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.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
Parlato
Pensato
Quella domenica mattina,Erik si diresse al centro commerciale per una commissione:doveva andare a comprare un piccolo ventilatore da camera,dato che ormai il caldo iniziava a farsi sentire,e già che era lì si sarebbe fatto prima un giro,in modo da non doversene andare in giro portandosi il ventilatore appresso.Come sempre camminava osservando le vetrine senza però mai fermarsi,se non davanti ad alcune che attiravano maggiormente il suo interesse.Quella passeggiata lo aiutava a rilassarsi e a non pensare agli esami ormai imminenti,oltre che a fargli passare velocementr il tempo prima di pranzo.E poi ad Erik piaceva sapere che il domani ed il dopodomani sarebbero stati liberi,e quindi il suo atteggiamento di positività non poteva essere abbattuto
Caspita che bello,le lezioni sono finite e sebbene tra dje settimane avrò gli esami,posso alzarmi tardi e stare tranquillo per più di 10 giorni:certo quando saranno passati saranno cazzi miei,ma per ora mi sembrerà di essere libero
Improvvisamente la sua tranquilla,solitaria e silenziosa passeggiata,venne interrotta da quel che sembrava un rombo di una moto,o forse di una macchina...difficile dirlo quando non ci capisci una mazza.Erik notò infatti un punto in cui erano radunate molte persone
C'è una mostra o qualcosa del genere?
Sebbene non fosse proprio interessato a cose del genere,un po la sua curiosità venne attirata,e decise di andare a vedere cosa vi fosse lìSPOILER (clicca per visualizzare)Scusa se non ho scritto molto,ma come primo post non sapevo cos'altro aggiungere. -
samurai_girl .
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SPOILER (clicca per visualizzare)parlato
pensato
Mec non era una ragazza come le altre.
Questa frase poteva calzarle in tantissime situazioni, oggi la si poteva riferire allo shopping: Mec odiava fare shopping!
Partì dalla sua officina sgommando sulla moto di un cliente che aveva appena finito di riparare.
Beh, devo pur fare un giro di prova e, già che ci sono, perché non unire l'utile a....l'utile?
Aveva dannatamente bisogno di un costume da bagno. Da mesi ormai la sua unica passione era nuotare. Mentre si trovava in mezzo al mare, tra le onde, si sentiva libera e rilassata come non mai. Nuotava al largo fino a sfinirsi, quasi volesse mettere alla prova la sua capacità di tornare a riva.
Lungo la strada che portava al centro commerciale trovò più traffico del solito, poi video i cartelli: "Motori Expo".
Solitamente sarebbe stata contenta di visitare un evento simile, ma oggi proprio non, voleva comprare quello che le serviva e tornarsene a casa!
Parcheggiò la moto sul marciapiede vicino a una fila di pezzi d'epoca. Anche quella che cavalva lei non avrebbe sfigurato infatti, non appena spento il motore, una nube di curiosi si avvicinò, attratti dalla moto, o più probabilmente dalla lei stessa, dato che indossava i suoi soliti abiti succinti.
oh no!
L'ultima cosa che voleva era essere accerchiata da un gruppo di chiacchieroni.... -
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Erik si era avvicinato solo per guardare cosa vi fosse di interessante.Inizialmente non riusciva a vedere oltre la folla,ma avvicinandosi un po e facendosi spazio tra le persone notò qualcosa di decisamente più interessante di una moto:una bella ragazza.Una ragazza bionda,vestita con abiti succinti,che le stringevano il seno,che sembrava stare per esplodere lì sotto
Wow che gnocca!Altro che la moto...
Erik fissava la ragazza,fingendo di star osservando la moto,iniziando anche ad inventarsi mentalmente molto scenari e fantasie su di lei,che ovviamente non si sarebbero mai potuti realizzare.Intanto cercava di farsi sempre più strada tra la folla,e piano piano riuscì ad arrivare in prima fila,davanti a tutti:ora però non poteva tornare indietro senza spingere,quindi sperava che la ragazza non lo notasse.Inevitabilmente i suoi occhi cadevano sulla scollatura,ma si sarebbe anche perso nell'osservare il suo bel viso ed i suoi occhi...tuttavia se la ragazza lo avesse notato,avrebbe buttato tempestivamente lo sguardo sulla moto,fingendo di star guardando quella
È proprio bellissima....cosa darei per lei. -
samurai_girl .
