L'Illusione della Rosa Nera

Per Amaterasu

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    Nome partecipanti: Midna; Dorian Greyback
    Livello partecipanti: 2; 2
    Energia partecipanti: Champion; Master
    Numero di partecipanti: 2
    Livello del Potere: 2; 2
    Abilità Fisiche G1: Gigas 3; Mach 3; Shell 3; Jumper 3; Sense 3; Strike 3; Vision 3; Energy 3; Charge 3
    Abilità Fisiche G2: Gigas 4; Mach 3; Shell 3; Jumper 3; Sense 3; Strike 3; Vision 3; Energy 3; Charge 3
    Tecniche Personali G1: Mirror Distortion; Aleph; Beth; Gimel; Hellcrossing; Hellwalker; Daleth; He
    Tecniche Personali G2: Taglio della Luna Minore; Sacred Land; Light River
    Tecniche Arte Magica ed Occulta G1: Ninjutsu #1, #2, #5, #7, #11, #13, #14, #15, #16, 17, #18, #20; Rinjutsu #1, #2, #8, #9, #11, #13, #14, #15, #16, #18, #20; Goetia #1, #2, #3, #4, #5, #6, #7, #8, #9, #10, #11, #12, #13, #14, #15, #16, #17, #18, #19, #20; Yogami #1, #2, #3, #4, #5, #6, #7, #9, #10
    Tecniche Loto Arte Magica ed Occulta G2: Ninjutsu #2, #10; Rinjutsu #4, #9, #10
    Armi & Equipaggiamento G1: //
    Armi & Equipaggiamento G2: Lycan
    Luogo: Ci troviamo nel parcheggio posto sul retro di un night club, un quadrato avente lato di 20 metri, cintato da un muretto di mattoni alto quasi due metri, fatta eccezione per l'accesso all'ingresso posteriore del locale ed all'ingresso per le macchine nel parcheggio posto sul lato destro.
    Il terreno del parcheggio è composto da asfalto abbastanza nuovo, senza alcuna crepa, con tre file di strisce segnaletiche che delimitano i posti auto: due file sono situate adiacenti al lato nord e sud del parcheggio, mentre la terza fila è situata in mezzo al quadrato.
    I posti auto non sono completamente occupati, fatta eccezione per la fila immediatamente di fronte all'ingresso posteriore del night club e per quella al lato opposto del parcheggio: al centro non vi sono macchine.

    Normalmente quando si tratta di dare la caccia ad un ricercato, Dorian si era abituato ad avere a che fare con brutti ceffi, i classici omaccioni tutto muscoli e niente cervello, quelli che preferiscono utilizzare la forza per infrangere la legge solamente per i propri comodi: insomma, tipi poco raccomandabili, eppure il moro rimane sconcertato di fronte alla foto del manifesto che aveva in mano.
    Inizialmente pensò che si trattasse di uno scherzo, eppure egli si dovette ricredere sentendo le parole del suo informatore, il quale gli diede qualche dritta sul suo bersaglio: si trattava proprio di una bella donna, Ingrid Blackrose, bene o male della stessa età dello spadaccino, ricercata per aver commesso alcuni importanti furti di recente ed altri ulteriori crimini.
    Dorian osservò ripetutamente la foto segnaletica poiché doveva ammettere che era un bel vedere, ma ascoltando con attenzione le parole del suo contatto, intuì che quel fascino era una pericolosa arma che poteva utilizzare sugli uomini: egli non doveva affatto abbassare la guardia e cercare di portare a termine questo compito, nonostante si trattasse di una bella donna.
    Le varie ricerche dello spadaccino lo portarono ad un Night Club situato in un quartiere piuttosto rinomato della capitale londinese, il Black Rose: curioso come il nome di quel posto coincidesse con il cognome di quella ricercata, e facendo qualche domanda ad alcuni clienti del club, Dorian scoprì molte cose in merito a quel posto ed alla donna che cercava.
    Inizialmente il locale era gestito da una signora sulla sessantina d'anni, Miss Chamberlain, da quando ne aveva 18: sotto di lei il Black Rose aveva ottenuto un grande successo, accogliendo i più facoltosi clienti e le migliori donne in circolazione, tra di esse c'era una giovane ma promettente ragazza di nome Ingrid.
    Inizialmente ella fu accolta calorosamente dall'anziana padrona di casa, crescendo sotto la sua ala e diventando in pochi anni una delle migliori ragazze di punta del locale: la giovane Ingrid si prese molti clienti importanti, suscitando l'invidia delle altre spogliarelliste del club, fino al punto che il seme dell'invidia si instillò nei loro animi, germogliando in una fredda notte inverno.
    Con una scusa, due colleghe di Ingrid la lasciarono da sola in un privè, pronta per farle ricevere due importanti clienti: l'espressione sul suo volto fu di puro terrore quando si presentarono otto brutti ceffi, dei veri e propri "gorilla", i quali non persero tempo a stuprarla ed a seviziarla per tutta la notte.
    Una volta che gli auzzini ebbero terminato il loro terribile lavoro, misero sottosopra il locale prima di abbandonarlo, causando numerosi danni: scoprendo che quegli individui erano stati ricevuti da Ingrid, Miss Chamberlain la ritenne responsabile per aver esposto il club a quei pericolosi criminali, cacciandola per strada senza troppi problemi, per la gioia delle ormai ex-colleghe della donna.
    Ella non passò affatto dei bei momenti da quel momento, sia per via dello stupro in piena regola appena subito, sia per aver perso l'unica fonte di sostentamento con quel lavoro: Ingridi iniziò a prostituirsi nei peggiori vicoli per spiccioli e questa storia sembra non aver più nulla da aggiungere, se non fosse per una importante svolta che l'ha portata alla sua situazione attuale.
    In uno di quei vicoli dove aveva appena consumato un altro frustrante rapporto, Ingrid scoprì uno strano artefatto tra i rifiuti e da quel momento la propria vita cambiò: ella venne influenzata da quello scettro che le conferì un intenso e pericoloso potere, alimentando la sua sete di vendetta che si abbatté inizialmente sui carnefici che aveva violentato. Li trovò tutti quanti, uno per uno, e li eliminò, non prima di averli torturati e di aver fatto provare loro la stessa sofferenza che aveva subito lei: dopo quegli otto omicidi, Ingrid cedette completamente al potere di quello scettro e ritornò al Black Rose stuprando a propria volta le sue ex-colleghe che l'avevano incastrata, mentre Miss Chamberlain non resistette allo schock e morì di crepacuore.
    A quel punto il night club divenne di proprietà di Ingrid e grazie anche al suo nuovo potere, riuscì rinnovare il locale ed anche ad ottenere guadagni extra, utilizzando lo scettro per incrementare le entrate nelle proprie finanze: i clienti entravano con le tasche cariche di contanti e se ne andavano praticamente in mutande, ma con un forte e strano desiderio di ritornare in quelle mura, alla Rosa Nera.
    Quella storia doveva finire e Dorian era appartato nel parcheggio di quel locale per cercare di cogliere il momento giusto per fare irruzione e porre fine al regno di quella donna: era ormai passata la mezzanotte da pochi minuti e la luna era alta in cielo, e come aveva previsto, il locale si era animato a giudicare dalle luci soffuse provenienti dalle finestre del club.
    Egli si trovava nell'ultima fila, nascosto tra due macchine con lo sguardo rivolto verso l'ingresso posteriore del night, pronto a cogliere il momento giusto: quella sera Dorian non si sarebbe lasciato fregare dal bell'aspetto di Ingrid, nè dal potere di quel misterioso scettro; presto sarebbe stata fatta giustizia quella notte, a meno che il piano del moro non avesse subito un qualche imprevisto.



    CITAZIONE
    Stato fisico : perfettamente in forma
    Psiche : attento e pronto ad entrare in azione
    Energia : 80/80
    Potere : Non Attivo
    Tecniche :-
    Note : Moonlight (arma derivante dal potere) nel fodero sul fianco sinistro, Lycan (arma personale) nella tasca destra all'interno della giacca con un caricatore da 8 colpi pronto all'uso
     
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    Solo una cosa è peggiore di perdere una delle consorelle a causa di un attacco dei Saggi: veder sparire anche un suo importante cimelio. Le Streghe di Umbra prestano sempre la massima attenzione a questo genere di cose, ma quando Halla venne ritrovata oramai purificata e perduta, del suo scettro magico non c'era traccia, indice che probabilmente era andato perduto molto prima che riuscissero a ritrovarla, probabilmente a causa della battaglia contro i Saggi. La luna non osa scrutare ciò che potrebbero fare gli esseri umani con un simile cimelio tra le mani, essendo incapaci di resistere all'oscurità di Umbra. Midna decise dunque di prendere l'iniziativa, addossandosi la responsabilità di recuperare un così importante cimelio per le sue consorelle e riportare equilibrio in una situazione altrimenti pericolosa. Cercò a lungo, ma riuscì a trovare tutte le informazioni a proposito di chi aveva recuperato quel cimelio. La sua storia, per quanto poco benevola sul finale, aveva in qualche modo colpito Midna che non se la sentì in cuor suo di giudicare male quella donna. I suoi crimini in ogni caso sarebbero stati giudicati dalle leggi umane, e senza lo scettro a proteggerla non avrebbe potuto evitare il suo giusto destino. Midna decise dunque di privare Blackrose dello scettro nella maniera pià silenziosa e misteriosa possibile, e per lei non era assolutamente un trucco difficile. Tutto ciò che doveva fare era intrufolarsi nel locale in un momento in cui lei non c'era, assumendo le sue fattezze. Grazie ai suoi specchi oscuri, confondere la propria immagine era uno scherzo da poco, l'unica vera seccatura era l'abito che per non destare sospetti andava ricostruito con i propri capelli. Avendo un passato da prostituta, quella donna aveva dei gusti decisamente troppo succinti per una strega come Midna, il che non sarebbe stato neanche un problema vista la sua missione, ma andare in giro vestita in quel modo le faceva tornare alla mente Faust, un ricordo che cercava di allontanare dalla sua mente perché si era rivelato più di qualche volta un'immensa distrazione. Ora Midna aveva l'aspetto di Ingrid, e il suo vestiario addosso. Sul fianco il prezioso tomo di incantesimi, sotto la gonna celava il globo della Costrizione: si era addestrata a lungo per controllarlo alla perfezione e ora non aveva più timore nel portarlo in battaglia. Cercò di non destare sospetti camminando pacata fino al centro del parcheggio, cercando di individuare pericolosi sguardi indiscreti prima di procedere. Si concentrò il più possibile, restando in attesa. Non poteva permettersi errori: ne valeva della sua credibilità all'interno del clan.
    Che la fortuna mi assista stavolta...
    Era ottimista, ma il suo modo di pensare analitico le impediva di non valutare le possibilità peggiori.

