Dentro la Scatola

x Yalara

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    Le grosse tette di Minah sembravano piacere molto, tanto che anche Morgana allungò le sue mani per unirsi insieme a quelle di Faust nel piacevole massaggio e stuzzicatina che questi le stava facendo. Non che la cosa sorprese Minah, tanti prima di loro non avevano occhi per altro se non per le sue curve; almeno finché Minah non mostrava loro qualcosa di ben più allettante, come quello che aveva in mezzo alle gambe.
    I tre andarono avanti a scambiarsi queste effusioni erotiche per un po', con Minah incastrata a panino e sentendosi come se fosse la protagonista di quel siparietto, senza la quale lo spettacolo non sarebbe andato avanti; in fondo lei era il motivo per cui si trovavano tutti lì. Minah però non si sarebbe accontentata solo di quello, il suo cuore ardeva del desiderio di ambire a molto di più, bramava per fare follie quel giorno. Senza farlo apposta, come se i due partner avessero percepito i pensieri di lei, Faust adocchiò Morgana come a darle un segnale e quest'ultima rispose con le sue mani che andarono a scendere dai seni di Minah giù fino al suo addome prima di staccarsi e andare a prendere il bordo dei calzoni di Faust iniziando a slacciarli.
    Minah aveva già tastato la sagoma del membro dell'uomo con la sua gamba prima, sapeva che si trattava di una bestia mastodontica, ma vederlo quando l'indumento calò liberando il suo sesso era un'altra cosa. Lo sguardo di Minah rimaso a fissarlo per secondi, una cosa come quella non l'aveva mai vista prima. Faust di suo era un omone grande e grosso, ma quell'arnese di carne che si portava appresso era tutt'altro che proporzionato; diavolo, arrivava con la punta fino alle tette di Minah!
    "Cazzo...ci spacchi le noci con quel coso?" fu il primo commento a freddo, spontaneo della ragazza quando distolse lo sguardo da quella cappella pulsante che puntava contro il suo viso rivolgendosi direattamente al proprietario. Minah era stupita e non ci provava nemmeno a nasconderlo, ma era una sopresa lieta, i suoi occhi brillavano di desiderio ancora più di prima e non ebbe da ridire né si oppose fisicamente quando Faust le strappò via gli abiti, in maniera molto irruenta anche, denudadonla completamente, facendo mostrare il fisico provocante della escort ai presenti.
    Faust a quel punto non seppe trattenrsi, come dargli torto, e prese per i glutei Minah tirandola in alto verso di sé e sostenendola adesso che stava sollevata, abbracciata al corpo virile di lui e con quel gigantesco pene che si intrometteva fra di loro e trasmettendo alla ragazza tutta la passione e il calore di Fust. Minah sentiva come le vene e la cappella pulsante bramavano di possoderla mentre lei stimolava quell'asta incastrandola fra i suoi morbidi seni. Questo prima che Faust la sollevasse ancora più in alto fino a portare il pube della donna alla stessa quota della sua cappella. A Minah stavano già brillando gli occhi al pensiero che da un momento all'altro quella bestia l'avrebbe penetrata in profondità e si stava preparando mentalmente a riceverla; ma questo ancora non accadde. Faust si limitò a stuzzicarla massaggiando con la punta del pene le grandi labbra di Minah, non che la cosa dispiacesse a questa, semplicemente pensava che fossero passati alla fase successiva.
    In tutto questo tempo Morgana non rimase a braccia incrociate, impassiva ad osservare, entrando anche lei in scena e andando a stuzzicare i sessi di entrambi con la lingua. Partendo dallo scroto e salendo fino a fermarsi all'intimità di Minah, facendola sobbalzare con il corpo per la sensazione di solletico che le stava dando, per poi concludere il suo itinerario al buchetto anale dell'africana, stuzzicandola con sempre maggior bramosia della sua carne,
    "Ooooh!!! Sì! Sì!Sììì!" iniziò a gemere e sbraitare verso il soffitto nel momento in cui Faust e Morgana iniziarono a stimolare le sue parti basse contemporaneamente. Strinse ancora di più la presa delle sue braccia sulla nuca di Faust, con tutta la sua forza, quasi a non curarsi se lo stesse soffocando contro il suo ventre o meno. "Vi prego! Lasciatevi andare! Ah! Dio sì! Datemi-AH! Datemi tutto quello che avete e che volete!" continuò ancora e ancora e avrebbe proseguito nei suoi incitamenti finché uno dei due non avrebbe soddisfatto la sua bramosia. Minah si sentiva davvero all'apice e voleva tutto da loro. Voleva sentire il cazzo di Faust affondare fino al suo utero e riempirlo della sua calda sborra. Voleva la passera di Morgana da leccare finché non avrebbe innaffiato il suo palato di tutto il suo succo.

     
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    Il commento di Minah strappò un sorriso divertito sul volto del non morto, in parte perché in fondo non era così lontano dalla realtà. Se però la venere nera non avesse accompagnato quel commento ad uno sguardo di ammirazione sarebbe rimasto molto deluso, dato che probabilmente quella verga non si sarebbe rivelata un dono gradito. E invece eccola lì, ammirata e desiderata dalla loro ospite come un vero e proprio miracolo di perversione. Lo sguardo languido di Minah ripagava ampiamente l'attesa. La sentì vibrare sempre più impaziente mentre, stretta tra le braccia del non morto, bramava quella verga che si limitava a stuzzicarla per il momento, gustandosi la performance di Morgana che aveva provocato anche nel corpo del non morto piacevoli sensazioni di impazienza. Non avrebbe saputo resistere oltre se anche la sua adorata studentessa si dedicava a stimolarlo in quel modo. Come al solito era stato fortunato: in compagnia di due donne bellissime, vogliose e insaziabili. Minah iniziò a gridare vogliosa, stringendo il professore tra i suoi seni che in tutta risposta spalancò al bocca ed iniziò a leccarli di nuovo avidamente, impaziente a sua volta di passare alla prossima fase. La supplica della loro nuova compagna di giochi era tutto ciò di cui Thresh aveva bisogno per iniziare.
    Basta pazientare allora... abbandoniamoci alla carne...
    Pronunciò quelle parole col suo profondo e cavernoso tono di voce, parlando direttamente sul petto di Minah come se volesse comunicare direttamente col suo voglioso cuore. La mazza di Thresh si piazzò quindi di fronte all'entrata della venere nera, impaziente di riempirla ed era anche piuttosto evidente dato che pulsava tra le sue grandi labbra come se dovesse esplodere da un momento all'altro. Morgana fece la sua parte, e mentre leccava i grossi testicoli del suo maestro afferrò quell'enorme mazza a circa metà della sua lunghezza, indirizzandola per bene di fronte all'intimità di Mina per poi succhiare più avidamente il testicolo che stringeva tra le labbra, come un preciso e perverso segnale. A quel punto le braccia del non morto si serrarono con forza intorno a lei, spingendola verso il basso così da iniziare ad impalarla. Anche solo la cappella ebbe grandi difficoltà ad entrare, le grandi labbra di Minah si dilatarono completamente e tutto lo spazio fu immensamente occupato. Man mano che quella verga enorme entrava dentro di lei, la donna poteva sentire tutte le vene gonfie che la attraversavano stimolare le sue terminazioni nervose, andando a scavare sempre più a fondo come se volesse arrivare fino al cervello. A metà della sua lunghezza, Thresh aveva già raggiunto le porte dell'utero di Minah, ed iniziò a pulsare su di essa come a voler bussare, per chiedere il permesso, lasciando che la sua gonfia uretra stimolasse la più profonda intimità della loro nuova compagna di giochi.
    Ooohh si... riesci a sentirlo Minah? Percepisci quanto ti desidera? E' il tuo corpo a volerlo, e io desidero accontentarlo. Mi ha accolto e mi stringe, è una carne meravigliosa e non posso più farne a meno... ne voglio di più, voglio assaporarti fino in fondo.
    Parlava perché Minah non dimenticasse mai chi la stava prendendo, perchè quello non era un mero cliente occasionale, quello poteva essere il suo nuovo maestro, e le sue parole dovevano incidersi nella sua mente come marchi a fuoco. La voce di Thresh aveva anche un forte effetto stordente, avrebbe rimosso ogni freno inibitorio della donna, tutta la sua compostezza ,il suo modo di fare elegante e posato, quelle cose non avevano senso per Thresh. Lui voleva la vera Minah, non importava quanto fosse vogliosa, volgare e assolutamente instancabile, voleva fare a pezzi ogni suo dogma per spogliarla perfino della sua stessa carne e assaporarne l'anima. Ora che l'aveva impalata a dovere, i loro sguardi erano di nuovo uno di fronte all'altro e Thresh poteva perdersi nel suo sguardo voglioso, decise quindi di concederle un altro perverso bacio mentre il suo bacino assecondava il movimento delle sue stesse mani, dando il via ad una forte ed intensa penetrazione, lenta solo per poco, dato che ogni affondo sbatteva contro il suo fragile utero, aumentando sempre di più il ritmo dei movimenti. Thresh spalancò la bocca per poterla fiondare sulle labbra di Minah, invase le labbra e la gola con la sua enorme lingua, cercando di strapparle molto più di un semplice gemito, condividendo con lei ogni singola goccia della sua perversione. Stretta tra le sue braccia, Minah avrebbe potuto assaporare non solo la passione del non morto ma anche la sua prestanza, poiché per concederle il massimo del piacere, Thresh stava serrando ogni singola estremità del suo corpo, dando vita ad uno spettacolo di sensualità maschile che Minah aveva assaporato assai di rado. Ogni rumore osceno proveniente dal loro bacio si trasformava in una pulsione più intensa di quella cappella e ogni vena che la circondava, cercando di strapparle tutti i gemiti che celava nella profondità della sua gola.
     
