[Missione] La laguna

x Willy 123

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    Mission Rank B☆☆
    Le vostre capacità deduttive verranno messe a dura prova da questo tipo di missioni che a volte si rivelano letali per i giocatori che combattono troppo cuor leggero, e che soprattutto non riconoscono i loro limiti. Dovrete prestare attenzione ad ogni dettaglio e non tralasciare nulla. Non dovete avere pietà perché i vostri avversari non ne avranno.
    Difficoltà: Media
    Possibilità di Morte: Presente
    Jolly disponibili: 0
    Punti difficoltà: 30
    Stelle massime: 2
    Conseguenze sul Governo: +25 (Pro Londra)
    Compensi:
    - Punti esperienza: 600
    - Soldi: 1000
    - Soul Point: 400


    Info Personaggio


    Nome: Jigen Daisuke
    Livello: 1
    Energia: Virtuous
    Abilità Fisiche: Tutte al 3
    Livello del Potere: 1
    Tecniche Personali: AMMO WIND DEFLECT, AMMO WIND TRACE, AMMO WIND CANNON, AMMO WIND ROTATION, AMMO WIND RECHARGE
    Tecniche Arte magica: Rinjutsu #4: Scudo crociato, Rinjutsu #10: Liberatore crociato, Juinjutsu #4: Sindrome serpente oscuro, Juinjutsu #5: Squali dell'abisso profondo, Juinjutsu #7: Kageyoshi, Juinjutsu #10: Nere spirali
    Armi & Equipaggiamento: Devil Hand, Caricatore per pistola x5


    Neo Venezia è una bellissima città, da quando ospita la nuova sede del Vaticano poi, numerosi sforzi magici e tecnologici sono stati compiuti per mantenere la città sopra al livello del mare, rendendola ancora più affascinante. Laddove si abbellisce però, d'altro canto, si scurisce. Le zone vicine a Neo Venezia infatti diventano spesso paludose, e quando private della giusta manutenzione si trasformano in luoghi inospitali. Ma cosa ha fermato gli addetti alla depurazione? I soldi non mancano, e nessuna mafia avrebbe interesse nel trasformare dei campi e terre abitabili in maleodoranti paludi. Quindi cosa ha frenato quelle persone? Nessuno sapeva trovare una risposta, almeno fino a che i corpi annegati di quegli uomini non vennero ritrovate sulle rive della palude che oramai avanzava. Sembra che da quel giorno molte persone siano scappate dalla zona paludosa, e che quindi molte navi non ci mettano più piede, o se lo fanno non rimangono per molto tempo. Neo Venezia ha promesso un ampio compenso per chiunque indagherà e risolverà il problema, chi si farà avanti per trovare il motivo di una simile tragedia?
     
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  2. Willy123
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    Solitamente i problemi delle grandi opere sono da ricercare nella corruzione, nella malavita o in qualche personaggio un po' troppo pieno di sè che crede di avere il potere assoluto su ogni singolo appezzamento di terra che gli capiti sott'occhio. Neo Venezia non era probabilmnete differente dalle altre città, seppure fosse la sede di un culto che altro non faceva se non promulgare principi ed ideologie del tutto opposte, basate sulla generosità ed il rispetto del prossima. Diciamo che era la facciata ideale per nascondere traffici o manovre assai poco "cristiane". Jigen, solitamente, non si interessa molto dei problemi altrui, accontentandosi del suo piccolo mondo, cercando di non farsi nemici troppo importanti o non pestare i piedi alle persone sbagliate. E se deve farlo cerca sempre di risolvere il problema alla fonte, senza troppi giri inconcludenti. Ma alle volte, per avere un bel gruzzolo di grana da spendere è necessario esporsi, o comunque interagire con individui che solitamente vedi solo attraverso uno schermo televisivo o di cui senti solamente parlare nei giornali. Le notizie provenienti da Neo Venezia riguardo l'espandersi della palude e le morti inspiegabili avevano attirato l'attenzione del sicario, non tanto per il problema in sè, che sembrava minacciare la vita di molte persone che vivevano nelle zone limitrofe. Di quello se ne fregava altamente, non era un suo problema se la sfortuna o chissà quale altra calamità naturale o mistica li aveva colpiti, la vita nasconde sempre delle sorprese e non sempre sono delle belle sorprese. Ciò che gli interessava realmente era il compenso offerto per indagare su quegli avvenimenti. Cosa c'era da perdere? Sembrava un guadagno abbastanza semplice, a prima vista, ma come al solito Jigen non era tipo da sottovalutare un problema, volendo prima cercare di informarsi su cosa stava realmente accadendo e soprattutto se tra i morti vi erano qualche persona di spicco o magari qualcuno che con quell'ambiente non aveva nulla a che fare. Il sicario, una volta raggiunta Neo Venezia, avrebbe cercato di entrare in contatto con il mandante dell'offerta, fosse esso il Vaticano, la mafia o chiunque altro. Andare alla cieca, dopotutto, non è mai la migliore delle idee.

