire niente che non fossero i suoi gemiti sempre più rumorosi, non voleva dire niente che potesse occupare la sua mente e disturbare quelle sensazioni irresistibili.
     
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    Lotor era vittima di quella situazione esattamente come Nefertiti, anzi forse a quel punto perfino di più: il suo potere era stato del tutto plagiato, il suo corpo reso una macchina perversa, la sua mente assorbita da un piacere che non aveva mai provato in vita sua. L'unica cosa ancora integra era il suo orgoglio, messo alla prova certo ma abbastanza risoluto da impedirgli di lasciarsi andare a versi acuti e smodati, tutti soffocati tra le labbra di Nefertiti, e quando si piegava per baciare Thresh lui spostava le labbra su quelle morbide carni che prima massaggiavano il suo petto. Il seno di Nefertiti era irresistibile e suo padre gli concesse volentieri il piacere di massaggiarli ed assaporarli per conto suo. Nefertiti stava divorando il loro potere, era uno scambio equilibrato quindi risultava difficile rendersene conto, ma Thresh aveva un controllo maggiore della situazione e poteva godersi lo spettacolo anche mentre partecipava: la perfetta pelle bruna di Nefertiti iniziò ben presto a riempirsi di segni oscuri partendo proprio dai seni e dal petto, allargandosi sulle spalle, gli arti, la schiena e tutto il resto. Segni violacei luminosi presi direttamente da Lotor e modellati dall'energia del professore. Se non fossero stati in quella situazione probabilmente sarebbe riuscita a modellare un vestito non dissimile da quello di Thresh che metteva in evidenza le sue forme e le dava l'eleganza inquietante del professore, ma non era quello il momento di vestirsi, no di certo. Thresh volle ricompensare la sua partecipazione e le concedeva sempre più energia, accrescendo quella che distillava dal suo corpo come a volergliene offrire. E con i suoi movimenti, si assicurava che venisse spinta direttamente nel suo corpo nella maniera più perversa possibile. Il ritmo rimase costante solo per alcuni momenti, Nefertiti ebbe modo di goderli nella maniera più "calma" possibile mentre si gustava le loro labbra alternandole, ma ben presto l foga dei suoi amanti e la necessità di un orgasmo divennero estremamente più difficili da trattenere e il risultato fu piuttosto scontato. Thresh seguì il ritmo che le aveva consigliato la ragazza per non metterla troppo alla prova, ma questo non gli impediva di rendere gli affondi particolarmente possenti, lasciando che la sua verga si gonfiasse fino alla cappella così da allargare il più possibile le sue carni e farle sentire quel piacere nella maniera più intensa possibile, una danza lussuriosa e oscena che somigliava decisamente al momento in cui la verga si abbandonava all'orgasmo e pulsava forte dentro di lei. Lotor invece si ritrovò a muoversi molto più forte, non alternandosi ancora a suo padre ma piuttosto scopandole quella calda intimità senza alcun freno, cercando di penetrarla quanto più veloce e a fondo possibile, oramai del tutto stretto nella sua più profonda intimità, mentre la cappella pulsava intensamente nel suo utero. Continuarono con forza, abbracciandola, stringendola ai loro corpi forti e perfetti, irradiandola di energia e lasciandosi divorare da lei, dai baci, dai sguardi e dal potere di Nefertiti, fino alla follia se fosse stato necessario. E quando finalmente l'avrebbero spinta ad un'irresistibile orgasmo, sarebbero giunto all'estasi anche loro: Thresh avrebbe spinto assieme e a Lotor quei loro cazzi immensi dentro la carne di Nefertiti, occupandola fino alla fine, spingendo quei grossi e turgidi testicoli contro le sue carni che, vibrando e pulsando resero il momento ancora più perverso. La verga di Thresh si riempì di vene gonfie e protuberanze simili a punte, ma carnose e non affilate, quasi come se volesse inchiodarsi in quel meraviglioso e stretto culo, mentre la carne di Lotor si irradiò di energia luminescente che divenne visibile attraverso la carne di Nefertiti, quasi fosse un marchio luminoso che la invase fin dentro il suo utero. L'orgasmo dei due fu accompagnato da un grido forte e virile mentre il seme caldo e irresistibile di entrambi invadeva finalmente il suo corpo. Quello di Thresh fu più denso e chiaramente più abbondante, tanto che iniziò a gonfiarle lo stomaco per l'abbondanza, cosa che non si rivelò affatto spiacevole dato che fu esattamente come fare il pieno di energia, una quantità immensa e incredibilmente piacevole. Lotor invece invase del tutto la sua femminilità, a causa della presenza di Thresh era impossibile che si gonfiasse quindi il seme del ragazzo iniziò a traboccare dalle sue carni producendo rumori osceni e accompagnando i suoi ultimi sussulti dentro di lei, dato che continuarono a muoversi anche durante l'orgasmo, così da rendere l'estasi di Nefertiti semplicemente irresistibile. Lotor, al termine dell'orgasmo, si sarebbe ritrovato del tutto sciolto sulla sedia, con le gambe larghe, le mani deboli anche se ancora strette sulla pelle di Nefertiti, e la testa che ciondolava all'indietro, col fiato corto e con la verga che perdeva rapidamente turgore. Thresh invece assaporava il momento, ridacchiando compiaciuto e lasciando affettuosi baci sulle spalle e sulla schiena di Nefertiti, mentre le faceva sentire nel profondo quelle ultime pulsazioni del suo deliziato orgasmo.