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    "Sì Faust, Morgana...lasciatevi andare...fatemi sentire la vostra carne" sussurrò a bassa voce Minah, ma quanto bastava per essere udita da tutti e due, prima di serrare i denti e reggersi forte attorno al collo di Faust quando questi, con l'aiuto di Morgana, cominciò ad affondare il suo venoso e abnorme pene dentro l'ingresso vaginale di lei. Minah aveva visto con occhi le impressionanti dimensioni, non solo in lunghezza ma anche circonferenza e specialmente della cappella, ma sentire quell'ariete che voleva sfondare i suoi cancelli dava una impressione totalmente diversa; sembrava molto più grande. Che fosse diventato ancora più grosso da quando era scomparso sotto di lei? Dallo sguardo estasiato che quasi sembrava avere dei piccoli cuoricini al posto delle pupille Minah pareva augurarselo. In effetti a casa sua tiene una lista delle cose perverse che vuole realizzare e si aggiorna quando ne scopre di nuove o le realizza; essere posseduta da un cazzo gigante era in elenco.
    Quando finalmente quel gigante di carne penetrò dentro le membra di Minah, ella strinse la testa di Faust su di sé così forte che se fosse stato un essere umano lo avrebbe certamente soffocato; fortunatamente era uno zombie perciò Minah non ebbe scrupoli a trattarlo in quel modo. Ogni istante in cui il cazzo di Tresh andava sempre più a fondo Minah era sempre più sotto sforzo mentre serrava i denti e trattenenva le grida per quel fondo di dolore in mezzo a tutta l'ecstasi del piacere. Fortunatamente per lei aveva una passera piuttosto larga, abituta nel tempo a prendere tanti membri e giocattoli, molti di dimensioni notevoli; fosse stata una fanciulla delicata...
    Le tette di Minah traballavano su e giù a ogni percossa che Tresh le dava, sospingedola verso l'alto per poi farla ricadere su di sé, sul suo membro marmoreo la cui cappella martellava l'ingresso all'utero ad ogni colpo. Minah era troppo distratta da quanta goduria provava in quei momenti per accorgersene subito, ma nonostante lo sentisse chiaramamente che premeva contro il suo utero, il membro di Tresh era a metà della sua lunghezza solamente. Bastò uno sguardo verso il basso per farle dilatare le pupille. C'era poco da fare, ogni volta che vedeva quel sesso lei assumeva un'espressione di lieta sorpresa in volto. Questa volta però era diverso, questa volta provava una certa ebrezza a sapere che una cosa così enorme la stava scopando, che non era tutto dentro. La cosa che più la elettrizzava in quel momento era scoprire cosa sarebbe accaduto, cosa avrebbe provato il suo corpo e cosa avrebbe sentito la sua mente se si fosse lasciata andare a peso morto, andando ad affondare fino a toccare con il suo sedere lo scroto di Tresh. Un pensiero che un po' la spaventava a dire il vero, quasi coem se il membro di Faust fose un palo appuntito e che l'unica cosa a salvara dall'impalamento fosse lui che la sorreggieva.
    Sì! Sì! Sììì! Padron Faust! Il mio corpo ti brama! Brama il tuo cazzo! Prendimi di più! AH! Più a fondo! Più...Aaah fondo! Fammelo sentire nell'utero! Lo voglio dentro l'utero! Lo voglio tutto den....TRO!!!" Rispose gemente alle provocazioni di Tresh, gridando e arrossando per l'eccitazione e lo sforozo come la troia che era, prima di accettare le labbra succolente dell'uomo che la esortavano a scambiarsi un altro bacio appassionato. Minah le piaceva giocare sopratutto con la lingua e con le sue labbra afferrò e trascinò fuori dalla bocca quella di lui, iniziando un giochino infantile leccandola con la sua di lingua, come fosse una caramella zuccherata, senza curarsi minimamtente del filo di bava che colava dalle loro punte e andò a posarsi nel mezzo die loro petti unit come due fiammiferi che, se legati assieme, formavano una fiamma più grossa e calda.

