Un meritato caffè, dopo un difficile trasloco

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    The unseen BOOB, is the Fappest
    fan_club_latob

    Group
    HF Gdr Master
    Posts
    31,817
    Location
    Plutonia Experiment

    Status
    Anonymous
    La genuinità del suo entusiasmo era forse più preziosa di qualsiasi grido di gioia o lacrima di commozione, anche una simile reazione faceva parte dell'arte di Thresh e non poteva far altro che dirsi soddisfatto. Aveva visto bene dunque: il suo modo di apostrofare il macabro non era una critica ma solo un modo per spronare il professore a mostrarle di più, e solo on quella piccola anteprima aveva già cancellato ogni suo dubbio. Erano a stento a metà strada, anzi solo al primo passo verso quel cammino, un cammino che Selenya non doveva necessariamente affrontare da sola, ma non poteva di certo proseguire al buio. Aveva bisogno anche lei della sua luce. Il professore si alzò dal divano per poterla raggiungere, posando le mani sulle spalle della donna, piazzandosi dietro di lei come a volerle garantire un rifugio sicuro e una presenza affidabile sui cui posarsi quando il viaggio sarebbe diventato troppo lungo e stancante per lei. Ma indipendentemente da quanto l'avrebbe debilitata, da quel momento in avanti non poteva più né fermarsi, né tanto meno tornare indietro...
    Oh, mia cara... è proprio questo il bello. Non sarò io a mostrarlo a te... sarai tu che lo mostrerai a me...
    Mentre il professore le sussurrava quelle parole nelle orecchie, l'immensa statua del drago iniziò a muoversi, portando quelle rinsecchite dita verso il proprio stesso petto, senza mutare l'espressione dolente in cui era deformato il suo muso. Nonostante apparisse morto come una mummia, dava comunque l'idea di risultare vivo, più vivo di ogni altra cosa in quella stanza che diventava invece sempre più buia e distante. Le pareti perdevano consistenza e definizione, come se la vita che fino a quel momento aveva circondato Selenya non fosse altro che una mera illusione, spezzata dalla ricerca della verità, che ora spalancava una porta verso l'unica vera strada. E proprio come una porta, le dita del drago si infilarono nel suo petto, spalancandolo lentamente ma inesorabilmente, scoprendo al suo interno il tetro bagliore che risplendeva anche nel volto del non morto, concedendo una finestra a Selenya per affacciarsi verso il vero mondo. Un cosmo tutt'altro che buio, una nebulosa violacea immersa in un mare di stelle distanti tra di loro, prive di qualsiasi calore, incapace di toccarsi anche solo con il bagliore della loro lucentezza. Immerso all'interno di quella dimensione buia, ammantata dalla spirale provocata da un'intensa gravitazione, che se si trovasse al centro perfetto di un buco nero, c'era una costruzione immensa. Per una mente razionale era impossibile definirne capo e coda, associarla ad una torre, un castello o un edificio piano, impossibile comprenderne la forma o la composizione, il verso del modo in cui era costruita o la fermezza con cui rimaneva immobile all'interno di quel caso. Sulla sua "sommità", o quello che una mente limitata poteva definire tale, c'era una Levitazione, un monolite dalle forme incomprensibili che ruotava assieme al labirinto costruito intorno ad esso. Inizialmente Selenya avrebbe avuto la sensazione di guardare quello spettacolo folle e incomprensibile da lontano, come una di quelle stelle distanti e fredde, ma appena Faust le diede una piccola spinta per poter entrare, fu all'interno della costruzione come se non avesse mai fatto un solo passo fino a quel momento. All'improvviso quelle che erano solo voci distanti, gridi appena percettibili e suppliche lontane, divennero il brusio di sottofondo nelle sue orecchie, come il vento gelido tra i picchi di un monte innevato. Era costante, impossibile da togliere dalla mente, impossibile da ignorare, non spiacevole e nemmeno invasivo. Somigliava ad un coro, una spassionata preghiera, un canto macabro e al contempo romantico levato verso l'entità che muoveva quel cosmo lontano e accogliente. Poi, silenzio.
    Stai attenta... non perderti oltre lo specchio. Devi ancora imparare quale è il riflesso e quale invece è la realtà...
    Quelle parole la riportarono all'improvviso fuori dal labirinto, davanti alla statua del drago, immobile e priva di vita. Le mani del professore sulle sue spalle, on solo mura vuote e silenzio intorno a lei. Era come se si fosse svegliata improvvisamente da un piacevole sogno, solo che il sogno sembrava la realtà, mentre invece quella dimensione per quanto tangibile e reale, appariva vuota e priva di passione. Chi scruta all'interno dell'abisso scopre sensazioni e suoni che è impossibile dimenticare. Ben conscio che il contatto prolungato avrebbe potuto disturbarla, Thresh lasciò la presa dalle spalle e fece un passo indietro, portando le mani e la lanterna dietro la sua schiena, aspettando che Selenya si riprendesse del tutto. Abbassò lo sguardo e chiuse gli occhi, cercando di darle una spiegazione sul perché si era fermato.
    Ho voluto darti un assaggio, ma non sei ancora pronta per oltrepassare quella porta. Il labirinto ha solo due generi di ospiti: chi entra, e chi viene invitato. E io desidero ardentemente che tu diventi una di quelle che possano entrare ed invitare gli altri, senza limitarsi a guardare e basta. Ma prima di arrivare a quel punto devo sottoporti a tre prove... tre lunghe prove: quella del piacere, quella del sangue... e quella del dolore.
    Elencò le prove tornando a fissarla dritta negli occhi. Il professore non perdeva mai occasione per diventare parte delle sue stesse creazioni, e perché privarsi di quel piacere dopotutto? La ricerca della strada e la luce per illuminarla era fatta di piaceri immensi, e lui avrebbe corrotto la mente di quella ragazza con un piacere che mai aveva provato prima, facendole conoscere ogni espressione di quella parola. Ma ancora una volta lasciò a lei la possibilità di scegliere e di prendere l'iniziativa... chissà se ora, visto che Thresh aveva mostrato il suo vero volto, lei non si decidesse a mostrargli una vera artista appassionata.
     
    .
  2.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Hentai Member

    Group
    Member
    Posts
    541
    Location
    Verona, Italia

    Status
    OFFLINE
    Selenya pensato
    Selenya parlato
    Parlato altri
    Narrazione


    La donna sussulta appena, sentendo la pressione calda ma a suo modo confortevole delle mani di lui sulle proprie spalle ... non è tuttavia che un brevissimo istante, perchè poi sembra iniziare ad abbandonarsi presto a quella presenza rassicurante, rilassando i muscoli e seguendo quindi il suo sguardo.
    La bocca si spalanca appena, in un'espressione di sincera e quasi tenera sorpresa quando vede il drago squarciare il proprio petto. Non presta nemmeno caso al fatto che, attorno a lei, tutto si stia facendo improvvisamente più buio e quasi distante, le sue iridi, illuminate da una luce sopita da anni, sono rivolte solo e soltanto a quell'opera dalla bellezza macabra e sublime e al varco che essa sta aprendo dentro di sé.
    E proprio come una bambina, ansiosa di saperi, si tende sulle punte per osservare quello spettacolo con lo sguardo assetato di chi non vede l'acqua da tempo, e potendola gustare nuovamente si chiede come, per tutti quegli anni, avesse potuto vivere senza di essa. Gli occhi di lei percorrono famelici quel panorama sublime, cercando di catturare quelle immagini in modo che le rimangano ben impresse nella mente, e quando si sente sospingere delicatamente all'interno di quel buco nero non oppone la minima resistenza e si limita a compiere il primo passo.
    Un passo che la catapulta, in un modo a lei ancora ignoto, all'interno di quella struttura. Si guarda attorno, in quell'istante che sembra durare in eterno, girando su sé stessa con gli occhi grandi di una bambina e lo sguardo commosso, mentre tende le orecchie a udire quella sinfonia estrema, quell'armonia caoticamente perfetta di piacere e dolore.
    "E ... semplicemente sublime.", pensa, commossa, quando improvvisamente le parole del professore non la costringono e rientrare in quella realtà: la realtà in cui era nata e vissuta, ma che improvvisamente le parve terribilmente vuota e grigia.
    Un grazioso e decisamente, almeno per lei, insolito broncio, non dissimile da quello da lui manifestato con la cioccolata, le increspa il viso mentre alza lo sguardo a osservarlo. Un broncetto tenero, illuminato dalla luce negli occhi di lei mentre lo osserva palesemente delusa. Infine, però, sospira, come un cucciolo di leone che si arrende di fronte all'esperienza del padre e decide di seguirne i consigli e le orme.
    Lo ascolta quindi con attenzione, cercando di ignorare quel turbinio di emozioni che le aleggia ancora nell'animo, ed è quando lo sente accennare alle prove che un sorriso, questa volta palesemente perverso, le increspa le labbra.
    Dopotutto, rimane comunque una creatura antica e decisamente molto orgogliosa. Non esiste nulla al mondo che potrebbe stuzzicarla quanto una sfida, e poi essa comprende anche quei tre elementi, nettare per la sua anima, non può certo tirarsi indietro.
    E' proprio mentre lo osserva silenziosamente che, quasi per caso, nota una piccola perla di cioccolata, ancora saldamente ferma poco sopra il suo labbro superiore. E uno scintillio le illumina lo sguardo, mentre un pensiero decisamente molto particolare le attraversa la mente. "Io sono una creatura di ghiaccio, sono nata in una delle isole più fredde della Russia. Ma oggi per la prima volta dopo tanto, tanto tempo, ho sentito il gelo della mia anima scaldarsi. Mi hai ricordato qualcosa che temevo di aver perso e dimenticato. Conosco il gusto del sangue, io stessa ne ho versato molto, e non temo né dolore né piacere, perchè alla fine il confine tra le due cose non è che un velo di seta. Però ...", ora sorride, e sinceramente, per quanto strano, "... prima vorrei farti dono di una mia opera. Sai ... sono molto brava coi veleni. Ho fatto molti esperimenti e non c'è dolore più atroce del cioccolato portato a ebollizione e mescolato con una mia particolare miscela ... molto tossica, corrode la pelle lentamente senza uccidere e causando una forte produzione di endorfina."
    Ora gli occhi brillano, come quelli di un'artista che ha appena trovato l'ispirazione e non vede l'ora di mettersi all'opera: "Voglio creare una scultura umana con questa mia miscela. Per te. Ovviamente il ciocciolato sarà per bellezza. Quindi non potrai mangiarlo. Anche perchè così la mia preda non soffrirebbe.", lo osserva, con una punta di sadismo. Sembra veramente felice della sua idea, e l'immagine di lui che cerca di mangiarsi il cioccolato non può non farla sorridere.
     
