[Missione] Dopo la notte

X Kira

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    Il fuoco non purifica, annerisce.

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    MISSIONE RANK B
    Le vostre capacità deduttive verranno messe a dura prova da questo tipo di missioni che a volte si rivelano letali per i giocatori che combattono troppo cuor leggero, e che soprattutto non riconoscono i loro limiti. I nemici sono più preparati, hanno spesso poteri o equipaggiamenti utili e sanno organizzarsi. Spesso conosceranno le vostre abilità basilari per cui dovrete utilizzare l'ingegno. E' una buona idea aver sbloccato non solo il proprio potere ma aver distribuito sapientemente le abilità fisiche e acquistare arti magiche e occulte utili per compensare le vostre mancanze. Assicuratevi anche di aver potenziato la vostra arma personale per non dover attingere subito alla vostra energia. Qui il dramma inizia a farsi sentire, dei PNG potrebbero morire e il vostro PG soffrire, queste sono le missioni che iniziano a coinvolgervi davvero nello storyline quindi inizierete a vedere cose molto particolari, siate forti.
    Difficoltà: Media
    Possibilità di Morte: Presente
    Stelle massime: 2
    Conseguenze sulla Scala: +/- 1
    Compensi:
    - Punti esperienza: 300
    - Soldi: 500
    - Soul Point: 200



    Info Personaggio


    Nome: Adam Qadmon
    Livello: 3
    Energia: Avenger
    Abilità Fisiche: Gigas, Shell, Charge al quattro 4; Mach, Jumper, Sense, Strike e Vision al 3; Energy al 5
    Livello del Potere: 3
    Tecniche Personali: lv 1 Unguis, Gladius e Aculeus; lv2 Clava, Falx, Sagittae, Harpago e Serra
    Tecniche Arte magica: Ninjutsu 1, 2, 5, 8 e 10; Rinjutsu 1, 2, 7, 8, 9, 11 e 14; Kearinomanzia 1, 2, 4, 5, 8, 10, 11, 12, 17 e 20; Eromanzia 1, 2, 3, 5 e 8;
    Armi & Equipaggiamento: SRS99-AM (Penetrazione +, Ricarica Rapida, Divoratrice); caricatore per Fucili di precisione (x6); shuriken (x2);



    I telegiornali ne parlavano già molto meno, ma fermandoti ai chioschi di New Venezia la notizia del furto della dimensione infernale risultava sempre presente come un crudele monito. I giornali non erano di certo gentili con l'organizzazione dell'evento che aveva messo a rischio molte persone. In particolare, la chiesa era accusata (sebbene sommariamente e non in via ufficiale) di dare asilo a guerrieri non ufficialmente dichiarati e sconosciuti. Non era la prima volta che Domino faceva parlare di sé, nessuno al di fuori delle mura del Vaticano la conosceva bene e agli occhi di un esterno non somigliava affatto ad una guardia di Veronica: niente divisa, niente segni di riconoscimento, niente presentazioni, solo una macchia nera inquietante che lascia brutti presagi in giro. La colpa, prevedibilmente, era finita su di lei per la maggior parte e questo non escludeva affatto Veronica. Quel clima di incertezza e di timore a New Venezia era raro da assaporare, per questo era una delle città fortezza più sicure di tutto l'impero, ma quando girano notizie di questo genere la criminalità torna a farsi sentire, immaginando a buona ragione che le guardie Vaticane non fossero poi tanto affidabili. Notte dopo notte, le notizie di efferati crimini violenti, furti e atti di vandalismo diventavano sempre più numerosi e ridondanti. Le soluzioni non erano molte e anche la migliore tra esse sembrava una pessima idea: Veronica temporeggiava a mettere a disposizione delle guardie notturne poiché i suoi consiglieri le facevano notare che avrebbe inevitabilmente minato l'immagine di Neo Venezia avvicinandola molto di più a New Vegas, anche se per lei la sicurezza dei cittadini era molto più importante dell'immagine della città! Uno stallo tremendo che non lasciava spazio a nessuno di agire, se non chi evita tutte le regole ovviamente. Giusto all'entrata della città, un gruppo di vandali formato da tre persone, giovinastri avidi capaci solo di distruggere e saccheggiare, avevano appena finito di ripulire un quartiere della via principale, saccheggiando librerie, negozi di abiti e affini, per poi iniziare a gettare le numerose molotov che portavano legate intorno alla cintura dentro le vetrine appiccando pericolosi incendi. Vestiti di nero, coperti da bandane e occhiali da sole, erano il vessillo di un'oscurità che iniziava a salire ed eclissare la buona luce della speranza che il Vaticano rappresentava.
     
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    Che dice il Coccodrillo del Nilo | che batte la coda iridata | ... | nel tonfano, nella cascata, | ... | e sopra la sponda assolata? | «Trovato è il pasto agognato! | Trovato! Trovato!