     
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    Se Minah aveva fame di cazzi giganti, non aveva che da chiedere visto che Thresh poteva darle anche molto più di ciò che stava assaporando. Come se non fosse già sufficiente, no? Con quella cappella così gonfia e venosa che divenne perfettamente evidente il suo percorso dentro la donna dato che la pancia si deformava a causa delle estreme dimensioni del non morto. La sua carne era molto più che piena, e il non morto voleva dargliene ancora di più. Per quanto quella figa fosse addestrata e non decisamente piccola, Thresh la stava comunque mettendo estremamente alla prova viste le sue immani dimensioni, e le vene che ricoprivano il suo cazzo pulsavano così forte da riempire qualsiasi vuoto lasciato nella sua deliziosa intimità, rendendo tutto infinitamente più estremo, perverso e piacevole. Superata la soglia del dolore, a Minah non sarebbe rimasto nulla se non il piacere. Nonostante questo però, Minah non esitava a muoversi per assecondare i movimenti del non morto, impaziente di provarne ancora. La sua fame di perversione era estasiante, questo pensava Thresh e questo pensava anche Morgana, entrambi estremamente affascinati da quanto piacere potesse accogliere Minah dentro di sé. Non si erano sbagliati sul suo conto, era molto più che speciale... era unica.
    Sei così ingorda Minah... ma sei anche troppo affascinante per resisterti, non so proprio come ignorare una richiesta tanto spassionata...
    Commentò, dopo la sua spettacolare e lasciva richiesta. Come avrebbe potuto ignorarla? Morgana al solo sentire quelle parole di pura perversione si lasciò sfuggire un gemito rumoroso ed impaziente, non vedeva l'ora di unirsi alla loro festa e sicuramente ne avrebbe goduto immensamente, ma sapeva quanto fosse importante per il professore la giusta introduzione, e in quel caso si stava presentando molto più che bene. Era certa che sarebbero riusciti a far innamorare Minah del suo nuovo ruolo. A quel punto, Thresh mise fine una volta per tutte al loro bacio, ma lo fece bruscamente così che la loro saliva potesse grondare ampiamente tra i petti e i sessi dei due amanti, scendendo fin sul volto dell'eccitatissima Morgana. Con una spinta più forte il professore si posizionò davanti all'utero, e d iniziò a spingere, ma stavolta invece di tornare indietro andò più a fondo, spalancando la sua più profonda intimità e facendo sbattere la cappella mostruosa che aveva piantato dentro di lei contro una carne tanto delicata da renderla evidente sotto la pelle del suo ventre, spingendola in un nuovo piano dell'inferno, pronta a farla risalire verso il paradiso. Morgana si sollevò di nuovo verso di lei, stringendola per le spalle, stavolta però le mani della studentessa non accarezzarono i seni della venere nera, ma il ventre dove i segni del cazzo di Thresh erano estremamente evidenti.
    Che invidia... poterlo sentire così a fondo... mi sto eccitando da matti... e chissà come deve essere piacevole riempire questa figa... professore sei davvero un bastardo, come puoi non condividere con me questa dea!?
    Morgana era chiaramente fuori di sé per l'eccitazione, ma non avrebbe fatto una sola mossa senza l'autorizzazione del professore. Thresh era divertito da quelle lamentele, ma non disse nulla: troppo impegnato a scoparsi quell'utero voglioso che stava letteralmente stracciando in due. Ora finalmente Minah poteva gustarsi i grossi e virili testicoli del non morto che sbattevano sulle sue natiche ogni volta che affondava quell'enorme cazzo dentro di lei, come se volessero scandire un ritmo perverso e irrefrenabile. Thresh allora girò la palla alla sua nuova compagna di giochi, chiedendo a lei cosa farne della sua studentessa.
    Mia cara... ti piacerebbe se lasciassimo la possibilità anche alla piccola e dolce Morgana di divertirsi con noi?
    Allargò un ampio e perverso sorriso, continuando a fotterla sempre più forte, facendole sentire quanto grosso e pulsante potesse divenire quel bastone del piacere.
     
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    Ed eccolo che arrivava finalmente. Il grosso cazzo di Tresh lo sentiva esercitare una grande pressione dentro di sé, lo sentiva premere contro la stretta parete uterina dove quasi nessun fallo, di carne e sangue o sintetico che fosse, era mai arrivato per compiacere Minah. Ma maestro Tresh sì, ci era riuscito e adesso la stava pompando ancora più duramente e la cosa a Minah piaceva, le piaceva molto. Nonostante stesse lacrimando dagli occhi per il dolore improvviso, nonostante la strisciolina di sangue che stava colando fuori dalla sua passera lungo quello che era rimasto ancora all'esterno del maschio di Tresh, Minah era felice.
    Con ogni probabilità quel sangue era una conseguenza della forzatura di Tresh, una frizione accidentale lungo le pareti dell'ingresso per la camera dell'utero che qualsiasi disegno di anatomia mostra essere il punto più stretto, il collo di bottiglia prima dell'ambiente dove il miracolo della vita prende forma. Ma a Minah non gliene importava un fico secco. Il suo corpo mostrava dolore, le sue lacrime mostravano la reazione fisiologica al dolore, ma la sua mente è succube del suo istinto e il suo istinto parla solo attraverso il piacere carnale e della violenza. La sua espressione in viso lo dimostrava chiaramente e se quello non fosse bastato a farlo capire bastava sentirla imprecare e godere allo stesso tempo. "DIIIOOO!! dio sì! È arrivato! È in fondo! Lo sento nell'utero! Scovami Vaestro! Agh ah! svovavi va viga agvahvah! Ah-ah-ah!" riuscì a dire poche parole prima di cominciare a blaterarle confuse e mischiate dalla sua volgia irrefrenabile di gridare per il piacere che le scorreva in corpo.
    In tutto quel casino Minah non si era nemmeno accorta del brontolio di Morgana, della sua voglia di partecipare più a fondo nella cosa e fu solo quando Tresh le chiese cosa fare di lei che Minah, senza dire una parola, come poteva farlo in quello stato, annuì con la testa. Mollò la presa di una mano sul collo dell'uomo per fare cenno a Morgana di alzarsi in piedi, di fianco a lei. Se la studentessa avesse obbedito al comando Minah non avrebbe perso un attimo ad arraffarla con improvvisa irruenza per uno dei suoi seni, cominciando a massaggiarglielo usando tutto il suo palmo, facendo dei movimenti rotatori in senso orario e di tanto in tanto pizziccando con le dita il suo capezzolo. In un momento di calma, quando Tresh rallentò il suo amplesso sulla passera di Minah, questa come una vera servitrice del maestro chiese "Aaah...padrone Faust...io-ah!...Io vorrei tanto raggiungere con mano la figa di Morgana. Potrebbe sedersi sulla poltrona dietro di lei? La supplico padrone..." domandò con tono servile e quanto di più calmo poteva permettersi dopo tutto quello che aveva subito.
    Se padron Faust avesse acconsentito e si fosse seduto sulla poltroncina dietro di lui, naturalmente con Minah ancora a cavalcare il suo imponenete cazzone, la escort avrebbe trascinato nel movimento la mano che stava sul seno di Morgana, per andare giù fino ad infilarla nelle vesti che nascondevano il suo pube e aspettandosi di trovare una passera bagnatissima pronta per essere stuzzicata...non di certo un altro membro maschile.

