God Bless America!

x Lady_Pixy

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    The man behind the sauce

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    Leonhart continuava a penetrare sempre più vigorosamente Pamela, con la donna che per godersi al meglio si era perfino portata sulle punte così da “assaggiare” per intero l’asta del ragazzo.
    Continuava a penetrare quella sua carne tanto invitante e tanto accogliente, gemendo vistosamente nel sentire la propria asta avvolta da quelle pareti così calde e strette. Sorrise vistosamente quando pure Pamela iniziò ad assecondare quella penetrazione muovendo a sua volta il bacino, mentre la mano di Leonhart continuava a schiaffeggiare la natica della donna proprio come se avesse sotto mano un vero e proprio tamburo. Sentire gli schiocchi dei loro bacini più le sberle date al sedere di Pamela fece aumentare l’eccitazione di Leonhart, col ragazzo che di tutta risposta diede un colpo vigoroso rimanendo con la sua asta dentro di lei per alcuni secondi.

    Ma il rumore che stà provocando è troppo ammiccante.
    Scusa i modi sgarbati ma non riuscivo proprio a resistere!

    Nonostante Pamela lo rimproverò, Leonhart ammette il misfatto che aveva compiuto fino a pochi secondi fà, ma ne voleva di più. Voleva sentire ancora una volta quel rumore sordo e eccitante causato dal sedere pieno ed invitante di Pamela.
    Riprese la penetrazione di quella fantastica intimità, mentre andò a togliere la presa dal fianco sinistro della donna.
    Ora aveva completamente le mani libere di agire, anche perchè il bacino ormai aveva preso a muoversi da solo e senza problemi.
    Con entrambe le mani libere di agire andò a dare due sberle direttamente sulle natiche di Pamela, non eccessivamente forti ma sicuramente importanti, tanto che per alcuni secondi le natiche della donna vibrarono facendo fare una grossa risata a Leonhart.

    Troppo divertente ahaha! Guarda come ha vibrato! Adoro il tuo corpo prosperoso Pamela.
    Anf…. Però meglio tornare seri e continuare

    Disse scherzosamente mentre un gemito gli uscì dalla bocca, ma dovevano continuare tanto che Leonhart si fermò del tutto lasciando evidentemente Pamela di sorpresa.
    Prese con il braccio destro la gamba di Pamela inarcandola, portandosi la gamba della donna contro il petto, in quella posizione poteva sentire ulteriormente la morbidezza della cosca della donna direttamente sul petto riprendendo iniziando nuovamente a penetrarla.
    Leonhart con il braccio sinistro andò a cingere tenendo sollevata per quel che poteva Pamela, che ora era in equilibrio solo con la gamba sinistra. Aumentò ulteriormente il ritmo della penetrazione in modo tale che in quella posa poteva chiaramente vedere pure il volto di Pamela avvolto dal piacere.

    Anf… Ahhh così posso entrarti ancora meglio dentro.
    Quì dentro è una vera e propria festa, sento la tua figa avvolgersi ancora di più rispetto a prima… e una sensazione bellissimaaah…

    Cercò di fare un discorso sensato e senza farsi scappare un gemito, ma fallì miseramente. Andò col braccio destro prima a massaggiarle il ventre per poi spostarsi direttamente sul clitoride e iniziare a stimolarlo, mentre la penetrava.
    Pamela preparati psicologicamenteh! Anf… Smettila di stringere così forzte cazzoh!
    Stavo dicendo, preparati che dopo voglio essere cavalcato!

    Diede un ennesimo colpo di bacino entrando completamente di nuovo dentro di lei.
    Mentre senza mezzi termini gli chiese espressamente cosa voleva in realtà.
     