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    Adam non era certamente l'individuo meglio inserito nel flusso della sua contemporaneità: per quanto, infatti, fosse di indole curiosa gli era assai più semplice (e gradito) arroccarsi nella propria torre d'avorio e dimenticare che, oltre le sue strette finestre, vi era un mondo in fermento e in continuo cambiamento, un mondo spesso sofferente e bisognoso d'aiuto. Nessuna torre d'avorio, però, avrebbe mai potuto sottrarlo dall'eco del clamoroso furto subito dal Vaticano e, soprattutto, dall'avvelenato cicaleccio che ne seguì, risuonante degli ululati e degli stridii degli sciacalli e degli avvoltoi pronti a fare a brani la credibilità della Santa Sede e del messaggio di Veronica. Adam fu immediatamente addolorato dalla notizia e dalle conseguenze che tale avvenimento stava avendo sull'opinione pubblica riguardo all'immagine di Domino e della Papessa, ingiustamente accusate e vilipese da illazioni crudeli che lo facevano rivoltare dallo sdegno e dalla rabbia. Come osavano quei filistei infangare il buon nome di quelle eroine, calpestare in quel modo gli ideali di pace e amore che propugnavano, la speranza che infondevano nei cuori disillusi e atterriti come il suo?! Si tormentò per qualche giorno col suo sdegno e la sua indecisione, finché non gli fu più possibile attendere di essere chiamato e decise di andare spontaneamente a Neo Venezia per offrire il suo supporto e, se possibile, risollevare il morale delle due dimostrando loro che non tutti volevano voltargli le spalle.
    Fu un viaggio teso in cui Adam non mancò di notare il cambio d'umore degli altri viaggiatori diretti a Neo Venezia, non più allegro o sereno come lo ricordava, ma decisamente più mogio, se non palesemente preoccupato: questo completo capovolgimento convinse ulteriormente Adam di star facendo la scelta più giusta e ne ebbe ulteriore conferma una volta arrivato alle porte della città, dove trovò tre vandali intenti a gettare molotov nei negozi che avevano appena finito di razziare. La sua prima reazione fu quella di allibire, sconcertato dall'idea che la situazione fosse tanto grave e che la città fosse preda di furfanti simili, che non soltanto la spogliavano di ogni ricchezza ma cercavano attivamente di distruggerla! Allo sconcerto sopraggiunse la rabbia e il desiderio d'intervenire, di ristabilire la giustizia ma esitò all'idea di trasformarsi e di cercare uno scontro diretto: lui non poteva sostituirsi alle vere forze dell'ordine e non voleva neppure che qualcuno che stava riprendendo la scena, magari dai palazzi lungo la strada, lo vedesse trasformato mentre attaccava quei malviventi: se il video o la notizia fosse trapelata che figura ci avrebbe fatto il Vaticano, così impotente da doversi affidare a un mostruoso giustiziere? No, la cosa migliore era tentare un approccio pacifico e dissuadere quei tre da ulteriori azioni criminose, almeno per il momento.
    Ehi, voi! Cosa state facendo?! - gridò fermandosi a circa dodici metri da loro, forse non mostrando un elevato spirito d'osservazione visto che la loro attività era oltremodo palese ma, insomma, Adam non era pratico di approcci ai criminali. - Ho già allertato le forze dell'ordine e saranno qui a momenti, furfanti: disperdetevi! - continuò a voce ben alta, sperando che quella bugia (Non aveva con sé alcun telefonino, troppo complicati da imparare a usare) li mettesse in allarme e li facesse scappare via, in caso contrario sarebbe intervenuto in altra maniera.

    CITAZIONE
    Status fisico: Illeso.
    Status psicologico: Indignato e arrabbiato.
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    Tecniche usate: //
    Potere: disattivato.
    Note: //
     
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    Appena Adam attirò la loro attenzione, i furfanti si voltarono verso di lui, deridendolo con sdegno mentre proseguivano con le loro malefatte. Afferrarono una di quelle grottesche bottiglie piene di liquido infiammabile, poi si avvicinarono lentamente e con fare smargiasso finché non furono a poco meno di 10 metri da lui.
    Ce l'hai con noi? Ne vuoi un pò anche tu spilungone?
    Erano chiaramente pronti a lanciare le loro armi contro il ragazzo al minimo accenno di attacco. Quei teppisti erano probabilmente abituati a menare le mani, infatti non risultavano intimoriti dal loro potenziale avversario e anzi, volevano essere loro la minaccia. Cosa avrebbe fatto Adam? Avrebbe perpetrato la violenza di quelle notti del caos, o avrebbe tentato di riportare l'ordine a Neo Venezia?
     
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    Adam aveva sperato che la presenza di un testimone e l'idea che le forze dell'ordine fossero già state allertate avrebbe dissuaso i teppisti da qualsivoglia atto di sfida e li avrebbe convinti a scappare via ma, purtroppo per lui, aveva sottostimato la ribalderia di quei giovani che, non appena lo videro arrivare, sghignazzarono e si avvicinarono a lui arroganti e minacciosi, tenendo in mano gli ordigni "casalinghi" con cui avevano perpetrato tanta devastazione fino a quel momento. Ne fu sorpreso e si sentì montare dentro un gran sdegno per il comportamento di quei tre ragazzi, per le parole stolidamente minacciose e aggressive che gli rivolsero contro, chiaramente alla ricerca di un trastullo che li divertisse più di un paio di negozi da bruciare.
    Istintivamente serrò le mani in due pugni tesi, mentre l'idea di trasformarsi e dar loro una bella lezione ritornava a ripresentarsi prepotentemente nella sua mente ma, dopo pochi attimi, le riaprì e si calmò. Non tanto perché temeva le molotov brandite dai teppisti, dopotutto il suo carapace era molto resistente e, benché non avesse affatto voglia di finire flambé, era certo che non gli avrebbe recato danni particolarmente preoccupanti (Sempre se fossero riusciti a prenderlo, certo) ma non voleva cedere a quell'invito alla violenza che quei giovani meschini, inconsapevoli della propria pochezza, gli lanciavano: lui era migliore di loro e, soprattutto, era lì per fare la differenza non per utilizzare gli stessi metodi dei criminali, alimentando quel circolo vizioso di violenza! Inoltre, anche se era tutt'altro che un bravo combattente, era conscio che i miglioramenti fisici che aveva conseguito lo rendevano molto più forte di un essere umano normale e non voleva correre il rischio di ferirli inavvertitamente, soltanto perché aveva menato un pugno o un calcio con troppa forza o perché li aveva colpiti in punti particolarmente vulnerabili, finendo così per peggiorare ulteriormente le cose e accogliere colpe che non avrebbe saputo sostenere. No, la via diplomatica, pacifista andava seguita fin dove possibile, non poteva cedere al male che attanagliava quei tre!
    Alzò, dunque, le mani e le pose lentamente davanti a sé, ai lati delle sue spalle in un gesto che palesava le sue intenzioni assolutamente pacifiche. - Non cerco guai. - esordì con tono fermo ma non aggressivo, guardandoli attentamente pronto a recepire qualsivoglia scatto violento. - Vi sto soltanto consigliando la decisione migliore per tutti: le forze dell'ordine saranno qui a momenti, assieme ai pompieri e a chissà chi altri, perché dovreste perdere tempo con me o accanirvi contro altri edifici? Vi sto dando l'occasione per allontanarvi in tutta sicurezza. - continuò con voce calma, sperando che il suo tono conciliante e le sue argomentazioni logiche potessero, se non convincerli a desistere, perlomeno instillare loro il dubbio che stessero correndo un rischio inutile. - Considerate, inoltre, che sicuramente questi negozi saranno pieni di telecamere e che io vi ho visti in faccia: se anche riusciste a scappare dalla cattura, le forze dell'ordine potrebbero ricavare facilmente un vostro identikit e rintracciarvi. Se, invece, vi allontanerete adesso dirò loro che non vi ho visti bene e che non posso aiutarli: non cerco guai e non sono un eroe, voglio soltanto proteggere... ciò che mi sta a cuore. - concluse, guardandoli deciso negli occhi, uno a uno: voleva dare l'impressione di essere un residente del quartiere preoccupato che non gli si bruciasse casa e che, per questo, era disposto a "fronteggiarli" in quella maniera pacifica ma, in realtà, la frase aveva un significato ben più profondo e sincero, poiché davvero gli stava a cuore Neo Venezia e ciò che rappresentava. Nell'ultima parte del suo breve discorso aveva persino rivolto loro una lieve minaccia che, però, non voleva scatenare la loro ira ma, semplicemente, fargli comprendere che chi gli stava davanti poteva essere un alleato e non una minaccia, purché si fossero comportati quantomeno con intelligenza, badando ai loro interessi prossimi. Anche perché, ma questa era una speranza forse ingenua, non poteva credere che dei giovani come loro potessero davvero lanciare delle molotov a un uomo indifeso, rischiando quindi di ucciderlo...

