[Combattimento] Like a Predator

x Ryujin (Shiryu)

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  1. .Shiryu
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    Erano passati pochi giorni dai fatti accaduti sul tetto dell’hotel dove alloggiava Stige Poltergeist, eppure Dorian non si poteva dire del tutto tranquillo e soddisfatto: certo, in quel frangente era riuscito a sopravvivere dopo che la Frozen Maiden gli aveva puntato la spada contro la gola, un’esperienza per pochissimi individui, ma il moro aveva ancora tanti dubbi su ciò che era accaduto quella sera; chi erano esattamente quella calamara ed il suo padrone? L’uomo sistemato da Gil era proprio la figura che aveva incastrato lo spadaccino in quel caos oppure c’era sotto qualcosa di ben più sinistro e malvagio?
    Nonostante fossero passate diverse ore, Dorian riusciva ancora a vedere nella propria mente quell’inquietante occhio rosso, a sentire quella voce priva di alcuna pietà e soprattutto quel profondo e viscerale senso di paura che aveva provato per pochi ma interminabili istanti: il moro non poteva continuare a rimuginare su questi dubbi, egli necessitava di una spiegazione ed un colloquio con Stige ma, come ci aspetterebbe dal capo della polizia di Londra, non è affatto semplice entrare in contatto con lei o fissare un appuntamento. Dorian a quel punto capì che non c’era alcun bisogno di essere precipitosi per trovare subito le risposte, bensì egli si sarebbe preso del tempo, analizzando attentamente ciò che gli era capitato, così da fornire un’idea più chiara della situazione sia per se stesso, sia per quando si sarebbe dovuto confrontare con Stige: fu per questo motivo che lo spadaccino si sarebbe recato in uno dei famosi parchi della capitale britannica, adagiandosi in un punto ampio ed erboso e fissando il cielo grigio, quasi come se quest’ultimo gli infondesse una certa calma, fondamentale per quel tipo di operazione mentale. Nonostante fosse sopraggiunto l’autunno, Dorian indossava il suo solito abbigliamento, non risentendo affatto di quel clima ed essendo abituato alle temperature rigide delle montagne. La giacca bianca dall’interno nero era abbottonata fino a metà del petto, lasciando gli ultimi tre bottoni aperti, rivelando così la maglietta grigia sottostante e quella osso mandibolare tenuto come una collana: i candidi pantaloni fasciavano le proprie gambe, aprendosi leggermente all’altezza delle caviglie ove spuntavano le sue scarpe in tinta con il suo abbigliamento, assumendo una posizione assolutamente tranquilla.
    Il moro infatti era così placido al centro di quello spiazzo d’erba quadrato che non si accorse dell’arrivo di un pallone lanciato da un gruppo di bambini non poco distanti, finendo con l’essere colpito alla testa: ovviamente Dorian non accusò minimamente l’impatto, destandosi da quel fiume di pensieri, per poi prendere la palla ed osservarsi intorno; vedendo che il gruppo di quei ragazzi stava facendo segno al moro di ridargli il pallone, egli li accontentò riconsegnando loro la palla con un semplice lancio, sorridendo con naturalezza mentre ora li osservava giocare. Mentre le proprie iridi azzurre fissavano quel gruppo, Dorian pensò che non aveva mai avuto degli amici della sua età con cui giocare là sulle montagne, ricordando invece come passava le giornate a giocare da solo oppure al lavoro con il padre nei pascoli: un lieve senso di malinconia emerse nell’animo dell’uomo, il quale portò istintivamente la mancina verso l’elsa della propria spada, tenuta sul fianco sinistro intorno ad una fascia legata alla vita.
    Dopo essersi concesso quella brevissima pausa, il moro avrebbe fatto per stendersi nuovamente su quel prato, ritornando con la mente a quella sera, eppure la propria attenzione venne attirata da un uomo posto non tanto distante da lui, a circa una quindicina di metri, con un cappotto nero e con un numero tatuato sulla faccia: quell’individuo lo incuriosì particolarmente non tanto per il suo aspetto, né per l’abbigliamento ma per il modo con cui si stava guardando intorno, come se fosse alla ricerca di qualcosa o di qualcuno. Dorian a quel punto sarebbe rimasto seduto sull’erba, rimanendo ad osservare con curiosità le vicissitudini di quell’uomo, ignorando completamente che l’oggetto della sua ricerca era proprio lui, l’uomo su cui pendeva ancora una taglia.

    CITAZIONE
    Stato fisico : perfettamente in forma
    Psiche : incuriosito
    Energia : 100/100
    Potere : Non Attivo
    Tecniche : //
    Note : Moonlight (arma derivante dal potere) nel fodero sul fianco sinistro, Lycan (arma personale) nella tasca destra all'interno della giacca con un caricatore da 8 colpi pronto all'uso
     
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30 replies since 2/2/2018, 11:35   401 views
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