    Sono proprio un pessimo professore... questa non somiglia proprio ad una punizione...
     
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    C'era da dire che Thresh sapeva come fare terapie d'urto con i suoi studenti, permettendo loro di superare traumi ed ostacoli in modi imprevedibili. In quel momento Nefertiti si sentiva forte, potente, invincibile! Non solo per via dell'energia che la attraversava grazie ai due uomini, ma anche perché si stava godendo ben due amanti contemporaneamente, una cosa totalmente impensabile per una ragazza come Nefertiti. Eppure eccola lì che veniva totalmente plagiata e ubriacata dalle due verghe che le toglievano il respiro ad ogni movimento. Thresh aveva saputo toccare i punti giusti, si era avvicinato nel momento perfetto, la sua immensa esperienza gli aveva permesso di giocare la sua partita perfetta nel cuore e nella mente della ragazza. L'energia con cui Thresh la nutriva con ogni movimento nel suo corpo le impediva di pensare, la ragazza non poteva far altro che godere di quella forza, di quel piacere inebriante che ubriacava mente e corpo. Ben presto i due uomini si lasciarono andare totalmente alla lussuria, avendo abituato il corpo di Nefertiti alla loro ingombrante presenza, non avrebbero più avuto alcun ostacolo alla libidine. Nefertiti si lasciò andare a gemiti lascivi sempre più rumorosi. Venne presa da vertigini sempre più forti mentre il corpo bruciava di un piacere crescente. Nefertiti iniziava ad imparare seriamente cosa fosse il piacere, e non quello puramente fisico e acerbo che si concedeva quando era da sola sotto la doccia. C'era molto di più in ballo, qualcosa di mistico e devastante, proprio grazie alla loro energia che le irrorava in corpo dolcemente. I segni sul suo corpo divennero più luminosi, sembrava irradiarsi di una bellezza eterea, e non se ne rendeva nemmeno conto. Era totalmente assorbita dalle sensazioni che le trasmetteva quella perversa unione. Ad un certo punto si abbandonò ai suoi due amanti, e non riuscì più a capire chi stesse baciando o carezzando: voleva solo sentirli con ogni mezzo possibile. Le sensazioni più potenti però venivano trasmesse dalla zona del bacino, scandendo nei suoi nervi ogni centimetro che le dilatava lo stretto anfratto posteriore, o la cervice attraversata dalla verga del giovane mago. Chiuse gli occhi e si concentrò sui corpi dei suoi amanti, deliziandosi della loro bellezza che percepiva premuti contro il suo corpo. I capelli di Nefertiti risposero automaticamente a quel richiamo del subconscio allungandosi come fili di seta che carezzarono i corpi dei due uomini, circondando il loro petto, il loro colli, le cosce ed il ventre. Lotor e Thresh li avrebbero percepiti come caldi mani intrise di energia oscura che li carezzava lascivamente. Alcuni filamenti circondarono i loro testicoli e Nefertiti le sembrò di sentirli più chiaramente, alimentando la sua perversione latenete che la rese più passionale. Quel momento coincise con l'energia di Lotor e Thresh che le veniva donato, aumentando in quel modo ancora di più il piacere che divenne incontrollabile per lei. Non era proprio abituata e sebbene avesse resistito fino a quel punto per la sua natura parecchio coriacea, a quel punto fu vittima della lussuria. Un potente orgasmo la travolse come una valanga che si abbatteva su una valle: roboante e travolgente. Urlò