    .
  3.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    The unseen BOOB, is the Fappest
    fan_club_latob

    Group
    HF Gdr Master
    Posts
    31,817
    Location
    Plutonia Experiment

    Status
    Anonymous
    Sembrava averla decisamente conquistata, non col suo fascino ma con le azioni, come ogni uomo concreto. Non che quello fosse l'appellativo favorito del professore, ma indubbiamente poteva dirsi soddisfatto di quella piccola quanto decisiva conquista. Sorrise chiudendo di nuovo gli occhi, piegandosi leggermente in avanti per trattenere uno spasmo ilare più forte, non perché temesse di prenderla in giro ma per non perdere la sua aria autoritaria assunta faticosamente fino a quel momento. Il mondo vuoto che li circondava appariva molto più spoglio di quanto Selenya non si aspettasse: sembrava quasi che la servitù fosse del tutto scomparsa e i suoni provenienti da fuori l'edificio fossero svaniti assieme al vento. Dava proprio l'idea che non ci fosse nient'altro che loro: unici colori all'interno di una tela completamente pallida.
    Apprezzo il pensiero, ma prima dei doni viene la fatica, e siamo ben lungi dal termine del tuo cammino. Ho intenzione di iniziare subito, pertanto preparati... ho bisogno che tu lascia andare ogni freno inibitorio e che mi mostri la tua vera essenza... proprio come ho fatto io con la mia opera d'arte proprio ora...
    Il professore le diede le spalle, lasciando che Selenya vedesse le mani serrate dietro la schiena, vicinissime alla lanterna che emetteva ancora quel tetro bagliore. Si mosse verso il divano che avevano abbandonato poco prima, e piuttosto che darle subito una spiegazione si prese il suo tempo, sollevando il braccio destro per far schioccare le dita della mano, così da revocare il suo drago senza scaglie, facendolo sparire nel nulla così com'era comparso. Tuttavia, la lanterna non smise di brillare né di intonare quel macabro e perverso coro, perdendo fiamme e fumo verde come se volesse invadere la stanza per intero. Il professore si fermò davanti al divano, afferrando la lanterna per poi voltarsi. Si sedette comodamente sulla poltrona, stavolta occupando quanto più spazio possibile: gambe larghe e braccia posizionate sullo schienale. In quella posizione era possibile ammirare la sua immensa mole, e il suo petto nudo era messo in evidenza da una muscolatura scultorea ed invidiabile. La lanterna, ancora accesa e pulsante di energia, si illuminava posizionata a terra, pulsante di energia e piazzata al centro perfetto delle gambe del professore. Si era accomodato, forse con una certa smania, con boria, ma non per questo avrebbe chiesto scusa. Aveva assunto il ruolo di insegnante a quel punto, di guida, e non avrebbe accettato obiezioni dalla sua classe, anche se era composta di una persona sola.
    Spogliati di tutto ciò che non ti serve... la prova del piacere non è così enigmatica come potrebbe sembrare: consiste esattamente in quello che sembra. Certo forse posso non sembrare il tuo tipo ma... concedimi una possibilità. Sono pieno di risorse, e ho ancora molto da mostrarti. Ti prego di fare altrettanto...
    Ora stava a lei prendere l'iniziativa: quali sorprese aspettavano Thresh oltre quello sguardo tanto ingenuo quanto perverso? Voleva a tutti i costi la sua scultura di cioccolata ora, ma prima di tutto doveva assicurarsi che l'artista a cui aveva commissionato un simile dono fosse all'altezza delle aspettative...
     
    .
  4.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Hentai Member

    Group
    Member
    Posts
    541
    Location
    Verona, Italia

    Status
    OFFLINE
    Selenya pensato
    Selenya parlato
    Parlato altri
    Narrazione


    "Maledizione ... ho davvero fatto il broncio? Non ci credo. E' totalmente assurdo. E lui lo è ancora di più, ma mi fido di lui ... sento di potermi affidare alla sua guida.", riflette, cercando di togliersi quell'espressione si tenera, ma certamente molto poco da sé, dal volto per poi tornare a osservarlo.
    Osserva silenziosamente il drago svanire, sebbene la lanterna non avesse accennato nemmeno per un istante di intonare il suo silenzioso canto o di emanare quelle singolari ma per lei affatto fastidiose volute di fumo verde. Un'atmosfera decisamente singolare, specialmente per una situazione come quella, ma che non le dispiace affatto, specialmente in funzione di sfondo in quel quadro che, di li a poco, si sarebbe fatto indubbiamente meno informale e decisamente più piccante di quanto non lo fosse stato fino ad allora.
    Un luccichio divertito le attraversa gli occhi, illuminati ora da una leggera punta di malizia nel sentire le sue parole.
    Si avvicina silenziosamente, con l'eleganza di una pantera che si muove tra le ombre, fino a raggiungerlo e sfiorare, silenziosamente, le cicatrici sul suo petto con la punta delle dita. Non sembra disgustata, né tantomeno intimorita, semplicemente si limita a seguire quelle linee come un artista di fronte a un arazzo dall'essenza singolare, per poi avvicinarsi a un soffio dalle sue labbra, sorridendo: "Ohhh, beh ... se le ermafrodite non si scontrano con i tuoi gusti, penso proprio di poterti mostrare ciò che sono. Veramente ..."
    Si avvicina al collo di lui, iniziando a cospargerlo di una leggera scia di baci e morsetti giocosi, mentre si sbottona velocemente la camicetta per poi farla scivolare a terra rivelando la totale mancanza di reggiseno sotto di essa. Oltre al seno abbondante, non sarà difficile per l'uomo notare anche un collare di morbida e lucente pelliccia bianca attorno al collo, pelliccia che le copre anche le spalle e le scende lungo la spina dorsale subito sopra la carnagione incredibilmente pallida.
    La scia di baci scende lentamente, percorrendo i lembi delle cicatrici fino a raggiungere l'altezza del suo inguine.
    "Cercherò di fare la brava, promesso. Forse potrei anche NON trasformarmi ...", mormora, lasciando intendere molto chiaramente quale sia la propria natura.
    Cerca quindi di iniziare a sbottonargli i pantaloni, mentre da fondo della gola inizia a emergere un leggero uggiolio, decisamente tenero considerando l'apparenza fredda della donna. Donna che, visto e considerato il modo in cui i capezzoli iniziano a farsi improvvisamente duri, sembra subire a sua volta il fascino di quell'uomo decisamente singolare.
    Una volta liberato della prigione di pantaloni e intimo, torna a osservarlo, sorridendo divertita: "Allora ... mai andato a letto con una Mannara Antica?", chiede, con un luccichio negli occhi.
    Ormai è uscita completamente allo scoperto.
    Non ha motivo di temere, si fida di lui e ora che l'ha messa a parte delle proprie tenebre non si sente più in dovere di nascondere la propria natura.
     
