[Combattimento] Tutta colpa dello stress!

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    Nome partecipanti: Selenya Von Sokolov VS Seichi Kinoshita
    Livello partecipanti: 2 VS 3
    Energia partecipanti: Champion VS Raijin
    Numero di partecipanti: 2
    Livello del Potere: 2 VS 3
    Abilità Fisiche G1: Gigas 3, Mach 3, Shell 3, Jumper 2, Sense 3, Strike 3, Vision 3, Energy 4, Charge 4
    Abilità Fisiche G2: Gigas 5, Mach 3, Shell 3, Jumper 3, Sense 3, Strike 3, Vision 3, Energy 3, Charge 3
    Tecniche Personali G1: Energy drainage, Sensory deflagration, Sensory explosion, Sensory deprivation, Sensory tremor, Energy destruction, Frozen force, Relative speed, Fragmented defence
    Tecniche Personali G2: Crash the Party, Breach the Walls, Reap The Weak, Hunt The Meek, Shatter Their Hope, Force Your Way, Prove Their Worthlessness, Nullify Their Victory, Hound Down The Prey, Send Them Off, Unleash, Arm, Raze,
    Arti Magiche/Occulte G1: Ninjutsu #1: Moltiplicazione, Ninjutsu #2: Evocazione di munizione e di armi, Ninjutsu #4: Stretta di ferro, Ninjutsu #5: Passo energetico, Ninjutsu #7: Laccio Energetico, Ninjutsu #8: Ombra furtiva, Ninjutsu #9: Shigan, Ninjutsu #10: Rankyaku, Ninjutsu #12: Lancio Potenziato, Ninjutsu #13: Air Hike, Ninjutsu #17: Geppu
    Rinjutsu #2: Lampo Fumogeno, Rinjutsu #3: Gabbia Incrociata, Rinjutsu #5: Corpoviscido, Rinjutsu #4: Scudo crociato, Rinjutsu #6: Barriera elastica, Rinjutsu #8: Tekkai Profondo, Rinjutsu #9: Tekkai Skull, Rinjutsu #10: Liberatore crociato
    Antlomanzia #1: Sfera di Acqua solida, Antlomanzia #4: Umidità, Antlomanzia #5: Sorgente, Antlomanzia #6: Gelo, Antlomanzia #7: Marea Illusoria, Antlomanzia #9: Forza respingente, Antlomanzia #10: Acquapulsar, Antlomanzia #14: Lancia di Neve, Antlomanzia #15: Arma congelante, Antlomanzia #16: Spirale acquatica, Antlomanzia #17: Velo di Nebbia, Antlomanzia #19: Muro Acquatico, Antlomanzia #20: Gelo Energetico
    Blacksmith #1: Forgia, Blacksmith #3: Polvere riparante, Blacksmith #4: Tizzone d'Acciaio, Blacksmith #5: Tizzone Puro, Blacksmith #7: Riforgiare, Blacksmith #9: Tizzone Silente, Blacksmith #10: Tizzone camuffato
    Arti Magiche/Occulte G2: Ninjutsu #2: Evocazione di munizione e di armi, Ninjutsu #4: Stretta di ferro, Ninjutsu #5: Passo energetico, Ninjutsu #7: Laccio Energetico, Ninjutsu #8: Ombra furtiva, Ninjutsu #10: Rankyaku, Ninjutsu #13: Air Hike, Ninjutsu #15: Respiro, Ninjutsu #16: Prigione di luce, Ninjutsu #17: Geppu
    Rinjutsu #1: Tekkai Parziale, Rinjutsu #2: Lampo Fumogeno, Rinjutsu #4: Scudo crociato, Rinjutsu #8: Tekkai Profondo, Rinjutsu #9: Tekkai Skull, Rinjutsu #14: Restrizione forzata
    Geomanzia #5: Scudo terrestre, Geomanzia #7: Sollevamento, Geomanzia #8: Ariete, Geomanzia #12: Guscio spirituale, Geomanzia #13: Tornado di polvere, Geomanzia #17: Passaggio roccioso, Geomanzia #19: Tagliola terrestre
    Sephiroth 1: Richiamo di Gaia, Sephiroth 3: Nixtamal, Sephiroth 5: Izta, Sephiroth 8: Aegiale, Sephiroth 9: Mecaxochitl, Sephiroth 13: Lancio di Gaia
    Armi & Equipaggiamento G1: Arma personale: Tsumegariki, Dao (Affilatura +), Beretta M92FS [Pistola] x2, Caricatore per pistole x5, Kunai x2, Shuriken x2, Tanto x2, Kusarigama x2
    Armi & Equipaggiamento G2: Arma personale: Govelu (Impatto +), Libro delle arti di Umbra (Dono del Patto), Red Cyclop, Segnalatori x15, Radar, Droga: Tonico Energetico x1
    Luogo: Normalissima fermata della Metropolitana di Roma.
    Vi si accede da ambo i lati attraverso una doppia fila di scale mobili, intervallate da una scalinata centrale, che la collegano ai piani superiori della metro. Le dimensioni della fermata contano una lunghezza complessiva di 70 metri x 15 metri di larghezza prima di raggiungere i binari situati da ambo i lati: ognuno di essi è accessibile da un gradino dell'altezza di circa mezzo metro e aggiunge una larghezza di 5 metri a quella della stanza. Il soffitto, infine, è alto quattro metri. Alle estremità della fermata, a intervalli regolari, sono inoltre situate delle colonne rettangolari di circa un metro l'una, mentre nel mezzo esatto vi sono anche tre distributori automatici alti due metri ciascuno ... infine, a un intervallo di circa 10 metri le une dalle altre, proprio nel centro della fermata vi sono tre paia di panchine posizionate in modo da darsi le spalle le une con le altre.

    Selenya parlato
    Selenya pensato
    Narrazione

    "Dannazione ... maledetto ammasso di carne ambulante, lui e quella melma acida che si porta appresso hanno quasi distrutto la mia bellissima carnagione. Fortuna che guarisco in fretta, altrimenti a quest'ora invece di questo fastidioso prurito probabilmente sarei già all'obitorio ...", borbottò la russa tra sé e sé, massaggiandosi infastidita l'avambraccio sinistro. Per sua fortuna era riuscita a riprendersi piuttosto bene dopo lo scontro con quel coso, all'interno del Labirinto ... certo, se si escludeva che aveva perso la sua preziosa lanterna e che, dopo quella sconfitta, non era nemmeno più riuscita a prendere sonno.
    La consapevolezza di essere stata battuta in quel modo le bruciava ancora, al punto che nei giorni precedenti il suo carattere già di per sé tutt'altro che facile da trattare era se possibile persino peggiorato ... e per sfogarsi, ovviamente, aveva intensificato ancora di più le proprie sessioni di caccia. Solo nei giorni precedenti era riuscita a mettere le mani su una decina buona di giovani fanciulle, la maggior parte delle quali, probabilmente, avrebbe finito con lo scoprire di essere misteriosamente incinta entro la fine del mese ... lo stress dovuto alla sconfitta era stato tale da renderla, se possibile, persino più violenta e imprudente di quanto fosse solita essere abbandonando totalmente il modus operandi altrimenti freddo e calcolatore mantenuto fino ad allora. Non che non prendesse le sue buone precauzioni: semplicemente, laddove prima cercava di far passare inosservata la sua attività ora non pareva altrettanto disposta a farsi scrupoli nel catturare sempre più prede da usare come incubatrici per la sua preziosa progenie.
    Per questo, anche quel giorno, era giunta sin li. Era ormai da un paio di giorni buoni che aveva messo gli occhi su una giovane nonché vergognosamente attraente tiranide: la piccoletta, oltre a vantare una magnifica chioma rosata e dei lucenti occhi color indaco, era fornita anche di un corpo a dir poco sensuale, che a due seni abbondanti abbinava un bel fondoschiena sodo e due paia di ali anch'esse rosate. Poco importava che a ciò si aggiungessero quattro braccia e un paio di antenne, rimaneva comunque un bocconcino di primissima categoria che non poteva assolutamente lasciarsi sfuggire.
    La giovane lavorava come cantante presso un bar del centro, e per questo, proprio come quella sera, era solita rincasare abbastanza tardi. Era infatti quasi mezzanotte, e la fermata, sebbene comunque illuminata, era praticamente deserta così come lo sarebbero stati, probabilmente, i treni in arrivo: uno scenario perfetto per iniziare ad avvicinarla, poco a poco, per poi, una volta nella sicurezza dei bagni del treno, poterne favorire come meglio preferiva.
    E quindi eccola li, la russa, comodamente seduta a gambe accavallate su una delle panchine in attesa del momento giusto per entrare in azione.
    Per quella sera, aveva deciso di optare per un abbigliamento elegante ma non eccessivamente sfarzoso composto da dei larghi pantaloni in piega color inchiostro con dei motivi a forma di rose blu e decorarne la caviglia, accompagnati da un'elegante camicetta in seta color lapislazzuli, leggermente sbottonata sul davanti, le cui maniche erano temporaneamente alzate fino ai polsi, e infine da degli stivaletti in cuoio nero. La chioma, di una bellissima sfumatura color ghiaccio, era in quel momento raccolta in una morbida crocchia, con solo qualche ciuffo che le ricadeva sulle spalle ... infine, degli pendenti in argento e swarovski terminavano il suo abbigliamento.
    Con sé aveva portava, ovviamente, la propria preziosissima spada temporaneamente rinfonderata sul fianco sinistro mentre sul destro spiccava la beretta anch'essa a riposo.
    Stava ancora osservando, non senza una leggera nota di frustrazione, il proprio avambraccio da poco ripresosi dallo scontro quando finalmente, dalle scale mobili alla sua sinistra apparve la tanto ambita preda. Selenya sorrise silenziosamente, osservando famelica la giovane che, forse intimorita dall'ora tarda e dalla non eccessiva illuminazione della fermata, si guardò apprensivamente attorno prima di avvicinarsi all'orlo della fermata osservando il tabellone delle fermate ...
    "Bene, direi che è ora di mettersi al lavoro.", pensò la russa, alzandosi con lentezza quasi misurata dalla propria postazione per poi avvicinarsi a passo celato alle spalle della giovane ... attese solo qualche breve istante, prima di afferrarla rudemente per il polso e spingerla col proprio peso contro la colonna più vicina. La tiranide cercò inutilmente di divincolarsi, ma le tossine della russa aveva già iniziato a fare effetto ottenendo come risultato il farla indebolire sempre di più, fino a quando si ritrovò praticamente priva di energie tra le braccia della mannara balbettando, disperata: "F-ferma! C-che cosa vuoi da me? Lasciami andare.", mugolò, in un soffio, senza tuttavia riuscire a fare effettivamente nulla contro la forza superiore della donna.
    Selenya sorrise, in un modo quasi dolce, specialmente se si teneva conto dei motivi che l'avevano condotta sin li, prima di rispondere: "Tranquilla, piccola. Quando avrò finito con te non ricorderai nulla di questa spiacevole esperienza ... quindi ti consiglio di fare la brava, e seguirmi senza fare storie.", disse, perfettamente calma. Ormai, Amnesia era rientrata in azione, e ora che si trovava nel suo elemento nessuno avrebbe potuto fermarla ... forse.

