Yo-oh! Beviamoci su!

x Willy123

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    Bocca e dita stavano premendo avide punti di Xara che potevano risultare molto sensibili, specie se l'eccitazione era elevata anche dentro di lei, come lo era per Duncan. Ciò poteva evincersi da come si lasciava fare a quelle azioni così piene di desiderio del ragazzo che la venuta precedente sembrava solamente un lontano ricordo, per quanto quel momento lo fece godere parecchio. Ma i due erano senza dubbio pronti a soddisfarsi a vicenda, a regalarsi sensazioni che solo col sesso si potevano provare. Al commento che denotava quanto voglioso fosse lui di possederla, la ragazza rispose con un invito chiaro, come se lei non desiderasse altro che il londinese applicasse il suo pensiero. Erano lì per quello, quindi niente e nessuno li avrebbe fermati dall'andare oltre. Incitato quindi da Xara, Duncan aumentò la pressione delle sue labbra sul seno morbido ed abbondante, tenendo la stretta sul destro con la mano sinistra, ma volendo gustarsi anche il seno sinistro, succhiandolo e stuzzicando anche il capezzolo d'esso. Ciò che invece volle variare fu il modo in cui la stava stuzzicando fra le cosce. I polpastrelli divennero nel giro di pochi secondi belli umidi, come se stessero sfregando contro una pezza impregnata d'acqua, solo che ad inumidire le dita ci stavano pensando gli umori della ragazza, ad indicare che si stava eccitando come Duncan. Avendo appurato quanto quel fiore si stesse inumidendo, il ragazzo non ci pensò due volte ed infilò rapidamente indice e medio fra le carni di Xara, scavando con le dita dentro quell'intimità che si stava bagnando e soprattutto scaldando velocemente. Il calore che avvolse indice e medio fece rabbrividire il londinese che per un attimo strizzò il seno di lei anche con i denti, non premendo troppo forte, ma incidendo superficialmente sulla sua morbida carne. Fu una sensazione piacevole quella che provò inoltrandosi in quella fessura, solo con le dita della mano, figuriamoci cosa avrebbe provato se lì dentro ci avesse infilato il suo membro. Membro che non fu abbandonato a sé stesso, ma venne stimolato dal ventre della ragazza che si strusciava su di esso per portarlo all'erezione completa. Così accadde, ormai il pene di Duncan era pronto per impossessarsi del fiore di Xara. Eppure, decise prima di stuzzicarla per bene con indice e medio, fra l'altro sentendo che stavano scivolando bene nella cavità di lei, ci aggiunse anche l'anulare e prese così a far scorrere quelle tre dita su e giù nell'intimità della rossa, con un ritmo piuttosto deciso e veloce, volendo spingere sempre più a fondo quei polpastrelli per stimolare per bene il suo sesso in modo che fosse pronto per il piatto forte del momento. Poté sentire chiaramente e che riempiva quel bagno il rumore volgare che la vagina di Xara emetteva mentre lei la masturbava, un suono gradevole alle sue orecchie, specie in un momento così intenso e passionale come quello che era solamente musica per il suo udito.
    "Che melodia oscena... Magari potessi ascoltarla all'infinito." Commentò il ragazzo scostandosi ancora una volta dalla forma prosperosa che si stava gustando con la bocca, abbozzando un sorriso malizioso e voglioso e volgendo il suo sguardo verso la ragazza. Più gli piaceva quel suono e più scuoteva le sue tre dita all'interno di lei e più la sua mano riceveva sia sul palmo che anche sul polso quei fluidi intimi che stavano cominciando a scorrere copiosi. Non gli sarebbe dispiaciuto se prima di passare alla fase successiva, anche Xara potesse raggiungere un orgasmo, ma ormai era solo questione di tempo, forse di attimi e poi si sarebbe deciso ad unire il suo sesso con quello della rossa.
     
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    Per quanto Xara si mostrasse selvaggia e dominante, lo stimolare continuo delle sue parti sensibili non potè che farla a poco a poco sussultare sempre più, con i seni ormai ricoperti dalla saliva e dai segni delle lebbra e delle dita di Duncan, che in quella posizione sembrava quasi un bambino intento ad allattarsi, seppure in modo assai più famelico e vorace. Ansimava la ragazza, mentre ogni respiro veniva interrotto da un gemito di piacere che non potè che aumentare in tono quando le dita del ragazzo andarono a sondare l'interno della sua intimità. La rossa si alzò un attimo sulle dita dei piedi, per poi rilassarsi nuovamente, con le pareti completamente umide e grondanti di umori che si stringevano attorno alle falangi di Duncan, che di certo non sembrava trattenersi nel sondare tutta la profondità che riusciva a raggiungere. Purtroppo per lui, però, nemmeno inserendo il terzo dito Xara gli avrebbe consegnato un orgasmo, abituata a ben peggio di quelle semplici stimolazioni, seppure fosse ben vicina araggiungere il suo limite.