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Per Mec non c'era situazione più fastidiosa è irritante. Era circondata da uomini che le lanciavano occhiate viscide, facevano commenti secondo loro arguti, battutine, allusione e grotteschi tentativi di essere galanti. La meccanica era abituata a quelle situazioni, essere una donna nel mondo dei motori era come essere una mosca bianca e tutti i maschi si sentivano in diritto di considerarla una preda da cacciare. La sua forzata astinenza dovuta alla presenza del fantasma non faceva altro che peggiorare la situazione.
Mec non era una timida e avremmo tranquillamente mandati tutti a quel paese, ma sapeva che questo non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione. Per uomini come quelli c'era un solo antidoto.
Si guardò attorno, nella folla vide un ragazzo giovane, forse più giovane di lei, carino, viso da bravo ragazzo e sguardo fisso sulla sua moto, come se non fosse interessato ad altro nella vita. Mec aveva preso la sua decisione e non era una che amava indugiare. Si lanciò in avanti verso il ragazzo, le buttò le braccia al collo attirandolo a se in un abbraccio piuttosto intimo. Lo baciò sulla guancia.
Eccoti amore...scusa ma non ti avevo visto. Sei stato così gentile ad aspettarmi! Ora mi porterai a fare shopping vero?
Lo guardò con occhi imploranti da cerbiatta, poi, senza aspettare risposta, si sciolse dall'abbraccio, lo prese per mano e tirandoselo dietro iniziò a farsi strada nella folla di uomini delusi.. -
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Erik se ne stava lì in mezzo alla folla,quando improvvisamente la ragazza gli andò addosso abbracciandolo.L'abbraccio era abbastanza intimo,tant'è che Erik poteva sentire i seni della donna a contantto con il suo corpo,e questo ovviamente lo fece eccitare un po,oltre che farlo sentire imbarazzato e felice allo stesso tempo:non amava molto gli abbracci in pubblico,davanti a tutti,ma almeno il lato positivo era stare a contatto così ravvicinato con una bella ragazza;cosa che non gli accade molto spesso.Non avrebbe ricambiato l'abbraccio,ma sarebbe rimasto lì solo a "subirlo",senza stringerla tra le sue braccia.Dai sotto i suoi pantaloni,non mancava un rigonfiamento,non ancora al massimo,ma che forse Claudia avrebbe potuto percepire,così come avrebbe anche potuto non farlo.Quella ragazza lo chiamò "amore" e gli disse altre cose che lo lasciarono confuso
Cosa?Che sta succedendo?
Senza farle aspettare una risposta,le rispose accennando un sorriso,e dicenole un timido
Si!
La ragazza lo prese poi per mano ed iniziò a portarlo chissà dove,mentre lui non poteva fare a meno di seguirla e lasciarsi condurre da lei.Non disse una parola ed il suo cuore batteva fortissimo.Era tanto imbarazzato quanto incuriosito.Cosa stava succedendo?Per Erik le soluzioni erano tre:la prima era che si era verificato una specie di miracolo,o almeno che si fosse trovato nel posto giusto al momento giusto trovando magari l'unica donna al mondo che lo volesse e che si occupasse lei di fare il primo passo;la seconda era che si trattava di un sogno,ed in tal caso aveva paura di svegliarso;infine la terza era che la ragazza lo avesse scambiato per qualcun'altro,e che forse era pure miope,ed in quel caso ci sarebbero stati dei guai.Erik però continuava a camminare senza dire una parola,sia perchè non sapeva cosa dire,sia perchè aveva paura di dire qualcosa di sbagliato.Probabilmente era stato molto fortunato,ma il suo timore gli stava impedendo di godere a pieno di quella fortuna
Cosa succede?Che faccio?Dovrei dirle qualcosa?O forse devo fare qualcosa?Oddio!. -
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Lui si lasciò trascinare senza fare storie, Mec lo trascinò senza dare spiegazioni fino alle porte scorrevoli del centro commerciale. Una volta dentro lo lasciò andare e si posizionò di fronte a lui appoggiandoli una mano sulla spalla.