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    *Voleva godere, e sentirlo dentro di lei così caldo, così grosso finalmente le stava dando ciò di cui il suo corpo aveva bisogno. Leonhart non sembrava così coinvolto come lei, dato che riusciva a trovare la forza per scherzare e prenderla in giro schiaffeggiandola sulle natiche più volte per poter vedere la sua carne vibrare sotto i suoi colpi. Anche se Pamela aveva le forme abbondanti, Leonhart si sarebbe accorto che era soda e molto piacevole da schiaffeggiare. Le piaceva quando lo facevano, ma serviva anche una certa dose di forza poiché il leggero dolore era diverso dal dolore lancinante in un amplesso. Lui però sembrò capirlo, e sebbene le piaceva di solito essere sculacciata, il suo modo di parlarle la irritava nel profondo. Non sembrava prendere niente sul serio, nemmeno scopare. Arrivò perfino a ridere quando avrebbe dovuto solo pensare a spingerlo dentro di lei. *
    Ma non la chiudi mai quella boccaccia? Concentrati a farmi godere invece di giocare come un cretino!* sbottò prima di sentirsi afferrare per una gamba che venne sollevata senza alcuno sforzo. Emise un gemito più acuto mentre lo sentiva scivolare ancora più a fondo dentro di lei. Le girò la testa, quell'affare riusciva a toglierle il respiro e quella posizione la costringeva ad essere totalmente dilatata ed esposta a lui, permettendogli quindi di affondare totalmente dentro di lei. Dovette appoggiarsi con le mani sul divano per non cadere, poi però si voltò leggermente con le spalle per una posizione più comoda, agganciandosi ad un suo braccio in quello stesso momento lui portò le dita sulla sua clitoride massaggiandola e facendola godere ancora di più. Le scappò un gemito più acuto ma si lasciò andare al piacere, lasciando che la scopasse in quel modo un poco scomodo ma decisamente intenso. Poco dopo lo sentì lamentarsi che stringeva troppo, cogliendola un attimo di sorpresa, come se avesse cambiato totalmente la sua personalità. Perché la stava rimproverando? Stringerlo significava solo che aveva spasmi di piacere, doveva solo esserne felice ed orgoglioso.*
    Aaah Che diamine stai dicendo?* fece confusa, odiava doversi concentrare su altro mentre godeva, non faceva che rovinare la sua ascesa all'orgasmo e iniziava ad innervosirla. Visto il desiderio che aveva espresso deciso di spingerlo via, in modo che i loro sessi si separassero e lei guadagnasse lo spazio per portare di nuovo giù la gamba. Quando riuscì a trovare il suo equilibrio lo afferrò per la camicia e lo spinse sul divano in modo che ci finisse seduto.*
    Fai fare a me o non verrò mai in questo modo.* fece un poco arrogante, salendogli addosso a cavalcioni intrappolando il suo corpo contro lo schiena del divano. Senza tanti mezzi termini lo baciò sulla bocca avida, almeno in quel modo sarebbe stato zitto e non rovinava il momento. Mentre la sua lingua vagava nella sua bocca con una mano indirizzò il cazzo di Leonhart verso la sua vagina e una volta allineato alla perfezione si abbassò con il bacino facendosi penetrare dinuovo totalmente, fin dove riusciva ad accoglierlo, gemendo rumorosamente nella sua bocca. Fermò il bacio solo per quello spasmo di piacere, poi tornò di nuovo ad invadergli la bocca con la lingua iniziando a muoversi con il bacino su di lui avviando un amplesso sempre più frenetico, vogliosa di piacere carnale.*
     
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    Le continue provocazione miste ad una penetrazione in una posa probabilmente poco comoda per Pamela, dentro di lui lo stavano facendo ridere a crepapelle anche se doveva ammettere che quel corpo era veramente invidiabile.
    Più penetrava quella vorace intimità e più la sua asta non voleva altro che spingere a tutta forza dentro di lei, come se gli volesse in qualche modo scavare dentro di lei per raggiungere i posti più nascosti di quel meraviglioso corpo.
    Ad ogni colpo affondato da Leonhart il prosperoso corpo di Pamela rispondeva in modo piuttosto interessante, era dannatamente soda e invitante. Sentire il suo culo sono sbattere contro il suo corpo era una sensazione incredibilmente invitante ed eccitante, tanto che si lasciò scappare dei gemiti piuttosto vivaci.
    Più massaggiava anche il suo clitoride e più la presa della sua intimità si era fatta stretta sulla sua asta, facendogli piegare per un attimo indietro la testa emettendo un ennesimo gemito

