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.Selenya pensato
Selenya parlato
Narrazione
Lo sguardo della donna si addolcisce lievemente.
Nonostante la parvenza gelida e distaccata, il piacere di aver trovato un giovane così intelligente e curioso con cui condividere il proprio sapere non può non darle soddisfazione, inoltre il ragazzo non sembra solo sveglio, ma anche capace di una notevole empatia e capacità di immedesimazione. Sebbene infatti non avesse detto nulla nell'apprendere la fine della sua casata non le è difficile sentirne la silenziosa ma comprensiva vicinanza in quel momento.
Quando poi le pone quella semplice domanda lei chiude gli occhi per un istante, sorridendo appena per poi scuotere il capo: "La mia famiglia è svanita da tempo, e le ultime notizie di avvistamenti di Mensktaya risalgono a anni e anni fa ... non vedo perchè dovrei provare ancora rancore per loro. Anzi, il fatto che, se dovesse esisterne uno, probabilmente si troverebbe ad affrontare la mia stessa situazione mi fa sentire ... vicina a lui.", e non sta mentendo.
Forse secoli prima Kishin e Mensktaya si saranno combattuti fino all'ultimo sangue, ora però le cose sono cambiate. Non le interessa minimamente proseguire una faida simile, il suo solo obiettivo ora è riportare in auge la sua stirpe e scontri inutili non sarebbero che un ostacolo nel raggiungimento del suo scopo. No ... non ha motivo di provare ancora rancore per una creatura che, alla fine, si trova nella sua stessa situazione.
"Comunque sia, si tratta certamente di una notizia non di poco conto. Rintracciare una creatura così antica, contro la sua volontà, dovrebbe essere quasi impossibile ma tenendo conto che la lanterna è collegata a essa forse, ma la mia è una semplice ipotesi, potrebbe essere possibile ricavarne la posizione attuale.", azzarda, per poi osservarlo. E' lei questa volta a voler creare un legame. Sa quanto l'idea che possa esistere qualcun altro di legato alla sua stirpe sia importante, anche lei al suo posto ne sarebbe entusiasta, e quindi non vuole far altro che essergli di aiuto per quanto possibile: "Ovviamente, bisognerebbe possedere delle competenze magiche non di poco conto per fare una cosa del genere, ma così potrebbe incontrare qualcuno che ha profondamente legato alla sua famiglia. Io non sono una strega, e dubito che potrei compiere un prodigio simile, ma certamente, con le giuste indagini, potrebbe essere possibile trovare qualcuno che faccia al caso suo.", osserva.
Gli sorride appena, tornando a osservare la statua, prima di chiedere: "Ha qualche idea su chi potrebbe aiutarla in tal fronte?". -
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Selenya non mancava certo di tatto nel saper toccare vari argomenti riguardanti la sua storia o il suo status attuale. Sembrava accompagnare le parole per farle risultare come la descrizione di una situazione distante e quasi normale. Il giovane ragazzo non poteva fare a meno di provare una naturale empatia, ma ciò che lo colpiva di più era come la statura della donna si manifestasse in eleganza e solidità. Ovviamente non inteso all'altezza vera e propria ma alla levatura del suo essere se stessa. Difficile non riconoscere qualcosa di nobile quando si hanno occhi per vedere. E sopratutto era innegabile una certa somiglianza con suo fratello Virgilio: affrontavano i problemi e le casualità nel presente, avendo ben chiare le proprie potenzialità e non eccedendo mai nel ricadere nel passato facendone un tesoro che li proiettasse in avanti.
Le sue vicende affondano le loro radici in una spanna temporale decisamente ampia. L'omicidio di mia madre è relativamente recente, se paragonato alle vicende della sua stirpe o quella dei Mensktaya. ... Questa vicenda si fa profonda su tantissimi fronti man mano che scopro piccole briciole...
Per Febo trovarsi tra un sentimento lugubre di decadenza e la gestione di tutte quelle nuove piste che si aprivano era decisamente stressante. Saperne di più su una statua stava aprendo una diga di novità difficili da comprendere o a cui dare ordine. Per un momento stava quasi per perdere la calma fissando lo sguardo verso il basso e spalancando gli occhi come a perdersi nei propri pensieri, quando Selenya propose alcune soluzioni al problema o comunque al fatto molto basilare che se da un lato c'è un faro, dall'altro il fascio di luce indica la via e le insidie.
