Yo-oh! Beviamoci su!

x Willy123

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    In quel mondo esistevano creature assai bizzarre, con poteri particolari, razze mai conosciute prima e questo Duncan lo sapeva molto bene. Ma conoscere una persona nuova, con capacità sorprendenti non era mai una cosa scontata, la curiosità era tale da lasciarlo di stucco ogni volta. Ancora non riusciva a capire come fosse possibile che aveva ottenuto quella forza, quel vigore durante il loro rapporto, voleva saperne di più ed era entusiasta nel capire come potesse aver ottenuto un'energia simile. L'entusiasmo venne accentuato non appena Xara gli rivelò la sua capacità. Aveva un simbolo, una specie di tatuaggio dietro al collo e tramite esso, lei poteva infondere in coloro che entravano in un contatto più che amichevole, energia.
    "Incredibile..." Pensò il londinese assumendo un'espressione estasiata da tale abilità posseduta dalla rossa, fissandola per qualche secondo come se fosse rimasto imbambolato di fronte a qualcosa di straordinario. Certo non era la bellezza indiscussa di lei a farlo sembrare un idiota con la faccia da pesce lesso, quanto la rivelazione che recepì dalla partner in merito a ciò che sapesse fare. Sorriso appena, ma contento di sapere una cosa del genere poiché oltre al normale amore che avrebbe potuto dare e ricevere nei confronti di Xara, avrebbe potuto anche beneficiare delle sue notevoli capacità di supporto, non una cosa da scartare per un combattente come lui, anzi. Ma il suo stupore venne interrotto per un attimo da una domanda assai delicata che la ragazza gli rivolse notando la katana che Duncan impugnava nella mano destra, non poteva nascondere un oggetto che di certo non serviva solamente a minacciare come fece col proprietario del locale in cui i due si incontrarono, ma serviva a molto di più, come lei stessa ipotizzava, togliere delle vite. Lo sguardo del ragazzo ricadde in quel momento proprio sull'arma che possedeva, cercando di metabolizzare la domanda e di dare una risposta che potesse soddisfarla.
    "U-Ucciso? Beh... Non esattamente. Diciamo comunque che questa non è una normale katana. In essa risiede un potere straordinario. Questa è in realtà una zanpakuto, mai sentito parlare di armi del genere?" Rispose, osservando con una certa fierezza la sua Kazeshini, del resto era la compagna di battaglia che fino a quel momento l'aveva supportato nei vari scontri avuti. Rarissime volte la utilizzava come una normale arma bianca, solitamente sprigionava il potere in essa contenuto, così da rendersi più efficace contro i propri avversari o meglio questo era ciò che pensava di fare Duncan.
    "Non uccido qualcuno se non è proprio necessario farlo. Credo fermamente nella giustizia, se qualcuno toglie la vita ingiustamente ad una persona innocente, non mi trattengo dal fargliela pagare. Ci sono troppe brutte persone in questo mondo, qualcuno deve pur dare una speranza a coloro che non possono difendersi con le proprie forze, non credi?" Replicò, attorniandosi di un'aura tipica di un aspirante eroe, ma la strada per un ruolo del genere era lunga e il londinese forse stava pompando un po' troppo i suoi ideali e le sue dichiarazioni. Tutto sommato, credeva in quello che diceva, non stava affatto mentendo a Xara, era concentrato nel suo obiettivo di contribuire alla giustizia mondiale, l'avrebbe fatto anche a costo della sua stessa vita, poiché era ciò che aveva imparato dalle sue passate esperienze. Quando terminò il patos epico della cosa, Duncan concentrò nuovamente le sue attenzioni verso la rossa, sorridendole compiaciuto, in quel momento era giusto dare i meriti che la ragazza meritava di avere.
    "Sappi che sono stato proprio bene stasera e sono felice di averti conosciuto. Restiamo in contatto, d'accordo? Magari potremmo vederci una di queste sere, che ne dici?" Aggiunse infine, frugando con la sinistra nella tasca dei suoi pantaloni e tirando fuori il cellulare, pronto a salvarsi il numero di Xara nel caso essa avesse acconsentito a mantenere il rapporto ed i contatti con lui. Ci sperava ed era quasi certo che essa, con la sua dichiarazione durante il loro amplesso erotico, intendesse iniziare una seria relazione con lui ed ovviamente Duncan non si sarebbe tirato indietro, avrebbe accettato pienamente di intraprendere una storia con la rossa.
     