    YGCwMuH

    ₪ Selenya Von Sokolov ₪


    ₪ Status Fisico:
    Illesa
    ₪ Status Psicologico: Frustata e sotto stress, ma felice di potersi finalmente sfogare
    ₪ Energia: 80/80 (Riserva energetica diminuita)
    ₪ Tecniche usate: ///
    ₪ Potere: Livello 2
    - Per infliggere un malus la tecnica che lo evoca deve causare almeno una ferita di entità media. I malus di tipi diversi possono sovrapporsi ma quelli dello stesso tipo non sono cumulabili.
    - Ogni malus ha la durata di 3 turni, qualora il malus venga inflitto nuovamente il conteggio si resetta e rimarrà valido per altri 3 turni.
    ₪ Note:
    - Tsumegariki fianco sx
    - Beretta fianco dx



    Edit: Sistemato piccolo errore di trascrizione delle abilità fisiche.


    Edited by EllariaSand - 3/7/2019, 12:55
     
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    Ultimamente stava trascorrendo molto più tempo del previsto nell'impero Romano. Prima per lavoro, poi per risolvere una situazione sentimentale particolarmente problematica, ed ora infine ci si ritrovava per hobby. Non si poteva di certo dire che quello fosse l'unico motivo - in parte, in realtà principalmente, aveva preferito prolungare la sua permanenza per ritrovare una certa 'eroina' che era scappata un po' troppo presto. Ciò nonostante, la sua caccia all'uomo quella giornata era stata sospesa. Perché? Beh, per hobby appunto. Di ritorno da uno dei svariati locali in centro, portava in spalla quella che era chiaramente una fodera nera per chitarre, tenuta appunto sulla spalla sinistra. Con le mani in tasca camminava tranquillo, indossante un completo che, come tipico del licantropo, comunicava una certa eleganza nonostante fosse composto da poco e senza vantare troppi accessori. Giacca, camicia, pantaloni e scarpe, ovviamente oxford. Il nero prevaleva come colore principale, accompagnato da un sobrio bianco: forse poco appariscente per una serata spesa a suonare, ma d'altronde quella del chitarrista era un'identità che Seiichi non voleva condividere con nessuno e preferiva tenere segreta per sé. Non perché fosse negato, anzi era dannatamente bravo, ma quella della musica era una passione che lo rendeva più umano, e lui non voleva assolutamente che la sua infamia venisse minata. Doveva essere temuto, apparire come una figura autoritaria e forte, da rispettare. Non lo sapeva nessuno e nessuno doveva saperlo, neppure Cleo che lo accompagnava ovunque, avendole piuttosto detto che era uscito a fare compere.
    Quando finalmente i suoi passi lo portarono nella metro romana, scese le scale con la stessa tranquillità con la quale aveva camminato sino a quel momento. Fu allora che scorse una coppia di donne attaccate ad una delle colonne, la prima. Relativamente vicine alle scale, distanti circa dieci metri da lui e poste poco più in là rispetto al tabellone delle fermate. La prima cosa che gli venne da pensare non fu affatto uno stupro, ma anzi la sua mente perversa viaggiò di molto con la fantasia, anche perché entrambe sussurrarono qualcosa di impercepibile alle orecchie del mannaro nonostante il silenzio, fin troppo distanti. Prese ad avvicinarsi lui stesso al tabellone con estrema nonchalance, non guardando esso tuttavia, ma loro due. Gli occhi dorati del lupo quasi brillavano illuminati dalla luce della metro, dando vita ad uno sguardo decisamente inusuale e che non pareva intenzionato a staccarsi dalle due, all'apparenza privo di vergogna, pudore, o qualsiasi tipo di emozione. Solamente quando e se sarebbe stato più vicino, a circa sette metri di distanza, avrebbe iniziato a percepire tutto appieno: feromoni, tossine e ciò che ne derivava.
    "Accidenti, bocca di rosa... va bene metter l'amore sopra ogni cosa, ma non ti sembra di star esagerando?"
    L'espressione rimasta neutra e quasi glaciale del licantropo finalmente si spezzò in un sorriso divertito, rimanendo però con le mani in tasca e gli occhi puntati su di loro. Le sue fantasie lo avevano tradito e deluso, quello non era sfortunatamente l'inizio di una piccante unione ma un vero e proprio delitto in corso. Delitto che, francamente, il mannaro non comprendeva affatto: colei che teneva per il polso l'altra e la spingeva contro il pilastro era un esemplare di femmina tanto avvenente quanto, se non ancor di più, la vittima. Continuava a camminare a passo pacato e rilassato verso di loro senza fermarsi, il mannaro, chiaramente non turbato da ciò che stava accadendo né dal fatto che la donna dai capelli azzurri avesse chiaramente dimostrato di essere una combattente, i capelli neri dell'uomo lasciati liberi e lunghi seguendo i suoi movimenti.
    "Coraggio, davvero un fiore come te ha bisogno di arrivare a tanto? Lascia andare la farfallina."
    Forse troppo ruffiano, ma il mannaro comunque riconosceva di star trattando con il gentil sesso e dunque non poteva porsi in maniera subito troppo prepotente. Nonostante nella sua voce vi fosse quasi una supplica, a meno che una delle due non avesse tentato di fermarlo lui avrebbe continuato a camminare verso di loro, sempre placidamente, come se fosse qualcosa di ineluttabile che eventualmente le avrebbe raggiunte ed era pienamente a conoscenza di questo suo status. Stava sottovalutando la situazione? No, anzi, al contrario: si stava assicurando di studiarla con la dovuta attenzione.



    zJWFp1n
    狼 Fisico: Illeso
    狼 Psiche: Calmo
    狼 Energia: 80/80
    狼 Potere: Livello 3, Inattivo
    - Fintanto che il potere è attivo, Seiichi ottiene un bonus sulla velocità del 50%, la distanza massima dello scatto aumenta di altrettanto.
    - Le proiezioni che può generare attraverso le tecniche hanno una resistenza superiore alla carne di Seiichi, possono allungarsi dal suo corpo per un massimo di 2,5 metri e vanteranno di un bonus sulla forza del colpo del 50%
    - Ogni volta che Seiichi attiva una tecnica, subisce o infligge una ferita di almeno media entità, ottiene 3 punti Frenzy, fino ad un massimo di 15. Consumando 5 punti Frenzy può azzerare completamente un malus attualmente in corso sul suo fisico che diminuisca la sua forza, la sua velocità, i suoi sensi, la sua capacità di salto o la resistenza fisica. Fintanto che i punti Frenzy sono al massimo, la portata delle proiezioni raddoppia.
    狼 Tecniche Attivate: //
    狼 Tecniche Attive: //
    狼 Note: Chitarra in spalla, sx.
    +50% Sense (Licantropo)
    +25% Gigas (Licantropo)

     
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    Selenya parlato
    Selenya pensato
    Narrazione

    Un sorriso compiaciuto le si delineò sulle labbra, mentre osservava silenziosamente compiaciuta i vani tentativi di liberarsi della piccola tiranide che, sempre più terrorizzata, aveva anche iniziato a singhiozzare disperatamente, supplicandola: "P-per favore ... non le ho fatto nulla di male! La prego, mi lasci o io ... io ...", la russa alzò divertita un sopracciglio, forse a invitarla a proseguire, quando dei passi estranei non spinsero entrambe a voltarsi ... gli occhi della tiranide si illuminarono, mentre cercava di attirare l'attenzione del licantropo, "Aiuto! La prego ... n-non riesco a liberarmi, il mio corpo è così debole.", disse, quasi con le lacrime agli occhi.
    Selenya sospirò esasperata, chiudendo gli occhi per un istante.
    Tre giorni ... tre dannatissimi giorni di pedinamenti assidui e instancabili, una caccia assidua e spietata che l'aveva condotta sin li, a un passo dal potersi finalmente liberare di quella sensazione di stress opprimente che la perseguitava sin dalla fine della missione, concedendosi una bella monta prima di tornarsene a casa. E invece compariva quel tipo, con quei fastidiosissimi modi pacati e la convinzione di poter comprendere il motivo che l'aveva condotta sin li: come se, poi, dovesse dare delle spiegazioni a tutti quelli che le mettevano i bastoni tra le ruote! Insomma, per farla breve, la russa era molto, molto arrabbiata.
    Si voltò: lentamente, mentre le iridi color oltremare si posavano irritatamente calcolatrici sul giovane calibrandone silenziosamente la forza. Era calmo, troppo calmo perché si trattasse di un individuo qualunque ... probabilmente, anche lui era un combattente, proprio come lei e in quel caso difficilmente avrebbe potuto cavarsela in fretta.
    Sospirò, osservandolo avvicinarsi, lentamente ma progressivamente, e quando comprese che non aveva la banché minima intenzione di fermarsi sospirò, esasperata: "I miei complimenti, principe azzurro. Davvero, sono commossa ... sfortunatamente per te, però, io ho i miei buoni motivi per essere qui e sicuramente sarai tu a farmi cambiare idea. Ergo ... che ne dici di toglierti dai piedi e tornartene a casa? Un bel giovane come te deve avere qualcuno ad attenderlo, no? Perché non torni da lei, e mi lasci ai miei affari?", chiese, lasciando correre la mancina sul collo della tiranide. Non la uccise, semplicemente iniziò a stringere fino a quando quella, ancora sommersa dalle lacrime e dai singhiozzi, non chiuse gli occhi svenendo tra le sue braccia: la depositò quindi delicatamente a terra, con una dolcezza certamente inattesa da parte di qualcuno che era giunto sin li per violentarla, il tutto senza mai perdere d'occhio il licantropo ovviamente.
    Solo allora si sarebbe rialzata, sfoderando rapidamente la beretta con la destra e puntandola dritta dritta contro la fronte del giovane.
    Sospirò, osservandolo procedere, imperterrito, verso di lei.
    "Beh ... se proprio insisti ...", abbassò rapidamente la beretta, e se inizialmente si sarebbe potuto pensare che volesse colpirlo alla testa, tale repetino cambio di traiettoria avrebbe invece diretto il colpo dritto dritto al fianco sinistro di lui. Allo stesso tempo, sarebbe ricorsa rapidamente all'Antlomanzia N° 1, evocando sulla mancina ben due sfere di acqua compressa del diametro di 10 cm e dirigendole rispettivamente alla sinistra e alla destra del giovane al doppio della propria velocità: così facendo gli avrebbe tagliato ogni via di fuga, in quanto se si fosse spostato su uno dei due lati per evitare il colpo della beretta avrebbe invece incontrato una delle due sfere compresse.
    Era arrabbiata, e per quanto la sua ira non si palesasse certo in improvvisi e furiosi scoppi di rabbia, il giovane si sarebbe comunque trovato ad affrontare un rabbia altrettanto temibile e spietata.