     
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    Le lacrime di Minah sul suo volto erano una vera e propria opera d'arte per Thresh, la sofferenza più pura su un volto che non ha sorrisi o espressioni se non per il piacere, il perfetto equilibrio, laddove il corpo si spezza e smette di ragionare come un misero essere umano, e ascende allo status di divinità, trasformandosi in pura lussuria. Sentiva chiaramente il sangue di Minah scivolare sulla sua verga, una sensazione meravigliosa, pura, incontaminata, il non morto era così esaltato da tutto questo che non riuscì a contenere la gioia, e inevitabilmente smise di trattenere il suo membro, dando qualche pulsione più intensa e calda, come se si stesse allargando ancora, come se potesse esplodere da un momento all'altro. La sua espressione si trasformò in sfogo, il sfogo in canto, una sequenza di parole che più perdevano di senso, più diventavano piacevoli perché Minah stava finalmente entrando in un mondo fatto puramente di piacere, non c'era più spazio per lei nella logica e nelle regole, tutto quello che desiderava era il piacere assoluto, e la verga che ora la stava fottendo con forza fin dentro la sua più profonda intimità parlava chiaramente, esprimeva quella volontà di darle esattamente ciò che voleva. E le parole non servirono neanche per rispondere a Morgana, che osservò la cedevole Minah acconsentire alla sua unione in quella danza perversa con un semplice e perverso cenno, chiedendo addirittura a Thresh di assaporare la sua figa. In quel momento, Morgana allargò le labbra in un perverso ghigno di soddisfazione, era divertita da quella richiesta. Così come Thresh ovviamente. Le concesse il tempo di assaporare il seno della ragazza, Morgana piegò la schiena all'indietro per concederle la sua carne ed eccitarsi, Minah avrebbe potuto assaporare quanto turgidi e vogliosi erano i capezzoli di quella giovane studentessa, la desiderava davvero un sacco e i versi che le scivolarono fuori dalle labbra esprimevano chiaramente il concetto. Thresh a quel punto acconsentì con un cenno, e mentre si avvicinava alla poltrona per sedersi, concedeva a Minah una stimolazione diversa: la fece roteare lentamente sul suo membro, senza mai smettere di violarla ma rallentando di molto il ritmo, così oltre al pistone che stava provando nella profondità della sua carne, la venere nera avrebbe percepito anche la torsione, un pò come se le sue interiora venissero martoriate e torturate dall'interno con l'intento di essere strappate. Ancora una volta, il dolore che si trasformava in piacere. A quel punto Minah era seduta sul cazzo di Thresh, rivolta verso Morgana e dando la schiena al professore, che nel mentre si era accomodato sulla poltrona. Minah scese tra le cosce di Morgana ma appena arrivò alla sua intimità, la studentessa liberò quella parte del corpo dalla tuta in lattice, scoprendo il suo membro virile perfettamente eretto ed eccitato da morire. Morgana non era assolutamente dotata come il professore, ma aveva una verga decisamente più massiccia di qualsiasi altro uomo normale Minah avesse mai incontrato. Il volto di Morgana divenne rosso, ma sulla sua espressione c'era un sorriso perverso.
    Mi spiace... ti ho ingannata... ma quello che voglio è scoparti anche io... voglio che succhi il mio cazzo!
    E prima che Minah potesse anche solo replicare, Morgana avrebbe afferrato il suo capo e i suoi capelli con forza, spingendola verso il basso così da poterla obbligare a prendere quella verga completamente in bocca, spingendola se necessario così che non avesse scelta. In quel modo Minah sarebbe stata riempita contemporaneamente in due orifizi, e mentre Morgana le serbava quell'umiliante trattamento, Thresh accentuò il concetto sollevando la mano destra così da lasciarle un vistoso segno a seguito di un possente schiaffo sulla natica destra, quell oche serviva per tenerla assolutamente sveglia e cosciente.
     
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    Padron Faust fece un cenno per acconsentire alla richiesta di Minah e si sedette, tenendo lei sempre sul suo sesso da cavalcare, sopra la poltroncina che stava alle sue spalle. Contemporaneamente a quell'azione Faust letteralmente ruotò Minah come se fosse il tappo di una bottiglia su se stessa, in modo che alla fine le desse la schiena e con il volto rivolto verso Morgana, che nel frattempo si era spostata per mettersi in piedi di fronte a lei. Inutile dire che spostare Minah in quel modo non era facile come svitare il tappo di una bottiglia, ogni minimo movimento per girarla le affannava il respiro a causa del membro ingombrante di Faust che dentro il canale vaginale strusciava contro le pareti e aumentava la secrezione di umori. Una sensazione strana, curiosa ma anche allettante per Minah.
    In quella posizione Faust riprese a farla godere questa volta roteando come le eliche di un elicottero il bacino della donna, oltre che a continuare il calssico moviemnto su e giù anche se questa volta era più contenuto. Naturalmente Minah riprese a gemere e ad emettere suoni di goduria dalla sua bocca, cose che non le impedì di perseguire il suo obiettivo nascosto in mezzo alle gambe di Morgana, proprio davanti a sé.
    Quest'ultima si spogliò dell'indumento in lattice che la soffocava dal mondo esterno, mostrando finalmente ciò che aveva in serbo per Minah...e non era una vagina. La escort tese gli occhi per la sorpresa e aprì la boccuccia. Non che una donna col pene non l'avesse mai vista prima, ma non si aspettava che Morgana fosse provvista di quell'organo, e che organo. Un membro totalemnte eretto e duro come marmo, con le vene sporgenti, proprio come quello di Faust tranne per le dimensioni che nel caso di Morgana erano decisametne più modeste. Nemmeno il tempo di commentare quello che aveva di fronte allo sguardo che Minah fu presa di forza per i capelli dalla studentessa e spinta verso quel meraviglioso arnese di carne. Inizialmente Minah si fece guidare dalle mani irruente di Morgana, lasciandole il controllo per darle la soddisfazione di sentirsi dominatrce su di lei. Col progredire del tempo però e capito il ritmo della ragazza futanari, Minah si adeguò con i movimenti andando avanti e indietro con la testa alla velocità impostata. Non solo, andò anche più a fondo facendo colare la cappella della ragazza giù fin quasi alle tonsille, naturalmente provocando qualche accenno di conato di vomito che alla fine non era niente di più di una fuoriuscita sostanziosa di saliva da parte di Minah. La lingua slinguazzava per bene il prepuzio e ne assorbiva ogni singola goccia di umori che faceva uscire fuori, cosa che Minah ingoiava con avidità e rumori di deglutimento assolutamente perversi, udibili da tutti i presenti.
    Ed eccola lì, Minah la escort, Minah la troia, Minah la ninfomane che lo prendeva davanti e dietro con grande insaziabilità, con gli occhi lacrimanti ma l'espressione beata e felice, i suoni della bocca volgari di un pompino fatto a regola d'arte e la sua esaltazione con la voce soffocata a ogni affondo del cazzo di Faus e a ogni su percossa sul bel culone nero dell'africana. Minah si sentiva in paradiso in quel momento e avrebbe voluto tanto che fosse un momento di durata eterna.