    .
  5.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    The unseen BOOB, is the Fappest
    fan_club_latob

    Group
    HF Gdr Master
    Posts
    31,817
    Location
    Plutonia Experiment

    Status
    Anonymous
    I segni sul corpo di Thresh raccontavano molte, moltissime storie, Selenya avrebbe potuto notarlo dal fatto che erano molto diverse, in grandezza e dimensioni, fatte da tanti strumenti diversi, provocate da battaglie e non solo, in tempi molto distanti tra di loro. ognuno di quei solchi era un ricordo, per questo Thresh evitava tassativamente di nasconderle, perché facevano parte della sua persona. E non era l'unica cosa particolare in quella stanza, in effetti, visto che Selenya esordì con una notizia inusuale e intrigante mentre lo carezzava: non era esattamente una donna "convenzionale". Sul volto del non morto si dipinse un sorriso compiaciuto. Tra i suoi studenti c'erano ragazze ermafrodite, creature singolari e altre stranezze anche solo difficili da descrivere, ma solo perché non era una novità, non significava che una simile peculiarità non andasse celebrata col giusto entusiasmo. Non disse nulla però, si limitò ad osservarla senza interromperla così da farle capire che non avrebbe trovato limiti in un maestro tanto paziente e di larghe vedute. Sollevò il collo così da lasciare quella tavola di carne imbandita per Selenya, concedendole la possibilità di vagare sul suo corpo mentre lei si spogliava. Gli occhi del professore non si chiusero mai: troppo curioso di conoscere ogni sfaccettatura di quella creatura per rinunciare anche ad uno solo dei suoi sensi. La natura bestiale della donna era tradita da una pelliccia che caratterizzava il suo fisico, non di certo un disturbo per lui ma la tentazione di toccarla come se fosse un morbido gatto da coccolare era forte. Riuscì comunque a trattenersi, osservandola mentre restava nuda e senza reggiseno, sciogliendo delle forme davvero molto intriganti e piacevoli. La liberazione del suo membro va di pari passo con la sua erezione: scoprendolo da quella prigione mentre abbassava il tiro dei suoi baci, Selenya avrebbe fatto i conti con un'erezione decisamente inusuale anche per un uomo così alto. Thresh non era solo dotato: era gigantesco. Faceva parte dei suoi poteri e della sua natura, la mazza che scivolava tra le sue gambe era un vero e proprio mostro, degno di quello di un cavallo in tutto e per tutto, e non sembrava nemmeno del tutto eretto. Era una mostruosità incapace di venire celata neanche dal seno prosperoso di Selenya e capace di mettere in ombra le sue certezze. Lei era un licantropo antico, ma davanti agli occhi aveva un mostro non da meno. Thresh osservò divertito l'entusiasmo della ragazza, allargando un sorriso tutt'altro che malizioso: era compiaciuto ed entusiasta, si stava divertendo. Voleva si metterla alla prova, ma anche per lui quella era un'occasione per imparare.
    Licantropo antico... non so nemmeno cosa significa, sai? Ma confido che con una simile premessa tu abbia molte cose da farmi vedere e conoscere. Un insegnante deve saper essere anche umile e pronto a ricevere a sua volta una lezione... se la tua bocca non si stanca troppo facilmente, potresti raccontarmi cosa significa essere un Licantropo Antico... e perché no, farmi anche capire perché pensi che io non voglia che ti trasformi...
    Un'altra provocazione, stavolta decisamente meno dispregiativa e più giocosa: voleva invitarla a parlare e leccare allo stesso tempo, restando fermo e immobile lasciando che la sua grossa mazza troneggiasse rispetto alla figura di Selenya, in tutta la sua maestosa possanza. Thresh non temeva nessun genere di confronto e chissà, magari nella sua forma bestiale Selenya si sarebbe rivelata ancora più bella... ma non c'era nessuna fretta, Thresh avrebbe assaporato entrambe le sue forme per molto, molto tempo. Quella era comunque una prova, e se ne voleva la dimostrazione bastava guardare quella mazza gigantesca: più massiccia e lunga di un suo braccio, con la cappella turgidissima e bollente. Un gran numero di vene ne solcavano tutta quanta la lunghezza ed erano vene durissime, pulsanti e ramificate. Come se non bastasse, su tutta la lunghezza si estendevano dei piccoli e appena percettibili solchi, come se qualcosa sotto la pelle stesse cercando di uscire fuori, colpa del fatto che quella non era nemmeno al sua massima eccitazione. Thresh le avrebbe dimostrato che anche un non morto sa essere pieno di vigore...
     
    .
  6.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Hentai Member

    Group
    Member
    Posts
    541
    Location
    Verona, Italia

    Status
    OFFLINE
    Selenya pensato
    Selenya parlato
    Parlato altri
    Narrazione


    Certo, che il professore era un tipo decisamente robusto e imponente la mannara ha già avuto modo di vederlo coi propri occhi, tuttavia il luccichio di puro e semplice compiacimento che le attraversa lo sguardo quando, finalmente, riesce a liberare il suo bassoventre dalla propria prigione di stoffa sarebbe stato sufficiente a far comprendere quanto quello spettacolo l'abbia effettivamente sorpresa. E in positivo.
    Lo osserva per qualche istante, tirando su un'espressione parodisticamente perplessa, quasi stia cercando di raccapezzarsi su come prendersi cura di quel momento che, nonostante non sia ancora in completa erezione, si sta già dimostrando essere fuori portata persino per il suo seno.
    "Mi sa che dovrò affidarmi all'improvvisazione.", riflette, facendo quindi spallucce e iniziando, almeno per ora, a struscia il proprio volto contro la sua erezione. Mugola piano, alzando le iridi blu verso gli occhi di lui e, sempre senza smettere di osservarlo, iniziando a concedergli una lunga e volutamente lenta leccata che va a labirgli l'intero membro: dall'inizio alla fine, per poi scendere sui testicoli e succhiarli appena, concedendosi anche qualche morsetto divertito.
    "Non sottovalutare le capacità della mia bocca, che oltretutto non è brava solo a parlare.", osserva, cercando quindi di avvolgere, alla meno peggio, il membro di lui col proprio seno. Anche quando vede che, comunque, la punta non fatica a fare capolino da esso, non esita a leccarla languidamente iniziando quindi una lunga e decisamente gradevole spagnola. Il seno della mannara non è sufficiente da contenere il suo membro, ma è certamente caldo e indubbiamente molto gradevole, e accompagnato ai giri concentrici che la lingua di lei compie sulla sua cappella rappresenta comunque un lavoretto ben fatto.
    Le gote della donna, nel frattempo, si sono fatte poco a poco più arrossate, visto che anche lei sta subendo gli effetti della situazione. Cosa facilmente notabile visto, tra l'altro, il lieve rigonfiamento che inizia a palesarsi tra i suoi pantaloni, segno che anche il suo corpo si sta scaldando e non vede l'ora di passare alla portata principale.
    Per ora, tuttavia, è totalmente immersa in quelle semplici e passionali attenzioni.
    Lui le ha fatto aprire gli occhi, le ha dato la possibilità di tornare a casa, in quel mondo che aveva dimenticato ma a cui appartiene, e per questo desidera appagarlo in ogni suo desiderio. Sorride alle sue parole, alzando lo sguardo ormai adombrato da una luce di lussuria, prima di rispondere: "Hai mai sentito parlare dei Kishin? Tecnicamente noi saremmo una leggenda, in realtà la mia stirpe è esistita veramente, e io ne sono l'ultima esponente. Cavalli dalle dimensioni enormi in grado di controllare le tempeste ... anche se nel mio caso preferisco i veleni.", afferma, per poi schioccare la lingua e aggiungere, "Quando mi trasformo solitamente o qualcuno viene stuprato, o io rimango incinta. Ma se ti piacciono i cavalli giganti sarò felice di mostrarti la mia forma ferale."
    Prosegue lentamente con la spagnola, cercando come suo meglio di avvolgerlo nel proprio seno e usare la lingua al contempo per dargli piacere, mentre sul suo cavallo una lieve macchia inizia a mostrare quanto il suo corpo sia in attesa.
     
