Non sono una Darkettona

x Exo e Doom

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    Sarebbe stata più prevedibile una reazione violenta da parte di Domino davanti a tanta spavalderia, o addirittura imbarazzata. Ma la sua reazione colse del tutto impreparati i gemelli che da una Darkettona non si aspettavano di certo una specie di dimostrazione d'affetto. La stretta su quei grossi e morbidi seni ebbe su entrambi lo stesso effetto: rossore vulcanico, soffocamento come se fossero stati trascinati nelle profondità dell'abisso, occhi fuori dalle orbite come se dovessero cascargli a terra tremolando come gelatine e di conseguenza anche meditazioni sulle grandi domande dell'universo. Andrys si domandava se in fondo non avessero sbagliato tutto, se l'esistenza non fosse solo apparenza e se il giudizio è spesso offuscato dall'inesperienza. Quel gesto lo aveva destabilizzato: Domino era davvero una Darkettona? E se non lo era, allora andava messo in discussione tutto! Orikan invece era immerso in domande ancora più complesse e profonde: l'altra tetta era altrettanto morbida? E come sarebbe stato averle entrambe intorno alla faccia? Lo stesso valeva anche per le chiappe visto che aveva anche due buchi con cui interagire? E in quel caso, a quale dare precedenza? I grandi dilemmi dei gemelli li turbarono nel profondo, ed era bastato un semplice abbraccio. Quando li mollò, erano sconvolti e traumatizzati, ma non sembrò preoccuparsi dello status psicologico dei gemelli, determinata a prolungare quella uscita più del previsto. I gemelli si scambiarono uno sguardo confuso prima di seguirla.
    Cioè, dopo che accompagni una ragazza a fare shopping... l'uscita continua? Come funziona?
    Siamo ufficialmente nella fantascienza... una darkettona di solito organizzerebbe una messa nera, ma lei sta col vaticano! Sono confuso, non riesco a vedere lo schema!
    Possiamo solo proseguire, tanto se va com'è andata fino a ora mal che vada ci tirano contro un altro miniboss facile facile.
    Il pensiero di quell'inutile tettona multibraccia come unico possibile ostacolo li rincuorò dando loro il coraggio necessario per proseguire. Domino sembrava sapere esattamente dove andare, i gemelli al seguirono senza fare domande soffermandosi sui locali che vedevano intorno. Orikan fissava con lussuria le tavole calde e i ristoranti dove invidiava la gente che sfoggiava piatti succulenti e abbondanti, Andrys prestava piuttosto attenzione alle passanti salutandole con cenni del capo e riverenze col cappello ostentando una sicurezza assolutamente inesistente. Arrivati al locale, il primo pensiero che attraversò i due fu una domanda semplice: ma a Neo Venezia cosa mangiano le ragazze? Eccetto veronica, nessuna esponente di sesso femminile sembrava avere tette piccole o umane, perfino la ragazze della reception era ben messa, chiaramente si trattava di contaminazioni dovute a radiazioni o roba del genere. Oppure le preghiere funzionavano davvero? I gemelli, nel dubbio, avrebbero pregato per peni ancora più grandi. I loro buoni proposito vennero però distratti dalla consapevolezza che presero a proposito di quel luogo: Domino voleva affittare una stanza per stare da sola con loro, e quei posti erano insonorizzati. Parlando a bassavoce, si confrontarono di nuovo.
    Fratello... questa ci ammazza. La giornata è andata troppo bene quindi per la legge del darkettone deve ucciderci, altrimenti i suoi poteri edgy svaniranno. Deve tornare a soffrire.
    Non scordarti che questa è la guardia del corpo della papessa... se è anche solo la metà di lei, questa vuole violentarci come ha fatto Veronica. Questo posto è pieno di ninfomani, dovremmo squagliarcela prima che la nostra purezza venga intaccata!
    Ma ovviamente la fuga era fuori discussione: Domino sarebbe stata capace di cacciarli fino in capo al mondo se la abbandonavano lì, quindi era meglio assecondarla, per il momento. Giunsero in una stanza solitaria che avevano visto solo in film di serie B e in hentai di rank S, un posticino carino in fondo dove Domino si accomodò immediatamente mentre i gemelli osservavano il tutto ad un passo dalla porta. Erano ancora piuttosto diffidenti ma il fatto che non stesse impugnando la spada era un buon segno. Si guardarono attorno restando immobili, muovendo solo le palle degli occhi, poi Domino diede un chiaro indizio su cosa voleva per davvero e subito i due si scambiarono uno sguardo, senza muovere un solo muscolo ma solo le pupille.
    Ha problemi con l'alcol te lo dico io... finisce male.
    Ordiniamo qualcosa di semplice... se non esce di brocca forse ci salviamo.
    Lo sguardo di Domino li mise un pò in ansia quindi decisero di darsi una mossa e si avvicinarono entrambi al telefono, circondandolo ai lati. Si schiarirono lo voce e poi Andrys afferrò il telefono, ma entrambi allungarono il capo per poter parlare. Ovviamente continuarono a schiarirsi la voce anche dopo aver sollevato il telefono, mantenendo un'aria tutt'altro che risoluta.
    Heilà? Come va?
    Chi va là? Che si fa?
    P-per caso sapete l'importanza di tenere d'occhio il NASDAQ in questo tempi difficili?
    Andrys prese il telefono di forza a quel punto, realizzando che il fratello stava solo temporeggiando. Se lo portò all'orecchio non più convinto di prima in ogni caso.
    Allora, allora allora... intanto ci teniamo a precisare che qui dentro sono TUTTI MAGGIORENNI!
    ASSOLUTAMENTE MAGGIORENNI!
    Anche se escluso, Orikan si avvicinò alla cornetta per ribadire il concetto.
    A noi ci conoscono tutti per il fatto che siamo maggiorenni!
    Se ci vedono per strada dicono: hey, ma quelli non sono i gemelli? Bellissimo e soprattutto maggiorenni! Quindi in virtù della maggiorità della nostra età, vorremmo ordinare delle bevande alcoliche, se possibile.
    Una quantità RESPONSABILE di bevande alcoliche, proprio come i maggiorenni!
    Seguì un breve silenzio, dovuto anche all'assenza di una pronta risposta dall'altra parte.
    Quali?
    Fece perplesso Andrys, per poi coprire la cornetta con una mano e voltarsi verso il fratello già confuso quanto lui.
    Ci chiede quali.
    Orikan era già pronto a scuotere le braccia alludendo alla mancanza di informazioni a tal proposito, ma usando parole molto volgari, ma Domino li guardava quindi dovevano mantenere una certa forma. Si ammonirono con lo sguardo un paio di volte: nessuno dei due aveva idea di quali Drink esistessero e che nomi avessero, quindi si limitarono ad improvvisare. Andrys tolse la mano dalla cornetta e ostentando una falsa sicurezza, riprese a parlare.
    Si dunque... un... qualcosa on de beach... un sunset on the beach si!
    Orikan si piantò una mano sulla faccia, scuotendo il capo per poi strappare l'interfono alle mani del fratello, prendendo l'iniziativa.
    Nononono ascolti, ci porti un... two girls one cup, di quelli... quelli grossi eh! Che noi siamo adulti e ci serve una bella quantità!
    Andrys afferrò di nuovo la cornetta iniziando ad interagire con essa mentre la litigava col fratello, alternando nomi surreali e quantità poco lungimiranti.
    Tre One Turn Kill e ce li faccia doppi!
    Un Tower Defense senza ghiaccio!
    Sei shottini di Donkey Kong jr!
    E un frozen yogurt al cioccolato e panna!
    Andrys lo fissò perplesso, Orikan alzò le spalle con lo sguardo di chi ha sinceramente fame.
    Faccia due.
    E chiuse l'interfono, dopodiché i due si concessero un cenno di approvazione annuendo col capo per poi andare a sedersi davanti a Domino con l'aria di chi ha fatto un buon lavoro.
     