    YGCwMuH

    ₪ Selenya Von Sokolov ₪


    ₪ Status Fisico:
    Illesa
    ₪ Status Psicologico: Ancora più frustrata e sotto stress, perché un principe azzurro le ha rovinato il divertimento
    ₪ Energia: 70/80 (Riserva energetica diminuita)
    ₪ Tecniche usate:
    Antlomanzia #1: Sfera di Acqua solida x2
    Base della manipolazione acquatica a partire dall'energia nel proprio corpo, l'utilizzatore materializza dalle proprie mani per poi lasciarle volteggiare in maniera inoffensiva intorno a sé fino ad un massimo di 3 sfere d'acqua molto compatte. Ogni attivazione aggiunge una sfera. Queste palle di acqua hanno un diametro di 10 cm e possono essere lanciate al doppio della velocità dell'utilizzatore fino ad un massimo di 10 metri infliggendo forti danni da impatto pari alla stessa forza del lanciatore. Quando colpiscono una zona esplodono come bolle piene d'acqua bagnando i bersagli colpiti e spegnendo le fiamme. E' possibile direzionare le varie sfere con traiettorie diverse ma unicamente in linea retta, risultano difficili da deviare ma non estremamente resistenti, infine non possono rimanere intorno all'utilizzatore per più di 2 turni di seguito.
    Costo: 5
    ₪ Potere: Livello 2
    - Per infliggere un malus la tecnica che lo evoca deve causare almeno una ferita di entità media. I malus di tipi diversi possono sovrapporsi ma quelli dello stesso tipo non sono cumulabili.
    - Ogni malus ha la durata di 3 turni, qualora il malus venga inflitto nuovamente il conteggio si resetta e rimarrà valido per altri 3 turni.
    ₪ Note:
    - Tsumegariki fianco sx
    - Beretta mano dx (Munizioni 14/15)

     
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    Mentre continuava imperterrito la sua avanzata, fu divertito dalle parole dell'avvenente straniera dagli azzurri capelli, ghignando. Lui, un principe azzurro?
    "Apprezzo il complimento, bellezza, ma hai preso un granchio. Quella ragazza è una mia... collega, in un certo senso, e se le succedesse qualcosa sarei fra i primi a finire fra i sospettati."
    Sicuramente l'idea di porsi al salvataggio di una donzella in pericolo non gli dispiaceva, anzi lo appagava molto, ma non poteva negare che la principale motivazione a muoverlo non fu il benessere di quella meravigliosa falena, bensì il proprio tornaconto. Aveva già passato abbastanza guai e doveva già vedersela con molti grattacapi a causa del proprio passato: non aveva proprio voglia di aggiungere un altro delitto alla lista di quelli di cui era sospettato. Lei frequentava il suo stesso locale e di certo la polizia non avrebbe esitato a puntare l'ago verso di lui pensando ad una rimozione della competizione o qualche assurdità simile, in mancanza di altre idee. Puntargli contro la beretta non avrebbe dissuaso assolutamente il mannaro che anzi continuò a chiudere le distanze infischiandosene altamente dell'arma, come se lo stesse minacciando con un bastone anziché qualcosa di pericoloso come una bocca da fuoco. Il discorso fu diverso tuttavia quando lei scelse di abbassare rapidamente la pistola per poi sparargli: era veloce, ma non più veloce di lui. Ormai ritrovandosi a circa tre metri da lei, il lupo non considerò neppure l'opzione di scansarsi e gettarsi ai lati. Piuttosto, non tardò ad attivare repentinamente la sua trasformazione nonché potere, i suoi vestiti dissipandosi lestamente sostituiti da un folto manto nero, un'oscura energia partendo dal suo petto e avviluppandolo interamente per quasi in un batter d'occhio coprirlo in uno strato di oscurità nera e verdastra, i muscoli ingigantendosi e la sua stazza aumentando in maniera spropositata, dando vita ad un vero e proprio colosso, tant'è che la tracolla attraverso cui portava la fodera della chitarra a malapena riusciva a contenere la mole spropositata di massa muscolare che erano divenute spalle e braccia. Zampe sostituirono le sue gambe e quello che a tal punto la lottatrice si sarebbe ritrovata davanti sarebbe stato a tutti gli effetti un lupo mannaro solamente all'apparenza corazzato, ma di certo mostruoso a prescindere dalla sua protezione. Il colpo di beretta avrebbe trovato il bersaglio, il proiettile penetrando la pelle e poi la carne del lupo, ma fermandosi ad essa dopo aver toccato l'osso, il corpo del bestione chiaramente molto superiore a quello di un normale umano. L'equivalente di una fastidiosa puntura indolore per un mannaro, mannaro che si beccò tale proiettile non rimanendo fermo, ma anzi caricando senza troppi giri di parole colei che aveva sparato: chinato in avanti e correndo come un treno, avrebbe cercato di chiudere la praticamente nulla distanza di tre metri fra lui e lei, tenendo le possenti braccia davanti a sé con l'intenzione di tentare di afferrarle le gambe per sollevarle e spingere il proprio corpo contro la nemica, volendo quindi a tutti gli effetti improvvisarsi come una sorta di palla da demolizione umana per schiacciare quella splendida donna contro la colonna dietro di lei. Dietro di sé lasciava una scia energetica dal colore verde fluorescente, il suo potere, assieme alla trasformazione, avendo aumentato non solo la sua forza ma anche la sua velocità. Avrebbe chiuso le distanze praticamente in un istante, e così come lui si era beccato il proiettile non avendo il tempo per efficacemente schivare, ora la sua nemica avrebbe dovuto fare i conti con l'orrenda realtà che rischiava di finire travolta da una locomotiva di muscoli. Il suo sguardo non era neppure abbassato o distolto da lei quindi se ella avesse tentato di schivare lui non avrebbe esitato dal semplicemente cambiare lievemente traiettoria. Sperava davvero che quella donna si dimostrasse più resistente del normale: non voleva ridurla in poltiglia, era stata solamente sfortunata abbastanza da finire sulla sua strada. In più sensi.



    zJWFp1n
    狼 Fisico: Ferita da arma da fuoco al fianco sx. [Medio-lieve]
    狼 Psiche: Divertito
    狼 Energia: 75/80
    狼 Potere: Livello 3, Attivo 0/15 PF
    - Fintanto che il potere è attivo, Seiichi ottiene un bonus sulla velocità del 50%, la distanza massima dello scatto aumenta di altrettanto.
    - Le proiezioni che può generare attraverso le tecniche hanno una resistenza superiore alla carne di Seiichi, possono allungarsi dal suo corpo per un massimo di 2,5 metri e vanteranno di un bonus sulla forza del colpo del 50%
    - Ogni volta che Seiichi attiva una tecnica, subisce o infligge una ferita di almeno media entità, ottiene 3 punti Frenzy, fino ad un massimo di 15. Consumando 5 punti Frenzy può azzerare completamente un malus attualmente in corso sul suo fisico che diminuisca la sua forza, la sua velocità, i suoi sensi, la sua capacità di salto o la resistenza fisica. Fintanto che i punti Frenzy sono al massimo, la portata delle proiezioni raddoppia.
    狼 Tecniche Attivate: //
    狼 Tecniche Attive: //
    狼 Note: Chitarra in spalla, sx.
    +50% Sense (Licantropo)
    +50% Gigas (Licantropo)
    +50% Mach (Potere)
    Insensibilità al dolore (Licantropo)

     
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    Nota velocissima.
    Ho letto per bene il tuo potere, e teoricamente non dovrebbe comportare la gratuità della trasformazione che quindi andrebbe inserita in scheda con un costo di 5 punti energia.


    Selenya parlato
    Selenya pensato
    Narrazione

    Arricciò il naso, osservando con aria palesemente infastidita il proprio avversario. La gelida precisione del colpo da fuoco diede effettivamente i suoi frutti, ma il bersaglio che colpì non aveva assolutamente nulla a che vedere con un essere umano: si trattava di un licantropo delle dimensioni di un colosso, alto almeno due metri e venti e dalla pelliccia ammantata da uno spesso strato di oscurità tra il nero inchiostro e il verde acceso. Ed essendo anche lei una mannara, non si stupì poi troppo nel vederlo non fare nemmeno una piega ... dopotutto, il colpo che aveva incassato per quanto preciso era stato eccessivamente potente, e per un membro della loro specie sono poche le ferite in grado di dare realmente problemi.
    Sorrise, mentre le iridi brillavano di una luce ironica, forse dovuta al fatto di trovarsi a combattere proprio contro un membro della sua stessa specie: "Uhuhuh ... davvero punterebbero il dito su di te? Effettivamente, ora che ti guardo meglio non sei esattamente il tipo più raccomandabile che abbia mai incontrato ... anche se, devo ammetterlo, ho visto comunque di peggio.", disse, un istante prima di vederselo venire incontro ... dopotutto, era un mannaro, come lei, e non approfittare delle proprie capacità fisiche superiori in uno scontro sarebbe stato un vero spreco.
    Sfortunatamente per il suo avversario, però, esso non era l'unico a poter favorire di una forma mutata.
    E visto che il tempo per evitare quella palla da bowling formato canino era obiettivamente minimo, non le restò che ricorrere a sua volta alla trasformazione: in meno di un istante, il corpo della donna avrebbe iniziato a crescere, ricoprendosi rapidamente da una coltre di lucenti squame color argento e di un'altrettanto lucente chioma perlacea che ne avrebbe decorato il mento, il collo e la coda equina che avrebbe ottenuto con la trasformazione. Le fattezze umane avrebbero ben presto lasciato il posto a un kishin alto ben due metri e mezzo e del peso complessivo di novecento chilogrammi mentre se i vestiti vennero totalmente distrutti, le armi caddero immancabilmente proprio al suo fianco ... anche se, in effetti, una spada ce l'aveva ancora ed era la bellissima escrescenza cornea della lunghezza di cinquanta centimetri che le sbucava sulla fronte.
    Corno che, tra l'altro, avrebbe utilizzato proprio per difendersi.
    Utilizzando la colonna alle proprie spalle, la stessa su cui puntava di inchiodarla il suo avversario, come base d'appoggio avrebbe avuto modo di incassare meglio l'assalto in arrivo ... incasso che sarebbe avvenuto proprio abbassando repentinamente il capo cornuto in modo che, qualora quello non fosse riuscito, in qualche modo, a frenare la propria carica, il corno avrebbe finito col penetrare profondamente la spalla sinistra di lui.
    Avrebbe potuto puntare direttamente al cuore, certo ... nemmeno a lei tuttavia andava particolarmente a genio l'idea di trasformare quello contro in un combattimento all'ultimo sangue: primo, perché in fondo in fondo non le piaceva mai particolarmente doversi battere contro i suoi simili, secondo perché un omicidio era l'ultima cosa di cui la sua fedina tutt'altro che limpida avesse bisogno ... e terzo perché insomma, quel tipo era proprio carino, sarebbe stato uno spreco ammazzarlo no?
    Solo a trasformazione terminata, e col capo prontamente abbassato e pronto sia a incassare il colpo che ad affondare il corno nella spalla di lui, avrebbe sorriso, dicendo: "Carina, la tua trasformazione. Tuttavia, temo di doverti informare che non sei il solo qui in grado di ricorrere a certi trucchetti!"

    YGCwMuH

    ₪ Selenya Von Sokolov ₪


    ₪ Status Fisico:
    Illesa
    ₪ Status Psicologico: Ancora più frustrata e sotto stress, perché il principe azzurro si è rivelato essere un ammasso di pulci ammantato di ombre
    ₪ Energia: 65/80 (Riserva energetica diminuita)
    ₪ Tecniche usate:
    Trasformazione razziale
    Costo: 5
    ₪ Potere: Livello 2
    - Per infliggere un malus la tecnica che lo evoca deve causare almeno una ferita di entità media. I malus di tipi diversi possono sovrapporsi ma quelli dello stesso tipo non sono cumulabili.
    - Ogni malus ha la durata di 3 turni, qualora il malus venga inflitto nuovamente il conteggio si resetta e rimarrà valido per altri 3 turni.
    ₪ Note:
    - Tsumegariki a terra
    - Beretta a terra (Munizioni 14/15)



    Edit: Sistemato l'errore sull'energy e sull'altezza di Seichi


    Edited by EllariaSand - 6/7/2019, 15:17
     
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    Credo ti sia confusa.
    Il potere è collegato alla trasformazione perché in forma umana il personaggio non può sfruttarlo. Il potere descrive anche la trasformazione in licantropo, riportando appunto l'aumento di stazza, grandezza della coda, artigli etc. L'ho sfruttato in questo stesso modo in tutti i combattimenti e missioni precedenti. Sfrutto 5 punti per attivare sia trasformazione che potere perché sono collegati indissolubilmente.
    Piuttosto, sfortunatamente ci sono dei piccoli errori nel tuo post: Seiichi non raggiunge un'altezza di due metri e mezzo ma piuttosto si ferma ai due metri e venti, per questo ti chiedo venia io in quanto avrei dovuto specificarlo nel post: ho arrogantemente presupposto che bastasse scriverlo in scheda.
    Infine, la tua energia non dovrebbe essere 80/80, ma 65/80, perché prima eri a 70 e i 5 punti ulteriori spesi per la trasformazione non ti permettono di rigenerare tramite il charge.