Uffff, mi devi scusare, non volevo metterti in imbarazzo, ma l'unico modo che avevo per liberarmi di quegli scocciatori era fingere che tu fossi il mio ragazzo...
Gli sorrise con fare colpevole.
ti chiedo umilmente scusa per questa messa in scena, spero non ti abbia dato troppo fastidio... però devo dire che mi sei stato molto utile!
Il ragazzo aveva un'espressione che intenerì Mec, forse non era abituato ad esperienze del genere, si sentì ancora più in colpa.
...sentì, se vuoi per sdebitarmi posso offrirti qualcosa da bere qui al bar del centro commerciale... dovrebbe essercene uno credo...sai non frequento molto questo posto...sono venuta solo per comperare un costume da bagno.... -
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La ragazza lo trascinò,lasciandolo poi andare una volta entrati dentro il centro commerciale,poggiandogli una mano sulla spalla e spiegandogli tutto.Erik capì quindi cos'era successo,e un po ci rimase deluso siceramente
Ah ora è tutto chiaro...
Tuttavia anche solo il fatto di averla aiutata con così poco ed averci guadagnato quel bell'abbraccio lo facevano sentire bene con se stesso.Sorrise un po e si rivolse alla ragazza con tono gentile,ed un po timido
Non preoccuparti.Tranquilla!
La ragazza si propose poi di offrirgli qualcosa da bere,ma Erik avrenne gentilmente declinato
N-non ce n'è bisogno!
Le rispose gentilmente.I motivi erano vari:in primis non poteva lasciare una ragazza pagare per lui,non sarebbe stato molto galante;inoltre ad Erik sarebbe piaciuto molto andare a bere qualcosa con lei,magari conoscersi meglio e frequentarsi con quella ragazza,senza fretta ovviamente...ma probsbilmente una volta sdebitata e toltasi il pensiero,la ragazza lo avrebbe mollato,ed Erik ovviamente non avrebbe avuto il coraggio di chiederle di uscire.Inolte anche se si fosse accontentato di così poco,cosa doveva fare?Attaccare bottone con lei o stare zitto per non stressarla mentre si sdebitava?Tutti quei pensieri lo portarono quindi a rifiutare
Comunque ti ringrazio per il pensiero!
Disse ringraziandola:anche solo il fatto che volesse sdebitarsi in maniera così gentile faceva molto piacere ad Erik. -
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Mec rimase stupita quando lui rifiutò la sua proposta. Eppure non sembrava arrabbiato con lei per la sua sceneggiata...sembrava più...deluso!
Se non fossero stati in mezzo alla gente Mec si sarebbe battuta una mano sulla fronte.
che stupida che sono! Questo è davvero un bravo ragazzo, timido ed educato...e io l'ho usato per cavarmi dagli impicci...e ora cosa faccio?
Tornare indietro non si poteva, eppure la ragazza si sentiva tremendamente in colpa. Non voleva che finisse così.
senti...se non ti va di bere qualcosa posso chiederti ancora un favore? Come ti dicevo devo comperare un nuovo costume da bagno, ma io sono molto imbranata nello shopping... perché non mi accompagni e mi dai qualche consiglio?