    Sei...bravo...ahhhh
    Solo quello riuscì a dire tra un gemito e l'altro, mentre ora entrambe le sue mani si sarebbero avvicinate alla verga del ragazzo, iniziando a massaggiarla energicamente dal basso verso l'alto, aggiungendosi allo sfregamento col ventre. Avrebbe sorriso leggermente, sentendo la frase detta dall'altro, fissandolo di rimando, per poi proporre un giochetto, che forse gli sarebbe piaciuto.
    Il primo che viene...può chiedere quello che vuole...all'altro...ok?...ahhhh
    E detto quello la stretta di entrambe le mani si sarebbe fatta più decisa, con l'arto destro che si sarerbbe avvicinato ai testicoli, così da sondare anche loro, probabilmente già ricolmi di nuovo seme da spruzzare contro o dentro la donna, a discrezione di Duncan. Chissà se avrebbe accettato o meno la piccola sfida del momento.
     
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    Sarebbe bastato poco per volgere quella situazione, da del petting così avido e voglioso a del sesso evidente ed intenso. I due si stavano reciprocamente stuzzicando, stimolando, probabilmente stavano analizzando la resistenza e quanto potessero essere attraenti i loro sessi, così come i loro corpi, quello di Xara era completamente esposto, mentre quello di Duncan, a parte il suo basso ventre, era ancora coperto dai vestiti. Però non serviva essere entrambi spogli per godere in modo reciproco, bastava intuire dove era meglio mettere le mani e a quanto parve, i due ci sapevano davvero fare sotto quell'aspetto. Fra l'altro la ragazza approvò il modo in cui riceveva le stimolazioni del londinese e non volle essere da meno, avvinghiandosi con le mani contro le parti intime di lui, oltre che continuare con lo sfregamento del suo ventre contro l'asta che ormai era diventata marmorea e retta. Se poco prima il lavoro di bocca era tranquillo e ricercato, pian piano per il londinese stava diventando una fatica, un po' perché ci stava mettendo energia nel masturbare la rossa ed un po' perché essa lo stava facendo eccitare con quei suoi tocchi contro il suo pene, così da provocargli un respiro più pesante rispetto all'inizio, molto simile a quello che ebbe quando il suo sesso sbatté contro le pareti orali di lei fino a che non raggiunse l'orgasmo. Doveva di tanto in tanto, staccarsi dal seno della ragazza per riprendere fiato e poi tornare ad aggredire quelle forme generose e che al ragazzo piaceva assaporare. Ad un certo punto, Xara propose una sfida, una specie di gioco che avrebbe messo a dura prova la resistenza di entrambi. Sarebbe stata una gara a chi avrebbe raggiunto l'orgasmo per primo o prima, così da richiedere tutto ciò che avrebbe voluto. A quelle parole, Duncan si fermò dal gustarsi il seno di lei e la osservò con un sorriso pieno di stupore e di divertimento. A lui piacevano molto le sfide, specie se venivano racchiuse in un contesto erotico come quello che si era formato fra di loro, dunque difficilmente si sarebbe tirato indietro.
    "Mi sembra... Interessante! Allora possiamo procedere." Rispose il ragazzo, ghignando in modo molto evidente, come se avesse già in mente su come agire nei confronti di Xara per vincere quella sfida. Lei era molto brava, sapeva toccare e stimolare nel giusto modo il membro di lui, ma aveva trascurato un piccolo dettaglio lanciando quella sfida: lui era venuto poco prima e prima che potesse raggiungere un nuovo orgasmo ci avrebbe probabilmente messo più tempo rispetto a quando venne per la prima volta in quell'amplesso. Pertanto, approfittando del fatto che la sua intimità si stesse inumidendo parecchio favorendo movimenti al suo interno più fluidi e veloci, Duncan non si accontentò di tenere infilate dentro solo tre dita, ma decise di infilarci tutte e cinque le dita, sentendo quelle pareti premere violentemente contro la sua mano quando essa si infilò del tutto in quella cavità. Prese così a muoverla come se fosse un trapano, compiendo movimenti ad angolo giro da sinistra verso destra, emulando una sorta di lavoro di allargamento del foro, con la differenza che si trattava di una vagina di una ragazza e non di un buco sul muro. Ma il londinese voleva che Xara fosse la prima a venire ed avrebbe adottato metodi più aggressivi ed invasivi se ciò fosse servito per portarla al limite.