    CITAZIONE
    Status fisico: illeso.
    Status psicologico: determinato e attento.
    Energia: 115/115
    Tecniche usate: //
    Potere: disattivato.
    Note: //
     
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    I volti dei ragazzi erano nascosti, non dovevano preoccuparsi di essere riconosciuti, né tanto meno delle autorità che non potevano intervenire in ogni luogo contemporaneamente e loro potevano scappare in molti modi. Mentre Adam parlava, uno di loro (il centrale) prese la mira e gli scagliò addosso la molotov senza troppi complimenti, mandandola in frantumi e accendendo il suo petto di una dolorosa fiamma. Adam possedeva una carapace era vero, ma anche dopo la trasformazione avrebbe notato che la sua carapace non lo rendeva invulnerabile, soprattutto nei confronti del fuoco che da sempre è un'ottima arma contro ogni tipo di insetto.
    Ahahahah! Vai a farti un bagno ora se non vuoi trasformarti in spezzatino!
    Lo derisero, lo aggredirono, ignari ovviamente della minaccia che rappresentava Adam. Il suo errore non era stato cercare un approccio pacifico, quanto più insistere su concetti che erano già stati ignorati o surclassati. Alcune persone capiscono solo la violenza, oppure...
     
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    Aveva già iniziato a parlare quando si accorse che, per sua sfortuna, quei vandali avevano il volto celato, particolare che non aveva notato all'inizio a causa del buio che ammantava la strada e che, comunque, avrebbe dovuto prevedere: quanto si possa essere tracotanti e sprezzanti di ogni legge od ordine, è difficile essere così stupidi da commettere simili azioni a volto scoperto. Sperava comunque che quel dettaglio non inficiasse troppo l'impatto del suo discorso e che quei giovinastri decidessero di allontanarsi pacificamente, ma non aveva ancora finito di parlare che gli dimostrarono quanto tali speranze fossero infondate: il vandalo centrale, infatti, gli lanciò la molotov sul petto, dove s'infranse e il fuoco cominciò ad aggredirgli i vestiti e la pelle. Adam emise un verso di terrore misto a dolore, causato dal morso delle fiamme sul suo petto, mentre la rabbia si mescolava con la paura e l'incertezza: che poteva fare per evitare di combattere con quei giovani pur costringendoli alla fuga? La soluzione migliore che trovò a questo problema concise con quella che riguardava il fattore fuoco, poiché decise di lasciar perdere la sua forma umana e dunque attivare il suo potere, trasformandosi; i vestiti si lacerarono e si strapparono in mille pezzi mentre il suo corpo, rapidamente, cresceva e si trasformava lasciando il posto a una tiranide imponente e, a dirla tutta, piuttosto spaventosa che sperava risultasse tale anche a quei vandali. Il fuoco venne in parte smorzato dalla scomparsa dei vestiti e in parte della presenza del duro carapace nero che prese il posto della sua pelle ma, con suo grande disappunto, scoprì che il dolore causatogli dalla fiamma rimaneva immutato e che, carapace o meno, se avesse preso fuoco sul serio avrebbe rischiato danni fin troppo ingenti.
    Il suo nuovo aspetto avrebbe dovuto spaventare i vandali abbastanza violentemente da costringerli a una veloce ritirata ma Adam temeva due eventualità: la prima che si sentissero troppo baldanzosi del loro numero e delle loro armi, la seconda che proprio la paura li avrebbe potuti portare ad attaccare anziché fuggire, entrambe eventualità che dovevano essere evitate. Per questo motivo, mentre con le mani delle braccia supplementari andava a premere il petto per estinguere completamente eventuali fiamme rimaste, con quelle principali utilizzava il Ninjutsu Evocazione di munizione e di armi per richiamare il suo fidato fucile di precisione e subito tenerli sotto tiro. L'arma venne evocata a trasformazione appena ultimata, cioè quando i tre potevano ancora risultare sgomenti e quindi non pronti a reagire. - Siete sotto tiro! Andatevene o vi sparerò! - gridò, col fucile puntato verso il ragazzo al centro ma cercando di tenere sottocchio anche gli altri due, dopotutto sarebbe bastato un repentino e brevissimo movimento della canna per puntare ora l'uno ora l'altro. Adam decise di non usare mezze misure, stavolta, per fare la sua minaccia: il suo era palesemente un fucile di grosso calibro e dalla lunga distanza, i giovani non potevano sapere di quanti colpi disponesse ma, in teoria, dal loro punto di vista anche un solo colpo sarebbe dovuto essere di troppo. Sperò, in tal senso, che il suo aspetto misto al fatto di essere tenuti sotto tiro da una potente bocca di fuoco potesse finalmente costringerli alla fuga, dopotutto se un mostro insettoide è abbastanza spaventoso, un mostro insettoide e armato dovrebbe risultare insostenibile ai più... aveva ragione?