    CITAZIONE
    Stato fisico: In forma
    Psiche: Estremamente concentrata
    Energia: 165/165
    Potere: Mirror Mirror Livello 2
    - La natura di Homunculus di Midna le impedisce di avere un corpo forte come quello umano. Pertanto lo Shell verrà sempre considerato 1 punto in meno (mai meno di 1) e la velocità in corsa di Midna risulterà ridotta del 25%.
    - Midna può materializzare istantaneamente i suoi specchi ad una distanza limite di 5 metri. Può farlo anche fino a 10 metri, ma per riuscirci deve spalancare il palmo di una mano verso la direzione in cui vuole farlo apparire.
    - Lo specchio materializzato non potrà essere spostato in alcun modo da terze parti, ma solo distrutto. Può rimanere sollevato dal terreno senza problemi e non risentirà di cambiamenti climatici o di terreno. Gli specchi sono estremamente resistenti ai danni convenzionali, risultano molto resistenti ai danni da perforazione e da taglio, meno efficienti contro i danni da impatto.
    - Midna può spostare i suoi specchi col semplice controllo mentale all'interno del suo Sense perfetto. Può manipolarli anche all'interno di quello intermedio, ma per farlo dovrà usare una mano. Gli specchi hanno il 50% della sua velocità in più e imprimono la medesima forza di Midna (contando anche il malus).
    - Midna può controllare fino ad un massimo di 5 specchi. Dopo che anche i resti di uno specchio vengono fatti sparire, Midna deve attendere 2 turni per rigenerarlo completamente.
    - Attraverso uno specchio, Midna può osservare qualsiasi cosa si trovi al cospetto di altri specchi o vetri nell'arco di 100 metri. Qualsiasi specchio vicino ad altri specchi fa da antenna, pertanto se c'è almeno uno specchio ogni 100 metri dal precedente, Midna può creare una rete visiva estremamente vasta attraverso la quale può osservare e spiare tutto. I suoi specchi possono captare anche odori, suoni e soprattutto fruire di abilità oculari speciali in caso Midna le possieda. La strega può perfino interagire con gli altri specchi al fine di inviare messaggi.
    Tecniche:-
    Note:
    - Tomo degli incantesimi di Umbra sul fianco sinistro.
    - Globo della costrizione sotto la gonna.
     
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    L’attesa è parte integrante della caccia ed un uomo come Dorian lo sapeva bene, dato che durante il suo lavoro aveva atteso ore, se non giorni, prima che la propria preda si palesasse di fronte a lui: in quella notte d’estate il moro non dovette attendere molto, dato che la sensuale figura di Ingrid si manifestò in quel parcheggio, raggiungendo il centro di quest’ultimo. Normalmente qualsiasi uomo sbaverebbe di fronte allo spettacolo che quelle forme sinuose offrono alla vista, tuttavia lo spadaccino non si sarebbe permesso di cedere ad un istinto così distante dal motivo della sua presenza in quel luogo: ciò non toglie che le iridi glaciali di Dorian solcarono la femminea figura di Blackrose, esaminandola dalla testa fino ai piedi, cogliendo un dettaglio non da poco. Non aveva con sé lo scettro. Quella era chiaramente un occasione più unica che rara, a meno che non tenesse la propria arma celata alla vista, per poi sfoderarla nel momento più opportuno: in entrambi i casi, vederla da sola in quel parcheggio era la migliore situazione per Dorian, evitando di portare lo scontro all’interno del night club, terreno conosciuto e favorevole per la donna. Normalmente un abile cacciatore tenterebbe di colpire la propria preda senza farsi scoprire, facendo largo utilizzo dell’effetto sorpresa, tuttavia colpire il nemico quando meno se l’aspetta è una pratica non condivisa dal moro: egli, per quanto ci tenga a ripulire Londra dai ricercati, assicurandoli alla giustizia, segue un preciso modus operandi, che potrà risultare parecchio ingenuo e “cavalleresco”.
    Lo spadaccino infatti sarebbe emerso dalla fila di macchine, esponendosi agli occhi di Ingrid, rivelando la propria posizione con tanti saluti all’effetto sorpresa: egli avanzò con passo lento e tranquillo, senza mai staccare gli occhi di dosso alla propria bella preda, arrestandosi ad una distanza di otto metri di fronte ad essa.

    Il tuo regno del terrore finirà stasera, Ingrid Blackrose. Sulla tua testa pende una taglia per tutti i crimini che hai commesso ed è mio compito assicurarti alla giustizia: ora, puoi decidere di arrenderti e di seguirmi per consegnarti alla polizia, oppure…
    L’uomo fece una pausa e portò la mano destra sul proprio fianco sinistro, impugnando l’elsa della spada legata alla vita in quel punto: Dorian sfoderò completamente la propria arma dal fodero, posizionandola in orizzontale di fronte a sé. Dopo un paio di secondi, il cacciatore di taglie portò rapidamente la spada sul proprio fianco destro con una decisa sferzata: con quel semplice movimento egli attivò il proprio potere e la Moonlight si rivelò per quella che era, un’arma avvolta da un intensa luce verde, tanto che illuminò la figura di Dorian. Una volta che la trasformazione fu completa, il moro si rivolse ad Ingrid assottigliando leggermente lo sguardo, dando l’impressione di essere determinato a portare a termine il proprio compito.
    Combattere per la tua libertà, ma sappi che non ci andrò leggero solamente perché sei una donna.
    Il cacciatore di taglie concluse quella frase, rivelando chiaramente le proprie intenzioni oltre che la propria posizione: egli non fece altro, non imbastì alcuna offensiva e non colse alla sprovvista Ingrid, seguendo il proprio e personalissimo codice, mostrandosi al proprio avversario prima di incominciare lo scontro. Questo atteggiamento rispecchiava l’antico codice cavalleresco dei secoli passati ed anche se Dorian non si riteneva affatto un vero e proprio cavaliere, ci teneva a dimostrare il proprio valore in questo modo: poi, che ciò non risultasse affatto vantaggioso in uno scontro, mandando a benedire l’effetto sorpresa, era il prezzo da pagare per poter interpretare la parte del valoroso cavaliere.
    Lo spadaccino avrebbe continuato a seguire il suo codice, oppure sarebbe stato costretto a cambiarlo sotto il peso opprimente delle numerose sconfitte future? Solo il tempo e gli scontri ci sapranno dare una risposta.


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    Potere : The Holy Blade Livello 2
    -All'attivazione del potere la spada verrà ricoperta da una misteriosa luce verde, andando ad incrementare la capacità di taglio della Moonlight, rendendola superiore ad una comune spada, in grado di tagliare senza problemi le ossa e con qualche difficoltà il ferro;
    -Dal momento in cui il potere è attivato, le tecniche che derivano da esso avranno efficacia entro 10 metri dall'utilizzatore, avendo appunto come punto di partenza l'utilizzatore stesso.
    Tecniche : attivazione del potere
    Note : Moonlight (arma derivante dal potere) nella mano destra, Lycan (arma personale) nella tasca destra all'interno della giacca con un caricatore da 8 colpi pronto all'uso
     
