L'amorevole appartamento di Mileth

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  1. Joanne!
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    La casa
    La casa di Mileth, proprio come la proprietaria, ha subito una trasformazione radicale da com’era originariamente. Il suo appartamento si trova al quarto piano di un condominio situato nella periferia di Roma. Nonostante l’aspetto un po’ malridotto dello stabile, il suo appartamento è luminoso e ordinato.
    Sopra al campanello, un cartellino bianco con la scritta “MILETH”copre il precedente. È leggermente consumato, come se davvero molte persone ci avessero premuto il dito sopra; anche allo zerbino, su cui a malapena si legge la scritta “Welcome. I hope you brought wine”, è toccata la stessa sorte. Quest’ultimo è stato una gentile concessione di Nemain, il quale ha pensato che una simile frase avrebbe aiutato gli “ospiti” di Mileth a rompere il ghiaccio, nonostante il tono del messaggio stoni molto con il carattere della succubus.

    Il salone
    Oltrepassata la porta, ci si ritrova in un piccolo salone le cui pareti sono tinte di un rilassante color rosa confetto. Sul palquet bianco è steso un ampio e morbido tappeto rosa. Un divanetto bianco è appoggiato alla parete sinistra, affiancato da un’alta libreria dello stesso colore. Inizialmente la libreria era riempita di romanzi, libri fantasy e manga, ma molti di questi libri e fumetti sono stati poi rimpiazzati da volumi che parlano di pratiche sessuali o di materie arcane. Su uno degli scaffali è appoggiata una piccola cornice contenente una fotografia di lei e il suo maestro insieme, prima della trasformazione. Da molto tempo però la cornice è appoggiata con la faccia rivolta verso il basso. Dall’altro lato del divano c’è un piccolo comò sul quale sono appoggiate alcune riviste e una lampada da lettura.
    Alla parete opposta troviamo invece un appendiabiti e un mobiletto bianco che sorregge un televisore da 32”. All’interno del mobiletto ci sono un paio di console collegate al televisore, sulle quali tuttavia vi è un leggero strato di polvere, come se non venissero usate da un po’. Al soffitto è appeso un lampadario bianco molto luminoso.
    L’ultima parete si affaccia a un corridoio un po’ stretto. Andando avanti ci si imbatte nella cucina, adornata di mobili bianchi e illuminata da un grande finestrone sul soffitto.

    Le altre stanze
    Qui non c’è molto da dire. La stanza è ordinata per il semplice fatto che non viene utilizzata praticamente mai, infatti sia il frigorifero che la dispensa sono pressoché vuoti. Continuando il corridoio sulla sinistra, invece, si arriva a tre porte. Quella sulla destra conduce a un piccolo sgabuzzino dal contenuto misterioso. Quella centrale invece porta al bagno, anch'esso tinto di bianco e rosa, due colori che-ormai si è capito-piacciono molto a Mileth. Buona parte del bagno è occupata dall’ampia doccia, abbastanza spaziosa da ospitare comodamente due persone. E anche di più. La doccia è separata dal resto del bagno da una parete di vetro scorrevole, che non concede molta privacy alla padrona. Per il resto, abbiamo un altro tappetino rosa a coprire le piastrelle bianche, un wc, e un piccolo lavandino. Sotto al lavandino c’è un armadietto bianco contenente i prodotti per l’igiene e per … attività ricreative. Sopra, invece, vi è un ampio specchio illuminato da quattro piccole lampadine.

    La camera da letto
    La porta a sinistra, infine, conduce all’ultima stanza, ovvero la camera da letto di Mileth. È la stanza più spaziosa e quella che ha subito più modifiche. Innanzitutto le pareti non sono più rosa confetto, ma rosa shock. Al centro della stanza, poggiato alla parete sinistra, vi è un ampio e morbido letto matrimoniale con le coperte di seta rosse. A quella stessa parete è appesa una sorta di lunga grata d’acciaio, che fondamentalmente serve ad agganciarci e annodarci catene e corde. Ai lati del letto ci sono due comodini rossi. Su quello destro è poggiata una piccola radiosveglia accompagnata da una lampada da lettura. Sotto al letto c’è un grande e ampio cassettone estraibile, che contiene una spropositata quantità di corde, catene, e giocattoli erotici di ogni tipo, da quelli più “innocenti” a quelli più perversi, di diverse dimensioni. Appena accanto alla porta, sulla destra, vi è una piccola scrivania con una sedia. Sulla scrivania di solito i sono alcuni libri e una lampada da lettura, nonché un portamatite pieno di penne e matite colorate. La parete destra è occupata da un’ampia porta-finestra che porta a un balconcino, occupato solamente da una fioriera di rose bianche e da una piccola sdraio pieghevole. L’ultima parete, infine, è occupata da due armadi, uno un po’ stretto e l’altro molto più largo. Nel primo, vi stanno degli indumenti “normali” da ragazza comune, per la maggior parte di tinte bianche e rosa, o comunque di colori pastello. Nell’armadio più ampio invece sono contenuti i vestiti “da lavoro”, ovvero abiti succinti, completi intimi sexy, e così via. Quest’ultima stanza per forza di cose è la più frequentata, non solo dalla padrona di casa ovviamente, dato che molti dei suo clienti si recano di persona da lei per, ehm, chiedere dei suoi servigi.
     
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