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La giornata seguente all'arrivo di Ira si rivelò decisamente meno entusiasmante della prima: Veronica era impegnata con i ricevimenti, Domino era uscita in missione e gli altri avevano di meglio da fare, quindi Ira non ebbe altre possibilità se non sistemare le scartoffie per attestare che aveva preso residenza lì al Vaticano e magari sistemare la sua stanza. Nonostante la giornata noiosa, la notte giunse piuttosto velocemente concedendogli stavolta un riposo molto più piacevole. Almeno finché durò.
Ira! Ira ti prego svegliati!
La voce cristallina della papessa era accompagnata da un brusio di sottofondo decisamente poco entusiasmante: sembrava proprio che all'interno delle mura vaticane si stesse consumando una battaglia, forse non una guerriglia ma i rumori di impatti e tremore dei muri erano evidenti, sembrava uno scenario di battaglia fin troppo chiaro per trovarsi dentro ad un luogo come il Vaticano. La piccola Veronica se ne stava ai piedi del letto di Ira, quasi inginocchiata, con gli occhi gonfi e pieni di lacrime ma che non si concedeva nessun pianto, come al solito cercava in tutti i modi di essere forte in situazioni del genere. Ma il suo panico era evidente e le mani aggrappate alle lenzuola di Ira tremavano e si stringevano fino a diventare pallide
Qualcuno... qualcosa... è entrato, stanno combattendo hanno bisogno di aiuto! Mi hanno detto di nascondermi ma la porta del nascondiglio è troppo pesante per me, non riesco ad aprirla!
Se nessuno era riuscito ad aiutare Veronica la situazione doveva essere decisamente più grave del previsto.. -
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La giornata di Ira era proceduta in maniera molto piatta, una routine che però era benvenuta siccome non dovevano essere i continui eventi o le scoperte a dovergli far amare quelle mura. Il poter assaporare una mattinata tipica di quel luogo era più prezioso che mai, in prospettiva anche alle parole di Clerice della sera prima che dimostravano come dei periodi di pace fossero solo una lussuosa pausa. Fatto sta che a conciliare il sonno a fine giornata fu proprio quella tranquillità serena. Era un momento di sonno totale, nero e privo di immagini, se non per una voce che dalla distanza chiamava il nome di Ira a gran voce. Aprendo gli occhi ancora incapaci di mettere a fuoco bene la situazione, gli strattoni di Veronica fecero rinsavire Ira che si sarebbe eretto col busto prendendo pieno fiato con i polmoni, distratto subito dai tremori e i suoni provenire da fuori, e di fronte a lui la piccola papessa quasi in lacrime che implorava che qualcuno l'aiutasse.
Veronica!
Gli venne naturale fare il possibile per raggiungere le mani della bambina e portarsela al petto per tranquillizzarla che ora era sveglio e la stava ascoltando pienamente.
Ok, ok, va tutto bene. Ci sono io ora. Andrà tutto bene, sei stata bravissima a cercarmi...
Ira stava cercando di tenere al meglio un tono sereno, ma le sue orecchie si erano dovute riempire di notizie preoccupanti: il Vaticano era sotto attacco da qualcosa, tutti erano impiegati nella difesa e Veronica era sola e in necessità di raggiungere la sua stanza sicura. Lo stato d'animo della bambina era così turbato che Ira cercò di sforzare il cervello ancora mezzo addormentato per concentrarsi solo a rassicurarla fisicamente mentre se la caricava in braccio tenendola a sè col braccio sinistro sotto al sedere e la mano destra sulla nuca per farla sentire al sicuro. Essendo appena sveglio, Ira era a malapena vestito con la canottiera e i pantaloni del pigiama di colore bianco. L'unica cosa che fece fu cercare la sua arma personale, Lex, nella sua stanza per impugnarla e uscire nel corridoio così da mettersi subito in marcia. Tenendo Veronica in braccio a sinistra, Ira teneva lo spadone nella destra e come al solito non tanto per brandirlo in attacco ma poterlo inframezzare a quello che poteva esserci di pericoloso.
Veronica, ascoltami bene, andrà tutto bene, dimmi solo dove si trova la stanza sicura e ti ci porto io. Domino, Clerice e tutti gli altri sanno benissimo cosa fare. Abbi fiducia in loro e pensiamo solo a metterti al sicuro!
Eventualmente uscendo dalla stanza, sarebbe stata l'aria frescolina notturna a risvegliare del tutto i sensi e a metterlo all'erta su quel che poteva percepire da lì in poi. Veronica parlava di "qualcosa" che era entrata, quindi Ira sarebbe stato all'erta mentre seguiva le indicazioni della piccola.CITAZIONEIra Gervasoni
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- Quando un qualsiasi elemento fisico entra in contatto con le spine di Ira, subisce una stack di peso aumentato, definita "Giudizio", fino ad un massimo di 3. L'aumento del peso non è semplice da quantificare e varia soprattutto in base a chi lo impugna: 1 Giudizio rende difficile muoverlo, 2 Giudizi lo rendono estremamente difficile da muovere e 3 Giudizi lo ancorano a terra.
- Quando a subire almeno 2 Giudizi sono parti del corpo del nemico, inevitabilmente riducono del 25% la sua velocità, capacità di salto e di volo. Questo si applica indipendentemente da come sono distribuiti questi 2 Giudizi e non si cumula in caso il numero cresca ulteriormente.
- Le stack di Giudizio durano un massimo di 3 turni, ogni volta che viene subito un nuovo Giudizio il conteggio si resetta. Quando il conteggio arriva al massimo senza subire ulteriori Giudizi, l'effetto delle spine si consuma del tutto.
- Le tecniche di Ira che ricoprono di spine elementi solidi durano un massimo di 2 turni, le spine conferiscono inoltre un sottile spessore ferroso con una resistenza superiore al metallo.