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    Rimase ferma, immobile, concentrata. Riuscì a percepirlo, fu chiarissimo ancor prima di vederlo, ma questo non era un buon segno. Non era stata lei ad individuarlo facilmente, era stato lui che non si era nascosto, tutt'altro che timoroso di affrontarla faccia a faccia. Non aveva paura, non esitò un solo istante e per un momento, prima che uscisse dall'ombra, Midna temette che si trattasse di un saggio di Lumen, per questo allargò le dita delle mani tenendole all'altezza del ventre, pronta a farsi avanti se fosse stato necessario combattere. Quando lo vide in volto però, fermo di fronte a sé a circa 8 metri di distanza, non vide in lui quel folle bagliore che riempie l'anima e lo spirito di un Saggio, sembrava più un'anima oscura, un vagante che aveva precisa in mente la sua meta, ma che era altrettanto consapevole di quanta altra strada avrebbe dovuto fare per raggiungerla, come se fosse inaccessibile. Le sue parole dissolsero ogni ulteriore dubbio, o almeno in parte: l'aveva scambiata per Ingrid e desiderava consegnarla alla giustizia. Poteva ancora pensare che fosse un Saggio visto che Ingrid usava magia oscura di Umbra, tuttavia il fatto che parlasse di "legge" lasciava intendere che fosse un essere umano, lontano dagli antichi conflitti che perseguitavano saggi e Streghe. Anche se il suo scopo potesse apparire nobile però, Midna non lo conosceva e per nessuna ragione si sarebbe fidata del suo sguardo, anche e soprattutto se fermamente risoluto, non era un lusso che poteva permettersi. Come se non bastasse, anche se fosse stato realmente buono, non c'era nessuna garanzia che credesse alla sua storia, men che meno che la lasciasse portare via il cimelio in tranquillità. Doveva risolvere la questione in maniera ambigua, e doveva farlo senza perdere tempo.
    Sei in una situazione che non comprendi pienamente, ti prego di farti da parte. Non voglio farti del male.
    Commentò con tono calmo e quasi servile, senza aggiungere altro per il momento. Non avrebbe fatto la prima mossa, voleva spaventarlo e convincerlo ad andarsene. Ma il moro non sembrava affatto deciso a desistere e anzi, dimostrò subito le sue intenzioni sfoderando un'arma dall'aura misteriosa, che fece sgranare gli occhi di Midna appena la vide nel suo pieno potere, rilasciata alla perfezione. Quell'arma sembrava emanare energia lunare... che fosse anch'essa un cimelio oscuro di Umbra? Non poteva saperlo, non senza un attento esame, ma ancor meno dei pensieri di prima poteva attraversarle la possibilità di chiedergli un favore del genere. Non avrebbe mai accettato. Lo scontro era forse inevitabile? Lui attendeva, aveva rivelato le sue intenzioni e non sembrava pronto a mentire, era un cavaliere d'onore e probabilmente avrebbe rispettato la sua volontà di combattere. Ma Midna era una strega, delle più deboli tra l'altro, sia fisicamente che a livello magico. Non poteva permettersi un duello onorevole. Chiuse gli occhi per qualche istante, sospirando arresa, se voleva farsi rispettare, allora doveva mettere in chiaro le cose.
    Sembri un guerriero onorevole, sarebbe un dispiacere immenso per me farti del male. Inoltre, io non posso concederti una sfida degna di un condottiero valoroso.
    Allargò di colpo le gambe, sbattendo il tacco destro a terra per generare un cerchio magico sotto i suoi piedi, che si allungò in avanti e verso destra raggiungendo una distanza di circa un metro alla destra di Midna. Un cerchio magico colmo di potere oscuro che Midna accompagnò con una formula magica.
    Micma!
    Del cerchio magico sarebbe lentamente comparso un demone cornuto, armato di falce, che tenne le braccia conserte fino all'ultimo momento, quando si liberò di colpo dalla sua prigionia incantata, posando i piedi per terra e impugnando la falce a due mani, la destra più in alto rispetto alla sinistra. Sembrava fissare Dorian con un certo appetito.
    Io sono una strega, e ho al mio servizio un esercito di pericolosi demoni assai meno onorevoli di te. Se hai a cuore la tua vita ti prego di pensare ancora una volta a quello che fai. Non voglio farti del male, ma ho una missione da compiere e non ti permetterò di ostacolarmi.
    Il palmo della mano destra era spalancato e posizionato di fronte a sé, col braccio tenuto in orizzontale pronto a richiamare altri pericolosi demoni se fosse stato necessario. Midna non voleva combattere, ma la missione veniva prima di ogni altra cosa. Sperava solo di essere pronta, non voleva chiamare in campo Furyha perché temeva di non riuscire a controllarla, ma fintanto che si occupava di un demone minore allora non avrebbe avuto problemi.

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    Stato fisico: In forma
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    Potere: Mirror Mirror Livello 2
    - La natura di Homunculus di Midna le impedisce di avere un corpo forte come quello umano. Pertanto lo Shell verrà sempre considerato 1 punto in meno (mai meno di 1) e la velocità in corsa di Midna risulterà ridotta del 25%.
    - Midna può materializzare istantaneamente i suoi specchi ad una distanza limite di 5 metri. Può farlo anche fino a 10 metri, ma per riuscirci deve spalancare il palmo di una mano verso la direzione in cui vuole farlo apparire.
    - Lo specchio materializzato non potrà essere spostato in alcun modo da terze parti, ma solo distrutto. Può rimanere sollevato dal terreno senza problemi e non risentirà di cambiamenti climatici o di terreno. Gli specchi sono estremamente resistenti ai danni convenzionali, risultano molto resistenti ai danni da perforazione e da taglio, meno efficienti contro i danni da impatto.
    - Midna può spostare i suoi specchi col semplice controllo mentale all'interno del suo Sense perfetto. Può manipolarli anche all'interno di quello intermedio, ma per farlo dovrà usare una mano. Gli specchi hanno il 50% della sua velocità in più e imprimono la medesima forza di Midna (contando anche il malus).
    - Midna può controllare fino ad un massimo di 5 specchi. Dopo che anche i resti di uno specchio vengono fatti sparire, Midna deve attendere 2 turni per rigenerarlo completamente.
    - Attraverso uno specchio, Midna può osservare qualsiasi cosa si trovi al cospetto di altri specchi o vetri nell'arco di 100 metri. Qualsiasi specchio vicino ad altri specchi fa da antenna, pertanto se c'è almeno uno specchio ogni 100 metri dal precedente, Midna può creare una rete visiva estremamente vasta attraverso la quale può osservare e spiare tutto. I suoi specchi possono captare anche odori, suoni e soprattutto fruire di abilità oculari speciali in caso Midna le possieda. La strega può perfino interagire con gli altri specchi al fine di inviare messaggi.
    Tecniche: Goetia #3: Hideous
    Formula: Micma
    Pronunciando la formula verrà richiamato sul campo di battaglia uno dei servitori più fedeli delle streghe: un demone minore che presterà la sua abilità al servizio dell'evocatore. L'Hideous ha forma antropomorfa dotato di gambe e braccia simili a quelle umane, ma leggermente più allungate, alto non più di un metro e novanta. Il suo corpo è rivestito da una sottile carapace violacea cangiante che diventa più scura e spessa in zone vitali come ad esempio il ventre, l'interno coscia, che tuttavia non conferisce una difesa affidabile. La sua testa uniforme al resto del collo è di un colorito più scuro e sul capo possiede due corna che formano una sorta di falce di luna, molto affilate. I suoi occhi sono celati dalla sottile carapace sulla testa, possiede una bocca piena di denti affilati e robusti, i suoi morsi sono molto dolorosi. Le dita delle mani sono munite di artigli molto robusti e affilati. I piedi invece sono sostituiti da delle escrescenze simili ad ossa, molto affilati esattamente come le corna presenti sulla testa. L'Hideous è munito anche di una lunga coda dalle estremità affilate come lame, lunga quanto il suo corpo. Un fisico fatto appositamente per ferire i peccatori e i nemici delle figlie delle tenebre, affrontarli corpo a corpo potrebbe rilevarsi più difficile di quanto si pensi, anche se non sono molto resistenti. Tale creature sono sempre munite di una falce demoniaca composta da una lunga lama ricurva simili alle loro ossa, lunga circa un metro e mezzo che viene brandita tramite un bastone di ossa demoniache tortili lunga due metri. La leggenda narra che tale falce viene costruita con il cadavere del primo nemico ucciso in battaglie. Solo chi uccide un proprio simile diventava adatto a servire le figlie delle tenebre. L'Hideous può essere richiamato solo entro 3 metri da chi lo evoca, potrà muoversi e combattere fino ad un massimo di 15 metri dal suo evocatore, avrà la metà della forza della velocità e capacità di salto del suo evocatore, inoltre risulterà molto più fragile al livello fisico, meno resistente ai danni da impatto e da penetrazione. Quando la creatura viene distrutta lascia per 3 turni la sua arma per i membri del patto Violento: l'arma è molto affine a chi usa l'arte della Goetia, chi non fa parte del patto della Goetia quando prova a raccogliere l'arma, subirà al contatto delle lesioni da usura, simile ad una ustione da oscurità. Quando più persone recitano l'incantesimo, le armi della creatura variano, al posto della falce arrivano in campo armati di due spade motosega. Le loro motoseghe sono lunghe 1,50 m e larghe circa 20 cm. Le spade motosega, hanno l'impugnatura tipica da spada con l'elsa larga 30 cm, mentre sulla parte finale si allargano due corna piccole che si allargano fino a raggiungere 30 cm totali. Da essa si prolunga una lama rossa circondata da denti demoniaci affilatissimi che girano ad un alto ritmo, donando alle armi una forza di taglio nettamente superiore a quella di una lama normale.
    Costo: 10 +3 di mantenimento
    Note:
    - Tomo degli incantesimi di Umbra sul fianco sinistro.
    - Globo della costrizione sotto la gonna.
    - Hideous evocato, perfettamente in forma (mantenimento: 0 per il turno di evocazione)
     
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    Uscire allo scoperto in quel modo significava esporsi all’offensiva del nemico ma Ingrid non lo attaccò anzi, lo lasciò parlare e lo ascoltò, addirittura rivolgendosi a lui con un tono di voce e con parole alquanto dubbiose: che Dorian non capisse perfettamente la situazione era più che plausibile dato che non conosceva tutti i dettagli della sua vicenda, ma quando il moro sentì che la donna non voleva fargli del male, egli aggrottò la fronte in un espressione piuttosto confusa. C’era qualcosa che non tornava: com’era possibile che la ricercata di fronte a sé fosse la stessa persona che aveva commesso quegli omicidi? Forse non voleva più sporcarsi le mani in quel modo, eppure quella sua frase continuava a lasciare perplesso lo spadaccino: stava davvero commettendo un enorme errore di valutazione oppure tutto ciò faceva parte della strategia di Blackrose?
    Notando gli occhi della donna sgranarsi di fronte alla manifestazione del proprio potere, Dorian non poté che ritrovare un poco di sicurezza in sé, segno che aveva sorpreso in qualche modo la sua avversaria: tuttavia la sua successiva reazione lo spiazzò ulteriormente, a partire da quel sospiro arrendevole e dalle sue successive parole. Egli la ascoltò con estrema attenzione, quasi stupito per come si rivolse a lui, lasciando inoltre trasparire che non si ritenesse affatto all’altezza di un confronto con un condottiero valoroso come lui: il dubbio ritornò prorompente nella mente del moro, concentrandosi nel capire il vero significato di quelle parole. Davvero Ingrid non si riteneva in grado di affrontarlo? Per quale motivo poi? Ciò aveva forse a che fare con la sua identità, ovvero che fosse una strega?
    Domande che continuarono ad emergere nella mente di Dorian, mentre la sua avversaria fece la propria mossa, sfoderando una particolare abilità. Gli occhi glaciali del moro fissarono quello strano cerchio denso di potere oscuro per poi sgranarsi nel vedere la creatura che ne emerse: quell’essere antropomorfo dotato di corna era un demone, secondo le parole di Blackrose, facente parte di un esercito al suo servizio e la sua grande falce non prometteva nulla di buono. Dorian fece un profondo sospiro continuando a fissare la creatura appena evocata, sostenendo quel suo sguardo infernale: successivamente le proprie iridi ritornarono su Ingrid, trasmettendole determinazione e sicurezza, nonostante il suo ultimo avvertimento.