    CITAZIONE
    Status fisico: bruciatura lieve sul petto.
    Status psicologico: Concentrato e fermo nei propri propositi.
    Energia: 105/115
    Tecniche usate: Ninjutsu #2: Evocazione di munizione e di armi
    Con questa tecnica è possibile richiamare nelle mani dell'utilizzatore un'arma o un equipaggiamento che si presente nella sua scheda. Solitamente si tratta di un modo per non portare con sé armi particolarmente ingombranti. Per chi utilizza delle armi da fuoco, questa tecnica può essere utilizzata per evocare caricatori delle armi per ricaricare più velocemente. L'arma non può essere evocata tra l'utilizzatore e un qualsiasi ostacolo, è inoltre possibile rievocare un qualsiasi equipaggiamento già presente sull'utilizzatore prima dell'inizio della battaglia. Questa tecnica è considerata una distorsione dello spazio-tempo e tutti gli oggetti influenzati da questa tecnica restano "sovraccarichi" per tutto il resto del combattimento. Un oggetto sovraccarico non può essere evocato nuovamente da questa tecnica.
    Costo: 5
    Potere:
    Livello 3
    - Tutte le ossa di Adam, al di fuori di quelle degli arti superiori, sono molto più resistenti del normale. Lo stesso vale per la sua carapace di Tiranide.
    - Le ossa degli arti superiori hanno una resistenza estremamente superiore al ferro.
    - Quando un arto superiore viene influenzato da una delle tecniche mutanti di Adam, l'intero braccio viene rivestito di una carapace più spessa del normale, dalla stessa resistenza delle sue ossa degli arti. Questa carapace si rigenera ogni volta che Adam disattiva una mutazione e la riattiva.
    - Quando Adam ha contemporaneamente tutti e quattro gli arti occupati dalle mutazioni, una corazza aggiuntiva si posiziona intorno al collo e sulla schiena, proteggendo tutta la parte anteriore del suo corpo. Avrà la stessa resistenza delle ossa rinforzate NON degli arti superiori.
    Note: SRS99-AM carico e impugnato tra le mani degli arti principali.
     
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    Appena i ragazzi lo videro trasformarsi vennero subito colti da un sussulto di terrore che si concretizzò ulteriormente quando quel mostro con molte braccia tirò fuori il suo fucile iniziando a minacciarli. Ovviamente dei teppistelli mascherati non brillano certo per coraggio, quindi decisero che quell'intimidazione era più che sufficiente. Si diedero alla fuga mentre qualche parte della carapace di Adam andava ancora a fuoco. Non aveva molta esperienza con le molotov, ma per sua fortuna gli arrivò addosso una secchiata d'acqua gelida che spense ogni tipo di bollore.
    Wow, sei brutto forte, li hai fatti scappare senza che intervenissi io...
    Ad impugnare il secchio d'acqua gelida c'era una figura ad Adam assai nota: era Domino, vestita con i suoi soliti abiti neri e armata non solo di secchio ma anche di spada e di fucile, nonché di cappello. Dopo quella frecciatina spietata, si lasciò sfuggire un sorrisetto divertito, avvicinandosi a lui senza timore.
    Ma a differenza di altri mostri hai preferito avvisarli e farli fuggire piuttosto che passare alla violenza. Sei forte Adam.
    Il buon cuore della tiranide venne riconosciuto da Domino che si congratulò con lui dandogli una piccola pacca sulla spalla, per poi lasciar cadere il secchio a terra. Fece un passo indietro, portandosi le mani sui fianchi e sbuffando rumorosamente, riprendendo la serietà che quella situazione richiedeva.
    Mi dispiace che tu sia venuto a fare visita a Neo Venezia proprio in questo periodo, non deve averti fatto una bella impressione questo spettacolo. Fossi in te tornerei a casa subito, mi occuperò io di sistemare questi teppisti. Le guardie della città hanno bisogno di una mano e spero di non dover usare la mia spada stanotte.
    Domino era allarmata per la situazione in città, glielo si leggeva negli occhi, ma di certo non voleva che Adam passasse un brutto quarto d'ora come quello appena subito.
     
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    Benché Adam si sentisse abbastanza sicuro della sua ultima mossa, non poté evitare che un brivido di paura gli corresse lungo la schiena: ponendosi come una minaccia temibile, infatti, avrebbe aumentato le sue possibilità di spaventarli... ma, nel caso in cui questa paura non li avrebbe indotti alla fuga, lo scontro sarebbe stato inevitabile e lui avrebbe avuto non poche difficoltà a destreggiarsi in una simile situazione, anche perché non aveva alcuna intenzione di adoperare l'arma che aveva evocato. Quel fucile disponeva di una potenza spropositata, probabilmente anche soltanto colpire una gamba avrebbe causato un danno tale da farla saltare via o peggio, dunque doveva assolutamente evitare una simile eventualità.
    Fortunatamente quei ragazzini non avevano alcuna intenzione di vedersela con un mostro armato e, mostrando delle smorfie di terrore che lusingarono l'orgoglio ferito di Adam, fuggirono via a gambe levate. La tiranide sorrise soddisfatta e stava per occuparsi delle lingue di fuoco che ancora aggredivano il suo carapace che, improvvisamente, una secchiata di acqua gelida lo ricoprì e le spense in un attimo; si girò, ovviamente gocciolante e allarmato ma, già mentre si voltava, aveva riconosciuto la voce della donna che lo aveva appena aiutato: - Domino! - esclamò chiaramente sorpreso e al contempo felice di rivederla, sollevato all'idea che in quella notte di caos una simile guerriera fosse scesa in difesa dei poveri cittadini... e, beh, anche in sua difesa! Soprassedette alla sua frecciatina fin troppo caustica con un sorrisetto divertito che, però, vista la faccia che si ritrovava apparve più come un ghigno distorto e mostruoso: non se la prese perché era davvero felice di rivederla e perché, insomma, ormai aveva capito che la donna amava le battute di spirito... non per nulla lui gliene aveva riservate non poche quando si erano conosciuti, con sua palese gioia! Non che, comunque, sopportare quella battuta sarebbe difficile dato che la donna, avvicinatasi, si congratulò con lui per il suo approcciò pacifico, dandogli persino una pacca sulla spalla che risuonò con un suono metallico. Dinnanzi a un complimento di Domino che, pur avendo visto una sola volta, aveva inquadrato come abbastanza parca di lodi, Adam raddrizzò la schiena curva per via del peso del carapace, sollevò tutto fiero le antenne e quasi socchiuse gli occhi dal piacere di veder riconosciuti i suoi meriti; poi, fortunatamente, quella postura un po' tronfia si smontò in una più naturale e lui rispose quasi con un risolino, che suonò più come il guaito di un cane idrofobo rinchiuso in una scatola di metallo che altro, ma Domino non avrebbe dovuto avere difficoltà nel desumere l'esatta natura di quel verso. - Fortuna che li ho incontrati io per primo, allora: tu non saresti mai riuscita a farli scappare via. - Adam voleva farle una battuta e un complimento insieme, intendendo che era fin troppo bella per spaventare alcunché ma... chissà se l'effetto prodotto sarebbe stato simile a quello che aveva immaginato. Dopo averle ricordato la sua abilità nel suscitare ilarità, assunse un tono più serio e gentile: - E grazie, ma penso di aver agito con semplice buonsenso, uno scontro violento è sempre un'incognita per tutti i suoi partecipanti. - disse, prima che la donna si allontanasse di un passo e, con espressione grave sul viso, gli consigliasse di tornarsene a casa: Adam fu molto colpito dalla preoccupazione che traspariva dallo sguardo di Domino, che nel loro primo incontro gli aveva dato l'impressione di una guerriera tutta d'un pezzo, che nulla poteva intimidire o impensierire. Fu proprio questo a convincerlo a prendere una decisione che, altrimenti, gli avrebbe richiesto una riflessione più ponderata: - Ti ringrazio della tua premura ma permettimi di seguirti e di darti una mano: mi pare che, tempo fa, mi ero detto disponibile ad aiutarvi in caso di bisogno e credo che sia questo il caso. - rispose, mostrando un'espressione determinata o che, comunque, vi si avvicinava data l'evidente difficoltà che un volto da tiranide aveva nell'esprimere qualsivoglia emozione. - Vedila così: con un "insetto stecco" armato al tuo fianco, le probabilità che tu sia costretta a usare la spada scenderanno vertiginosamente! - aggiunse, modulando quella sua parvenza di labbra in un sorriso divertito, mentre sperava che il suo invito venisse accettato dalla donna. Dopotutto, era lì per rendersi utile, non avrebbe mai sopportato di tornarsene a casa per vigliaccheria.