     
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    Alla proposta da parte di Xara, Duncan andò subito all'attacco, smorzando le parole ed il fiato alla rossa che ora era decisamente provata dalla penetrazione dell'intera mano nella sua intimità. La presa sul pene del ragazzo si fece più intesa, seppure non vi era più lo sfregamento, visto che Xara era troppo impegnata a cercare di resistere a quegli attacchi che si facevano sempre più mirati ed intensi. Le gambe iniziavano a tremarle e gli umori uscivano in modo quasi ininterrotto. Solo dopo alcuni secondi in quelle condizoni la ragazza avrebbe ricominciato a massaggiare le verga di carne, portando la mano sui maroni di Duncan e stringendoli con vigore, così da iniziare anche lei a giocare pesante. Peccato dopo due o tre movimenti della mano di Duncan nelle sue interiore, Xara non riuscì a resistere ulteriormente, venendo copiosamente, con schizzi che bagnarono tutte le sue gambe ed il pavimento del bagno. Il mento di Xara andò ad appoggiarsi su una delle spalle del compagno di divertimenti, con il fiatone pesante e completamente sudata.
    A-a quanto pare...hai vinto...bravo...
    Era stremata, non si aspettava un contrattacco così deciso ed intenso, mentre gli arti della donna cedettero improvvisamente, facendola cadere con le chiappe sul cesso, con la mano del ragazzo ancora dentro le sue intimità, che ancora si muovevano e vibravano intensamente per il piacere provato. Le gambe erano completamente aperte ed il volto di Xara era completamente rosso, coi seni esposti e tondi, ricoperti dai segni delle labbra del ragazzo che ormai li aveva fatti completamente suoi.
    Perchè non vieni a prendere...il tuo premio...
    Ormai era più che pronta per lo spettacolo principale della serata, visto che si erano stimolati più che a sufficienza reciprocamente. Inoltre Xara non resisteva più e voleva il cazzo dentro di sè e lo dimostrava il fatto che non riuscisse a distogliere lo sguardo da quella stecca di carne ormai rigida e pronta a mostrare quanto potesse essere piacevole averla dentro di sè.
     
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    Mossa forse un po' azzardata, ma alla fine portò i suoi frutti, perché sebbene Xara stesse cercando di impegnarsi nel stimolare e provocare forte eccitazione in Duncan, una mano virile ed aggressiva come la sua fra le carni di lei non poteva certo competere col tocco pur sempre femminile sul suo pene. Quei pochi movimenti invasivi bastarono per portarla all'orgasmo, tant'è che il londinese dovette tirar fuori per un attimo tutta la mano, lasciando all'interno solo indice e medio e permettendo così alla ragazza di far schizzare i suoi umori abbondantemente fra le gambe e gran parte sul pavimento.
    "Immaginavo cedesse subito..." Pensò soddisfatto dentro di sé il ragazzo che sorrise appagato nell'aver realizzato la vittoria della sfida, sentendo il calore del respiro di lei colpire la sua spalla, così come il calore del suo corpo sovrastare quello di lui. Poco dopo, a seguito di quella potente venuta, la mano si infilò di nuovo dentro la sua vagina, con estrema facilità, ciò fu dovuto ai fluidi rilasciati da Xara. Ma essa ne risentì di tale orgasmo, perché le gambe non riuscirono più a reggerla e si sedette di peso sul gabinetto, divaricando gli arti inferiori, come a rendersi completamente disponibile, aspettando così la successiva mossa di Duncan che non avrebbe tardato ad arrivare. La richiesta della ragazza non aveva bisogno di interpretazioni, mancava proprio la parte più importante di quell'amplesso, ovvero l'unione completa dei loro sessi. Sorridendo compiaciuto per quella visione così oscena ma così attraente della rossa stravaccata su quel gabinetto, il londinese non voleva farla aspettare più di tanto. Si tolse perciò sia la giacchettina senza maniche che anche la camicetta che indossava sotto di essa, appoggiandoli contro il termosifone spento che si trovava in quel bagno, rimanendo pertanto a torso nudo, magari favorendo alla ragazza una vista più gradita di lui e si avvicinò col basso ventre, flettendo le gambe in modo che il suo membro potesse trovarsi all'altezza dell'intimità di lei.