    CITAZIONE
    Status Fisico: Illeso
    Status Psicologico: Indifferente
    Energia: 80/80
    Tecniche usate: //
    Potere: Disattivo
    Note: //
     
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    Il viaggio di Jigen lo portò davanti alla frontiera tra Neo Venezia e i paesi infestati dalla piaga della Laguna, non era difficile capire che quella storia avesse attirato moltissime persone, non necessariamente dei cacciatori di taglie ma anche curiosi, giornalisti o semplicemente persone che desiderano far parte di qualcosa in un mondo che non sembra volerli accettare in nessun modo. Una folta schiera di persone armate, mercenari o probabilmente emissari di privati, armati fino ai denti, stava assistendo ad uno scenario molto particolare: Due grossi energumeni giacevano ai piedi di una figura misteriosa equipaggiata con un grosso fucile da cecchino sulle spalle ma disarmata all'altezza delle mani, totalmente spalancate e presumibilmente l'unica cosa che aveva utilizzato per mandare ko quei due. La sua voce aveva un forte accento francese e sembrava decisamente femminile.
    Non lo ripeterò una seconda volta... c'est ma chasse, e non ho intenzione di fare da balia a voi stupidi incompetenti. Fate fare questo lavoro a chi lo sa fare. Se mi seguite, vi farò il favore di uccidervi prima che lo faccia qualsiasi cosa si nasconda dentro quella laguna...
    A quel punto afferrò rabbiosamente dei fogli che aveva attaccati alla cintura, accendendo un piccolo fiammifero per poterli accendere e poi buttarli a terra con disprezzo. A quel punto si sarebbe voltata di scatto, provocando come reazione generale un piccolo momento di scompiglio, come se temessero che potesse partire di nuovo all'attacco mettendo dolorosamente ko altri avventurieri. Tutti decisero che era una buona idea disperdersi e seguire il consiglio, mentre la donna girava i tacchi e proseguiva verso la Laguna...
     
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  4. Willy123
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    A quanto sembrava non era l'unico ad aver pensato alla possibilità di raccimolare un bel gruzzoletto, anche se forse molti non era lì presenti per loro iniziativa, ma agivano sotto gli ordini di alte sfere. O almeno questo era il primo pensiero di Jigen, che si mise ad osservare i vari presenti, quando la sua attenzione venne presa da una figura assai particolare. Una strana maschera le copriva il viso, ma la voce non sembrava lasciare alcun dubbio sul fatto che si trattasse di una donna, anche se con quella veste vi sarebbe potuto essere letteralmente chiunque lì sotto. Sembrava aver atterrato due tizi tutto muscoli ed anche se non aveva assistito alla scena sembrava decisamente improbabile che una donna fosse stata capace di tutto ciò, soprattutto senza utilizzare alcuna arma o stratagemma particolare. Jigen assottigliò leggermente lo sguardo verso la sua direzione, mentre il fumo della sigaretta che aveva in bocca si sollevava lentamente tra la folla di gente. La frase pronunciata dalla fanciulla, se tale poteva essere definita, non lasciava molte vie di scampo. La prospettiva di doverla affrontare non entusiasmava molto il sicario, dato che quando possibile preferiva di gran lunga evitare di fare del male a delle donne, anche se esistevano delle eccezioni nel passato di Jigen. Vi sarebbe però potuto essere il pericolo di incontrarla nella palude ed a quel punto vi sarebbero state assai poche alternative. Con un leggero sbuffo di fumo leggermente più ampio degli altri, Jigen avrebbe cercato di seguire la misteriosa presenza, dopo che questa avrebbe iniziato ad allontanarsi, tentando di avvicinarsi a lei, così da non perderla di vista. Avrebbe fatto uso della folla per mimetizzarsi al meglio, finchè poteva, per poi limitarsi a muoversi a debita distanza, senza occultare troppo la sua presenza, restando a circa 15 metri, evitando di perdere contatto visivo con la sua figura. Non voleva farle del male, ma doveva liberarsi in qualche modo di lei o cercare di scendere a patti. Per quello sarebbe stato attento a non essere colto di sorpresa nel caso in cui fosse stato scoperto, dato che voleva essere sorpreso di proposito dalla donna. Voleva parlarle, ma voleva che fosse lei a venire da lui e non il contrario. Probabilmente avrebbe preparato un agguato al sicario dietro un angolo di uno dei vicoli di Neo Venezia, o magari avrebbe atteso di raggiungere la laguna. Sta di fatto che Jigen avrebbe tentato di non farsi cogliere di sorpresa.