    Potrai anche avere al tuo servizio l’intero esercito degli Inferi con Satana schierato in prima linea, ma questo non mi fermerà affatto. Io sono venuto qui a portare a termine la mia missione e ad assicurarti alla legge: se per fare ciò dovrò affrontare tutti i demoni sotto il tuo comando allora lo farò senza esitazione.
    Ci tengo alla mia vita ma mi sta più a cuore questo Paese e se per ripulirlo dal male dovessi perdere la vita, sarà un prezzo che pagherò più che volentieri.

    Parole forti, cariche di determinazione e sentimento, le quali avrebbero fatto trasparire tutta la sincerità che muoveva l’animo di Dorian: solo e senza più una famiglia, il moro avrebbe fatto di tutto per realizzare il proprio obiettivo, seguendo quell’ideale cavalleresco,brandendo la propria Moonlight, aggrappato a quella speranzosa luce verde.
    Le iridi del moro ritornarono nuovamente sul demone mentre la stretta sulla propria spada si fece più decisa: dopo un istante egli decise di fare la propria mossa, iniziando a correre verso il nemico armato di falce, determinato a scontrarsi con quella creatura che di umano aveva in parte l’aspetto.
    Mosso il primo passo, Dorian portò anche la mancina sull’elsa della Moonlight, situata sempre sul fianco destro dell’uomo: non appena anche l’altra mano toccò l’impugnatura della spada, il cacciatore eseguì un fendente orizzontale da destra verso sinistra, a metà del proprio busto. Menando questo colpo la Moonlight si sarebbe illuminata, generando il Taglio della Luna Minore, cercando di direzionarlo in modo da prendere entrambi i suoi avversari: la distanza che separava Ingrid ed il demone era leggermente inferiore alla lunghezza del fendente di luce lunare, ma sperare che i due sarebbero rimasti immobili a farsi colpire non era un’eventualità che Dorian si aspettava. Con quel colpo lo spadaccino voleva capire sia le capacità dell’evocatrice, sia della creatura al suo servizio, osservando ogni loro reazione e continuando a dirigersi verso di loro correndo. Buffo pensare che tutte quelle belle parole sarebbero risultate completamente inutili visto che la sua avversaria non era affatto il suo obiettivo.


    CITAZIONE
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    Potere : The Holy Blade Livello 2
    -All'attivazione del potere la spada verrà ricoperta da una misteriosa luce verde, andando ad incrementare la capacità di taglio della Moonlight, rendendola superiore ad una comune spada, in grado di tagliare senza problemi le ossa e con qualche difficoltà il ferro;
    -Dal momento in cui il potere è attivato, le tecniche che derivano da esso avranno efficacia entro 10 metri dall'utilizzatore, avendo appunto come punto di partenza l'utilizzatore stesso.
    Tecniche : Taglio della Luna Minore
    Tecnica basilare che consiste a Dorian di esternare il proprio potere all'infuori della propria spada.
    Menando un fendente verso il bersaglio, dalla spada uscirà una mezzaluna verde di pura luce che si abbatterà sul nemico con la stessa forza di Dorian ma muovendosi al doppio della sua velocità.
    Tale tecnica è valida entro il raggio d'azione del potere, superato questo limite spaziale, la mezzaluna si dissolverà: per tutto il tragitto essa avrà una lunghezza standard di 2 metri, senza perdere potenza man mano che si allontana dall'utilizzatore.
    Se il bersaglio sarà affetto da un marchio di luce, il Taglio della Luna Minore inseguirà, deviando leggermente, quest'ultimo fino a raggiungerlo.
    Costo: 5
    Note : Moonlight (arma derivante dal potere) impugnata a due mani, Lycan (arma personale) nella tasca destra all'interno della giacca con un caricatore da 8 colpi pronto all'uso
     
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    Era così fin dall'alba dei tempi, una strega si concentra sulla magia, non sul proprio corpo, altrimenti non avrebbe bisogno di stipulare patti diabolici per difendersi. E anche se ad oggi c'erano guerrieri valorosi tra le streghe, controllare demoni era ancora un modo per far capire quanto una strega fosse capace, ma soprattutto orgogliosa della sua appartenenza. Quindi Midna non vedeva in quella dichiarazione un gesto di umiltà e debolezza, ma di grande orgoglio, come a voler far capire al suo avversario che non avrebbe esitato a difendersi con ogni mezzo. La sua missione era più importante del suo buon cuore. Lo stesso valeva per il suo avversario in fondo, che sembrava mosso da uno spirito nobile e che Midna avrebbe potuto rispettare in una situazione differente, ma in quel caso l'unico modo per onorarlo come avversaria era unicamente concedergli la possibilità di farsi valere.
    Così sia...
    La mano di Midna si allungò in avanti appena il moro iniziò a correre, comandando alla sua creatura diabolica di fare altrettanto. Dorian e il demone avevano la stessa identica velocità, potevano entrare in contatto in meno di mezzo secondo, ma non arrivarono a schiantarsi dato che il demone mantenne una distanza di circa un metro e mezzo da lui, sfruttando la sua lunga falce per intercettare il colpo del moro. Dorian era più forte, ma il demone non aveva bisogno di forza perché durante lo scatto portò l'asta superiore della falce verso il basso, in modo che la lama fosse rasente al terreno ma con l'estremità tagliente rivolta verso l'alto. Quando Dorian scagliò il suo fendente, il demone sollevò di colpo la falce con tutta la forza che aveva, cercando di deviare l'attacco del moro verso l'alto, cosa non impossibile dato che la loro forza non era così differente, Dorian era più forte di assai poco rispetto a lui. Il fendente quindi sarebbe stato deviato verso l'alto, in maniera un pò troppo inaspettata che costrinse il demone a piegarsi all'indietro in una mossa di emergenza che comunque spezzò le sue corna, colpite dal fascio di luce della Moonlight che mostrò subito i segni di un taglio netto. Deviando la lama in quel modo, il demone riuscì a tenere al sicuro Midna che nel mentre era rimasta perfettamente concentrata sul combattimento, immobile e totalmente priva di esitazione.
    Come pensavo... -Pensò a mente- ...quella spada ha un potere sopito, l'Hidous non ha speranza contro un'arma del genere, ma fortunatamente sembra che il suo tipo di attacco principale sia tagliente... questo mi mette in vantaggio a livello difensivo.
    L'istinto da stratega di Midna la portava ad elaborare al meglio che poteva la situazione, ora però non poteva permettersi ulteriori mosse, doveva comprendere di più il suo avversario, per questo sarebbe rimasta sulla difensiva, risparmiando le forze per un attacco più decisivo alla prima occasione. Il demone mantenne salda la presa della falce, anche se era sbilanciato all'indietro e dolente, così da usarla come protezione in orizzontale per resistere almeno ad un altro colpo. Midna avrebbe deciso come agire in funzione del destino del demone, per ora era in vantaggio: lei e Dorian erano ancora a più di 4 metri di distanza, il demone distava da lui 1 metro e 50 circa, il che lo portava ad una distanza dalla sua evocatrice d icirca 2 metri, tutto lo spazio di cui Midna aveva bisogno per poter gestire la propria strategia

    CITAZIONE
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    - La natura di Homunculus di Midna le impedisce di avere un corpo forte come quello umano. Pertanto lo Shell verrà sempre considerato 1 punto in meno (mai meno di 1) e la velocità in corsa di Midna risulterà ridotta del 25%.
    - Midna può materializzare istantaneamente i suoi specchi ad una distanza limite di 5 metri. Può farlo anche fino a 10 metri, ma per riuscirci deve spalancare il palmo di una mano verso la direzione in cui vuole farlo apparire.
    - Lo specchio materializzato non potrà essere spostato in alcun modo da terze parti, ma solo distrutto. Può rimanere sollevato dal terreno senza problemi e non risentirà di cambiamenti climatici o di terreno. Gli specchi sono estremamente resistenti ai danni convenzionali, risultano molto resistenti ai danni da perforazione e da taglio, meno efficienti contro i danni da impatto.
    - Midna può spostare i suoi specchi col semplice controllo mentale all'interno del suo Sense perfetto. Può manipolarli anche all'interno di quello intermedio, ma per farlo dovrà usare una mano. Gli specchi hanno il 50% della sua velocità in più e imprimono la medesima forza di Midna (contando anche il malus).
    - Midna può controllare fino ad un massimo di 5 specchi. Dopo che anche i resti di uno specchio vengono fatti sparire, Midna deve attendere 2 turni per rigenerarlo completamente.
    - Attraverso uno specchio, Midna può osservare qualsiasi cosa si trovi al cospetto di altri specchi o vetri nell'arco di 100 metri. Qualsiasi specchio vicino ad altri specchi fa da antenna, pertanto se c'è almeno uno specchio ogni 100 metri dal precedente, Midna può creare una rete visiva estremamente vasta attraverso la quale può osservare e spiare tutto. I suoi specchi possono captare anche odori, suoni e soprattutto fruire di abilità oculari speciali in caso Midna le possieda. La strega può perfino interagire con gli altri specchi al fine di inviare messaggi.
    Tecniche: -
    Note:
    - Tomo degli incantesimi di Umbra sul fianco sinistro.
    - Globo della costrizione sotto la gonna.
    - Hideous evocato, scosso, sbilanciato e con le corna rotte (mantenimento: -3)
    - Concentrazione perfetta in atto, energia in ricarica anche con tecniche in corso (ricarica: +8)
     