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    Domino rimase nella sua posizione trionfale per tutto il tempo, gustandosi le reazioni dei gemelli che sembravano dei cuccioli appena trasferiti nel canile, intimoriti e silenziosi. Erano quasi carini in quelle condizioni ma qualcosa le suggeriva che nelle loro menti diaboliche qualcosa stava prendendo forma. Non disse loro nulla, limitandosi ad osservarli e lanciandogli sguardi di sfida e a volte di minaccia. Non che volesse fare loro del male sul serio ma la divertiva schioccare quella frusta immaginaria che li faceva saltare sul posto. Era ovvio che non sapessero dove mettere le mani, non avevano idea di dove iniziare e se la spadaccina non indicava loro l'interfono di sicuro avrebbero iniziato a vagare come anime in pena. Tanto per mettere loro ansia, un paio di volte cambiò la posizione delle gambe in modo che il tacco scioccasse sul tavolino in maniera impaziente, alzando lo sguardo col appello cercando di lanciare delle tacite minacce. Funzionavano sul serio! era divertente tenerli in sospeso in quel modo ma non poteva dire che quel divertimento sarebbe durato in eterno. Dovevano darsi da fare e quando presero l'iniziativa lei fu la prima ad incentivarli, annuendo col capo mentre parlavano all'interfono. L'inizio non fu dei migliori, tant'è che Domino dovette nascondere la sua espressione divertita dietro il cappello o sarebbe stato evidente che stavano ridacchiando. Da quelle parti non facevano molte domande sull'età e di sicuro quei due non sembravano così giovani da apparire minorenni. Certo forse non era un comportamento molto sacro quello di Domino, si sentiva come se li stesse trascinando sulla strada più brutta ma in fondo erano stati loro a chiederle di uscire, no? Fu divertente vederli in difficoltà su quel punto, ma la cosa doveva ancora esagerare. Iniziarono ad ordinare drink assurdi che non avevano né capo né coda, inventandosi quantità e probabilità assurde che le strapparono una sincera risata. Il fatto che poi chiusero anche la chiamata senza fare domande la incuriosì, portandola a domandarsi che genere di drink avrebbero portato con un'ordinazione tanto bislacca, anche se molto probabilmente non sarebbe arrivato proprio un bel niente. Sollevò il capello ricomponendosi, assumendo solo un'aria sorridente e divertita, senza scomporsi ulteriormente. E nel vederli trionfanti annuì con il capo, fingendo di congratularsi con loro con una meraviglia semplicemente falsa.
    Vi ho sottovalutati, siete dei tipi pieni di sorprese. Complimenti.
    A quel punto fare l'antipatica non sarebbe servito a molto, e poi quei due erano ufficialmente i suoi protetti quindi doveva preoccuparsi anche e soprattutto di conoscerli un pò.
    Ora che ci penso... voi due siete arrivati qui dal nulla e non siete più tornati a casa. Non c'è nessuno che vi aspetta? Una scuola da seguire, un lavoro da fare... siete venuti con i pellegrini ma di solito se non ci sono malattie o questioni gravi non vengono di certo dei giovani come voi. Come se non bastasse... giovani così affini con le armi sacre. Si può sapere da dove siete spuntati fuori?
    Era sinceramente curiosa di conoscere la storia dei gemelli e ben consapevole che nessuno avrebbe bussato alla porta per portare quei mistici drink, si accomodò meglio sulla poltrona per ascoltarli.
    Vi avevo già chiesto se avevate specificato cose della famiglia, mi avevate lasciato carta bianca ma non voglio inventare tutto di sana pianta. Approfittate di questo post per definire cose che non volete vengano toccate, poi al resto penserò io abbiate fiducia!
     
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    Ovviamente, i complimenti di Domino erano ben risposti: non avevano di certo sparato nomi a caso, ogni scelta era stata ben ponderata e lei stessa sarebbe rimasta sorpresa dei loro prodigiosi ordini, quella sarebbe stata una serata scoppiettante. Mentre aspettavano che il cameriere si facesse avanti, la darkettona iniziò un discorso intimo con loro: voleva conoscerli un pò, probabilmente perché quando un giorno l'avrebbero intervistata per parlare della leggendaria élite del vaticano voleva essere preparata per non tralasciare nessun dettaglio. Mentre lei parlava, l'attenzione dei gemelli oscillava tra i suoi seni e la sua faccia, quel corpo statuario era difficile da perdere di vista e ogni tanto le loro teste ciondolavano come un leggerissimo metronomo, in maniera quasi impercettibile ma estremamente sincronizzata. Quando fu il loro turno, si schiarirono la volte scambiandosi sguardi un paio di volte e gesticolando un sacco mentre riordinavano le idee.
    Vuoi sapere di noi? Beh i nostri famigliari non sono esattamente molto interessanti... però nel senso meno stretto del termine avevamo una grande famiglia nella strada!
    Oh si, c'erano i ragazzi di Mbare Turiddu, che spasso quelli italiani! Bravissimi ragazzi, stavano tutti i giorni vicini alle scuole a distribuire caramelle ai bambini, a noi non ne davano perché eravamo squattrinati ma ne avevano sempre un sacco.
    E che scherzoni che facevamo con loro! Una volta abbiamo preso un pacco di caramelle e ci hanno inseguiti per tutta la città! Che risate, e da quel giorno abbiamo fatto lo stesso gioco ogni volta che ci vedevano. Fenomenali.
    Si ma niente in confronto alla vecchia Bebbalaika, tutti la insultavano dicendo che aveva visto un sacco di uccelli senza piume ma i suoi pappagalli erano sempre in salute.
    Vero, trattava bene i suoi uccelli come trattava bene i ragazzi e le ragazze che stavano nella sua villona. Ci ha invitato un sacco di volte ai suoi party ma per un motivo o per un altro non siamo mai potuti rimanere.
    Già, colpa del vecchio boscaiolo, una volta per sbaglio abbiamo fatto scappare dal suo furgone un grosso coniglio e da quel giorno ce l'aveva sempre con noi. Non ho mai capito il perché.
    Nemmeno io, quel coniglio era strano, molliccio, si muoveva su due gambe e non gli si muoveva la bocca mentre chiamava la polizia, sicuramente non era buono da mangiare.
    Rivangavano quei ricordi ridacchiando ed enfatizzando ogni descrizione con la gioia di un bambino che racconta la sua esperienza a Disneyworld. Per loro era andato tutto liscio, senza intoppi, non avevano mai rischiato la vita né tanto meno la loro libertà e si erano fatti un sacco di amici. Si ritrovarono a ridere a crepapelle ripensando a tutte le burle in buona fede che avevano fatto, ignorando che probabilmente se non fossero finiti a Neo Venezia cambiando del tutto vita probabilmente a quel punto li avrebbero ritrovati dentro un fiume con i polmoni gonfi di acqua stagnante. Poi, all'improvviso, mentre vagavano nel viale dei ricordi, ecco la porta suonare. I gemelli drizzarono le orecchie, sinceramente stupiti: che fosse davvero il cameriere? Neanche il tempo di aprire la porta che subito si fecero avanti questi numerosi vassoi trainati da una sola persona che spingeva un vasto numero di piccoli carrelli. E su ogni carrello c'erano le loro ordinazioni, che vennero distribuite con attenzione sul tavolino tra i due divani, sotto lo sguardo perplesso e stupefatto dei gemelli. Il sunset on the beach era un grosso calice a forma di ampio cono pieno di un liquido rosso acceso che ricordava il mare al tramonto, sormontato da una fetta di arancio geneticamente modificato per essere enorme, al punto da circondare completamente il calice. La forma dell'arancio ricordava una grossa tetta in realtà, ma forse era solo la mente perversa dei gemelli. Il two girls one cup era ancora più singolare: aveva un aspetto liquoroso molto denso dal colorito marrone scuro, il liquido riempiva una coppa che ricordava quella da dessert gelato ed era decorato da un topping abbondante di panna al caffè. Aveva un'aria davvero poco invitante ma emanava un buon odore. Gli one turn kill erano criptici invece: erano serviti su un vassoio a parte dentro la quale c'era una bottiglia mezza vuota, che probabilmente conteneva lo stesso liquido dei bicchieri. La marca diceva "Kamiko" e i bicchieri erano stretti e allungati, simili a candelabri, attraversati da parte a parte da stuzzicadenti a forma di spade nere aromatizzati alla liquirizia. Sembrava invitante e nostalgico. Il tower defense e il donkey kong junior erano abbinati: due drink abbelliti da statuette di ghiaccio che raffreddavano le bevande, una a forma di grosso grattacielo sulla quale troneggiava una splendida tettona, mentre l'altro rappresentava uno scimmione felice che allungava le mani verso di lei, coperto al pube da una grossa banana. Oh, aspetta, quella non era una banana. Infine i frozen yogurt erano posizionati su un vassoio a parte, grossi e abbondanti, tre forse perché il barista aveva capito male, ma solo due erano decorati con un esagerato topping alla panna, l'ultimo invece era rimasto liscia. Quando tutto fu sul tavolino, il cameriere uscì dalla stanza invitando i ragazzi a richiuderla, e mentre Andrys tirava il chiavistello Orikan si grattava la testa confuso, anche se piuttosto distratto dai frozen yogurt. Dopo essersi scambiato uno sguardo perplesso, fecero spallucce tornando al loro posto, impugnando subito i rispettivi yogurt lasciando a Domino il suo senza topping, succhiandolo rumorosamente e anche frettolosamente.
     