    CITAZIONE
    Status Fisico: Illeso
    Status Psicologico: Indifferente
    Energia: 80/80
    Tecniche usate: //
    Potere: Disattivo
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    Dopo diversi minuti che inseguiva quella figura, Jigen si sarebbe finalmente reso conto che non faceva più da un pezzo un movimento diverso o comunque un rumore particolare. Peccato che se ne accorse troppo tardi che si trattava semplicemente di un illusione, e che la vera donna lo aspettava dietro un angolo, pronta ad assestargli un colpo di palmo della mano direttamente in faccia, colpendolo dritto sul naso per fargli perdere forze ed equilibrio, spingendolo a terra con violenza per poi infilargli un tacco nello sterno, col rischio ci bucarglielo, ma spezzandogli il fiato per poterlo tenere a bada a terra. In un istante Jigen si sarebbe ritrovato col naso pieno di sangue, i polmoni chiusi, la testa dolente, gli arti tremolanti e il corpo schiacciato al terreno, senza possibilità di opporsi. Se non era svenuto lo doveva unicamente alla sua tempra.
    Pensavo di essere stata chiara... non deve seguirmi nessuno. Oppure preferisci ritrovarti una pallottola in testa? Questo non è un gioco per bambini... faresti meglio a toglierti di mezzo.
    Se Jigen avesse provato a muoversi o anche solo ad opporsi, la donna avrebbe mostrato nella mano sinistra la sua preziosa pistola a base di vento, sfilata silenziosamente e di nascosto mentre lo atterrava, e avrebbe rinnovato la pressione del tacco sul petto, facendogli capire che prima di poter lanciare qualsiasi tecnica si sarebbe ritrovato le costole a decorare il suo cuore e i suoi polmoni in maniera molto dolorosa. Se voleva ottenere qualcosa, Jigen doveva affidarsi alla sua dialettica.
     