     
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    Girare la venere nera su quel cazzo enorme fu come spremere un delizioso frutto fatto di umori femminili e grida perverse, che meravigliosa sensazione, Thresh adorava trasformarsi in uno strumento di puro piacere. Le grida di Minah si fecero più forti, e così anche le pulsazioni della cappella e delle vene che componevano quella mazza enorme, un pò come se il suo ritmo si adattasse a quello della donna, alla ricerca del piacere perfetto. Era giunto il momento della verità per la loro ospite, e quando scoprì la verità su Morgana, Thresh poté gustarsi la sua espressione e il suo respiro scoprendo la verità che si nascondeva tra le gambe della sua studentessa.
    Non preoccuparti, ti farò godere comunque! Mi piace usare questo affare per far godere gli altri!
    In un primo momento fu Morgana a dirigere l'orchestra della gola di Minah, in modo che desse la giusta soddisfazione all'allieva del professore, ma quando quella donna capì come doveva muoversi, prese il ritmo e ridusse il lavoro delle mani di Morgana al minimo, facendo si che potesse gustarsi la situazione al massimo senza ulteriori sforzi, cosa che fece balzare i suoi piedi sulle punte, mentre la schiena e il collo si inarcavano, liberando un fortissimo e lunghissimo fiato di piacere.
    Si... si! SIH! Lo sapevo! Lo sapevo che era unica! Nonostante io la stia soffocando mentre il cazzo del professore la squarcia in due, ancora vuole la sua parte! Ancora vuole perdersi nel desiderio! Sei unica!
    I suoi rumori osceni, i conati per le penetrazioni più estreme, le leccate che rubavano ogni piccola goccia di presperma, facevano contorcere Morgana di un malsano piacere, oramai persa del tutto in una follia di gemiti e risate sconnesse. Era totalmente impazzita per il piacere e non riusciva più a smettere di muoversi, continuò a scopare la bocca e la gola di Minah senza mai fermarsi, cercando di seguire anche il ritmo del professore. Thresh osservava e si gustava quello spettacolo in prima persona, non smetteva mai di muoversi dentro Minah e continuava a spingere dentro di lei con movimenti sempre più intensi e decisi, ma vista la beatitudine con cui stavano assaporando quel momento, perché non coronarlo con un orgasmo tanto per iniziare? Minah non poteva immaginare quanto potessero andare avanti anche dopo molteplici orgasmi, quindi le avrebbero dato un assaggio di ciò che potevano fare giusto come regalo di inizio.
    Non farla aspettare mia cara... vuole i nostri doni... concediamole la pace dei sensi... solo la prima di questa lunga giornata...
    Pronunciò quelle parole per far capire a Minah che era solamente l'inizio, ma detto questo lui e Morgana aumentarono intensamente il ritmo delle penetrazioni, diventando sincronizzati e probabilmente togliendole le forze e il respiro. La portarono al limite, quasi allo svenimento, poi con una spinta più forte i loro corpi chiusero le distanze, e mentre Morgana e Thresh si piegavano in avanti per potersi scambiare un piccolo e veloce bacio, i loro membri iniziarono finalmente a sfogare l'orgasmo. Thresh si trattenne, non voleva riempirla completamente da subito, avrebbe potuto deformarle lo stomaco ma preferì contenersi, concedendole semplicemente un potentissimo ed incredibilmente denso orgasmo direttamente nell'utero. Thresh era perfettamente fertile, anche se non nella maniera più sana possibile, ma questo Minah lo avrebbe scoperto a tempo debito, per ora avrebbe semplicemente sentito il suo seme invaderla in numerosi fiotti fino a farla traboccare ampiamente, mentre quella verga mostruosa tremava e pulsava più forte di prima. Morgana invece non provò neanche a contenersi, iniziò a venire copiosamente dentro la sua gola, allargandola ad ogni spinta a causa dell'immensa quantità di seme che stava perdendo. Fiotto dopo fiotto, Minah avrebbe potuto sentire che il seme di Morgana non era solo più denso del normale, ma aveva un sapore diverso, una misteriosa energia che avrebbe iniziato ad invadere il corpo della venere Nera, come se volesse prepararla a ciò che stava per succedere. Quando entrambi furono completamente appagati da quell'orgasmo, Morgana lasciò andare Minah dalla sua presa, permettendole di rialzarsi mentre il professore la prendeva per il collo, tirandola a sé così che potesse trovare un caldo e comodo rifugio sul suo petto. Non le avrebbe permesso di togliersi quella verga enorme dalla figa, voleva continuare a restare lì dentro, perché in fondo non era che l'inizio. Anche Morgana si leccava le labbra mentre le mani serravano l'enorme membro sporco di saliva e umori ancora perfettamente eccitato, intenta a masturbarlo impaziente di continuare.
    Temo che Morgana sia ancora molto eccitata mia cara... pensi di essere all'altezza della sua perversione? Basta un cenno, e ne avrai ancora...
    Anche solo con la minima risposta, quella perversa tortura sarebbe continuata, dato che quello non era che un banale inizio. Thresh e Morgana avevano ancora molto da mostrarle.
     
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    Minah era totalmente priva di ogni ragionamento oramai. La sua mente vagava nella foresa stracolma di frutti della passione che i suoi due partner le avevano mostrato con i loro corpi. Zero pensieri e zero preoccupazioni in testa, svuotata per essere riempita letteralmente dal quel vistoso cazzo di Morgana che si addentrava fino alla gola, seguendo i ritmi dettati dall'altro cazzo, quello di padron Faust che non aveva mai cessato, nemmeno per un secondo, di sfondarle la figa sù fino all'utero che rilasciava cascate di umori a non finire sui suoi testicoli. Era davvero una visione perversa, Minah stessa si sentiva niente di più di un buco da essere riempita di calda sborra; la cosa la eccitava a dir poco.
    Le sue aspettative furono esaudite quando finalmente i due, quasi in contemporanea, piegarono in avanti i loro bacini verso i rispettivi orifizi della puttana color ebano che tenevano occupati dai loro lunghi e voluminosi sessi, rilasciando come idranti una quantità spropositata di succolento sperma, inondando il palato e l'utero fino a gonfiarli come palloncini. Lo stomaco, già deformato dalla grossa mazza di Faust, si allargò ulteriormente e anche le guance si arrotondarono all'improvviso dando un'apparenza del viso di Minah quasi buffa agli occhi di Morgana.
    Per Minah d'altro canto quella esperienza le ricordava troppo quella passata con Gil e tutti i suoi amichetti nel suo appartamento. Sborra, sentiva solo la parola sborra nella sua testa prima di sentirsi improvvisamente debole di fisico a causa delle pressione a cui fu sottoposta. Eppure, nonostante tutto, sul suo volto rimase l'espressione di una che aveva appena trascorso la giornata migliore della sua vita, anche quando tutto si concluse e per recuperare un po' di forze si fece accompagnare dalla mano di padron Faust verso il suo corpo palestrato, come fosse una calda poltrona su cui bearsi.
    Dalla prospettiva di Morgana, in piedi davanti a loro, si poteva osservare tutta la volgarità di quella scena. Una puttana nera stravvacata sopra Faust e il cui immenso cazzo era ancora nascosto dentro la sua passera e da cui uscivano fiotti di sperma che Minah cercava di recuperare con una mano per spalmarli sul suo addome e sulle sue tette. Diverso era il caso del suo bel visino, stranamente pulito. Qualunque donna normale avrebbe risputato tutta quella quantità di sborra che Morgana aveva rilasciato in lei; ma da quando Minah era una donna normale? Per ammssione stessa di Morgana era "unica" e Minah lo aveva ingoiato avidamente tutto il suo prezioso succo bianco e denso come yogurt. Bhé in realtà non proprio tutto. Minah allungò l'altra mano libera per afferrare Morgana per un braccio o, se ci arrivava, per una tetta, e le diede un forte strattone per tirarla su di sé fino a farla sedere sulle sue gambe ben divaricate in modo che anche Morgana potesse sentire con il suo bacino i testicoli di Faust.
    Senza perdere tempo o concederle parola o tregua, come Morgana aveva fatto con lei del resto, Minah le strappò via un bacio pieno di passione, ma sopratutto pieno di calda sborra. Morgana avrebbe intuito subito che ne aveva conservata una certa quantità dentro il suo palato e che adesso glielo stava passando con l'aiuto della lingua dentro al suo di palato. Minah mantenne la prese dietro la nuca di Morgana per obbligarla a subire il suo atto di passione, assicurandosi anche che lo potesse vedere anche Faust dietro di lei; tutto per rendere piacevole al massimo la cosa per tutti e tre.
    Quando l'ultima goccia di sperma fu passata all'altra bocca Minah staccò le labbra per potersele leccare e con uno sguardo da felino si rivolse a Morgana. "Ingoia tutto cara. Cosa si prova a saziarsi della propria sborra?" Si avvicinò poi all'orecchio della ragazza e, con un tono più sensuale e intimo ma che fosse udibile anche da Faust, chiese "o forse lo avevi già fatto in passato?"

