[Missione - H] Blessed and Possessed

x Amy

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  1. Il Demi
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    Che lo avesse fatto per sfregio, per sbaglio oppure ancora per semplice dispetto nei confronti di Leoric, non appena Domino avrebbe avvicinato quel santo copricapo alla sua testa, il monarca avrebbe gridato a squarciagola un agghiacciante 'NO!' il quale riecheggiò a piena potenza nelle mura altrimenti silenziose del luogo nel quale si trovava l'esorcista. Sollevatala abilmente da terra con il piede, adagiando la corona sul suo capo immediatamente la preziosa reliquia avrebbe preso a illuminarsi come neppure il più luminoso dei fari nel buio della notte. Le torce attorno a lei si sarebbero spente mentre udiva il suo non morto nemico cominciare ad abbandonarsi a infernali lamenti, la barriera che si era prima formata attorno a lei al contempo completamente cedendo e svanendo. I posseduti che prima avanzavano meccanicamente verso di lei si sarebbero completamente fermati, portandosi piuttosto sull'attenti come dei soldatini al suo più completo servizio. Domino non avrebbe fatto in tempo neppure anche solo a pensare di fiondarsi contro tali servitori, che la sua mente sarebbe stata portata altrove: avrebbe avuto modo di avvertire il suo corpo immobilizarsi sul posto, il suo respiro quasi congelarsi mentre la sua vista si offuscava, sfocandosi e poi sbiancando completamente. Lentamente, la capacità di vedere le sarebbe tornata, ma davanti a lei non sarebbero vi sarebbero più stati gli esorcisti né quell'oscuro corridoio della cripta. Si sarebbe ritrovata nell'angolino in quella che sembrava essere una sala reale, degna di uno dei più potenti e nobili ricconi mai esistiti. I colori rosso e dorato popolavano la stanza, la regalità venendo comunicata appieno persino dalle mura in pietra tutt'altro che decadenti. Un enorme, lungo e sfarzoso tappeto rosso evidenziava la strada verso il trono, trono occupato da quello che pareva essere a tutti gli effetti Leoric, ma non nella sua forma di regnante immondo e spettrale: era un Leoric vivo, giovane, il suo volto ancora attaccato al teschio e a sua volta decorato da una folta barba. Dinanzi a lui, una bellissima ragazza nel pieno dei suoi anni, dai capelli biondi e dagli occhi argentei, tendenti al blu. Alta e slanciata, indossava un completo bianco degno di una dea, nella sua mano una bastone la cui testa sfociava in una croce, e sul suo capo una corona in tutto e per tutto identica a quella che Domino stessa stava portando in quel momento. La spadaccina poteva muoversi, persino toccare ciò che la circondava, ma in nessun modo ciò che faceva avrebbe influenzato quelle due figure, neanche toccandole. La donna e Leoric parlavano, le loro bocche muovendosi, ma la guerriera non sarebbe riuscita a sentire nulla di ciò che dicevano. Neppure avvicinandosi ne avrebbe avuto modo, ma avrebbe avuto modo di vedere da più vicino la figura della donna lì presente con il monarca: non erano solo le loro corone ad essere praticamente due gocce d'acqua. 'Regina!' Improvvisamente, quella parola e solo quella Domino sarebbe riuscita a sentire, il giovane regnante alzandosi chiaramente furioso dal trono mentre una smorfia piena di ira gli inquinava il volto. La donna, che si sarebbe rivelata essere in verità una sacerdotessa, avrebbe tutto d'un tratto iniziato a circondarsi di un immenso alone di luce, un alone di luce che avrebbe circondato tutto ciò che la circondava, Domino compresa... e così, sarebbe tornata alla realtà, di nuovo in quella polverosa cripta. Con lei, le grida di Leoric e gli esorcisti, immobili così come li aveva lasciati. Quello che la guardiana aveva sentito all'entrata della cripta non era un titolo, ma un nome proprio: Leoric l'aveva scambiata proprio per colei la quale lo aveva sigillato in primo luogo. Ad ogni modo, se ciò che aveva visto e che era accaduto fosse stato solamente un sogno, flashback, o qualsiasi altro evento, spettava solo a Domino deciderlo. Ciò che importava era che la sua mente sarebbe stata invasa da una conoscenza ultraterrena, un pò come se quella corona fosse da sempre stata sul suo capo, sapeva perfettamente cosa fare: l'odiato Re non era ancora scomparso unicamente perché frammenti del suo spirito erano ancora presenti nei corpi dei posseduti. Se voleva sbarazzarsi una volta per tutte di lui e al contempo liberare i suoi compagni aveva due possibili vie. Sottometterli con la forza, facendo sperimentare loro un dolore che superava quello che la presa del monarca faceva soffrire le loro anime... oppure redimerli, rafforzarli e fornire supporto alla loro forza vitale, attraverso un unione collettiva sia nella carne che nello spirito. La voce di Leoric sarebbe svanita, mentre ora Domino avrebbe potuto sperimentare il potere di una regina: sia quello di decidere per gli altri, sia la possibilità di piegare la realtà in quella cripta, cambiando ciò che la circondava come meglio gradiva. Adesso che era lei a comandare, come avrebbe sfruttato quel suo nuovo potere? Solo lei poteva saperlo.
     
