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Enas si stava già abituando ai movimenti di Fubuki, muovendosi d'accordo con lei, cerc ando di sintonizzarsi con il sui ritmo...intanto pensava alle parole che gli aveva detto. L'attesa era davvero metà del piacere solo se si sapeva staccare la spina da tutta l'ansia che una persona come Enas era in grado di provare. Queste giornate di attesa si erano rivelate un inferno di aspettative e preoccupazione, che probabilmente si erano anche avverate, avendo però un esito tutto sommato positivo. Forse avrebbe potuto cercare di godersi i momenti quotidiani da questo momento in poi...e sicuramente questo momento era uno buono per iniziare.
Enas aveva appena iniziato a godersi i piccoli movimenti di Fubuki che questa tolse le dita da dentro di lui, lasciando il suo povero culetto estremamente sensibile in un torrente di sensazioni, che fecero emettere un piccolo gemito al ragazzo, subito seguito da un mugugnio triste, per l'improvviso allontanamento. Di certo non si sarebbe lasciato scappare un'occasione simile per godersi la vita! La donna fece cenno al fatto che avrebbe potuto sentire dolore, ma era davvero un così grave problema? Enas aveva provato esperienze ben peggiori, e questo sarebbe stato solo l'ennesimo momento doloroso nelle sue poche esperienze sessuali. Non era importante l'evento in se, quanto la situazione...essere dominato a quel modo da una non combattente come Fubuki, la delicatezza dei movimenti e versi che il ragazzo faceva, che tradivano completamente il suo sesso...tutto questo era estremamente eccitante ai suoi occhi, e non s sarebbe fermato per nulla al mondo.
V-vai pure, non ho paura!
E in quel momento sentì la morbida consistenza del giocattolo sessuale entrare in lui, lentamente, senza fretta, come per stuzzicarlo; se fosse stato da solo avrebbe spinto all'indietro per arrivare ai momenti piu intensi, ma non avrebbe mai tradito le pazienti aspettative di Fubuki.
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