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    Era curiosa di conoscere quale strano tipo di posto aveva partorito due soggetti del genere, Domino era partita con i migliori presupposti pensando che la loro vita fosse piuttosto normale, caratterizzata più che altro dal loro strano modo di affrontare ogni problema facendo gioco di squadra. Se c'era una cosa che apprezzava di Orikan ed Andrys era la loro unità. Ma mentre descrivevano le loro conoscenze, che a giudicare dalle loro parole erano anche più importanti della loro stessa famiglia, i suoi occhi cambiarono gradualmente espressione, diventando sempre più allarmati, passando per diversi strati di incredulità. Non riusciva a credere quanto quei due fossero stupidi o ingenui, in funzione del punto di vista. Avevano letteralmente giocato con ogni tipo di fuoco possibile e ne erano usciti vivi per pura fortuna, ignorando completamente in quali guai si fossero cacciati. Il posto da cui venivano era incredibilmente pericoloso, c'erano soggetti di qualsiasi tipo e tutti potevano far fare loro una brutta fine. Ecco perché erano così bravi a scivolare via dai guai, ma soprattutto capiva perché avevano tanto potenziale inespresso: occasioni per allenarsi ne avevano avute ma mai nessuno si era preoccupato di incoraggiarli o motivarli, così da renderli più forti. Avevano vissuto in una grande bolla di ingenuità fino a quel momento, ma la cosa che più la stupiva era che a tratti si era preoccupata per loro con un fare quasi materno. Si stava affezionando un pò troppo velocemente.
    Wow... vi siete lasciati belle amicizie alle spalle...
    Ma non ebbe tempo di commentare granché, dato che senza alcun preavviso, arrivarono le loro ordinazioni. Domino scosse il capo, togliendosi il cappello e staccando la schiena dalla poltrona mentre posava gli stivali a terra. Aveva capito male, o forse il ragazzo delle consegue era venuto di persona a prendere appunti perché non aveva capito. E invece no: ecco entrare in pompa magna la prosperosa ragazza della reception che trainava quei carrelli pieni di assurde ordinazioni che Domino non aveva mai visto in vita sua. Alcune erano pittoresche, altre... semplicemente indecifrabili. Ma erano almeno buone da bere? Non ebbe modo di farsi molte domande, ci fu troppa roba su quel tavolo in pochissimi secondi e lei rimase immobile per tutto il tempo, ancorata con le dita sulla poltrona timorosa che la realtà collassasse intorno a lei da un momento all'altro. Quando la porta si richiuse, vide i gemelli sedersi davanti a lei gustando i loro frozen yogurt, divisi da quella montagna di alcolici che emanavano un odore intenso di dopo sbornia piena di rimpianti.
    Li fanno dalle vostre parti questi? Sono... davvero... wow?
    Il suo stupore venne però presto sopraffatto dalla presa di coscienza che il suo frozen yogurt non aveva ricevuto la decorazione finale come quello dei gemelli, e impugnò la coppa frettolosamente puntandola verso di loro con l'aria scocciata di chi vuole sfoggiare una lamentele neanche troppo velata.
    Hey ma il mio è senza! E voi non avete pensato nemmeno un istante a fare i cavalieri! Davvero indecoroso per due cavalieri del Vaticano...
    Sbuffò, posando rumorosamente la coppa sul tavolo e portando le braccia in posizione conserte, così da stringere i suoi seni in un candido abbraccio che li rese ancora più gonfi. Poi allungò un piede verso il tavolino e con quel grosso scarpone nero spinse il vassoio con dentro i tre one turn kill verso di loro, così che fosse chiaro il messaggio. Il suo sguardo sia affilò e divenne perfino minacciosa.
    Ora pagate pegno... prendetene due e mandateli giù in un solo colpo. Se è vero che siete così tosti non vi farà assolutamente niente...
    E detto questo lanciò verso di loro un crudele ghigno di sfida, aspettandosi che per una volta si sarebbero tirati indietro così da iniziare a frignare come i poppanti che erano. Doveva pur sempre metterli in riga, non aveva scordato quel compito.
     
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    Domino sembrava già piuttosto impressionata, non serviva continuare con i loro racconti, anche se sul boscaiolo c'era ancora molto da raccontare, tipo sul suo magico bestiame invisibile che vendeva alla macelleria. Casa sua era sempre piena di motoseghe, ganci e muri coperti di sangue ma nessuno gli aveva mai visto portare a spasso una singola mucca. Doveva avere qualche segreto visto che c'erano anche telecamere in casa sua, ma i gemelli non avevano mai indagato più di tanto. Continuarono a succhiare rumorosamente il loro frozen yogurt con poco garbo nei confronti di Domino anche quando lei iniziò a criticare il suo. I gemelli la fissarono prima indifferenti, poi si scambiarono uno sguardo e infine si voltarono di nuovo verso di lei, interdetti.
    Woo woo... lascia stare la cavalleria, qui non c'entra niente La colpa è della tua anima Darkettona.
    Esatto: con la panna verrebbe chiaro, e tu non sei chiara. A parte che ti chiami Domino e non Chiara, ma senza panna è più da Darkettona, quindi...
    E con la stessa fermezza di prima si apprestarono a svuotare quelle deliziose coppe. Domino aveva fatto una scelta di vita, doveva imparare a conviverci, ma sapevano che una come lei non avrebbe lasciato correre tanto facilmente. Non ci volle molto prima che il loro meritatissimo pasto venisse interrotto dalla sfida della Darkettona, o per meglio dire la sua vendetta: voleva iniziare subito facendoli ubriacare a quanto pareva e per quanto fottutamente sexy fosse quella gamba che spingeva il vassoio con sopra i bicchieri Orikan e Andrys non poterono fare a meno di sudare freddo. Andrys sapeva bene che quella era una pessima idea, non erano mai stati grandi bevitori e anche con tutto il potenziale che avevano scoperto arrivati al Vaticano di sicuro i loro fegati avevano ancora i giorni contati. Orikan stava già pensando ad una scusa o una bugia da dire per potersi liberare da quella situazione, ovviamente nel piano era contemplato anche abbandonare il fratello e sacrificarlo per il proprio benessere. Il problema era che Domino risultava troppo vicina alla sua spada e il posto era chiuso, prima che uno dei due riuscisse ad uscire lei li aveva già accoppati facilmente, senza contare eventuali malus dovuti ad erezioni improvvise, visto che l'istinto principale dell'uomo sul punto di morte è riprodursi. No, dovevano affrontare il pericolo e l'unico modo per farlo era con stile. Strinsero le natiche e di conseguenza le guance si allargarono, somigliava ad un sorriso ma non lo era.
    E che sarà mai?
    Questa la chiami punizione?
    Alzarono le spalle guardandosi un paio di volte e ridacchiando mentre guardavano Domino, come a volerla prendere in giro. Temporeggiavano in realtà, e divenne quasi ovvio quando le loro mani iniziarono a tremare. Per non tradirsi, le allungarono frettolosamente sui bicchieri, afferrandoli poi saldamente con due dita. Avevano evitato di mostrare esitazione, si, ma ora non potevano più tirarsi indietro. Che fare? Un colpo secco, come un cerotto, nessun problema. Dovevano solo mandarne giù uno e poi lamentarsi della qualità per rifiutarsi di bere tutto il resto. Questo si ripetevano mentre si scambiavano sguardi intimiditi e preoccupati, ma prima di iniziare a sudare sul serio, il colpo di genio. Sollevarono entrambi i calici, avvicinandoli e facendoli tintinnare, per iniziare un brindisi solenne, alzando anche il tono e la gravità della voce.
    Propongo un brindisi prima di buttare giù questo alcolico!
    Si! Un brindisi al liquido forte e deciso che troneggia su questo calice! Anche la fattura del bicchiere è notevole ed è sicuramente degno del suo contenuto!
    Un drink forte per due uomini forti come noi, noi due e cioè Orikan e Andrys Rabum, i gemelli, l'élite del Vaticano al servizio di Domino, di Veronica e di tutti i bisognosi di aiuto!
    Perché il mondo è bene, il bene è il mondo e il mondo è buono come questo drink, è un drink forte e lo dice anche il suo nome! Onw Turn Kill è simbolo di... forza e di... di bellezza...
    One Turn Kill! Perché il suo significato... il suo colore è... è che il significato del colore che va bene con il messaggio che vuole mandare... perché il colore cambia!
    E se il colore può cambiare, allora tutto il mondo può cambiare, quindi One Turn Kill... non so cosa significa ma mi ispira cambiamento!
    E cambiamento sia!
    I bicchieri tintinnarono per l'ultima volta, non sapevano più come allungare il brodo quindi, da bravi fratelli, incrociarono le loro braccia e mandarono giù l'intero drink tutto d'un fiato. Lo fecero con le facce disperate di un paio di bambini maltrattati che venivano costretti ad ingoiare terra, ma si resero conto velocemente che al di fuori di un leggero retrogusto amarognolo, non era successo niente. Abbassarono i bicchieri, sorpresi, fissandosi reciprocamente increduli. Posarono i bicchieri e si toccarono le rispettive facce, e quando realizzarono di essere ancora vivi iniziarono a toccare la faccia del fratello, per assicurarsi che fosse tutto vero. L'espressione di gioia sui loro volti fu impagabile ma ritrovarono subito la serietà, voltandosi verso Domino come se avessero compiuto una prodezza immane ma facendola sembrare un nonnulla.
    Che poi cosa dovrebbe essere sta roba? Ho bevuto acqua Siciliana e sono stato peggio.
    Massì, pizzichino all'inizio e speziato alla fine ma cosa vuoi che sia? Noi veniamo da un posto dove l'amaro lo porti in spalla, altro che in bocca...
    Iniziarono a ridacchiare inebetiti, e più ridacchiarono più le fronti sudavano, gli occhi diventavano rossi e i volti si facevano paonazzi. Riuscirono a dissimulare e ridacchiare solo per mezzo minuto, poi crollarono collassando di colpo come se la vita fosse sparita improvvisamente dai loro colpi. Si piegarono in avanti e finirono con la fronte sul tavolino, con la bava alla bocca e l'aria di chi sta morendo per le convulsioni, ma dal suon oche facevano le loro gole riuscivano a respirare tranquillamente. Caddero con la stessa eleganza di quei modelli 3d privi di fisica approfondita, le braccia e le gambe si accartocciarono come possibile e perfino le loro aure energetiche si spensero come una lampadina fulminata. Morti, o quasi.
     