Note: Lex impugnata nella mano destra. -
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Veronica non disse nulla, si limitò ad annuire con il capo, chiaramente spaventata, per poi nascondere quell'espressione di terrore sul petto del ragazzo stringendogli le braccia intorno al collo per potersi tenere saldamente a lui. Una volta fuori i suoni di quella strana battaglia diventavano sempre più intensi: botte fortissime contro le pareti ed il pavimento come se qualcosa stesse camminando in maniera pesante, colpendo ogni tipo di ostacolo senza alcuna remora. Veronica guidò il giovane per i corridoi finché non giunsero davanti ad un portone che sembrava in oro massiccio, privo di qualsiasi maniglia se non uno strano congegno circolare al suo centro simile ad un timone ma privo di qualsiasi appiglio. Appena furono davanti a quel portone, Veronica prese una piccola barra in oro finemente incisa avvolta in un panno candido, ebbe cura nel tenerlo solamente con il panno come se non volesse rovinarlo, Veronica era solenne anche quando era spaventata, colpa dell'abitudine.
Devi inserirlo in quella maniglia e girarlo, così si aprirà! Io non ci riesco, è troppo pesante da muovere!
Se Ira avesse impugnato quel sottile cilindro in oro e lo avesse posizionato nel buco vuoto questo si sarebbe allungato di colpo raggiungendo una lunghezza più ampia così da poter impugnare a due mani l'itero "timone" e girarlo come si deve. Mentre Ira la aiutava, veronica era impaziente e preoccupata, dai suoi occhi le lacrime si trattenevano solo per miracolo.
Ira perdonami... so che non dovrei chiedertelo, anzi dovresti entrare con me lì dentro e rimanere al sicuro anche tu, ma sono troppo preoccupata per le altre che non sembrano sapere cosa fare, potrebbero aver bisogno di tutto l'aiuto possibile e tu sei l'unico a cui posso chiederlo... ti prego, non abbandonarle.
Guardandosi indietro, ira avrebbe potuto notare che non c'erano molti altri corridoi da prendere, e che quei suoni rumorosissimi al limite del fastidioso rendevano molto chiara quale strada dovesse prendere per accettare la richiesta di Veronica. La piccola sembrava colma di sensi di colpa, ma non poteva fare a meno di preoccuparsi per le sue amiche più fidate.. -
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Ira aveva bisogno di un paio di minuti per togliersi di dosso del tutto la sonnolenza, ovvio, ma sentire che quei rumori di battaglia arrivavano a intaccare la struttura stessa facendola tremare non era di sicuro un buon segno. Se c'era davvero qualcosa di così grosso che si stava barcamenando incurante degli ostacoli, quella notte sarebbe stata davvero lunga. Arrivare alla stanza sicura sembrò abbastanza semplice, e già a prima vista era chiaro come la piccola Veronica non poteva di certo occuparsi da sola di risolvere il congegno. Ira fu titubante un secondo sull'affidarsi a quel piccolo stecco dorato fin tanto che non prese la forma adeguata per ciò che doveva fare. Ovviamente c'era da vangare qualche giro di "timone" prima di poter aprire le porte a dovere, quindi Ira ne avrebbe approfittato per interagire con la Papessa.
Veronica, stai pur serena che sarei stato davvero inutile nella stanza con te... Per prima cosa ingombro, in secundis, ma non meno importante, avevo detto a Clerice che mi sarei occupato del giardino insieme a lei alla prima occasione. In questo momento devi essere una luce a cui tornare, il nostro faro. Brilla nella fiduca, sicurezza e fede che chi è qui con te risolverà le cose...
Ira avrebbe dato eventualmente gli ultimi giri che servivano al meccanismo, guardando Veronica negli occhi stampandosi un sorriso che andava da un orecchio all'altro e facendole l'occhiolino per farle intendere di credere in quelle parole, cercando di alleggerirle il carico direzionando la responsabilità su quello che davvero era il suo compito.
Non sprecare tempo ad avere dubbi, e non ti aggrappare alle certezze per paura di non saper dove andare. Sei stata velocissima a trovarmi e a risolvere subito la situazione affidandoti a noi. E' ora che estendi la fiducia che hai in te stessa alla nostra possibilità di agire.
Ira avrebbe rassicurato la piccolina inginocchiandosi e stringendole le spalle con ambo le mani per farla mettere ben dritta con la schiena, per poi passare il dorso della mano vicino agli occhi per asciugare le lacrimucce e carezzarla sulla testa, aspettando che le rispondesse al sorriso per rinnovata sicurezza. Chiuse le porte era il momento di raggiungere l'esterno e avere il primo impatto con la situazione. Ripresa fra le mani Lex, bisognava correre come il vento.CITAZIONEIra Gervasoni
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Ira ebbe il merito di riuscire anche a sdrammatizzare la situazione, poiché immaginarselo stretto in uno spazio angusto strappò un sorriso dolce e divertito sul volto invece preoccupato di Veronica. Tirò su col naso e poi annuì trovando il coraggio di essere forte, poi si infilò nella porta aperta con grande attenzione a non toccarne le estremità, aspettando che Ira la richiudesse per poi affidarsi completamente a lui, non prima di avergli dato un bacio sulla fronte come incoraggiamento che di sicuro lo avrebbe aiutato e non poco. A quel punto non poteva più permettersi di perdere tempo: i rumori aumentavano di intensità e il pavimento stava iniziando a tremare, segno che qualsiasi cosa ci fosse da quelle parti era vicino. Seguendo i chiarissimi indizi, Ira si ritrovò all'interno di una rete di corridoi che scandivano diverse stanze, forse magazzini, ben sigillati e che formavano una sorta di pseudo-labirinto dove era impossibile perdersi in realtà, ma era anche piuttosto difficile da esplorare con leggerezza visti i motivi uguali di ogni singolo corridoio e le sue dimensioni. Ogni corridoio portava ad una biforcazione a 4 vie, il paragone corretto erano 4 caselle del tris messe a formare un quadrato, dove ogni casella era una stanza chiusa e le linee erano i famigerati corridoi. Questi corridoi erano tutti ampi circa 4 metri e alti 5, ogni angolo era decorato da sottili colonne e molte di esse erano danneggiate. Ira poteva sentire qualche grido di dolore provenire dagli altri corridoi come se qualcuno stesse venendo pestato in malo modo. E il rumore di qualcosa di grosso e pesante che avanzava passo per passo, no anzi, ora che era così vicino poteva dire che stesse... saltellando! Non ci volle molto che, arrivando più o meno al centro di quella rete di corridoi, Ira vide l'origine di tutto quel trambusto: davanti a