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    I suoi muscoli si congelarono sul posto, prima ancora che potesse correre verso il prossimo bersaglio. La furia della sua spada era andata completamente dispersa, mentre la mente di Domino vagava altrove. Ebbe una visione, qualcosa che apparteneva ad un ricordo oppure un sogno decisamente realistico: Leoric era stato imprigionato da una donna particolare, un'emissaria come Domino, anzi forse anche più che semplicemente "come Domino": le somigliava tantissimo, al punto che la cosa fece non poca impressione alla guerriera che per un istante perse la presa sulla spada, portandosi una mano sulla bocca trattenendo un verso di sorpresa. Dunque le cose stavano così... era tutto un grosso malinteso, che aveva fatto pendere il piatto del fato in suo favore per fermare quel crudele spirito maligno.
    Non so se tu sia una mia antenata o solo una che mi somiglia un sacco... ma hai reso possibile questo successo. Quindi da parte mia e dalla Papessa, grazie mille. Onorerò la tua memoria.
    Avrebbe salutato la visione con quelle parole sincere ed un sorriso genuino, tornando nuovamente in quella buia cripta, con i suoi compagni crociati che aspettavano di ricevere ordini. I loro corpi erano ancora sotto l'influsso di Leoric, e finché non sarebbe scomparso del tutto avrebbero continuato a soffrire, oltre al fatto che quello spettro maligno non sarebbe tornato da dove era venuto. La donna che lo aveva imprigionato lo aveva fatto per impedirgli di esercitare il suo terribile potere sugli impotenti, per liberarli da quel giogo doloroso e crudele. Domino le aveva fatto una promessa: avrebbe onorato la sua memoria, e lo avrebbe fatto senza fare loro del male. Quei guerrieri erano stati al suo fianco fin dall'inizio, prima ancora che lei arrivasse in campo mettendosi in gioco, e anche sotto l'influsso di Leoric l'avevano difesa cercando di resistere a quel mostro con tutte le loro forze. Meritavano indubbiamente una ricompensa.
    Ahhh... mi sembra di tornare bambina, a quando facevamo il gioco della regina e tutti dovevano fare quello che dicevo. Stavolta però farò in modo che ci divertiamo tutti...
    Utilizzò il richiamo di munizioni e di armi per evocare il fodero scagliato via prima nelle sue mani, riportando la spada nera alla quiete in modo che trovasse rifugio nel suo fodero. Aveva compiuto il suo dovere e la sua sete di sangue era sazia, poteva riposare per quel giorni. Puntò la mano verso i cavalieri davanti a lei, facendo cenno di avvicinarsi, sfoggiando un sorrisetto malizioso. Sembrava avere un grande potere in quella cripta grazie alla corona, chissà se poteva rendere le cose più interessanti? Avrebbe provato a distorcere la realtà quindi, portando la stessa mano che li aveva invitati sul suo petto, abbassandola di colpo per cambiare i suoi vestiti e darsi una ripulita dai segni della battaglia, così da assumere una forma decisamente più consona ad una salvatrice. Una tunica da suora che sembrava uscita da un cosplay erotico, dove il velo copriva ben poco e il seno era completamente in mostra.
    Ohhohoho siii... questa starebbe bene anche alle altre...
    Se ci fosse riuscita avrebbe fatto in modo di strafare, modificando anche l'ambiente circostante per renderlo più simile a quello della sua visione, lasciandosi cadere all'indietro dove sarebbe dovuto comparire un comodissimo divano, sulla quale si sarebbe adagiata a gambe spalancate, ancora coperta dal velo azzurro che portava addosso. Solo per il momento ovviamente. Avrebbe atteso che i cavalieri si facessero avanti, poi con un movimento lento raggiunse con le mani il suo petto, spalancando quel poco di tessuto che le copriva il seno per mettere in mostra il suo prosperoso petto. Era già piuttosto eccitata, più dalla vittoria e dal potere che dalla situazione, ma perché non trarre il massimo da una crisi sventata? I suoi capezzoli erano ritti e appetitosi, e sembravano voler invitare quella squadra di fedeli eroi a banchettare con la loro vittoria.
    Andiamo ragazzi, festeggiamo insieme... fate vedere a Leoric cosa si è perso...