    CITAZIONE
    Status fisico: bruciatura lieve sul petto.
    Status psicologico: Felice di rivedere Domino, determinato nei suoi propositi.
    Energia: 115/115
    Tecniche usate: //
    Potere:
    Livello 3
    - Tutte le ossa di Adam, al di fuori di quelle degli arti superiori, sono molto più resistenti del normale. Lo stesso vale per la sua carapace di Tiranide.
    - Le ossa degli arti superiori hanno una resistenza estremamente superiore al ferro.
    - Quando un arto superiore viene influenzato da una delle tecniche mutanti di Adam, l'intero braccio viene rivestito di una carapace più spessa del normale, dalla stessa resistenza delle sue ossa degli arti. Questa carapace si rigenera ogni volta che Adam disattiva una mutazione e la riattiva.
    - Quando Adam ha contemporaneamente tutti e quattro gli arti occupati dalle mutazioni, una corazza aggiuntiva si posiziona intorno al collo e sulla schiena, proteggendo tutta la parte anteriore del suo corpo. Avrà la stessa resistenza delle ossa rinforzate NON degli arti superiori.
    Note: SRS99-AM carico e impugnato tra le mani degli arti principali.
     
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    Domino piantò i pugni sui fianchi con aria pensierosa, facendo ciondolare il capo da un lato all'altro delle spalle. Voleva dare l'idea che ci stesse pensando ma il sorrisetto stampato sul suo volto la tradiva, lasciando intendere che in realtà aveva già deciso che risposta dargli.
    Pensandoci bene, la tua faccia è molto più minacciosa della mia spada, ci risparmierà il grosso dei conflitti. Sai anche ruggire a comando?
    Ridacchiò facendo con la mano il cenno di un collare tirato, come se Adam fosse diventato il suo mastino. In realtà considerava il suo aiuto prezioso anche perché quel genere di missioni in solitaria si rivelavano sempre molto noiose. A quel punto, Domino e Adam si dedicarono a sedare alcuni gruppi di vandali che avevano preso piede in città durante quella notte movimentata, la maggior parte delle volte bastò richiamare la loro attenzione per allontanarli, altre invece dovettero farsi più minacciosi ma anche in quel caso bastò davvero poco per prosciugare ogni traccia di coraggio in quei maledetti teppisti. Ad un tratto, giunti in prossimità di un Bar che dava l'idea di essere piuttosto malfamato, Domino sollevò una mano verso il petto di Adam per poterlo frenare, facendogli segno di attenderla.
    Aspetta. Questo posto lo conosco. Dei criminali da quattro soldi qui gestiscono dei loschi affari, sono sicura che stiano approfittando di questo caos per organizzare qualcosa. Aspettami fuori, le tue articolazioni cigolano voglio spiarli un pò. Se ti chiamo, intervieni... mi è passata la voglia di combattere, meglio spaventarli.
    Detto questo, dopo un paio di pacche sulle spalle del grosso insettone, Domino si avvicinò circospetta alla porta d'entrata per farsi avanti con la dovuta calma. Mentre la aspettava, non molto tempo dopo, Adam sentì chiaramente il passo pesante e frettoloso di una donna col fiatone che si avvicinava a lui.
    Aiuto! Aiuto vi prego! C'è una bambina in pericolo!
    La donna si fiondò su di lui, toccandogli la schiena con le mani per attirare la sua attenzione. Quando si rese conto di cosa fosse Adam, ebbe un sobbalzo e gli occhi di quella donna si sgranarono: la bellezza circondata da quei capelli rosso fuoco ed enfatizzata da un seno prosperoso venne completamente annebbiata dallo sguardo di paura che la donna gli mostrò. Molti non erano abituati a vedere delle tiranidi in città, ma questo non le impedì di trovare il coraggio per chiedere aiuto.
    La prego... deve aiutarmi... la bambina... è nei guai...
    Cosa avrebbe fatto Adam? Sarebbe rimasto a guardare le spalle a Domino, oppure avrebbe prestato soccorso alla povera donna e la sua bambina?
     