Magia? Una sorta di divinazione? Mio fratello Virgilio è sempre stato contrario a questo genere di opzioni. Per lui sono "soluzioni semplici", e come è abitudinario dire e cito testualmente:"Le soluzioni semplici sono lì a riempire lo spazio tra quelle ovvie e quelle giuste..."
Febo avrebbe cominciato a guardare verso l'alto cadenzando le parole con l'indice della mano destra che faceva su e gù battendo il tempo e l'aria. Il tono di voce si era anche fatto più sfrontato e quasi a imitare un vocione più maturo. Una maniera come un'altra per smorzare la tensione e sentirsi il fratello più vicino in un momento così particolare.
Questo perchè secondo lui:"Le risposte ovvie ce le hanno sulla bocca tutti, perchè quelle giuste non sanno sceglierle e quelle semplici non soddisfano abbastanza l'ego."
Febo avrebbe scosso la testa ridacchiando e socchiudendo placidamente gli occhi.
Non posso negare che una saggezza del genere sia sprecata su un tipo come lui, ma se proprio voglio escluderla come possibilità devo ricordarmi di due fattori imprescindibili: il primo è che non conosco nessuno con tali capacità, e al riguardo abbiamo quindi la risposta alla sua domanda. Il secondo motivo è che qualsiasi divinazione è... Un'arma a doppio taglio se non triplo in base ai fronti che si possono analizzare...
Febo si sarebbe allontanato leggermente dalla statua per avvicinarsi a Selenya, per guardarla bene in volto e assicurarsi di poter avere un riscontro nel suo ragionamento.
Il primo punto è avere un estraneo che metta occhio su qualcosa di così importante. Più la cosa è preziosa e più necessita di essere trattata personalmente, non transigo su una cosa del genere. Lei, signorina Selenya, mi ha dimostrato una conoscenza davvero esaustiva ed è chiaro che la faccenda ha accesso in lei un interesse del tutto genuino. Quindi capisce come non potrei chiedere a ulteriori estranei di proseguire la cosa...
Il ragazzo sorride e aspetta la reazione di Selenya molto curioso.. -
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Selenya pensato
Selenya parlato
Narrazione
Sorride leggermente nel vedere l'interesse del giovane.
Sebbene, alla fin fine, non si siano conosciuti che da pochissimo ogni istante trascorso in compagnia di quel giovane sembra rinnovare sempre di più il desiderio della donna di poter guidare quel giovane, condividendo con lui il proprio sapere e consentendo, infine, alla sua notevole e genuina curiosità di venire infine soddisfatta. Il suo comportamento educato e tranquillo, accompagnato al desiderio di sapere, rappresentano per la mannara l'esemplificazione perfetta di ciò a cui una giovane mente dovrebbe aspirare per poter accrescere le proprie competenze e fiorire in una personalità ricca e colta.
E quando, infine, lo vede esibirsi in quella personale interpretazione del fratello, per la prima volta dal loro incontro la donna si lascia andare a un riso sincero, non eccessivo ma anzi lieve ed educato, eppure indubbiamente genuino. La maschera di freddezza sembra cadere, intenerita dall'uscita del giovane, mentre la voce si trasforma in una risata simile alla melodia di mille campane di cristallo: "Ahahah ... suo fratello deve essere un individuo indubbiamente particolare, e devo ammettere che questa sua interpretazione mi ha sorpresa. Si vede che gli è legato.", osserva, abbassando lievemente il tono e osservandolo.
Non vuole essere inopportuna, eppure non può negare a sé stessa quando non le dispiacerebbe poterlo conoscere. Se non altro, le piacerebbe poter incontrare di persona colui che, da solo, è stato in grado di crescere una personalità tanto educata e intelligente quanto quella del suo ospite.
Torna comunque a farsi seria nell'ascoltare il suo ragionamento.
Ovviamente, nel momento in cui aveva scelto di avanzare tale proposta era ben consapevole delle conseguenze di ciò che tale suggerimento, se applicato, avrebbe potuto comportare. Tuttavia aveva ritenuto corretto, quantomeno di fronte all'interesse del giovane per le proprie origini, metterlo al corrente di una soluzione che avrebbe potuto permettergli di raggiungere il proprio obiettivo con un metodo che difficilmente avrebbe portato al fallimento.