    Il bersaglio della sua carica non tentò neppure di evitarlo, ma anzi pareva intenzionata ad accogliere la sua carica. Una sfida? Pazzia? Sapeva qualcosa che lui non sapeva? Forse era più forte di lui? Diversi dubbi ma nessuna risposta, dubbi che però non avrebbero in alcun modo influenzato l'esito della sua azione. Ciò che lo avrebbe fatto, invece, sarebbe stata la trasformazione della donna in quello che Seiichi poteva solo identificare come gigantesco pony - oppure un unicorno? Un dibattito acceso che si sarebbe preoccupato di affrontare più tardi. Ciò che importava era che quella cavallona era più grossa di lui, ma la stazza non dissuase minimamente il mannaro, anzi: vederla con il capo chinato pronta ad intercettare la sua ormai praticamente in arrivo carica provocò una risata sinceramente divertita da parte del lupo. Solamente perché anche lei poteva trasformarsi come lui, credeva che fosse sufficiente imitarlo per metterlo alle strette?
    "E cosa avresti concluso con questo 'trucchetto', esattamente?"
    La stava chiaramente sottovalutando, o forse no? Non sapeva cosa comportasse quella nuova forma, magari anche lei come il licantropo affrontato in passato possedeva un controllo su qualche elemento? Poco importava. Forse non poteva più puntare ad afferrarle le gambe vista quella nuova forma, ma lei non aveva fatto nulla per ostacolare la sua avanzata, e soprattutto nulla gli vietava di afferrare qualcos'altro. Fra i due vi era una differenza in altezza non immensa ma neppure trascurabile, e posizionatasi com'era pronta per impalargli la spalla sinistra, la puledra aveva dovuto abbassare abbastanza il capo per arrivare a minacciarlo. Quel corno sembrava sicuramente molto aguzzo, ma lui stava correndo, non era spinto da qualcosa dietro, pertanto tutto ciò che Seiichi fece fu semplicemente frenare la propria avanzata prima del dovuto. Non poteva travolgere una bestiona simile, ma alla fine ormai non ve n'era neppure il bisogno: arrivato davanti a lei tutto ciò che accade fu che il lupo meramente portò la mano sinistra al corno lungo della licantropa, tentando di afferrarlo e tenerlo ben saldo per attivare al contempo il 'Ninjutsu #4: Stretta di ferro' in modo da renderle impossibile la fuga, trasformando quella presa già forzuta in una morsa ferrea attraverso l'energia che permeava il braccio. La sua forza era mostruosa, e mentre lui avrebbe potuto vantare la possibilità di sfruttarla appieno tramite il braccio, la cavallona poteva opporsi solamente con il collo. Quello non sarebbe stato l'unico problema da fronteggiare, tuttavia, perché mentre le teneva ben salda con la mano sinistra, con la destra, chiusa a pugno, puntava a scagliarle un dritto diretto proprio al petto, mettendosi di profilo e oltrepassando il suo capo con il fianco destro, tirandola in avanti con la mano sinistra mentre lui estendeva il braccio destro verso il bersaglio. Tale braccio sarebbe stato invaso da una quantità sproporzionata di oscurità, le tenebre che lo ammantavano ingrossandosi ed espandendosi per un istante per dare poi origine ad una vera e propria proiezione dalla forza spaventosa, che originando dal pugno avrebbe accompagnato quest'ultimo e aggiunto alla sua forza. L'impatto che avrebbe dovuto avere contro il corpo della belva sarebbe stato qualcosa di a dir poco distruttivo: se avesse colpito, la forza le avrebbe attraversato tutto il fisico e quella era abbastanza da completamente demolire anche il pilastro di cemento dietro di lei. Non la stava prendendo sotto gamba, questo era certo. Nel mentre, la ferita d'arma da fuoco subita poco prima aveva già preso a rimarginarsi, chiudendo e bloccando il proiettile nel corpo del mannaro.



    zJWFp1n
    狼 Fisico: Ferita da arma da fuoco al fianco sx. [Lieve] [In rigenerazione]
    狼 Psiche: Divertito
    狼 Energia: 50/80
    狼 Potere: Livello 3, Attivo 6/15 PF
    - Fintanto che il potere è attivo, Seiichi ottiene un bonus sulla velocità del 50%, la distanza massima dello scatto aumenta di altrettanto.
    - Le proiezioni che può generare attraverso le tecniche hanno una resistenza superiore alla carne di Seiichi, possono allungarsi dal suo corpo per un massimo di 2,5 metri e vanteranno di un bonus sulla forza del colpo del 50%
    - Ogni volta che Seiichi attiva una tecnica, subisce o infligge una ferita di almeno media entità, ottiene 3 punti Frenzy, fino ad un massimo di 15. Consumando 5 punti Frenzy può azzerare completamente un malus attualmente in corso sul suo fisico che diminuisca la sua forza, la sua velocità, i suoi sensi, la sua capacità di salto o la resistenza fisica. Fintanto che i punti Frenzy sono al massimo, la portata delle proiezioni raddoppia.
    狼 Tecniche Attivate: Ninjutsu #4: Stretta di ferro
    Semplice tecnica molto efficace, permette di consolidare la stretta di una mano rendendola come una morsa d'acciaio. Venire disarmati diventa quasi impossibile, inoltre stringere un arto o la mano di un nemico può diventare estremamente fastidioso. La tecnica si disattiva quando viene meno la presa. E' possibile applicare la tecnica anche alla bocca, rendendola come una morsa d'acciaio. Farsi strappare qualcosa dalla bocca diventa difficilissimo, e mordere un nemico in questa maniera più rivelarsi doloroso.
    Costo: 5
    Crash The Party
    Per attivare questa tecnica è necessario che Seiichi sferri una qualsiasi forma di attacco con uno degli arti superiori, tenendo le dita strette in un solido pugno. Sferrando l'attacco e attivando questa tecnica, l'energia oscura che ricopre il suo corpo si prolungherà nella direzione del colpo assumendo la forma precisa di quell'attacco, dando vita ad una proiezione che potrà infliggere violenti danni da impatto sfruttando la forza di Seiichi. Questa tecnica risulta particolarmente più efficace su ossa rinforzate.
    Costo: 10
    Force Your Way
    Attivando questa tecnica Seiichi aumenta la concentrazione di oscurità nella tecnica che sta per attivare, pertanto funzionerà unicamente su una proiezione offensiva. Questa tecnica raddoppia l'attuale bonus garantito sulla forza delle proiezioni, e solo per quel singolo attacco. Se due proiezioni vengono attivate contemporaneamente allora il bonus sulla forza influenzerà entrambe. E' anche possibile attivare più volte questa tecnica nello stesso turno per più proiezioni su diversi tempi.
    Costo: 10
    狼 Tecniche Attive: //
    狼 Note: Chitarra in spalla, sx.
    +50% Sense (Licantropo)
    +50% Gigas (Licantropo)
    +50% Mach (Potere)
    Insensibilità al dolore (Licantropo)

     
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    La russa aprì la bocca, osservando l'avversario scoppiare a riderle in faccia per poi gonfiare il petto, palesemente offesa: "Trucchetto? Questo "trucchetto", come lo chiami tu, ha fatto entrare la mia nobile casata nella leggenda: e per quanto io sia, purtroppo, l'ultima esemplare rimasta posso assicurarti che, se mai dovessi visitare le terre del sol levante nessuno non saprebbe encomiare la forza e la grandezza dei Kishin!", sbottò, osservandolo furiosa.
    O almeno così sarebbe rimasta se non che quello, ben consapevole di ciò che sarebbe successo se il colpo fosse andato a segno, decise di afferrarla proprio per il corno, sua arma principale: la russa si bloccò per un istante, osservando sorpresa e sconvolta quel licantropo che aveva avuto l'arroganza di toccare il suo preziosissimo corno. Nessuno fino ad allora, eccetto il suo Maestro, l'aveva mai afferrata in quel punto e in quel modo ... una stretta già forte e decisa, resa ancora più ferma dalla tecnica utilizzata: peccato che, per lei, quella fosse anche una zona erogena a tutti gli effetti.
    E infatti, non ci volle molto prima che la presa decisa dell'avversario iniziasse a farla sentire nervosa. Un brivido di adrenalina pura le percorse la spina dorsale, per poi canalizzarsi proprio sulle sue parti intime: rivoli color azzurro acceso le colarono, simili a un vero e proprio torrente, dalla sua fessura femminile in quel momento premuta contro la colonna alle proprie spalle per poi accumularsi sul terreno.
    Una situazione a dir poco inaspettata e umiliante che non fece che accrescere l'ira della mannara, che borbottò, furiosa: "Gryaznyy syn ...", che in russo si sarebbe potuto tradurre in un semplice e non certo elegante "Lurido figlio di ...". Perché si, per quanto Selenya disprezzasse profondamente le volgarità, quando qualcuno riusciva, come in quel caso, a farla arrabbiare a tal punto tendeva a riprendere la propria lingua natia destreggiandosi in una tanto colorita quanto fantasiosa serie di insulti incomprensibili ai più. Era così scandalizzata che, nel tentativo di liberarsi da quella presa umiliante, ricorse frettolosamente al Rinjutsu N° 5, rendendo temporaneamente il proprio corpo sufficientemente viscido da poter ritrarre il capo all'indietro e rilasciare un sospiro sollevato.
    Non che il suo sollievo fosse destinato a durare, perché un istante dopo vide l'oscurità sul braccio dell'avversario intensificarsi, dando vita a una proiezione a forma di pugno che si sarebbe diretta a una velocità allarmante dritto dritto contro il suo petto. Giunta a quel punto, con la colonna alle proprie spalle a bloccarle i movimenti, non avrebbe potuto evitare il colpo nemmeno volendo essendo di fatto troppo grande per chinarsi e, a causa delle quattro zampe, incapace di realizzare schivate laterali abbastanza efficienti da permetterle di staccarsi per tempo ... insomma, la sola cosa che poté fare, per arginare seppure in minima parte i danni, fu ricorrere velocemente al Rinjutsu N° 6 per creare una barriera elastica che fungesse da attutore per il colpo in arrivo: la barriera ovviamente andò in frantumi, ma almeno il colpo non le fracassò totalmente il petto.
    Per la prima volta da molto, moltissimo tempo, la russa sentì dolore.
    Selenya sgranò gli occhi, mentre la barriera andava in frantumi e il colpo si avventava con inaudita potenza dritto dritto contro il suo petto: uno schiocco secco le risuonò nelle orecchie, mentre le ossa del busto andavano in frantumi e s accasciava a terra con nitrendo in preda al dolore.
    Annaspò, cercando di prendere aria e osservando furiosa e umiliata il proprio avversario ancora sopra di lei per poi cercare con lo sguardo la bella tiranide. Tiranide che, appena ripresasi e vedendo i due colossi affrontarsi a pochi passi da lei, si affrettò a spiccare il volo terrorizzata portandosi in salvo da quella che altrimenti sarebbe stata una serata tutt'altro che piacevole: aveva perso la sua preda.
    "Tu ... dovevi intervenire per forza?!?", chiese, quasi con le lacrime agli occhi, "Per colpa tua, ora la mia preda è fuggita. E' per questo che odio quelli come te, voi dannati protettori della patria pensate di poter giudicare gli atri senza nemmeno sapere con cosa avete a che fare. Hai idea di cosa significhi essere l'ultimo esemplare della propria specie? Sapere che sei solo al mondo? E che solo così puoi sperare di ricostruire la tua stirpe?"
    Sconfitta e amareggiata, la russa ansimava, cercando di riprendersi dal colpo appena subito ma consapevole di come, ormai, quello scontro fosse concluso. Chiuse gli occhi, voltando il capo e stringendo istintivamente le zampe posteriori, cercando di nascondere l'incresciosa situazione in cui vertevano le sue parti intime in quel momento.

