They did nothing wrong

per i Cavalieri e Amy

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    " Molto Male "

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    Se persino Raiko consigliava di stare per un po' lontani da Domino a causa del suo temperamento difficile, allora voleva dire che era davvero meglio girarci a torno e lasciarla sbollentare. Dopotutto Domino non era una ragazza cattiva, ma quando stava sulle sue era meglio essere cauti, Evan sapeva bene che qualsiasi aiuto le avrebbero dato avrebbe semplicemente peggiorato la situazione gettando benzina sul fuoco, anche se resistere dal tormentarla e infierire poteva essere difficile. Chissà che tipo di rapporto aveva stretto Raiko con Domino mentre dormivano, magari erano diventate amicone del cuore? Con abbracci e pigiama party? Nah, impossibile, Raiko non avrebbe potuto indossare un pigiama senza farlo esplodere al primo movimento.
    Il cavaliere pur mantenendo le braccia conserte e un aspetto concentrato, tese immediatamente le orecchie verso Bowen non appena lui propose di mandare Evan a chiedere scusa a Domino. Si sentì stranamente lusingato da quella presa in giro, dopotutto non era totalmente falso ciò che aveva detto il ragazzo, ma ciò basto comunque per far comparire delle gocce di sudore sulla fronte di Evan che andarono ad aumentare ad ogni parola detta dal diavoletto. Bei regali?! Ma dove?! Lasciare lui da solo con Domino o con Raiko voleva dire liberare la volpe nel pollaio. No, il ragazzo si sarebbe occupato di qualcosa adatto al suo temperamento e alle sue attitudini, e doveva avere al suo fianco qualcuno che lo controllasse, per il bene della loro reputazione e per evitare che Veronica scoprisse... l'erotomane che era nascosto in lui. Krolia sarebbe stata una badante perfetta: sapeva come prenderlo e come tirargli il guinzaglio quando faceva il buffone.

    Dobbiamo lavorare come una squadra, quindi appena avrò del tempo libero compilerò delle schede dividendo il tempo. Per questione di comodità, Bowen tu lavorerai per conto tuo e ti allenerai con Krolia, sempre se a lei e la papessa sono d'accordo. Preferirei occuparmi io della scelta delle mansioni come facevo un tempo, con la mancanza di Abramo abbiamo più cose di cui occuparci.
    Evan guardò con riverenza Veronica e Raiko, prima di chinare il capo chiedendo il permesso, per poi alzarsi. Non voleva mettere in discussione la sua autorità, ma senza girarci troppo intorno, Veronica era ancora una bambina e quindi secondo lui poco pratica di queste cose, preferiva gestire il suo gruppo lui stesso. Avendo Krolia al suo fianco ne approfittò poggiando una mano sopra la sua spalla guardandola con un certo sorriso. Non era una cosa che faceva spesso e sapeva che sarebbe stato parecchio strano, ma Evan le stava chiedendo di dare il meglio di lei, sapeva di potersi fidare di lei e di poter contare sopra il suo aiuto, e voleva che lei facesse lo stesso.
    Io andrò immediatamente a recuperare la lista dei cimeli rubata da Evelynn, potrebbe esserci qualcosa che ho già visto lì in mezzo e considerando che due di noi hanno armi magiche, non vorrei fossimo i prossimi sulla lista. Bowen e Krolia, voi due potete scegliere cosa fare per prima, ma mi raccomando Krolia, evita che Bowen faccia qualcosa di cui potremmo pentirci tutti.
    Detto questo rientrò la sedia nel tavolo e si sfregò le mani impaziente di iniziare a lavorare. Quella giornata era stata semplicemente fantastica, dovevano fare più spesso mangiate di questo genere, magari con più patate. Evan finalmente comprendeva perché gli americani amavano così tanto i barbecue e perché fossero così grassi, e ne avevano effettivamente tutte le ragioni. Aspettata Krolia e ascoltato ciò che aveva da dire, si sarebbero diretti verso l'uscita, sazi di pancia e di entusiasmo.
     
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    Ogni tanto Krolia guardava verso Raiko per scoprire se anche lei ogni tanto si lasciava andare a guardare la piccola Veronica intenerita in lotta contro se stessa per non strapazzarla di coccole. Non poteva essere l'unica lì dentro a sentirsi in quel modo, e sperava di trovare una "compaga di sventure" in lei, ma sicuramente Raiko era molto più abituata di Krolia a stare in compagnia di Veronica. Adesso che conosceva il suo passato, che aveva conosciuto con quanta dedizione si era prodigata per il suo ruolo e che già da così piccola aveva un alto senso del dovere gliela rese ancora più angelica di quanto non fosse. Quando Bowen chiese di Domino, vide la papessa un pizzico perplessa, ma ci pensò Raiko ad intervenire suggerendo loro di lasciarla stare e di lasciarla sbollentare poiché sarebbe stata lei stessa a farsi viva. In effetti Krolia riusciva a comprendere i suoi sentimenti, probabilmente anche lei al suo posto avrebbe voluto rimanere da sola per schiarirsi le idee e per sbollentare anche un poco la rabbia. Infondo nemmeno Krolia aveva tutta questa voglia di affrontarla subito.
    La signorina Raiko ha ragione. In questi casi è meglio aspettare. affermò per rassicurare i loro compagni con un sorriso. La cena era giunta al termine e la piccola e dolce papessa si alzò in piedi assegnando loro dei compiti per non rimanere fermi con le mani in mano. Anche se dava gli ordini come un vero capo, Krolia non riusciva a smettere di guardarla come si guarda un cucciolo. Non poteva farci niente, era adorabile e non riusciva proprio a scindere il suo ruolo da quel faccino giovane. Fortuna che era una persona riservata e quindi non avrebbe mai osato abbracciarla come farebbe con una nipotina. Bowen pensò subito di affidare ad Evan il compito di cercare nelle biblioteche ed a lei di socializzare. A quelle parole Krolia sorrise anche se non fu del tutto sincera con se stessa, non aveva così voglia di conoscere altra gente, ma si disse che forse sarebbe servito per il futuro e capire anche con chi poter collaborare. Evan però si fece avanti e dichiarò di voler fare una lista ed una scaletta per suddividere al meglio i compiti che Veronica aveva assegnato loro. La donna si grattò la nuca un pizzico perplessa pensando che infondo tutte e tre dovevano fare ciò che aveva suggerito Veronica, sia la ricerca, che allenarsi che conoscere gli altri. Quando Evan poi le disse che dovevano scegliere cosa fare per prima, la ragazza si guardò un attimo i piedi perplessa, sicuramente non poteva iniziare ad allenarsi da subito non avrebbe dato il meglio di sé rendendo vani i suoi sforzi. Ci avrebbe pensato poi con calma a parlare con Bowen ed Evan, in tanto pensò che fosse meglio togliere il disturbo.
    E' stato un vero piacere cenare in vostra compagnia. Vi auguro una buona serata. salutò con una riverenza e poi seguì i suoi compagni verso l'uscita della stanza già pronta a darsi da fare.
     
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