Annuisce appena, comprendendo quindi appieno le argomentazioni del giovane: "Si, capisco le sue parole e le rispetto. Ho voluto metterlo a parte di tale idea, nonostante io stessa avessi considerato i rischi, perchè ritenevo giusto poterla almeno informare di tale possibilità. Tuttavia non la biasimo e, anzi, non posso che trovarmi perfettamente d'accordo con lei.", osserva silenziosamente la statua, prima di dire, "Anch'io, se mi trovassi di fronte a un oggetto così importante per la storia della mia famiglia, cercherei di tutelarne i segreti al meglio senza ricorrere a un eccessivo numero di consulenti in proposito. Purtroppo, però, ciò non toglie come, sfortunatamente, rintracciare un essere come il Mensktaya, senza uso della magia, possa essere decisamente complicato. Il modo migliore sarebbe a questo punto organizzare una spedizione mirata per il ritrovamento del tempio, l'unica struttura che potrebbe darci informazioni su di esso e forse portarci al nostro obiettivo ... tuttavia sarebbe un procedimento dispendioso e indubbiamente complesso.", osserva.
E non ha tutti i torti.
Fino a pochi minuti prima, anche lei a dispetto della propria natura era convinta che tali creature fossero estinte, e in quanto a sua volta appartenente alla stessa cerchia di esseri antichi e leggendari sapeva molto bene quanto fosse complicato trovare un tale esemplare se esso non desiderava essere rintracciato.
Eppure, la mente della mannara continuava a correre, percorrendo binari che difficilmente il giovane ignaro della sua natura avrebbe potuto intuire. A quel punto, non era più solo questione di ritrovare le origini del suo ospite, lei stessa si sentiva profondamente coinvolta in tale situazione e avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per risalire alla posizione del Mensktaya. Forse, vista la loro natura comune, avrebbe potuto trovare un metodo a parte per rintracciarlo.. -
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Vedere sorridere Selenya riempie di soddisfazione il petto di Febo, contento di aver fatto una bella figura con la sua imitazione. Nelle parole a seguire però capisce meglio quel sottile velo che li differenzia nell'approccio al problema.
Nelle sue parole vi è una realtà di avventura. Mi vorrei accipigliare sul fatto che le terre in cui ha vissuto non la abbiano semplicemente ospitata... E' come se fosse pronta a balzare verso le ricerche ed esserne attivamente parte. Come se già avesse i piedi nella neve ad affrontare un sentiero perso nella foresta ai piedi di un torreggiante castello ghiacciato e abbandonato...
Febo aveva un viso sorridente con gli occhi cremisi illuminati da una luce calda e i pugni stretti di fronte a lui con le dita orientate verso l'alto come se tenesse stretto qualcosa. Si stava facendo sfuggire molte emozioni al solo pensiero di una spedizione del genere.
Ma... Il Mondo non è ancora così ospitale da permettere a un ragazzino come me di fare quel tipo di "escursioni". Mi segua un attimo...
Febo avrebbe quindi ripreso una postura meno lanciata, raddrizzandosi con la schiena e tirando verso il basso i bordi della giacca per rassettarsi e sistemarsi contestualmente il colletto della stessa. Avrebbe lasciato per un'attimo l'attenzione sulla statua per avvicinarsi a un manufetto coperto da un velo poco lontano. Era decisamente più piccolo siccome non arrivava al metro e venti di altezza ma la sagoma era facilmante riconoscibile: tolto il velo infatto Selenya avrebbe potuto porre il proprio sguardo su un mappamondo tipico del 1800, in legno massiccio composto da una base a coppa e l'intero globo come una singola sfera libera di roteare in qualsiasi direzione. Sembrava decisamente antico in confronto all'epoca moderna in cui si trovavano, ma Febo sembrava manipolarlo molto facilmente. Solo uan cosa accadde che risultò lontano dall'ordinario, ovvero che le mani di Febo si tinsero di un colorito nero ossidiana prima che le dita passassero su alcune rune intarsiate nel legno, che risposero illuminandosi e riempiendo di una energia rosso rubino brillante il globo che si sarebbe sollevato ad una altezza leggermente superiore per facilitare la sua consultazione anche a Selenya. Ogni riga del reticolato geografico era dorata, mentre gli stati e i confini, come anche le scritte più importanto come "Atlantico" o simili risaltavano in rosso.