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    ₪ Selenya Von Sokolov ₪


    ₪ Status Fisico:
    Contusione grave sul petto, accompagnata dalla rottura delle ossa del busto
    ₪ Status Psicologico: Ancora più frustrata e sotto stress, nonché tremendamente umiliata ed eccitata
    ₪ Energia: 55/80 (Riserva energetica diminuita)
    ₪ Tecniche usate:
    Rinjutsu #5: Corpoviscido
    Utile tecnica che rende per pochi istanti il corpo molto scivoloso, in grado di far disperdere facilmente i più semplici attacchi fisici. Essendo una tecnica pressoché istantanea, non è particolarmente affidabile per i lunghi combattimenti, quindi è necessario sfruttare il primo errore nemico per non rendere vana la tecnica. La tecnica funziona bene su qualsiasi parte del corpo, anche se normalmente vestita. Non funziona sulle armature, le armi o elementi esterni o di prolungamento al corpo.
    Costo: 5
    Rinjutsu #6: Barriera elastica
    Una piccola sfera di energia mai più grande di 2 metri di diametro ricopre il corpo dell'utilizzatore. La sfera non è particolarmente resistente, ma è divertente vedere il nemico rimbalzarci sopra. Essendo di gomma magica, può si respingere facilmente dei colpi fisici, ma è debole ai danni da taglio o da perforazione. La sfera ricoprirà alla perfezione il corpo dell'utilizzatore, non incrementa la sua efficacia indipendentemente dalle dimensioni e se danneggiata scompare del tutto. E' possibile sfruttarla per attutire le cadute, ma non consente di rimbalzare in giro.
    Costo: 5
    ₪ Potere: Livello 2
    - Per infliggere un malus la tecnica che lo evoca deve causare almeno una ferita di entità media. I malus di tipi diversi possono sovrapporsi ma quelli dello stesso tipo non sono cumulabili.
    - Ogni malus ha la durata di 3 turni, qualora il malus venga inflitto nuovamente il conteggio si resetta e rimarrà valido per altri 3 turni.
    ₪ Note:
    - Tsumegariki a terra
    - Beretta a terra (Munizioni 14/15)



    Direi che possiamo concludere qui.
    E' stato breve, e forse devo ancora abituarmi ad affrontare avversari più forti ... tuttavia per quanto ci abbia riflettuto mi sono resa conto che fare altrimenti sarebbe stato impossibile. Comunque m sono divertita, dimmi tu se preferisci chiedere tu la valutazione o meno ... per me è uguale!
     
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    Combattimento concluso.



    Da come fieramente la puledra scelse di intercettare la sua carica, impettendosi e mettendosi a parlare del suo status leggendario, Seiichi credette che ella avesse una qualche sorta di asso nella manica, un potere capace di costringerlo a ripensare al proprio approccio, forse qualche sorta di controllo elementale o pura forza bruta... eppure non dimostrò alcun tipo di resistenza effettivamente concreta, piuttosto limitandosi a frettolosamente sfuggire alla sua presa cospargendo il suo corno di uno strato scivoloso. Una mossa che avrebbe potuto sicuramente aiutarla se non fosse stata una cavallona immensa: il pugno che nel frattempo infatti il lupo aveva scagliato incontrò pienamente il suo bersaglio, nonostante prima di esso una barriera retta come ultimo sforzo dalla licantropa tentò di bloccarlo. Non ci furono risate o sorrisi da parte del mannaro, che senza particolare enfasi portato a segno quel colpo fece esplodere la sua energia all'impatto generata per l'appunto la proiezione che originò da esso, avente la stessa forma e direzione. Sentì nitidamente le ossa della belva cedere in seguito al colpo, e con esse la femmina stessa che immediatamente si accasciò a terra, evidentemente esausta. Seiichi d'altro canto non aveva subito la fatica, e la ferita che gli era stata inferta stava finendo di rigenerarsi. Soffermò il suo sguardo sul braccio che aveva usato per colpire la puledra mentre lei cadeva, stringendo la mano a pugno tremolante come se qualcosa al suo interno stesse tentando di esplodere, e per l'appunto l'oscurità che lo aveva ricoperto non accennò a diminuire per diversi secondi, nutritasi del dolore e del sangue della vittima, affamata ancora di più. Solo quando la sua avversaria si mise a parlare riuscì a finalmente contenere il suo istinto distruttivo, guardandola dall'alto verso il basso con aria di sufficienza mentre si sfogava. Si ripeteva a ostentare la propria razza, specie di là, ultimo esemplare di qua... discorsi e argomenti che, per qualcuno che non aveva mai avuto un senso di appartenenza simile, erano semplicemente vacui, privi di significato.
    "Davvero mi parli di sentimenti? Hai pensato a cosa stesse provando quella ragazza quando l'hai placcata contro la colonna?"
    La interruppe poco prima che finì di parlare per farle notare, non con disprezzo ma anzi con una sincera neutralità, l'ipocrisia delle sue parole. Piegando le gambe si abbassò per arrivare a sedersi a mo' di squat vicino al capo di lei, tenendo le braccia estese e poggiate sulle ginocchia. Non sembrava furioso, irritato o anche solo minimamente toccato dai suoi insulti o dal combattimento appena avvenuto. Fortunatamente non si era protratto troppo a lungo, contenersi gli era rimasto molto facile.
    "Non sono qui per farti la predica, dolcezza, ma uno stupro rimane uno stupro a prescindere dallo scopo ultimo. Piuttosto, parliamo di ciò che accadrà adesso..."
    Il sorriso prima svanito dal volto del mannaro tornò da lui, sempre molto subdolo per quello che poteva effettivamente essere uno a trentadue denti per un licantropo, ma perfidamente presente. La mano destra del lupo non esitò a raggiungere ancora il corno della puledra, afferrandolo saldamente come aveva fatto prima, con la vista avendo fugacemente notato lo stato intimo della 'creatura leggendaria'. Una presa decisa e autoritaria, che imprimeva tutta la mostruosa forza del mannaro e che puntava subito a rendere ben nota una cosa: a prescindere dalla sua taglia, decisione o carattere, non sarebbe stata lei a dettare legge. Mentre con la mano destra la stringeva salda, sul polso della sinistra si sarebbe andato a formare un anello di energia ed un cappio che si sarebbe esteso da esso, cappio che senza particolare complimenti Seiichi direzionò verso il collo della cavallona, per fungere a tutti gli effetti da collare.
    "Andiamo per gradi: dimmi, mia splendida Kishin, hai un nome?"
    Seiichi non era un eroe, non era un protettore della patria, e soprattutto non era qualcuno dalle buone intenzioni. Quella che stringeva fra le mani non era una criminale, ma una interessante, unica, splendida femmina da esplorare, godersi e di cui appropriarsi. Non era lì per ammonirla, ma per prenderla, e glie lo avrebbe fatto capire non solo attraverso le parole ma anche attraverso le gesta. Messole il collare e tenendola stretta, se non si fosse immediatamente presentata avrebbe iniziato a strofinare incuriosito il corno di quella creatura tanto particolare, muovendo l'indice lungo di esso mentre la mano sinistra, libera, sarebbe arrivata al petto di lei per poggiarsi, senza premerle per portarle dolore o simili. Piuttosto, sembrava quasi in attesa di qualcosa.
    "Fa' la brava e avrai ciò che desideri e molto altro... indispettiscimi, e la tua specie finirà oggi."
    Non provava pietà per lei che aveva dimostrato di non averne, le sue parole passate dall'avere un tono tranquillo e accomodante ad un immediato timbro più cupo e autoritario verso la fine. Voleva davvero rinunciare alla sua missione e la sua vita per orgoglio? La scelta era sua. D'altro canto, se avesse collaborato, Seiichi era pronto ad accontentare i suoi desideri e voglie, tutto al misero prezzo di sottomettersi a lui. Un premio non indifferente se si considerava la posizione di entrambi. Chissà, magari, addirittura, se si fosse dimostrata particolarmente collaborativa, interessante e piacevole, avrebbe persino considerato la possibilità di trattarla in modo più degno e appropriato... ma non stava a lui decidere.

     
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    Ellaria la scelta di metterti contro una colonna si è rivelata una scelta deleteria, mi dispiace perché ti sei intrappolata da sola. Lo scontro è stato breve ma abbastanza liscio e lineare.
    Demi nel tuo post avevi descritto che il proiettile arrivava fino all'osso, e quella non è una ferita medio lieve, doveva essere almeno media.

    Seiichi prende: 80 EXP; 45 SP e 200 soldi
    Selenya prende: 230 Exp; 160 SP e 2000 soldi

    Andate in pace.
     
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    Con ancora il capo ostinatamente voltato di lato, in modo da cercare di nascondere, seppur vanamente, il proprio imbarazzo di fronte a quella situazione tutt'altro che nella norma, ne ascoltò le parole girando le orecchie equine indietro.
    E quando, poi, si ritrovò ad affrontare lo sguardo duro e il tono severo di lui non poté non sentire un moto di rabbia e irritazione risalirle sul petto spingendola a voltarsi verso di lui per poi rispondere, in tono amaramente ironico: "Certo che, da parte di uno che è intervenuto solo per salvaguardare le proprie chiappe, hai un bel coraggio nel farmi la predica.", disse, per poi sbuffare, distogliendo lo sguardo dall'aria fastidiosamente neutrale di lui: avrebbe preferito di gran lunga sentirselo gridare contro, piuttosto che doversi confrontare con quell'approccio così dannatamente severo, nemmeno fosse un maestro che sgrida il proprio allievo.
    Tra l'altro, il fatto che quel tipo oltre a rimproverarla fosse dannatamente avvenente non le facilitava di certo le cose, specialmente nel momento quello si abbassò alla sua altezza osservandola con quel sorrisino tutt'altro che rassicurante e con una luce negli occhi che le fece intendere fin troppo chiaramente dove volesse andare a parare.
    "C-cosa ... non ci penso nemme-ahhh!", la Kishin sussultò, cercando di alzarsi velocemente sulle zampe per battere in ritirata ma costretta immediatamente a terra a causa della fitta lancinante che le percorse il petto non appena tentò di alzarsi. Ansante e con il manto color argento coperto da rivoli di sudore gelido, sgranò improvvisamente gli occhi nel momento in cui lo vide tendere la mano per afferrarle quindi con decisione il corno ... un gemito, caldo e bollente, le risalì sulle labbra mentre sentiva la presa di lui attorno a quella zona così sensibile e le proprie parti intime reagire di conseguenza contraendosi sofferenti e causando un vero e proprio lago tra le zampe posteriori di lei: "Tu ... dannato ammasso di pulci. Lo sapevi che era sensibile ... che tocchi a fa-ehi!", niente, non ebbe nemmeno il tempo di protestare, perché quello la zittì subito evocando un cappio che le avvolse attorno al collo. Una situazione dannatamente umiliante, che fece fremere di rabbia a stento repressa la mannara mentre impotente e più accaldata che mai lo ascoltava.
    Sbuffò, dilatando le froge, osservandolo irritata per qualche secondo prima di sospirare, rassegnata: "Primo, tua un corno. Secondo ... mi chiamo Selenya.", disse. Dopotutto, le aveva solo chiesto come si chiamasse, quindi perché non rispondergli? Almeno questo, o meglio solo quello, poteva anche concederglielo. Ebbe appena il tempo di rispondere, che quello iniziò a massaggiarle il corno, facendole strabuzzare gli occhi e spingendola a nitrire selvaggiamente mentre la coda saettava nervosa alle sue spalle: "Ok, ok, ok! Vacci piano però, quel punto è molto delicato. E se me lo rovini giuro che te lo infilo nel sedere!", disse, osservandolo amminitrice ma senza, tuttavia, accennare a ritrarsi.
    Dopotutto, le era andata sin troppo liscia.
    Quel tipo, per quanto maledettamente irritante, non pareva intenzionato né a consegnarla alle autorità né tantomeno a ucciderla, o almeno se lo avesse assecondato. Inoltre, doveva ammettere che, come partner, non era assolutamente male ... alla fin fine, avrebbe ottenuto comunque ciò che voleva.
     
