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.Quella era la parte migliore del suo inganno: il momento in cui la vittima realizzava di essere fottuta e non poteva far altro che sottomettersi. I ringhi stretti tra i denti erano la chiara testimonianza che orgoglio e voglia di vivere impedivano ad ogni essere vivente di arrendersi, pertanto avrebbero assecondato il suo volere in attesa del momento propizio per potersi liberare e vendicare. E Val non avrebbe fatto nulla per scoraggiare quel pensiero, anzi! Più la speranza cresce, più è grande la disperazione quando viene delusa... perché rendere il gioco più noioso eliminando del tutto ogni speranza? No, non aveva senso, avrebbe lasciato che Amygdala combattesse per la sua libertà, disattendendo ogni volta le sue speranze. E per il momento, si sarebbe goduto la sua vittoria con un ghigno in totale contrasto all'espressione ringhiante della dragonica. Attese che la ragazza cedesse del tutto al suo ordine, poi iniziò a gustarsi quello spettacolo osceno, lasciandosi eccitare dal suono che il suo sperma provocava dentro di lei, rimescolandole le interiora con quel grosso affare che le dava grande soddisfazione. Un dildo non è come un vero cazzo, ma assecondando il volere di Val Amygdala avrebbe percepito un piacere incredibile, un'immensa soddisfazione, oltre che a rinvigorire il suo corpo magari stanco e provato dall'amplesso. Il giovane non aveva mentito, il suo potere era reale, e capito ciò, Amygdala non poteva che assecondarlo. Nel sentirla pronunciare quelle parole perverse, la verga del giovane guizzò verso l'alto, pulsando eccitata come non mai ricoperta di vene grosse e calde, era difficile per Val trattenere una risatina compiaciuta per questo la seppellì dietro il volgare gesto della masturbazione, assaporando lo spettacolo privato che si era guadagnato. Amygdala era in suo potere, ma prima di darle ciò che voleva, Val decise di prendersi un piccolo premio prima di tutto: senza smettere di masturbarsi, si avvicinò a lei ed allargò le gambe sui suoi fianchi, continuando a masturbarsi davanti a lei per poi inginocchiarsi all'altezza del suo volto, così da costringerla ad annusare l'odore intenso e virile del suo cazzo mentre lo sfregava sulla sua bocca.
Il tuo faraone ti infilerà questo grosso cazzo nel culo e ti farà godere come non mai, ma prima di tutto mi scoperò la tua gola, e voglio che lo prendi quanto più in fondo possibile... voglio sentirti soffocare intorno al mio cazzo!
Di prepotenza, la afferrò per il capo e spinse la cappella contro le sue labbra, se Amygdala avrebbe opposto resistenza lui avrebbe insistito fino a che non sarebbe entrato, scivolando tra le sue morbidi labbra per poi spingersi in avanti con tutto il bacino. Crollò in avanti, ritrovandosi con le mani a terra e i fianchi bassissimi, poi quando la punta sentì la gola della dragonica iniziò a muoversi dentro di lei con grandissima foga, cercando di scoparla quanto più in fondo possibile senza darle il tempo di abituarsi, mettendoci il massimo della forza e un ritmo spinto per poterla letteralmente soffocare col suo cazzo enorme e caldissimo.