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    Non appena Dorian partì alla carica del demone, quest’ultimo ricevette il medesimo ordine dalla sua padrona, correndo verso lo spadaccino, impugnando la propria falce: il moro si sorprese nel vedere come la velocità di quell’essere fosse uguale alla propria, un motivo in più per non sottovalutare quel nemico. Vedere il fendente di luce deviato dall’arma del demone indicò al cavaliere che si trattava di una falce molto resistente, cosa che non si poteva dire delle sue corna, le cui punte saltarono al passaggio di quella tecnica: nonostante l’improvviso attacco, la creatura era riuscita a proteggere la sua invocatrice mentre il Taglio della Luna Minore si dissolse non appena ebbe varcato il raggio d’azione del suo potere. L’attacco tuttavia non era stato del tutto inutile poiché,grazie ad esso, il demone era stato colto di sorpresa, piegato all’indietro in una posizione tutt’altro che comoda: il moro non avrebbe lasciato il tempo al nemico di mettersi in una posizione di guardia più stabile, perciò avrebbe continuato la propria avanzata. Al termine della sua prima tecnica la Moonllight si sarebbe trovata sul fianco sinistro dello spadaccino, stretta sempre con entrambe le mani, con la punta della lama rivolta verso destra: con un repentino movimento dei polsi , il cavaliere avrebbe ruotato la spada fino a portare la punta di quest’ultima dalla parte opposta rispetto a prima, rivolgendola verso la sua sinistra; in questa posizione egli si preparava a lanciare la propria offensiva. Un nuovo fendente, da sinistra verso destra, sarebbe stato menato dall’uomo a circa un metro dal proprio avversario: differentemente da prima Dorian non avrebbe attivato il Taglio della Luna Minore all’iniziò del fendente, bensì a pochi centimetri dal corpo del demone, pronto ad investirlo con la propria tecnica e con la propria lama a livello del basso ventre. La falce di quella creatura era pericolosamente vicina a lui e gli sarebbe bastato un rapido e semplice movimento per imbrattare la lama ricurva del sangue di Dorian, tuttavia lo spadaccino non poteva lasciare andare un occasione del genere, perdendo il momento buono per incalzare il proprio nemico.
    Le iridi glaciali dell’uomo avrebbero continuato a fissare quella creatura, senza dimenticare la costante presenza di Ingrid in quello scontro.
    Ella sembrava non fare nulla, limitandosi ad osservare il combattimento tra il cavaliere ed il suo demone: nessun altro cerchio sembrò materializzarsi per terra, a dimostrazione che la donna avrebbe sfruttato quel combattimento per studiare il proprio avversario e sorprenderlo al momento opportuno con una notevole offensiva.
    Per quanto le parole appena dette fossero altisonanti e di una certa importanza, affrontare ogni singolo nemico che Ingrid evocava fino allo stremo delle forze avrebbe portato Dorian ad una sicura sconfitta, dato che la sua avversaria sembrava tranquilla ed in piene forze, mentre un lieve accenno di fatica si iniziava ad intravedere sul corpo dell’uomo: egli doveva agire secondo una strategia ben più articolata se voleva aggiudicarsi quello scontro o quantomeno impensierire la sua avversaria.

    Devo riuscire a sbarazzarmi di questo demone il prima possibile...-Pensò lo spadaccino tra sé-...se la tiro per le lunghe con lui, sicuramente mi esporrò agli attacchi di Ingrid o peggio ancora, ad altri suoi demoni... andiamo Moonlight! Facciamogli vedere di che pasta siamo fatti!

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    -Dal momento in cui il potere è attivato, le tecniche che derivano da esso avranno efficacia entro 10 metri dall'utilizzatore, avendo appunto come punto di partenza l'utilizzatore stesso.
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    Tecnica basilare che consiste a Dorian di esternare il proprio potere all'infuori della propria spada.
    Menando un fendente verso il bersaglio, dalla spada uscirà una mezzaluna verde di pura luce che si abbatterà sul nemico con la stessa forza di Dorian ma muovendosi al doppio della sua velocità.
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    Un nuovo fendente, approfittando del demone sbilanciato, Dorian sapeva come sfruttare al meglio le sue possibilità e questo per Midna era un grosso problema, non poteva permettersi di evocare più demoni del necessario, ne andava delle sue reali forze e capacità, ma neanche poteva sperare di sconfiggere quella spada da sola. Doveva fare la sua mossa, e ben conscia che il demone non sarebbe riuscito né a fermare, né a rispondere a quel colpo, doveva assolutamente passare ai rimedi. Rischiava di farsi incalzare.
    Non avvicinarti oltre! Micma!
    Gridò, con tono allarmato, mentre approfittando della distrazione di Dorian nel colpire il suo demone oramai spacciato, Midna ne avrebbe evocato un secondo, pressoché identico al primo, proprio alle spalle di quello che stava per subire l'attacco della Moonlight. Il colpo di spada avrebbe coperto il tempo che serviva per evocare un altro degli Hideous della Goetia, già pronto ad impugnare la sua falce per vibrarla contro Dorian. Il primo demone cercò di fermare il colpo, ma la sua falce non era abbastanza resistente per resistere alla potenza di quell'arma, quindi il taglio della luna minore fece facilmente a pezzi la falce e poi anche il demone, rispedendolo da dove era venuto ma consumandosi sulla sua carne diabolica. Sconfitto quel demone, Dorian aveva la strada spianata verso il secondo, evocato a solo pochi centimetri di distanza da Midna, una sorta di difensore più che un attaccante... o almeno così sembrava. Il demone infatti non rimase sulla difensiva, anzi afferrò saldamente la sua falce con entrambe le mani e la sollevò in verticale, inclinata leggermente verso destra, col preciso scopo di effettuare un fendente dall'alto verso il basso, pronto a ricevere Dorian in caso si fosse fatto avanti. i fianchi erano chiaramente scoperti, ma il demone contava di anticipare Dorian, non sapendo se effettivamente aveva o meno la sua stessa capacità di reazione. La falce era abbastanza lunga per colpirlo, ma Dorian aveva già potuto osservare come bastasse poco per distruggere i demoni al servizio di Midna. Qualsiasi mossa avesse fatto, Midna ne avrebbe approfittato per comprendere meglio le sue abilità strategiche. La strega, nel mentre, era rimasta immobile nel suo punto di controllo, intenta unicamente a muovere leggermente le mani per richiamare il demone, tenendo i palmi puntati verso il suo avversario. la concentrazione iniziava a diventare impegnativa, ma non aveva la minima intenzione di perdere contro quella spada, alla luce di ciò era troppo rischioso farlo avvicinare, per questo avrebbe fatto assumere un ruolo più aggressivo al suo demone, nella speranza che non continuasse ad incalzarla. Quel ragazzo non sembrava avere la stessa riserva energetica di Midna, se riusciva a temporeggiare forse lo avrebbe costretto a consumare la sua forza vitale prima ancora di doversi difendere seriamente.
    CITAZIONE
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    - La natura di Homunculus di Midna le impedisce di avere un corpo forte come quello umano. Pertanto lo Shell verrà sempre considerato 1 punto in meno (mai meno di 1) e la velocità in corsa di Midna risulterà ridotta del 25%.
    - Midna può materializzare istantaneamente i suoi specchi ad una distanza limite di 5 metri. Può farlo anche fino a 10 metri, ma per riuscirci deve spalancare il palmo di una mano verso la direzione in cui vuole farlo apparire.
    - Lo specchio materializzato non potrà essere spostato in alcun modo da terze parti, ma solo distrutto. Può rimanere sollevato dal terreno senza problemi e non risentirà di cambiamenti climatici o di terreno. Gli specchi sono estremamente resistenti ai danni convenzionali, risultano molto resistenti ai danni da perforazione e da taglio, meno efficienti contro i danni da impatto.
    - Midna può spostare i suoi specchi col semplice controllo mentale all'interno del suo Sense perfetto. Può manipolarli anche all'interno di quello intermedio, ma per farlo dovrà usare una mano. Gli specchi hanno il 50% della sua velocità in più e imprimono la medesima forza di Midna (contando anche il malus).
    - Midna può controllare fino ad un massimo di 5 specchi. Dopo che anche i resti di uno specchio vengono fatti sparire, Midna deve attendere 2 turni per rigenerarlo completamente.
    - Attraverso uno specchio, Midna può osservare qualsiasi cosa si trovi al cospetto di altri specchi o vetri nell'arco di 100 metri. Qualsiasi specchio vicino ad altri specchi fa da antenna, pertanto se c'è almeno uno specchio ogni 100 metri dal precedente, Midna può creare una rete visiva estremamente vasta attraverso la quale può osservare e spiare tutto. I suoi specchi possono captare anche odori, suoni e soprattutto fruire di abilità oculari speciali in caso Midna le possieda. La strega può perfino interagire con gli altri specchi al fine di inviare messaggi.
    Tecniche: Goetia #3: Hideous
    Formula: Micma
    Pronunciando la formula verrà richiamato sul campo di battaglia uno dei servitori più fedeli delle streghe: un demone minore che presterà la sua abilità al servizio dell'evocatore. L'Hideous ha forma antropomorfa dotato di gambe e braccia simili a quelle umane, ma leggermente più allungate, alto non più di un metro e novanta. Il suo corpo è rivestito da una sottile carapace violacea cangiante che diventa più scura e spessa in zone vitali come ad esempio il ventre, l'interno coscia, che tuttavia non conferisce una difesa affidabile. La sua testa uniforme al resto del collo è di un colorito più scuro e sul capo possiede due corna che formano una sorta di falce di luna, molto affilate. I suoi occhi sono celati dalla sottile carapace sulla testa, possiede una bocca piena di denti affilati e robusti, i suoi morsi sono molto dolorosi. Le dita delle mani sono munite di artigli molto robusti e affilati. I piedi invece sono sostituiti da delle escrescenze simili ad ossa, molto affilati esattamente come le corna presenti sulla testa. L'Hideous è munito anche di una lunga coda dalle estremità affilate come lame, lunga quanto il suo corpo. Un fisico fatto appositamente per ferire i peccatori e i nemici delle figlie delle tenebre, affrontarli corpo a corpo potrebbe rilevarsi più difficile di quanto si pensi, anche se non sono molto resistenti. Tale creature sono sempre munite di una falce demoniaca composta da una lunga lama ricurva simili alle loro ossa, lunga circa un metro e mezzo che viene brandita tramite un bastone di ossa demoniache tortili lunga due metri. La leggenda narra che tale falce viene costruita con il cadavere del primo nemico ucciso in battaglie. Solo chi uccide un proprio simile diventava adatto a servire le figlie delle tenebre. L'Hideous può essere richiamato solo entro 3 metri da chi lo evoca, potrà muoversi e combattere fino ad un massimo di 15 metri dal suo evocatore, avrà la metà della forza della velocità e capacità di salto del suo evocatore, inoltre risulterà molto più fragile al livello fisico, meno resistente ai danni da impatto e da penetrazione. Quando la creatura viene distrutta lascia per 3 turni la sua arma per i membri del patto Violento: l'arma è molto affine a chi usa l'arte della Goetia, chi non fa parte del patto della Goetia quando prova a raccogliere l'arma, subirà al contatto delle lesioni da usura, simile ad una ustione da oscurità. Quando più persone recitano l'incantesimo, le armi della creatura variano, al posto della falce arrivano in campo armati di due spade motosega. Le loro motoseghe sono lunghe 1,50 m e larghe circa 20 cm. Le spade motosega, hanno l'impugnatura tipica da spada con l'elsa larga 30 cm, mentre sulla parte finale si allargano due corna piccole che si allargano fino a raggiungere 30 cm totali. Da essa si prolunga una lama rossa circondata da denti demoniaci affilatissimi che girano ad un alto ritmo, donando alle armi una forza di taglio nettamente superiore a quella di una lama normale.
    Costo: 10 +3 di mantenimento
    Note:
    - Tomo degli incantesimi di Umbra sul fianco sinistro.
    - Globo della costrizione sotto la gonna.
    - Secondo Hideous evocato, in perfetta forma (mantenimento: 0 al primo turno)
     