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    Adam notò il sorriso sul volto di Domino mentre questa fingeva di soppesare la sua richiesta e, per questo, non poté evitare di replicarlo sul suo di volto; tale sorriso si accentuò ulteriormente quando la donna gli comunicò la sua reale decisione, cosa che gli provocò un guizzo (fortunatamente trattenuto) di entusiasmo che un po' lo sorprese: insomma, la stava per accompagnare a sedare quella che sembrava una mezza rivolta di facinorosi, se non propriamente contro l'autorità del Vaticano, sicuramente contro ogni legge e ogni tipo di società ordinata e regolamentata. - Non propriamente a comando ma, insomma, sono sicuro che la vista di quei vandali mi farà trovare l'ispirazione. - le rispose allegro, persino lusingato da quel gesto con cui la tenebrosa spadaccina lo elevava a suo "mastino da guardia" cosa che, in realtà, non avrebbe dovuto affatto gradire ma aveva compreso che Domino aveva un modo tutto suo di mostrare la propria approvazione verso qualcosa e, soprattutto, trovò lusinghiero che una guerriera tanto formidabile ritenesse il suo aiuto utile e, per certi versi, fondamentale sia pure per evitare qualche scontro. La seguì, dunque, molto più a suo di quanto avrebbe mai immaginato e i successivi incontri in cui s'imbatterono non solo diedero ragione alla lungimiranza di Domino ma, soprattutto, gli permisero di comprendere meglio il suo apparentemente inesplicabile entusiasmo: stava tenendo fede alla parola data, affiancato non solo da una guerriera formidabile ma anche una delle due persone per cui quella promessa era stata fatta e, in tutto questo, stava affrontando una prova alla sua portata, moderatamente pericolosa. Non che Adam fosse un tale codardo da non sopportare un'alea un po' superiore al consueto ma, semplicemente, era nuovo all'attività di "paladino della giustizia" e riteneva che iniziare con qualcosa di relativamente semplice fosse il modo migliore per evitare di fare troppi pasticci, soprattutto perché in caso di un problema imprevisto avrebbe potuto contare sull'intelligenza e l'esperienza di Domino, se non direttamente sulla sua spada.
    Dopo, però, aver facilmente allontanato altri gruppi di teppisti raggiunsero un bar che non versava in ottime condizioni e che Domino, infatti, gli rivelò essere covò di criminali da mezza tacca su cui intendeva investigare prima di disperderli. - Ai comandi! - esclamò tra il serio e il faceto, alla richiesta della donna di rimanere fuori ad attendere il suo ritorno o la sua chiamata: la tiranide, dunque, obbedì come gli era stato chiesto e tese al suo massimo i suoi sensi per captare eventuali richieste d'aiuto provenienti dal Bar o la fuga precipitosa di qualche ladruncolo e, forse, fu proprio l'aver concentrato totalmente la sua attenzione verso l'edificio che gli fece percepire con ritardo i passi veloci di una donna affannata, tanto che quando lì sentì aveva ormai le mani della suddetta sul carapace della schiena. Adam sobbalzò leggermente e si voltò di colpo, istintivamente in guardia, ma osservando quei lineamenti splendidi contratti dalla paura si calmò e, anzi, gli dispiacque averla spaventata. Il suo dispiacere divenne apprensione, però, non appena ascoltò la sua accorata richiesta da aiuto, tanto da sgranare i grandi occhi rossi e alzare istintivamente le quattro braccia verso l'alto a dimostrarle che, malgrado l'aspetto, non doveva temerlo. - Non abbia paura, signora, non voglio farle del male! Anzi, voglio aiutarla, mi spieghi cosa sta succedendo: c'è una bambina in pericolo? Chi l'ha aggredita? Dov'è? - le chiese, molto preoccupato da quella faccenda: se la donna avesse assistito a un aggressione da parte di qualche balordo ai danni di una bambina indifesa non avrebbe mai potuto rimanere lì ad aspettare Domino e a guardarle le spalle, avrebbe dovuto intervenire subito! Anche correndo il rischio che si rivelasse una trappola, certo, non poteva certo correre il rischio di abbandonare a se stessa una piccina indifesa; prima d'intervenire, però, la donna gli doveva fornire più informazioni o non avrebbe potuto far nulla.

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    - Tutte le ossa di Adam, al di fuori di quelle degli arti superiori, sono molto più resistenti del normale. Lo stesso vale per la sua carapace di Tiranide.
    - Le ossa degli arti superiori hanno una resistenza estremamente superiore al ferro.
    - Quando un arto superiore viene influenzato da una delle tecniche mutanti di Adam, l'intero braccio viene rivestito di una carapace più spessa del normale, dalla stessa resistenza delle sue ossa degli arti. Questa carapace si rigenera ogni volta che Adam disattiva una mutazione e la riattiva.
    - Quando Adam ha contemporaneamente tutti e quattro gli arti occupati dalle mutazioni, una corazza aggiuntiva si posiziona intorno al collo e sulla schiena, proteggendo tutta la parte anteriore del suo corpo. Avrà la stessa resistenza delle ossa rinforzate NON degli arti superiori.
    Note: SRS99-AM carico e impugnato tra le mani degli arti principali.
     
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    La donna sembrò superare la paura verso Adam concentrandosi piuttosto sulla bambina in pericolo. Si voltò, indicando un edificio molto ben tenuto: si trattava sicuramente di un supermercato chiuso, tuttavia i vetri dell'entrata erano spaccati e sicuramente al suo interno si stava consumando qualche tipo di saccheggio.
    Mi nascondevo nel supermercato... e sono entrati dei vandali... volevano farmi del male ed è intervenuta una bambina per aiutarmi... sono scappata per paura ma non avrei dovuto, le faranno del male al posto mio! Mi tremano le gambe... non so cosa fare! La prego... aiuti quella bambina!
    Dall'edificio indicato dalla donna in effetti provenivano diversi suoni preoccupanti: vetri rotti, scaffali metallici che cadevano a terra, probabilmente la bambina aveva eroicamente pensato di aiutare la donna che si era nascosta nel supermercato ma adesso era lei quella nei guai. Cosa fare? Aiutare la piccola oppure restare lì a supportare Domino? Probabilmente Adam non avrebbe avuto moltissima scelta visto che dal supermercato iniziarono ad uscire lampi fiammeggianti, probabilmente qualcuno stava utilizzando qualche arma o arte occulta pericolosa che rischiava di rendere drammatica la situazione in pochissimo tempo. L'entrata del supermercato era di per sé, difficile e inaccessibile: molti scaffali erano finiti contro l'entrata, solo un piccolo spiraglio permetteva di balzare fin sul tetto. Sicuramente spostando gli ostacoli Adam avrebbe potuto entrare in maniera più efficiente ed improvvisa ma facendosi scoprire subito. Tuttavia, poteva davvero permettersi un'entrata in scena silenziosa ora che una bambina stava rischiando grosso?
     