    "Eccomi, sono venuto a riscuoterlo." Rispose, leccandosi le labbra Duncan e guardando intensamente negli occhi la rossa, tenendosi con la mano sinistra il pene che avvicinò lentamente alle labbra inferiori di Xara, pronto a farsi strada con la sua virilità fra quelle carni. Gli bastò appoggiare la cappella contro i bordi per sussultare un po' e sentire la pelle d'oca invadergli tutto il corpo, perché il sesso di lei emanava bollore ed umidità a livelli molto elevati, una sensazione più unica che rara. Ma non sarebbe servito a nulla se non avesse infilato tutto l'arnese all'interno della ragazza, così si decise a penetrarla del tutto, andando fino in fondo, un unico movimento, facilitato proprio dalla presenza dei liquidi vaginali ancora abbondanti. Il caldo e quella sensazione di appiccicaticcio e di bagnato circondarono il pene di Duncan, ma lui gemette piacevolmente quando senti il suo sesso tutto dentro il fiore di Xara, con quelle pareti che lo accolsero egregiamente.
    "Questo è ancora meglio di quando te l'ho messo in bocca." Commentò sussurrando quelle parole e dipingendo sul volto un'espressione estasiata, con gli occhi socchiusi e la bocca leggermente aperta, lasciando defluire un respiro affannoso ma che sottolineava quanto gli piacque far entrare il suo pene nella vagina della ragazza. D'istinto posò entrambe le mani sul sedere di Xara e, seppur la posizione non fosse proprio comoda, iniziò a muoversi lentamente, avanti ed indietro, con movimenti all'inizio lenti, ma via via che aumentavano di velocità e di forza. Più si muoveva e più quelle pareti sembravano impedirgli di voler uscire da quella cavità che stava regalando forti emozioni a Duncan e sperava che Xara stesse provando le stesse sensazioni che provava lui nel sentire il suo arnese dentro di sé.
     
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  6. Willy123
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    Avrebbe atteso con ansia che Duncan si muovesse per penetrare la sua intimità, mentre questa grondava di umori in modo incontrollato, vogliosa ed in attesa di sentire la verga di carne dentro di lei. E quando il contatto avvenne xara sussultò ed ansimò per qualche attimo, con la schiena che si innarcava in avanti, esponendo ancora una volta i suoi seni. Le braccia si sarebbero incrociate dietro al collo del ragazzo, mentre le gambe si stringero attorno al suo bacino. Duncan era ormai impossibilitato ad scappare, non poteva estrarre in alcun modo il suo cazzo dall'intimità di Xara. poteva solo muoversi quel tanto che bastava per far godere entrambi, mentre le pareti massaggiavano e stringevano sempre di più quell'asta fonte di ogni piacere primordiale.
    Si...ahhh...concordo...sei fantastico...ahhh
    Xara si lasciò andare a lamenti sensuali e provocanti, mentre lasciava che Duncan la prendesse per il sedere, così da metterli in una posizione leggermente più comoda. Il fatto di vederlo ora nudo, sentendo la sua pelle ed i suoi muscoli non potè fare altro che eccitare ancora di più la donna, che era ben felice di aver trovato qualcuno con cui potersi divertire in modo così piacevole e lussurioso. Cercava di seguire come poteva i movimenti del ragazzo, muovendosi quasi in senso opposto, così che le varie penetrazioni che subiva arrivassero sino in fondo, nel punto che più la faceva gemere ed ansimare, procurandole un piacere infinito, che di certo avrebbe percepito anche Duncan. Xara aveva appena ricevuto un orgasmo, è vero, ma se le cose continuavano in quel modo no nci sarebbe voluto molto perchè cedesse ancora una volta. La verità è che nei preliminari era molto agguerrità, ma una volta giunta alle maniere forti le unghie venivano ritirate e la tigre che era in lei si trasformava in un docile gattino, malleabile e plasmabile come meglio si voleva. Le piaceva troppo fare sesso.