tutto il suo piacere mentre piccoli schizzi di umori inumidirono il ventre di Lotor, le sue palpebre tremarono su uno sguardo totalmente perso. Quello non fu che l'inizio poiché il seme bollente che le si riversò in corpo accentuò ancora di più il piacere totale che le mozzò per un lungo momento il respiro. Grazie a loro due Nefertiti riuscì a godersi il momento senza perdere il controllo sul proprio potere, forse perché la presenza di Thresh dava il perfetto contrapeso, ma riuscì a donare loro la propria energia senza divorarli come era successo con Morgana. La sensazione del loro seme nel corpo la fece tremare, sorrideva estasiata e perversa godendosi fino alla fine ogni momento. Alla fine si lasciò andare crollando sul corpo di Lotor, poggiando il viso contro il suo petto, mentre si godeva le coccole di Thresh sulla sua schiena. Le parole di Thresh la destarono un poco dal suo torpore post orgasmo, ma non ebbe la forza di rispondergli a tono, emettendo solo un mugugno che sembrava volergli dire che era assolutamente vero che era un pessimo professore, ma non perché non li aveva puniti, ma perché come al solito era un pervertito.
     
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    I capelli di Nefertiti si sciolsero sui corpi inebriati dei suoi amanti, furono un mezzo di perverso piacere che nessuno dei due si aspettava, e che resero quell'orgasmo ancora più travolgente. Lotor finì chiaramente esausto, l'unica cosa con un minimo di energia erano le sue mani che restarono flebilmente attaccate alle spalle di Nefertiti, come in un ultimo istinto nel volerla proteggere e stringere a sé con quell'inspiegabile fare fraterno, per il resto il corpo era molle e respirava affannosamente con la testa rivolta all'indietro, mentre l'energia nel suo corpo si placava. Era troppa perfino per lui, non sapeva ancora come canalizzarla e finiva con lo sfiancarlo. A differenza del giovane, il professore invece sembrava aver completato il cerchio a dovere: un mostro non morto come lui risultava pressoché instancabile e per questo dovette uscire con calma da dentro la bellissima Nefertiti, perché la sua mazza era ancora in tiro, a differenza di Lotor che la abbandonò con molta più quiete. La cosa che sarebbe saltata subito agli occhi di entrambi doveva per forza di cose essere lo sfondo che li circondava: non erano più nel labirinto, ma nella stanza di Nefertiti. Difficile dire quando successe, tutta colpa di quell'amplesso mostruoso e selvaggio, ma di sicuro l'odore di sesso non sarebbe sparito velocemente da quel posto vista la quantità di umori che si era riversata a terra. Il professore si fece indietro di qualche passo, lasciando che i due si riprendessero un momento, Lotor riuscì a riprendere i sensi rapidamente, aiutato anche da Rakhna che stava facendo da filtro per tutto quel potere.
    Dannato vecchio... potevi farle del male... o lei poteva fare del male a noi. Sei un'incosciente a non averle insegnato come usare il suo potere...
    Sarei uno stolto a pensare di poter controllare una cosa del genere solo con le parole e gli insegnamenti... Nefertiti è potentissima, è unica. Dovrà imparare da sola a farlo. Guardati bene: non è successo nulla, niente che abbia a che fare con quello che è successo con Morgana. Sta imparando... forse hai una buona influenza su di lei, dovreste allenarvi assieme più spesso...