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  6. Willy123
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    Era la prima volta che vedeva una illusione di quel genere e non si poteva dire che non avesse funzionato visto il risvolto che quel breve inseguimento sortì. La donna non ebbe difficoltà nell'atterrare il sicario, il quale, pensando inizialmente a come avrebbe potuto reagire, decise infine di restare accasciato al suolo, notando come l'arma che possedeva non era più a portata di mano. E la pressione delle scarpe della donna sul suo petto era abbastanza decisa da fargli capire che non era il momento di tentare inutili cazzate. Jigen rimane in silenzio per alcuni istanti, ascoltando il dire della sconosiuta, mentre dal naso fuoriusciva del sangue. Avrebbe potuto facilmente romperglielo che avesse usato un pugno invece del semplice palmo.
    Se avessi pensato a questa situazione come ad un gioco non mi sarei messo a seguire una tipa misteriosa e pericolosa come te, anche se devo ammettere che la scelta dei tacchi per muoversi in una palude è assai discutibile.
    Avrebbe abbozzato un ghigno divertito, un azzardo forse in quel momento, decisamente inappropriato per delle battute, ma era un semplice tentativo per cercare di rompere il ghiaccio e guadagnare un po' di tempo per recuperare dalla botta presa alla testa durante la caduta.
    Non ho visto cosa ai fatto a quei due energumeni, ma se ne sei uscita illesa e vittoriosa beh, significa o che sei dannatamente abile oppure che quelli i muscoli li avevano anche al posto del cervello. In verità credo siano veritiere entrambe le mie ipotesi ed è per questo che ti stavo seguendo. E anche tu stai cercando qualcosa, altrimenti mi avresti già ucciso come avevi promesso poco fa...o vado errato?
    Avrebbe atteso qualche altro istante, per cercare di leggere nelle movenze dell'altra qualche intenzione, se lo stava ascoltando, se gli interessava ciò che diceva o se lo considerava come una pezza al piede. La maschera le copriva il volto, è vero, ma non è solo il volto a parlare.
    Vorrei proporti una collaborazione nella ricerca di ciò che si annida nella palude e, perchè no, magari anche una competizione a chi si porta per primo a casa il trofeo. Dopotutto, come hai ben detto "est une chasse"...e due armi sono sempre meglio di una sola. Non sono uno sprovveduto nè un bamboccio. Sono un sicario dalla nascita e, in un certo senso quindi, la caccia è nel mio sangue. Se non mi credi puoi sempre mettermi alla prova.
    In quella situazione avrebbe potuto are ben poco per reagire, cercando magari di far perdere l'equilibrio alla donna e poi invertire i ruoli, o magari riprendere il controllo della air gun. Tutte ipotesi di azione che il siacrio stava valutando con mente analitica, studiando la propria avversaria, dato che in quel momento tale era considerata. Ma per il momento non voleva reagire, voleva provare a non arrivare allo scontro. Prima o poi dovrà ricordarsi di risolvere questo problema di non voler fare del male alle donne.

    CITAZIONE
    Status Fisico: Perdita di sangue al naso, petto leggermente dolente.
    Status Psicologico: Sorpreso
    Energia: 80/80
    Tecniche usate: //
    Potere: Disattivo
    Note: //
     
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    La prima frecciatina di Jigen venne accolta quasi con entusiasmo della donna, che risposte a tono accennando quella che sembrava una mezza risata nascosta dietro quella maschera. Ma aveva la risposta pronta, che forse non era una colpa per Jigen dato che non aveva idea delle reali abilità di lei, ma vista la situazione una risposta a tono era praticamente d'obbligo.
    Divertente. Io potrei dire di te che la scelta di camminare in una palude sia assai discutibile... ma molto probabilmente tu non sai arrampicarti in giro come me...
    Il discorso si fece meno interessante man mano che Jigen parlava, sottolineando quanto la donna fosse fantastica e unica e il resto del mondo fosse invece una pena stereotipata, difficile spezzare lance in favore di quel tipo che se ne stava a terra proprio come quelli che andava prendendo in giro.
    Io sono una cacciatrice, uccidere uno come te sarebbe come se un grande chef iniziasse a scongelare bastoncini di pesce... non sopravvalutare il mio buon cuore, si tratta di priorità. E dubito fortemente che tu sia un cacciatore degno di questo nome, vista la facilità con cui ti ho ingannato, disarmato e messo a tacere.
    La pressione sul petto aumentò, e non poco, una singola mossa da parte di Jigen significava una cosa sola: dolori amari. La donna non era minimamente impressionata da ciò che aveva detto: aveva sottolineato l'ovvio e si era vantato di cose chiaramente surreali, forse doveva cambiare approccio evitando accuratamente il tentativo di ribaltare la situazione.
     