Quanto è informata sui recenti accadimenti dell'Impero Romano? O anche su quelli internazionali?. -
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Selenya pensato
Selenya parlato
Narrazione
Selenya sorride nuovamente, stupendosi ancora una volta dello straordinario intuito del giovane per poi fare spallucce.
Torna a osservare silenziosamente la statua, i modi che lentamente si fanno più rilassati mano a mano che la discussione si fa più informale e l'atmosfera meno seria, prima di rispondere: "Un'artista è prima di tutto un fanciullo che non vuole saperne nulla di crescere, che desidera essere sempre in grado di stupirsi di ciò che lo circonda e affrontare avventure eternamente nuove e stimolanti. Io ho passato parecchi anni spostandomi di giorno in giorno, e non perchè la mia clientela me lo richiedesse quanto piuttosto per soddisfare quel fanciullino che è in me e desidera poter vedere cose nuove e conoscere antichi e dimenticati misteri ... per questo l'idea di una spedizione non mi dispiacerebbe.", afferma, gli occhi che brillano di profonda e sincera vitalità prima di seguire lo sguardo di lui.
Le iridi di lei si fanno improvvisamente curiose, mentre segue con silenziosa descrizione il giovane e lo vede liberare uno degli innumerevoli arredi della stanza dal proprio manto bianco rivelando un magnifico esemplare di mappamondo in legno chiaramente risalente all'ottocento.
La mannara si illumina, avvicinandosi di qualche passo e osservandone ammirata i dettagli, palesemente felice di aver avuto un ulteriore occasione di osservare qualche pezzo d'epoca, prima di alzare lo sguardo su di lui a quella domanda.
Arrossisce appena.
Per la verità, un po' a causa delle sue origini e un po' per il suo generale disinteresse verso la politica non sa moltissimo di ciò che le sta chiedendo il giovane, quindi risponde: "Sfortunatamente, sono giunta qui da poco e di solito non mi interesso molto delle questioni politiche. Quindi temo di essere decisamente disinformata in materia.", afferma, per la prima volta lei allieva e lui maestro, prima di riprendere, "Tuttavia non mi dispiacerebbe possedere qualche nozione in più, quantomeno per non rischiare di compiere nuovamente una gaffe del genere.", osserva, con una punta di ironia, prima di tornare a guardarlo in attesa.. -
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Febo è molto affascinato da come la donna descrive la figura dell'artista, e di come lei personalmente sia in contatto così profondo con la sua parte più dedita alle frivolezze della fantasia. E in un certo senso la mette in una luce meno austera agli occhi del ragazzo che si rallegra di poter trovare un terreno comune nonostante la differenza di età ed esperienze. L'unica cosa che sfugge è un sorriso beffardo e una punta di orgoglio nell'aver preso Selenya in fallo sulle mondanità nazionali e non. Gli da una sensazione quasi inebriante poter esporre qualcosa di cui lei non è esperta. Febo si concentra mentre la sua mano destra si colora di nero, quasi fosse fatta di ossidiana seppur mantenendo la sua morbidezza di pelle, avvicinandola poi al globo per sfiorarlo. Come se ci fosse una comunicazione tra lui e il manufatto il globo si muove spostando la visuale sull'Europa, accentrando l'attenzione sulla Spagna, i cui confini rossi si fanno più brillanti mentre la cartina la annerisce come se la stesse cancellando dalla geografia.
Circa un'anno fa l'evento più importante è stato disturbante se non a tratti apocalittico. La Spagna è letteralmente scomparsa, inglobata in una cupola oscura impenetrabile. Sembrava come se fosse stata letteralmente cancellata dalla realtà...
Febo avrebbe preso subito una primissa pausa per dare tempo alle reazioni di Selenya e sopratutto constatare se magari ne era del tutto ignara oppure sapesse già di questi avvenimenti.