    Ohoh la signorina finalmente prende l’iniziativ…
    Fù piuttosto sorpreso e contento nel vedere che finalmente pure Pamela decise di prendersi quello che probabilmente ora riteneva un diritto personale e soprattutto fisico.
    Gli era piaciuta quella grinta mista a insoddisfazione della donna tanto che la assecondò pienamente facendosi spingere contro il divano, sedendosi mettendo ben in vista il membro ancora turgido e voglioso di tornare dentro di lei.
    Sorrise nel vederla a cavalcioni su di lui, per poi trovarsi avvinghiato nuovamente in un bacio vorace e avido da parte di Pamela. Con Leonhart che di tutta risposta si dimostrò più che disponibile alla presa di posizione della donna andando a ricambiare quel bacio, facendo in modo che entrambe le loro lingue si incrociassero tra di loro.
    Finalmente Pamela decise che era di nuovo il momento di avere l’asta di Leonhart dentro di lei e senza attendere oltre si auto impalò su di essa, facendo gemere in modo rumoroso e vistoso il ragazzo.
    Il gemito fù reciproco, quasi in stereofonia da parte di entrambi con Pamela che non indugiò oltre prima di riprendere a baciarlo e soprattutto iniziò a cavalcarlo con un movimento di bacino sempre più importante.
    Leonhart d’istinto andò a prendere a piene mani nuovamente le natiche di Pamela strizzandole e palpandole, iniziando a sua volta a muovere il bacino per quello che poteva.
    Il corpo del ragazzo sembrava non voler stare fermo nemmeno ora che lei era sopra di lui, cercava per quel che era possibile di recuperare il ritmo di penetrazione che aveva assunto Pamela.
    Tolse la presa dalla natica destra andando poi a cingere successivamente il corpo di Pamela, portandosela completamente su di lui facendo adagiare il suo seno pieno contro il proprio petto, in una sorta di abbraccio. Con la mano sinistra invece continuò a palpeggiare e strizzare la natica aggiungendo anche ritmicamente un schiaffo, cercando di dare meno forza possibile.
    Mentre il membro continuava ad uscire ed entrare ancora una volta dentro Pamela, iniziò a pulsare in modo molto vigoroso, segno che Leonhart stava raggiungendo ancora una volta il limite? E chissà se Pamela in quella posizione di dominanza poteva sentire chiaramente le pulsazioni farsi largo dentro di lei.
     
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    Chiedo scusa per l'immenso ritardo sono stata molto occupata a casa >___<

    *In effetti baciarlo aveva risolto la gran parte del problema che aveva con lui. Sarebbe stato in silenzio e non avrebbe rovinato la sua libidine con uscite idiote che l'avrebbero fatta arrabbiare o che le avrebbero tolto gran parte dell'eccitazione. Non che fosse così facile toglierle l'eccitazione visto che era in fase di calore. Una volta che riuscì a farlo sedere non ci pensò due volte a farsi penetrare da lui, e le piacque sentire la risposta del suo corpo. Iniziò a pensare che probabilmente se dava fiato alla bocca per sparare stronzate mentre scopava, era per coprire la sua timidezza, il suo nervosismo. Il problema era che diceva cose assurde. Se proprio doveva parlare doveva imparare a dire qualcosa di eccitante, non di stupido. Una volta che prese il ritmo, continuò a baciarlo con una passione crescente, se stava zitto poteva godersi la vitalità ed il calore di quel ragazzo. Era anche piuttosto carino, difficile pensare che fosse così imbranato con le ragazze, o che ammazzava un nemico perché troppo pericoloso. Le scappò un gemito nel sentirsi afferrare di nuovo per le natiche. Era meraviglioso sentire che nemmeno lui riusciva a trattenersi, rispondendo alle sue spinte con vigore. Pamela accelerò il ritmo sempre di più, guidata dal piacere crescente che ormai la infiammava di un calore sempre più intenso. Lo riusciva a sentire che pulsava dentro di lei diventando più duro, più grosso, ormai in procinto di venire, erano segnali che non poteva ignorare poiché la aiutavano sempre ad arrivare ad un intenso orgasmo a sua volta. Quindi spinse sempre più veloce, sempre più forte. Sentiva i capezzoli farsi più duri che "grattavano" contro il petto del ragazzo, i suoi umori farsi più vischiosi agevolando l'amplesso. I gemiti di Pamela erano sempre più rumorosi, li soffocava inutilmente nella bocca del ragazzo ma ad un certo punto sentiva il bisogno di respirare. Si staccò dalla sua bocca reggendosi alle sue spalle, stringendo le dita su di lui per avere il perno con cui spingersi sopra la sua erezione.*
    NNgaaah oddio sto per... insieme! Vieni dentro di me... ti prego. Voglio sentirlo dentro di me.... * fece sempre più persa nel piacere più estremo, stava per venire, ma le serviva quell'ultima stilla di calore che l'avrebbe aiutata a lasciarsi andare e poteva dargliela solo lui.*
     