     
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    Le espressioni, i suoni e i versi che venivano dal corpo di Minah erano fantastiche e indescrivibili, Thresh e Morgana si stavano letteralmente beando di uno spettacolo unico e che effettivamente più che saziarli li rendeva impazienti di provare ancora e ancora, fino a scoprire qual'era il limite ultimo di Minah. In particolare Morgana poteva ammirarla nella sua interezza, la fissava con invidia mentre se ne stava impalata dal cazzo di Thresh, intenta a ricoprirsi il corpo di tutto lo sperma in eccesso che traboccava dalla sua carne. come una fontana di pura vita. Che spettacolo magnifico, ne rimase completamente ipnotizzata, la perversione di quella venere nera era irrefrenabile e proprio quell'ipnosi le fu letale, perché Minah ne approfittò per coglierla di sorpresa, tirandola a sé e facendo in modo che finisse totalmente in balia dei corpi dei due amanti ancora uniti. Colta alla sprovvista ed ancora eccitata, la ragazza non riuscì ad opporsi a quel bacio e seppur ci avesse provato con davvero scarso impegno, fu costretta a riprendersi una parte del suo densissimo e caldo seme, ammorbidito dalla lingua e dalle labbra di Minah che resero tutto molto più piacevole. Il suo gridolino di disappunto si trasformò lentamente in un lungo verso di piacere mentre i suoi occhi si ribaltavano e il suo corpo si eccitava sempre di più, si era rivelata un'esperienza estremamente piacevole. E Thresh ovviamente non aveva perso un solo istante di quel momento, lasciando intendere a Minah che quello spettacolo gli piaceva, semplicemente pulsando intensamente dentro di lei, come una sorta di applauso interno che aveva il compito di elogiare tanta iniziativa.
    Si lo ammetto... a volte bevo la mia stessa sborra, ma perché è il dono che mi ha fatto il professore, non posso farne a meno... adesso però mi hai eccitata di nuovo!
    Morgana si strappò di colpo da lei, allontanandosi di un passo, e Minah avrebbe potuto notare qualcosa di molto particolare: il seme che lei stessa le aveva donato era perfettamente visibile attraverso il suo corpo, come un brillante liquido che scendeva fino a scomparire, venendo assorbito totalmente dal suo fisico. Al termine dell'assorbimento, il membro di Morgana divenne leggermente più grande e gonfio, il tutto sotto lo sguardo divertito di Morgana.
    Sevi sapere mia cara che posso distillare un liquido particolare che può giacere nel corpo delle persone per molto tempo, e mescolarsi alla sua saliva e allo sperma perché no. Questo ha effetti molto interessanti in situazioni come queste, ma immagino lo scoprirai da sola...
    Cosa voleva dire? Semplice, Minah non doveva far altro che guardare anche il suo di corpo, perché aveva subito lo stesso destino di Morgana, ma con effetti diversi: il suo seno crebbe di un paio di taglie, diventando molto più morbido, e così anche il resto della sua carne. Avvicinandosi, Morgana allungò l'indice verso la sua intimità, ma dato che era occupata praticamente del tutto dal cazzo di Thresh, dovette ripiegare verso un altro buco: l'uretra. Che normalmente non si sarebbe aperto con facilità, ma probabilmente grazie al seme di Morgana, ora Minah poteva vedere quello strettissimo buchino divaricarsi quanto bastava per permettere alla ragazza davanti a lei di piazzarci la sua enorme verga davanti. Era comunque troppo stretto per ospitare facilmente quel grosso cazzo, ma questo ovviamente non era un motivo per desistere.
    Vuoi una sfida con me? Allora vediamo quanto riesco a farti gridare!
    Morgana era eccitata e motivata, non esitò a violare quello strettissimo anfratto per iniziare a far compagnia al professore mentre possedevano la loro nuova compagna di giochi, e con lei anche Thresh riprese a muoversi nella carne di Minah, dando iniziò al secondo round del loro valzer perverso.
     
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    Mentre Minah limonava con la bocca di Morgana poteva sentire dentro il suo addome come il bel cazzone di padron Faust pulsava come se stesse per scoppiare da un momento all'altro. Pulsava e continuava a far colare fuori i rimasugli dell'eiaculazione fatta pochi secondi prima, tenendo sempre piena e gonfia la sacca uterina della ragazza. Evidentemente a padron Faust eccitava molto vedere come le sue due partner si scambiavano appassionati baci saffici e insieme a quelli lo sperma della stessa Morgana di cui Faust poteva osservare una lieve strisciolina colare fuori dalle loro labbra.
    Faceva bene a eccitarsi e mantenere il suo membro duro e pulsante dentro l'intimità di Minah perché di lì a poco Morgana avrebbe mostrato alla escort di cosa era capace ora che il suo di membro era diventato più grosso. A quanto pare si trovava alla presenza di scienziati pazzi dopo aver sentito la spiegazione di padron Faust sugli strani fenomeni che si stavano verificando sui loro corpi. Le dimensioni del membro di Morgana crebbero sensibilmente facendolo diventare una mazza che Minah non vedeva l'ora di mettere alla prova. Quanto a lei le bastava posare lo sguardo sui suoi seni che si stavano letteralmente gonfiando diventando delle cose mai viste prima. Ogni tetta era grossa almeno due volte la sua testa ed erano diventate morbidissime, come cuscini, ma anche ingombranti e pesanti; Minah doveva farci l'abitudine a questi cambiamenti.
    Morgana era tutto un fuoco, si sentiva provocata da Minah che non nascondeva un sorriso a vederla reagire in quel modo, lo voleva, non vedeva l'ora che anche Morgana entrasse nella mischia con quella sua mazza; ma come si domandava. La sua passera era ovviamente occupata da Faust e il suo ano in quella posizione era irraggiungibile per lei. Che stesse per riandare a ficcarglielo nella sua bella boccuccia e pomparla fino alle tonsille? Oh no, quello che fece era molto più eccitante. Morgana si adagiò sul corpo di Minah chiudendola a sandwich fra lei e Faust e con l'aiuto delle mani iniziò a conficcare la punta del suo pene dentro l'uretra della escort. Un buco stretto, dilatato dagli effetti che la sostanza di Faust stava provocando al corpo di Minah, ma sempre stretto, forse troppo per il pene di Morgana.
    Ma a questa non le importava un fico secco apparentemente, voleva scoparsi la calda intimità di Minah e volela farlo ora. Penetrò con tutte le sue forze, spinse a fondo e ad ogni pressione le grida di Minah si facevano più intense. Era dolore, vero dolore quello che stava sentendo, e anche se in quel momento la sua faccia dimostrava ben altro dentro di lei godeva, godeva come una masochista; peggio di una masochista forse. Sembrava che da un momento all'altro lì sotto dove c'era l'assedio per la sua passera tutto stesse per strapparsi e il sangue si sarebbe riversato a fiumi; ma non accadde. Morgana portò tutto il suo membro dentro di lei e insieme a padron Faust cominciarono a muoversi e a pompare. Le grida di dolore furono presto sostituite da grida di piacere e invece del sangue dalla sua passera colarono i suoi piacevoli umori che andarono a riversarsi e a tenere lubrificati i membri dei due partner.
    Due cazzi enormi la stavano scopando nello stesso punto e Minah invece di sorprendersi per come la sua pancia riuscisse a contenere quei due affari invece di scoppiare, gemeva e assecondava i movimenti dei due. La sua faccia arrossata osservava come i seni di Morgana traballavano sopra di lei per le continue spinte e ritrazioni che faceva fare al suo cazzo e non poté trattenersi dall'afferrarne uno con la mano e tirarselo a sé. Lo portò in prossimità della sua bocca e iniziò a succhiare dal capezzolo come una bambina avida del latte della madre. Con l'altra mano invece andò a cercare quella di padron di Faust per portarla su una delle sue tette diventate appena giganti ed esortarlo a massaggiarle e stuzzicarle come un vero uomo sapeva fare.