lui c'era Domino che indossava una camicia da notte scura, poco sensuale e simile ad un vestito della nonna modificato per poter avere un gancio dietro la schiena dove poter infilare la sua spada, che in quel caso non era comunque sfoderata. Davanti a lei c'era... come descriverlo in maniera aulica? Era a tutti gli effetti un gigantesco barattolo per i biscotti, in porcellana di colore bianco e decorato in motivi blu che probabilmente avresti potuto trovare in qualche negozio di souvenir nei paesi mediterranei. Aveva la forma di una giara, largo alla base che si restringeva leggermente andando verso il "collo", chiuso da un coperchio dello stesso colore e gli stessi motivi. Ai suoi lati c'erano due piccole maniglie, non aggiunte in seguito ma plasmate direttamente nella porcellana. Il problema era che quel barattolo sembrava animato e... gigantesco. Occupava con la sua mole un intero corridoio, c'era giusto un pò di spazio tra le pareti per permettergli di saltellare in avanti, e quando lo faceva non lo faceva in linea retta, ma sbatteva tra una parete e l'altra rimbalzando in un movimento a zig zag e facendo un rumore semplicemente infernale, tant'è che Domino non sembrava essersi neanche accorta di Ira. Con un semplice balzo, quell'affare riusciva a percorrere circa metà della lunghezza di un corridoio ma non era l'unico problema. Dagli angoli remoti di quelle stanze era possibile sentire altri rumori di impatto, seguiti di rado da rumori di qualcosa che va in frantumi. Mancava ancora un pezzo del puzzle? . -
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Ira avrebbe sentito il cuore nettamente più leggero vedendo la Papessa più tranquilla. Combattere mentre una bambina singhiozza in una specie di sgabuzzino non era proprio il migliore degli auspici. L'omone si imbarazzò leggermente al bacio sulla fronte, era un gesto tenero ed inaspettato ma comunque segno che Veronica era tornata sicura di sè. Era il momento di avanzare. Percorrere la strada fino all'origine del trambusto non fu difficile se non per la chiara sensazione che non ci fosse un solo problema grosso e ingombrante, ma anche dei dettagli tutto intorno che non aiutavano la situazione. Il dedalo a mo di Sudoku dei magazzini non era complicato da attraversare data la sua regolarità, il vero problema era giusto il limite dei sensi stessi di Ira che non poteva avere assolutamente una visione completa di una zona così vasta. Arrivato al centro vi erano Domino in tenuta notturna e...
...Una enorme teiera?
Ira ebbe per qualche secondo un sano dubbio che stesse ancora dormendo. Chi non sognerebbe della Papessa che chiede gentilmente aiuto per affrontare un grosso mostro pauroso? Ma sinceramente le vesti di Domino non erano proprio quelle che Ira si aspettava dal proprio subconscio per qualcosa di vagamente da sogno, e sopratutto la grande tazza di biscotti provocava dei frastuoni così forti nei suoi "rimbalzi" che era impossibile non svegliarsi eventualmente. C'era bisogno di contesto.
Domino! Mi ha mandato Veronica a darvi una mano! Lei è al sicuro ora, la ho aiutata io, ma qui vedo che la situazione non è rosea...
Ira cercava di osservare quello che poteva in quel frangente di tempo così ristretto, ma oltre la grossa presenza che aveva di fronte rimanevano ancora dei chiari suoni dai corridoi laterali che non presagivano nulla di semplice con cui avere a che fare. Purtroppo toccava a Domino dare il meglio di sè nel mettere Ira su un primo binario da seguire. Era strano vedere la donna in combattimento per la prima volta, ma ancora più strano era vederla tenere le distanze dal mostro e non ingaggiare in nessuna maniera. Ira sarebbe rimasto in attesa osservando i movimenti del mostro per non finire investito per sbaglio, evidentemente non si trattava di qualcosa da poter risolvere con un colpo secco, dritto al punto.CITAZIONEIra Gervasoni
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Quando Ira provò a parlare, Domino si voltò verso di lui ma quell'affare infernale iniziò a sbattere sulla parete quasi travolgendo la spadaccina, creando un frastuono terribile che la portò a digrignare i denti e serrare gli occhi, oltre che a portarsi le mani sulle orecchie.
Non sento niente con questo affare che fa rumore!
Indietreggiò portandosi a distanza di sicurezza, allontanò il ragazzo con una spinta sul suo petto dandogli un assaggio della sua reale forza, sembrava preoccupata ma non stava attaccando come se fosse timorosa di colpire quell'arnese. Ira poteva vedere chiaramente il coperchio che saltellava ad ogni passo della misteriosa giara, ma che non abbandonava il suo posto come attratto da una forza magnetica abbastanza affidabile. Sembrava un bersaglio difficile da colpire a giudicare dai danni che provocava ai muri senza rompersi, doveva essere piuttosto resistente. Ma prima che Domino potesse approfittare di quel momento di silenzio per riprendere il discorso, vennero attaccati da una minaccia secondaria non meno assurda: dei grossi biscotti al cacao ricoperti di scaglie di cioccolata, dal diametro di circa un metro e mezzo e lo spessore di un braccio umano adulto, stavano rotolando verso di loro ad una velocità discreta, pronti a travolgerli. Solo a quel punto Domino afferrò la spada senza sfoderarla, respingendone un paio senza provocare in loro il minimo danno, mostrando un certo disprezzo per la cosa.
Biscotti raffermi, li odio da morire!
Ringhiò, Ira avrebbe notato che dagli altri corridoi stavano arrivando altri biscotti, due per ogni lato, considerando che in uno c'era la giara e ad un altro aveva già pensato Domino, Ira doveva occuparsi di quattro biscotti in totale provenienti da due direzioni diverse.. -
+1 .
Vedere Domino così sottopressione era... Inaspettato. Giustificato ovviamente, anche Ira avrebbe avuto difficoltà molto grosse a non venir stordito da quel rumore se lo avesse dovuto sopportare improvvisamente, ma di sicuro era preoccupante. Quella ceramica per biscotti era fastidiosa per mantenere la concentrazione, e come obbiettivo da colpire rappresentava la perfetta difesa per qualsiasi cosa ci fosse dentro a muoverla a quella maniera, siccome era evidentemente resistente e in più impediva di capire cosa colpire all'interno per farla fermare. Un dilemma che avrebbe dovuto attendere siccome Domino avrebbe fatto in tempo ad accorgersi della traiettoria del "nemico" per togliere Ira dalla traiettoria. La forza di Domino era a dir poco sorprendente, ma non tanto quanto i gregari dell'anfora che si presentarono in una forma inconsueta.
