Alla luna

per Hina

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    Nonostanta il piacere crescente che stava attraversando il corpo di Ghigna, continuava a rimanere sprezzante e orgoglioso. Molti ragazzi era sicura avrebbero già ceduto prima, magari arrivandoanche a supplicarla di non fermarsi, di farlo venire. Invece Ghigna resisteva a tutti i costi, parlandole quasi come se quel trattamento gli fosse dovuto. Un atteggiamento che avrebbe mandato sui gangheri Desdemona, ma sentire la sua voce smorzarzi per il piacere era molto più appagante del punirlo privandolo di ciò che stava facendo. Vedere i suoi occhi puntati sulla sua carne, riusicva a vedere chiaramente che la bramava. Quello sguardo così caldo la stava eccitando, al punto che smise solo di mostrarsi, iniziando a toccarsi per darsi un poco di sollievo poiché stava iniziando ad inumidirsi di fluidi corporei. Continuò a masturbarlo sempre più impaziente, godendosi la sua voce spezzata, gli spasmi del ragazzo, le pulsazioni che diventavano sempre più intensi, il membro che diveniva sempre più duro frai suoi piedi. Conosceva bene quella sensazione e lo invidiò solo per un attimo per star vivendo l'approssimarsi di un orgasmo. Alla fine Ghigna cedette, sentì le pulsazioni del membro farsi molto più forti, poi vide chiaramente lo schizzo latteo che le finì addoso, che le si cosparse sui piedi. Le sembrò incredibile che fosse caldissimo e vischioso come del vero seme maschile, non riusciva a crederci che quel ragazzo fosse riuscito a replicare un corpo funzionante rubandole energia. Eppure lo sentiva chiaramente anche sui seni e sul volto. Non si fermò comunque, voleva lasciare che si liberasse del tutto. Avrebbe smesso di masturbarlo solo quando avrebbe smesso di eiaculare. Era caldo, vivo e palpabile sotto i suoi piedi.
    Uhm... interessante. fece con interesse malizioso. Sollevò un piede, mentre l'altro lo tenne fermo contro il pene del ragazzo, come se avesse voluto tenerea bada quell'affare contro il suo ventre. Osservò compiaciuta i rivoli di sperma sui piedi, allargò le dita di essi notando che era denso, sembrava totalmente vero. Difatti la curiosità la portò a raccoglierne una goccia dalla guancia portandosi il dito alla bocca per saggiarne il sapore. Lo gustò perdendosi con lo sguardo nel vuoto, come se stesse analizzando qualcosa. Sorrise mentre si accorse che il sapore era molto molto simile allo sperma che producevano le consorelle del clan quando usavano il loro membro maschile incantato. Fu curioso per lei dato che in effetti quello poteva significare che il fenomeno realizzato da Ghigna, non era che un incantesimo molto simile alla riproduzione delle streghe, ma molto molto più difficile e complicato da realizzare. Quel ragazzo probabilmente nemmeno sapeva cosa aveva appena fatto.
    Notevole, davvero notevole, mi sorprende a dire il vero che sei durato fino ad adesso. A quanto pare hai una naturale predisposizione alla nostra energia. L'hai immagazzinata in te e hai usato incantesimi con una naturalezza disarmante. Sembri nato per la magia, per essere parte di essa. tornò a guardare il ragazzo mentre parlava, mordendosi il labbro inferiore mentre si godeva ancora un poco lo spettavolo di quel corpo tonico ed attraente.
    Dovresti rimanere un poco di tempo con noi, che ne dici? Non puoi sprecare il tuo talento e la tua natura bighellonando in giro. Da come parlava Astratto e da come Cia si sia fatta ubriacare di lussuria semplicemente toccandolo, mi fa capire che hai molto da dare, e anche moltissimo da imparare. affermò spostandosi infine dalla sua posizione per sedersi a cavalcioni su di lui. Posò le mani ai lati della testa del ragazzo, lasciò che le sue carni femminili usassero il suo membro come "sedile" provando un intenso brivido di eccitanzione lungo la schiena quando le due parti entrarono in contatto. Espirò pesantemente mentre cercava in tutti i modi di non cedere alla tentazione di cavalcarlo selvaggiamente.
    Allora che mi dici? Rimani con noi, oppure questo bel micione ha già un padrone a cui tornare? gli chiese tentandolo con lo sguardo, abbassandosi con la schiena così da avvicinarsi a lui fermandosi a pochissimi centimentri dal suo volto, gli avrebbe fatto sentire il respiro sulla pelle. Attese una risposta, qualsiasi essa fosse stata lo avrebbe baciato sulla bocca gustandosi finalmente quelle labbra che prima aveva lasciato stare. Non sarebbe stato tuttavia un bacio per far crescere di nuovo l'eccitazione. No, fu un bacio molto diverso perché Desdemona assorbì da lui la propria energia così da renderlo sempre meno palpabile ed infine farlo sparire, in modo che tornasse di nuovo nel suo corpo originale. Si sarebbe alzata in piedi, i suoi capelli si mossero sul suo corpo ridefinendo il suo solito abito amazzone, ripulendola al contempo dello sperma.
    Magari potremmo giocare ancora.... fece lasciandosi andare ad una piccola risata divertita e maliziosa. Era sicura che Ghigna non si sarebbe arreso e avrebbe tentato ancora di portarla a letto. La risata morì quando si avvicinò ai due ragazzi notando in che stato pietoso erano. Entrambi dormivano, Cia era tornata alla sua forma umana e sembrava stare comoda sul corpo allenato e forte del ragazzo. Doveva essere piacevole essere così minuta se si poteva godere il corpo di un uomo come giaciglio.
    Se ti vedesse tua sorella ti ucciderebbe... commentò sconsolata per poi concentrarsi a creare un nuovo incantesimo che avrebbe reso il tappeto più morbido, creando poi una coperta per non far prendere loro freddo. Di sicuro conciati in quel modo Desdemona non li avrebbe toccati.
     