     
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    Le grida di Minah furono il carburante che Thresh e Morgana consumarono durante l'amplesso, gustandosi quel momento assieme e soprattutto fecero in modo di non lasciare assolutamente niente al caso. Thresh infatti afferrò gli enormi seni di Minah, nonostante tutto le sue grosse mani riuscivano ancora a farle sentire quanto possente fosse quell'uomo, e stringendole i capezzoli tra le dita rivelò che questi erano diventati morbidi quanto la sua intimità, facili da dilatare e ovviamente anche da penetrare. Morgana invece si gettò letteralmente addosso a lei, afferrandole le gambe da sotto le cosce per costringerla ad allargarle e sollevare il più possibile, in modo da avere completamente a disposizione la sua intimità e offrendole allo stesso tempo i suoi prosperosi seni, così che potesse succhiarli mentre veniva pompata a dovere. Lo scenario era perfetto, ora non restava che godere.
    Questa puttana è fantastica! Guarda come accoglie il mio cazzo nonostante non sia il buco giusto! Lo vuole da morire, e non sta dicendo nulla per i suoi capezzoli! Professore, è fantastica, la adoro! Avanti, succhiamo di più le tette, fammi godere!
    Morgana aveva oramai risvegliato i suoi istinti più perversi e non riusciva più a trattenersi, iniziò a pompare dentro lo strettissimo orifizio di Minah cercando di strapparle gemiti sempre più forti, punzecchiando il membro del professore che in quel momento confinava con lei in quella carne divenuta oramai strettissima. I movimenti di Thresh erano meno frenetici ma più decisi, continuava ad affondare fino in fondo dando più rilevanza a come pulsava la sua enorme verga piuttosto che con quanta forza la penetrava, anche perché altrimenti avrebbe dovuto togliere a Morgana tutto il divertimento vista la sua notevolmente superiore forza e stazza. Questo non gli impedì però di torturarla a dovere, infilando sempre più a fondo le sue virili dita dentro i capezzoli della venere nera, girando le dita e allargandole in modo da stimolarla in quanti più modi possibili, muovendo le mani come se stesse suonando un'armonica così da non stimolare solo i capezzoli ma anche i seni per intero. Essendo vicinissimo alle due, Thresh non esitò ad afferrare tra i denti il capezzolo di Morgana che confinava con quello che Minah stava già gustando, rendendo perfetto quel quadro di perversione.
    Vuoi assaporare altro piacere dentro di te mia cara? Non devi far altro che chiedere... puoi averne quanto ne vuoi...
    Minah si stava perdendo, ma Thresh voleva che fosse assolutamente lucida, altrimenti non avrebbero potuto divertirsi a dovere. Doveva sentirle pronunciare quelle parole così da concederle un altro piacevole orgasmo, quanti ne voleva e quanti ne sarebbero stati necessari per vederla appagata e soprattutto convincerla ad unirsi a loro.
     
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    Mentre i due pompavano i loro abnormi cazzi dentro Minah cominciarono anche ad incitarla a parole. Morgana sembrava totalmente andata di mente, persa nel piacere di commentare quanto Minah fosse fantastica e pregandola di mettere più foga nel succhiarle le tette. Padron Faust, sebbene il suono della sua voce fosse alterato dall'eccitazione, formulò domande abbastanza precise a Minah, se desiderava piaceri più intensi e duraturi.
    Come poteva dire di no a una simile proposta la ragazza. Faust sembrava sapere il fatto suo, non solo perché era affascinante, di bell'aspetto, con una cazzo titanico che sapeva usare, ma anche per via di quella sostanza che aveva citato e che aveva provocato tutto questo. La curioistà di Minah era insaziabile e vogliosa, chissà che altro aveva in serbo per lei, anche per capire se far parte del giro che padron Faust aveva in mente per lei valesse effettivamente la pena di mollare baracca e burattini con il suo lavoro di escort.
    Minah fu costretta a sospendere la "tortura" che stava dando al capezzolo di Morgana per poter rispondere a padron Faust. "Sì! Sì! Siiì! Sì padron Faust! Mostrami il vero piacere! Mostrami di cosa siete capaci! Ah sì! Fa-ah! Facciamo un gioco! L'ultimo che mi riempe di sborra mi può-Ah! Mi scoperà per primo il culo! Vi piace!? Eh!? Lo volete il vostro bel cazzone tutto dentro al mio culetto!? Sì! Solo a pensarci mi-ah! Mi bagna tutta! Tut-taaah!" Le sue ultime parole si consumarono in un grido di piacere mentre sentiva che da dentro la sua intimità schizzò fuori un getto di umori che andò a imbrattare i corpi di Faust e Morgana; un getto particolarmente potente per colpa dei due cazzi che occupavano praticamente tutto lo spazio dentro di lei e che esercitavano una fortissima pressione.
    Superato il momento di ecstasi che la sua passera le aveva riservato Minah riprese a fare quello che stava facendo prima, succhiare il capezzolo a Morgna, questa volta con più vigore di prima, spingendo più verso di lei e stringendo ancora di più coi denti, quasi a volerlo staccare via dalla sua tetta; voleva sentirle dire almeno un "ahia!" o avrebbe continuato ad andare più a fondo e mettere più forza alla mascella finché non lo avrebbe sentito.
    Le piaceva il gioco che aveva proposto ai due. In altre parole era una gara di resistenza fra i due. Vinceva chi si tratteneva più a lungo dal rilasciare la loro calda sborra dentro Minah e in palio c'era il bel buchetto del suo sedere di cioccolato, rimasto ancora inviolato quel giorno. Avrebbero giocato con Minah? E cos'altro aveva in riserva padron Faust da mostrare a Minah? La escort aveva appena squirtato solo al pensiero di sapere cosa le stesse risparmiando per dopo, figurarsi come avrebbe reagito il suo corpo quando il momento sarebbe giunto.