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    Domino non rispose loro, mai, nemmeno in una sola occasione. Si limitò a fissarli con diversi strati di sguardi inquisitori. Li fissò male quando si soffermarono troppo sulle sue gambe, pensando forse ad una ricompensa che dovevano ancora guadagnarsi. Li fulminò con lo sguardo quando li vide ponderare addirittura la fuga, questo non glielo avrebbe permesso: se non bevevano quel drink, li avrebbe costretti ad ingoiare ogni singola cianfrusaglia che avevano attaccato alla sua spada, li aveva conservati di proposito. Poi inarcò un sopracciglio sorpresa: avevano afferrato i bicchieri senza tirarsi indietro... forse un minimo di coraggio lo avevano. Temeva sul serio che ad un certo punto le avrebbero tirato il drink addosso e approfittando della confusione si sarebbero dati alla fuga, ma così non fu. Alzarono i calici e Domino li seguì con lo sguardo, curiosa ma anche confusa, non si aspettava tanta risolutezza e per un istante temette che volessero mandarlo giù tutto in una volta, arrivando probabilmente a vomitare se non peggio. Fortunatamente, quei due ne stavano orchestrando una delle loro, iniziando a guadagnare tempo con un brindisi assurdo, ma lo sguardo inquisitorio di Domino era incrinato da un leggero sorriso che quei due erano riusciti a strapparle. Se non altro sapevano come divertirsi. Iniziò a pensare che dopotutto la serata poteva essere ancora divertente quindi farli fuori con un drink così potente in una volta sola rischiava di rovinare tutto, ma prima che potesse interromperli quei due mandarono giù il tutto con la stessa facilità con cui dicevano le loro stronzate. Gli occhi di Domino si sgranarono e per un istante si staccò dallo schienale della poltrona, preoccupata. Non sembravano aver subito troppo il colpo però, magari tra il oro talenti rientrava anche una grande resistenza all'alcol? Tempo di vederli sparare qualche altra idiozia, e poi caddero come due cadaveri in avanti, chiaramente in stato di shock. Lo sguardo di Domino passò dal preoccupato al deluso, con anche una nota di disgusto... quei due davvero non avevano modo di reggere un minimo d'alcol? Non aveva trovato dei compagni di bevute, questo era ovvio. Abbassò lo sguardo, chiuse gli occhi e sospirò mentre scuoteva il capo.
    Voi due... immagino di non avere scelta. Volevo tenerlo per dopo ma a questo punto ho bisogno di un modo per svegliarvi...
    o questo sia alzò dalla poltrona, allungando una mano verso le buste che giacevano vicino alla sua spada e afferrandone una. Approfittò del loro stato di semi incoscienza per potersi cambiare velocemente, e una volta che fu pronta diede un forte calcio ai drink sul tavolo per farli scivolare velocemente via e avere quella piattaforma piana esclusivamente per la sua gamba, che conquistò con la stessa fermezza con cui si pianta la spada nel cadavere dell'ultimo nemico caduto.
    Avanti... tiratevi su! Facciamo un gioco nuovo. Indizio: dovete usare ancora la bocca.
    All'insaputa dei gemelli, Domino aveva preso un altro vestito dal reparto Darkettona, solo che non era pensato per uscirci (eccetto situazioni molto particolari). All'infuori di quell'incantevole complesso di nastri e merletti Domino non indossava nulla, nemmeno le scarpe, né tanto meno il cappello. Quel vestito inoltre non aveva spessore ed era leggermente trasparente, quindi i gemelli avrebbero potuto vedere i suoi capezzoli rosei sulla sommità di quel seno abbondante, stretto a stento in quel vestito striminzito, e la leggera peluria che sovrastava il suo mente di venere, proprio sopra ad un'intimità le cui forme erano inconfutabili. Il volto di Domino non era imbarazzato, né aveva l'espressione perversa di un omone che aveva chiuso delle ragazzine dentro un furgone. Aveva l'aria di chi era pronta ad affrontare una sfida e se nemmeno quello riusciva a far rinsavire i gemelli, allora quei due erano più deboli di quel che immaginava...
     
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    In passato, grandi storie sono state narrate di eroi che tornano dall'oltretomba per l'amore, la giustizia e la pace. Il loro viaggio è spesso impervio e generato dalla necessità, non certo da un drink bevuto troppo velocemente e questo già snaturava di molto la natura gloriosa del ritorno dei gemelli. A rendere sacro il momento però, c'era la dolce e celestiale voce di Veronica che invocava i loro nomi. In un primo momento era un richiamo silenzioso, distante, ma più la luce si avvicinava, più la voce di veronica diventava distinta. Nel sogno, i gemelli erano abbagliati da quella radiosità tanto meravigliosa e pura, e inevitabilmente prestarono a lei la massima attenzione. Veronica disse loro che dovevano risvegliarsi per sconfiggere il loro nemico finale, una grande calamità che rischiava di distruggere tutto il Vaticano: la Calamità Domino. Nel sentire quell'ordine, i gemelli sollevarono il loro sguardo verso Veronica e giurarono fedeltà a quella luce radiosa: attraverso i raggi solari era possibile vederei l culo perfetto della papessa che li incentivava ad utilizzare la loro arma finale: la biforza. Appena Domino piantò il piede sul tavolino, i due sobbalzarono riprendendo i sensi, anche se non proprio tutti: erano ancora ubrirachi fradici e ciò era leggibile dai loro occhi poco svegli e dalle teste leggermente ciondolanti. Ma il loro sguardo in quel momento era quello di due guerrieri impavidi pronti ad impugnare a due mani il loro coraggio così da poter sconfiggere qualsiasi avversità. Domino ebbe giusto il tempo di richiamare la loro attenzione, che subito i due furono in piedi: entrambi in posa, puntandole il dito contro e con la schiena leggermente inarcata all'indietro. Sembrava che potessero cascare da un momento all'altro da come ciondolavano, ma una forza misteriosa li teneva in piedi... cosa? Ovviamente la biforza.
    Perbacco, fratello, correggimi se i miei occhi mi ingannano... non ho forse dinnanzi a meco la Calamità Domino che la nostra signora ha designato come opponente?
    E si, i gemelli con l'alcol in corpo diventavano misteriosamente e improvvisamente forbiti, la cosa strana era che essendo perlopiù illetterati e somari, nemmeno loro sapevano il significato di certe parole.
    Non pronunzi errori, consanguineo. E peste mi colga se questa ripugnante creatura non sta cercando di imporsi sulle nostre persone con della disgustosa dominazione femminile?!
    I loro sguardi erano colmi di sdegno, ma la cosa che avrebbe più dovuto metterli in imbarazzo ora veniva invece sfoggiata come una spada tratta: i loro pantaloni risultavano enormemente deformati dall'erezione che sfoggiavano in quel momento. Anche se avevano identificato Domino come un nemico, non significava di certo che non fossero attratti dalla loro nuova mise. Anzi, era giusto pensare che se erano impazziti in quel modo la colpa era anche e soprattutto del fatto che Domino aveva riservato loro un risveglio tanto traumatico dopo una sbronza colossale. I frutti del suo raccolto si stavano rivelando indubbiamente inaspettati. I gemelli si avvicinarono di un passo a lei, circondandola ai due lati, sempre ciondolando ma mantenendo uno sguardo di sfida, con le braccia conserte di chi ha già pronto un attacco vincente.
    Corbezzoli, mostro maledetto, ci sottovaluti a tal punto da indossare null'altro che la tua pelle piuttosto che una fulgida armatura? Sarà la tua rovina!
    Invero nemmeno la più gargantuesca delle corazze sarebbe in grado di proteggerti da noi, eroi senza macchia e senza timore, poiché possediamo l'arma definitiva per abbattere qualsiasi calamità! Ammira!
    LA BIFORZA! LA BIFORZA!
    Facendo uso assolutamente sbagliato ed improprio della loro energia, i Gemelli strinsero i pugni e li portarono all'altezza dei fianchi, espandendo la loro pressione energetica al fine di distruggere i vestiti che li opprimevano, restando completamente nudi così da poter sfoggiare le loro verghe. A causa dell'ebbrezza del momento, tutto il sangue era concentrato lì e non apparivano solo intensamente più massicci del normale, oltre che coperti di venature pulsanti. Erano anche irradiati della loro energia e dato che i gemelli non sapevano come sfruttarla al meglio ancora, il flusso era pressoché fuori controllo. A quel punto, la loro capacità di resistere al corpo perfetto di Domino si esaurì del tutto e crollarono entrambi in ginocchio, afferrando ognuno una gamba diversa ed iniziando a massaggiarle entrambe mentre le leccavano avidamente come due pazzi arrapati.
    Non commettere l'errore di pensare che questa sia una resa, losca entità!
    La verità è che non ti rispettiamo al punto da fare ciò che suggerisci al mero fine di dimostrarti che su di noi non avrà effetto alcuno
    Inutile dire che quelle ultime frasi furono deformate dalla saliva e dalla lingua che usciva senza controllo dalle loro bocche. La battaglia contro la Calamità Domino era iniziata!
     