    .
  7.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    The unseen BOOB, is the Fappest
    fan_club_latob

    Group
    HF Gdr Master
    Posts
    31,817
    Location
    Plutonia Experiment

    Status
    Anonymous
    Non si poteva dire che quella donna si scoraggiasse facilmente, anzi più che apparire impressionata dalle dimensioni del professore, sembrava piuttosto entusiasta per la sfida che le veniva proposta. Una piacevole sorpresa, non piacevole quanto le attenzioni che gli stava serbando: bastò entrare in contatto con la sua pelle, poi la verga prese a scaldarsi e pulsare lentamente, poco a poco salendo sempre di più, assecondando le leccate di Selenya per poterle far capire quanto apprezzava simili attenzioni. Più lucidava quella mazza con la sua saliva, più sembrava diventare turgida e bollente e lo stesso valeva per i suoi testicoli: tutt'altro che flosci o assenti, erano invece turgidi come palle da biliardo, caldissimi e virili. Emanavano un aroma pungente ma tutt'altro che fastidioso, l'essenza di un uomo che si accende quando brama ardentemente qualcosa sotto la sua carne. I morsi della ragazza erano perversi apostrofi su quella poesia perversa che strappavano al professore un ghigno compiaciuto e perverso. Tutt'altro che sconfitta, Selenya prese ad usare ogni asso nella manica a sua disposizione, servendosi di quel morbido e abbondante seno che seppur non all'altezza di quella mazza le teneva chiaramente testa, facendo sciogliere altri caldissimi spasmi di piacere tra le sue carni bollenti, accompagnando il tutto con movimenti di lingua che deliziavano la cappella, reagendo come se fosse un grosso e organico vibratore. Aveva tolto le parole al professore? Quasi, ma era ben lontana da concedersi una vittoria.
    E non manca neanche una lingua lunga, vedo...
    Apostrofò malizioso, ridacchiando compiaciuto senza però mettersi tra lei e quel lavoro meraviglioso che stava realizzando. Di certo era un'artista con la bocca, gliene dava atto. Attirò l'attenzione del professore iniziando a parlare della sua specie, dei mannari molto particolari, tanti potenti quanto perversi evidentemente. Allo sguardo attento del professore non sfuggiva di certo le attenzioni che il corpo di Selenya iniziava a richiedere, ma per quanto di ampie vedute Thresh non poteva concederle qualche vizio perverso, non in una situazione in cui doveva metterla alla prova. In futuro, chissà, magari avrebbero scoperto nuovi sentieri assieme, ma per il momento quella in esame era lei. Come se non bastasse, aveva pronunciato delle parole magiche che un vero malato come Thresh poteva solo apprezzare: ingravidarla al loro primo incontro nella sua forma ferale? Non riusciva ad immaginare niente di più perverso, era ben oltre le sue aspettative tant'è che iniziò a chiedersi se fosse degno di una simile opera d'arte... lo avrebbero scoperto assieme, ovviamente.
    Sembrate delle creature meravigliose, mi rattrista sapere che tu sei l'ultima... forse possiamo fare in modo di ripopolare la tua specie, io ti aiuterei volentieri, e ti darei anche i mezzi per rendere il tutto su una scala molto più ampia di quello che riesci ad immaginare...
    Uno schiocco di dita, mentre il professore lasciava che la sua mazza scivolasse nel caldo seno della sua amante, poi lasciò che anche la lanterna potesse dire la sua. La fiamma verde che invase il pavimento sembrava quasi un macabro manto d'erba sotto di loro, che circondò i piedi della ragazza iniziando a chiamare in causa una nuova macchina della tortura, stavolta molto diversa dal drago senza scaglie, poco utile per il combattimento ma perfetta per quella situazione. Il pavimento si trasformò in una sorta di metallico alveare, dalla quale iniziarono a fuoriuscire dei piccoli tentacoli. Non sembravano né artificiali né meccanici, forse è più corretto definirli un perfetto mix: un leggero bagliore verde li attraversava come se fossero delle vene scoperte, eppure i tubi risultavano a tutti gli effetti artificiali. Al loro interno però, dove facevano capolino delle piccole lingue affilate, era possibile vedere chiaramente una cavità di carne rossa e blu, come se fossero un cuore aperto e pulsante disteso su una lunga superficie. Le lingue tagliuzzarono il vestito di Selenya, scoprendo finalmente le sue intimità: entrambi gli orifizi e quella grossa verga equina che sembrava renderla vanitosa. E come darle torto? Avere a disposizione così tanti mezzi per dare e ricevere piacere provocava invidia perfino nel professore, ma le avrebbe dimostrato che ci sono molti modi per dare piacere. Un tentacolo più grossi si sollevò, andando a colpire con la sua mole direttamente la mazza di Selenya, avvolgendola completamente per poi iniziare a masturbarla. Era una presa forte, quasi dolorosa, e mentre la masturbava con tanta energia il tentacolo allungava dalla sua estremità una lingua molto diversa da quella degli altri più piccoli, poiché rosea e organica. La lingua iniziò ad avvolgere la cappella di Selenya, aggiungendo un caldissimo stimolo a quell'altrettanto bollente masturbazione. La ragazza sarebbe stata capace di concentrarsi mentre subiva quel trattamento, o sarebbe finta vittima delle macchine del professore?
     
    .
  8.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Hentai Member

    Group
    Member
    Posts
    541
    Location
    Verona, Italia

    Status
    OFFLINE
    Selenya pensato
    Selenya parlato
    Parlato altri
    Narrazione


    E' ancora totalmente concentrata sulla propria operazione coccole, quando sente le parole del professore.
    Alza appena le iridi color lapislazzuli, in un'espressione palesemente ma piacevolmente sorpresa, sorpresa per quelle uniche parole che, tra tutte, potevano andare a toccare quel punto debole della sua personalità che tanto la caratterizzava: il desiderio ardente, quasi spasmodico, di poter riedificare la proprie specie. E ora lui era li, non solo disposto a ricondurla a quel mondo che le appartiene ma anche ad aiutarla a portare tale ambizione ben oltre quanto si sarebbe mai immaginata. "Io ... ho sognato questo momento per così tanto tempo. Non saprei come ... ngh!", sta per terminare la frase, volta a fargli comprendere quanto, in quel momento, gli fosse incredibilmente grata quando il pavimento sembra come mutare. E una serie di tentacoli dalle parvenze semi-meccaniche le strappano i pantaloni mettendo finalmente in esposizione ciò che fino ad allora vi era nascosto.
    Gli anni passati quasi unicamente nella sua forma ferale hanno reso alcuni tratti della sua trasformazione praticamente permanenti, e osservando le fattezze palesemente equine della verga di lei non è poi così difficile dedurre quale sia la sua reale forma in quanto mannara: un membro ormai completamente eretto, non grande quanto quello del professore ma certamente ragguardevole, coperto da un leggera peluria argentea completata alla base da delle squamette simili a cristalli. E a completare il tutto quegli umori dalle fattezze azzurro fluorescente che, ormai da un pezzo, hanno iniziato a colarle lungo l'interno coscia dalla sua parte femminile.
    Arriccia il naso, in un'espressione di buffo e palesemente fittizio rammarico: "Questo è sleale. Non che mi dispiaccia, ma si avvisa prima di ... ahhh ...", socchiude un occhio, osservando sorpresa, ma con un palese luccichio negli occhi, uno dei tentacoli avvolgersi attorno alla propria verga e, assieme alla linguetta calda che ne stimola la cappella, iniziare a farle una sega si dolorosa, ma proprio per questo ancora più piacevole.
    Lo guarda, gli occhi pieni di piacere ma mordendosi con forza il labbro inferiore fermamente decisa a terminare PRIMA il proprio trattamento, e forse POI a dedicarsi a sé stessa. Dopotutto è pur sempre una donna molto orgogliosa.
    Infatti pare raccogliere tutta la propria forza di volontà, reprimendo i brividi di caldo piacere che le percorrono la schiena e giungendo all'apparente conclusione che, se lui può giocare sporco, allora non esiste proprio nessun motivo al mondo che le impedisca di fare lo stesso. Aumenta la stretta del proprio seno attorno alla verga di lui, osservandolo determinata e senza curarsi nemmeno troppo di risultare un pelo rude ... non ora che ha deciso di sfidare la sua resistenza.
    Ormai è un gioco che non può assolutamente permettersi di perdere, quindi di concentra completamente su di lui, mordicchiandogli divertita la cappella tra una lappata e l'altra per poi prenderla finalmente in bocca. L'interno di lei è insolito ... come dire ... quasi "piccante", forse per le tossine che le impregnano le membra, e il risultato sarà un contatto tanto soffice e delicato quanto indubbiamente stimolante. Anche perchè, pur di vincere quella sfida, non si trattiene nemmeno dall'usare i denti, che frizionano contro il membro di lui in perfetta sincronia con il movimento del seno.
    Alza lo sguardo, osservandolo soddisfatta e cercando di ignorare come la stimolazione alla propria, di verga, la stia facendo letteralmente impazzire. Se non altro, gli anni trascorsi con una maschera di gelida indifferenza addosso sembrano tornare utili, perchè il risultato, a dispetto delle gote arrossate e del respiro pesante, potrebbe persino risultare convincente. Sempre che non si guardi in basso, ovvio.
     