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    Il secondo Taglio della Luna Minore riuscì questa volta ad eliminare definitivamente il primo demone evocato, distruggendo inoltre la sua falce, prima di ritornare da dove era venuto: Dorian tuttavia non avrebbe cantato vittoria così presto, visto che un'altra creatura, del tutto identica alla precedente, si manifestò a pochi centimetri da Ingrid.
    Dopo il secondo fendente menato a due mani, la Moonlight ora si trovava in prossimità del fianco destro dello spadaccino, con la punta rivolta verso sinistra, tenuta quasi orizzontalmente: sarebbe bastato un semplice movimento dei polsi per riportarla nella posizione di partenza, ossia quando aveva lanciato per la prima volta la sua tecnica, ma il moro non avrebbe effettuato una manovra del genere.
    Il demone appena evocato non partì immediatamente all'attacco rispetto al suo precedente compagno, limitandosi a restare accanto alla sua evocatrice, pronto a reagire con la propria lunga falce: Dorian poteva decidere di arrestare l'assalto, assecondando il grido di Ingrid, per poter studiare un diverso approccio al combattimento, tuttavia vedere il proprio obiettivo così vicino, con solamente un demone a proteggerla e sentendo infine il tono allarmato con il quale aveva pronunciato quelle parole, gli fece optare per la scelta opposta.
    Egli avrebbe continuato il proprio assalto, diretto a ridurre ancora la distanza che lo separava dalla nuova creatura evocata, impugnando sempre la Moonlight con entrambe le mani: a differenza di prima però il giovane spadaccino non avrebbe eseguito il solito fendente orizzontale, a giudicare da come era posizionata la sua arma.
    La lama infatti sarebbe stata puntata rapidamente verso il basso, di fronte al moro, il quale avrebbe eseguito in semplice fendente ascendente, imprimendo tutta la propria forza con quel movimento, pronto a colpire il proprio avversario: all'inizio di quel colpo, il piede destro di Dorian sarebbe stato piegato leggermente in avanti, mentre il sinistro si sarebbe tirato all'indietro, come se il moro stesse preparando un ulteriore offensiva.
    Egli infatti non si sarebbe limitato ad eseguire un semplice colpo di spada ma avrebbe ricoperto d'energia una porzione della propria gamba sinistra, a partire dal ginocchio fino alla caviglia: non appena lo spadaccino avrebbe fatto partire il fendente ascensionale, anche la sua gamba sinistra si sarebbe mossa in avanti, nel tentativo di lanciare un Rankyaku, icon il preciso scopo di mettere in serie difficoltà il demone appena evocato.

    Prendi questo! Rankyaku!
    Sicuramente un approccio così aggressivo poteva portare a buoni risultati in un scontro uno contro uno, tuttavia Dorian non poteva permettersi di impiegare troppe energie combattendo quei demoni minori: la sua avversaria lo stava ancora studiando attentamente, a differenza sua, pronta a cogliere il momento giusto per sistemare una volta per tutte lui e la sua spada.
    Inoltre c'era da aggiungere il progressivo aumento di fatica che il moro stava accusando con quel rapido e ravvicinato scambio di colpi: le prime gocce di sudore avrebbero imperlato la fronte dell'uomo mentre il suo respiro si faceva più pesante ma sostenuto; in questo modo si stava solamente stancando.
    Quante parole e quanta energia sprecata per poter sopraffare una donna che aveva solamente l'aspetto di Ingrid, conservando il proprio portamento, quasi rigido e severo, anche durante un combattimento.


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    -Dal momento in cui il potere è attivato, le tecniche che derivano da esso avranno efficacia entro 10 metri dall'utilizzatore, avendo appunto come punto di partenza l'utilizzatore stesso.
    Tecniche : Ninjutsu #10: Rankyaku
    Si tratta di una tecnica molto utile, che potenzia la forza dei calci permettendo di emettere forti onde di energia a partire dagli arti inferiori. Potranno espandersi per un massimo di 15 metri di distanza e si muovono al doppio della velocità dell'utilizzatore. Se l'energia che permea il calcio (le cui dimensioni sono identiche allo stinco dell'utilizzatore) viene utilizzata corpo a corpo, il calcio avrà un potenziamento sulla forza d'impatto del 50%, nel momento in cui si separa dalla gamba perde parte della spinta e ottiene solo una forza identica a quella del calcio attaccante. Se l'arto attaccante è ricoperto di materiale o energia elementale, allora il colpo otterrà le stesse proprietà anche durante il lancio.
    Costo: 10
    Note : Moonlight (arma derivante dal potere) impugnata a due mani, Lycan (arma personale) nella tasca destra all'interno della giacca con un caricatore da 8 colpi pronto all'uso
     
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    In situazioni del genere, la parola chiave è precisione. Precisione e premeditazione. Tutte cose che Midna aveva dalla sua parte, e ancora una volta poteva dirsi soddisfatta. Anche se pericoloso, il suo avversario poteva essere sconfitto e per quanto sperasse di non doverlo affrontare faccia a faccia, aveva assolutamente bisogno di renderlo inoffensivo. Ne andava della sua reputazione di strega. Eccolo dunque avvicinarsi e preparare un colpo dal basso verso l'alto, perfetto per il suo piano! Il demone era pronto a rispondere all'offensiva, e infatti appena Dorian iniziò a correre per chiudere le distanze preparando il colpo, la falce stava già caricando al massimo il suo colpo discendente, che ovviamente però non sarebbe mai andato in porto se Dorian avesse sferrato il suo fendente, colpendolo e destabilizzando il suo attacco. Ma il demone aveva una potente alleata dalla sua, Midna, che aveva tenuto celati i suoi poteri fino a quel momento propizio, l'unica vera occasione che aveva per poterlo battere. Mentre le mani di Dorian si serravano per sferrare il fendente, i palmi di Midna si spalancavano per poter materializzare uno dei suoi magici specchi, in orizzontale rispetto al terreno, proprio davanti alla lama della spada, prima che ottenesse sufficientemente potenza, quindi facendo si che la spada rimanesse rivolta verso il basso, bloccandola ed impedendole di portare avanti il colpo. Lo specchio era rivolto in larghezza verso Dorian, quindi poteva occupare facilmente tutto lo spazio che coinvolgeva sia la lama che il calcio potenziato dal Rankyaku, entrambe mosse che forse potevano distruggere lo specchio, ma non facilmente. Normalmente Midna avrebbe dovuto preoccuparsi a quel punto, ma c'era un ultimo dettaglio da non dimenticare: Hidoeus. Quel demone non aveva fatto altro che attendere il suo momento, iniziando ad attaccare prima ancora che Midna lo proteggesse, ben consapevole che la strategia della sua padrona avrebbe funzionato. la falce del demone non avrebbe lasciato spazio ad errori, si sarebbe infilata tra il collo e la spalla sinistra di Dorian, proprio sopra al suo polmone, laddove le ossa avrebbero fatto meno resistenza e la lama ricurva della falce sarebbe potuta arrivare fino ad i polmoni. Un colpo potente, molto doloroso e preciso, letale per certi versi ma anche molto facile da curare in caso Dorian si fosse arreso. Questa era la strategia di Midna: bloccare l'azione di Dorian prima che potesse interrompere il suo demone, lasciando che la falce oscura sancisse il suo diabolico verdetto. Il suo sguardo appariva dispiaciuto, ma privo di esitazione. Sapeva che quella spada poteva farla a pezzi in un colpo solo, quindi se la sua mente poteva avere la meglio non avrebbe esitato a cogliere l'occasione. La scelta più saggia fu non limitarsi ad uno specchio solo, ma due, visto che Midna aveva a disposizione due mani: il secondo specchio si sarebbe posizionato infatti di fianco alla spalla destra di Dorian, inclinato in modo da impedirgli una fuga rapida sia a destra e che all'indietro, così che non potesse allontanarsi in alcun modo dal colpo di falce. Poteva solo andare avanti o a sinistra, solo che la prima opzione lo vedeva comunque colpito dietro la schiena in un punto potenzialmente più vitale, mentre la seconda lo vedeva colpito direttamente in testa. Da non dimenticare il fatto che Dorian non era perfettamente stabile dato che uno dei suoi arti inferiori non era a terra, rendendo i suoi movimenti improvvisi estremamente difficili.