    n9nN0ij
    _____________________〘Domino〙

    ɫ Fisico: Forse guarita?
    ɫ Psiche: Eccitata e divertita
    ɫ Energia: 60/100
    ɫ Tecniche usate: Ninjutsu #2: Evocazione di munizione e di armi
    Con questa tecnica è possibile richiamare nelle mani dell'utilizzatore un'arma o un equipaggiamento che si presente nella sua scheda. Solitamente si tratta di un modo per non portare con sé armi particolarmente ingombranti. Per chi utilizza delle armi da fuoco, questa tecnica può essere utilizzata per evocare caricatori delle armi per ricaricare più velocemente. L'arma non può essere evocata tra l'utilizzatore e un qualsiasi ostacolo, è inoltre possibile rievocare un qualsiasi equipaggiamento già presente sull'utilizzatore prima dell'inizio della battaglia. Questa tecnica è considerata una distorsione dello spazio-tempo e tutti gli oggetti influenzati da questa tecnica restano "sovraccarichi" per tutto il resto del combattimento. Un oggetto sovraccarico non può essere evocato nuovamente da questa tecnica.
    Costo: 5

    ɫ Note:
    - Spada nera del Berserker rinfoderata. (Sete di Sangue: 50) Bonus del 50% sul gigas.
    - Corazze sconsacrate indossate.
    - Shot of the North Star rinfoderata e ricaricata (2/2).
    - Cinturone con sopra 4 caricatori per fucile a pompa (totale: 4 proiettili) intorno alla vita, le cartucce sono posizionate tutte intorno al fianco sinistro di Domino.
    ɫ Potere: Livello 2
    - Quando la spada viene liberata dal fodero, inizierà a risucchiare 5 punti energia da Domino a turno, convertendoli in "Sete di Sangue". Convertirà anche ulteriori 10 punti ogni volta che Domino infligge o subisce una ferita di almeno Media entità senza assorbire ulteriore energia. In questo stato, il peso della spada è pari all'oggetto più pesante che Domino può sollevare con la sua forza attuale, tuttavia per il suo braccio destro non ha alcun tipo di peso. Domino può aumentare la sua resistenza alla spada per impedirle di assorbire energia in un turno, ma se lo farà la sua resistenza fisica per quel turno diminuirà di molto.
    - Ogni punto energia convertito dalla spada trasformato in "Sete di Sangue" si trasforma in un 1% in più sulla forza di Domino, fino ad un massimo di 50 punti. Questo bonus si può sfruttare anche mentre la spada è sigillata. Domino perde 5 punti Sete di Sangue se per più di 2 turni non subisce o infligge ferite.
    - Il fodero e la spada hanno una resistenza superiore all'acciaio, se danneggiati si rigenerano in 2 turni o semplicemente attivando una tecnica del potere. La rigenerazione avviene anche quando Domino subisce o infligge una ferita di almeno Media entità. A differenza della spada, quando l'arma è nel fodero potrà infliggere solo danni da impatto.