    .
  9.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    The unseen BOOB, is the Fappest
    fan_club_latob

    Group
    HF Gdr Master
    Posts
    31,817
    Location
    Plutonia Experiment

    Status
    Anonymous
    Il luccichio inconfondibile che Thresh riuscì ad accendere nel suo sguardo non passò inosservato agli occhi del professore, che ghignò quasi malefico. Non poteva farci niente: non era il tipico malvagio onnisciente e convinto di tutto, qualsiasi uscita che riusciva a metabolizzare per lui era una sfida e vederla andare in porto era come segnare un punto ad una partita di basket, pertanto poteva gioirne in maniera del tutto spontanea, stando comunque attento a trattenersi come si confa ad un uomo adulto. Ed era felice di poter condividere un sentimento così gioviale ed infantile con lei, infantile nel senso più positivo del termine: non appartengono forse ad un bambino i sogni più spassionati della propria anima? Thresh era riuscito a darle speranza e Selenya a stento poteva crederci, ma il cammino verso la realizzazione dei suoi obbiettivi era ancora molto, molto lungo, pertanto non poteva permetterle di distrarsi... cosa che rischiava di diventare troppo facile, visto l'entusiasmo che dimostrava in quel momento. La verga equina che rifletteva la sua reale forma era eretta e turgida, testimone di un entusiasmo puro e fanciullesco, carico non solo dalla situazione perversa in cui si stavano cimentando ma anche dalla prospettiva di un futuro tanto roseo per le aspettative di Selenya. No: il compito del professore era rimetterla in riga e assicurarsi che nulla di quella prova venisse sprecata, distillandone il massimo dell'esperienza. Per questo la presa intorno a quella mazza era così ferrea, così come lo sguardo perverso del professore che la teneva in pugno.
    Lo hai forse dimenticato mia cara? Questa è una prova... non sono tenuto ad avvisarti, e anche se lo fossi... non lo farei comunque.
    In pugno si, ma non per schiavizzarla o sottometterla, le perversioni di Thresh erano vizi che poco avevano a che vedere con l'umore della ragazza davanti a lui. Quello che voleva Thresh era assicurarsi che Selenya non si lasciasse controllare dalle emozioni, né che tentasse di resisterle: doveva diventare un flusso con il piacere ed il dolore, e a giudicare dallo sguardo inorgoglito che sfoggiava mentre abbracciava la verga del non morto e veniva masturbata dalle macchine di Thresh, forse erano sul binario giusto. La presa intorno alla mazza di Faust si fece più salda, come se quei seni fossero improvvisamente diventati muscolosi: lo sguardo del professore si affilò con le palpebre e dovette stringere il labbro inferiore tra i denti per trattenere un piccolo e sottile gemito, uno sforzo inutile visto che a tradirlo ci pensò la sua stessa verga. Replicò alla presa di Selenya con degli spasmi più forti, quasi come se volesse marchiare a fuoco le bollenti vene che lo solcavano sulla pelle di quelle meravigliose e abbondanti carni. Ma il vero attacco salta fuori a sorpresa, poiché proprio mentre distraeva il professore con la sua rude presa, Selenya lo accolse tra le sue fauci con un'aggressività degna di nota. Thresh poteva aspettarsi i denti, uno stimolo piacevole e tutt'altro che sgradito, ma non poteva assolutamente immaginare che tutti quei discorsi sul "veleno" delle sue membra fosse tanto reale quanto tangibile. Gli occhi del professore si aprirono gradualmente e man mano che la verga assimilava quegli stimoli pulsando sempre più forte e diventando sempre più turgida, il capo del non morto si sollevava verso l'alto, stendendo la nuca sullo schienale del divano mentre la presa delle mani sullo stesso si faceva più vigorosa ed incontrollata. Le labbra si schiusero e un verso di puro piacere, profondo e gutturale come il mostro nelle profondità di una caverna, si sollevò verso l'alto riempiendo la stanza di perverso entusiasmo. Colpo basso, ma superbo. Il corpo del non morto si serrò, i muscoli divennero evidenti e il complesso iniziò a scaldarsi come un corpo privo di vita non potrebbe mai fare, ma Thresh era così potente e colmo di energia che a stento sembrava uno zombie. Non disse nulla, avrebbe voluto almeno fulminarla con lo sguardo ma non ci riuscì, preso e totalmente rapito dall'entusiasmo di quelle tossine che sembravano potergli far prendere nuove iniziative, non voleva ostacolarla in un modo. Tuttavia, non riuscì a controllare le sue macchine che passarono ben presto al contrattacco: il grosso tubo che prima avvolgeva la verga di Selenya e la leccava, si fiondò sulla cappella avvolgendola del tutto, per poi spingersi verso l'interno iniziando letteralmente a risucchiare quel cazzo equino fino a metà della sua lunghezza. Il tubo era suddiviso a sezioni: alcune si stringevano mentre le altre si allargavano, e cambiavano questa disposizione in alternanza mentre il tubo si muoveva sulla mazza come se stesse restituendo il favore alla sua nuova allieva. I tentacoli più piccoli non rimasero indifferenti: si allungarono verso la femminilità di Selenya iniziando ad accarezzarla con le loro punte acuminate, senza ferirla, ma solcandone i punti più sensibili: le grandi labbra, il clitoride, il perineo, alcuni sfioravano perfino il suo buchino posteriore delineandone la corolla di carne. Erano tocchi veloci e delicati, ma decisi quanto bastava per eccitarla, come se stessero cercando di distillare i suoi umori e trasformarla in una fontana di puro piacere. Thresh rispondeva a lei colpo su colpo, non per batterla, ma per tirare fuori tutta la perversione di quella creatura che sembrava non essersi sfogata da molto, troppo tempo, e ora finalmente poteva diventare davvero sé stessa.
     
    .
  10.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Hentai Member

    Group
    Member
    Posts
    541
    Location
    Verona, Italia

    Status
    OFFLINE
    Selenya pensato
    Selenya parlato
    Parlato altri
    Narrazione


    Selenya sorride appena, silenziosamente soddisfatta del proprio operato.
    Il fatto che quel trattamento tanto piacevole quanto inatteso sia riuscito a donare tanto piacere al partner non può non andare e incidere notevolmente sul suo orgoglio, rendendola fiera delle proprie doti di donna e palesemente soddisfatta del proprio operato e dell'effetto sortito a causa di esso. Tuttavia, è ancora ben lungi dal ritenersi soddisfatta: non ha ancora dimenticato la provocazione appena subita, che assieme al senso di silenziosa gratitudine che sente di provare per quell'uomo che le ha riaperto gli occhi la spinge a non fermarsi e cercare di superare persino i propri limiti.
    Basta osservare le iridi cupe come la notte stessa degli occhi di lei per capire come, in quel momento, non desideri altro che vederlo raggiungere il culmine del piacere per poi passare, ovviamente, alla portata principale.
    Peccato che, a quanto pare, lei non è la sola nella stanza a possedere una determinazione pari a poche altre. Anche i tentacoli, infatti, forse su di giri per lo spettacolo di perversa e passionale lussuria offerta dalla mannara, non esitano oltre e decidono di spingersi ancora più il la infliggendole una serie di colpi bassi che la costringono a chiudere gli occhi e contrarre i muscoli del corpo per non rischiare di venire prima ancora di aver raggiunto il proprio obiettivo.
    "Ngh ... no ... non è giusto. Non voglio essere la prima. Sei cattivo.", mugola piano, cercando di controllare le fitte di piacere causate dal regolare ma decisamente stimolante trattamento riservatole dal tentacolo principale, che va ora a inghiottire senza sforzo apparente la verga di lei causandole spasmi di piacere sempre più evidenti e spingendola a muovere istintivamente il bacino per andarvi incontro. E come se non bastasse, poi, anche la sua parte femminile, accompagnata dall'ano, sembrano subire un assalto altrettanto difficile da controllare, al punto che finisce inavvertitamente col mordicchiare la punta di lui per poi mugolare: "C-così ... produrrò delle uova. Proprio in questo periodo del mese, ohhh cielo ...", sospira, sentendo il proprio corpo vicino al limite.
    E' tuttavia la visione del piacere di lui, quella verga contratta e pulsante di desiderio accompagnata dal tendersi di quel corpo dalla mole a dir poco considerevole, a spingerla a ricorrere a tutte le proprie forze per trattenersi anche solo per un altro istante.
    Ha bisogno di chiudere quel gioco in fretta, altrimenti sarà lei stessa a perdere il controllo e a venire, motivo per cui decide di optare per un altro e non meno sleale colpo basso. Senza smettere di succhiare quella punta ormai bollente, lascia scivolare piano una mano tra le gambe di lui avvolgendole attorno a quei testicoli pieni e duri di cui ha già potuto gustare il sapore, e stringendoli ... diabolica, certo, ma indubbiamente determinata a raggiungere il proprio obiettivo.
     