Gli sorrise in modo sincero, in fin dei conti non le dispiaceva la compagnia di un ragazzo tranquillo ed educato come lui.
ah, comunque io mi chiamo Claudia, ma tutti mi chiamano Mec
Gli tese la mano.. -
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Erik provava a guardarla negli occhi,e si sentiva un po in imbarazzo in quei brevi momenti in cui lo sguardo non poteva evitare di cadere proprio lì,tuttavia non si sarebbe messo a fare il guardone,e per la maggior parte del tempo l'avrebbe guardata in volto.La ragazza pareva sentirsi in colpa,tuttavia Erik non voleva che si sentisse in colpa a causa sua.Dato che Erik rifiutò di farsi offire da bere,la ragazza gli chiese di accompagnarla a fare shopping,dato che aveva bisogno di comprare un costume da bagno
Ma certo,c'è un bel negozzietto con prezzi buoni dillà
Disse indicando verso un corridoio pieno di negozi,sempre con il sua tono gentile ed un po timido
Comunque piacere,io mi chiamo Erik
Disse ricambiando la stretta di mano e sorridendole un po.Poi l'avrebbe guidata verso il negozio che le aveva consigliato:un negozio che aveva molte cose estive,da costumi a tavole da surf,da teli da spiaggia ad ombrelloni.Strada facendo,Erik non avrebbe detto niente,se non stimolato a parlare dalla ragazza.Inoltre era teso,e non poco:non gli capitava spesso di andare in giro con una ragazza,soprattutto una appena conosciuta,e non sapeva come comportarsi,se chiederle cose su di lei o se evitare di sembrare un impiccione
Dovrei dire qualcosa o meglio stare zitto?Meglio aspettare che faccia prima lei...
Tuttavia il fatto che la ragazza fosse stato gentile con lui,gli faceva piacere,ed inoltre per la gioia dei suoi occhi avrebbe potuto vederla anche in costume da bagno,e per quello non stava più nella pelle a dirla tutta
Tra poco forse la vedrò in costume:non vedo l'ora!. -
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Erik acconsentì ad accompagnarla ma pareva sempre in grande imbarazzo. D'istinto Mec gli battè una vigorosa pacca sulla spalla e ridendo disse:
dai su! Cos'è tutta questa timidezza! In fin dei conti per oggi sono la tua ragazza, no?!
Si pentilì subito di quella frase, lei era abituata ad rapportarsi con uomini sicuri di sé e pronti all'ironia
Erik invece sembrava teso e per nulla a suo agio in quella situazione.
che stupida che sono...ora ho peggiorato le cose...in fin dei conti mi devo sdebitare con lui e invece sto facendo un casino...
Cercando di rimediare si concentrò sul negozio dove lui l'aveva portata.
in effetti questo negozio sembra davvero ben fornito...guarda quanti modelli di bikini ci sono...di certo troverò quello giusto...ora ne provo subito un paio.
Prese il ragazzo sotto braccio e lo trascinò davanti all'espositore.
forza...quale mi consigli?. -
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Ha detto...RAGAZZA!
Quella pacca sulla spalla seguita da quella frase fecero emozionare molto Erik,almeno dentro,dato che reagì prontamente per non darlo a vedere,ridendo alla battuta e dicendo la prima cosa che gli venne in mente
Già ahaha sono davvero fortunato!
La ragazza cambiò poi discorso spostando l'attenzione sui bikini in esposizione,chiedendogli un parere
Non saprei...sembrano tutti belli...
Disse osservando un po i vari costumi in mostra.A dirla tutta Erik di solito non guardava molto alla forma o ai colori dei costumi,ma a quel che vi era sotto di essi...tuttavia ne vide uno in particolare che attirò la sua attenzione più degli altri:un bikini a fascia rosso.Erik quindi glielo indicò
Che ne dici di quello lì:quello rosso
Mentre le dava quel consiglio,già se la immaginava mentre lo indossava,con il suo bel fisico che calzana a pennello. -
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Mec guardò il costume che Erik le stava consigliando, in effetti era un bel capo. Iniziò a cercare sullo scaffale la taglia giusta. Non era così semplice perché lei aveva gambe magra e affusolate, una vita stretta ma allo stesso tempo i fianchi larghi e pieni e un seno prosperoso. Decise però, con un briciolo di malizia, di prendere una taglia più piccola di quella che avrebbe scelto di solito. Si rese conto che, nonostante i suoi buoni propositi, le piaceva provocare Erik e vedere il suo malcelato imbarazzo. Era anche lusingata dalle attenzioni evidenti del giovane.
cosa sto combinando? Questo è un bravo ragazzo, non è giusto tormentarlo... però è così carino quando cerca di nascondere i suoi reali pensieri su di me...