     
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    Mentre quei due continuavano a fotterla come si deve, Minah trovò la lucidità necessaria non solo per rispondere al professore, ma addirittura per proporre un gioco estremamente eccitante, che fece sgranare gli occhi di entrambi. Il volto di Morgana si fece ancora più maniacale, perverso come non mai, Thresh invece accennò un sorrisetto divertito e compiaciuto. Non si era sbagliato... anche nella perversione più totale, la mente di Minah era proiettata verso il piacere. Il suo sentiero, sebbene non ancora illuminato da una lanterna, era già tracciato. Tutto ciò di cui aveva bisogno era una guida e il professore era tutto ciò di cui aveva bisogno. La proposta ebbe pesanti ripercussioni per il corpo di Minah, che sentì subito la differenza dato che entrambe le verghe dentro di lei si ingrossarono come quando due sfidanti a braccio di ferro stringono più forte la presa.
    N-nhooo... questo non è giusto, non vale... io sto già per...
    Morgana era già estremamente eccitata e per quanto si sforzasse non riusciva a smettere di muoversi dentro di lei, inebriata dalla sensazione della carne di Minah che si contorceva intorno a sé. Come se non bastasse, la venere nera e il professore le stavano succhiando il seno dandole piaceri estremamente perversi, facendole sentire i denti e la forza della loro lussuria. Il colpo di grazia era lo spettacolo del professore che giocava col corpo della loro nuova compagna di giochi, e ovviamente pur di vincere Thresh non esitò ad usarlo contro di lei. Iniziò a fare movimenti più ampi col corpo di Minah così da renderlo evidente agli occhi di Morgana, e mentre pulsava più forte dentro quella carne color cioccolato mettendo in evidenza le sue mastodontiche doti, iniziò a fissare negli occhi la sua studentessa, parlandole in maniera profonda. Le sue parole erano come rintocchi di una perversa campana, che rimbombava direttamente in testa.
    Vuoi forse cercare di trattenerti Morgana? Non lo senti quanto ti desidera questo corpo? Come puoi resisterle? Devi riempirla... Minah ti vuole... daglielo... dalle tutto il tuo piacere...
    Continuò a provocarla in quel modo come se la stesse ipnotizzando, ad un tratto il cervello di Morgana si spense e senza che potesse fare altro serrò il ritmo delle penetrazioni rendendole più forti ed intense. Iniziò a venire ma non smise un solo istante di muoversi, riempì l'uretra della sua adorata amante con tutto il seme che aveva in corpo fino a farla traboccare, scoppiando di piacere fino a che non fu così piena che l'enorme fallo eccitato non scivolò fuori da quel delizioso orifizio, mentre Morgana crollava addosso a lei perdendo quasi del tutto le forze e ritrovandosi a respirare affannosamente. Soddisfatto, il professore si decise a fare la sua parte, abbandonando i seni di Minah per afferrare le sue braccia all'altezza delle spalle, spingendola verso il basso in modo da impalarla completamente con la sua verga enorme e pulsante. Anche lui iniziò a venire dentro Minah, ma stavolta non si trattenne minimamente. inondò quella caldissima intimità di densissimo e rovente sperma, facendola traboccare ma gonfiando ben presto la base del suo membro, così che non solo una goccia sfuggisse più alla carne di Minah, così che non poté far altro se non gonfiarsi ,mettendo in evidenza il suo corpo perfetto, pronto a deformarsi per il piacere. Thresh non smise un solo istante di pompare sperma dentro di lei, e lo faceva come se la stesse scopando ancora. Le passò la lingua su un orecchio, lasciandole intendere che aveva ancora perfettamente il controllo della sua mente.
    Sembra proprio che io abbia vinto... riesci a immaginare cosa potrei fare al tuo grosso culo se ci finisse dentro così tanto seme? Non vedo l'ora di scoprirlo...
    Perverso, insaziabile, malato... Thresh l'avrebbe fatta sua ad ogni costo.
     
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    Morgana era eccitatissima, sembrava avere la mente in tilt per tutto quello che stava passando. Il suo cazzo stava assaggiando forse la migliore passera della sua vita e due bocche fameliche le stavano tirando e mordnedo i suoi capezzoli. Padron Faust la stava seducendo con parole seducenti, parlando del corpo di Minah come la cosa migliore che il suo cazzo abbia mai provato. Un vero birbantello, usare le sue arti seduttive per rendere precoce la venuta di Morgana. Anche Minah si sentiva sedotta da quelle parole, ma dalla seduzione si tornò al crudo piacere carnale quando Morgana accellerò i suoi movimenti, mettendoci maggior vigore e impegno nella penetrazione e naturalmente facendo godere ancora di più Minah. Non fu quindi una grande sorpresa quando di lì a poco la sborra di Morgana inondò l'uretra di Minah, portando allo sballo più totale le due donne. Fu inondata da così tanto seme che la studentessa fu costretta a tirare fuori il suo sesso per dare più spazio alla fuoriuscita incontrollata di quella calda e densa sborra che si riversò fuori da quel piccolo buchetto come un lungo e sottile spruzzo di fontanella; sembrava davvero che Minah stesse urinando, anche se quella roba non era pipì, affatto.
    Al finire di quell'amplesso Morgana era visibilmente esausta e si gettò a peso morto sul corpo di Minah, cosa di cui quest'ultima fu molto compiaciuta, tanto da fare in modo che la ragazza potesse usare le sue tette ingigantite come cuscini. Morgana era finita, almeno per il momento, ma Minah e padron Faust non lo erano e questi non aveva mai cessato di scoparsela da sotto. In verità non passò molto tempo dalla sborrata di Morgana a quella di Faust, cosa che giunse quando egli afferrò per le spalle Minah e se la tirò giù verso di sé in modo da allineare il più possibile la linea del suo sensuale corpo con la grossa verga che riprese a pompare una seconda ondata di sperma, tantissimo sperma, molto più della precedente, tanto che l'addome di Minah si gonfiò a tal punto da farla sembrare in stato interessante.
    "Oddio! Sì! Tutta sborra per me! Per la mia figa! Siete il massimo! Aaaah!" riuscì a gridare al celo Minah prima di cadere anche lei a peso morto su padron Faust, ansimando e con la passera che stava facendo delle contrazioni al quanto strane, avendo ancora il grosso pene di Faust infilato dentro e tutta quella sborra bloccata dentro e pronta a schizzare fuori se Faust avesse liberato il passaggio, come della cola agitata dentro una bottiglia. "Allora padron Faust...vuoi prendere subito la ricompensa..." fece per domandare Minah quando riprese a respirare regolarmente, riferendosi ovviamente al suo buco anale. Ma poi interrompe la domanda mentre osservava Morgana appoggiata ancora al suo seno e un'idea attraversò la sua mente, facendola reagire con occhi e sorriso perverso e avvicinandosi il più possibile all'orecchio di Faust per continuare il discorso a una voce così bassa da non far trapelare una sola parola che fosse udibile dalla studentessa. "...oppure facciamo inginocchiare Morgana davanti alla mia figa prima di stapparla dal tuo cazzo? Le facciamo un regalino di consolazione per non aver vinto la sfida." Un'idea perversa, degna delle migliori ninfomani di questo mondo. Minah era abbastanza sicura che padron Faust avrebbe accettato con piacere immenso, ma per stare tranqulla lo fissò con una espressione a metà fra la troietta che godrebbe un mondo a vedere Morgana inghiottire tutta quella sborra che aveva in pancia e un cane, anzi, una cagna obbediente che si aspettava il biscottino dal suo padrone come ricompensa per aver fatta la brava puttanella.

     
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