Ok, penso non piaccia a nessuno la roba in umido e ammuffita che dovrebbe essere secca... Ma cosa dovrebbero essere?!
Ira stava cominciando leggermente a viaggiare con la mente a cose tipo il servizio da thè del Cappellaio Matto, ed era sicuro di aver giocato a un videogioco dove Alice girava con un coltellaccio vestita in maniera gotica, ma oltre a possibili parallelismi con Domino che con la sua spada avrebbe saccagnato due dei biscotti in arrivo, Ira doveva rimanere concentrato sulla situazione decisamente più complessa in cui si sarebbe ritrovato in pochi attimi: 4 biscottoni pronti ad investirlo.
Considerazioni veloci. Se una forzuta come Domino non vi ha fatto nulla, e serve almeno la sua forza per respingervi... Ho giusto quello che fa per voi...
Ira avrebbe mosso la mano sinistra lungo la lama della sua arma per ricoprirla delle sue spine attraverso la tecnica Silver Coating, per poi assicurarsi di impugnarla a due mani pronto per la sua mossa. Questa tecnica equivale a una blanda imitazione dei jutsu per potenziare le armi, permettendo all'oggetto interessato di ricoprirsi delle spine derivate dalla Corona di Damocle. Lo spadone Lex sarebbe stato quindi ricoperto da del metallo argenteo, rappresentando un giusto miglioramento per la resistenza e permettendo ad Ira di applicare le proprie capacità con uno strumento affidabile e molto più sicuro delle proprie mani. Per mantenere l'attenzione su di sè, Ira avrebbe preso una posa di combattimento abbastanza semplice con lo spadone tenuto a due mani davanti al volto, con la punta verso l'alto come se stesse imitando un crociato che invoca il proprio credo. Aspettando l'ultimo momento utile, Ira avrebbe prontamente conficcato la propria spada nel terreno per usarla come un'asta del salto in alto, portandosi al di sopra della carica dei biscotti. Il caso più roseo di questa scelta sarebbe stato che i biscotti si sarebbero sfranti fra di loro nell'impatto, così da poter utilizzare la loro stessa forza e resistenza come arma a doppio taglio. Nel peggiore dei casi lo spadone sarebbe stato colpito dalla carica, applicando una stack di Giudizio a tutta la combricola offensiva. Il piano di Ira però non si basava solo su uno stratagemma superficiale. Avere un Giudizio addosso per quei biscotti significa ritrovarsi un peso aumentato che avrebbe reso difficile muoversi, una cosa che avrebbe permesso a Ira di riscendere al terreno piazzando la propria mano sul pavimento per attivare la tecnica personale Garden. Questa tecnica strategica permette a Ira di inondare una superficie di 5 metri di diametro intorno a lui con la copertura delle sue spine argentee, in pratica un letto di rovi che applica direttamente a contatto i Giudizi previsti dal potere. I biscotti presi di sorpresa a questa maniera, se come concetto era apllicabile a quei cosi, non avrebbero visto solo il proprio peso aumentare drasticamente, ma le proprie capacità di movimento diminuire nello stesso momento. Questa combo teneva in considerazione anche la possibilità che finissero in frantumi, siccome più o meno ogni pezzo sarebbe finito nell'area di attivazione, dopotutto se erano biscotti raffermi posseduti, nessuno vietava che otessero rimontarsi o cose simili. Era un piano d'azione molto ardito, ma che Ira aveva messo in atto per un concetto fondamentale di rischiare per capire tutte le capacità di quei biscotti, avere 4 nemici addosso dopotutto con Domino che teneva sott'occhio l'anfora troppo cresciuta doveva avere soluzione che comprendessero il coinvolgimento di più nemici contemporanenamente. Tardare troppo a gestirli o giocare al torero poteva bruciare dei momenti preziosi e delle energia che Ira sospettava già di dover gestire al meglio.CITAZIONEIra Gervasoni
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Tecniche usate:
- Silver Coating (1/2)
Livello banale di manipolazione del potere di Ira, gli consente di ricoprire di spine qualsiasi oggetto stia impugnando. Per farlo deve assicurarsi di passare una delle sue mani sulla sua superficie, come se si trattasse di un potenziamento elementale per armi, questo velocizza la distribuzione del potere e consente di attivare rapidamente la tecnica, che altrimenti sarebbe laboriosa. Un elemento così ricoperto di spine può infliggere facilmente il potere di Ira e non perde nessuna delle sue naturali proprietà. Ad esempio se fosse una palla, continuerebbe facilmente a rimbalzare.
Costo: 5
- Garden
Per usare questa tecnica, Ira deve mantenere il contatto diretto con un elemento solido sfruttando il palmo della mano. La tecnica si disattiva se il contatto viene meno. Mentre la tecnica è attiva la zona intorno al palmo della mano diventa ricoperta di spine. Indipendentemente da quanto sia irregolare la superficie, si parla sempre di una zona dal diametro di 5 metri intorno alla mano.