Non smettere di masturbarti! Voglio sentirti venire mentre ti fotto la gola!. -
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Amygdala dovette ammettere che per quanto bastardo, Val non aveva mentito. Nel mentre che si masturbava, una sensazione più leggera l'avrebbe invasa, piacevole e che andava a soddisfarla nel mentre che ascoltava l'ordine di Val. E per quanto lo detestasse, continuò con quel movimento della mano, a muovere quel dannato giocattolo dentro la sua intimità che desiderava solo provare piacere, a quel punto. Ricercandolo da qualsiasi essere o oggetto, come se Amygdala fosse andata in calore. Cosa non vera, siccome la dragonica non si era mai trovata in una situazione del genere. In ogni caso, non era importante in quel momento. Val infatti sembrava più perverso di quel che dava a vedere, andando a masturbarsi di fronte a lei... per poi portarsi di fronte alla sua bocca. Doveva prenderlo di nuovo in gola? E soffo...carsi? Piccolo non sapeva, che Amygdala non aveva un riflesso di rigurgito. Infatti, per quanto Val potesse spingere all'interno di quella fredda, bagnata ma allo stesso tempo invitante gola, anche fino a toccare con i testicoli il volto di Amygdala, non avrebbe percepito nessun riflesso o che la ragazza si stesse soffocando... dopotutto, doveva essere un drago gigante che mangiava prede gigantesche. Ma questo non avrebbe reso la situazione meno interessante... infatti, la dragonica, poteva facilmente succhiare e muovere la lunga lingua attorno a quella verga calda, mentre la sua bocca veniva trattata come un ulteriore buco dove sfogarsi. Eppure non capiva perché tale cosa la stesse eccitando, era una fiera dragonica, lei! Un drago che poteva schiacciare i miseri umani con un gesto dei suoi artigli, eppure era li, sotto uno di quelli mentre le scopava la gola. E si stava per di più eccitando! La vergogna e l'umiliazione provata era enorme. Ma non poteva nascondere come i suoi fianchi iniziarono a seguire il movimento del giocattolo sessuale, tentando di prendere più piacere possibile, almeno fino a quando Val non avrebbe sentito la gola attorno alla sua verga stringersi. Come se il corpo della dragonica avesse ascoltato l'ordine di Val, nonostante la contrarietà di quest'ultima, andando a raggiungere letteralmente in pochi attimi l'orgasmo, nel mentre che Val si spingeva con foga all'interno della sua gola. Però di certo Amygdala non sarebbe rimasta ferma, con una mano. Infatti quella mano si sarebbe mossa proprio sul buco di Val, spingendo all'interno due dita e spingendo contro la dove sapeva che avrebbe trovato la prostata. Dopotutto, le sue mani erano per terra, non avrebbe potuto fermarla. Almeno, era quello che Amygdala pensava. . -
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Per quanto si sforzasse, soffocarla semplicemente con la sua carne era impossibile: Amygdala sembrava perfettamente a suo agio mentre inghiottiva quel grosso cazzo nella gola, probabilmente dovuto dalla sua natura dragonica che portò subito Val a pensare a modi più creativi per metterla in difficoltà. Ma questo non si rivelò spiacevole, anche perché lei stava eseguendo i suoi ordini alla lettera e quella gola avvolgente era un buco delizioso da poter scopare, non avrebbe mais messo se non c'era il rischio di soffocarla, a quel punto. D'altro canto però lei non rimase con le mani in mano e usando la tecnica che aveva gà sfruttato prima, andò a stuzzicare il buco posteriore di Val con grande perizia, rendendolo ancora più eccitato e strappandogli un gemito rumoroso dalla gola, costringendolo a piegarsi in avanti mentre i movimenti diventavano ancora più forti. Aveva capito come soddisfare il suo faraone, pertanto meritava un premio. Val riprese a scoparle la gola con una foga immensa, molto più forte e a fondo di prima, schiacciandole contro il volto il pube allenato e i testicoli turgidi come alla ricerca di un modo per sottometterla del tutto. Anche se quella gola era profonda e allenata, non poteva essere pronta per ciò che stava per arrivare: il rosso si concesse un affondo più forte, nel mentre le afferrò i capelli con forza con una mano per spingerla del tutto contro il suo ventre, dopodiché iniziò a venire copiosamente dentro di lei, alternando ogni fiotto con un movimento netto del bacino in avanti per assicurarsi che non perdesse una sola goccia. Forse era abituata ad ingoiare enormi prede, ma non era pronta per un orgasmo abbondante come quello che le avrebbe riempito lo stomaco, la gola e se non avesse trovato una valvola di sfogo alternativa avrebbe traboccato dalla bocca e il naso.
Ooooh sii... brava vieni per me... fatti scopare la gola... ingoia tutto e fammi godere! Questo è ciò che voglio dalla mia nuova servitrice... la tua gola è una custodia perfetta per il mio cazzo... non mi stancherò mai di mettercelo dentro... è uno dei migliori orgasmi della mia vita questo! Non sprecarne nemmeno una goccia...