    CITAZIONE
    Stato fisico: In forma
    Psiche: Estremamente concentrata
    Energia: 147/165
    Potere: Mirror Mirror Livello 2
    - La natura di Homunculus di Midna le impedisce di avere un corpo forte come quello umano. Pertanto lo Shell verrà sempre considerato 1 punto in meno (mai meno di 1) e la velocità in corsa di Midna risulterà ridotta del 25%.
    - Midna può materializzare istantaneamente i suoi specchi ad una distanza limite di 5 metri. Può farlo anche fino a 10 metri, ma per riuscirci deve spalancare il palmo di una mano verso la direzione in cui vuole farlo apparire.
    - Lo specchio materializzato non potrà essere spostato in alcun modo da terze parti, ma solo distrutto. Può rimanere sollevato dal terreno senza problemi e non risentirà di cambiamenti climatici o di terreno. Gli specchi sono estremamente resistenti ai danni convenzionali, risultano molto resistenti ai danni da perforazione e da taglio, meno efficienti contro i danni da impatto.
    - Midna può spostare i suoi specchi col semplice controllo mentale all'interno del suo Sense perfetto. Può manipolarli anche all'interno di quello intermedio, ma per farlo dovrà usare una mano. Gli specchi hanno il 50% della sua velocità in più e imprimono la medesima forza di Midna (contando anche il malus).
    - Midna può controllare fino ad un massimo di 5 specchi. Dopo che anche i resti di uno specchio vengono fatti sparire, Midna deve attendere 2 turni per rigenerarlo completamente.
    - Attraverso uno specchio, Midna può osservare qualsiasi cosa si trovi al cospetto di altri specchi o vetri nell'arco di 100 metri. Qualsiasi specchio vicino ad altri specchi fa da antenna, pertanto se c'è almeno uno specchio ogni 100 metri dal precedente, Midna può creare una rete visiva estremamente vasta attraverso la quale può osservare e spiare tutto. I suoi specchi possono captare anche odori, suoni e soprattutto fruire di abilità oculari speciali in caso Midna le possieda. La strega può perfino interagire con gli altri specchi al fine di inviare messaggi.
    Tecniche: -
    Note:
    - Tomo degli incantesimi di Umbra sul fianco sinistro.
    - Globo della costrizione sotto la gonna.
    - Secondo Hideous evocato, in perfetta forma (mantenimento: 3)
     
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    Precisione e premeditazione molto spesso sono in grado di decretare da sole l’esito di uno scontro. Un colpo scagliato nel punto giusto o attuare una strategia già studiata minuziosamente, ecco ciò che aveva fatto Ingrid nel confronto con Dorian: ques’ultimo invece come aveva affrontato quella situazione? Egli si era limitato a sfoderare la propria spada ed a caricare ogni nemico che l’evocatrice aveva richiamato a sé, perdendo di vista il suo vero obiettivo: tuttavia la figura femminea di Ingrid non fu l’unica cosa che perse lo spadaccino, a partire dal proprio sguardo deciso e determinato.
    Il moro avrebbe sentito il proprio fendente fermarsi su qualcosa di tremendamente duro e coriaceo, per non parlare anche del Rankyaku che fece la sua stessa sorte: Dorian sgranò gli occhi abbassando lo sguardo per cercare di capire il motivo di quell’improvviso arresto, ma le proprie iridi non riuscirono a capire perfettamente che cosa era successo.
    Era come se si fosse appena scontrato con uno specchio, a giudicare da quello che stava vedendo, ma com’era possibile? Fino ad un istante fa il moro era sicuro che non ci fosse nulla fra lui ed il demone ma a quanto pare era appena entrato in contatto con il vero potenziale di Ingrid. Le iridi di Dorian tuttavia non rimasero a lungo a fissare quello specchio comparso magicamente, dato che un dolore lancinante e tremendamente grave lo investì, facendogli alzare gli occhi quasi al cielo, notando la falce che penetrava nel suo corpo. Ogni centimetro di quella lama venne sentito dal moro, così come la propria carne veniva tranciata come burro, penetrando quasi fino ai polmoni: indubbiamente da quella ferita iniziò a fuoriuscire una notevole quantità di sangue, il quale andò ad imbrattare i propri candidi vestiti. Il colpo inferto dal demone destabilizzò Dorian, facendogli interrompere definitivamente l’attacco e portare il ginocchio sinistro a contatto con il terreno, inginocchiato di fronte al nemico: la presa della mano sinsitra sulla Moonlight si arrestò lasciando penzolare il braccio lungo il rispettivo fianco, mentre la sola mano destra ora impugnava la lama, ora rivolta con la punta sul terreno, usata quasi come un sostegno. Il dolore era estremamente intenso e l’uomo non lo nascondeva tramite il volto cupo e sofferente: le proprie iridi azzurre passarono dal viso del demone a quello di Ingrid, senza trasmettere alcun odio, bensì curiosità in merito a cosa era successo in quegli istanti.

    E’ opera tua… non è così?
    Una domanda che forse in quel frangente sarebbe stata banale ma che lo spadaccino gli rivolse lo stesso, a fatica, mentre il proprio respiro si faceva sempre più faticoso.
    Con la falce piantata in quel punto, a pochi centimetri dai polmoni e quindi anche dal cuore, Ingrid poteva impartire al demone di prendersi la vita del cavaliere con un semplice colpo, tuttavia Dorian non sarebbe rimasto fermo a farsi ammazzare. In precedenza aveva detto che avrebbe pagato volentieri con la vita per rendere Londra un paese migliore, non che sarebbe rimasto inerme mentre si sacrificava per il bene. Nonostante la falce in quel punto delicato del corpo e la posizione in cui si trovava, lo spadaccino piantò di pochi centimetri la Moonlight nel terreno, attivando Sacred Land: un cerchio di luce ampio 5 metri si sarebbe materializzato sul terreno, investendo sia il demone che Ingrid, applicando sulle due figure un marchio di luce. Durante questa mossa gli occhi di Dorian sarebbero stati sempre fissi in quelli di Ingrid, risultando luminosi quasi come la propria arma: se doveva morire quella sera egli lo avrebbe fatto dimostrando la propria volontà fino in fondo, fino all’ultimo istante di vita.

    Ti sei guadagnata la libertà ed anche la mia vita.
    Replicò lo spadaccino rivolgendosi ad Ingrid con un tono di voce abbastanza deciso, sostenendo il suo sguardo senza dare il minimo segno d’esitazione, come se fosse pronto da un momento all’altro a dare la propria vita per quella nobile causa, nonostante fosse appena stato effettivamente sconfitto. Eppure c’era sempre qualcosa che non tornava nella mente di Dorian: se Ingrid Blackrose era conosciuta per aver commesso alcuni omicidi, perché non aveva ordinato al suo demone di andare fino in fondo, prendendosi la vita del moro?


    CITAZIONE
    Stato fisico : Ferita grave tra il collo e la spalla sinistra, profonda quasi sino ai polmoni
    Psiche : Determinato a farsi valere fino alla fine
    Energia : 50/80
    Potere : The Holy Blade Livello 2
    -All'attivazione del potere la spada verrà ricoperta da una misteriosa luce verde, andando ad incrementare la capacità di taglio della Moonlight, rendendola superiore ad una comune spada, in grado di tagliare senza problemi le ossa e con qualche difficoltà il ferro;
    -Dal momento in cui il potere è attivato, le tecniche che derivano da esso avranno efficacia entro 10 metri dall'utilizzatore, avendo appunto come punto di partenza l'utilizzatore stesso.
    Tecniche : Sacred Land
    Tecnica che consente a Dorian di convogliare il potere della propria spada nell'ambiente circostante.
    Piantando la spada nel terreno, si potrà generare un cerchio di luce pura che coprirà metà del raggio d'azione del potere: all'interno di quest'area tutti i bersagli nemici non verranno danneggiati ma otterranno un marchio di luce: tale marchio rende tutte le tecniche di Dorian più efficaci sui bersagli che ne sono afflitti. Una volta usciti dall'area influenzata da questa tecnica o alla disattivazione di tale tecnica, i nemici illuminati continueranno ad avere il marchio di luce per due turni, dopo di che risulteranno privi di esso.
    Il marchio di luce inoltre costringe gli spettri e le creature invisibili a rivelarsi, fintanto che posseggono tale marchio.
    La tecnica dura per tre turni, dopodiché dovrà essere riutilizzata per sfruttarne gli effetti.
    Costo: 5
    Note : Moonlight (arma derivante dal potere) impugnata nella mano destra, Lycan (arma personale) nella tasca destra all'interno della giacca con un caricatore da 8 colpi pronto all'uso
     