     
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  3. Il Demi
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    Quel nuovo potere appena acquisito non avrebbe tradito la sua nuova padrona: abbassando la proprioa mano sul suo corpo, mentre con l'altra invitava i suoi ora fidati cavalieri ad avvicinarsi, il completo di Domino proprio come voleva mutò rapidamente forma, diventando repentinamente quella tunica tanto invitante e magnifica che la sua mente aveva partorito. Mentre i suoi compagni iniziavano ad avvicinarsi, attorno a lei la nuova monarca avrebbe piacevolmente avuto modo di notare che la sua manipolazione di ciò che la circondava era più che assoluta. Polvere, sporco e decadimento sarebbero tutti stati soppiantati dai suoi desideri, mentre attorno a lei tutto si riplasmava a suo desiderio e piacimento. Le pareti, rovinate e consumate, lasciavano spazio a nuove mura in pietra come se appena costruite, le torce poste su di esse venendo rimpiazzate lestamente da raffinati candelabri, la cui luce fioca ma presente seguiva fedelmente lo stato d'animo della regnante, occupandosi di dettare la giusta atmosfera. Sotto di lei, invece, il pavimento si sarebbe placidamente tramutato in un vero e proprio immenso tappeto rosso, identico in tutto e per tutto a quello visto precedentemente. Persino l'aria, prima decisamente consumata e a stento respirabile, avrebbe preso a modificarsi iniziando invece ad emanare un piacevole profumo di fragola. Lasciandosi cadere all'indietro, il divano che desiderava sarebbe apparso proprio come da lei previsto. Non appena i suoi 'servitori' sarebbero giunti vicino a lei e Domino avrebbe scostato quel tessuto che oscurava il suo meraviglioso seno, l'eccitazione che la donna provava si sarebbe espansa, estendendosi non solo ai suoi compagni ma anche all'atmosfera stessa. Le ferite di Domino svanirono completamente e l'aria si sarebbe fatta sensibilmente più calda, come se vicino a quel divano fosse posto un camino acceso, mentre al contempo il vestiario degli esorcisti cambiava, o meglio, svaniva completamente, rivelando i loro corpi allenati, chi più alto e massiccio e chi lievemente meno scolpito ma non per questo meno atletico. Dai loro volti, pur differenti, la regina avrebbe avuto modo di constatare che erano tutti giovani adulti, piacevolmente per nulla ripugnanti ma anzi dai lineamenti mascolini e desiderabili. Il loro sguardo sembrava perso, privo di volontà quasi, ma ciònonostante sorridevano, i loro movimenti ora tutt'altro che meccanici ma anzi più spontanei e naturali: era chiaro che lo spettacolo della loro nuova padrona non gli dispiaceva, anzi sicuramente lo apprezzavano, e già quel piccolo invito era servito a dar loro più convinzione e risolutezza nello scontro interno per la loro anima, ma ancora non avevano ottenuto la loro vittoria. Ciò nonostante, era palese che fremevano all'idea di dare tanto piacere alla loro regina quanto lei stava aiutando loro, deducibile non solo dalla loro pressoché nulla esitazione nel seguire ogni suo ordine, ma anche dalle turgide verghe di carne che in mezzo alle loro gambe si ergevano marmoree come le più dure delle mura. Impazienti di soddisfare la loro monarca, al suo appetitoso invito immediatamente due degli esorcisti si sarebbero fiondati sul prosperoso petto di quest'ultima. Sedendosi rispettivamente l'uno alla destra d'ella e l'altro alla sua sinistra, lasciandosi prima inebriare dal profumo irresistibile della pelle della donna, per poi con appetito passare al piatto forte, iniziando vogliosamente a leccare i suoi gustosi capezzoli, mordendoli e poi di nuovo lappandoli mentre con le mani andavano a esplorare il suo corpo, le loro mani scivolando lungo le cosce perfettamente delineate e divine della loro regina, carezzandole e sondandole con i loro tocchi, lentamente, centimetro per centimetro, avvicinandosi al suo monte di venere senza tuttavia osare andare oltre, ma piuttosto lasciandole perfettamente intendere che nonostante i loro desideri, silenziosamente sapevano che il volere della loro padrona veniva prima di qualsiasi altra cosa. Dinanzi a quello spettacolo al quale agognavano di prendere parte ma non senza il consenso di chi di dovere, i tre rimanenti servitori si sarebbero limitati ad osservare vogliosi, mentre inconsciamente, il loro corpo mosso unicamente dall'eccitazione, con una mano stronfinavano desiderosi i loro bollenti membri, rimanendo vicini alla loro regnante ma abbastanza distanti da non provocarle fastidio a meno che non direttamente interpellati. Era una situazione quasi divertente, Domino aveva sotto suo controllo essenzialmente tutto ciò che la circondava, compresi quei cinque fedeli servitori che ormai chiaramente non avrebbero fatto nulla che potesse contarariarla, ma unicamente ciò che lei voleva. Giunta a quel punto, ormai per lei era rimasto unicamente un solo reale quesito: voleva mantenere quel rapporto una cosa puramente formale, liberare i suoi compagni, e terminare il lavoro... oppure voleva approfittarsene un pò e divertirsi ora che poteva? Qualunque cosa avrebbe scelto, stava a lei decidere, nessuno si sarebbe opposto al suo dominio.
     