La cosa ha richiesto parecchi mesi, ma per un motivo o per un'altro la cupola è stata superata e dissolta, ma al suo posto vi era solo distruzione. Uno scenario da incubo che annoverava anche la popolazione della regione deformata in creature descrivibili solo come osceni ammassi di carne, violenti e privi di controllo...
Il tono di Febo era estremamente serio, e anche se era tutto partito come una discussione generica, era già chiaro come il punto della situazione fosse che non si trattava di una situazione idilliaca: con tempismo o meno il ritorno alla vita quotidiana di Selenya era un evento a lei favorevole per non ritrovarsi da sola in mezzo ad eventi tumultuosi di quella magnitudine. Quindi c'era da chiedersi già a prima analisi che tipo di cataclismi stavano per avvicinarsi all'orizzonte, chiarendo senza troppi fronzoli la posizione di Febo nel non essere troppo convinto nel montare una spedizione o una ricerca col semplice sentimento dell'avventura. Seppur le sue motivazioni erano sia fondate che lecite, non bastavano i buoni propositi o i mezzi economici a far fronte ai pericoli effettivi che avrebbero potuto incontrare.
Ci sono altri eventi molto paragonabili a questo, se vuole posso aggiornarla su uno degli ultimi che potrebbe prenderla di sorpresa.... -
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Selenya pensato
Selenya parlato
Parlato altri
Narrazione
Lo sguardo della donna segue silenziosamente i movimenti del giovane.
Lo lascia parlare, senza interromperlo a dispetto del luccichio interessato che le illumina lo sguardo nel vedere la singolare reazione che il mappamondo sembra avere a contatto con il tocco del suo ospite. Inclina il capo, visibilmente interessata, avvicinandosi senza tuttavia dar segno di volerlo toccare a propria volta, in parte per educazione e in parte per rispetto, prima di tornare a osservare il giovane e seguirne il discorso.
Incrocia le braccia, facendosi improvvisamente seria e inarcando un sopracciglio sorpresa alla notizia degli eventi in Spagna. Si oscura, sinceramente preoccupata prima di mordersi il labbro, dicendo: "Forse avevo già sentito qualche voce in proposito, ma a dire il vero non avevo proprio idea che potesse essere accaduta una cosa del genere. E' ... beh ... semplicemente assurdo. Un'intera nazione ...", si morde il labbro, palesemente sorpresa della portata degli eventi narrati dal giovane, "Quindi, suppongo non si sappia ancora nulla dell'origine di tale evento. Non oso nemmeno immaginare cosa vi sia dietro."
Torna a osservare assorta il mappamondo.
Sebbene il suo orgoglio e la sua fierezza di Antico le impediscano di temere sinceramente qualcosa, gli anni trascorsi nella società hanno spinto la donna a ridimensionare la propria visione del mondo, permettendole di comprendere anche i punti di vista di quelle creature notevolmente meno forti e antiche di lei e ampliando i propri orizzonti. E se per un Antico tale racconto non potrebbe essere diverso da molti altri, d'altra parte anche lei non può non riconoscere quanto la devastazione di un'intera nazione rappresenti un evento di portata indiscutibilmente notevole e incredibilmente vasta.
Si morde il labbro, tornando a osservarlo prima di proseguire: "Con altri eventi come questo, si riferisce alla comparsa di altre cupole misteriose? Confesso di non essere molto informata, tuttavia non posso negare che si tratti di una situazione grave.", sospira appena, osservando ora la statua, "Non mi sorprende la sua reticenza nell'intraprendere una spedizione simile. Eventi simili sono totalmente imprevedibili ... se dovesse accadere qualcosa del genere, non solo rischieremmo di fallire, ma anche di rimetterci tutto ciò che vi abbiamo investito o persino la vita. Non è qualcosa da sottovalutare."
Annuisce appena, per poi sospirare: "Giunti a questo punto, siamo praticamente di fronte a un vicolo cieco.", osserva, prima di cercare il suo sguardo per vederne la reazione.. -
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La reazione di Selenya rincuorò Febo non poco: il fatto che anche un adulto come lei percepisse la stessa pericolosità di un evento del genere al pari di come la percepiva il ragazzo dava un certo sollievo. E le domande della donna era naturali, e fortuna volendo gli altri eventi che erano accaduti non erano altre cupole di quel genere.