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    Il modo assolutamente innaturale con cui quei due si rialzarono un pochino la preoccupò. Si aspettava un risveglio più traumatico e calmo, che li avrebbe risvegliati con calma sfoggiando quel vestito. Ma evidentemente aveva sottovalutato (e di molto) l'imprevedibilità di quei due. Sembrava proprio che nei fumi dell'alcol un mistico sogno avesse rivelato loro un cammino radioso da seguire. Un'annunciazione a tutti gli effetti quindi, chissà cosa avevano visto di così bello... inutile indagare, anche perché conoscendo la loro parlantina sciolta, sarebbero stati loro stessi a dirglielo. Nel vedere il modo assurdo con cui si rivolgevano a lei, Domino dovette forzare ogni singolo muscolo del suo corpo per non lasciarsi sfuggire una risatina divertita. Non solo perché non voleva spezzare quel vaneggiamento, ma anche perché di sicuro una risata a quel punto avrebbe distrutto il pathos già molto precario. Inutile dire però che se quello era l'unico modo per gestire un'ubriacatura titanica per i gemelli, forse la cosa migliore da fare era assecondarli. In fondo i giochi di ruolo le piacevano molto. Trasformò la pulsione di ridere a crepapelle in un sorrisetto malizioso e malefico, portando le braccia all'altezza del seno in una posizione conserte piuttosto morbida, come se volesse semplicemente abbracciare le sue grazie, sollevarle e metterle in evidenza, senza abbandonare la sua posa trionfale mentre i sedicenti "eroi" le scagliavano contro le loro minacce. Ovviamente assecondò anche la loro parlantina forbita, altrimenti non ci sarebbe stato gusto.
    Ordunque eravate voi, Orikan e Andrys, i predestinati che avrebbero incrociato il mio cammino verso la conquista! Sappiate che è tutto vero: il mio diabolico piano mira a rendere ogni componente maschio della razza umana uno zerbino per le dominatrici come me!
    Si stava rivelando molto più divertente del previsto, e dato che quei due erano chiaramente ubriachi non c'era motivo per andarci leggera. Li lasciò fare in un primo momento, specialmente quando si spogliarono ed iniziarono a leccarle le gambe. I loro corpi erano allenati, ne aveva già avuto un assaggio dopo che li aveva visti rientrare dalla punizione ma vederli completamente nudi era tutta un'altra cosa. Domino non aveva standard esagerati, per lei non importava una massa di muscoli abnorme o un corpo normale, a lei interessava l'esperienza e quei due sembravano destinati a renderla memorabile. Come se non bastasse, i loro affari erano notevoli e vista l'inesperienza nell'usare l'energia probabilmente non si sarebbero trattenuti. Chissà che sapore aveva la loro forza elementale? Quando iniziarono a leccarle le gambe, un brivido su tutto il corpo le fece tremare le labbra e dovette lasciarsi sfuggire una risatina malefica per non abbandonarsi ad un primo gemito.
    E sappiate entrambi che la vostra Biforza non mi tange affatto! Non la temo e mai rappresenterà per me un timore!
    Detto questo li afferrò entrambi per i capelli, tirandoli con forza verso l'alto per poi lanciarli verso il divano, uno di fianco all'altro. Non diede il tempo a nessuno dei due di riprendersi che subito lo incalzò, piantando le ginocchia sullo schienale del divano e posizionandosi di fronte ad Andrys. Il giovane con i capelli lunghi si sarebbe ritrovato il pube di Domino in faccia, coperto solo da quella sottilissima stoffa nera. Orikan invece si ritrovò di fianco ai due ma non per questo ignorato, anzi: Domino afferrò una delle cinte che componeva il suo vestito e la tirò intorno al suo collo così da poterlo trasformare in una sorta di cinghia. Lo tirò a sé in modo che si ritrovasse di fronte al fratello, ognuno di loro era su un lato diverso del suo bacino, vicinissimo alla sua intimità o al suo ano, pronti per dare un senso a quelle lingue moleste.
    Avete sottovalutato la mia tenuta da battaglia perché non sapete cosa cela! Sotto questo nero manto, custodisco due poteri che potranno risucchiare e ridurre ai minimi termini la vostra biforza... e ora, per iniziare il mio regno di assoluta dominazione femminile, compiacerete le mie armi prima che divorino la vostra biforza!
    Detto questo serrò la presa sulla cinta di Orikan tirandolo contro le proprie natiche, mentre lei spingeva il bacino in avanti verso Andrys, intrappolando le facce di entrambi tra le sue grazie ed obbligandoli quindi a darle piacere attraverso quella stoffa sottilissima, talmente sottile che con la giusta dose di saliva di sicuro sarebbe diventata inesistente o quasi... se volevano una sfida, l'avevano trovata!
     
