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Erik si sentì un po sopavvalutato da Ashtar,e fece quindi una piccola risata
Ahah non sono uno di quei campioni...diciamo che sono nella media.Comunque mi piacciono i videogiochi basata su anime di combattimento più che altro.Anche i giochi di corsa non sono male,anche se sono una frana ahaha magari in uno di quelli saremmo alla pari
Ashtar parlò poi di musica,del fatto che faceva il cantante e che gli serviva aiuto per spargere la sua musica...Erik di certo odiava mettersi in mostra,quindi non si sarebbe mai messo a distriuire volantini o ad annunciare eventi tramite il megafono,quindi avrebbe mostrato di essere in forse
Non so,vediamo un po,magari posso fare qualcosa,ma non ne sono sicuro...
Da come disse lui,"alle ragazze certe cose piacciono",ma ciò non metteva certo Erik a suo agio,dato che prese un tono di voce appena un po agitato e malinconico con una risata autoironica
Hehe,fosse così facile uscire con una ragazza...con me non funzionerebbe mai
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Sorride, alla fine magari si divertirà pure, Erik non sembra di quelle persone che spaccano uno schermo quando perdono ad un videogioco.
<non lo so, magari sono un campione io e non lo so> afferma scherzandoci su e ridendosela un po in modo ironico.
Quando vede l'altro non dargli una risposta precisa annuisce <Mi basta soltanto che la ascolti e se ti piace la fai sentire ai tuoi amici, se non ti piace non darci peso, è qualcosa di mio che non apprezzi, come l'arte. Il fatto che a me piaccia e a te no non ci impedisce di parlare o andare d'accordo. Come avrai notato mi interessa l'animo umano, non voglio altro che persone che sono capace di toccare in qualche modo ad un mio concerto. Credimi, non chiederei ad un amico di far qualcosa per me che non gli piace.>
Dopotutto è questo che stanno facendo, amicizia, non è una ditta di assunzioni.
Quando nota il tono di Erik fa un sorriso <capisco... possiamo parlare d'altro ma, vorrei dirti una cosa, da amico dico. Non pensare alle ragazze in quanto ragazze, ma in quanto persone. Avere a che fare con le persone in generale è complicato tanto più queste sono distanti da noi. Conoscere le persone, tutte, è impossibile, non esiste una formula uguale per tutte le persone quindi non esiste neanche per le ragazze. Ma se invece di giudicarle e pensare a loro come ragazze ti interessi di chi sono, di cosa gli piace, di cosa fanno avrai sempre un argomento. Non esiste una singola cosa che non si può imparare quindi, non buttarti giù ora pensiamo a giocare> gli sorride
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Non è facile,ma ci proverò
Disse Erik sorridendogli
Farò anche ascoltare la tua musica ai miei amici,ma...non ne ho poi tanti
Disse ridendo,come se alla fine per lui fosse una cosa positiva:in fondo meglio pochi ma buoni secondo lui.Alla fine arrivarono nei pressi del negozio,ed Erik notò da fuori,guardando la vetrina,che lo schermo con la console di prova era libero,ed accellerò un po il passo,passando ad una camminata veloce
Avanti sbrighiamoci,c'è lo schermo di prova libero
Avrebbe detto facendo un gesto con la mano per dirgli di seguirlo
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Annuisce al dire dell'altro con un movimento lento e rimanendo in silenzio qualche secondo.
<anche solo una persona può dare il via ad una catena di passaparola, specie per la musica>
dopotutto si tratta di visibilità, anche semplicemente ascoltando un pezzo davanti un'altra persona la si può quantomeno incuriosire.
Nota l'accelerare del passo dell'altro annuendo ma senza accelerare il passo, se qualcun'altro fosse stato in procinto di avvicinarsi lo avrebbe chiamato attirandone l'attenzione per poi fargli una domanda banale come "che ore sono" in modo da dare il tempo ad Erik di prendere posizione, non c'era bisogno di muoversi più del dovuto in quella situazione.
Lo seguirebbe quindi cercando di farsi un idea di che genere di giochi proverà in quella giornata.
Lascerebbe ad Erik la gestione e la scelta della console, dopotutto quello era il suo mondo.