Mec non era vanitosa ma sapeva di piacere molto agli uomini. Di solito usava questa sua arma con tipi ben diversi da Erik...ma forse tutte le sue problematiche sentimentali derivava proprio dai tipi a cui si era concessa in passato, spavaldi e sicuri di sé come quelli che la importunavano quando era arrivata con la moto.
Sentiva simpatia e gratitudine nei confronti di Erik...e anche il desiderio di premiare quel suo carattere timido ed educato.
bene, me lo provo subito...
Mec prese il costume rosso troppo stretto per le sue forme e si fiondò in un camerino. Si spogliò e indossò il bikini non senza qualche difficoltà. Si guardò allo specchio soddisfatta: il suo seno debordava e il sedere era strizzato negli slip che già le stavano lasciando un segno rosso sulle natiche sode, perlopiù non coperte a sufficienza dal costume.
bene...vediamo come reagirà a questo il mio timido "fidanzatino"...
Uscì fuori con slancio e si mise in posa davanti a Erik, fece una piroetta su se stessa poi lo fissò appoggiando le mani appoggiate sui fianchi.
allora? Come sto?
Sorrise maliziosa.. -
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Claudia iniziò a cercare un costune della sua taglia,quindi alla fine il consiglio di Erik non si era rivelato sbagliato se il costume le piaceva.Il ragazzo la osservava pazientemente mentre frugava tra le varie taglie,e già se la immagivana con quel costume addosso,non vedendo l'ora di vederla.Quindi ne prese uno ed andò nel camerino a provarselo
Va bene,ti aspetto!
Le disse Erik con il suo solito tono.
Presto la vedrò con quel costume addosso.Non vedo l'ora!
Erik non stava più nella pelle:presto avrebbe visto quella bella ragazza in costume.Non riusciva ancora a crederci.Erik attese fuori dal camerino il tempo che Claudia si cambiasse,poi quest'ultima uscì improvvisamente fuori mostrandosi con quel costume
Wow che bona...le tette le stanno per uscire fuori.E che culo!
Sebbene Erik sapesse che presto l'avesse vista in costume,non si aspettò una cosa così improvvisa e rimase positivamente impressionato,oltre che un po eccitato.Quando aveva preso il costume da provarsi,Erik non aveva notato che fosse stretto per lei,ma ora che lo aveva addosso era più evidente:le sue tette erano schiacciate dal pezzo di sopra,che sembrava star per esplodere;mentre il suo sedere era strizzato negli slip.Sebbene eccitante,la situazione era anche un po imbarazzante per lui,che tuttavia cercò di non darlo a vedere ed espresse un suo parere?guardandola e sorridendole mentre si complimentava con lei
Molto bello!Ti sta davvero benissimo
Non accennò al fatto che fosse stretto,sia perchè temeva di essere volgare,sia perchè confidava che Claudia sapesse quel che faceva,e che quindi lo avesse scelto già sapendo come le avrebbe calzato,non volendo quindi mettere in dubbio le sue scelte. -
samurai_girl .
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Il ragazzo era sempre più tirato per via dell'imbarazzo. Mec stava iniziando a prendere quella situazione come un gioco: quanto avrebbe resistito Erik alle sue provocazioni? Prima però decise che doveva verificare quanto davvero piacesse a quel ragazzo...magari si stava sbagliando e lui preferiva un altro tipo di donna.
so come scoprirlo...c'è una parte del corpo maschile che non mente mai...
Sempre più divertita si lanciò verso lo scaffale di fronte
dai, provati anche tu un costume, tipo...questo!
Prese uno slip di colore blu scuro, non particolarmente alla moda ma che non avrebbe nascosto nulla di quello che si nascondeva tra le gambe del ragazzo.
Si giro verso verso di lui e glielo porse, spingendolo poi a forza dentro il camerino. Mentre compiva quella operazione deve in modo che i suoi seni si schiacciassero per bene contro la schiena di Erik.
sono curiosa di vedere cosa mi rivelerà quel costume...