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    Che dice il Coccodrillo del Nilo | che batte la coda iridata | ... | nel tonfano, nella cascata, | ... | e sopra la sponda assolata? | «Trovato è il pasto agognato! | Trovato! Trovato!

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    Ovviamente da dietro lo specchio! Il tuo specchio...

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    La marea dell'orgasmo era stata bollente e impetuosa, ma alla fine si era ritirata lasciando sulla rena della realtà il corpo ancora fremente di Ghigna e un quantitativo davvero ammirevole di denso sperma caldo sulla pelle di Desdemona, dove il suo candore lattiginoso risaltava piacevolmente sull'incarnato scuro della donna.
    Ovviamente il neko era tutt'altro che sazio di piacere, anzi a suo modo di vedere non erano che all'inizio dei giochi, dopotutto se il suo inesperto fratellino era riuscito a sfinire una donna come Cia, lui non poteva essere da meno o la sua autorità da più "anziano" ne sarebbe risultata ridimensionata... ciononostante non aveva alcuna intenzione di essere frettoloso o di mostrarsi ingordo, quindi si lasciò cullare beato dagli ultimi rivoli di piacere che ancora non lo avevano abbandonato mentre, socchiudendo gli occhi proprio come un micio coccolato, si godeva lo spettacolo decisamente eccitante della preside sporca del suo seme, pronto a lanciarle un'ennesima provocazione.
    Provocazione che non arrivò perché la donna lo prese in contropiede, portandosi alla bocca qualche goccia di sperma e gustandolo come se volesse scoprirvi chissà quale segreto... e chissà che non avesse trovato quello per mettere a tacere quell'inguaribile chiacchierone? L'unica reazione, infatti, che provenne da Ghigna fu da parte del suo grosso membro eccitato, che non solo fremette come se fosse stato attraversato da una scossa elettrica ma, soprattutto, si inturgidì ulteriormente spingendo con ammirevole vigoria contro la pianta del piede della preside, opponendovi una certa resistenza.
    Ovviamente Ghigna si riprese quasi immediatamente da quell'attimo di stupore ed era prontissimo a chiederle se avesse gradito il suo sapore quando la donna, da consumata oratrice, lo "fin^2 con un'ultima sorpresa: gli fece notare, infatti, tutta la straordinarietà di quanto era riuscito a fare. Insomma, anche se non c'era stato troppo a pensarci su, non era cosa da tutti i giorni crearsi un corpo perfettamente tangibile e funzionante partendo da dell'energia non sua, quindi Lady Ganon aveva ragione: aveva compiuto un'impresa interessante non solo per l'ottimo risultato conseguito ma,soprattutto, perché non aveva la minima idea di come ci fosse riuscito, dato che si era semplicemente limitato a seguire una semplice intuizione.
    Inoltre, lo colpì il fatto che la donna avesse definito la sua come una naturale predisposizione alla "loro" energia e ciò gli fece tornare in mente le domande che quelle due, all'inizio, gli avevano suscitato: chi erano? Come facevano a utilizzare così bene la magia, a sapere così tante cose su di essa? Va bene che in alcune scuole si studiavano le arti arcane e i loro possibili utilizzi pratici, ma la cosa lo incuriosiva comunque e si sa cosa accade ai gatti curiosi... benché, in quel caso, forse sarebbe potuto essere l'eccezione che confermava la regola, dato che la bella Desdemona gli fece una proposta semplicemente interessantissima.