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    Le linguacce lunghe dei gemelli erano da sempre per loro fonte di ogni genere di guai. Incomprensioni, offese troppo facili e soprattutto sentenze affrettate li avevano condannati ad una vita di inseguimenti e affini. Ma per una volta le stavano usando nella maniera giusta, visto che mai in vita loro avevano assaporato le carni meravigliose di una donna così bella. Al di fuori dei loro giudizi malefici, Orikan e Andrys erano attratti inequivocabilmente da lei e anche ora che i fumi dell'alcol l'avevano trasformata in una Ganon al femminile, nessuno dei due poteva ignorare quei sentimenti spontanei e sinceri, anche perché quei drink li avevano colpiti proprio nella parte del cervello che metteva freni inibitori, dunque tutta quella attrazione invece di essere trattenuta veniva ora sfogata senza colpo ferire. Domino ovviamente ci sguazzava, in quanto esponente della dominazione femminile non poteva che essere soddisfatta di quelle ampie leccate sulle sue cosce da paura, quello che non sapeva era che ogni lappata ingrossava ed esaltava le vene che componevano i turgidi affari dei gemelli, e ogni singola slinguazzata avrebbe aumentato di diversi decibel le sue grida quando finalmente la Biforza sarebbe stata capace di conquistarla. Ma prima di tutto il male deve fare la sua mossa, quindi fu lei stessa a muovere per prima, come in una perversa partita a scacchi dove lei possedeva solo regine e i gemelli non erano che due pedoni pieni di determinazione. Andrys si ritrovò sul divano lanciato dalla forza erculea di Domino, vagamente eccitato dalla sua possanza visto che di una donna si apprezzano anche i talenti, e nello sfoggiare quella potenza aveva messo in mostro i muscoli di una guerriera, perfettamente equilibrati col suo fisico mozzafiato e ulteriormente valorizzati da una mise assolutamente irresistibile. Il ragazzo si perse per più di qualche istante sul suo corpo, risalendolo e scendendolo con gli occhi dal collo in giù molteplici volte prima di ritrovarsi soffocato contro le sue carni. Orikan invece non poté far altro che apprezzare la destinazione della sua prigionia, forse più scomoda visto che non era adagiato col culo sul divano come il fratello, ma sicuramente poteva apprezzare il ben diverso cuscino su cui era adagiata la sua faccia in quel momento. Da grande estimatore del fondoschiena, non a caso la sua cronologia era piena di Anal a non finire, il ragazzo poteva semplicemente bearsi e perdere il respiro in un calore femminile tutto suo. Quella era la tipica situazione in cui nel pieno delle loro facoltà mentali, Andrys e Orikan si sarebbero arresi del tutto a lei, lasciandosi domare in cambio dell'agognato premio. Ma non dobbiamo scordarci che in quel momento erano ubriachi fradici come mai in vita loro, quindi il risultato fu assolutamente inaspettato.
    Abbiamo nozione dei tuoi oscuri poteri, bieca dominatrice, fiori maleodoranti di un giardino dell'Eden perverso e malsano...!
    Il dito della mano destra di Andrys era sollevato in maniera solenne, mentre l'altra mano stringeva la coscia di Domino per tirarla a sé. Stava parlando, cercando di comunicare il suo messaggio di coraggio e impavida fermezza, ma ovviamente essendo schiacciato contro l'intimità di Domino non si capiva assolutamente niente.
    Solamente perché i tuoi emettono un profumo a noi assai gradito, questo non vuol dire che potranno piegare la volontà dei più magni cavalieri gemelli del regno di Maledom...!
    Lo stesso faceva suo fratello, impugnando con forza le natiche di Domino per dilatarle come se stesse gridando verso un pulpito, ma ogni singola sillaba era ovattata dalla carne della spadaccina che lo occludeva, non lasciando spazio a nulla. Ovviamente i loro discorsi solenni si rivelarono completamente inutili, ma qualcosa di molto più interessante successe perché pur non riuscendo a lanciare il loro messaggio di opposizione alla dominazione femminile, il risultato fu che le loro bocche iniziarono a muoversi nella maniera giusta per dare a Domino esattamente quello che voleva: movimenti di lingua e di labbra perfetti, la giusta salivazione, qualche piccolo movimento come se volessero morderla per rendere il tutto ancora più stuzzicante: sarebbe bastato un minimo dei suoi umori per trasformare quel sottile indumento che li separava in un ostacolo da niente, permettendo alle loro bocche di muoversi senza ostacoli e man man oche andavano avanti le parole perdevano di senso, trasformandosi in mugugni e movimenti della lingua sempre più profondi. Grazie al loro discorso riuscirono a ridurre quelle mutandine in uno stato tanto pietoso che si spostarono da sole, e quando la carne nuda di Domino fu davanti a le loro bocche i discorsi si infervorarono, allungando sempre di più la lingua e muovendo le labbra sempre più forte, come se volessero sconfiggerla semplicemente a parole. Una situazione delirante ma che i gemelli avrebbero perpetrato fino alla fine!
     
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    La reazione dei gemelli fu assolutamente inaspettata: Domino non poteva sapere che erano privi di qualsiasi talento e che a "parlare", letteralmente, non erano di certo le loro capacità di amatori o di baciatori, ma il semplice alcol che li portava a fare quei sproloqui incomprensibili e assolutamente inutili. D'altro canto, Domino stessa non si fece nessunissima domanda visto che il risultato era troppo piacevole per potersi chiedere come mai fossero così abili.
    Ahn... a-allora... è questo il potere della biforza...
    La sua voce, così come il suo ventre, iniziò a tremare mentre la presa delle dita sulla testa di Andrys si faceva più salda e lei piegava il capo in avanti, lasciandosi sfuggire lunghi mugolii di piacere trattenuti a stento. Istintivamente iniziò a muovere il bacino in avanti e indietro cercando di assecondare i movimenti dei gemelli, il risultato fu che in poco tempo le sue mutandine furono ridotte ad uno straccetto umido buono solo per scivolarle addosso, non ci volle molto prima che si riducesse ad un filo che si incastrò tra le natiche e le grandi labbra concedendo ai gemelli un assaggio della sua carne eccitata. Sentire le loro lingue a stretto contatto con le sue parti più intime la eccitò ulteriormente e se avesse potuto si sarebbe tirata il cappello sulla faccia per nascondere il rossore che in quel momento la possedeva. Ma a quel punto non aveva più alcun senso trattenersi, mentre i suoi capezzoli diventavano sempre più turgidi ed evidenti sotto quel sottile reggiseno, lei afferrava le estremità del suo intimo per tirarlo e strapparlo via, così che non ci fosse più alcun filtro tra il suo corpo e le loro lingue. Adesso poteva finalmente sentirli dentro di sé ed inarcando la schiena per esporre completamente le sue grazie a loro, iniziò a gemere più forte, così che potessero capire quanto buono fosse il lavoro che stavano facendo.
    Se siete così bravi... allora fatemi venire...datemi piacere con le vostre linguacce lunghe e dimostratemi che siete degni di questa biforza!
    Non le importava del confronto in realtà, ma se li incentivava a tirare fuori il meglio allora li avrebbe assecondati fino alla fine. Il suo clitoride si inturgidì gradualmente come se volesse chiedere sempre più attenzioni ad Andrys, mentre la sua intimità si scioglieva in una valanga di umori, abbastanza per dissetare il ragazzo davanti a lei e al contempo lubrificare anche il buchino posteriore, che si apriva e chiudeva intorno alla lingua di Orikan dando vita ad una perversa danza che pareva volerlo risucchiare dentro di sé. Era impaziente di sentirli andare ancora più in fondo e se si fossero impegnati a dovere, li avrebbe ricompensati con l'orgasmo di una donna semplicemente appagata. E per non farli fermare mai, non smise un solo istante di godere e gemere ad alta voce, tutt'altro che restia a dar loro soddisfazioni, con un sorriso perverso stampato sul volto perché finalmente si stava concedendo un divertimento che non provava da molto, molto tempo.
     
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    Oramai per Domino lo scenario doveva essere chiaro: quelli che aveva davanti non erano più dei semplici verginelli imbarazzati, ma delle macchine del sesso ubriache che non avevano la minima idea di come gestire il loro corpo, il loro potere o tanto meno quel talento immane che stavano sfoggiando assieme. Appena la carne della spadaccina si schiuse davanti a loro fu impossibile resistere, replicarono entrambi all'unisono come spade gemelle destinate a colpire nello stesso momento: niente più mugugni inutili, solo un perverso piacere che avrebbe animato le loro labbra, come se fossero persi in un caldissimo e perverso bacio con le sue parti più intime. Orikan dilatava quel culo meraviglioso affondando la faccia tra le natiche, beandosi della morbidezza di quei glutei che gli schiacciava la faccia, avrebbe sognato molte altre volte di dormire o addirittura morire soffocato tra quelle forme perfette, senza smettere un solo istante di affondare la lingua nello stretto orifizio che man mano si dilatava. Andrys invece solcava le grandi labbra e ogni volta che arrivava all'apice sollevava lo sguardo verso di lei ammirando il corpo perfetto e le massive tette di quella donna sublime, così da lasciarsi cullare dal ritmo, dividendo le sue carni e succhiando tutti gli umori che poteva. Entrambi si lasciarono corrompere dalle sue grida di piacere e determinati a non arrendersi, abbandonarono ogni freno inibitorio liberando le rispettive mani destre da ciò che stavano facendo, portandosele sopra alle verghe erette e prive di qualsiasi soddisfazione. Domino si stava divertendo ma per loro era puro stimolo, serviva qualcosa di più e avrebbe dato i suoi frutti. Iniziarono a masturbarsi con forza, le verghe erano così dure e turgide che non si piegavano nemmeno mentre quelle forti braccia li stringevano, erano semplicemente troppo eccitati, attraversati da vene gonfie e pulsanti che non avevano solo il loro desiderio ma manche il loro potere. Come un moto perpetuo, un ciclo inarrestabile, più vibravano i loro cazzi eccitati più i mugugni, i bacio e le leccate profonde diventavano intense e piacevoli, in un crescendo senza fine dove avrebbero trovato pace unicamente sentendo l'orgasmo di Domino, e mentre questo succedeva i loro cazzi sarebbero stati avvolti dal potere elementale dei gemelli, sopito fino a quel momento nei loro corpi a causa dell'alcol ma che ora l'eccitazione stava risvegliando. Scintille luminose avvolsero la verga di Orikan, mentre quella di Andrys si rendeva incandescente e scoppiettante. Un'energia intensa venne emanata dalle loro verghe che si sollevò verso Domino, come un richiamo primordiale che le avrebbe tolto ogni possibile dubbio: lei poteva venire quanto voleva in quel modo, ma i gemelli non sarebbero stati sazi finché la spadaccina non avrebbe domato quelle mazze mostruose. Quando poi le mani non bastarono più, i gemelli iniziarono a sfregarsi sulle sue gambe, lasciando che la pelle allenata di Domino assaporasse quella scarica di energia e di eccitazione unica nel suo genere.
     