     
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    Una volta cominciata, la penetrazione non poteva che aumentare sia d'intensità che di piacere che stavano ricevendo sia Duncan che Xara. Era un dare ed avere che appagava entrambi, lui che faceva godere lei con le sue spinte vigorose e veloci, lei che stringeva il pene di lui in una morsa carnosa e passionale, donandogli anche calore, un calore sempre maggiore. Nonostante le gambe piegate potessero rendere scomoda la posizione adottata dal ragazzo, non era assolutamente intenzionato a fermarsi o a cambiare posizione per facilitare e rendere più agevoli le spinte, fra l'altro la ragazza si avvinghiò su di lui sia con le braccia che con le mani, come se non lo volesse lasciare finché esso non avesse finito ciò che aveva cominciato. Duncan chiaramente non era dell'opinione di interrompere tutto subito, anche perché trovare una ragazza bella come Xara che si poteva concedere a lui e farlo eccitare in quel modo non era una cosa che capitava tutti i giorni. Ok, Londra era grande, ci potevano essere tante altre ragazze che avevano simili intenzioni, eppure lui fu subito attratto da lei non appena la vide in quel locale, difficilmente avrebbe lasciato perdere un'occasione così ghiotta per godere della sua compagnia, in tutti i sensi. Il pene andava sempre più in profondità ad ogni spinta, stava picchiando con la punta i bordi dell'utero della rossa e più cercava di affondare, più quelle pareti sembravano volessero strangolargli quel membro eretto e turgido che stava violando la sua intimità. Con quei movimenti, i seni di Xara sobbalzavano incontrollati e lei gemeva costantemente, così come anche lui non si tratteneva da emettere versi che mostravano tutta la sua approvazione ed il suo piacere in ciò che stava facendo. Quelle spinte inoltre, provocavano uno schiocco che si creava attraverso lo scontro del pube di entrambi, un suono che a Duncan piaceva da morire e più lo sentiva, più la sua penetrazione diveniva aggressiva e rapida.
    "Non... Non ho mai... Scopato... Una figa incredibile come te!!" Esclamò ad un certo punto il ragazzo fra una spinta e l'altra, digrignando i denti per la foga con cui stava compiendo quelle ripetute e decise penetrazione nei confronti di Xara. Quella cavità sembrava si stesse sciogliendo sotto quei movimenti avidi e vogliosi e questo facilitava degli affondi sempre più veloci e sempre più in profondità. Probabilmente con quell'intensità, il londinese avrebbe raggiunto presto un altro orgasmo, però con quella brama che stava manifestando verso la rossa, non si sarebbe risparmiato nel concedersi ancora e ancora e ancora. Era come se, da che avesse infilato il suo pene dentro di lei, Xara lo avesse drogato, rendendolo completamente dipendente alla sua vagina e niente e nessuno l'avrebbe persuaso dallo stancarsi di quella ragazza.
     
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    Ormai erano giunti entrambi al piatto forte della serata, anche se nulla impediva loro di fare un bis o tris di quello che stavano facendo in quel momento. Con ogni probabilità, chi entrava nei bagni, rimaneva imbarazzato nel sentire cosa stava succedendo, uscendo in fretta e furia senza farsi troppe domande. Ma sicuramente chiunque avrebbe voluto essere al posto di Duncan nel godere delle curve e dei gemiti della rossa che gli stava avvinghiato con braccia e gambe. I seni sobbalzavano a ritmo con le spinte che il ragazzo dava all'intimità della rossa, che a stento riusciva ancora a tenersi lucida, con gli occhi fissi sul volto di Duncan.
    Anche tu...sei fantastico...ahhhh!
    Avrebbe cercato di allungare il proprio volto verso quello del suo amante notturno, così da baciarlo in modo tutt'altro che casto e puro, ricercando la lingua e ansimando in modo pesante, mentre gli umori nell'intimità aumentavano ad ogni spinta di Duncan, che sembrava non volersi trattenere, e faceva sicuramente bene. Nell'avvicinarsi, il seno della donna sarebbe sicuramente entrato a contatto con il petto di Duncan, e la cosa la stimolò ancora di più, con i suoi capezzoli duri e turgidi che si sfergavano contro di lui, che avrebbe di certo potuto sentire la pressione e la profondità di quelle forme che per tutta la serata aveva leccato e massaggiato come un bambino. Anche Xara era sul punto di raggiungere un nuovo orgasmo ormai, seppure fosse venuta poco prima. Ma le prestazioni del ragazzo non erano affatto male e sembrava saperci fare molto più di quanto non fosse apparso nel suo abbordaggio iniziale al bancone.