Chiuse il ragazzo nel camerino e disse:
mentre tu ti provo quello ne cerco un'altro per me...
In realtà non voleva provare altri costumi, quello rosso, della giusta taglia, sarebbe stato un acquisto perfetto, mentre per il gioco che stava giocando ora quello che indossava andava benissimo.
Fece però finta di chinarsi verso i ripiani più bassi dello scaffale di fronte al camerimo, senza piegare le ginocchia ma inclinando la schiena a 90 gradi in modo da far sì che un Erik, una volta uscito dal camerino, si sarebbe trovato davanti il suo sedere stretto in quegli slip che ormai stavano diventando quansi un tanga.. -
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Claudia gli propose di provarsi anche lui un costume;per la precisione un paio di slip blu
Ehm...veramente io...
Non ebbe il tempo di finire la frase che la ragazza lo spinse dentro il camerino,e come se non bastasse il suo prosperoso seno si poggiò contro la schiena di Erik,che poteva sentire perfettamente la sua morbidezza a contatto con il suo corpo.Tutto questo si stava facendo molto eccitante,provocandogli lì sotto un'erezione,che forse non si sarebbe vista grazie ai pantaloni.Erik non potè dire di no,quindi ora era chiuso nel camerino mentre Claudia era di fuori ad aspettarlo.Rimase un attimo a guardare a vuoto verso lo specchio,mentre rifletteva sulla situazione
Cazzo ed ora cosa faccio?
Non voleva assolutamente mettersi quegli slip per due motivi:innanzitutto non gli piaceva quel genere di costume,ma preferiva di gran lunga quelli a pantaloncino;ma soprattutto il motivo principale era che il suo pene ere in erezione,e con gli slip si sarebbe visto.Sebbene l'eccitazione fosse una cosa positiva,quella situazione era davvero imbarazzante,e ne sarebbe scappato volentieri
Potrei scappare usando poteri...no,non ho niente che possa essere utile in questo genere di situazione
Erik avrebbe ricorso ai suoi poteri per scappare in qualche modo,ma nonostante conoscesse varie tecniche tea Ninjutsi,Rinjutsu e Piromanzia,e nonostante avesse sviluppato il suo potere,non aveva niente che gli permettesse di scappare da quella situazione.Tutto quel tempo aspettato a pensare e non si era ancora cambiato...probabilmete almeno 2-3 minuti erano passati.Avrebbe quindi rassicurato Claudia per prendere un po di tempo
Un attimo.Ho quasi fatto!
Rassegnato avrebbe quindi deciso di farlo.Si levò prima la maglietta,poi i pantaloni ed infine le mutande,notando che il suo pene era davvero duro ed eretto
Cazzo cazzo cazzo!
Doveva cercare di "sgonfiarlo".Se lo afferrò con una mano,e sperava che sfogandosi si sarebbe sgonfiato,ma ancor prima di iniziare pensò che era una cattiva idea:dove avrebbe messo il suo sperma?Quindi abbandonò l'idea e si mise quel costume,che,come immaginava,gli accentuava l'erezione.Claudia non avrebbe dovuto assuolutamente vederla.Si sarebbe quindi seduto sullo sgabello,spingedo la porta del camerino con il piede e poi incrociando le gambe,in modo da cercare di nascondere l'erezione,che si stava facendo ancora più dura non appena la vide piegata a 90 gradi,con quel costume che le copriva a malapena l'intimità.Mantenendo quella posizione senza uscire,avrebbe chiamato Claudia da dentro il camerino
Forse è un po stretto...puoi prendermene un'altro?Magari verde,e magari a pantaloncino
In realtà non era stretto e gli andava bene,ma cercava una scusa per non farsi vedere:non si vergognava a mostrare il suo fisico,che sebbene non fosse uno di quei fisici palestrati e muscolosi che si mettono in mostra,non era neanche da nascondere;ma era magro quanto bastava...il problema era quell'erezione!.