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    Fu un trattamento sublime che Domino poteva solo sognare di ricevere da quei due, visto che li considerava poco più che bambini. Invece doveva ricredersi e più le sue dita si increspavano, più i suoi denti stringevano le labbra, più la sua espressione diventava perversa, più capiva che non poteva trattenersi oltre. Le loro lingue invasero completamente i suoi orifizi facendola tremare e qualcosa crebbe, non solo il desiderio ma anche l'eccitazione, il potere. Poteva sentirlo scorrere dentro di loro e risalire fino a lei, appena si rese conto che quelle verghe stavano diventando luminescenti Domino non riuscì più a trattenersi ed inarcando la schiena verso l'alto spalancò la bocca, lasciandosi sfuggire un forte grido di piacere che la portò a tirare fuori la lingua mentre un abbondante rigolo di bava decorava la sua espressione di pura estasi. I suoi buchi si contorsero e venne così tanto che non solo la faccia di Andrys si riempì di umori, anche quella di Orikan poiché si piegò in avanti mentre raggiungeva l'orgasmo, inclinandosi in modo che i due furono costretti a lasciarla andare, concedendole finalmente un istante di respiro. Iniziò ad ansimare, eccitata e soddisfatta, ma non ancora sazia. Dopotutto quelle verghe erano lì per lei, quindi non aveva nessuna ragione per lasciarle insoddisfatte.
    Non male ragazzi... avete vinto la battaglia... ma non ancora la guerra...
    Allungò una mano verso la testa di Orikan, mentre si piegava verso il basso con le gambe per potersi mettere in ginocchio davanti ad Andrys. A quel punto era sul divano con loro due vicinissimi e poteva sentire quelle verghe pulsanti e cariche di energia sfregarsi sulla sua pelle, ovviamente non le bastava e approfittò subito di quella posizione per poter avvicinare i due alla sua faccia, prima piegandosi per baciare Orikan sulla guancia e poi Andrys sulle labbra, decisa ad attirare la loro attenzione. Fu un bacio fuggevole, veloce, ma molto rumoroso e soprattutto umido. Voleva assicurarsi che fossero attenti mentre dava loro un ordine tanto semplice quanto assoluto.
    Adesso voi mi scoperete con la vostra biforza... e se oserete fermarvi prima che sia io a dirvelo dovrete arrendervi e diventare i miei schiavi per sempre...
    Ovviamente non dimenticò il gioco e decise di portarlo avanti con decisione, anche perché si stava rivelando molto eccitante. Per prima cosa si dedicò ad Andrys e dopo aver chiuso ulteriormente le distanze con lui, posandogli il prosperoso seno sul petto e facendogli sentire quanto turgidi fossero i suoi capezzoli a quel punto, portò una mano tra le proprie gambe per poter afferrare quella grossa verga fiammeggiante che le puntava contro l'intimità. Non aveva paura di scottarsi, anzi voleva che quel sesso fosse il più estremo possibile. Appena lo afferrò per la base iniziò a masturbarlo, facendo scivolare la punta sulla sua intimità, concedendogli un assaggio della sua morbidezza.
    Il tuo cazzo è in fiamme, brucia la mia carne e fammi impazzire...
    Confessò con un filo di voce, spezzata dall'eccitazione prima di mordersi il labbro inferiore e piegarsi in avanti, portando l'altra mano sulla sua natica sinistra così che anche Orikan avesse una visuale perfetta del suo buchino posteriore: era completamente schiuso e vibrava come una bocca languida che chiedeva attenzione.
    E tu... folgorami con quella mazza, non lasciare quel buco insoddisfatto...
    A quel punto le dita di entrambe le mani si aggiunsero ai suoi orifizi, scivolando in maniera sensuale in modo da schiuderli il più possibile. Voleva fare in modo che fossero loro a penetrarla, e voleva che lo facessero contemporaneamente. Finalmente erano giunti al piatto forte ed era impossibile per Domino nascondere l'eccitazione sul suo sguardo.
     
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    L'orgasmo di Domino si rivelò un pò più inaspettato di quanto i gemelli si aspettavano. Nessuna ragazza era ancora mai venuta loro in faccia, soprattutto non pensavano che anche le ragazze avessero reazioni tanto "esplosive" quando ben stimolate, quindi in un primo momento le loro espressioni furono degne di due tipo che hanno appena ricevuto un gavettone in faccia... solo che quel gavettone era pieno di dolce e caldissimo miele, quindi iniziarono a leccarsi le labbra e tutta la faccia che potevano raggiungere, estasiati da quella ricompensa che li portò a masturbarsi ancora più forte e velocemente, eccitati come non mai. Domino era sicuramente più esperta e avvenente di Veronica, la piccoletta aveva stuzzicato in loro delle voglie mai accese ma Domino ora li stavo portando ad esplorare una sessualità inaspettata che nemmeno loro potevano controllare. Persi nell'estasi di quel primo successo Orikan e Andrys rimasero in trance finché Domino non cambiò posizione e mostrò le sue grazie, pronta a farsi impalare. Orikan si ritrovò con gli occhi sgranati davanti a quel culo perfetto, tant'è che dovette smettere di masturbarsi perché le sue mani erano sollevate davanti alle natiche perfette della spadaccina, impazienti di afferrarla e violarla tant'è che le dita tremavano di pura goduria, incapaci di decidere se fiondarsi subito oppure aspettare il momento giusto. Proprio come quando hai nel piatto patatine e hamburger entrambi cotti alla perfezione: da quale inizi?! Che scelta ardua. Andrys aveva invece una visuale assai diversa dello stesso scenario, perché lui poteva godersi l'espressione perversa di Domino in prima fila, e rendersi conto che quella tipa si stava divertendo un sacco con loro, altroché! Una scarica di coraggio lo animò di colpo mentre le afferrava le cosce e la stringeva a sé, pronto per darle esattamente quello che voleva. I gemelli si scambiarono quindi uno sguardo di complicità appena Domino spalancò i suoi orifizi per dare loro l'ultimo incoraggiamento: se dovevano farlo bene, dovevano farlo assieme! La fusione delle fiamme ardenti e del fulmine fragoroso avrebbe dato vita al famigerato elemento DETONAZIONE, esploso direttamente nel ventre di Domino una volta che i gemelli avrebbero combinato le loro forze. Fu un singolo affondo senza troppi sotterfugi ed esitazioni: lei era troppo bagnata, loro troppo duri, non serviva prestare attenzione. Andrys sollevò il bacino mentre il fratello spinse in avanti con tutto il corpo e furono una cosa sola con Domino accendendo al massimo il loro potere. Il ventre della spadaccina non fu solamente un turbine di sensazioni intense derivate dalle loro energie, ma fu anche uno spettacolo visibile: la pelle di Domino infatti non bastava per eclissare l'energia che trasudava da quelle enormi verghe. Non si erano limitati a spalancare il suo culo e la sua intimità in un colpo solo, gonfi e pulsanti di vene stracolme di energia, no: l'avevano anche fatta traboccare con quella forza detonante che solo la loro combinazione di corpi possedevano. Erano uniti anche nel sesso a quanto pareva e lo spettacolo non era inferiore ad una luce stroboscopica da discoteca direttamente nel suo ventre. E il paragone non sarebbe stato errato, perché ben presto i gemelli iniziarono a danzare con lei.
    Ooohh... questo culo è anche meglio...
    No, non fu l'alcol a parlare, oramai a forza di bruciare energia stavano smaltendo praticamente tutto e ben presto sarebbero tornati al massimo della lucidità (più o meno), Orikan si lasciò sfuggire quel commento in un moto di pura gioia perché il culo di Veronica era grazioso e stretto, ma quello di Domino gli permetteva di affondare da subito tutta la sua carne e trovare anche quelle deliziose natiche, abbondanti e toniche, che ora stringeva con le mani e schiacciava intorno alla base del suo membro mentre spingeva dentro di lei. Andrys invece era troppo assuefatto dal calore dell'intimità di Domino per fare qualsiasi commento, finalmente anche lui aveva penetrato una donna e non poteva fare a meno di esplodere di gioia mostrando tutto il suo entusiasmo a colpi di cazzo dritto verso l'entrata dell'utero di Domino. I gemelli presero a spingere con forza crescente e passione senza freni: se la frase di Orikan non fosse bastata a farle venire dei dubbi, Domino si sarebbe resa conto in quel momento che per quanto inesperti quei due non erano assolutamente alla loro prima esperienza: le stringevano le carni e pompavano con forza dentro di lei come dei tori da monta, impossibili da frenare. Sarebbero dovuti giungere al culmine in un battibaleno ma invece non fu così, anzi continuavano a spingere e diventavano sempre più violenti, accendendo di energia elementale i loro corpi. In poco tempo smisero di giocare singolarmente ed iniziarono a fare gioco di squadra: si spinsero uno verso l'altro per chiudere le distanze con Domino, incrociando le posizioni delle braccia: Orikan passò dal culo al seno di Domino per schiacciarlo contro la faccia del fratello, mentre Andrys spingeva in avanti afferrando le natiche della donna, così da scandire il ritmo secondo il proprio volere e azzerare quasi del tutto le possibilità di Domino, così che a gestire il rodeo sarebbero stati loro due. Con Orikan schiacciato sulla sua schiena e Andrys sul suo petto, la spadaccina poteva godere non solo di quelle verghe esagerate ma anche dei loro fisici scolpiti, ora totalmente in tiro per concederle l'esperienza sessuale più DETONANTE della sua esistenza!
     