Sembrava proprio che Val stesse attingendo a tutto il suo potere, oppure lo stimolo di Amygdala era stato più incisivo del previsto, qualunque fosse la causa il ragazzo stava venendo così tanto e così abbondantemente che per lei sarebbe stato impossibile trattenere tutto quello sperma, e un attimo prima di vederla soffocare Val si sarebbe finalmente staccato da lei concedendole la possibilità di rigurgitare e riprendere un pochino di fiato, mentre lui si gustava la scena continuando a masturbarsi e lanciare gli ultimi fiotti di quell'orgasmo direttamente sul volto e sul petto della dragonica, ghignando maligno e vincente con quel cazzo enorme ancora in tiro.. -
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Il movimento improvviso di Val colse alla sprovvista Amygdala, che si ritrovò i propri capelli neri, setosi, stretti in una morsa dolorosa mentre la propria testa veniva premuta contro il bacino di Val. La dragonica spalancò gli occhi dal colore di topazio, mentre sentiva il proprio stomaco, già molto pieno, venir invaso da quel seme, fino a riempirle la gola. Purtroppo, vista la posizione e il come non avesse altri luogo da dove uscire, tale seme sarebbe uscito copioso dalla bocca seppur in gran parte trattenuto dall’erezione del ragazzo, e dal proprio naso. Gli occhi di Amygdala si rivoltarono verso l’alto, nel mentre che il potente orgasmo che provava, sarebbe perdurato per diversi secondi, facendole tremare di poco il bacino e artigliare il terreno, creando solchi profondi la dove i propri artigli affondavano. Quando Val si sarebbe ritirato, avrebbe visto come la possente Amygdala, sembrava quasi un cucciolo di drago, con quel orgasmo che le aveva scosso il corpo e la mente. La bocca spalancata per prender quanta più aria possibile, mentre gli occhi rimanevano in quella posizione quasi innaturale, mentre la schiena rimaneva un poco inarcata. In seguito, Amygdala si sarebbe rilassata un poco, finendo per poggiare la propria schiena contro il freddo pavimento, mentre le proprie ginocchia rimanevano comunque spalancate. Il seno, che era proporzionato al corpo, sembrava venir decorato da seme, come con una perversa collana di perle! Stessa cosa il volto. Che in quel momento mostrava quanto devastata fosse. La lingua che penzolava fuori, ad ansimare, mentre adesso entrambe le mani rimanevano contro il pavimento, esausta da tutto quel piacere che aveva provato. Eppure quando i suoi occhi si mossero nuovamente, a guardare verso di Val, si sarebbe potuto ancora notare quel fuoco. Quella vita brillante che di certo, una sessione sola, non bastava a rompere. Eppure era ancora li, alla sua completa balia. Non che potesse far altro. Sembrava che in quel momento, stesse aspettando la prossima mossa di Val, cercando di preparare la sua mente per la prossima perversione che il faraone si sarebbe prodigato a infliggerle. . -
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Val aveva in mente di portarla a casa sua dopo averla distrutta in quel modo, una volta esausta sarebbe stata capace di supplicare per un bagno, un pasto lauto e magari un giaciglio dove riposare, da lì sarebbe stata sua prigioniera per sempre, ma in quel momento, mentre la fissava dall'alto coperta dal suo seme e ansante, come se ne stesse chiedendo ancora, il ragazzo non riuscì proprio a staccarsi da lei, e decise che c'era tempo per un ultimo round prima di portarla a casa sua.
Non sai quanto sei fortunata ad aver trovato un padrone come me...
Falsamente magnanimo, Val si preparò alla prossima mossa, deciso a toglierle del tutto le forze e spezzare una volta per tutte qualsiasi tipo di resistenza da parte della dragonica. I suoi mezzi erano limitati rispetto a quello che poteva sfoggiare in casa sua, ben fornito di tutti gli strumenti di cui aveva bisogno per raggiungere quell'obbiettivo, ma Val era un tipo creativo e soprattutto sapeva come spingere il corpo di una donna oltre il limite, anche se si trattava di un grosso drago cazzuto. Le concesse quindi una pausa mentre lui prendeva tutto l'occorrente per l'ultima parte della loro piacevole conoscenza, e proprio quando Amygdala avrebbe ripreso a pensare quasi lucidamente, lui sarebbe stato di nuovo sopra di lei, pronto a fare a pezzi anche l'ultima resistenza a disposizione di Amygdala.
Penso che ti metterò un bel collare quando saremo a casa... tranquilla, non sono un tipo da catene, sarebbe stupido tentare di tirare una ragazza grossa come te... ma sono sicuro che ti starebbe bene una collanina con il tuo nome intorno alla gola...