    .
  11.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    The unseen BOOB, is the Fappest
    fan_club_latob

    Group
    HF Gdr Master
    Posts
    31,817
    Location
    Plutonia Experiment

    Status
    Anonymous
    Il volto che Thresh aveva incontrato appena giunto lì era oramai irriconoscibile. O sarebbe più giusto dire che ora poteva ammirare la vera essenza di quella creatura: non timida ma curiosa, non glaciale ma intraprendente, non crudele ma sognatrice, decisa a compiere qualsiasi sforzo pur far valere le sue ragioni. Non si scoraggiò neanche di fronte al tentativo di Thresh di metterla in ombra e zittirla, concedendole quel trattamento spietato ad una verga che forse in passato era stata un'arma, mentre adesso si stava trasformando in una vera e propria debolezza. Debolezza a cui Thresh era indubbiamente affine, visto che erano chiaramente nella stessa posizione.
    Non temere, venire per prima non farà fallire la tua prova... a meno che questo non significhi privarti di tutto il vigore che vedo ora...
    Thresh non era immune a tutto questo, tutt'altro, anzi l'esatto contrario: Selenya stava mettendo a dura prova la sua resistenza. A differenza sua, lo zombie non era di certo sul punto di venire per quanto tentato fosse, no, Selenya stava ottenendo su di lui un effetto assai peggiore: gli stava mettendo addosso una voglia irrefrenabile di saltarle addosso, spalancarle quelle lunghe e morbide gambe e infilarle quel grosso cazzo nella sua intimità, così profondamente da farle morire in gola qualsiasi gemito e toglierle la facoltà di pensare a qualsiasi cosa che non fosse il professore. Ma quale crudeltà sarebbe stata? Rovinare quel momento e arrivare subito al culmine per pura bramosia e golosità, quale professore avrebbe mai potuto convivere con una simile vergogna? No, non poteva permetterselo, ma la sua volontà ferrea era messa a dura prova dalle parole di Selenya che non erano solo accompagnate da un trattamento spietato per la sua verga e i suoi testicoli, ma erano anche pregne di significati entusiasmanti per il non morto. La sua più grande debolezza oltre alla passione e la cioccolata, erano indubbiamente i dolci pargoli che metteva al mondo al culmine di una delle sue opere d'arte. E quale meravigliosa prole avrebbe potuto generare da una creatura tanto antica e perfetta? No, ovviamente non poteva perdere una simile occasione, ma con che coraggio rovinare tutto? La sua perversione era spaccata in due: da una parte la fame e la lussuria, dall'altra il nobile intento di impartirle una perversa lezione. La sua mente si rifletteva su quel volto stravolto dalla passione e dal piacere, che continuava a gemere stavolta senza più evitare lo sguardo voglioso di Selenya.
    Oh mia cara ti prego non dire così... la mia mente galoppa più di queste mie lente membra, rischio di immaginare e diventare frettoloso... che meravigliose creature potremmo generare da un corpo tanto maestoso come il tuo? Ma al contempo... il solo pensiero di possederti tanto frettolosamente mi distrugge. Sei molto più diabolica di quanto potessi immaginare...
    Il suo tono di voce era sinceramente dispiaciuto, ma ovviamente il corpo non reagiva come se fosse un piagnisteo: la mazza vibrava e pulsava vertiginosamente forte tra le sue labbra, sembrava quasi che volesse morderla di rimando, ma neanche lontanamente vicina all'orgasmo. I testicoli sempre più turgidi tenevano testa alla presa di quelle morbide carni eppure cedevano di fronte ai capezzoli turgidi che li sfioravano, in una lotta senza quartiere dove nessuno dei due sembrava destinato a vincere. L'entusiasmo di Thresh però si rifletteva nelle sue macchine, che a scapito del professore erano del tutto intenzionate ad avere la loro lauta ricompensa. Per questo, seguendo l'esempio di Selenya, si fecero molto più invadenti... in ogni senso. I barbigli acuminati che accarezzavano le sue carni si facevano sempre più invadenti, senza però arrivare ai testicoli che facevano capolino alla base di quella verga equina. A quelli avrebbe pensato il tubo più grande. Assecondando il movimento pelvico dell'artista, il tubo iniziò a spingere con molta più forza, inglobando non più solo metà di quella mazza equina ma tutta la sua lunghezza, dilatandosi sul finale in modo da assimilare anche le sacche piene di seme della donna, trasformandosi in una sacca di carne e pulsazioni per tutto il suo sesso maschile. Era abbastanza? No di certo... dentro quel tubo c'era anche una lingua, e se il tubo si muoveva succhiando avidamente tutta quella mazza fino alle palle, la lingua la avvolgeva invece calorosamente e delicatamente, stringendola con forza fino ai testicoli e facendole provare con netta decisione il connubio tra la dolorosa stretta e il caldo abbraccio di quella perversa gola. Inevitabilmente anche il professore si lasciò trascinare da quella perversa Danza, iniziando a muovere il bacino verso la gola di Selenya, come a volerla invitare ad abbandonare ogni freno inibitorio e ogni chiacchiera inutile per poter accogliere quella mostruosità nella sua gola, che non aveva neanche la minima possibilità di entrarci... non senza deformare quell'esile e morbido collo.
     
    .
  12.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Hentai Member

    Group
    Member
    Posts
    541
    Location
    Verona, Italia

    Status
    OFFLINE
    Selenya pensato
    Selenya parlato
    Parlato altri
    Narrazione


    "Ti assicuro che ... non è così semplice ... soddisfar-ahhh!"
    Inutile, il colpo di grazia infertole dall'inaspettata ma affatto sgradita intraprendenza di quei tentacoli la spinge a tendere i muscoli del corpo. Socchiude gli occhi, le gote adorabilmente arrossate mentre l'orgasmo le travolge le membra come un fiume in piena, facendo contrarre il membro equino in una serie abbondanti e decisamente lunghi schizzi, che vanno a riversare il loro contenuto azzurrino direttamente all'interno del tubo senza tuttavia riuscire a fare a meno di farne ricadere alcuni fiotti a terra.
    E anche la sua parte femminile sembra raggiungere il limite, facendola arrossire visibilmente nel momento in cui due uova, dalle parvenze anifbie ma grandi quanto palle da tennis, vengono spinte fuori dalla sua femminilità facendola mugolare appena.
    Alza lo sguardo su di lui, arricciando il naso indispettita, prima di dire: "Si, sono diabolica, ma anche tu non sei da meno. E poi ... tanto non ho ancora finito.", osserva, prima di decidere di alzarsi lievemente. Avvicina il volto a quello di lui, cercando delicatamente di scostare il tentacolo impegnato a leccarle la verga per potersi strusciare sapientemente contro di lui assieme, ovviamente, alla dose di seme che ha sparso in giro: spinge il seno contro il suo petto, il membro contro il suo e inizia una lenta e suadente danza coronata dal divertito mordicchiare della pelle del suo collo.
    "Nnnhhh ... non temere. Puoi fare quello che vuoi, sono cresciuta tra le fiere ... il mio concetto di pudore è abbastanza particolare.", osserva contro il suo orecchio, prima di sorridere.
    E' evidentemente felice delle parole di lui, soddisfatta di aver sortito comunque l'effetto desiderato a dispetto del fatto di essere appena venuta. Tuttavia, basta osservare il suo sguardo languido e la verga ancora decisamente in tiro per capire come non sia lungi dall'essere soddisfatta.
    Si volta, piegandosi lievemente di fronte a lui per mettere quindi in completa esposizione sia la propria femminilità, decisamente umida e aperta, che l'orifizio soprastante dall'aspetto, almeno a giudicare dalla grandezza, tutt'altro che vergine. Volta il capo, sorridendo appena prima di chiedere: "Allora, vuoi iniziare tu o devo costringerti io? Sappi che il mio interno tende a essere terribilmente piacevole per chi non vi è abituato. E probabilmente con un gioiello simile potrei anche finire col cambiare forma nel bel mezzo dell'accoppiamento. Scegli pure tu il buco che preferisci, a me va bene tutto.", osserva, volutamente provocante.
     