    Lotor si ritrovò a sbuffare, distogliendo lo sguardo dal sorriso beffardo e soddisfatto di suo padre, trattenne per sé un "vecchio pazzo" come risposta, ma la sua faccia era abbastanza chiara a tal proposito. Strinse meglio Nefertiti e con un piccolo sforzo si liberò da quella scomoda sedia per poterla adagiare sul suo letto, forse ce la faceva d asola ma era meglio non farla sforzare troppo. Non poteva fare a meno di chiedersi se con quel potere lei sarebbe riuscita a sanarsi del tutto e tornare attiva, o se sarebbe crollata esausta... on c'era modo di saperlo senza vedere una reazione. Thresh si avvicinò e Nefertiti poté gustarsi ancora una volta il fisico scolpito dei suoi amanti che le prestavano il massimo della loro attenzione e preoccupazione, solo per lei. Doveva essere una sensazione fantastica.
    E tu, come ti senti? Non era il viaggio nel labirinto che ti aspettavi ma scommetto che non è andata così male, vero?
    Thresh aveva un modo tutto suo di fare il professore, non c'erano dubbi...
     
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    Nefertiti non era da meno a Lotor che meno esperta di lui nell'uso dell'energia e di poteri si sentiva esausta. Rimase quindi un lungo momento sul petto di Lotor a respirare affannosamente, un poco stordita. Le faceva davvero uno strano effetto in quel momento starsene lì fra i due uomini, sudata e stanca, ma al contrario di quanto avrebbe pensato o di ciò che si aspettava, non si sentiva sporca o sopraffatta. Forse un pochino strana poiché nonostante Thresh fosse venuto abbondantemente in lei, sembrava ancora perfettamente in tiro, e nel sentirlo scivolare fuori le diede gli ultimi brividi di piacere. L'abbraccio di Lotor e poi il suo rimprovero verso il padre la fece sorridere divertita poiché in un certo senso le ricordò quel sogno fatto ad occhi aperti mentre viaggiava nel labirinto. Fece un piccolo mugugno di dissenso al sentire Lotor di nuovo parlare di lei come se fosse una bambina inesperta ed incapace di controllarsi, ma non insistì a ribellarsi poiché infondo non aveva tutti i torti visto ciò che era successo con Morgana. Thres però fece da contrappeso con le sue parole, facendo notare al ragazzo che non era una cosa che poteva insegnare semplicemente con le parole e che serviva pratica ed esercizio, e che lei era potente. Cosa che ovviamente non si aspettava di sentire: lei potente? Ma se aveva sempre sofferto del complesso di impotenza, come poteva essere "potentissima"? L'idea di far allenare lei e Lotor insieme scosse un poco Nefertiti dal suo torpore che si sollevò dal suo petto e lo guardò diffidente, mentre si immaginava scenari in cui Lotor la rimproverava continuamente: era sicura che sarebbe stato un compagno di allenamenti molto stressante. Ecco perché si ritrovò a voltarsi verso Thresh con lo sguardo che parlava chiarissimo e sembrava supplicarlo di non chiederglielo. Non osò però dire ad alta voce il suo pensiero, temendo che Thresh potesse usare la sua supplica proprio contro di lei. Quell'uomo era un furbacchione e non voleva farsi fregare con le sue stesse mani. Poco dopo Lotor si alzò dalla sedia tenendola ancora in braccio per poi portarla sul suo letto, esattamente come un fratellone che si occupava della sua sorellina. Arrossì vistosamente sentendosi davvero molto molto strana: non le era mai capitato che qualcuno la maneggiasse con cura in quel modo. Da quando era capitata in quella scuola, le era sembrato di essere approdata in un altro pianeta. Forse il mondo non era poi tutto così nero ed oscuro come lo aveva sempre dipinto lei. Forse c'era molto di più ed era davvero curioso che stava scoprendo cose molto positive da tizi davvero inquietanti. Ancora non riuscì a capire come ci erano tornati nella stanza sua, ma ormai aveva smesso di chiederselo con le lanterne niente era normale, doveva solo farci l'abitudine. La domanda di Thresh alla fine la lasciò un poco perplessa e lo guardò con aria un poco interrogativa e diffidente, quella tipica di chi pensava che forse sotto sotto c'era sempre stato il suo zampino di mezzo, ma che non era poi per forza un male. Quindi decise di non rimproverarlo e di sorridergli invece grata.
    Ammetto che è stata una bella avventura per me. affermò contenta per poi grattarsi una guancia con un dito e guardare un punto vuoto verso il basso un poco insicura ma infondo infondo emozionata.