     
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    Con quelle spinte continue, Duncan ormai ci stava facendo l'abitudine, si muoveva come se non avesse fatto altro in tutta la sua vita, come se fosse nato per adempiere allo scopo del momento, ovvero quello di penetrare più e più volte Xara che non smetteva di gemere, di godere di quelle botte che riceveva dentro di sé. Botte piacevoli, per entrambi, soprattutto per il londinese che sentiva quelle pareti contrarsi parecchio ogni volta che faceva scorrere il suo pene dentro la cavità della rossa per sbattere di continuo contro le porte del suo utero, in attesa che arrivasse il momento giusto per donarle il suo liquido seminale, sempre se essa gli avesse permesso di farlo. Ma per come erano messi, una venuta dentro di lei era inevitabile, perché le gambe avevano circondato il bacino di lui, non dandogli così la possibilità di scostarsi e di proseguire in ciò che stava facendo, anche bene da come ne parlava Xara. Fu davvero felice di sentire da lei che se la stava cavando egregiamente e questo non fece altro che incentivarlo a non fermarsi, ad andare fino in fondo, raggiungendo l'apice dell'eccitazione e del godimento. Nel mentre, la ragazza ne approfittò per avvicinarsi al viso di lui e baciarlo, volendo attorcigliare la sua lingua a quella di Duncan e quest'ultimo ovviamente lasciò che quei due organi orali si incontrassero, per danzare in modo osceno durante quel bacio. Con una tale vicinanza, poté sentire i seni di lei sobbalzare e sfregarsi contro il suo petto nudo, una sensazione a dir poco magnifica da provare, sentendo quella morbidezza strusciarsi in quel modo così passionale e bramoso, dovuto ai movimenti imperterriti e veloci di lui nel penetrarla. Sentendo comunque che la sua intimità si stava nuovamente bagnando, volle accelerare il processo che l'avrebbe portata ad un nuovo orgasmo e così spostò la mano destra, portandola più al centro del suo sedere già abbastanza disteso e largo vista la posizione adottata dalla rossa e con l'indice andò a far pressione col polpastrello contro i bordi del suo orifizio posteriore, volendolo infilare al suo interno. Dopo alcuni tentativi di spinta del polpastrello, alla fine la falangetta riuscì ad entrare in quel buco che sembrò piuttosto stretto rispetto a quella che era la vagina di Xara, forse era anche a motivo dei molteplici movimenti provocati dalle spinte di Duncan che restringevano le pareti interne della ragazza. Comunque, non appena riuscì ad infilare parte dell'indice, il londinese cominciò a toccare più punti di quella cavità, cercando così di stimolarla maggiormente in modo da farle raggiungere un nuovo orgasmo più velocemente possibile.
     
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    Xara sentiva come il membro di Duncan le toccasse i punti più sensibili della sua intimità, arrivando senza troppe difficoltà a toccare le pareti d'ingresso dell'utero e, alcune volte, entrandovi, spalancandole completamente. Era ormai al limite, sarebbero basti altri pochi minuti di quei movimenti per arrivare all'orgasmo, ma il ragazzo sembrava volesse accelerare i tempi e con le sue azioni vi sarebbe senza dubbio riuscito. Quando la rossa sentì le dita che si spostavano lungo il suo sedere non avrebbe reagito in alcun modo, sapendo bene che il suo fondo schiena era altrettanto apprezzato quanto il suo seno. Ma non si aspettava che Duncan le infilasse le dita anche dell'altro orefizio. La ragazza innarcò la schiena, stringendo i denti, come avoler resistere a quella vibrazione che le circolava per tutto il corpo, ma appena il ragazzo iniziò a muovere le sue dita tastando le pareti già decisamente chiuse, beh, Xara non potè altro che gemere più forte. Un rivolo di saliva sarebbe uscita dalla sua bocca, bagnando la guancia destra, mentre lo sguardo rimaneva fisso su quello del suo amante. Il volto era completamente sudato, come il resto del corpo, mentre nella mente di Xara non vi era altro che Duncan ed il suo cazzo che continuava a violarla e a farla sobbalzare ritmicamente.
    Non resisto...più...ahhhhh...sto per venire!
    Sarebbero baste altre due botte, altre due penetrazioni perchè xara venisse ancora una volta, copiosamente, con gli schizzi di liquido vaginale che andavano a bagnare il cesso su cui era seduta, mentre le pareti si contraevano ancora, andando a strozzare sempre di più il membro di Duncan, quasi fosse una pressa. Questa volta l'orgasmo sarebbe stato più lungo ed intensa, nulla di paragonabile a prima, provando Xara ancora di più. Le gambe sarebbe scese a terra, mentre cercava ancora di tenersi al collo di lui, fissandolo. Era stremata, infatuata, colma di piacere, mentre attendeva che anche l'altro arrivasse all'apice del piacere. Di certo non lo avrebbe lasciato andare senza averlo soddisfatto a pieno.