Costo: 5
Note: Lex impugnata nella mano destra. -
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La manovra di Ira si rivelò interessante per raccogliere informazioni sui biscotti: sembrava proprio che fossero suscettibili al suo potere dato che finendo per colpire la spada iniziarono a rallentare. Non erano molto forti visto che rimbalzarono adendo a terra quando si scontrarono tra di loro su di essa, ma non subirono nessun tipo di danno per quanto erano duri. Il problema fu diverso: mentre Ira li esaminava e tentava invano di danneggiarli, la grossa porcellana riprese a muoversi caricandolo immediatamente e travolgendolo mentre stava completando la sua mossa, separandolo da Domino che invece riuscì a schivare e colpendo anche i biscotti rimasti lì sotto. Ira si ritrovò scaraventato verso il prossimo crocevia del corridoio, non aveva subito grossi danni ma le costole e il braccio travolto dolevano non poco, quell'affare colpiva duro, ma a quanto pareva non abbastanza per distruggere i biscotti: questi infatti nonostante fossero stati schiacciati e travolti dall'anfora, non subirono nessun danno e Ira li vide chiaramente tornare all'attacco mentre la biscottiera si fermava dopo quella carica. Erano più lento ma allo stesso modo determinati. Come poteva mettere fine a quella follia quasi fiabesca? . -
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Il non tentare di distruggerli direttamente ma giocare subito sulle proprie capacità personali aveva messo Ira nella condizione giusta per approcciare la situazione. L'attacco della giara fu in realtà l'ultimo vero indizio di cui aveva bisogno l'omone per mettere tutti i pezzi insieme: gli attacchi dei biscotti gregari servivano alla giara per posizionarsi per la propria mossa di carica, dimostrando che i suoi movimenti non erano puramente caotici ma sempre intorno alla distrazione garantita dai costrutti che aveva intorno. Non era qualcosa che aveva preso in considerazione da subito l'allontanarsi preventivamente dalla giara, siccome la presenza di Domino poteva trasformare in un 50% e 50% la possibilità che la giara attaccasse con un criterio, ma ora che si era attirato l'attenzione di quei nemici era tutto un'altro discorso. Siccome era finito in un'altro crocevia, i biscotti stavolta sarebbero venuti dritti dal corridoio in cui era volato via, mettendoli in una situazione di movimenti ristretti. Brutto da dire, ma quei 4 biscotti (ed eventualmente l'anfora) equivalevano a un vero e proprio muro di dolore che si stava per schiantare su Ira occupando praticamente tutto lo spazio disponibile. Ira avrebbe deciso di farsi in avanti, buttandosi dentro al corridio di qualche metro, verso i biscotti, così da assicurarsi che l'unica direzione che potessero prendere fosse dritta verso di lui così da non avere punti ciechi come in precedenza. Ripetere il trucco del salto allo spadone era fuori questione, siccome i biscotti potevano ricascarci, ma in un ambiente così angusto l'anfora avrebbe colto l'occasione di vedere Ira a mezz'aria per colpirlo ancora più diramente di prima. La situazione andava "domata" e Ira aveva tutti gli strumenti per farlo. Avrebbe conficcato lo spadone nel terreno di punta, in modo che fosse centrale tra le due pareti del corridoio, con il piatto rivolto ai nemici. Rimanendo saldo in posizione avrebbe tirato in avanti le braccia con un movimento violento e deciso, attivando in contemporanea su ambo le braccia la sua tecnica personale Silver Ivy, ovvero avrebbe creato con le proprie spine due fruste metalliche collegate agli avambracci che si sarebbero allungate davanti a lui fino a 5 metri per schioccare violentemente sui primi due biscotti che fossero a tiro. Queste fruste infliggono Giudizi come previsto dal suo potere e il terzo carico di spine è la condanna finale che impedisce al reo di muoversi, ancorandolo al terreno grazie alla maledizione che portano con loro i rovi della Corona di Damocle. Muovendo poi le braccia in alto e repentinamente in basso, Ira avrebbe fatto schioccare il secondo colpo facendolo discendere sui due biscotti rimasti per completare l'arresto della loro corsa. Escluso il fatto che il potere di Ira avesse completo successo sui biscotti, anche il solo renderli delle lumache per qualche tempo sarebbe stato un vantaggio non da poco. Fatto sta che sarebbe stato impensabile che la "sconfitta" dei biscotti non desse spinta alla biscottiera per intervenire più repentinamente di quanto avesse voluto. Ira non a caso aveva conficcato Lex a quella maniera: il Silver Coating non perde di effetto anche se l'oggetto non si trova più tra le mani di Ira, indi per cui mentre il ragazzo si sarebbe tolto dalle scatole dall'eventuale carica della giara indietreggiando al meglio delle sue capacità, schivando verso un corridoio laterale il vettore della giara, lo spadone sarebbe stato necessariamente investito così da applicare un Giudizio alla biscottiera. Ira aveva bisogno di infliggere almeno un Giudizio per capire due cose fondamentali: la prima era se le spine avrebbero considerato il grosso corpo del nemico come un solido unico e quindi se il Giudizio avesse effetto su tutto il suo corpo. La seconda era se invece l'effetto si limitasse alla zona di contatto come capitava per le superfici più vaste. Purtroppo la distanza con Domino era aumentata e il frastuono che provocavano i movimenti della giara rendevano la comunicazione diretta un vero problema.
Se la rovescio sono sicuro di poter aprire quel coperchio con facilità e vedere cosa c'è dentro. Vediamo se posso impedirle i movimenti al meglio...
Ira aveva due compiti ora: gestire i propri movimenti per tenersi l'attenzione dell'anfora e attentamente valutare i prossimi spostamenti per ritrovare l'aiuto di Domino in questa faccenda così... Irreale e inaspettata.CITAZIONEIra Gervasoni
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Potere Speciale: La Corona di Damocle
Livello 1
- Quando un qualsiasi elemento fisico entra in contatto con le spine di Ira, subisce una stack di peso aumentato, definita "Giudizio", fino ad un massimo di 3. L'aumento del peso non è semplice da quantificare e varia soprattutto in base a chi lo impugna: 1 Giudizio rende difficile muoverlo, 2 Giudizi lo rendono estremamente difficile da muovere e 3 Giudizi lo ancorano a terra.
- Quando a subire almeno 2 Giudizi sono parti del corpo del nemico, inevitabilmente riducono del 25% la sua velocità, capacità di salto e di volo. Questo si applica indipendentemente da come sono distribuiti questi 2 Giudizi e non si cumula in caso il numero cresca ulteriormente.
- Le stack di Giudizio durano un massimo di 3 turni, ogni volta che viene subito un nuovo Giudizio il conteggio si resetta. Quando il conteggio arriva al massimo senza subire ulteriori Giudizi, l'effetto delle spine si consuma del tutto.
- Le tecniche di Ira che ricoprono di spine elementi solidi durano un massimo di 2 turni, le spine conferiscono inoltre un sottile spessore ferroso con una resistenza superiore al metallo.
