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Dorian mantenne il silenzio, rimanendo ad ascoltare la spiegazione dell’agente, il quale gli rivelò non solo che sulla sua testa pendeva una taglia, ma che addirittura Stige lo aveva messo sulla lista dei cattivi: il moro era semplicemente esterrefatto, le sue parole cozzavano con quelle della Frozen Maiden, mandandolo in confusione e nel panico; davvero il capo della polizia si era rimangiato la parola, ritenendolo ancora un criminale? No, c’era qualcosa che non tornava in tutta quella faccenda e Dorian sarebbe andato a fondo per scoprirlo, mentre osservava l’agente che si fermò a circa tre metri dalla sua attuale posizione, del tutto intenzionato a portare a termine il suo compito.
Ci deve essere sicuramente un errore: è vero, Stige Poltergeist era sulle mie tracce perché mi riteneva un pericolo ma, mi creda, è stato tutto un malinteso.
Il moro avrebbe cercato di giustificarsi in qualche modo ma chissà quanti discorsi di questo tipo aveva già sentito quell’agente della Trinity: egli osservò la sua katana, il suo corpo presumibilmente teso, pronto a portare a termine la cattura ed a sedare ogni tentativo di opposizione. Dorian deglutì, cercando di prendere tempo e di riflettere, nel tentativo di trovare le parole giuste per uscire da quella situazione: probabilmente quell’agente non sembrava affatto un tipo sprovveduto e privo di materia grigia, ed era del tutto plausibile che il proprio nome fosse su quella fantomatica lista nera. La parola di un presunto ricercato contro un documento ufficiale della polizia, di certo non la migliore delle prospettive: tuttavia il moro volle provare a fare un ultimo tentativo di mediazione, prendendo un nuovo respiro profondo e schiarendosi la voce.
Crede davvero che me ne starei tranquillo e beato nel bel mezzo di un parco cittadino sapendo che Stige Poltergeist mi sta dando la caccia? Potrei sembrare un tipo poco raccomandabile dall’aspetto, glielo concedo, ma non sono uno stupido. Perciò glielo dico un’ ultima volta: si tratta di un malinteso, ho già chiarito con la Frozen Maiden la mia situazione e non sono affatto la persona che lei crede. Abbassi la propria arma, non c’è alcun bisogno di combattere.
Dorian a quel punto pronunciò quelle parole con un tono di voce abbastanza teso sia per la situazione delicata in cui si trovava, sia perché non è affatto piacevole avere puntata contro l’arma di un agente della polizia: in quei frangenti il moro ebbe la sensazione di sentire nuovamente sulla gola la fredda lama di Stige, tant’è che deglutì sonoramente ed impugnò ancora più saldamente la propria arma. Questa volta egli non si sarebbe tirato indietro,facendo capire all’agente che era convinto della propria innocenza e che non si sarebbe lasciato accusare ed arrestare per un malinteso: era già capitato una volta nella hall di quell’hotel e non voleva di certo ripetere quell’esperienza, per questo egli sarebbe rimasto nuovamente in silenzio, teso come una corda di violino e pronto a rispondere ad una eventuale offensiva dell’agente, curioso di notare la sua reazione alle proprie parole.
CITAZIONE Stato fisico : perfettamente in forma
Psiche : sorpreso, preoccupato
Energia : 100/100
Potere : Non Attivo
Tecniche : //
Note : Moonlight (arma derivante dal potere) nel fodero sul fianco sinistro, Lycan (arma personale) nella tasca destra all'interno della giacca con un caricatore da 8 colpi pronto all'uso |
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