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    Gli occhi di Seiichi non accennarono a staccarsi da Selenya, mentre lei parlava accontentando le sue richieste, presentandosi. Non era completamente soddisfatto tuttavia, il Kinoshita: le aveva detto di essere disposto a essenzialmente concederle tutto ciò che ella desiderava, ovvero la libertà e la possibilità di portare avanti la sua razza, eppure continuava a mostrargli ostilità. Dentro di sé sapeva che le sue parole non fossero altro che insulti vuoti, il corpo della donna bestia era più sincero e richiedeva attenzioni, cure che il lupo era più che voglioso di fornirle... l'uomo, d'altro canto, sfruttò l'irritazione che quelle ingiurie gli provocavano per resistere ai propri impulsi, il suo orgoglio ben più grande delle sue pulsazioni. Continuava a tenerla saldamente per il corno, ma cessò la stimolazione mentre sul suo volto il sorriso vittorioso e perverso lentamente svaniva per fare spazio ad una smorfia incuriosita, sorpresa. L'oscurità che lo avvolgeva placidamente prese a farsi da parte, rivelando la vera forma del lupo mannaro che si nascondeva sotto quello strato di tenebre. La mano sinistra d'egli, posta sul petto della Kishin, afferrò saldamente le sue carni concentrando una buona quantità di quella stessa energia che prima lo cospargeva sulla punta delle dita, spirali nero pece ammantandole e fiondandosi sul pelo della licantropa e nel suo corpo come se fossero siringhe. La russa avrebbe potuto percepire le sue ossa iniziare a ricomporsi, la sua ferita cominciare a rigenerarsi, mentre un calore intenso le invadeva il petto: Seiichi stava fornendole la propria energia e parte del suo potere per rigenerare le ferite subite, la sua capacità rigenerativa potenziata grazie al proprio potere. Nonostante questo aiuto, tuttavia, era chiaro dall'espressione che portava sul muso che non fosse ancora soddisfatto. L'enorme lupo umanoide, a discapito della forza e dei muscoli con i quali continuava a tenere premuta per terra la sua vittima, imponeva il proprio dominio imperterrito stringendole quel corno tanto sensibile, le mani artigliate e coperte dal manto di pelo nero come il resto del suo possente corpo non accennando a ritrarsi.
    "Me lo infili nel sedere...? Credo che tu non abbia capito la tua posizione, Selenya."
    Stette per passare alle cattive, l'impertinenza dimostrata dalla Russa dando alla sua furia un motivo anche minimo per fuoriuscire e sfogarsi, ma si trattenne quando per un attimo nella sua mente ripensò a discorsi passati. Poteva forzarsi su di lei, umiliarla e costringerla... di certo sarebbe stata una valvola di sfogo molto gradita, ma forse poteva ottenere molto di più da quell'incontro. Cessò di stringerle in modo soffocante quel corno che pareva essere tanto vulnerabile e sensibile, senza staccarsi però da esso. Nonostante le sue proteste, adorava sentire il calore e i gemiti bollenti di quella puledra che, nonostante l'enorme differenza di specie, rimaneva comunque una femmina della sua stessa razza, una donna il cui odore lo stava mandando sù di giri, tant'è che ormai influenzato dalla sua presenza non gli fu più possibile contenere la mastodontica erezione in mezzo alle sue gambe. Nascosta fino a quel momento dall'oscurità che prima lo avvolgeva, la virilità del lupo ormai eccitata oltre ogni modo da ciò che aveva davanti a sé si palesò con chiarezza adesso che non aveva più nulla a contenerla, le tenebre anzi piuttosto avvinghiandola e corrompendo la carne come se esse ne fossero in realtà parte integrante. Più degna della grandezza e consistenza di un braccio del mannaro, l'asta di quella mazza di carne priva di peluria possedeva un colorito totalmente nero, alla base un rigonfiamento rossastro che dava l'idea di poter solamente ingrossarsi, le vene tumide e pulsanti che la attraversavano ribollendo di un energia e vigore verdastro per arrivare alla cappella del medesimo colore. Turgida, già accennava piccole fuoriuscite di seme, i testicoli pieni del licantropo più che pronti a fornire a quella bisognosa cavalla tutto l'amore che potesse desiderare.
    "Ti sei fatta l'idea sbagliata... questo è ciò che vuoi, no?"
    Chinatosi per arrivarle ancora più vicino, il calore che avvertiva in petto sarebbe solamente aumentato mentre con intenzioni tutt'altro che caste il mannaro si avvicinava al suo volto equino, ma proprio quando sarebbe stata capace di avvertire il dolore cominciare a svanire grazie all'energia tetra di Seiichi che la invadeva, assieme ad esso avrebbe iniziato a sentire il suo corpo restringersi, rimpicciolirsi... tornare umano. Le stesse tenebre che l'avevano aiutata adesso la stavano tradendo, corrompendo anche lei, ma se da una parte la stava costringendo ad abbandonare la sua trasformazione, non le avrebbero permesso di rinunciare al piacere. Non sarebbe tornata del tutto umana, difatti, ma piuttosto la corruzione l'avrebbe costretta in una forma ibrida, una forma dove avrebbe conservato tutti i suoi punti erogeni e sensibili tipici della sua forma mannara, con in aggiunta una vulnerabilità ancora più accentuata dovuta alla sua umanità, una vulnerabilità che, ovviamente, il padrone di ciò che l'aveva catturata si sarebbe assicurato di sfruttare più che appieno, sorridendole macabramente mentre, imperterrito, le teneva saldo il corno, lasciando che il suo potere facesse il suo corso, leccandosi avidamente le labbra in anticipazione.

     
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    Selenya arricciò il naso, osservandolo silenziosamente con la coda dell'occhio.
    Normalmente, la russa non avrebbe mai permesso a un estraneo, tantomeno a qualcuno che fino a poco prima era impegnato a fracassarle il petto, di avvicinarsi così tanto a lei né di approfittare in quel modo di un momento di debolezza così dannatamente umiliante: nella maggior parte dei casi, infatti, avrebbe continuato a difendere la propria posizione, e il proprio orgoglio, anche a costo di vedersi la testa staccata dal collo. Però c'era da dire che, in quel caso, la situazione era leggermente diversa: innanzitutto, non si poteva assolutamente dire che quel tipo fosse da buttare, anzi ... sia la sua forza che il suo fascino ferale lo rendevano agli occhi della russa un pezzo di manzo di primissima scelta che ben difficilmente avrebbe avuto l'occasione di reincontrare e, peraltro, diversamente da quanto si sarebbe aspettata quell'uomo sembrava sinceramente interessato a darle una mano a risolvere il suo "problemino".
    E per quanto, per una creatura fiera e superba come lei fosse dannatamente difficile mettere da parte il proprio orgoglio, alla fine parve riuscire pian piano ad ammorbidirsi, chinando il capo in segno di resa salvo poi vedere le tenebre di lui iniziare a dileguarsi.
    Gli occhi della russa saettarono, guardinghi e curiosi, verso il corpo di lui. Corpo la cui vista, finalmente libera dalla coltre di tenebre che fino ad allora lo aveva accompagnato, per poco non fu più che sufficiente a farla venire sul posto finendo, probabilmente, col bagnare ancora di più quel pavimento già di per sé ormai totalmente ricoperto dai suoi umori: a causa infatti della sua posizione, ancora chinata su di lei, la russa si ritrovò a osservare la mazza a dir poco enorme del mannaro a una distanza preoccupantemente ravvicinata. Deglutì, osservando con l'acquolina in bocca quel pezzo di carne posto di fatto a pochissimi centimetri dal suo muso ... salvo poi sbuffare e voltare, non senza un immenso sforzo di volontà, il capo così da celare almeno in parte la luce famelica che di fronte a quello spettacolo le illuminò lo sguardo.
    Tuttavia, Seiichi non parve limitarsi a far dileguare le proprie tenebre. Quando infatti la presa sul suo corno si fece poco a poco meno decisa la russa poté sentire chiaramente l'energia cupa e oscura di lui percorrerle le membra: si morse il labbro, riuscendo a trattenere a malapena un gemito di sollievo misto a piacere mentre sentiva il caldo abbraccio delle tenebre di lui iniziare poco a poco a guarirne le ferite.
    Sospirò, osservandolo ora con una leggera e malcelata punta di orgogliosa gratitudine nelle iridi color lapislazzuli, prima di sbuffare appena, affermando in un filo di voce: "Mpf ... sei un tipo decisamente strano. Prima rischi di ammazzarmi e poi mi guarisci come se nulla fosse ... tuttavia, devo ringraziarti. Quel colpo mi ha fatto decisamente male.", concesse, prima di scuotere il capo, tornando a osservarlo determinata e sottolineando, giusto per precauzione, "Che non ti venga in mente di montarti la testa però! Si, sei un tipo tutto sommato interessante e si, visto che a quanto pare non ho altra scelta di concederò l'onore di accoppiarti con una creatura antica come me ... ma azzardati a raccontare a qualcuno che mi hai messo questo dannato cappio al collo e sarò io a scoparti fino a farti dimenticare come si cammina!", disse, tutto d'un fiato.
    Inspirò profondamente, sorpresa a propria volta di quella reazione così emotiva e totalmente innaturale da parte sua.
    Possibile che quel tipo riuscisse a farla reagire in quel modo contro la sua volontà? Selenya era assolutamente senza parole, più spiazzata e confusa che mai osservava il corpo magnificamente scolpito dell'uomo, lasciando scorrere silenziosamente lo sguardo prima sui pettorali scolpiti, poi sul ventre muscoloso e, infine, su quel membro talmente eretto e grosso da farle girare la testa solo guardandolo. Era la prima volta che si sentiva così confusa e incerta di fronte a un maschio, e non sapendo se era dovuto alla loro specie di appartenenza o al corpo divinamente perfetto di lui non poteva che sorprendersi delle reazioni che esso le causava.
    Non che ci fosse molto tempo per farsi delle domande.
    Ben presto, infatti, la russa iniziò a sentire qualcosa di diverso. Le tenebre del mannaro, infatti, non si stavano limitando affatto a guarirla dalle ferite precedenti, continuando invece a intaccare imperterrite sia la sua aura che il suo corpo che non poté che reagire di conseguenza: avvolto da quella coltre di oscurità allo stato puro, infatti, il manto di lei iniziò poco a poco a mutare ... le lucenti squame color argento lasciarono infatti spazio a un'altrettanto luminosa copertura color inchiostro, e lo stesso valse per la criniera che, da candida come la neve, assunse una colorazione di un nero tendente al violetto decisamente più minacciosa e cupa della precedente. Tuttavia, la mutazione non terminò li.
    Selenya gemette, sentendo le membra diventare poco a poco sempre più bollenti mentre l'energia di lui la spingeva a regredire in una specie di forma ibrida: le dimensioni rimasero più o meno invariate, mentre il busto e le zampe anteriori equine venivano sostituite da delle braccia e un busto umano, oltre che fornito di un seno decisamente più abbondante e pieno persino della sua versione umana in quanto adattato alle accresciute dimensioni. Una forma antropomorfa non dissimile da quella del mannaro, ma la cui natura ferale era invece legata a quella della sua specie d'origine, come si poteva notare dall'ancora presente copertura di squame color inchiostro e dal muso equino.
    Quando, finalmente, la mutazione terminò la russa, ormai stremata, non poté che accasciarsi ansante e più umida e eccitata che mai ai piedi del mannaro: "C-cosa ... si può sapere che hai combinato? Il mio manto ... dannazione, hai rovinato le mie bellissime squame!", sbottò, osservandosi sorpresa le mani prima di voltarsi lentamente verso di lui, il labbro inferiore arricciato a causa dell'irritazione, "Bene ... in questo caso, ora sarà tuo preciso compito farti perdonare. Quindi, invece di toccare solo il mio corno, perché non inizi a prenderti cura anche di qualcos'altro?", disse, avvicinando il muso fino a trovarsi a un centimetro da quello di lui mentre la coda, totalmente alzata, gli mandava un messaggio ben chiaro su ciò che intendesse dire con quelle parole.
     