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    Pamela era oltremodo fantastica, continuava a scorrere sull’asta di Leonhart con una foga ed un moto veramente invidiabili. Il membro del ragazzo continuava a subire più che volentieri i movimenti di bacino della donna con Leonhart ancora intento a muovere il bacino a sua volta.
    Il suono di quei due corpi che sbattevano l’uno contro l’altro diventava sempre più forte ed a coronare il tutto era sempre ben presente il bacio focoso e sensuale di Pamela. Con il membro di Leonhart che aveva aumentato in modo sempre più drastico la frequenza in cui vibrava col ragazzo che cercò di stringere momentaneamente i denti, non voleva che quel gioco finisse subito anche se era veramente dura trattenersi dal venire dentro di lei.
    Continuò però a giocare con il sedere di Pamela stringendolo e palpandolo con una certa foga, fortunatamente i gemiti che in quel momento stava emettendo erano soffocati da quel bacio. C’era poco da dire Pamela in quel momento era una vera e propria macchina del sesso e il suo nuovo aumento di bacino di certo non fece assolutamente al membro di Leonhart che era sul procinto di esplodere letteralmente da un momento all’altro.
    I capezzoli della donna erano diventati più turgidi rispetto a prima, Leonhart lasciò andare la presa di entrambe le mani sul sedere di lei abbracciandola e stringendola a lui, guardandola negli occhi. Gli occhi di Pamela erano invasi dal piacere e dalla lussuria, pure la sua voce non era da meno e non che poi Leonhart se la passasse meglio.

    Sih Pamela…. Fra poco sarà tutto per ahhh tè….
    Cazzo non resisto più.. Nghhhh…. Vengooh

    Leonhart non riuscì a trattenere il suo ultimo gemito, il suo membro era sul punto di rottura e non ce la faceva fisicamente più a trattenerne nemmeno una singola goccia.
    Diede una spinta vigorosa in modo tale che tutta la sua asta fosse dentro di lei rilascando tutto quello che aveva immagazzinato in quegli ultimi momenti dentro di lei.
    Il seme di Leonhart iniziò a scorrere dentro di lei come un fiume in piena, col ragazzo che la strinse leggermente in quel abbraccio facendole inarcare la schiena senza però lasciarsi uscire un grande e grosso gemito di piacere. Sarebbe rimasto dentro di lei fino a che il suo membro non avesse rilasciato l’ultimo goccio di seme dentro di lei fermi ancora in quell'abbraccio, andando poi a posare la parte sinistra della faccia sui suoi seni.

    E’ stato fantastico potersi intrattenere con te Pamela, sarebbe bello ripetere altre volte. Magari qualche volta potresti raggiungermi a Londra. Che dici?
    Sollevò la testa dai suoi seni facendole l’occhiolino mentre gli lanciò quella proposta, che se fosse stata accettata da Pamela magari avrebbe portato i due magari a conoscersi meglio? Chi lo sà, fatto stà che Leonhart non perse tempo cercando immediatamente un nuovo bacio dopo quelle parole, senza forse dare la possibilità a Pamela di rispondere effettivamente.
    ma una domanda iniziò a frullargli nella testa mentre era ancora fisicamente e sessualmente unito a Pamela, chissà se era stato in grado di spegnere quel fuoco che le ardeva dentro oppure no.
     