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  2. Willy123
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    Avrebbe ascoltato con interesse il dire di Duncan, mentre osservava quella spada. Non aveva grande familiarità con le armi, quindi era un po' spaventata nel vederne una, soprattutto in un luogo pubblico, ma ora che sapeva come agiva il ragazzo era più tranquilla ed il lieve sorriso che uscì dalle sue labbra ne fu la certezza. Sbocciò anche una lieve risata quando lo sentì parlare in modo quasi eroico, come se fosse il salvatore della città o cose del genere. Gli si sarebbe quindi avvicinato, alzandosi sulle punte dei piedi per cercare di baciarlo sulla guancia, ancora una volta.
    Beh, hai salvato me questa sera, ti ringrazio...
    Avrebbe poi osservato il fare del ragazzo, che si accingeva a recuperare il suo cellualre, chiedendole il suo numero. Come avrebbe potuto rifiutare una proposta del genere? Anche la rossa portò la mano alla tasca posteriore dei suoi pantaloni decisamente attillati, estraendo un cellualre non troppo moderno, ma almeno capace di navigare in internet. Quello le permetteva di possedere sua zia per il momento. Era decisamente emozionata sapendo di avre trovato qualcuno con cui poter parlare, passare le serate e divertirsi e magari, chi lo sa, vivere avventure che sino a quel momento non aveva mai vissuto.
    Tieni, questo è il mio numero. Mandami un messaggio poi, così salvo anche il tuo. E sia chiaro...io non voglio vederti...PRETENDO di vederti.
    Lo avrebbe quindi attirato a sè, cercando di prenderlo per il polso della mano, così da baciarlo direttamente sulle labbra, ancora una volta. Avrebbe passato tutta la serata con quel contatto, se avesse potuto, ma da buona ragazza sapeva che gli uomini andavano tentati, quindi il contatto su intenso, ma breve, per poi scosatrsi nuovamente, fissandolo in volto, leggermente rossa sulle guance, anche perchè dentro i suoi pantaloni aveva ancora il seme del ragazzo che le scaldava l'addome. Una sensazione indimenticabile.
     
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    A quanto parve, Duncan trovò finalmente una persona con cui poter passare dei bei momenti assieme, con cui condividere passioni, emozioni e magari chissà, esperienze straordinarie ed uniche nel loro genere. Era chiaro che entrambi erano attratti l'uno dall'altra e viceversa, lo si vedeva anche dal modo in cui Xara cercava più volte il contatto diretto con lui e il londinese non si tirava affatto indietro, anzi le dava piena disponibilità nel lasciare che si unissero in un bacio, in uno sguardo oramai complice, in espressioni che solo due persone che si piacevano si scambiavano. Quello poteva essere l'inizio di qualcosa di unico fra loro, sia a livello sentimentale, sia come collaborazione, perché Duncan stava seriamente pensando che la rossa potesse affiancarlo magari in situazioni dove il suo potere e le sue capacità sarebbero state molto utili a lui. Sorrise quando sentì che essa considerò il loro incontro una salvezza per lei e subito dopo diede il numero al ragazzo, ma non prima di avergli donato un ultimo, piacevole ed intenso bacio, che non fu breve, ma nemmeno troppo prolungato, il londinese lo interpretò come un "arrivederci" forse anche immediato, perché lei pretese che i due si potessero vedere ancora.
    "Anch'io sono desideroso di rivederti, bellezza. Ci sentiamo molto presto." Rispose Duncan, portando la mano sinistra ed accarezzando la guancia destra della ragazza, facendole l'occhiolino, come a rassicurarla che un loro nuovo incontro sarebbe stato imminente. Subito dopo, si scrisse il numero di lei nel suo telefono e poco dopo le mandò un messaggio, con scritto "Ehi piccola, sono io, Duncan."
    "Devo andare ora. Ci vediamo bambola." Concluse in seguito, ricambiando il bacio che precedentemente Xara gli stampò sulla guancia, facendo altrettanto con lei e poi girandosi, ma continuando a guardarla mentre si allontanava. Guardava avanti, ma si girava spesso per vederla, per non perderla d'occhio, per imprimere nella mente la sua figura, la sua persona, che di sicuro avrebbe rivisto a breve, ma già cominciava a mancarle, però gli sembrava prematuro convivere. Voleva godersi volta per volta la sua compagnia, voleva godersi volta per volta Xara ed era sicuro che col passare del tempo, le emozioni ed i sentimenti sarebbero cresciuti, fino a confermare quel "ti amo" che si scambiarono mentre fecero sesso. Perché non voleva che fosse solo un rapporto erotico, voleva che fosse un rapporto vero e duraturo.

    Role terminata.


    Edited by Shirosaki Ogihci™ - 21/8/2017, 19:46
     
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