     
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    Il movimento ripetuto e sempre più forte e deciso delle penetrazioni, stavano portando sia Duncan che Xara su un punto di non ritorno, pervasi dall'eccitazione mostrata sia con le loro espressioni facciali che con i versi che emettevano incontrollati, lasciandosi completamente andare a quell'amplesso così volgare ma così passionale. Da quanti liquidi vaginali secerneva la rossa, il londinese poteva scivolare via via più facilmente in quella fessura che si stava stringendo progressivamente attorno a quel pene che ormai era pronto ad esplodere, ma non prima che lo facesse lei, perché il dito che Duncan infilò nell'ano, la stimolarono improvvisamente ed un altro potente orgasmo sopraggiunse, sentendo i suoi umori inondare il suo membro e parte della tavoletta del gabinetto su cui si trovava Xara. La presa delle gambe sul bacino di lui si allentò, anzi sparì del tutto, forse perché quell'ennesima venuta stremarono la ragazza che manteneva uno sguardo osceno e perso fisso su quello del ragazzo che rimase imbambolato nel vederla in quello stato colmo di goduria e di estasi per quel nuovo orgasmo ottenuto. Rallentò per un attimo la velocità delle spinte, dandole giusto il tempo di assaporarsi quel momento così forte e difficile da descrivere, anche se Duncan stesso avrebbe sotto sotto voluto venire assieme alla sua partner, però non gli mancava molto, se avesse proseguito con la stessa intensità sfoderata fino a quel momento, sarebbe riuscito anche lui a raggiungere l'apice del piacere. Dopo che concesse qualche secondo di tregua, pur mantenendo il suo sesso dentro quello di Xara, riprese a spingere, sentendo quella penetrazione più rapida, con pochissimo attrito e quindi che gli avrebbe permesso di muoversi molto velocemente e con sempre più forza. Le pareti della ragazza piuttosto sensibili dopo la venuta sembrarono voler fermare la corsa di quel pene che martellava senza sosta le porte del suo utero, ma il londinese non era assolutamente intenzionato a fermarsi. Il suo sguardo rimase fisso sugli occhi della rossa, scorgendo ogni sua espressione, volendo captare ancora il suo piacere, sia dalle smorfie facciali che dai versi che poco prima echeggiarono in quel bagno. Il dito indice della mano destra rimase dentro l'orifizio posteriore di lei e non smetteva di muoversi, volendo mantenere viva la stimolazione che le stava procurando.
    "Con te... Lo farei in eterno!" Un'esternazione improvvisa, ma molto probabilmente sincera quella che Duncan emanò, di certo il suo sguardo serio e preso dall'amplesso avrebbero lanciato un messaggio inequivocabile a Xara: lei gli piaceva e tanto anche. Dopo quelle parole, le spinte si fecero molto veloci, un pistone ad alti giri in confronto era lento. E con quell'intensità, il londinese era pronto a venire.
    "Cazzo... Vengo!!!" Esclamò ad un tratto, tenendo dentro la vagina di lei tutta l'asta e lasciando che le pulsazioni del suo membro facessero schizzare dentro quella cavità tutto il seme che aveva in corpo, riempiendo del tutto il suo utero e colmando completamente il fiore di Xara, al punto che parte di quel liquido si unì agli umori di lei posati sulla tavoletta del gabinetto. Durante quella venuta, Duncan inarcò la schiena, socchiuso gli occhi e tenne la bocca aperta, assumendo un'espressione che mostrasse la potenza di quell'emozione che stava vivendo e provando. Venne anche lui, a dimostrazione che Xara l'aveva fatto eccitare parecchio, sia col suo corpo strepitoso che con il suo atteggiamento provocante e sensuale.
     
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    Non si sarebbe minimamente opposta alle continue penetrazioni di Duncan, non avendone più la forza. Si sarebbe completamente lasciata guidare da lui, con gli umori che ancora uscivano copiosi dalla sua intimità mentre questa continuava a venir pompata con il membro del ragazzo, che sembrava non avere alcun limite. Xara continuava a gemere ed ansimare, incapacitata quasi a parlare, seppure lo sguardo, ora un po' confuso e perso nel piacere, non si staccasse nemmeno per un secondo da quello di Duncan. Il seno continuava a sobbalzare senza tregua, strusciandosi a tratti con il petto del ragazzo, provocando ulteriori stimolazioni ai capezzoli completamente turgidi della rossa. Quando finalmente anche il ragazzo rangiunse l'orgasmo, Xara sentì fluire il suo sperma nel ventre. Tremò per alcuni attimi, con qualche spasmo, mentre innarcava la schiena, quasi all'unisono con l'altro, stringendo ancora di più il ventre verso di lui, così da essere sicura che nemmeno una goccia di quel nettare andasse persa. Un urlo di piacere uscì dalle sue labbra, umide e carnose, mentre si beava dell'espressione di Duncan, apparentemente ricolma di piacere e di goduria. Nonostante le poche forze che aveva in corpo, Xara, appena finita la fuoriuscita di sperma, avrebbe cercato di alzarsi, spingendo con forza Duncan verso la porta alle sue spalle, sbattendocelo contro per poi tentare di baciarlo in modo avventato, ma passionale. Avrebbe chiuso gli occhi Xara, godendosi quel momento, godendosi quel contatto che ancora non era stato interrotto, mentre il seme si mescolava agli umori della donna, i quali grondavano sulle sue gambe. Solo dopo alcuni attimi si sarebbe scostata, leccando le labbra di Duncan, tornando a fissarlo.