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Erik prese posto ed iniziò a vedere i videogiochi disponibili per essere provati...non molti in realtà:bhe in effetti vi erano 5 demo,giusto per incuriosirti e a spingerti a comprare per giocarci in modo completo
Se resteremo troppo sembrerà maleducati,quindi giusto un paio di partite
Disse mostrandogli i cinque dischi dei giochi per vedere quale avrebbe preferito:vi era un picchiaduro in 2D,un gioco di corse con auto,un gioco di simulazione di guerra con vusuale in prima persona(tipo Call of Duty),un gioco che richiedeva di combinare dei cubi di vari colori per eliminarli e fare punteggio(candy crush e giochi del genere),ed infine un gioco musicale che richiedeva una combinazione di tasti
Quale prefeisci?Picchiaduro?Gare?Guerra?C'è questo genere qui che però non mi attira tanto:in pratica devi far cadere dei cubi abbinandoli per colore...è molti istintivo da capire
Gli avrebbe detto mostrandoglielo uno per uno
Ah,visto che ti piace la musica c'è questo gioco musicale.In pratica devi premere gli stessi tasti che ti dirà lo schermo.Se sbagli ti uscirà qualcosa di stonato o roba del genere...non so se per gli strumenti si dice "stonato" ahaha
Avrebbe lasciando a lui la scelta
Tutti possono essere giocati in multiplayer,perciò scegli quello che ti attira di più
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Annuisce al dire dell'altro <penso comprerò qualcosa per casa, ho un bel televisore dopotutto. Li non ci sono questi problemi>
afferma osservando la schermata e riflettendo qualche secondo <la musica mi piace, è il mio lavoro però meglio far saltare qualche testa, andiamo di guerra?>
propone osservando l'altro per verificare che l'idea possa o meno andargli.
<solo temo dovrai dirmi cosa devo premere per far cosa.>
Eh si, almeno le basi prima di giocare deve apprenderle.
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Hai proprio un sacco di soldi da spendere eh
Disse Erik con tono ironico
Che guerra sia allora
Disse inserendo il videogioco nella console.Mentre la schermata caricava avrebbe mostrato il joystick ad Ashtar.Si trattava di ub joystick di una playstation,quindi con i tasti X,cerchio,quadrato e triangolo
Non è difficile.Il trucco sta nel ricordarsi i tasti in modo da premerli semza dover guardare il joystick...per i comandi credo sarà meglio un tutorial,che è molto più bravo di me a spiegarti le regole
Avrebbe detto avviando il livello tutorial
Presta attenzione a quel che ti dice,e vedrai che non sarà difficile
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Annuisce <già... ed è sinceramente la prima volta che me li godo, anche se probabilmente sarò un po accorto dopo che avrò sistemato casa>
Si mette quindi ad osservare lo scorrere delle schermate guardando un attimo il tutorial, alla fin fine il gioco non era neanche di quelli che puntano sul cercare le coperture, ma correre, camminare, accucciarsi sono le prime cose che il tutorial insegna, solo successivamente una breve sessione di tiro a segno per capire come caricare, cambiare arma, puntare ed alla fine un tasto fatto apposta per lanciare granate o flashbang.
<ok... fino ad ora non è stato così complicato... salvo prima>
Parlando di un momento in cui Ashtar si era accucciato per sbaglio invece di iniziare a correre e aveva dovuto ripetere un pezzo.
<ulei che... posso tentare di non farmi ammazzare troppo in fretta, tu lo hai già usato questo gioco?>
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Erik se la stava cavando molto bene,ma essendo abituato ad una visuale del personaggio visto dall'alto,quello non era il massimo della comodità
Ci avrò giocato un paio di volte a casa di amici,niente di più...anche perchè odio questo tipo di visuale nei videogiochi,sebbene molti la trovino più realistica
Erik sperava che ad Ashtar stessero piacendo i videogiochi,e gli chiede un'opinione
Che ne dici allora?Come ti sembra giocare ai videogiochi?
Sul gioco non ho molto da scrivere.Se sei d'accordo skippiamo fino a quando finiamo di giocare |
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Ashtar non trovo la situazione particolarmente difficile, bastava procedere lentamente perché insomma non si deve rimanere circondati ed avere almeno un posto in cui potersi riparare, se non fosse per la confusione con i tasti che lo portava una volta avuto il nemico nel mirino a lanciare una granata invece di spararlo poteva andare anche meglio.
<non so, io lo trovo abbastanza realistico, finché ci sono una buona grafica ed una buona storia penso di trovarmi meglio>
Storce quindi le labbra
<solo che non sono un esperto, non saprei a che titoli rivolgermi... senti un po... ti va di trovarli per me, giochi con una buona storia ed una buona grafica? così piazzo qualche console a casa e ho qualcosa sia per giocare io da solo sia per quando vengono amici da fuori>
Dopotutto, il gioco è sempre quello di mettere le persone a loro agio, la mancanza di videogiochi all'interno della casa poteva essere uno svantaggio per la riuscita di ciò.
Alla fine si devono allontanare dalla console per come dice l'altro non risultare maleducati, ma Ashtar si avvicina ai giochi in vendita per farsi spiegare un po cosa avrebbe potuto prendere in generale.