Tecniche usate:
- Silver Coating (2/2)
Livello banale di manipolazione del potere di Ira, gli consente di ricoprire di spine qualsiasi oggetto stia impugnando. Per farlo deve assicurarsi di passare una delle sue mani sulla sua superficie, come se si trattasse di un potenziamento elementale per armi, questo velocizza la distribuzione del potere e consente di attivare rapidamente la tecnica, che altrimenti sarebbe laboriosa. Un elemento così ricoperto di spine può infliggere facilmente il potere di Ira e non perde nessuna delle sue naturali proprietà. Ad esempio se fosse una palla, continuerebbe facilmente a rimbalzare.
Costo: 5
- Silver Ivy x 2 (1/2)
Grazie a questa tecnica, Ira può materializzare intorno ad un suo avambraccio, una frusta composta di spine metalliche altamente versatile. Quando tocca un elemento fisico si allunga e si avvolge rapidamente intorno alla zona colpita così da avvinghiarsi saldamente ad esso, un metodo perfetto per intercettare bersagli al volo ed intrappolarli. Il contatto prolungato con questa tecnica non applica ulteriori Stack del potere, tuttavia riduce del 25% la capacità di salto, volo e la velocità del bersaglio, inoltre fintanto che è avvinghiata ad esso gli impedisce di scattare. La frusta non è particolarmente resistente ma se danneggiata si rigenera a partire dal lembo più vicino di Ira. La frusta può allungarsi fino ad una distanza massima di 10 metri quando viene vibrata ed è ottima anche per arrampicarsi od oscillare.
Costo: 10
Note: Lex abbandonata. -
.
Il fuoco non purifica, annerisce.
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Ira riuscì facilmente a colpire i biscotti raffermi, ancorandoli a terra e costringendoli a ricadere goffamente uno sull'altro. Quando l'anfora provò di nuovo a saltargli addosso, trovò come ostacolo la spada che per quanto non potesse arrestarla, senz'altro poteva costringerla a fare un passo in più verso l'alto, costringendola a passare sopra ai biscotti che non subirono nemmeno un singolo danno, ma che piuttosto... ridussero enormemente lo spazio di manovra della biscottiera. Quei piccoli ostacoli le impedivano di saltare in alto per riprendere il movimento, lasciandola quindi bloccata proprio sopra alla spada di Ira, facendo in modo che risultasse immobile. Non era difficile sistemare un nemico del genere, probabilmente Ira ci sarebbe riuscito anche usando il suo potere, ma i biscotti non erano necessariamente alleati dell'anfora. Bloccata quella cosa infernale, Ira mise anche fine al caos rumoroso che aveva provocato fino a quel momento, permettendo quindi a Domino di avvicinarsi a lui senza dover tenere le mani sulle orecchie.
Uff... bel lavoro, mi stava esplodendo il cervello, questo consideralo un favore personale che ti devo. E grazie anche di non esserci andato pesante, rischiavamo di farle del male.
A quel punto Domino si avvicinò alla giara, bussando con le dita su di essa e avvicinando l'orecchio per poter ascoltare cosa succedeva dentro.
Tutto ok? L'anfora si è fermata, ora cerchiamo un modo per farti uscire.
Ci penso io!
Dopo essersi tolta di dosso uno di quei stupidi biscotti giganti, Raiko si fece avanti da uno dei corridoi della stanza, spalancando i palmi delle mani per generare due piccole punte, una dorata e una scura, simili ai strumenti che si usano per tagliare con grande precisione il vetro. Con un movimento abile e rapido, Raiko aprì una fessura triangolare nell'anfora che perse qualsiasi tipo di istinto battagliero, permettendo così alla prigioniera al suo interno di uscire.
Mi fa male la testa... l'odore di cioccolato non è buono quando ti rimbomba così tanto nel cervello...
Dalla giara, confusa come ben poche cose e praticamente stordita dal rumore, uscì Veronica mentre si toglieva di dosso dei filamenti che sembravano essere a tutti gli effetti delle radici fatte di massa per dolci al cioccolato, come biscotti non ancora infornati, che probabilmente l'avevano tenuta prigioniera fino a quel momento, intrappolata e costretta a fare da batteria vivente alla biscottiera. Domino si avvicinò a lei, inchinandosi per accarezzarle il capo e assicurarsi che stesse bene e... aspetta un momento. Qualcosa non torna forse?. -
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Lo stratagemma della spada superò di gran lunga le aspettative di Ira. Mettere ostacoli è sempre una buona tattica, e se il nemico è ingombrante tanto meglio. Ira sciolse subito la sua tecnica personale per poter recuperare al meglio la concentrazione e riprendere fiato sulle energie spese. La grossa giara non era di certo un qualcosa di prettamente offensivo, come poteva essere magari una enorme palla chiodata accompagnata da lame circolari. Più gore, certo, ma virtualmente più pericoloso. E Ira su questo punto ebbe un dubbio molto tardivo... La giara era tanto bislacco come nemico quanto fastidioso, ma non decisivo. Anche se fosse stato in rampage per troppo tempo, prima o poi ci sarebbe stato il metodo di farla incastrare in qualche maniera. Tempo... Effettivamente questa biscottiera non solo era destinata a rubare tempo a tutti, ma senza sorprese era chiaro che ci fosse qualcosa dentro di prezioso per far trattenere Domino ad usare le proprie capacità... Per un attimo Ira perse il filo dei pensiere vedendo emergere un'altra figura importante del Vaticano ad alcuni biscotti che la avevano sotterrata. Raiko sembrava avere le idee chiare su come agire sulla giara, quindi Ira si sarebbe portato il braccio sinistro al petto e il destro sopra con la mano che massaggiava il mento mentre guardava Raiko all'opera.
... Ho la pienissima sensazione che mi sia perso un grosso pezzo di questa faccenda... Eppure mi sembra tutto al suo posto. Abbiamo bloccato i biscotti...
Ira avrebbe portato l'indice in avanti indicando i 4 che aveva bloccato al terreno. Stava facendo una sorta di invetario mentale.
... La giara è bloccata e Raiko è così gentile da aprirla per vedere cosa c'è dentro di così delicato.
Ira avrebbe fatto il gesto di lanciarsi qualcosa alle spalle socchiudendo gli occhi con un sorriso a cuor leggero.
... Veronica invece è...