    .
  13.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    The unseen BOOB, is the Fappest
    fan_club_latob

    Group
    HF Gdr Master
    Posts
    31,817
    Location
    Plutonia Experiment

    Status
    Anonymous
    Sorpreso, non per la vittoria facile che in effetti non sfiorava nemmeno la sua mente, quanto più per l'entusiasmo di Selenya mentre si abbandonava a quel trattamento fin troppo estremo per lei, destinato a trasformarsi in un orgasmo fortissimo che riuscì a far traboccare quella perversa macchina della tortura, lasciando che il seme prezioso di quella belva antica finisse a terra a coprire le sue stesse uova non fecondate. Lo spettacolo si rivelò avvincente per Thresh, che accoglieva le novità con estremo entusiasmo: Selenya lo avrebbe visto pulsare più forte mentre i suoi occhi si accendevano dello stesso bagliore tetro che aveva sfoggiato di fronte ad un opera come la lanterna di De La Croix. Fu sufficiente quel momento di debolezza per permettere all'artista di sfuggire alla presa perversa del professore, staccandosi dalla macchina sazia del seme della donna che nel frattempo assaliva Thresh come una belva famelica pronta a divorarlo. Le loro verghe entrarono in contatto, bollenti come non mai, il calore di Selenya si mischiò al suo attraverso i fluidi che ancora coprivano quella meraviglia equina. Lui ovviamente non si tirò indietro né provò ad ostacolarla, alzando anzi il mento come a volerle offrire in pasto quel collo possente, larghissimi e muscoloso che in quel momento, eccitato com'era lo zombie, sembrava una colonna portante, un'opera d'arte greca capace di sopravvivere alle intemperie per millenni.
    Devi stare attenta quando mi concedi certe libertà... ho la brutta abitudine di diventare troppo letterale a volte...
    Commentò divertito mentre lei si stringeva a lui e lo mordeva, non passò molto prima che il professore iniziasse ad abbassare le mani per poterle accarezzare i fianchi, risalendo su quei glutei meravigliosi e assaporando i suoi fianchi, senza afferrarla saldamente ma facendole sentirei l tocco deciso di chi sa come giudicare una carne tanto perfetta. Tuttavia, quel momento di lieve intimità venne interrotto da Selenya che sembrava decisamente impaziente di passare al piatto forte, offrendolo allo sguardo e ai vizi del professore senza troppi complimenti. Thresh si lasciò sfuggire una risatina divertita: ancora una volta lo aveva colto alla sprovvista, mettendo a dura prova la resistenza e la pazienza del professore, quasi costringendolo a fare del suo peggio fin da subito. Il fascino che esercitavano certe donne su di lui era una benedizione, ma anche una maledizione...
    Devo averti affamato troppo per arrivare a questo risultato... d'accordo, non rimandiamo oltre. Sappi che non sarò rattristato se vedrò la tua trasformazione in questo contesto, ma visto che è una prova devo chiedertelo: cerca di trattenerti il più possibile... perché più resisterai, più sarà piacevole l'apice.
    Il professore era davvero impaziente di fecondare qualche uovo di Selenya, non solo per malizia ma anche perché quelle creature insolute gli mettevano una certa tristezza... e perfino fame. Una fame tutt'altro che golosa, ma primordiale: perché uno zombie può anche essere goloso di cioccolata, ma questo non sopperisce alla sua fame di vita. Ma ogni cosa avrebbe trovato il suo spazio. Prima di tutto sarebbe andato per gradi. Quindi allungò la mano destra afferrando la punta del cazzo di Selenya come se fosse un collare, tirandolo verso di sé per imporsi sulla volontà della ragazza, avvicinandola senza toccare nessun'altra parte del suo corpo. Sembrava volerla costringere a sedersi sul suo cazzo eretto, turgido come non mai, spingendo le grandi labbra dell'artista contro la cappella. I fluidi che avvolgevano quelle perverse labbra sarebbero grondati su tutta l'asta del non morto, lubrificandola a dovere, ma proprio mentre sembrava pronta a spalancare del tutto la sua femminilità, Thresh strattonò più forte la verga di Selenya spingendola più del necessario, così che la cappella sgusciò via dalle sue grandi labbra in un moto di dolore pungente e profonda insoddisfazione. Prima che potesse lamentarsi però, Selenya avrebbe sentito la grossa cappella del professore posarsi sulla corolla di carne del suo culetto, sicuramente non vergine ma certamente non preparato a ricevere una simile mostruosità dentro di sé. Era semplicemente troppo grosso, lo era per la sua gola, lo era per il suo culo, forse avrebbe avuto difficoltà perfino nella sua vera forma... ma questo non avrebbe fermato il professore. Tirandola ancora una volta, stavolta con la mancina sul suo gluteo, Thresh le concesse finalmente la tanto agognata penetrazione, dilatando quel buchino il più possibile mentre col pollice teneva larga quella morbida carne. e continuava a tirarla verso di sé per la verga facendo sprofondare lentamente, centimetro dopo centimetro, la sua mazza dentro il suo delizioso culo. Una penetrazione intensa, scandita prima dall'affondo dirompente della cappella che arrivata al suo culmine fece sprofondare anche il resto della virilità del professore. Dopo la punta sopraggiunsero le vene che solcavano come stille di dolore la corolla di carne dell'artista, facendola gradualmente sua. Thresh non andò fino in fondo, eppure anche solo metà del suo cazzo avrebbe fatto sentire Selenya come se il suo stomaco fosse pieno di carne, totalmente invaso dal calore e dalla possanza del professore, così profondamente da riuscire a percepire non solo le pulsazioni di quella verga ma anche il suo oscuro ed immenso potere. Thresh si lasciò sfuggire un lungo sbuffo di piacere che cadde sulla schiena della sua amante come una doccia d'acqua caldissima: anche solo il respiro del professore era incandescente come la sua lussuria in quel momento, e il merito era tutto di quella meravigliosa donna dalla chioma turchese.
     
    .
  14.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Hentai Member

    Group
    Member
    Posts
    541
    Location
    Verona, Italia

    Status
    OFFLINE
    Selenya pensato
    Selenya parlato
    Parlato altri
    Narrazione