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    Nel vedere i suoi nuovi e momentanei servitori avvicinarsi, Domino non riuscì a trattenere un sorrisetto malizioso, essendo abituata a dover sempre fare tutto da sola, e a faticare non poco per ottenere risultati, era piacevole avere una squadra di aitanti e scolpiti aiutanti pronti a soddisfare ogni sua necessità o capriccio, poteva anche farne una pessima abitudine ma sapeva che era solo una cosa momentanea. Doveva purificarli e poi liberarli da quel potere, rendendoli di nuovo persone vere, ma non c'era nessun motivo per la quale non dovessero divertirsi nel farlo e a giudicare dai loro sorrisi e dalle loro erezioni la cosa non dispiaceva nemmeno a loro.
    Non è come se foste fatti d'oro, ma anche così va decisamente bene...
    Commentò ridacchiando, mentre alzava il collo e inarcava la schiena in avanti, mettendo in mostra il suo morbido e prosperoso seno, offrendolo ai primi due che si erano fatti avanti, gustandosi la perizia e l'attenzione con cui la leccavano e la stuzzicavano con i morsi, rendendo turgidi e marmorei i suoi capezzoli tra un gemito divertito e l'altro, accendendo la sua lussuria in via praticamente ufficiale. Lei lo sapeva benissimo, era per questo che gli esorcisti andavano sempre in giro a coppie: non c'è modo migliore per festeggiare una caccia.
    Vediamo come gestire lo spazio... tu, vieni un pò qui dietro...
    Domino ne indicò uno facendogli l'occhiolino, invitandolo a portarsi dietro la poltrona tra un gemito caldo e l'altro, provocato dai due che si stavano già divertendo con i suoi seni. Gli altri due invece si avvicinarono a lei, cercando di coprirla praticamente del tutto, erano impazienti non era difficile da capire.
    Cavolo siete un sacco... forse dovremo iniziare dalle basi!
    Ridacchiò eccitata, voltandosi verso l'esorcista alla sua destra per afferrarlo dietro la nuca e sollevarlo dal suo seno, così da potergli piantare le labbra sulla bocca, rubandogli un bacio colmo di passione. Lei stessa era eccitata da morire e non fu parsimoniosa con quelle effusioni: infilò la sua lingua nella bocca del valente guerriero strappandogli uno di quei baci memorabili, iniziando a sentire chiaramente l'energia maligna residua di Leoric che emergeva dalla luce che lei stessa gli stava donando, purificandolo. Il bacio si rivelò forse un pò troppo intenso, dato che il giovane si lasciò sfuggire un gemito più forte, e mentre dalle sue labbra fuoriuscivano le ultime tracce del male che lo possedevano, il suo membro iniziò ad eruttare come una piccola fontana, sporcandole le cosce e l'intimo, ricoprendolo di un calore intenso e di un odore virile molto forte, che fece sussultare Domino.
    Oh... cavolo, forse ci sono andata giù un pò troppo pesante? Ehehehe...
    Il primo ad essere venuto si accasciò lentamente su un fianco, esausto ma soddisfatto. Evidentemente doveva essere un verginello, non capitava di rado nei portatori di luce purtroppo, ma Domino non poteva aspettare che si riprendesse, doveva assistere anche gli altri.
    Avanti, si è liberato un posto... non fatemi aspettare!
    Al posto del verginello si aggiunse un altro cavalieri, in ginocchio di fianco a lei piuttosto che seduto, lasciando quindi entrambi i seni all'altro che era intervenuto per primo, mentre davanti e dietro a Domino si avvicinavano gli ultimi due. L'esorcista guardò deliziata quei grossi affari impazienti, ma decise che ognuno avrebbe avuto il suo ruolo. Con le gambe avrebbe stretto il cavaliere davanti a sé, attirandolo verso la sua intimità e usando una delle mani avrebbe legato lo straccetto che portava al posto delle mutandine intorno alla sua verga, in modo da costringerlo a sfregarsi contro le sue grandi labbra, accompagnandolo con le gambe. L'altra mano l'avrebbe dedicata a quello in ginocchio di fianco a lei, masturbandolo energicamente, senza togliere il minimo divertimento ai testicoli che venivano solleticati dalla punta delle sue dita. Per l'ultimo, quello alle sue spalle, piegò la testa all'indietro, in modo da ritrovarsi quella deliziosa asta in orizzontale davanti a lei, e poté divertirsi a leccarla per tutta la sua lunghezza, inumidendola come si deve prima di risucchiarla tra le labbra e farla sparire nella sua gola. Sentirsi travolta in questo modo da calore e passione dai fidati cavalieri della corona era una sensazione magnifica, l'intimità di Domino si riempì di umori e si fece ben presto impaziente, impaziente di avere altro di quel calore, voleva sentirsi ricoperta della loro passione. Quando sentì le loro verghe pulsare più forte, spalancò la bocca e liberò quello davanti dalla presa dell'intimo, così da potersi concedere un gemito più forte mentre altri schizzi di piacevole passione le ricoprivano il volto, il petto e il ventre, lasciando i cavalieri accasciarsi a terra, esausti ma finalmente liberi. Ne rimaneva solamente uno: quello che fino a quel momento si era occupato dei suoi seni, e non aveva avuto ancora la giusta ricompensa.
    Tranquillo, non mi sono scordata di te... visto che hai resistito così a lungo, meriti un premio!
    Gli saltò letteralmente addosso, divertita ed eccitata come non mai, Domino aveva bisogno di sfogarsi. Avrebbe spinto l'ultimo cavaliere sulla poltrona, sovrastandolo col suo corpo, allineando facilmente la sua verga con la propria intimità visto quanto entrambi erano eccitati. Si limitò a provocarlo con uno sguardo voglioso e le dita intorno alla sua cappella, poi mordendosi il labbro inferiore per trattenere un gemito lo lasciò entrare, unendosi nella carne e ottenendo finalmente la giusta soddisfazione. I fianchi di Domino non riuscivano a stare fermi, e più lo lasciava affondare dentro di sé più ne voleva, non c'era niente di meglio che completare un esorcismo in quel modo e ora, finalmente, avrebbe avuto la sua dose.
    Vieni dentro... fammi godere!
    Avrebbe assecondato il ritmo del ragazzo fino alla fine, per poi sentirlo svuotarsi dentro di lei, goccia dopo goccia, debellando il male che lo attanagliava per raggiungere finalmente l'orgasmo assieme. Lasciandolo scivolare fuori da dentro di sé, Domino raccolse il prezioso seme del ragazzo, e l'ultima cosa che avrebbe visto prima di svenire sarebbero state le dita sporche di Domino che assaggiavano quel perverso mix di fluidi e seme, decretando definitivamente il brindisi della vittoria. Solo dopo essersi assicurata di averli liberati tutti e aver messo la parola fine a quella storia, Domino avrebbe rimesso le cose a posto, pronta a riportare alla Papessa il suo successo e quella corona, che mai più sarebbe dovuta finire nelle mani sbagliate...
    Non so se dovevo, ma non ho messo la scheda status. In caso dimmelo che edito.
     