Mentre parlava, le sollevò entrambe le gambe stringendola per le caviglie, tirandole sui l più possibile così da dare una bella occhiata al risultato ottenuto poco prima: il suo grosso vibratore se ne stava ancora dentro la sua fica bagnatissima ed eccitata, ancora gonfia per l'orgasmo appena subito. Ovviamente Val non fece nulla per rimuoverla, anzi si limitò a mostrarle il suo grosso cazzo ancora in tiro e se possibile anche più grosso di prima, sfoggiando uno strumento di piacere molto particolare: somigliava ad un preservativo violaceo, ma era privo di "cappuccio" e lasciava quindi la sua cappella scoperta. La membrana in fibra sintetica però, era irta di grossi tentacoli artificiali che avrebbero reso la penetrazione incredibilmente intensa. Essendo la carne di Amygdala già occupata dal vibratore, Val spinse la sua grossa cappella nel culo di Amygdala, assicurandosi di riempirlo tutto in una singola volta così da farle sentire quanto massiccio fosse il suo cazzo e quanto stimolante fosse lo strumento che aveva "indossato". Fatto ciò, con il bacino, si inclinò il giusto per poterla tenere praticamente ribaltata sotto di sé, sottomessa alla posizione scelta dal suo faraone mentre con il pube spingeva di nuovo quel grosso vibratore dentro di lei, dando inizio ad una nuova penetrazione più forte ed estrema più di prima. Adesso era doppia e ancora più invasiva, e Amygdala la stava subendo con il seme di Val in faccia, così che l'odore e la virilità del ragazzo penetrassero nel suo cervello mentre veniva scopata.
Ti piace l'idea?! Rispondimi, dimmi se vuoi un regalo dal tuo faraone!. -
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Amygdala stava ancora subendo i postumi post orgasmo, tanto che la sua mente non riusciva più a reggere il suo stesso corpo. Corpo che in quel momento stava avendo continui spasmi dal piacere che provava. La mente di Amygdala era completamente distante, persa nel piacere che aveva provato nonostante stesse cercando di prepararsi mentalmente, l’unica cosa che poteva fare in quel momento era ansimare e tentar di recuperare fiato. Cosa che non le fu concessa. Le sue caviglie vennero tirate su, lasciando che gli artigli si stringessero tra di loro, mentre le scaglie fredde avevano assunto un calore tiepido. La dragonica aveva ancora la mente in pappa, fino a quando non sentì Val spingersi all’interno del suo sedere. Ma era una cosa diversa e strana, sentiva delle cose strane strofinare le sue pareti in modo continuo. Inarcando in modo violento la sua schiena, la dragonica si lasciò andare in un lungo e alto gemito di piacere. La mente di Amygdala fu in costante travaglio, tra il piacere che provava. Il suo orgoglio che veniva sommerso dal piacere, lasciandola di volta in volta senza forza e sottomessa al faraone.
“S-sih! U-un regalooh!”
L’odore costante, il piacere costante, avevano spento in modo completo la mente di Amygdala, lasciando solo il corpo femminile che desiderava provare piacere. La coda della dragonica si sarebbe messa a stringere una delle gambe di Val, mentre le mani di Amygdala rimanevano inerti ai suoi lati. Le membrane delle sue ali che sembrava quasi creare una coperta, sotto di lei.
“Diii piu’!”
Urlò alla fine, la sua mente alla deriva mentre tentava di spingere il suo bacino contro quello di Val, accompagnandolo e tentando così di ricevere ancora più piacere, in quel corpo perverso che sembrava quasi andato in calore.. -
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La forza con cui il ragazzo pompava dentro il culo di quella meravigliosa creatura era sufficiente a far schioccare rumorosamente i loro corpi, così forte da far schizzare via le gocce di sudore che si erano imperlate sul suo corpo e sulla sua fronte. Di rado si abbandonava tanto al piacere da finire con l'affaticarsi, ma Amygdala era riuscita veramente a farlo eccitare come non mai e ora lei stesse ne raccoglieva i frutti. Non soltanto la verga enorme e dura del ragazzo stava scopando in profondità il suo stretto buchino, dilatandone la corolla di carne e stimolando ogni parte di lei con quei tentacoli artificiali, ma il pube di Val stava anche spingendo a ritmo il vibratore dentro la sua intimità, e lo sforzo era tale da farlo rimbalzare contro il suo utero così che uscisse leggermente ad ogni affondo, rincominciando il movimento per ogni volta che Val sprofondava di nuovo dentro di lei. E il ritmo non faceva che aumentare, sempre più forte e serrato come la presa del rosso sulle sue caviglie, tenendola intrappolata in una posizione di puro piacere dove era in balia del suo perverso desiderio. Sempre più veloce, sempre più forte, aveva accettato il suo dono e pertanto Val decise di ricompensarla.