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    Ti chiedo enormemente scusa per il ritardo!


    Quando la mutazione di Selenya terminò, Seiichi neppure tentò di nascondere un'espressione degna del più perverso degli stupratori. Sorridendo a trentadue denti e eccitato oltre ogni modo dalla nuova vista della forma ibrida incredibilmente voluttuosa e depravata della Kishin, le permise solamente di terminare il suo primo lamento, non riuscendo a trattenere più le proprie voglie e fiondandosi subito sulla bocca di lei quando questa avvicinò il suo muso al proprio, tappandolo e infilando subito la lunga lingua canina dentro di lei, forzandosi all'interno della gola anche se avesse tentato di resistergli. Chinando in avanti il busto, famelico avrebbe raggiunto con le mani il bacino di quella depravata cavalla amazzone, la cui grandezza non risultò un ostacolo per la forza mostruosa del licantropo, che senza troppi complimenti l'afferrò per i fianchi, sollevandola, gonfiando i muscolosi bicipiti che persino attraverso il folto pelo mostravano chiaramente la loro possanza. Tenendola con le grosse mani sul suo sedere, la costrinse a stringersi a lui, ponendola in modo tale che la sua ormai zuppa femminilità poggiasse sulla base della enorme verga del mannaro, su quel rigonfiamento verdastro la cui grandezza dava l'idea che anche nonostante la loro differenza in stazza, sarebbe riuscita a ancorarsi saldamente in lei senza via di scampo, per non solo assicurarle una quantità spropositata di cuccioli, ma anche di folle piacere.
    "Rovinato? Non ho rovinato proprio niente, sei diventata una puledra degna di essere montata."
    Tenendola sollevata, le sue mani non esitavano dal tastarla e palparle il sedere pieno mentre costantemente la premeva sempre più contro il suo grosso membro, facendole sentire il suo calore, le pulsazioni eccitate. La guardava carico di voglia, gli occhi dorati voraci, tant'è che non le avrebbe concesso neppure di controbattere che immediatamente l'avrebbe alzata ancor di più, portando le fradicie labbra del suo sesso sulla punta del suo gigantesco e bollente affare, consumando affamato senza ulteriore attesa la loro unione. Abbandonandosi ad un virile sospiro di puro piacere, non si vergognò di dimostrare quanto le bagnate e strette pareti di lei lo compiacquero. Strette, perché sebbene Selenya avesse conservato la sua stazza, ciò che la penetrò non fu una virilità qualunque, ma che anzi riempiva abbondantemente tutto lo spazio che aveva da offrirle, premendo sulle sue pareti e violentemente reclamando ogni singolo angolo di lei, scivolando al suo interno come un'immensa mazza lubrificata dai suoi umori e dallo stesso seme che fuoriusciva sempre più insistentemente dalla pulsante cappella, raggiungendo in pochi attimi la porta del suo utero.
    "Ooooooh, sì... mi piaci, Selenya!"
    Preso dalla passione, arrivò con i denti alla tracolla che ancora teneva legata alla spalla, cui era collegata la fodera della chitarra, mordendola via e strappandola in modo da liberarsi e non avere più alcun ostacolo ad infastidirlo, lasciando che lo strumento cadesse a terra, protetto comunque dalla custodia imbottita. Posseduto dal desiderio, il prossimo bersaglio delle sue zanne furono i seni meravigliosamente enormi della donna, fiondandosi su di loro con una sete degna di un uomo assetato nel deserto, allacciandosi con le fauci ad uno dei capezzoli, mordendolo con foga per poi avvolgerlo con la lingua, prendendo a leccarlo e succhiarlo bisognoso del loro contenuto. Spietatamente non le avrebbe permesso neppure di prendere respiro, iniziando immediatamente ad alzarla e abbassarla come se fosse poco più di una bambolina fra le sue braccia, impalandola con il suo mastodontico e bisognoso cazzo senza sosta.
    "FORZA!"
    Sempre più affamato, sferzò un colpo con la mano sul suo sedere, reggendola per qualche attimo solamente con una, sculacciandola con abbastanza forza da lasciarle il segno anche attraverso il manto di squame di cui tanto si vantava.
    "Fammi sentire come geme una cavallina!"
    Muovendo le gambe, la riportò sul pilastro della stazione vicino il quale l'aveva sconfitta, premendola con la schiena contro di esso e schiacciandola con i suoi pettorali possenti e definiti, grattandoli contro il suo corpo iniziando a muovere il suo stesso bacino, tenendo invece lei ferma contro la parete, mentre comunque spietato assaliva il suo petto. Le spinte del mannaro non avevano punti morti, non rallentavano ma anzi con ogni colpo sembravano velocizzare mentre lui non accennava neppure un minimo di fiatone. La battaglia d'altronde non lo aveva neppure sfiancato, e se da un lato ciò avrebbe forse potuto danneggiare l'orgoglio della licantropa, dall'altro Seiichi si stava assicurando che lei non avesse altro che da guadagnarci: le avrebbe impresso nella mente che perdere contro di lui non era una sconfitta per lei, ma una vittoria. Una vittoria con un succoso premio, che le avrebbe dato ogni volta che l'avrebbe incrociata.

     
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    Selenya era ancora abbastanza confusa, e oltraggiata.
    Il nero di quelle sue nuove squame, sebbene tanto lucente da rivaleggiare con la brillantezza della sua versione originale, non sembrava convincerla del tutto ... d'altro canto, però, non vi erano dubbi sul fatto che quella forma ibrida le avrebbe permesso di divertirsi ben più di quanto la sua versione umana e quella mutata potessero fare assieme: essa unificava in un solo stato sia la tenera morbidezza delle sue curve umane che l'innata e ferale potenza delle membra equine, creando un dualismo perfetto che, nel momento in cui la trasse a sé, avrebbe permesso al mannaro di sentire più che chiaramente i morbidi e oscenamente gonfi seni di lei premersi con voluttuosa decisione contro il proprio petto.
    La russa sbuffò, alzando silenziosamente gli occhi al cielo salvo poi abbandonarsi al bacio di lui. Mugolò appena, dischiudendo senza troppe esitazioni le labbra equine e permettendo quindi alla calda e bollente lingua del mannaro di catturare la propria ... cosa che, ovviamente, le permise di attuare il suo diabolicissimo piano: non se ne sapeva proprio, infatti, che li a impazzire di desiderio ci fosse solo lei, motivo per cui non appena le loro lingue iniziarono a danzare la russa non esitò un solo istante a impregnare la propria saliva di una a dir poco massiccia dose di tossine altamente afrodisiache. Essendo insapori, probabilmente il mannaro non si sarebbe accorto di nulla ... almeno non fino a quando non avrebbe iniziato a sentire il proprio corpo diventare così bollente da essere più che sufficiente a togliergli quel ghigno fastidiosamente diabolico che continuava ad avere.
    Selenya sorrise, trionfante, tra sé e sé mentre poco a poco si abbandonava al bacio e alla stretta di lui, salvo poi staccarsi, anche se solo per un brevissimo istante, per riprendere fiato: "Tu dici? Beh, allora vedi di darti da fare ... o potrei pensare che questo bell'affare sia tutto fumo e niente arrosto.", rispose, insinuando una mano tra i loro corpi e avvolgendola con decisione attorno al rigonfiamento alla base del membro di lui, per poi stringerlo con decisione. Rise, lasciandosi sollevare senza alcuno sforzo per poi avvolgergli le braccia attorno al collo, affondando quindi il muso nella morbida pelliccia del collo di lui e inalandone deliziata l'aroma ferale: chiuse gli occhi, assaporandone a pieni polmoni il profumo ... un profumo virile e selvatico, che andò a stuzzicare i suoi istinti più profondi facendole irrigidire i capezzoli contro il petto di Seiichi che, inevitabilmente, iniziarono a secernere una consistente dose di afrodisiaco dalla particolare colorazione azzurro acceso. Sospirò, strusciando soddisfatta la propria femminilità bollente contro la verga di lui fino a quando non lo sentì scivolare senza alcuno sforzo dentro di lei.
    La russa gemette, lasciandosi sfuggire un sospiro sollevato non appena sentì l'enorme verga del mannaro farsi strada dentro di sé. "Ngh ... ahhh! Ora si che va meglio ... riesco a sentire il tuo cazzo premere contro il mio utero, è raro che qualcuno riesca ad arrivarci in questa forma. Forse ... non sei poi così male.", disse, salvo poi bloccarsi quando sentì le zanne fameliche di lui avventarsi sui propri seni. Gridò, tendendosi come una corda di violino mentre sentiva i capezzoli irrigidirsi ulteriormente tra le sue zanne, talmente tesi e ingrossati che non ci volle molto prima che, semplicemente, i rivoli di liquido azzurrino si trasformassero in veri e propri fiotti.
    Chiuse gli occhi, affondando le dita nella morbida pelliccia del partner fino a graffiarne, possessiva, la carne. Gemette, cercando nuovamente le labbra del mannaro mentre quello continuava ad alzarla e abbassarla con foga sulla propria erezione che continuava a martellare imperterrita la bocca del suo utero ... utero sempre più debole, al punto che ben presto, preso d'assalto, avrebbe iniziato ad ammorbidirsi permettendo probabilmente al mannaro di conquistare anche quell'ultimo baluardo.
    Il colpo di grazia giunse nel momento in cui si sentì schiaffeggiare il fondoschiena. Dopotutto, per quanto faticasse a nasconderlo anche lei possedeva la sua buona dose di tendenze masochiste, e infatti non appena sentì la mano di lui affondare nella propria natica si lasciò sfuggire un nitrito sorpreso, mentre la sessualità si stringeva maggiormente attorno alla verga di lui. Ormai, il mannaro avrebbe finito col trovarsi in una vera e propria morsa della morte, i muscoli di lei che, bollenti, si avvolgevano attorno al suo corpo secernendo peraltro una quantità tale di tossine che, seppur non letali, avrebbero reso quell'amplesso quantomeno "piccante" stimolandolo all'inverosimile.
    Sempre più presa da quella monta di tutto rispetto, con il corpo stretto tra la colonna e il corpo virile di lui, la russa non si sarebbe nemmeno resa conto del treno che stava arrivando ...
    ***
    Cleo sbuffò, braccia e gambe furiosamente incrociate mentre osservava con impazienza il paesaggio sotterraneo della metropolitana scorrere fuori dalle finestre del treno ansiosa di reincontrare il suo amatissimo padroncino.
    Era già da un po' di tempo che, a dire il vero, aveva iniziato a notare qualcosa di strano.
    Innanzitutto, il suo odore.
    Perché diamine a volte, quando tornava a casa, gli sentiva addosso l'odore di altre donne? Non aveva idea di chi fossero quelle streghe, ma sicuramente dovevano essere delle persone orribili per approfittarsi in quel modo del suo amatissimo padroncino. Per di più, a giudicare dall'odore una di loro doveva essere pure una pennuta. Una pennuta, capite? Oltraggioso a dir poco, i cani i pennuti li mangiano, mica se li portano a letto.
    Insomma, se da un lato era, giustissimamente, ansiosa di poter riabbracciare il suo amato, peraltro portando con sé la lieta notizia, dall'altro non poteva che essere preoccupata all'idea che la fuori potesse esistere qualche altra donna in attesa dei suoi preziosi cuccioli. Proprio come lei che, quella mattina, ci aveva messo ben due ore per capire come diamine di utilizzava quel bastoncino prima di rendersi conto che 1) Stava leggendo le istruzioni nel senso sbagliato e 2) Non andava infilato li in mezzo ... morale della favola, era così agitata all'idea di dare la grande notizia al suo amato che si era portata dietro ben 10 test già belli fatti e non riusciva a smetterla di scodinzolare ansiosa.
    Finalmente, infine, il treno parve fermarsi.
    Ciondolando appena, scossa da quel viaggio sottoterra a cui non era minimamente abituata, e con i 10 test in mano la povera ibrida scese infine dal treno ... salvo bloccarsi di botto, nel ritrovarsi di fronte il suo amato. Impegnato ad accoppiarsi con un pony (?) contro una delle colonne della stazione.
    Cleo aprì la bocca, lasciando cadere sconvolta tutti e dieci i suoi preziosi e tanto faticosamente eseguiti test di gravidanza a terra guardando quindi la scena palesemente sconvolta.
    Ci mise solo un istante nel riscuotersi, il pelo irto e lo sguardo di fuoco mentre puntava accusatoria il dito contro la povera (?) e innocente (?) mannara, sbottando: "Tu! Come osi circumnavigare ...", probabilmente intendeva "circuire", ma quello che conta è il messaggio no?, "... il mio padroncino? Allontanati immediatamente da lui, o ti trasformo in una bistecca!"
    Ancora saldamente aggrappata al collo del mannaro, Selenya aprì appena un occhio osservando da capo a piedi la giovane ibrida di fronte a sé.
    Proprio come suo solito, anche quella mattina Cleo aveva arraffato un po' a caso le prime cose che aveva trovato senza curarsi poi troppo di apparire elegante e dando massima priorità alla libertà di movimento (essenziale nella caccia agli scoiattoli). Essa indossava infatti un semplicissimo top verde militare, volto a mettere in mostra sia il ventre piatto e allenato che il seno abbondante, accompagnato da dei jeans in pelle nero inchiostro e da delle infradito anch'esse verdi e nere ... i capelli erano sciolti, e le ricadevano sulle spalle in morbide ciocche mentre la coda si muoveva minacciosa alle sue spalle.
    La russa alzò un sopracciglio per poi lasciarsi sfuggire un sorrisino divertito, osservando interrogativa il mannaro in attesa della sua reazione.