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    *Pamela non riusciva a smettere di muoversi, le bruciavano i muscoli delle cosce ma il piacere che derivava fra le sue cosce era troppo intenso per rinunciare solo a causa della fatica. Oltretutto riusicva a sentire il cazzo di Leonhart che pulsava sempre più forte dentro di lei, facendosi più duro e caldo. O forse era lei che era diventata più stretta a causa dei suoi continui spasmi di piacere. Cercò di posizionarsi al meglio con le ginocchia allargandoli così da sentirlo scivolare dentro di lei molto più a fondo e più veloce, usando molto i fianchi per accelerare ancora di più il ritmo. Poi finalmente sentì che anche lui stava per cedere ad un orgasmo. Le braccia di Pamela si strinsero attorno al capo di Leonhart, stringedogli il capo contro di sé non accorgendosi che gli aveva praticamente fatto tuffare il volto fra i suoi seni. La clitoride era gonfia per quanto fosse su di giri, e la sentiva che si premeva contro il bacino del ragazzo. I suoi gemiti iniziarono ad essere più rumorosi, segno che le mancava pochissimo, e quando riuscì a sentire il calore di lui esplodere dentro di lei riuscì a lasciarsi andare ad un intenso orgasmo. Leonahart avrebbe potuto capirlo benissimo dato che i suoi umori divennero molto più vischiosi, ed il suo corpo si irriggidì mentre i suoi occhi si rigirarono verso l'alto per quel momento di estasi. Amava sentire lo sperma muvoersi dentro di lei, era l'unico modo per poter calmare i suoi sintomi di calore. Infine crollò esausta su Leonhart poggiando il suo viso contro la sua testa, ansante ma soddisfatta. Si sentiva ancora un poco stordita quando lui le parlò facendole una domanda che non si aspettava minimamente. Lo guardò interrogativa, ma prima che potesse rispondere le labbra si incollarono in un nuovo e sentito bacio. Si lasciò andare ad esso poi con tutta la calma del mondo si separò dalla sua bocca e lo guardò negli occhi ghignando malefica.*
    Se rimarrai vivo entro allora.* gli disse scherzando. Dopotutto conosceva il suo segreto, e anche se non aveva ceduto al suo ricatto, non poteva sapere se lo avesse più rivisto.*
    Se me lo paghi tu il biglietto potrei anche farci un pensierino.* gli rispose per poi scendere lentamente dalle sue gambe, godendosi un ultimo brivido nel sentirlo scivolare fuori dal suo corpo. Lo sperma le colò fra le cosce, e probabilmente avrebbe anche sporcato il divano ed il pavimento.*
    Non farti idee strane, non cerco storie, diciamo che sei capitato proprio quando i sintomi mi hanno preso alla sprovvista. Alla fine ti è andata bene: sai che ti cercano, ti sei fatto una bella scopata. Io invece non ho cavato un ragno da un buco e devo pure trovarmi un paio di mutandine pulite.* fece sfilandosele via dalla gamba dove erano rimaste ferme ed arricciate. Emise un rantolo dispiaciuto per la serata appena trascorsa, sperava di guadagnare un gruzzoletto cospiquo, non una sana scopata. Certo non poteva dire di essersi annoiata, ma i suoi obbiettivi erano molto diversi.*
     
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    Chiedo scusa per il ritardo, causa febbre


    Quel amplesso fù piuttosto eccitante, segno anche di una fine più che gloriosa di quei minuti passati non solo a conversare con Pamela ma pure il potersi intrattenere con la sua carne. Un corpo a dir poco fantastico che mise però a durissima prova la resistenza del ragazzo, esplodere completamente dentro di lei e nel farlo notare l’espressione soddisfatta della donna era una cosa oltremodo eccitante ed appagante come fosse una sorta di toccasana per lui.
    L’ultimo ennesimo bacio si dimostrò un successivo successo, con Pamela che poco dopo si staccò da esso mostrando un ghigno di certo poco rassicurante, aveva ancora in mente di ricattarlo? Nonostante tutto quello che era successo specialmente in quella situazione? Specialmente con ancora il membro dentro di lei? Con Leonhart che inarcò il sopracciglio destro piuttosto sorpreso.
    Continuò ad ascoltare le parole della donna che nel frattempo si sollevò da quella posizione facendo fuoriuscire da dentro di lei il membro del ragazzo, con un pò di seme di Leonhart che colò fuori dall’intimità di Pamela.

    Ah ah ah, te l’ho detto! Non morirò così facilmente, come un coglione qualsiasi…
    Almeno credo?

    Disse scherzosamente auto interrogandosi temporeggiando un attimo.
    Mentre andò ad alzarsi, e nel farlo avrebbe probabilmente colpito involontariamente col membro la coscia destra di Pamela, rimettendo tutto in ordine e riagganciandosi i pantaloni.

    Hei hei hei hei, voi donne correte troppo. Storia? Il mio era un semplice invito, ma non è che sei per forza obbligata a venirci, eh!
    Bhe non credo sia come dici, alla fine li sotto sembra dire il contrario e probabilmente pure tu sotto sotto non lo stai pensando fino in fondo….

    Si spostò andando dietro di lei e piegandosi in avanti verso il tavolino, dove era ancora presente un secchiello pieno di ghiaccio e una bottiglia di spumante dentro di esso.
    Leonhart toccò la superficie di vetro della bottiglia per constatare se era ancora effettivamente fresca, prese poi in mano la bottiglia iniziando a scartare la parte superiore per poi togliere il tappo.

    Ora che sembri essere tornata in te, questa situazione del calore da quanto và avanti?
    Gli chiese senza andare a posare lo sguardo su di lei, anzi nel frattempo prese due bicchieri riempiendoli fino a metà, per poi rialzarsi e tornare in posizione eretta con entrambi i bicchieri in mano.
    Ti và un pò di spumante?
    Disse porgendo verso Pamela il calice pieno di quel vino che aveva l’aria di essere estremamente invitante, anche se era curioso di sapere se la donna avrebbe accettato di parlare una volta per tutte e soprattutto onestamente di quel piccolo problemino, riguardante il calore.
     
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