    Credo di aver stretto amicizia con i ragazzi... disse guardando poi verso Lotor poiché pensò che infondo anche lui era incluso nel mezzo, anche se sicuramente non si sarebbero mai scambiato un "batti 5" di chi era complice. Per la prima volta in vita sua Nefertiti si sentiva felice, e quella sensazione le piaceva, le scaldava il cuore. Era sempre più convinta di voler rimanere lì con Thresh piuttosto che conoscere le streghe.
     
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    Alla fine la giornata si stava concludendo in positivo, almeno dal punto di vista di Nefertiti e Thresh, quest'ultimo assecondò le sue parole con un cenno di approvazione del suo capo accompagnato da un paterno sorriso. Lotor invece era di tutt'altro avviso.
    Davvero? A me sembra che Lancillotto non veda l'ora di romperti le ossa, Morgana di scoparti ancora e Artù mi sembra il tipo che domani te lo ritroverai davanti alla porta con un pacco di cioccolatini, dei fiori e un bell'invito a passare il pomeriggio insieme. Senza contare che questo viaggetto nel labirinto non sarà un caso isolato: dei Nobili vi hanno notati e non se lo scorderanno.
    A quel punto Nefertiti vide Thresh compiere un gesto inusuale, non che avesse la fama di un tipo poco manesco, ma era difficile vederlo dare un blando scappellotto sulla nuca di qualcuno senza troppi fronzoli o la dovuta preparazione. E non fu uno scappellotto come tutti, ma quella che potremmo definire una vera e propria mina antiuomo, visto che La testa di Lotor si piegò così velocemente e violentemente che la sua lunga e fulgida chioma fece una rotazione perfetta trasformandolo in una sorta di cugino IT scompigliato e canuto.
    Puoi smettere di fare l'antipatico? Neanche il sesso riesce a rimetterti di buonumore, Lotor?!
    Stordito e dolente, Lotor ci mise un pò a rispondere ma trovò la forza scansandosi i capelli da davanti la faccia come un piccolo sipario.
    S-sarei di buon umore se non avessi fatto sesso assieme a mio padre... vecchio pazzo...
    Stavolta, trattenerlo fu impossibile, ma se non altro Thresh riuscì nell'intento di mettere una pietra sopra alla lingua velenosa della sua prole. Per assicurarsi che non rincominciasse però, il professore lo afferrò per una spalla, tirandolo violentemente via dal letto mentre con l'altra mano materializzava una grossa maglietta bianca con sopra scritto in nero "il mio papi è il #1!". Gliela infilò di forza senza sistemargli i capelli per poi tirarlo verso la porta di uscita come si fa con un monello in punizione.
    Va a darti una rinfrescata e smettila di rovinare la festa agli altri.
    Lo cacciò letteralmente dalla stanza, buttandolo nel corridoio del dormitorio nudo fatta eccezione per quell'imbarazzante maglietta, richiudendo poi la porta così da poter restare finalmente solo con Nefertiti. La ragazza lo vide sospirare e scuotere il capo, come se si stesse domandando se aveva sbagliato qualcosa nell'educazione di Lotor. Non perché trovasse strane certe cose, ma perché sembrava dedicarsi fin troppo al voler azzoppare l'entusiasmo di Nefertiti. Che fosse geloso? O iperprotettivo? Magari entrambe.
    Forse i tuoi nuovi amici sono competitivi, pervertiti e molto bravi ad attirare le ire di spiriti intrappolati in altre dimensioni, ma non per questo saranno dei pessimi amici.
    Forse non era quella la vita "normale" che Nefertiti sognava, ma senza ombra di dubbio era un nuovo inizio che lei poteva plasmare a suo piacimento.