    Basterebbe immergersi, anche per un solo secondo, in quell'armonia di fiamme oltremare che illuminano gli occhi della mannara per capire come, in quel momento, il suo animo altrimenti gelido e vuoto non sia ora che un oceano colmo di felicità e gratitudine.
    Gratitudine per quell'unica persona stata capace di comprenderla e accettarla per ciò che era, rammentandole le proprie origini e aprendole le porte su quel mondo a cui non aveva mai smesso di appartenere ma che da lungo tempo sembrava aver dimenticato. E felicità, felicità per quell'amplesso così perverso da stuzzicare la sua indole sensuale e provocatrice, risvegliando piaceri dimenticati e promettendole un futuro decisamente pieno e interessante.
    Quando poi vede la verga di lui pulsare con forza maggiore, non può non farsi sfuggire un sorriso di femminile soddisfazione nell'essere riuscita nel proprio intento.
    Ascolta le sue parole con luccichio negli occhi, per poi abbassare silenziosamente il capo: "Va bene ... mi hai salvata da una vita altrimenti grigia e vuota. Quindi ora hai la mia fedeltà ... puoi fare del mio corpo quello che desideri. Non sottovalutare la mia resistenza, spezzarmi è molto più difficile di quanto non sembri.", afferma, sorridendo appena per poi lasciarsi sfuggire un mugolio sorpreso.
    Proprio in quel momento, infatti, lui le afferra la verga, i cui liquidi trasparenti finirebbero facilmente con l'imbrattarne la mano, per poi costringerla a indietreggiare verso di lui costringendola quasi a sedersi su quel cazzo enorme che è il membro di lui.
    Un mugolio disconnesso le emerge dalle labbra, sentendo la presa decisa su di lui sulla propria verga e tremando per il mix di dolore e piacere che tale stretta le sta trasmettendo, una stretta che potrebbe finire anche con lo stuzzicare quella punta di masochismo a lungo sopita e che la spinge a gemere piano: "Ahhh ... se stringi così io ...", arrossisce, cercando di muovere il bacino alla ricerca di un contatto maggiore per lasciarsi quindi sfuggire un gemito di protesta quando sente la cappella di lui sgusciare via.
    "Sei cattivo ... ufff ...", borbotta, gonfiando le guance falsamente offesa.
    Non si direbbe affatto, ma in quanto artista del piacere anche lei non disprezza affatto quel genere di attenzioni ... non a caso ha continuato a stuzzicarlo per tutto quel tempo.
    E infatti quando sente la punta di lui spingere contro la corolla di carne del proprio fondoschiena si lascia sfuggire un gemito lieve, alzando gli occhi al cielo mentre assapora in pieno quella penetrazione a dir poco invadente che va ad aprirla a forza, scavandosi una strada nei suoi intestini per poi andarla a colpire laddove il suo corpo, in parte maschile, è più sensibile. Persino per il suo corpo allenato a quel genere di pratica, la presenza di quella verga mostruosa dentro di sé non può lasciarla indifferente e finisce presto col causarle stilettate di dolore misto a piacere che le percorrono il corpo facendola gemere più forte.
    "A-ahhh ... finalmente. Cielo è ... magnifico. Dannazione, mi spieghi come fai a essere così ... tu sei morto!", osserva, l'espressione palesemente soddisfatta mentre lo osserva con la coda dell'occhio. Non lo dice con malvagità, anzi ... dal tono è chiaro quanto quell'esclamazione sia più un complimento che un insulto, anche perchè basterebbe sentire come i muscoli di lei si avvolgono, possessivi, attorno alla verga del professore per capire quanto le stia piacendo.
    "Si lo so ... l'attesa del piacere è il piacere stesso. Infatti penso che non mi tratterrò per molto dal cambiare forma, anche se per ora voglio gustarmi questo tuo giocattolino.", osserva, sorridendo divertita prima di tendersi verso di lui e sussurrare, "Ti dispiace se uso qualche tossina per rendere la cosa più ... piccante?", chiede, senza tuttavia aspettare risposta. Difatti un istante dopo il calore dell'interno di lei sembra quasi salire, mentre i veleni presenti nel suo organismo si accumulano attorno al membro di lui rendendo quella penetrazione persino più "piccante" di prima, in un eterno pizzicorio di tossine che tuttavia sa non potergli fare del male. Normalmente, un umano come minimo ne avrebbe sentito gli effetti, ma lei non è una sprovveduta e non appena ha sentito quella verga dentro di sé non le ci è voluto molto per comprendere quanto non fossero solo le dimensioni a renderla singolare.
    "Mmmhhh ... bene, allora iniziamo.", afferma, sorridendo divertita mentre, lentamente, inizia a muovere i fianchi su di lui. Socchiude gli occhi, mentre un mugolio di piacere le affiora sulle labbra e inizia ad ancheggiare con la lentezza di chi vuole godersi quel momento appieno e non ha alcuna fretta nel raggiungere l'orgasmo.
     
    .
  15.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    The unseen BOOB, is the Fappest
    fan_club_latob

    Group
    HF Gdr Master
    Posts
    31,817
    Location
    Plutonia Experiment

    Status
    Anonymous
    Pessima idea sfidare o concedere libertà ad uno come Thresh, che fa del suo animo libertino una vera e propria arma contro chiunque, amici e nemici, non per cattiveria ma per puro diletto: perché in fondo anche se non poteva ammetterlo apertamente amava testare i limiti di chi si ritrovava davanti. Ma a Selenya non servivano di certo spiegazioni visto che avrebbe provato la cosa direttamente sulla sua pelle. Nel bene e nel male. con un semplice gesto come quello di afferrarla letteralmente per il bastone, Thresh aveva scoperto quella vena di masochismo che la donna cercava disperatamente di nascondere agli occhi di chi la osserva, ma Thresh è un minatore paziente e molto ostinato, quindi picconando con la giusta forza e decisione avrebbe facilmente trovato quel filo d'oro che tanto bramava a quel punto. Si, perché Thresh non partiva di certo dal presupposto di trovare ogni volta un tesoro, ma quando lo intravedeva... allora poteva diventare perfino famelico. E davanti agli occhi ne aveva uno inestimabile: si piegava sensualmente cedendo alla lenta ma inesorabile avanzata di quella mostruosità di carne e sangue, cercando di trattenersi forse per orgoglio o per mera sfida, fallendo miseramente perché il non morto poteva vedere chiaramente la schiena inarcarsi, la pelle diventare calda e increspata, così come il suo respiro che diventava sempre più affannoso. Il non morto non era di certo da meno: la sua eccitazione era difficile da contenere proprio come per Selenya, ma la differenza era sostanziale, perché sul volto di Thresh c'era un sorriso gemente, malizioso ed estremamente coinvolto. Selenya sigillò l'entusiasmo con cui stava vivendo l'esperienza stringendo la carne del professore quasi come a voler impartire la sua solenne proprietà, e volontà di dirigere nonostante risultasse stupita del vigore di un non morto in quelle condizioni. Il sorriso di Thresh si allargò ulteriormente divertito in quella situazione, senza perdere mai la presa sulla verga della ragazza e anzi, tirandola e stringendola più forte di prima come a volerla punire per il modo in cui lo aveva apostrofato, sebbene la risposta dello zombie non fu né acida né scontrosa.
    C'è differenza tra un non morto e un sacco di carne senza passione rianimato, mia cara... io ardo di passione, è ciò che mi tiene in vita. Senza sarei... molto più che senza vita...
    Selenya però non sembrava affatto persuasa dal volersi fermare, tutt'altro: prese l'iniziativa e piuttosto che limitarsi ad assecondare quella mostruosa penetrazione, la fece sua ignorando qualsiasi permesso del professore, facendogli assaporare un'altra dose dei suoi veleni. Ovviamente Thresh non le avrebbe detto di no, ma l'avrebbe comunque punita per questo... non subito, se non altro.
    Oooh... così mi fai morire davvero però...
    Tremava quasi, per quanti brividi lo attraversavano in quel momento, mentre sentiva la carne di Selenya avvolgerlo e il suo terribile veleno che lo rendeva più sensibile e percettivo, abbassando di gran lunga la sua soglia di resistenza e rendendolo quasi un fragile verginello alla sua prima volta. Una sensazione davvero intrigante e che non pensava di poter provare ancora, alla quale però non si sarebbe arreso affatto. Visto che Selenya si era piegata verso di lui per potergli parlare, il professore ne approfittò per allungare la mano che prima tastava le sue natiche, afferrandole il seno con la mancina per poterlo iniziare a premere con forza. Una stimolazione decisa, virile, violenta, dove le dita affondavano in quelle enormi forme, morbide e calde, deformandole per quanta forza ci metteva anche a costo di farle male, stringendo il capezzolo con le punte delle dita per costringerla a gemere più forte. Ma quella ovviamente non era che una presa, il vero piano per "punirla" era assai diverso. Thresh spinse la cappella del suo membro in maniera decisamente trasversale rispetto all'orifizio che stava violando: se non fosse lubrificata a dovere e ricoperta dai veleni di Selenya, quella mazza avrebbe potuto perfino farle male. Ma in una simile situazione scivolava comunque verso l'interno, vigorosa come poche cose, ma con una leggera differenza rispetto a prima: ogni volta che affondava verso l'interno, la cappella spingeva quella piccola frazione di carne che avvolgeva la prostata della ragazza, pulsando forte per comprimerla a dovere, concedendole uno stimolo che probabilmente di rado, se non mai, aveva avuto modo di sperimentare. Il tutto senza rinunciare ai piaceri della penetrazione, perché Thresh aveva iniziato ad assecondare i suoi movimenti e tenendola ben salda per quel seno e la sua verga al contempo, spingeva ad ogni affondo sempre di più dentro di lei, centimetro dopo centimetro, col preciso intento di far arrivare quella mazza enorme e ricoperta di vene bollenti sempre più a fondo.
    Non voglio che ti trattieni... fammi sentire i tuoi gemiti, i tuoi versi... dimmi quanto ti piace... e quanto ne vuoi ancora...
    Approfittando di quella posizione, il professore le sussurrò quelle parole mentre avvicinava le labbra alle sue orecchi, un sibilo cavernoso e profondo, immensamente perverso, che più che una richiesta somigliava quasi ad un ordine...
     
    .
49 replies since 2/12/2018, 15:16   493 views
  Share  
.
Top