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  8. Willy123
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    Non vi erano dubbi sul fatto che la donna non stesse apprezzando il parlare con il sicario, dato che per lei probabilmente non era altro che una perdita del suo tempo e delle sue energie. Il sicario di fece più serio nel sentire aumentare la pressione sul suo petto, iniziando a faticare nel respirare. Osservava la sconosciuta in modo tutt'altro che rassicurante, ma si stava trattenendo dal cercare di attaccarla. Avrebbe potuto tentare, ma non voleva cedere alle provocazioni dell'altra, che sembrava non aspettare altro che una scusa per farlo fuori o metterlo fuori combattimento.
    Forse mi sono voluto lasciare ingannare proprio per poterti parlare. Pensi veramente mi sarei messo a seguirti da una così breve distanza, senza pensare minimamente a nascondermi o muovermi, magari, da una posizione sopraeleveta? Avrei potuto farlo, ma in quel caso l'unico obiettivo che avrei voluto raggiungere sarebbe stato quello di spararti un colpo alla testa e vedere il tuo bel corpicino coperto nel suo stesso sangue. Avresti preferito un approccio del genere?
    Era decisamente serio mentre diceva queste frasi, fissando la maschera che copriva il volto della donna, cercando di farle capire che non era uno sprovveduto come credeva. Avrebbe quindi atteso una risposta da parte dell'altra, che probabilmente non avrebbe atteso nel mostrare interesse o disinteresse in quelle parole appena pronunciate.

    CITAZIONE
    Status Fisico: Perdita di sangue al naso, petto leggermente dolente.
    Status Psicologico: Indifferente
    Energia: 80/80
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    Potere: Disattivo
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    Neanche il tempo di finire la frase, e Jigen si ritrovò un potente calcio sulla faccia che lo tramortì del tutto, lasciandolo a terra. Il pistolero non era assolutamente un abile oratore né aveva la pallida idea di come giocare al meglio le sue parole. Si risvegliò nello stesso posto in cui era caduto, con la sua pistola sul petto e il costato ancora dolente. In sostanza, non aveva un alleato, non aveva una traccia e molto probabilmente aveva perso non poco tempo prezioso per dedicarsi alla caccia. Non doveva perdere tempo: la laguna che si allargava nella periferia di Neo Venezia era molto ampia, protetta da una recensione di transenne improvvisate. A giudicare dalle tracce qualcuno l'aveva scavalcata e non solo la misteriosa donna, quindi Jigen aveva buone possibilità di trovare altra gente, o altre vittime presumibilmente. C'erano solo due possibilità: seguire le sue stesse idee e osservare la scena dall'alto oppure avventurarsi nella Laguna come tutti gli altri.
     
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  10. Willy123
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    Il calcio non venne quasi nemmeno visto da Jigen perchè dopo pochi istanti avrebbe perso i sensi, vedendo solo uno sfondo nero e nulla di più. Ci volle un bel po' per recuperare le forze e rialzarsi in piedi, ma almeno la tipetta mestruata se ne era andata senza portarsi dietro l'arma del sicario, che sarebbe stata impugnata con la mano destra.
    Chissà che ci rimanga secca...
    Avrebbe portato il polso sul viso, all'altezza del naso, così da levarsi il sangue che gli era sceso sulle labbra, per poi muoversi in direzione della laguna. Le tracce lasciavano intendere che svariate persone si fossero avventurate direttamente in quella zona, senza troppe remore o paure. Un'azione probabilmente abbastanza incosciente, ma in quel momento aveva ben poche alternative. Era in ritardo rispetto ad altri possibili concorrenti, quindi non poteva optare per una via secondaria apparentemente più sicura. Jigen si sarebbe quindi mosso per scavalcare a sua volta la recinzione, preoccupandosi di tentare di seguire le tracce lasciate dai suoi avversari, o almeno alcuni di essi. Avrebbe tentato di utilizzare l'eventuale boscaglia presente per non muoversi in piena vista e allo scoperto, tenendo i suoi sensi ben allertati e gli occhi intenti a sondare ogni possibile dettaglio lungo il tragitto.