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    Malgrado la prima reazione comprensibilmente intimorita, la donna riprese velocemente il controllo di sé e gli spiegò la situazione, lasciando Adam sgomento e preoccupato: stando al suo racconto, infatti, era stata aggredita da dei vandali mentre si nascondevano nel supermercato quando una bambina era intervenuta per difenderla, distraendo gli aggressori e permettendole dunque di fuggire via, lasciando però la sua piccola salvatrice nei guai! Ovviamente Adam non biasimava quella poveretta per essere fuggita, anzi probabilmente era stata la salvezza sua e della bambina, dato che difficilmente rimanendo con la piccola sarebbe riuscita a fronteggiare dei numerosi e spietati aggressori; tuttavia, si preoccupò notevolmente per le sorti della piccola e non solo perché dei teppisti feriti nell'orgoglio potevano risultare molto pericolosi ma, soprattutto, per un tremendo timore che lo colse all'improvviso: cosa poteva voler fare una banda di criminali a una donna avvenente come colei che gli stava difronte? E costoro, rimasti a bocca asciutta e indispettiti, potevano forse voler fare lo stesso con la sua piccola salvatrice?
    Non poteva fare altro e così facendo ha salvato se stessa e dato una possibilità alla piccola, non sia così dura con sé stessa. Adesso mi occuperò io della cosa, lei si nasconda qui vicino e scappi al primo segnale di pericolo, va bene? - le si rivolse con voce ferma ma gentile, prima di rivolgere la sua attenzione all'edificio indicato dalla donna, un supermercato il cui ingresso pareva difficoltoso a causa di alcuni scaffali caduti proprio davanti l'entrata. Notò immediatamente la possibilità di salire sul tetto e la prese subito in considerazione come l'opzione migliore: la bambina era in pericolo, certo, ma in situazioni simili avere una posizione vantaggiosa e poter intervenire fulmineamente, cogliendo di sorpresa i malviventi, poteva rendere il proprio intervento risolutivo e ridurre i rischi corsi. Non fece quasi in tempo, però, a fare queste considerazioni che dal supermercato giunsero suoni sinistri, di scaffali abbattuti e di vetri rotti, come se si stesse consumando chissà quale violentissimo scontro e, infine, a sottolineare l'assoluta urgenza di un suo intervento, dei lampi fiammeggianti fecero la loro comparsa, sgomentandolo.
    Che diavolo stava succedendo lì dentro? Doveva intervenire subito, senza ulteriori indugi! L'idea del tetto era impraticabile, perciò strinse i pugni degli arti inferiori e, avvicinando al petto il fucile con quelli superiori, si diresse di tutta fretta verso l'ingresso del supermercato, non senza aver dato un'ultima occhiata alla donna per vedere se avesse seguito il suo consiglio di nascondersi. Gli dispiacque lasciare il suo posto e quindi lasciare da sola Domino ma era certo che la guerriera avrebbe capito: di certo dei ladruncoli non avrebbero potuto metterla in difficoltà e lui non poteva chiamarla, doveva salvare quella bambina.
    Non cercò di occultare la sua presenza come avrebbe potuto fare perché, poiché aveva deciso di passare dall'ingresso principale, sarebbe stato notato comunque e non voleva sprecare energia inutilmente; una volta arrivato all'entrata, avrebbe spostato il più velocemente possibile gli ostacoli che gli ostruivano il passaggio e avrebbe cercato di comprendere il più velocemente possibile cosa stesse accadendo e dove si trovasse la bambina e i suoi aggressori. - Che sta succedendo, qui?! Fermi tutti! - esordì forse in maniera non particolarmente brillante ma era troppo teso per pensare a essere sagace: visto che la sua entrata non poteva essere silenziosa, che distraesse i criminali, magari questo avrebbe potuto dare una finestra di fuga alla piccina in difficoltà. Dopotutto una tiranide armata con un fucile doveva essere un elemento di distrazione non da poco.

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    L'entrata in scena di Adam non fu né brillante né sfarzosa, ma sortì l'effetto desiderato: gli aggressori del luogo si voltarono tutti verso di lui, proprio mentre si stavano oramai avvicinando alla minuta figura della misteriosa ragazzina-salvatrice. La base del supermercato era quadrata e misurava circa 50 metri per ogni lato. Quattro lunghissimi scaffali dividevano l'intera struttura in 5 corridoi di 10 metri ciascuno, circa, occupati ai lati dalla merce sui scaffali e sui muri. Il tetto misurava solamente 4 metri quindi era piuttosto basso. Adam non poteva vedere tutti gli aggressori: ce n'erano almeno uno in ogni navata perché poteva veder ele canne di grossi fucili a pompa di ultima generazione rivolti verso l'alto ma era impossibile decidere se c'erano effettivamente altri aggressori che non fossero chinati o semplicemente più bassi degli scaffali che misuravano solo 2 metri d'altezza. Tuttavia, Adam poteva vedere dall'altro lato della navata centrale, all'opposto dell'entrata su cui si trovava, il consumarsi di uno scenario che senza il suo intervento sarebbe finito male: uno di quei massicci aggressori stava puntando il proprio fucile a pompa contro la gola della minuta figura seduta a terra e schiacciata contro un grosso frigo. La piccola era minuta, vestita di una sottile tuta da combattimento nera accompagnata da una mantellina scura a metà della schiena. Il volto era nascosto da uno spesso passamontagna e i biondi capelli erano raccolti in una coda ordinata. Dal suo sguardo era facile intuire che fosse poco più di una ragazzina e la tutina estremamente attillata lasciava intravedere le sue forme acerbe. Non poteva vincere fisicamente contro quegli aggressori, anche se era armata di una piccola spada completamente nera e opaca, che ricordava una Katana o forse era più simile ad un Tanto. Il criminale davanti a lei indossava un pesante casco nero da motociclista, era vestito da una giacca tattica senza maniche, somigliava molto a quelle militari vecchio stampo dato che era imbottita di cartucce per il fucile e caricatori, oltre ad essere probabilmente corazzata. I pantaloni erano mimetici e grigi, accompagnati da pesanti scarponi dalle punte rinforzate, quell'abbigliamento era tipico di forze militari slegate da qualsiasi genere di accordo o freelancer... o più semplicemente, mercenari.
    Se non ti ho ancora sparato è solo perché ammazzare una bambina non è nel mio stile...
    L'entrata in scena di Adam costrinse l'uomo a distrarsi, voltandosi di colpo senza però abbassare il fucile dal suo piccolo bersaglio. Un professionista che non si stava lasciando né distrarre né spaventare così facilmente.
    E tu chi cazzo saresti? Ora le guardie scelte di Neo Venezia accettano anche le blatte?
     