    << Desdemona, la tua proposta mi coglie un po' impreparato... sai, potrei anche pensare che tu ti sia persino affezionata al sottoscritto e non voglia lasciarmi andare.>>

    Le rispose con un sorriso divertito e con un tono di voce caldo, quasi sensuale mentre la donna si sedeva a cavalcioni su di lui, premendo la sua femminilità morbida e piacevolmente umida sulla sua asta mastodontica, dura quanto bollente mentre un piacevole correva sulla schiena del neko.

    << Che accetto la tua proposta, ovviamente: voglio imparare tutto quello che hai da insegnarmi... e, soprattutto, scoprire se potrai diventare la mia nuova Padrona.>>

    Le soffiò provocatorio e soddisfatto allo stesso tempo, felice di come erano andate le cose: non solo, infatti, grazie lui avevano ottenuto un notte indimenticabile, di certo, se ne erano assicurate molte altre ancora! Senza contare che, così, avrebbero potuto mettere a frutto quell'inaspettata propensione alla magia: insomma, Astratto lo avrebbe dovuto ringraziare per i prossimi tre secoli se non avesse voluto passare da ingrato. Era o non era un ottimo fratello maggiore?
    Certo, stava accettando quella importante per tutti e tre senza neanche degnarsi di informare i suoi fratelli... ma Cheshire sarebbe stato entusiasta di trovarsi in un posto nuovo e di conoscere nuove persone, mentre Astratto avrebbe avuto poco da lamentarsi dato che così avrebbe potuto rivedere Cia parecchie altre volte.
    Dunque, adagiato com'era sugli allori della vittoria, non soltanto accorse il bacio di Lady Ganon con assoluta tranquillità, ma lo credette il magnifico coronamento di una notte assolutamente fantastica, non perdendo tempo a ricercare la lingua della splendida preside e a legarla alla sua in una folle danza di lussuria. Decise persino di fare di più e di stringere a sé quella magnifica amazzone, ma quando ci provò si accorse di non riuscirci, ridotto a un fantasma incorporeo dalla donna, che alla fine lo rimandò nel corpo che condivideva con i suoi due fratelli.
    Lo stupore per essere stato fregato come un ragazzino lo assalì immediatamente, ma non se la prese e decise anche di far riposare il corpo che Astratto aveva già abbondantemente sfiancato, decidendo di rimanersene tranquillo: aveva avuto la sua dose di piacere e non voleva apparire una sorta di adolescente ingordo, Lady Ganon era stata brava e aveva vinto la loro prima sfida, perché non riconoscerglielo? Tanto alla prossima si sarebbe preso una più che abbondante rivincita...

    Role conclusa.

    Grazie mille a Hina per la giocata piacevolissima e ispiratrice.


    Edited by Kira dietro lo specchio. - 24/10/2017, 15:45
     
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