     
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    Da come sorrideva, sembrava che Thresh fosse contento di ciò che stava ottenendo Nefertiti. Ovviamente in quel contesto solo Thresh e la ragazza avevano idea di quanto fosse importante quel passo per lei. Lotor non conoscendo il passato di Nefertiti non capì che in realtà per lei era un grande traguardo, infatti rispose in modo abbastanza acido e antipatico tirando fuori solo il lato negativo di ciò che aveva potuto vedere. Nefertiti guardò verso di lui come se in effetti non avesse fatto caso a ciò che aveva detto lui, stava per ribattere che non era così, ma alla fine pensò che non avesse tutti i torti e che forse era stata troppo precipitosa. Lancilotto infondo continuava a mandarle quei sguardi particolari di sfida come se la vedesse come un rivale sportivo da battere. Morgana... in realtà aveva già detto che anche a lei serviva un amica, forse era strano che si potessero desiderare carnalmente. Artù non riuscì proprio a vederlo sotto quell'aspetto anche se aveva davvero l'aria di chi agisse in quel modo. A conti fatti però Nefertiti non aveva idea di cosa servisse esattamente per essere considerati "amici", forse era ancora poco ciò che era successo? Prima che potesse dire qualcosa però ci pensò Thresh ad agire dando uno scappellotto al ragazzo, stupendo Nefertiti per il gesto così improvviso. Lo scambio di rimbrotti la portò al silenzio mentre li osservava attentamente. Anche se inveivano uno contro l'altro, aveva la sensazione che fossero molto legati, in un certo senso proprio per via del fatto che si dicevano le cose direttamente in faccia li fece sembrare più che mai padre e figlio. Probabilmente Thresh non avrebbe mai permesso a qualcun'altro di chiamarlo "vecchio pazzo" e la risposta che gli diede il ragazzo la divertì così tanto che si ritrovò a ridere. Era di buonumore e nemmeno ciò che disse Lotor sembrò aver rovinato il suo momento felice. Si lasciò andare ad una risata che aumentò ancora di più quando notò la scritta sulla maglietta che Thresh mise addosso a Lotor. Era sicura che lo avrebbe fatto arrabbiare tantissimo e chissà perché vedere Lotor furioso lo rendeva estremamente buffo ai suoi occhi, proprio perché era un tipo parecchio orgoglioso. Una volta che rimase sola con Thresh e smise di ridere a crepapelle, si asciugò una lacrimuccia dagli occhi, riprendendo fiato.
    Non ridevo così da una vita. affermò lasciandosi cadere sul letto per sdraiarsi comoda.
    Lotor però ha ragione, nemmeno io sarei felice se avessi fatto sesso condividendo una donna con mio padre. Certe cose è meglio condividerle con amici che con i propri genitori no? affermò ridacchiando ancora divertita: in effetti era stato un miracolo che Lotor non si fosse ammosciato totalmente vedendo suo padre lì vicino in tiro a sua volta. Poco dopo Thresh volle difendere i ragazzi, dicendole che nonostante i difetti che aveva tirato fuori Lotor, non significava che non potevano essere buoni amici. Nefertiti in un certo senso ne era consapevole, sentiva infondo al suo cuore che c'era qualcosa fra lei e loro, anche se strano, anche se piccolo e flebile come la fiamma di un fiammifero, sentiva che c'era qualcosa. Difatti il suo sorriso si ampliò dopo le parole incoraggianti di Thresh.
    Beh io infondo non sono poi una ragazza normale, mi si addicono di più amici strani come me. Hanno cercato di proteggermi al labirinto, per me è una cosa molto importante. disse guardandolo negli occhi un pizzico più serena, sembrava che ormai avesse capito che aveva un debole per loro. Forse non erano perfetti, ma erano comunque i primi amici che aveva deciso di scegliere. Forse perché era stanca e di buon umore, forse perché in quel momento si sentiva più sentimentale del solito, prese il coraggio a due mani e disse le parole che avrebbe dovuto dire molto prima.
    Grazie per tutto Thresh. Alla fine avevi ragione tu: mi troverò bene qui alla sapienza. era decisamente più positiva del solito.
     
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    La risposta di Nefertiti sembrò indispettire un pochino Thresh, che tuttavia non reagì affatto adirato, ma si limitò ad alzare braccia e volto al cielo mentre faceva spallucce con aria falsamente delusa ed ironica.
    Questi giovani, sempre pronti a disfarsi dai genitori come vecchie ciabatte impolverate nella soffitta. Povero me.