Per fortuna o per caso no. Non ci sono state altre cupole, ma ormai il mondo è a conoscenza di strutture particolari che si ergono all'improvviso nelle città maggiori e sono indice di distruzione nell'immediato futuro. A Kurayami più recentemente un'enorme gigante composto di palazzine ha raso al suo interi quartieri, lo stesso Presidente dell'Umbrella corporation Albert Wesker è intervenuto a risolvere il problema. Come se Caius si lanciasse in mezzo alle strade per affrontare un nemico!
Febo esclamò con una certa enfasi per far capire come il fatto che un capo di stato entri in campo sia indice di una calamità non da poco.
Le notizie riportano che ha subito gravi ferite e che per il momento Wesker sia irraggiungibile e non si sia mostrato in pubblico dopo l'incidente. Ma resta il fatto che dappertutto via sia un problema grave, e che ricerche siano necessarie per averne certezza.
Selenya fece un gesto elenco di cose che quindi sarebbero state messe a rischio direttamente se tali eventi avessero influenzato una spedizione o anche solo una ricerca. Ma Febo a quel punto si portò le mani dietro la schiena conserte e avrebbe alzato lo sguardo verso quello della donna, con una vera e propria fiamma di decisione negli occhi e nessuna ombra di incertezza.
C'è differenza tra aver fatto tutto il possibile e sapersi adeguatamente preparare per un compito che si dimostra molto difficoltoso, più del previsto. Posso assicurarle che questo è il itpico momento dove bisogna far scorrere le cose, dedicandosi a quello che possiamo fare attivamente ogni giorno.
Poi si sarebbe avvicinato a Selenya, cingendole la mano destra con ambo le proprie mani.
Il solo possedere la statua mi ha permesso di conoscere una persona come lei che ha saputo dare nuova vita alla mia ricerca, e che spero abbia in futuro occasione di poter condividere la sua conoscenza con un giovane allievo come me.
Gli occhi rubino del ragazzo e il suo sorriso candido brillavano sul suo volte soddisfatto. Non era sua intenzione far traballare la decisione della sua ospite, ma anzi coinvolgerla in un più ampio spettro di eventi che avrebbero potuto influire sul suo avvenire. Anche le sue mani erano calde e gentili, e il colorito nero che le aveva ammantate era sparito mentre esprimeva la sua decisione a parole nei pochi secondi prima.. -
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Selenya pensato
Selenya parlato
Parlato altri
Narrazione
E se già all'inizio era sorpresa, col procedere del racconto Selenya lo diventa ancora di più.
Sgrana gli occhi, osservandolo sorpresa: "Il Presidente dell'Umbrella Corporation, in persona?", chiede, anche se ovviamente ha sentito benissimo. Per quanto infatti non si presenti eccessivamente informata in materia, persino lei non può non essere a conoscenza di chi sia Albert Wasker. Il nome del Presidente dell'Umbrella, associazione a livello mondiale, è una delle personalità più influenti e note in ambito del progresso, e persino lei, per quanto sia giunta li da poco, ne conosce il nome e ciò non fa che contribuire alla sua sorpresa, alimentando la preoccupazione dovuta a tali e nuove informazioni. "E' ... beh ... semplicemente assurdo.", osserva, avvolgendosi silenziosamente le braccia attorno al corpo.
Torna a osservarlo solo nel momento in cui lui le si avvicina, prendendo le mani di lei tra le sue e strappandole, con quelle sue ultime parole, un sorriso caldo e incredibilmente sincero. Lo ascolta silenziosamente, felicemente compiaciuta di come il giovane sembra tenere sinceramente a quell'incontro e alla prospettiva di poter coltivare un rapporto che possa permettergli di fa fiorire la propria giovane mente come ogni ragazzo dovrebbe puntare a fare.
E ora, il tono con cui appella il giovane diventa improvvisamente più tenero e informale, come quello di una maestra che si rivolge al proprio allievo. "Febo, tu sei un giovane incredibilmente intelligente. Possiedi una curiosità e un'arguzia naturali molto rari tra i tuoi coetanei, accompagnati da un'educazione esemplare, e per questo sarei veramente felice di poter rappresentare per te una figura di riferimento quale solo un mentore potrebbe essere.", afferma, osservandolo con dolcezza, "Persino io, stamani, non avrei mai immaginato che ad accogliermi avrei trovato qualcuno di così curioso e intraprendente. Il fatto, poi, di aver potuto riscoprire eventi inerenti il mio passato, mi ha piacevolmente sorpresa. Per questo, di qualsiasi cosa tu abbia bisogno, non avrai che da chiedere. Sarei ben lieta di accompagnarti lungo il meraviglioso sentiero della conoscenza."