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    Il fuoco non purifica, annerisce.

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    Non c'era nessuna possibilità che quei dannati fossero veramente vergini! Lo confermarono subito dopo con quella frase criptica di Orikan, ma Domino ne fu già incredibilmente sicura appena la violarono ed iniziarono a muoversi dentro di lei. Cercò di mantenere quell'espressione calma e lasciva per tutto il tempo, ma quando li sentì entrare nel suo corpo così virili, caldi e pieni di energia non riuscì assolutamente a trattenersi ed inarcò la schiena di piacere, alzando lo sguardo verso l'alto lanciando un grido di pura goduria, un istante prima di ritrovarsi chiusa in una morsa tanto piacevole quanto letale. Erano forti, caldi, accoglienti, sprizzavano virilità da ogni poro. Erano anni che non si sentiva stretta in quel modo così passionale, nessuno era riuscito a farla sentire come una ragazza indifesa in cerca di un abbraccio come loro due, la differenza era che quello non aveva niente a che vedere con un abbraccio affettuoso o paterno, perché i suoi buchi stavano letteralmente impazzendo. Non aveva bisogno di vedere le luci che esplodevano nel suo ventre, preferì piuttosto soffocare i suoi gemiti sullo schienale della poltrona mentre si gustava quell'abbraccio perverso, riusciva a sentire chiaramente i loro colpi decisi, quel ritmo crescente e la passione aumentare come se dovessero esplodere da un momento all'altro. Quella non era la loro prima volta, anzi non si trattava semplicemente del vigore ottenuto dal loro potere risvegliato, era qualcosa di più: come un talento innato. Un talento perverso che non riguardava solo le armi sacre che impugnavano ma anche il modo in cui vibravano le loro verghe. Aveva molte domande a quel punto, ma non aveva la minima intenzione di perderci tempo in una situazione del genere. Voleva una cosa sola e gliela chiese senza vergogna.
    Più forte... più forte! Fatemi urlare! Datemi tutto il ostro vigore! Più forte!!!
    Si strinse ad Andrys con le braccia e con le gambe, schiacciando il seno contro di lui così che sentisse quanto turgidi ed eccitati fossero i suoi capezzoli, mentre con i fianchi assecondava le spinte di Orikan, facendo sbattere il suo morbido fondoschiena contro il suo bacino lasciando che i suoi umori lo lubrificassero rendendo così osceni i suoni che avrebbero dato vita alla sua unione. Cercò di trattenere gli spasmi ansimando sulla stoffa della poltrona, addirittura mordendola per tentare di contenersi, ma quando spalancò le labbra non fece altro che esplodere completamente di passione e non poté trattenerla tutta per sé: allungò la mano destra verso la nuca di Orikan attirandola verso di sé, mentre con le labbra si fiondava sulla bocca di Andrys per primo, baciandolo intensamente. Poi senza staccarsi dal primo giovane si spostò anche su Orikan, donando al fratello lo stesso identico bacio, caldo, umido e perverso in modo che le lingue potessero danzare assieme. Poi, ingorda, decise che voleva sentire anche le loro lingue assieme dentro di sé, non solo i loro cazzi, quindi li attirò uno contro l'altro in modo che tutte e tre le bocche fossero unite in un perverso banchetto, leccandoli e baciandoli entrambi senza risparmiare nessuno, il tutto mentre il suo corpo si stringeva e si contorceva su di loro, intorno a loro, impaziente di sentirli finalmente al culmine.
     
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    The unseen BOOB, is the Fappest
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    La libidine era oramai alle stelle, i gemelli si erano concessi perversioni soddisfacenti con la papessa ma non era niente in confronto a questo: Veronica si era lasciata guidare da due perfetti idioti, il loro era stato più simile ad una masturbazione di gruppo. Quello che stava facendo Domino invece era l'esatto opposto: il suo corpo perfetto danzava verso quello dei gemelli, assecondandoli non perché fosse succube ma sapeva cosa voleva. Le carni stringevano quelle verghe, non timorosa della loro energia ma affamata e ne chiedeva sempre di più, con le grida, gli spasmi e i sussulti che strappava anche ai gemelli, oramai totalmente assuefatti da lei. Andrys si perdeva in ogni singolo momento sfregandosi contro gli addominali e i seni perfetti della donna, Orikan scivolava con tutto il petto sulla sua schiena sinuosa, uno scivolo perverso che indirizzava tutta l'attenzione sul suo fondoschiena. Gli umori di Domino schizzavano e rimbalzavano sui loro sessi in modo da rendere ogni affondo che si susseguiva sempre più forte e piacevole, sembrava un circolo vizioso senza fine e più andavano avanti, più il vigore dei gemelli piuttosto che scemare aumentava, incrementato anche dall'elemento che attraversava quei cazzi turgidi e invincibili, destinati probabilmente ad esplodere. Ma Domino non li temeva, perché lei era una guerriera e poteva sopportare ogni perversione, per questo il momento era tanto perfetto! Fu Domino stessa a supplicarli di dar loro un gran finale col botto, cosa che i gemelli non potevano negarle soprattutto dopo che aveva concesso loro un bacio unico nel suo genere: di norma baciare il proprio fratello non è un opzione appetibile per nessuno ma in quel momento, fusi tramite la lingua di Domino, loro tre non erano entità distinte ma un solo essere di pura perversione che non poteva far altro che gridare. I testicoli si fecero compatti, le verghe più turgide e le cappelle iniziarono a vibrare come dei missili impazziti. Non potevano più a trattenersi. Il culmine del loro orgasmo richiedeva uno sfogo folle, non importava a nessuno dei due di essere volgare quindi Andrys prese l'iniziativa e sbatté le mani sulle natiche di Domino così forte da lasciarle il segno, ma proprio quando fu sul punto di gridare tutta la sua estasi il fratello Orikan gli strillò sopra, aggrappandosi a Domino e sfogando tutta la sua eccitazione repressa.
    OOOOH SI! Vengo! Vengo Cazzo! Ti ingravido il culo Inky Rose!!!
    Quello era certamente un momento in cui perfino Andrys avrebbe potuto guardare perplesso il fratello, ma non c'era tempo, l'orgasmo aveva la priorità. Si rivelò qualcosa di incredibilmente esplosivo ed intenso. L'intimità di Domino venne invasa da seme densissimo e bollente, reso incandescente dal suo elemento e più le riempiva l'utero, più ribolliva alzando sempre di più la temperatura. Orikan lanciò i suoi fiotti elettrificati dentro il suo culo invece, ogni stilla era una scossa di piacere che dal ventre le avrebbe risalito anche il cervello così che tutte le pulsazioni fossero un piacere continuo e ridondante, le corde elettriche di una chitarra che lanciava una melodia perversa solo per lei. Fu un orgasmo lunghissimo e intenso dove i gemelli si strinsero a lei sfoggiando tutta la loro muscolatura e ansimando nel mentre, poi crollarono entrambi. Andrys era già sul divano, quindi si limitò semplicemente a sprofondare con le braccia e la testa sui cuscini. Orikan invece crollò all'indietro, sul tavolo davanti al divano, riuscendo a non sdraiarsi solo perché aveva prontamente piazzato le mani più indietro delle spalle. Entrambe ansimavano, mentre le loro verghe si liberavano degli ultimi fiotti di quell'orgasmo. Tuttavia, per quanto loro potessero sembrare provati, le loro mazze erano ancora incredibilmente turgide e vigorose, specialmente perché, a dirla tutta, l'immagine porno di Inky Rose aveva risvegliato entrambi.
     
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