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    Lo spettacolo che si dipanò davanti gli occhi sgomenti di Adam era assai peggiore di quanto avesse preventivato: al posto, infatti, dei teppisti e degli sciacalli in cui fino ad allora si era imbattuto, trovò quello che sembrava un vero e proprio manipolo di militari, agguerrito e ben armato. Purtroppo non aveva una chiara visione di tutti i criminali poiché, a parte quello di fronte a lui, gli altri erano celati dagli scaffali e li aveva individuati soltanto grazie alle canne dei loro fucili ma, ovviamente, non poteva presupporre a priori che i nemici fossero soltanto cinque; inoltre, ammesso e non concesso che non ve ne fossero altri... erano comunque cinque energumeni armati, un pericolo non indifferente da affrontare.
    In tutto questo fiorire di cattive notizie, però, vi era un elemento assolutamente positivo che rallegrò, sia pure per un attimo, il cuore di Adam per un attimo: la piccina era viva! Certo, uno di quei mercenari le puntava il fucile alla gola e sembrava ormai completamente sopraffatta ma, a parte del comprensibile timore, non trovava ferite evidenti né sembrava esser stata picchiata. Ovviamente notò il modo in cui era vestita e la piccola arma che aveva in mano, tanto che non poté evitare di chiedersi come mai una piccina avesse deciso di conciarsi come una giustiziera della notte e affrontare sconsideratamente dei simili criminali ma non si lasciò distrarre da questi interrogativi e, immediatamente, puntò il suo fucile alla testa del criminale che la teneva sotto scacco. Strinse le dita attorno alla canna della sua arma quando si sentì chiamare blatta da un codardo che osava minacciare una povera bambina, ma decise di non cogliere la provocazione e di pensare soltanto a tirare fuori quella coraggiosa piccina da quel guaio. - Lascia andare la bambina e mi allontanerò anch'io dal supermercato, lasciandovi campo libero. - esordì la tiranide, tenendolo sotto mira. Non gli piaceva l'idea di lasciare impuniti quei criminali, anche perché sentiva che fosse importante scoprire perché dei paramilitari si fossero uniti ai saccheggi di quella notte ma, per prima cosa, doveva assicurare l'incolumità della bambina, poi avrebbe pensato a come impedir loro la fuga. - Se, invece, provi anche soltanto a muovere un muscolo, giuro che spargerò le tue cervella per tutto il pavimento! Qui vicino ci sono altre guardie e con loro si trova Domino: ha senso rischiare tanto per una bambina? Lasciatela andare e sarete salvi! - continuò, provando se non a spaventare l'uomo, quanto meno a fargli comprendere che aveva tutto di guadagnare dal lasciarla andare e allontanarsi con i suoi compagni, anche per evitare d'incorrere nelle ire della guerriera più temibile dell'intero Vaticano. Certo, stava bluffando per quanto riguardava le altre guardie o sull'esserlo anche lui (Dopotutto non lo aveva corretto) ma Domino era davvero lì vicino e, chissà, se fosse stato un minimo fortunato in quel momento si sarebbe già trovata fuori del bar a cercarlo. In tutto questo si arrischiò, sempre tenendo sotto mira l'uomo, ad avvicinarsi di qualche passo a lui e alla bambina, non troppo per evitare di farlo allarmare ma comunque abbastanza per avvicinarsi di qualche metro, nel caso il malvivente non avesse avuto intenzione di lasciar andare la piccola. Naturalmente, pur tenendo gli occhi e l'arma puntati sull'uomo, i suoi sensi erano all'erta per evitare che qualcuno dei suoi compari decidesse di coglierlo di sorpresa, come testimoniavano le antenne ben dritte.

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    - Le ossa degli arti superiori hanno una resistenza estremamente superiore al ferro.
    - Quando un arto superiore viene influenzato da una delle tecniche mutanti di Adam, l'intero braccio viene rivestito di una carapace più spessa del normale, dalla stessa resistenza delle sue ossa degli arti. Questa carapace si rigenera ogni volta che Adam disattiva una mutazione e la riattiva.
    - Quando Adam ha contemporaneamente tutti e quattro gli arti occupati dalle mutazioni, una corazza aggiuntiva si posiziona intorno al collo e sulla schiena, proteggendo tutta la parte anteriore del suo corpo. Avrà la stessa resistenza delle ossa rinforzate NON degli arti superiori.
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    Nel sentir nominare Domino, l'uomo esitò. on per paura, dava più l'idea di qualcuno i cui piani erano stati peggiorati all'improvviso, come se fosse stato sfortunato ma non intimorito, quello no. Anche perché un essere di quelle dimensioni, per di più armato, che li minacciava piuttosto che agire, doveva essere decisamente molto più debole di quel che sembrava. Alla luce di ciò, però, non fu lui a rispondere, bensì la bambina stessa che nonostante la sua posizione non sembrava mossa dal minimo timore e anzi, sfoggiò un grande coraggio rispondendogli a tono con immane determinazione.
    Ti avevo detto che non sareste rimasti impuniti. Basta il coraggio di una persona sola per fermare ogni ingiustizia! Arrendetevi, ci sarà redenzione per tutti!
    In tutta risposta, l'uomo armato di fucile le diede un colpo con la canna sulla guancia per zittirla, per poi voltarsi verso Adam deciso a non farsi indietro.
    Grazie per averci avvisato, la presenza di Domino è il nostro segnale di ritirata, abbiamo preso quello che ci serve... questa ragazzina deve solo mollarlo! Forza, liberatevi di quella creatura rivoltante!
    Detto questo l'omone piantò il piede sulla mano della ragazzina che impugnava quella misteriosa spada nera, era evidente che si trattava della loro refurtiva che non avrebbero abbandonato facilmente. Adam non ebbe il tempo di sparare perché uno dei soldati alla sua destra calciò con forza lo scaffale che separava i due corridoi in cui si trovavano, sganciandone un pezzo lungo circa un metro e mezzo e bloccandogli la linea di tiro per poi farsi avanti, faccia a faccia con Adam, attaccando mentre rotolava verso il centro del corridoio rendendo estremamente difficile colpirlo. Rotolando, sparò un colpo con estrema precisione, evidentemente un soldato addestrato, la distanza con Adam era di circa di 5 metri e a quella distanza il suo fucile a pompa copriva una zona piuttosto vasta. Come avrebbe agito l'insospettabile salvatore?
     
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