Avrebbe proferito queste esatte parole nel momento in cui la piccola ragazza si sarebbe fatta fuori dalla grossa biscottiera, freddandosi in una posa impietrita e sudando vistosamente dalla fronte. Il cervello aveva appena fatto tilt, e sentimenti fortissimi, di imbarazzo, sgomento e incredulità lo avrebbero invaso al cuore.
... Veronica...? Era lei dentro la giara!? Ero convinto che!... Ero sicuro di aver! Oh NO!
Ira si sarebbe ritrovato a non avere nessun tipo di frase da dire con chiarezza in quel preciso frangente, aveva il cuore in gola e guardava Domino con degli occhi insicuri e pietosi. Stava cercando di gesticolare con le mani indicando sia Veronica, che la direzione che riportava tutto all'indietro verso quella che credeva essere la stanza sicura. Purtroppo la freddezza mentale che aveva mantenuto in combattimento era stata totalmente fatta a pezzi da questa novità. A sbloccarlo gli sarebbe bastata una domanda di Domino o di chiunque altro almeno per poter esprimere quello che voleva dire senza chiudersi la gola col senso di colpa che lo stava soffocando.CITAZIONEIra Gervasoni
Status Fisico: Contusione al braccio sinistro e al costato
Status Psicologico: Confusione totale
Energia: 58 /80
Potere Speciale: La Corona di Damocle
Livello 1
- Quando un qualsiasi elemento fisico entra in contatto con le spine di Ira, subisce una stack di peso aumentato, definita "Giudizio", fino ad un massimo di 3. L'aumento del peso non è semplice da quantificare e varia soprattutto in base a chi lo impugna: 1 Giudizio rende difficile muoverlo, 2 Giudizi lo rendono estremamente difficile da muovere e 3 Giudizi lo ancorano a terra.
- Quando a subire almeno 2 Giudizi sono parti del corpo del nemico, inevitabilmente riducono del 25% la sua velocità, capacità di salto e di volo. Questo si applica indipendentemente da come sono distribuiti questi 2 Giudizi e non si cumula in caso il numero cresca ulteriormente.
- Le stack di Giudizio durano un massimo di 3 turni, ogni volta che viene subito un nuovo Giudizio il conteggio si resetta. Quando il conteggio arriva al massimo senza subire ulteriori Giudizi, l'effetto delle spine si consuma del tutto.
- Le tecniche di Ira che ricoprono di spine elementi solidi durano un massimo di 2 turni, le spine conferiscono inoltre un sottile spessore ferroso con una resistenza superiore al metallo.
Note: Lex abbandonata. -
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Sembrava tutto finito per il meglio, ma l'attenzione delle ragazze venne attirata da un confusissimo Ira che pareva avesse visto il fantasma di sé stesso per quanto aveva perso la freddezza. Visto che lo avevano osservato mentre entrava nel Vaticano impettito e fiero, vederlo in quello stato era decisamente strano per le presenti. Domino si voltò verso di lui, inarcando un sopracciglio e grattandosi il capo con fare estremamente confuso.
Ira, guarda che sta bene... si può sapere che hai?
Pochi minuti dopo, erano davanti alla porta massiccia che il ragazzo prima aveva aperto tanto generosamente a Veronica. Ora risultava spalancata, la grossa maniglia simile ad un timone emanava un odore di bruciato molto strano e il cilindro che il ragazzo aveva usato per aprire il tutto sembrava essersi consumato, ridotto in carbone. All'interno era evidente che si era consumato un furto, visto che molte cose erano rovesciate a terra (quelle di poco valore) mentre molti altri recipienti, tra scatole e casseforti tutte abilmente forzate, risultavano vuote. Le ragazze osservarono quello spettacolo semplicemente perplesse: Raiko sorrideva in maniera nervosa e anche un tantino preoccupata, sembrava si stesse sforzando di pensare positivo. Veronica aveva le mani sulla bocca per nascondere un'espressione di puro stupore, mentre Domino aveva i tipici tic facciali di chi sta per avere una crisi di nervi. Al resto del gruppo si era unita anche Clerice che, per quanto ugualmente stupefatta dalla cosa, sembrava essere abbastanza lucida da poter riepilogare gli eventi.
Ricapitoliamo... Veronica ti ha svegliato per poterla aiutare a nascondersi qui mentre ti mandava ad aiutarci per sistemare la biscottiera... ti ha detto che non era abbastanza forte per aprire la porta e si è fatta aiutare da te, tu hai chiuso e sei corso da noi... mi manca qualcosa?
Era ovvio a quel punto che la comica e simpatica biscottiera non era altro che una distrazione da qualcosa di estremamente più pericoloso e terribile.. -
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Ira si sentì sollevato che Domino avesse colto subito il suo stress, e il muoversi rapidamente verso la stanza sicura gli fece riprendere pian piano compostezza. Il suo stato d'animo era colpevole e imbarazzato, siccome la sua poca conoscenza delle misure di sicurezza del Vaticano o delle abitudini di Veronica, Domino e le altre lo aveva colto in fallo. O meglio, era giusto sentirsi responsabili dell'accaduto, ma questo dettaglio tradiva di più una informazione importante. Il riassunto di Clerice dell'accaduto era ovviamente perfetto.
E' esatto. E' successo precisamente come hai descritto, ma... Proprio per questo i fatti non tornano a dovere.
Se Domino si era sbalordita dell'espressione di Ira avuta poco prima, avrebbe notato subito il suo ritorno ad una compostessa che derivava dal suo animo forte. Anche Clerice dopo tutto aveva avuto modo di conoscerlo sotto quell'aspetto la sera prima, ma se prima lo si poteva immaginare come una superficie di acqua trasparente, la resistenza a questi eventi e il senso di responsabilità lo facevano avvicinare di più a una gemma molto pura.
Io sono arrivato da poco tempo, quindi cogliermi in fallo era ovviamente facile. Ero io quindi che venivo seguito da qualcuno che mi ha usato come cavallo di Troia? No. Non ero io l'anello fondamentale della catena...
Ira si sarebbe avvicinato alle pareti dorate con i segni di bruciatura. Nei ricordi era chiarissimo il gesto particolare della finta Papessa nel no toccare la barra d'oro con nessuna parte della propria pelle ma sempre con un panno, e di seguito l'evitare di toccare anche le porte dello stesso materiale.