Gli sorride, le parole che suonano incredibilmente calde e gentili, eppure ricche di saggezza e di un'evidente esperienza maturata in anni e anni trascorsi a studiare.. -
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Tutti quei complimenti detti da una donna come Selenya fecero molto piacere a Febo, che forse un pochino aveva anche un minimo di gusto ad avere una figura come lei a rompere il continuo vuoto lasciato da sua madre. Il fratello Virgilio era sicuramente un pilastro portante della sua vita, ma avere anche solo la possibilità di un tono vagamente familiare a quello di una donna poteva portare un pò di bilanciamento a quel continuo protrarsi di misteri e disciplina. Ma senza volerlo la pelle di Slenya diede la sensazione di essere quasi più piacevole del dovuto. Febo sentì come se il poterla toccare in quella maniera gli trasmettesse qualcosa. Ma si trattenne dall'annerire le proprie mani, così da ritrarle in maniera sempre educata ma prima che l'istinto agisse sulla ragione.
Selenya... Io... La devo ringraziare per tutta la disponibilità che mi ha garantito quest'oggi. E' come averla rapita, e mi duolerebbe trattenerla oltre senza una valida ragione. Per tornare al suo alloggio potrebbe volerci del tempo che le farebbe fare sicuramente troppo tardi se indugiassi nel... Lasciarla andare? Eh-ehm... *si sarebbe schiarito la voce*
Con un sorriso di circostanza Febo avrebbe fatto strada a Selenya, forse anche un pò imbarazzato da quella sua reazione così fuori luogo. Avrebbe voluto dargli peso in maniera fredda e concisa, ma non era più calmo e distaccato per farlo e c'era davvero un grosso quantitativo di informazioni da assorbire dopo quella giornata. Vispo e intelligente ma anche molto giovane. Se Selenya avesse seguito il ragazzo sarebbero ripassati per le stesse stanze dell'andata per arrivare al piazzale con la sua macchina. Febo si sarebbe premurato di aprire la portiera e aspettare che la donna prendesse il suo posto alla guida, prima di salutarla silenziosamente con un leggero inchino con la testa.. -
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Selenya pensato
Selenya parlato
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Narrazione
La donna sorride dolcemente, osservando il giovane con soddisfazione, quasi come una madre fa con un figlio particolarmente promettente.
Normalmente, i Kishin non sono delle creature particolarmente amorevoli: la loro cultura si basa sulla legge del più forte, e la sola forma di amore materno a essi nota è quella di una madre che costringe il figlio ad affrontare le proprie sfida da solo per permettergli di imparare a cavarsela anche senza il genitore. Eppure, quel giovane sembra aver risvegliato in lei qualcosa che nemmeno sapeva esserci, al punto da farla sentire quasi protettiva nei suoi confronti.
Annuisce appena alle sue parole, per poi ridere divertita: "Non temere, Febo. La mia visita si è rivelata ben più fruttuosa del previsto, non mi pento nemmeno di un istante, anche perchè sembra che io abbia trovato un valido allievo a cui trasmettere il mio sapere. Quindi non farti problemi ...", afferma, seguendolo in silenzio e ripercorrendo quindi a ritroso la strada verso l'ingresso.
Si osserva attorno per un ultima volta, per poi scendere le scale e fare un cenno di ringraziamento al giovane che le tiene aperta la porta, quindi sale: "Sono sicura che avremo modo di rivederci presto, Febo Mesti, e sono curiosa di poter conoscere anche tuo fratello. In attesa di tale momento, non esitare a chiamarmi se dovessi avere domande o richieste, io sarò sempre a disposizione.", afferma.
Attende quindi la sua risposta, prima di chiudere la porta e avviare il motore.
Osserva per un ultima volta la residenza, dando quindi gas e dirigendosi silenziosamente verso casa.
Anche lei ha molte cose su cui riflettere..