    Ovviamente non si stava lamentando sul serio, ma era comunque strano vedere che su qualcosa Nefertiti e Lotor andavano d'accordo... come se quei due non si fossero divertiti. Ma Thresh non era così crudele da puntare il dito verso un paio di giovani ipocriti, avevano ancora molto da imparare. D'altro canto però, Nefertiti aveva assimilato qualcosa di importante da una simile giornata, e alla fine di tutto, il non morto si sentì dire qualcosa che molti dimenticano col tempo, e diventa quindi qualcosa di molto prezioso. Un ringraziamento sincero dalla ragazza che hai aiutato fino a quel momento riesce a scaldare anche il cuore di uno zombie, e allargando un sorriso soddisfatto, Thresh decise di darle una risposta che non l'avrebbe messa troppo in imbarazzo e che magari le avrebbe anche fatto rimangiare tutto.
    Certo che avevo ragione, e non pensare che non te lo farò notare in futuro...
    Sembrava stesse per andarsene, lasciandola finalmente al meritato riposo, ma sull'uscio le lanciò ancora quel suo sguardo perverso accompagnato da un ghigno da vero maniaco e soprattutto da demonio in carne ed ossa.
    Mi è piaciuta l'espressione che hai fatto mentre ti allargavo il culo... sono impaziente di vederla ancora... ehehehehe...
    Solo a quel punto l'avrebbe lasciata ai suoi pensieri, con l'immagine di un perverso non morto impaziente di mettere di nuovo le mani sulla sua carne proibita e irresistibile...
     
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    Nefertiti non aveva avuto la fortuna di poter avere dei genitori, come figura sostitutiva genitoriale aveva avuto prima una dolcissima suora e poi una anziana signora senza tetto, dal cuore grande, affetta da una lieve demenzialità che l'aveva portata a quello stato sociale pessimo. Tuttavia con la sua semplicità ed il suo gran cuore era riuscita a curare l'animo ferito di Nefertiti. Era merito suo se era tornata a parlare ed era tornata a vivere normalmente. Si prendevano cura l'una dell'altra, fin quando lei non morì per vecchiaia. Forse non conosceva bene cosa fosse un padre od una madre, ma poteva intuire il legame che si poteva creare. Difatti rise divertita alla risposta sconsolata di Thresh: sembrava che invece lui avrebbe trovato molto divertente condividere tutto con Lotor. Peccato che il ragazzo aveva idee totalmente contrarie al padre. La ragazza si chiese se infondo Lotor non si sentisse in competizione con il padre. Dopotutto era un uomo molto carismatico e rispettato, lui invece era ancora un giovane studente che aveva molto da imparare. Nefertiti non si aspettò di vedere un sorriso così sincero sul volto del professore quando lo ringraziò. Aveva un espressione così dolce dipinta sul volto, che le cicatrici non si spostarono in modo inquietante. Quell'espressione la fece sentire un pizzico in imbarazzo e le fece quasi pentire di averlo ringraziato. Non perché le desse fastidio il suo compiacimento, ma solo per via del fatto che non sapeva come gestirsi le emozioni che provava in quel momento. Quindi per evitare di dire altro, si strinse il cuscino al petto, fortuna che ci pensò lui a stemperare il momento con la sua risposta impertinente. Attese quindi pazientemente che la lasciasse sola così da potersi infilare in bagno e darsi una bella ripulita, ma prima di vederlo sparire Thresh si fermò e tornò di nuovo a sorridere in quel modo inquietantissimo che inizialmente preoccupò la ragazza. Ciò che disse dapprima la sorprese, poi la inquietò ed infine la indispettì. Arrossì vistosamente diventando paonazza per la vergogna: perché che tipo di faccia aveva fatto? Come aveva fatto a vederla se stava dietro? Ma soprattutto perché doveva dire una cosa così volgare, dopo quel momento dolce fra loro due? Nefertiti battè il piede a terra indispettita, e fece un verso di disappunto.
    Aaargh! Sei il solito maniaco! Hai rovinato tutto scemo! gli tirò il cuscino contro, ma ormai lui era uscito dalla stanza, facendo cadere il cuscino sul pavimento mentre la sua risata echeggiava ancora nelle sue orecchie. Iniziava a capire benissimo perché Lotor lo trattava così aspramente. Certe volte se lo meritava proprio. In ogni caso, Nefertiti non riuscì in alcun modo ad odiarlo o a pentirsi di essersi avvicinata a lui. A modo suo Thresh era molto speciale ed aveva guadagnato un posto molto speciale nel suo cuore. Questo però avrebbe fatto parecchia più fatica a dirglielo.

    Role conclusa
     
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