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Erik si sarebbe alzato per guardare tra gli scaffali alcuni giochi che avrebbero potuto interessare Ashtar
Certo,te ne consiglio qualcuno bello
Avrebbe iniziato a guardare tra gli scaffali i nuovi videogiochi appena usciti,ed anche quelli più vecchi ma ancora ritenuti i migliori
Intanto vedi un po che console ti può interessare...tra XBox e Playstation io ti consiglio senza dubbio la Play...poi se vuoi spendere tanto c'è pure la Wii che è molto figa:per giocare devi muoverti impugnando un controller,quindi puoi simulare duelli di spade,partire di tennis e così via
Avrebbe detto indicandogli un po di console in vendita,mostrandogli intanto due giochi che aveva trovato:uno per la Wii con tutti gli sport olimpici ed uno di combattimento basato su un famoso anime
Questo per la Wii è uno dei migliori...invece quest'altro è basato su un famoso anime.Non so se segui gli anime,ma comunque anche giocando la modalità storia potrai tranquillamente farti un'idea della trama
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Ed ecco Ashtar che rimane davanti agli scaffali per un po guardando quelle scritte in 60 lingue diverse e cercando di capire cosa poteva fare più al caso suo, le parole del ragazzo non lo avevano più di tanto aiutato, mentre quello che dice sugli anime che per quanto lo riguarda sono dei cartoni animati con tematiche adulte, ma non ne ha mai visto o letto uno.
<sai cosa ti dico... le prendo tutte e tre cavoli. Perché scegliere quando si può avere tutto? è il dilemma del genere umano costringere se stessi a scegliere tra una cosa e l'altra quando in realtà si potrebbe avere tutto con un po di impegno in più>
A cosa si riferisca nello specifico non si sa, ma sembra aver trovato un analogia in quella situazione che lo ha infastidito abbastanza da non fare una reale scelta, ma neanche rinunciare ai suoi intenti.
<la Wii penso sarebbe la più divertente, si può combattere senza però farsi del male> e qua fa un sorrisetto <un ottimo allenamento direi>
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Non tutti gli anime sono per adulti 
Erik rimase un po perplesso,ma non si sarebbe di certo opposto.In fondo non era lui che avrebbe speso un patrimonio
Se ne sei convinto...sappi che comprare una console è abbastanza costoso,figuriamoci tre
Disse ridendo un po ed ironizzando
O sei pieno di soldi o stai per fare una rapina...ma in quel caso io non ti aiuto
Aggiunse con tono scherzoso,anche se ripensandoci sperava di non aver detto qualcosa di sbagliato e di aver offeso Ashtar,che in fondo non conosceva ancora così bene da sapere fin dove spingersi con le battute.Se fosse stato deciso a fare acquisti,lo avrebbe accompagnato al bancone
Però oh,se ne sei convinto andiamo al bancone...magari con tutto quello che compri ti scontano pure qualcosa!
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Ashtar sorrise al dire di Erik e annuisce
<non c'è problema, basta che non lo compri qui e lo includa nell'arredamento della casa, diciamo che è una sorta di contratto dove rinuncio all'eredità in favore di mia sorella e lei mi garantisce un certo tenore di vita. La casa ristrutturata e arredata è nel contratto>
Quindi lo osserva facendo un sorrisetto <ma è meglio tu non sappia cosa ho dovuto fare per ottenere simili vantaggi>
Risponde segnandosi da parte i vari nomi delle cose che ha scelto, quindi si ferma qualche istante a riflettere, si volta lentamente e continua a parlare in modo lento e calmo
<riguardo quanto hai detto prima, sulla rapina, secondo me ognuno ha il suo prezzo... dipende molto dal genere di vita che fa, dalla moralità, dal bisogno in generale, ma se ci pensi il giusto impulso può spingere chiunque a fare praticamente tutto. Prendi per esempio, l'uccidere. Una persona normale ne sarebbe colpita, traumatizzata forse, qualcuno di buono potrebbe voler sacrificare la propria vita prima di riuscire a fare un gesto simile. Ma perfino qualcuno che odia la vista del sangue, empatico e buono sarebbe in grado di farlo se dalla parte opposta ci fossero per esempio i suoi figli. Solitamente poi le scelte sono sbilanciate verso l'emotività perfino persone tanto buone potrebbero preferire la vita di un solo figlio a quella di centinaia di innocenti.
Ottenimento e mantenimento sono una delle facce della medaglia, ma è il desiderio alla fin fine che muove il mondo ognuno ha i propri>
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Ashtar continuava con i suoi paroloni,ed Erik a tratti non capiva certi collegamenti,ma quel che capiva non lo trovavano pienamente d'accordo,anche se il discorso sugli impulsi non aveva del tutto torto
Bhe si,da una parte è anche vero.Però questi argomenti sono abbastanza delicati da analizzare.Alla fine giusto e sbagliato sono come delle convenzioni
Disse cercando di apparire più intelligente dicendo quel che veramente pensava,usando un linguaggio più alto,un po come aveva fatto Ashtar fino ad ora.Invece riguardo alla casa preferì farsi gli affari suoi,e non fece altre domande.Tirando il telefono fuori dalla tasca avrebbe notato che si stava facendo ora di pranzo,ed in effetti la fame iniziava a farsi sentire.Rimise il telefono in tasta e chiese ad Ashtar se anche lui avesse voglia di andare a mangiare
Sono le 13:30...tu non hai fame?Ti va se ci andiamo a mangiare qualcosa?
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