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  5. Il Demi
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    No, hai fatto benissimo, colpa mia che mi sono dimenticato di menzionartelo, anzi.

    Domino era una delle guardiane eccelesiastiche migliori che mai qualcuno o qualcuna avrebbe potuto desiderare, ma nonostante la sua carica sacra, non era affatto una verginella, e ciò lo avrebbe abilmente dimostrato avendo a che fare con i suoi compagni esorcisti. Uno ad uno caddero come pere cotte confrontandosi con la loro 'Regina', di gran lunga meno esperti e evidentemente vissuti di lei. Neppure il più grande dei maligni di fronte ad una dimostrazione di cotanta maestria dell'arte dell'amore sarebbe riuscito a tenere salda la propria presa sulle anime di quegli uomini, completamente vinti e riportati sul giusto cammino dalla guerriera che dimostrò di essere capace a maneggiare ben più di un tipo di spada. Soddisfatti, purificati e in tutto e per tutto sanati, la squadra svenuta di cavalieri giaceva ai suoi piedi, e la corona che portava in testa brillava di una luce ora non più semplicemente sacra, ma immacolata. A cementare il suo successo, la cripta attorno a lei sarebbe tornata completamente alla normalità: non più ben adornata come lei desiderava, ma neppure influenzata dalla malvagia presenza di Leoric. Il suo compito era terminato, la squadra originale di esorcisti era stata salvata, e lei aveva recuperato la preziosa reliquia qual'era quella sigillante corona. Domino aveva ottenuto un successo schiacciante su tutti i fronti, e ad attenderla al suo ritorno avrebbe ritrovato non solo il dolce sapore della vittoria e probabilmente i sentiti ringraziamenti della papessa, ma anche una lauta ricompensa in denaro inviata proprio da padre Aurel, che mantenendo la parola data mai sarebbe riuscito realmente ad esprimere la gioia che provò nel veder ritornare i suoi ragazzi sani e salvi.
    CITAZIONE
    MISSIONE COMPLETATA
     
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