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    Il colpo era andato a segno, la sentenza era pronta. Non importava quali misteriose prodezze celava quel baglio rilasciato dal suo avversario, Midna stringeva la vittoria in pugno e con un solo gesto poteva aprire in due il paladino, mettendo fine a quel combattimento nella maniera più violenta possibile. Ma non era la sua indole, non avrebbe dimostrato nulla semplicemente uccidendolo e di sicuro l'ultima cosa che voleva era saziare la sete di sangue del suo demone. Chiuse gli occhi, sospirando silenziosamente, per poi allungare una mano verso l'Hideous, comandandogli di sparire. Il demone si limitò quindi a tirare fuori la sua arma dalla spalla di Dorian, per poi svanire mentre faceva un passo indietro, tornando nel portale che aveva generato Midna per chiamarlo in causa. La strega abbassò quindi le mani, facendo infrangere i suoi specchi in mille pezzi, per poi renderli polvere. a quel punto si avvicinò a Dorian passo dopo passo, esitando solo quel minimo indispensabile per non sembrare una sprovveduta. Gli aveva dimostrato che non voleva ucciderlo, ma non era così sciocca da pensare che un nemico le avrebbe serbato lo stesso identico trattamento. Tuttavia, Dorian col suo fare cavalleresco si era meritato una possibilità. Mentre avanzava, Midna avrebbe sciolto la sua trasformazione in Ingrid, rivelando la propria vera identità, assai diversa da quella che aveva sfoggiato fino a quel momento. Ora Dorian non aveva più davanti l'immagine di un impostore, ma quella di una vera strega di Umbra.
    Ti ho supplicato di farti da parte, ma non hai voluto darmi ascolto. Dovrei onorare il tuo coraggio con un finale degno di un cavaliere, ma in cuor mio non posso permettere che un animo tanto nobile venga sprecato. Potrei fallire la missione, ma lasciarti morire qui sarebbe una sconfitta peggiore. Permettimi di curare le tue ferite, ma in cambio voglio da te una promessa da cavaliere.
    Allungò una mano verso di lui, come a voler suggellare un patto. Il movimento fu lento, elegante, lieve. La mano di Midna si schiuse come un bocciolo lunare, il palmo rivolto verso l'alto mentre l'altra mano si stringeva al petto, in segno di una richiesta solenne. Lo sguardo Di Midna era serio, ma celava una dolcezza insita che in quanto Homunculus non riusciva a scrollarsi di dosso.
    Mi aiuterai a mettere fine agli inganni di Ingrid, così che io possa portare avanti la mia missione.
    A quel punto, il fraintendimento sarebbe stato svelato: lei non era la donna che Dorian stava cercando, ma un'altra antagonista di Igrid, giunta fin lì per uno scopo non diverso da quello del cavaliere.
     
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    Le iridi glaciali di Dorian rimasero ad osservare Ingrid per quelli che credeva fossero i suoi ultimi istanti di vita, invece quel gesto della donna non comandò il colpo di grazia al demone, bensì la sua ritirata: sentendo la lama ricurva abbandonare il proprio corpo, lo spadaccino provò un iniziale stupore e sollievo, seguito da una copiosa perdita di sangue dalla ferita. Istintivamente il moro abbandonò la presa della Moonlight, portando la mano destra a tamponare ed a premere nel punto dolente nel tentativo di limitare la perdita di sangue: gli occhi di Dorian in quel frangente schizzarono verso il demone, osservandolo scomparire nel cerchio da dove era stato evocato, per poi rivolgersi alla sua ferita ed infine nuovamente verso la donna.
    Che cosa significava tutto questo? Perché gli era stata risparmiata la vita in quel modo? Che si trattasse di un altro trucco di Ingrid e che facesse tutto parte della sua strategia? L'uomo si sbagliava enormemente a pensare ciò, e lo intuì osservando il dissolversi di quel malinteso, notando con suo immenso stupore il cambiamento del corpo della femminea figura di fronte a sé: ora innanzi ai suoi occhi azzurri vi era una donna dall'anomalo colore della pelle, un misto tra il celeste ed il verde, lunghi capelli arancioni ed occhi fiammeggianti che lo colpirono profondamente.
    Dorian rimase in assoluto silenzio mentre ascoltava ogni singola parola della vincitrice di quello scontro, notando come si stesse avvicinando a lui con passo calmo e tranquillo: in quella frase l'uomo non riuscì proprio a trovare un briciolo di menzogna o di sospetto, realizzando poi successivamente che aveva combattuto per nulla, rivolgendo la sua furia contro qualcuno che non se la meritava completamente.
    Il moro fece un lungo sospiro carico di dispiacere, mentre la Moonlight ritornò alla propria forma originale, facendo quindi svanire il cerchio luminoso sul terreno, decretando la totale resa dello spadaccino: facendosi forza sulle gambe ancora sane, Dorian cercò di alzarsi lentamente, cercando di mascherare il dolore per quella ferita seria ma non mortale, mantenendo comunque lo sguardo rivolto verso il basso, osservando il palmo della mano della donna.

    Avevi la possibilità di prendere la mia vita con un semplice gesto ma non l'hai fatto. Considera questo corpo e questa spada al tuo servizio.
    Proferì tali parole con tono quasi solenne, effettuando un inchino profondo, non riuscendo più a nascondere una smorfia di dolore per via della ferita che continuava a sanguinare, imbrattando di rosso i suoi candidi indumenti: egli tuttavia non avrebbe lasciato la mano della donna protesa in avanti ad afferrare il vuoto perciò, allungando lentamente e dolorosamente la mancina verso quella di lei, la strinse con decisione, alzando finalmente il proprio sguardo verso quello della strega.
    Dorian ascoltò la promessa che doveva mantenere e non poté che accettare senza alcun ripensamento: d'altronde era giunto in quel luogo quella sera per porre fine alle malefatte di Ingrid, perciò avrebbe aiutato chiunque avesse il suo stesso obiettivo.

    Puoi contare su di me!
    Piuttosto, sono mortificato per averti attaccata nonostante mi avessi avvisato di fermarmi: avrei dovuto capire che qualcosa non andava ma eri praticamente uguale ad Ingrid, perciò ho creduto che si trattasse di uno dei suoi inganni.
    Ti chiedo perdono.

    Concluse Dorian pronunciando quella frase con estrema sincerità, tanto da abbassare nuovamente il capo, mentre la propria mano destra era praticamente ricoperta di sangue, tanto da iniziare a gocciolare per terra: in quel momento si sentiva davvero uno stupido e rabbrividì al pensiero che poteva ferirla, lei che, nonostante fosse uguale ad Ingrid, aveva dimostrato una personalità completamente diversa dal suo obiettivo.
    Lo spadaccino non si sarebbe rimesso eretto con il busto, rimanendo con il capo leggermente chinato in avanti, attendendo una reazione della donna in merito alle proprie scuse: egli l'avrebbe aiutata volentieri a sistemare Ingrid una volta per tutte ma non in quelle condizioni e, soprattutto, non prima di aver ricevuto il perdono da parte sua.
     
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    Midna non poteva dirsi esattamente tranquilla, anzi era preoccupata per le sue condizioni di salute, tuttavia lei era una strega e conosceva molto bene l'importanza delle cerimonie. Lui invece era un cavaliere, e gettandosi a terra chiedendo aiuto avrebbe perduto sicuramente il suo onore, pertanto non poteva impedirgli di continuare a parlare nonostante le ferite. Aveva le sue ragioni da spiegare e la strega non lo interruppe mai, neanche per un istante. La caccia ad Ingrid per lui doveva essere molto importante, avrebbe voluto chiedergli il perché di una simile determinazione nei confronti di quella donna, che fosse per gli omicidi? Indubbiamente era un comportamento disdicevole, ma perché darle così tanta importanza? Forse Ingrid aveva ucciso qualcuno a lui caro... no, la sua foga sarebbe stata indubbiamente più furiosa. Midna aveva una gran curiosità di conoscere meglio le ragioni di quel cavaliere, pertanto quando concluse finalmente il suo discorso, lo aiutò a rialzarsi portandogli anche l'altra mano sul fianco, cercando di aiutarlo a tenersi in piedi. Forse Midna non era molto forte, ma i suoi demoni potevano aiutarla a trasportarlo.
    Se manterrai la promessa non avrai più bisogno di invocare perdono. Ora però basta con le cerimonie, vai medicato...
    Lo avrebbe rassicurato, cercando di trasferire un pò della sua energia vitale a lui, così da mantenerlo vigile anche mentre conservava le energie per la medicazione. Se lui davvero non aveva intenzioni malvagie e voleva solo far valere le sue ragioni, non meritava di morire in quel modo. Purtroppo la ricerca del cimelio doveva essere rimandata, la cosa non faceva impazzire Midna ma se aveva trovato un alleato che potesse aiutarla in tale scopo, allora forse valeva la pena medicarlo e attendere un momento più propizio. Una strega di Umbra non è tenuta a rivelare i suoi segreti, ma ogni aiuto in simili operazioni era più che valido. Meno rumore faceva, meno avrebbe attirato l'attenzione.
     
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    Non appena Dorian avvertì la mano della strega sul proprio fianco, egli sentì chiaramente la sua energia invadere il proprio corpo, sostenendolo in quel momento: il capo dell’uomo si alzò ad osservare il volto della sua soccorritrice, ascoltando in silenzio le sue parole rassicuranti. Un lieve sorriso si manifestò sul volto del moro, il quale non credeva ancora di meritarsi un aiuto del genere dopo aver puntato la propria lama contro di lei: dopo un breve sospiro Dorian decise di farsi aiutare dalla donna, mantenendosi in piedi grazie al suo supporto.
    Non sei affatto tenuta a fare tutto questo ma sappi che hai la mia gratitudine e che ti aiuterò contro Ingrid.
    Posso sapere il nome della mia salvatrice?
    Io sono Dorian.

    Replicò lo spadaccino guardando quegli occhi fiammeggianti così diversi dalle proprie iridi glaciali: mentre aspettava di ricevere una risposta da parte sua, la propria mano destra si staccò dalla ferita per andare a prendere la propria spada e rinfoderarla lentamente. Egli si mosse piano sia per non allarmare la sua soccorritrice, sia perché l’entità di quel danno non gli avrebbe consentito di eseguire alcun movimento rapido: inevitabilmente altro sangue fuoriuscì dal profondo tagli sul collo ma Dorian strinse i denti e riportò la mano destra sulla ferita, premendo con forza in quel punto.
    Nonostante l’energia della donna a sostenerlo, il moro iniziava ad avere un respiro piuttosto pesante, diventando pallido in volto con la fronte imperlata di sudore: la perdita di sangue si stava facendo sempre più importante man mano che passava il tempo e Dorian necessitava di cure immediate se non voleva andare all’altro mondo.
    Le proprie gambe stavano perdendo la forza e tonicità che avevano dimostrato in precedenza, tuttavia egli avrebbe fatto in modo di non essere un peso per lei, lasciando che si prendesse cura di lui.
     
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