    Edited by EllariaSand - 16/10/2019, 09:16
     
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    Seiichi non si accorse neppure minimamente delle sostanze afrodisiache che la sua preda aveva preso a rilasciare in lui ad ogni possibile occasione. Non era solo questione di accorgimento - anche se fosse stato capace di percepirle, probabilmente non gli sarebbe interessato affatto. Non aveva paura di accogliere tutta quell'eccitazione e perversione, bevendo, lappando e succhiando quel nettare azzurro che lo assetava sempre più, inturgidendo ancor di più la sua ardente mazza e rendendola sempre più affamata delle carni di Selenya, prendendola e muovendosi dentro di lei con sempre più forza, stringendola e cingendola a lui posseduto dal demone della lussuria, le sue spinte facendosi ancor più aggressive, violente al punto da far riecheggiare il suono della sua virilità che sbatteva contro il bacino della licantropa ogni volta che spingeva, pienamente intenzionato a marchiarla persino con quel contatto spinto, gustandosi le sue strette che, sincere, gli avevano perfettamente fatto capire quanto in realtà quella puledra altezzosa fosse una masochista depravata. E come poteva negarle, ma soprattutto negarsi, il piacere di dare ad entrambi ciò che desideravano? Mentre il suo cazzo ormai divenuto tizzone ardente continuava a violarla, oltrepassando ogni barriera del suo utero e reclamandolo come proprio, la figura del lupo prese ad ingrossarsi assieme al resto del suo corpo e stazza, opprimendo Selenya con ancora più possanza, le grinfie che stringevano il suo sedere facendosi ancora più possessive e affondando gli artigli nelle sue natiche per quasi ancorarsi a loro, impedendole di sottrarsi a quel corpo, quei muscoli che vicini a lei si sarebbero gonfiati con ancora più vigore e potere, premendo contro il suo petto generoso e splendido, spingendolo contro di lei in una vera e propria pressa di carne bollente. Deciso a ricambiare quella possessività che la Kishin aveva dimostrato graffiandolo, nutrito dalle stesse tossine afrodisiache con cui la donna lo stava fomentando, l'oscurità del mannaro corruppe ulteriormente il suo corpo mentre egli si abbandonava senza contenersi a ululati di piacere, stuzzicato finalmente di aver trovato una femmina della sua stessa razza, per quanto diversa specie. Un altro paio di braccia sarebbero fuoriuscite dalla sua carne corrotta, enormi e possenti come le originali, una di esse andando immediatamente afferrandole subito con gelosia quasi un seno per spremerlo, maleficamente stringendolo per far fuoriuscire quanto più possibile di quell'afrodisiaco che Selenya aveva erroneamente pensato avrebbe destabilizzato il lupo, bevendone mentre cresceva a dismisura, fomentandolo e incattivendolo sempre più, motivandolo a fotterla e reclamarla senza pietà o freno di alcun tipo, il suo sorriso avendolo sì abbandonato ma solamente per fare spazio ad uno più distorto e folle dalla lussuria.
    "Splendido, SPLENDIDO! Ancora, Selenya, dammene ancora!"
    Difatti, anzi, ne voleva ancora di più. Di più di quell'afrodisiaco, quei feromoni, della Kishin. Aveva commesso un grosso errore nel volerlo eccitare ancora di più, perché si sentiva il suo intero colpo quasi ardere da quanto fosse caldo, contenendo sempre meno la sua forza e le sue perversioni. Stringendola con sempre più decisione quasi come se temesse stesse per essere portata via, tirò il guinzaglio del collare d'ella stringendolo, a stento permettendole di respirare. Ormai il lupo - no, quella mostruosità aveva raggiunto un'altezza invidiabile, circa tre metri, a stento contenuto dalla metro, e guardandola ora dall'alto verso il basso, la sua verga bollente la attraversava con ogni colpo, ora il suo percorso visibile persino sulla pelle di lei, deformandola senza pietà. Quella enorme mazza martellava contro la parete del suo utero e usciva con disumana velocità, pompando come se fosse un vero e proprio pistone e facendo tremare il suo corpo ad ogni affondo, facendole distintamente sentire quella stessa forza che prima l'aveva distrutta in un solo pugno. Le avrebbe fatto capire che quello davanti a lei era un maschio che l'avrebbe dominata, sottomessa e resa sua sotto ogni punto di vista - non importava quanta resistenza potesse dimostrare.
    In tutta quella foga, mentre si godeva quel processo di sottomissione al quale lei non si sarebbe mai potuta sottrarre, Seiichi sgranò gli occhi non appena sentì la voce di Cleopatra provenire da dietro di lui. Perso nel momento non aveva sentito l'arrivo di nulla. Tenendo impalata Selenya sul suo enorme cazzo e schiacciandola quasi con tutti i suoi muscoli esageratamente ormai evidenti e robusti, ma comunque coperti da quel manto di pelo nero morbido e irresistibile, si voltò con espressione colpevole mentre la coda dietro di lui si abbassava.
    "Cleo?! Che... che ci fai qui, piccolina?"
    Girato, il suo sguardo era rivolto verso la sua adorabile, insostituibile cagnolina, la cui visione in quegli abiti fin troppo rivelatori fu abbastanza da mandare un'altra pulsazione di troppo alle sue parti basse, entusiasta come non mai di vedere la sua cucciola e già desideroso di fiondarsi su di lei, perdendo quasi all'istante ogni accenno di rimorso che aveva prima percepito. Nonostante fosse fermo, comunque Selenya si sarebbe potuta accorgere di qualcosa di decisamente strano... anche se quel colosso di muscoli non stava spingendo più, avrebbe potuto continuare a sentire comunque le spinte dentro di lei, come se scopata da qualcosa di etereo, bollente ancor più di quell'affare, doppiamente spietato. Nonostante volesse dimostrare il proprio amore per la sua cagnolina rifiutandosi di prendere il piacere che voleva, non avrebbe negato a Selenya la tortura di goduria che si meritava.
    "Non preoccuparti, cagnolina mia: sto punendo questa donna per aver tentato di violentare una ragazza indifesa... forse sarebbe più giusto dire che la sto aiutando con un suo problema."
    Indisposto a permetterle di rovinare quel momento di affetto e dubbio, la mano libera del lupo avrebbe raggiunto il muso dell'equina, tenendoglielo serrato, mentre tuttavia subdolamente e maleficamente la donna avrebbe avuto modo di distinguere quello che era a tutti gli effetti un tentacolo fuoriuscire dal palmo di quella stessa mano e forzarsi dentro la sua bocca, un estremità tanto bollente quanto l'affare pulsante del mannaro. Senza alcun tipo di decenza, avviso o altro, prese immediatamente a violare anche la sua bocca, infilandosi nella sua gola e cominciando a fotterla senza contegno. Quel tentacolo pulsava e sembrava a tutti gli effetti un secondo membro, più flessibile ma avendo conservato la mostruosa grandezza del fratello. Mentre teneva bloccata Selenya in quella morsa di piacere immondo che per lui tuttavia risultava estremamente insoddisfacente, Cleo si sarebbe sentita invadere da una vera e propria ondata di feromoni maschili che i suoi sensi non avrebbero potuto in alcun modo non percepire. Svariate volte più intensi di quando il suo padrone normalmente la prendeva, le sarebbe stato chiaro che in quel momento Seiichi non era semplicemente in calore, ma qualcosa di ancora più perverso che trascendeva i semplici bisogni naturali. D'altronde, quello che aveva davanti era una versione ancor più grossa e mostruosa di quello che era normalmente il suo lupo adorato.
    "Ad ogni modo, perché non vieni qui, Cleo? Qui vicino al tuo padrone... mi sei mancata tanto. Selenya non ti darà alcun tipo di problema. Vero?"
    Non avrebbe neppure tentato di nascondere la malizia nella sua voce a tal punto il licantropo, guardando ora non più con sguardo ammonito l'ibrida ma anzi con uno languido, invitandola a farsi avanti con la sua coda voltandosi poi verso Selenya quando si rivolse a lei, rafforzando la presa sul suo seno e sedere, sculacciandola - no, quasi frustandola senza far vedere il gesto della sua mano mentre quasi la obbligava ad annuire con la presa sul suo muso. La fame di Seiichi non aveva fine, e adesso che la sua adorata era lì non poteva non far unire lei a quel banchetto di cui non si sarebbe mai potuto stufare.

     
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