...Il ladro vi stava osservando a voi tutte. E stava aspettando un estraneo, o per meglio dire un ingenuo, che entrasse nel Vaticano per far scattare il piano.
Ira sarebbe entrato nella stanza osservando bene tutte le cose che mancavano. Oggetti preziosi presi da vari contenitori e casseforti, mentre le "cianfrusaglie" erano state attentamente evitate. Doleva nella mente di Ira l'idea di essere stata la crepa sfruttata da qualcuno per quel tipo di appropriazione, ma ricordando la serata passata con Clerice il Vaticano nascondeva ben più succosi oggetti da trafugare. Che tipo di gesto era?
...Se vi ha osservato e aveva la forma della Papessa, è capace di cambiare il proprio aspetto. Se non può toccare oggetti costruiti con metalli particolari, o protettivi, il cerchio si restringe. Le opzioni che vedo sono due...
Ira non voleva essere intrusivo con i suoi ragionamenti e non stava facendo quelle analisi solo per coprire il fatto che fosse colpa sua che la camera sicura era stata ripulita delle cose di valore, ma aveva bisogno di coinvolgere i presenti perchè sentiva che non era ancora finita e c'era possibilità di acchiappare ancora il colpevole.
...Per trasportare tutto quanto doveva aver pronto qualcosa o un complice da utilizzare per allontarnasi velocemente. E in secondo luogo bisogna chiedersi se in mezzo alle cose di valore non ci fosse un oggetto particolare più prezioso di tutto il resto... Non mi stupirei a questo punto che il ladro stia giocando di anticipo sulle nostre reazioni. Ha agito dipingendomi come un omone tutto muscoli e cuore, azzeccandoci abbastanza sottolineo e rimpiango, quindi è probabile che stia sfruttando qualcosa che potrebbe sfuggire anche a voi...
Ira avrebbe concluso in quella maniera la sua arringa siccome si sarebbe messo subito a lavoro per vedere se vi erano indizi su come tuta la roba era stata trasportata via o tracce che facessero pensare a una direzione da prendere in cui era scappato il ladro. Non era importante che Ira avesse ragione su tutto, ma che la presa di posizione stimolasse il resto dei presenti a non perdere la speranza e mettersi in testa che potevano ancora recuperare il maltolto, e magari anche accalappiare il ladro stesso.CITAZIONEIra Gervasoni
Status Fisico: Contusione al braccio sinistro e al costato
Status Psicologico: Concentrato ma colpito nell'orgoglio
Energia: 66 /80
Potere Speciale: La Corona di Damocle
Livello 1
- Quando un qualsiasi elemento fisico entra in contatto con le spine di Ira, subisce una stack di peso aumentato, definita "Giudizio", fino ad un massimo di 3. L'aumento del peso non è semplice da quantificare e varia soprattutto in base a chi lo impugna: 1 Giudizio rende difficile muoverlo, 2 Giudizi lo rendono estremamente difficile da muovere e 3 Giudizi lo ancorano a terra.
- Quando a subire almeno 2 Giudizi sono parti del corpo del nemico, inevitabilmente riducono del 25% la sua velocità, capacità di salto e di volo. Questo si applica indipendentemente da come sono distribuiti questi 2 Giudizi e non si cumula in caso il numero cresca ulteriormente.
- Le stack di Giudizio durano un massimo di 3 turni, ogni volta che viene subito un nuovo Giudizio il conteggio si resetta. Quando il conteggio arriva al massimo senza subire ulteriori Giudizi, l'effetto delle spine si consuma del tutto.
- Le tecniche di Ira che ricoprono di spine elementi solidi durano un massimo di 2 turni, le spine conferiscono inoltre un sottile spessore ferroso con una resistenza superiore al metallo.
Note: Lex abbandonata. -
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Il fuoco non purifica, annerisce.
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Clerice stava cercando di riesaminare la situazione con tutta la cura che riusciva a metterci nonostante la tarda ora e la confusione che si era creata in quel brevissimo spazio. Per Domino invece non c'era alcun dubbio. La spadaccina si era avvicinata alla porta e, sfilato il cilindro oramai carbonizzato, lo mostrò ai presenti come una prova schiacciante.
Le chiavi incise sono create usando i rituali dei manoscritti di Qumran, sono chiavi che hanno bisogno del tocco per essere attivate e se toccate da qualcuno che non ha il permesso di usarle si bruciano e diventano inutilizzabili... abbiamo scelto questo sistema appositamente perché perfino con le sue abilità Evelynn non riuscirebbe ad eludere un simile sistema. C'è solo un modo per eluderlo... ovvero avere la discendenza divina, dato che i rituali del Qumran usano le lettere descritte nei libri dei nomi, questo da un ulteriore conferma della natura di Ira...
Non credo che Ira fosse d'accordo con Evelynn, perché inventarsi una storia come quella di Veronica che lo sveglia? Evelynn ha già dimostrato di potersi camuffare abilmente.
No, neanche io lo penso, ma c'è una cosa che considero inquietante... posso credere che Evelynn sapesse come funziona questo sistema di sicurezza, e probabilmente col suo potere ha più di un modo per trafugare tutto senza lasciare traccia... ma come faceva a sapere della vera natura di Ira se perfino noi avevamo il dubbio fino ad ora?
Nel mentre, Veronica si era avvicinata nella zona del misfatto e cercava di capire come mai Evelynn avesse scelto proprio quel luogo. Non era tra i più sicuri, né i più preziosi, sicuramente un facile bersaglio per lei che era un'abile ladra ma più che un danno quella sembrava una beffa bella e buona.
Ragazze... credete che Evelynn ci stia semplicemente provocando? Oppure... questo era un messaggio per Ira?
L'espressione di veronica era particolarmente imbarazzata mentre indicava uno specchio lasciato dentro la stanza, uno specchio a grandezza di piccola persona, grande abbastanza per ospitare la figura di Veronica che tuttavia non aveva la sua faccia dolce e gentile, ma piuttosto un'espressione perversa e eccitata che si stringeva intorno al petto e al ventre con le mani. Era un'immagine animata, sembrava quasi si stesse masturbando, e di fianco c'era una frase scritta col rossetto e accompagnata da due grosse labbra focose che recitava "stringimi forte anche la prossima volta". Il messaggio era chiaro, il destinatario di tutta quella situazione era proprio Ira..
