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Il fuoco non purifica, annerisce.
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La risposta di Ira strappò a Clerice un altro sorriso, stavolta un tantino stranito e forse anche un pò colpevole d'altro canto, sembrava volerlo etichettare come ingenuo ma non era di certo colpa sua, anzi senza ombra di dubbio la colpa del non sapere cosa aspettarsi andava attribuita principalmente proprio a Domino e lei. Il contatto con Ira non la turbava tant'è che si limitò a cercare un altro pezzo di cioccolata, ma quando fece per tirarne su uno piccolo, ci ripensò e ne afferrò invece uno molto più grosso come a volersi ammutolire forzatamente. Ma mentre lo stringeva tra i denti, non esitò a riprendere il discorso.
Io mi considero piuttosto ingenua nel pensare di poter proteggere tutti dai segreti del vaticano, e se pensi che i guai non arriveranno da te a forza sei ingenuo anche tu Ira.
Insomma, quella che aveva preso non era di certo una strada piena di rose delicate e altri fiori profumati, verso la bontà, la beltà o la pace dell'umanità. Ma se accettava tanto sportivamente il suo ruolo allora forse non c'era da preoccuparsi, solo di essere pronti a mettersi in gioco, e poi un confessore del genere non lo vedevano da un pezzo tra quelle mura, quindi il sorriso di Clerice era sincero, anche se sporco della cioccolata che l'avrebbe presto resa molto, molto colpevole.
E' stata una bella chiacchierata... sei un tipo interessante Ira, spero avremo occasione di parlare di nuovo specialmente dopo che ti sarai fatto un'idea più chiara. Ora credo sia meglio tornare a dormire, non solo perché domani sarà un altro giorno piuttosto lungo ma soprattutto perché se rimango qui rischio di mangiare tutto...
Clerice non era una da lasciarsi travolgere dai suoi vizi, ma quando iniziava era davvero difficile farla smettere.... -
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Nelle parole di Clerice vi era la verità che nasce dall'esperienza ed è consolidata da fatti di cui era sicuramente stata testimone. Ira non poteva fare altro che allinearsi con i gradini della scalinata che aveva davanti. Nella sua mente in realtà era positiva la cosa, siccome aveva già inquadrato che le preoccupazioni di Domino e di Clerice non erano collegate a riti di iniziazione o rituali di setta per capire la fedeltà di qualcuno, ma a ben più pratiche questioni di problemi ancora irrisolti che necessitavano azioni dirette e che avessero successo. Evelyn? I figuri che attentavano alla liberta di tutti quelli che avevano una linea di sangue particolare? Altri segreti e reliquie che interessavano il passato o il futuro del vaticano? Ira aveva semplicemente un grosso iceberg con cui fare grattachecca per tutti.
Pensare di tenere tutti al sicuro? Il secondo risultato migliore sarebbe che hai speso ogni tua energia per fare quello che davvero potevi fare, quindi più che di ingenuità io parlerei di forte motivazione. Che poi sia pericoloso avere obbiettivi così alti, è assodato.
Ira avrebbe detto quella frase con un tono molto analitico ma comunque pragmatico e umano, segno che aveva percepito l'umiltà di Clerice nell'essere ben conscia che la nostra mano arriva solo dove arriva anche il braccio. Guardandola poi optare per la fetta di cioccolato più grossa, la conferma dell'equilibrio della sua indole era più che sincera. Anche Ira avrebbe optato per un pezzo di cioccolata, e facendo un pò a gara con Clerice la avrebbe inzuppata in quella disciolta per farsi così una "cucchiaiata" di cioccolato potendo degustare anche il cucchiaio improvvisato. Goloso.
Sono a un passo dal berlo direttamente dal contenitore... Meglio andare a letto! E anche per me è stato un piacere Clerice... Cercherò di evitare visite notturne giustificate da disturbi al sonno, magari la prossima volta ti do una mano col giardino?
Con questo Ira avrebbe sorriso per concludere la serata, mettendosi in direzione dei propri alloggi ed eventualmente facendosi strada per i corridoi che conosceva meglio per raggiungere le proprie stanze. La sensazione che aveva lasciato Clerice era positiva e piacevolmente reale, e in quello che aveva visto quella note il Vaticano lo intrigava ora anche sotto l'aspetto delle persone che lo rappresentavano e lo vivevano.. -
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Il modo in cui indicò quel giovane dopo le sue parole, così frettoloso e diretto, lanciandogli anche un occhiata d'intesa nel mentre, lasciava intendere che on avrebbe perso l'occasione di far fruttare un simile invito, anche perché quei giardini finivano danneggiati fin troppo facilmente per i suoi gusti.
Ci conto, non me ne dimenticherò!
Detto questo lo lasciò andare, limitandosi ad un cenno con la mano mentre spegneva tutto e si allontanava a sua volta verso la stanza per riposare. Non era certa che quello fosse il posto giusto per Ira, o meglio, non era certa che i problemi che voleva risolvere sarebbero stati utili alla sua crescita, ma aveva dimostrato altre volte di sbagliarsi sotto più punti di vista alla mera prima impressione, quindi per stavolta volle sorvolare. Dopotutto, chissà cosa attendeva il destino di Ira, portandolo in tutto quel caso senza un minimo di preavviso? Quel giovane aveva la stoffa per fare grandi cose, per questo Clerice temeva che tanto talento finisse sprecato nel peggiore dei modi. Il Vaticano non brillava certo per eroi ricordati con affetto, ma viveva di martiri e storie strazianti che mai avevano spezzato la lunga catena di sacrifici che derivava da un cammino tanto radioso, quanto breve....
