[Lavoro] La prima volta non si scorda mai

La prima operazione

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  1. Elle2012
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    Ezra parlato
    Ezra pensato
    Parlato altri
    Narrazione


    "A-aspetti ... che significa svolgerò l'operazione da solo?", gli occhi spaventati di Jediah, il neospecializzando altrimenti denominato già "Cucciolo biondo" da tipo mezzo personale del reparto, mi osserva come se avessi appena sancito la sua condanna a morte. E forse si ... era proprio quello che avevo fatto.
    Tuttavia dovevo ammettere che, nei giorni precedenti e a seguito della mia critica sulla sua proposta assurda sul rimuovere un oggetto estraneo che fungeva da antiemorragico, il piccoletto si era riscattato non poco: veniva prima tutti i giorni, sistemava tutte le cartelle cliniche con una precisione tale da mettere in soggezione persino le nostre infermiere, poi faceva il giro visite di protocollo, si occupava del pronto soccorso e mi preparava pure il caffè.
    Insomma ... si era dato da fare.
    E, visto la mia ferma didattica meritocratica, era giunto il momento che fosse lui a eseguire il suo primo intervento.
    Ovviamente, sebbene si trattasse di una semplice appendicite, avrebbe potuto avvalersi della mia costanza presenza a guidarlo e istruirlo, motivo per cui a dispetto dell'espressione palesemente terrorizzata sul suo volto ero comunque sicura che, anche avesse combinato qualche piccolo disastro, tutto si sarebbe risolto per il meglio.
    Sorrisi, divertita, prima di sentire la voce dell'altro mio specializzando, "Occhi penetranti" (altro nome ridicolo datogli dal personale), arrivarmi alle spalle: "Quindi è vero? Seriamente ha scelto lui?"
    Mi voltai, osservandolo arrivare, come sempre in ritardo, e guardarmi quindi come se avessi appena detto la barzelletta del secolo.
    Inarcai un sopracciglio, prima di rispondere: "Si, Mr. Watson ... e la prossima volta che arriva in ritardo si consideri esonerato dall'assistere alle mie operazioni. Perchè mettiamolo in chiaro ... non m'importa un fico secco del voto con cui siete usciti dall'accademia, nè che papino vi abbia fatto raccomandare ...", Aliah sorrise appena, alle mie spalle (tra quei due era stata guerra sin dal primo sguardo), "... qui, chi arriva in ritardo finisce a occuparsi delle analisi agli scarti anali dei pazienti, chi invece si impegna può avere l'occasione di fare il suo primo intervento. Chiaro?"
    Jacob e Aliah annuirono appena, lei con un lieve sorrisino in volto, quindi si diressero verso la finestra, da cui avrebbero potuto assistere all'operazione senza problemi.
    Mi voltai verso il biondo, che mi osservava spiazzato.
    Sospirai appena, massaggiandomi stancamente le tempie prima di dire: "Stammi a sentire ... tutti abbiamo avuto la nostra prima volta, ok? Quindi fai un bel respiro e cerca di non uccidermi il paziente, perchè sarò io a risponderne ...", feci, prima di guidarlo in sala operatoria.
    Lo osservai in silenzio, mentre si disinfettava accuratamente le mani per passare quindi alla vestizione del camice operatorio, dei guanti e della mascherina: sembrava decisamente pallido, e visto tutti gli specializzandi arrivati e andati prima di lui sapevo che non era un buon segno. Tuttavia, sapevo altrettanto bene che non avrei potuto tenerlo lontano dalla sala operatoria per sempre, specialmente se la sua ambizione era quello di diventare cardiochirurgo ... branca della chirurgia notoriamente delicata e difficile. "Forza ragazzo ... se oggi fallisci, gli squali che ci sono lassù ti trasformeranno nel loro zerbino per il resto della tua permanenza qui. Hai scelto questa strada, ora nuota e fatti valere!", pensò, seguendolo in sala operatoria.
    La paziente (umana, femmina, 27 anni), era già stata sedata e preparata per l'operazione.