    CITAZIONE
    Status Fisico: Perdita di sangue al naso, petto leggermente dolente.
    Status Psicologico: Indifferente
    Energia: 80/80
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    Potere: Disattivo
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    Muoversi nella laguna era davvero ostico, i piedi davano l'idea di dover affondare nella brodaglia sottostante in qualsiasi momento, l'odore non era dei migliori poi e il rumore dei vari scoli e delle acque ristagnanti impediva di concentrarsi a dovere. Tuttavia per fortuna di Jigen i suoi concorrenti ebbero la brillante idea di non perdersi segnando il percorso sugli alberi e le pareti, incidendo con dei coltelli la strada così da non smarrire la via. Ma arrivato al centro di una laguna più ampia e distante da punti rialzati, Jigen si rese conto che quello che stava seguendo non erano altro che zaini e armamenti oramai zuppi e guasti, posizionati in mezzo a quella putrida acqua, come se fossero stati un monito, oppure un'abile e insospettabile esca? Lo spiazzo era ampio circa 10 metri di diametro, uno spazio esiguo per Jigen ma che da quella posizione non poteva assolutamente sfruttare il massimo delle sue capacità. L'acqua era molto torbida in quella posizione ed arrivava più o meno alla cintola dell'assassino. Intorno a lui solo alberi che rendevano la presenza del sole quasi inconsistente a causa dell'ombra ma la vista non era così tanto compromessa. Poi, all'improvviso, qualcosa attraversò le sue gambe, passando al centro di esse come un'anguilla che nota in mezzo ad una vecchia statua. Molto veloce e abile, Jigen avrebbe avuto solo il tempo di rendersene conto e non di reagire. Qualsiasi tentativo di guardare attraverso quell'acqua cupa sarebbe stato totalmente inutile.
     
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  12. Willy123
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    A quanto sembrava la palude era decisamente un luogo difficile da attraversare, soprattutto se non ci si poteva muovere in modo agile tra la vegetazione lì presente. Purtroppo Jigen non aveva con sè corde o rampini per permettergli una risalita semplice sulla vegetazione lì presente, inoltre lo spiazzo che si allargava davanti a lui non lasciava presagire nulla di buono, sopprattutto se si considerava il movimento che di lì a poco avrebbe attraversato le gambe del sicario. Si sarebbe immobilizzato, cercando di restare il più fermo possibile, mentre teneva le braccia sollevate da sotto l'acqua. Avrebbe cercato di dare un'occhiata a quel liquido scuro e sporco, senza però poter vedere nulla. Non aveva molte altre alternative, doveva uscire da quella melma prima che qualcuno o qualcosa lo attirasse a fondo, con chissà quali conseguenze. Avrebbe puntato l'arma davanti a sè, mirando al lato destro dello spiazzo, quindi circa 6/7 metri di distanza. Prima di premere il grilletto, Jigen avrebbe attivato la tecnica del serpente oscuro, il quale avrebbe fatto la sua comparsa dalla schiena del sicario, allungandosi sopra la sua testa e senza sfiorare l'acqua. Avrebbe preso un respiro profondo, prima di sparare il proprio colpo di pistola potenziato da una pellicola d'aria più spessa del solito, che si sarebbe allargata una volta a contatto con l'acqua, così da creare un bel po' di movimento nella zona colpita e, possibilmente, una distrazione.
    Appena sparato il colpo, il sicario si sarebbe mosso, correndo, probabilmente rallentato dall'acqua, dalla parte opposta, verso sinistra quindi, cercando di raggiungere l'albero più vicino che sembrasse avere rami sufficientemente solidi da poter sostenere il suo peso, sempre se ve ne fossero stati. Avrebbe utilizzato il serpente come braccio, facendolo sollevare all'altezza necessaria per arrotolarsi sul ramo e quindi essere sollevato fuori dall'acqua. O almeno quello era l'intento. Una volta al sicuro, se il tentativo di Jigen fosse andato a segno, si sarebbe accucciato, tentando di mettersi in equilibrio sul ramo scelto, mantenendo una posizione comoda ed osservando eventuali movimenti nell'acqua nel punto in cui aveva sparato.

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    Status Fisico: Perdita di sangue al naso, petto leggermente dolente.
    Status Psicologico: Attento e vigile
    Energia: 70/80
    Tecniche usate:
    Juinjutsu #4: Sindrome serpente oscuro
    A partire dal proprio cuore, all'altezza del petto o dalla schiena, si materializzerà un grosso boa di oscurità ampio poco più di un braccio umano normale e lungo circa 5 metri: il suo scopo è scagliarsi contro il nemico, morderlo e intrappolarlo nelle sue spire. Non può muoversi al di fuori del corpo dell'utilizzatore a meno che non sia riuscito ad avvinghiarsi sul corpo di un'altra persona. I morsi non avvelenano, ma la sua pelle è molto dura ed è difficile liberarsi dalla sua morsa. Se riesce nel suo scopo di costringere però, il bersaglio avrà i movimenti limitati finché il serpente perdura, in funzione della sua forza fisica in rapporto a quella del serpente (pari al 75% della forza dell'utilizzatore). Il serpente può apparire anche da un elemento che è stato incantato dalle tecniche "Arma Diabolica" e "Arma Risonante di Tenebra".
    Costo: 5 +1 di mantenimento