Mi piace il tuo entusiasmo! Eccoti un altro premio allora!
Spinse con più forza e decisione, così da assicurarsi che la sua cappella fosse quanto più a fondo possibile, poi iniziò a venire copiosamente nel suo culo, riempiendolo di succo bollente colmo del potere del faraone, perfetto per far impazzire la sua nuova servitrice. Non si limitò a quello, perché mentre veniva dentro di lei, sfilò anche il vibratore, lasciando per qualche istante la sua fica stimolata insoddisfatta, per poi scivolare rapidamente da un buco all'altro, prima schizzando semplicemente qualche fiotto contro le grandi labbra, per poi tornare dentro la sua caldissima fica con un unico e potentissimo colpo, una penetrazione tanto intensa da raggiungere il suo utero e sfogare così gli ultimi fiotti di quell'orgasmo direttamente nella sua più profonda intimità. Lo sguardo appagato di Val sarebbe stato poesia per i sensi di Amygdala, plagiati dal potere della maledizione del faraone, il maleficio era oramai compiuto e il ragazzo non doveva far altro che raccoglierne i frutti.
Sei la mia bellissima creatura ora... mi prenderò cura di te... e tu mi ubbidirai ciecamente, perché non potrai più vivere senza di me. Siamo una squadra adesso... assicurati di rispettare le regole...
Mentre si gustava quell'ultimo orgasmo, Val le diede un bacio possessivo sulle labbra, che nulla aveva di romantico ma anzi, che sembrava quasi un sigillo per quel patto non scritto che l'aveva costretta a firmare. Le diede giusto il tempo di riprendersi, dopodiché l'avrebbe finalmente portata a casa sua dove l'addestramento avrebbe ripreso.... -
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Amygdala sembrava perdersi sempre di più in quel mare di piacere che sentiva. Le spinte rigorose e sostenute, ma che aumentavano in velocità stavano facendo sprofondare la dragonica in quel che era il girone della perversione. Percival avrebbe percepito come le caviglie di Amygdala presentavano delle scaglie fredde, ma che si stavano velocemente riscaldando per via del proprio calore corporeo. Anche gli artigli sembravano stringersi con forza, mentre la dragonica poco alla volta sembrava perdere la propria mente. Quando finalmente Percival sembrò venire, Amygdala sembrò quasi anticipare il proprio orgasmo, ma il ragazzo tirò fuori il vibratore dentro l’intimità della donna, fermando così di poco l’orgasmo, guadagnandosi così lo sguardo insoddisfatto ma perduto nel piacere. Sguardo che sarebbe durato pochi attimi, siccome il faraone decise di spostarsi e finire di venire all’interno della intimità di Amygdala. La donna inarcò la propria schiena, raggiungendo l’orgasmo lei stessa, che sarebbe perdurato per diversi secondi, con il corpo che tremava dal piacere e gli occhi che andavano a muoversi a guardare verso l’alto, ribaltandosi quasi. Saliva sarebbe colata lungo il lato della sua bocca. Il mondo di Amygdala era completamente bianco e nero, in quel momento, solo le labbra di Val la riportarono indietro, ma c’era qualcosa di diverso nel suo petto. Una soddisfazione che ella non avrebbe mai provato. Le labbra della donna erano fredde, ma calde. Amygdala non sembrava però avere le forze per ricambiare quel bacio forzato, anche perché il proprio corpo sembrava deciso a soccombere al piacere. L’unico pensiero lucido che ebbe, mentre tale bacio si compiva, era che era decisamente stato il giorno sbagliato per uscire, prima tale pensiero venisse cancellato dalla sua mente dalla soddisfazione che provava per aver compiuto l’ordine del faraone. CITAZIONERole conclusa.