    Jediah si posizionò di fronte a lei, sospirando appena prima di pronunciare il suo primo, fatidico: "Bisturi!", al quale seguì il repentino passo dell'oggetto.
    Un lieve applauso si alzò dalla finestra, subito seguito da un silenzio di tomba alla mia occhiataccia, quindi mi rivolsi al giovane: "Molto bene, ora individua il Punto di McBurney, e da li incidi ... non farti problemi a premere. La cute umana è molto più resistente di quello che sembra.", dissi, mentre lui annuiva appena.
    Il pallore era passato, e sorrisi nel vedere la luce determinata nel suo sguardo.
    Sembrava decisamente più determinato, mentre chiedeva le pinze e procedeva curandosi di divaricare la parte della cute su cui sarebbe andato a lavorare. L'operazione procedette nel migliore dei modi: riuscì a isolare con successo l'appendice infiammata, che a causa della malattia risultava molto più grossa e rossa del normale, a reciderla per poi ricucire il tutto e infine a chiudere la ferita senza problemi.
    Non dovetti nemmeno guidarlo, ma d'altronde si trattava di un'operazione di base che qualsiasi specializzando avrebbe dovuto conoscere: e lui aveva dimostrato di riuscire a muoversi perfettamente, al punto da non aver nemmeno necessitato del mio supporto.
    Sorrisi, osservandolo in silenzio mentre, come risvegliatosi, si guardava attorno mentre l'equipe gli faceva i complimenti.
    "Ottimo lavoro Callaghan ... e ora fila a darti una ripulita, abbiamo un'altro paziente di cui occuparci.", dissi, prima di darmi una sistemata e uscire dalla sala operatoria.
    Era finito tutto per il meglio, e non potevo esserne più soddisfatta.
    "Dov'è Callaghan?", chiesi, uscendo a trovando nel corridoio solo Aliah e Jacod.
    La riccia sorrise appena, prima di dire, senza malizia: "Ha accumulato parecchia tensione la dentro, penso sia andato a prendere una boccata d'aria."
    Sospirai appena, avviandomi verso la zona ristoro del personale e trovandolo assorto e fissare con insistenza abbastanza preoccupante il terreno. Mi avvicinai in silenzio, sedendomi al suo fianco: "Te la sei cavata bene, oggi ... voglio che sia tu a dire come è andato l'intervento a quella ragazza. Quando si sarà svegliata.", dissi, mentre alzava lo sguardo. Sorrise, senza tuttavia troppa convinzione.
    "Posso chiederle ... perchè ha scelto me? Insomma, non sono come ..."
    Lo interruppi, mettendogli una mano sulla spalla, prima di dire: "E' vero, non sei come i tuoi compagni. Ma d'altra parte tutti siamo diversi gli uni dagli altri e tutti abbiamo un modo differente per affrontare le situazioni nuove. E' perfettamente normale ... però, TU ti sei fatto in quattro in questi giorni, e sempre TU ti sei dimostrato all'altezza. Per questo ti ho scelto: una persona può essere brava quanto vuole, ma se non ci prova ...", feci spallucce, prima di avviarmi.
    "Allora, vieni?"
    Lui mi sorrise, balzando in piedi: "Subito!"
     
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    Bel lavoro. Mi ha fatto un sacco di tenerezza Jediah!
    200 di compenso. Ti informo comunque che bisogna chiedere la valutazione di un mestiere dopo 5 giorni dall'approvazione del precedente. Inizialmente ho aspettato a valutare per questo, solo che mi è passato di mente quindi scusa il ritardo. XD
     
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  3. Elle2012
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    Ahnnn ...
    Colpa mia, sapevo che il compenso si può chiedere una volta a settimana ma non sapevo dei cinque giorni.
    Comunque grazie!
    Mi sa che questi tre specializzandi diventeranno le mie mascotte personali ;)
     
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2 replies since 30/7/2018, 11:02   49 views
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