    AMMO WIND CANNON - Questa tecnica permette di cambiare la funzione dei proiettili lanciati dalla pistola di Jigen, aumentando di molto la loro massa trasformandoli in piccole sfere di aria compressa. La nuova massa diminuisce la velocità dei colpo, che si muoverà al doppio della velocità di Jigen, tuttavia permetterà alla sfera di esplodere a contatto, generando contenuti ma violenti danni da impatto. La sfera è grande circa quanto una pallina da golf, ma quando esplode aumenta le sue dimensioni a 15 cm di diametro. Lo fa in maniera esplosiva e a comando di Jigen, normalmente non è capace di infliggere particolari danni avendo un uso più strategico, ma quando viene sparata col proiettile potenziato dall'effetto roulette, l'esplosione andrà in base alla potenza di penetrazione della pistola di Jigen, quindi potenzialmente addirittura letale.
    Costo: 5

    Potere: Attivo
    AIR GUN
    L'arma in possesso di Jigen appartiene alla sua famiglia da generazioni, seppure solo alcuni siano stati realmente in grado di sfruttarne a pieno le capacità. Le incisioni impresse sul metallo della pistola sono impregnate di energia magica, capace di intrappolare le correnti d'aria e sprigionarle per potenziare i colpi dei proiettili. La pistola runica di Jigen è affine all'elemento vento, ed è naturalmente permeata di questo strato di energia vorticosa che aumenta esponenzialmente la pericolosità dei proiettili lanciati. Il vento permette anche di sostituire il caricatore in caso il tamburo sia vuoto e Jigen risulti impossibilitato a ricaricare in quel preciso momento, anche se il risultato non sarà lo stesso. Il vento che ricopre i proiettili è affine alla pistola e a chi la impugna, pertanto il pistolero potrà manipolarne i colpi sparati in molti e versatili modi, partendo dalla semplice deviazione al trasformarne gli effetti e modificarne le funzioni di base. Da pistola, si trasforma quindi in un vero e proprio arsenale runico.

    - Livello 1
    - In questo livello i proiettili lanciati dalla pistola aumentano leggermente la loro capacità di penetrazione. Quando Jigen spara aria pura piuttosto che proiettili, questi colpi risultano molto più facili da distruggere e da deviare.
    - I proiettili sparati sono circondati da un'energia vorticante che allarga di poco la ferita della zona colpita, provocando danni fisici superiori e perdita di sangue aggiuntiva.
    - Ogni volta che ricarica completamente la pistola, Jigen ottiene un effetto "roulette" che gli permette di scegliere uno dei suoi proiettili ed aumentare ulteriormente la sua potenza distruttiva. Arrivato a quel proiettile, Jigen potrà sparare un colpo potenziato più forte degli altri.
    Note: Proiettili AIR GUN 5/6
     
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    Il piano di Jigen non era affatto pessimo, restando immobile mentre la creatura lo attraversava infatti sembrò non destare la minima attenzione, e solo successivamente dopo aver sparato il colpo qualcosa nell'acqua si mosse, dando il tempo a Jigen di spostarsi fino al tanto agognato albero. Mentre si portava fuori dalla laguna, il pistolero vide chiaramente qualcosa sotto le increspature dell'acqua, una creatura dalle forme umanoidi che tuttavia non usciva per nessuna ragione fuori dall'acqua e si limitava ad attaccare fulmineo prima di sparire di nuovo sul fondale. Aveva capito subito che quella di Jigen era solo un esca e non perse altro tempo in quella zona, tornando a cercare con la dovuta calma la preda. Il pistolero era salvo per ora, aveva guadagnato tempo, ma quanto poteva restare su quell'albero? Ce ne erano altri in giro, a portata di salto, ma non tutti apparivano sufficientemente robusti e affidabili. Era chiaro che la sua preda andava affrontata e non evitata.
     
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    MISSIONE FALLITA
     
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