    Anche io lo farei in eterno...con uno come te...
    La sua voce venne smorzata da un ulteriore gemito, visto che in ogni caso era stremata e il mebro di Duncan era ancora dentro di lei. Non si sarebbe allontanata, volendo uasi evitar di perdere quel contatto che entrambi, per tutta la serata, avevano ricercato aredentemente e che finalmente era arrivato. La ragazza, ansimando, sarebbe rimasta in attesa, mentre con le mani andava a toccare il corpo dell'altro, accarezzandone il petto, gli addominali, le forme maschili. Prima, essendo ancora vestito, non aveva potuto godere di tutta quella bellezza.
     
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    Ogni volta che Duncan raggiungeva un orgasmo provava un senso di appagamento senza uguali, nessun'altra pratica a parte il sesso lo faceva stare così bene e svuotato da un peso quale fosse lo sperma. Non era un vero e proprio peso, tuttavia era solo la manifestazione di tutta la sua soddisfazione nel godersi amplessi così passionali e carichi di avidità e di brama. Poi se di fronte si trovava una donna sexy e vogliosa come Xara, il tutto diveniva di sicuro memorabile. I brividi pervasero il suo corpo mentre sentiva il suo membro pulsare e rilasciare fiotti di liquido seminale che colmarono del tutto la vagina della rossa che gemette e ricambiò il pensiero di lui, apprezzando il fatto che stesse facendo sesso con uno come Duncan. Ciò non fece altro che rendere più contento e orgoglioso di sé il ragazzo che non ebbe dubbi nel pensare di aver soddisfatto pienamente la sua partner. Ma Xara sembrò recuperare un po' di energie e con un movimento rapido, sbatté il ragazzo contro la porta del bagno, ricercando un bacio, azione già provata durante quella serata, ma che forse voleva ripetere ancora una volta e chiaramente il londinese si lasciò fare. Ebbe la pelle d'oca non appena sentì le sue labbra carnose adagiarsi a quelle di lui e le loro lingue si incrociarono ancora una volta, come se non avessero mai smesso di cercarsi. Le mani di Duncan rimasero aderenti al sedere tondo e sodo di Xara, stringendo vigorosamente la presa su quelle forme che rendevano la ragazza assolutamente eccitante ai suoi occhi. I loro sessi erano ancora uniti, ma i liquidi emessi da entrambi andarono a bagnare il pavimento della stanza, oltre che scorrere come un torrente di montagna fra le cosce della rossa. Quando la ragazza confermò il suo apprezzamento, il londinese le sorrise, compiaciuto di ciò che disse, prendendo le sue parole come una sorta di dichiarazione, magari non d'amore, ma di certo essa rimase piacevolmente stupita di come lui l'avesse fatta godere. Subito dopo il bacio scambiatosi, Duncan si avvinghiò sul collo di lei, succhiando e mordicchiando la sua pelle sudata ma ancora attraente ai suoi occhi ed ai suoi sensi. Durante quella fase, il suo pene rimase dentro l'intimità della rossa, ma adagiandosi fra quelle pareti perdendo così l'erezione che ebbe prima dell'orgasmo. Nonostante questo, il ragazzo non sembrò accontentarsi di ciò che accadde fra di loro.
    "Sai... Ho sempre sognato di incontrare una donna come te. Ed ora che ti ho trovata... Vorrei che tu fossi mia." Commentò Duncan con un filo di voce, pervaso dal piacere che venne evidenziato ulteriormente dalle parole espresse nei confronti di Xara. In effetti lei gli trasmise fin da subito intrigo e passione, qualcosa che il londinese ricercava parecchio in una ragazza e con la rossa trovò proprio tali caratteristiche. A differenza di ciò che disse lei poco prima, lui era intenzionato a legare con quella ragazza, proprio perché bastò quell'amplesso per convincerlo che Xara gli avrebbe regalato parecchie emozioni da quel momento in avanti, sempre se essa avesse potuto accettare di stare al suo fianco, certo. Esistevano anche donne che preferivano divertirsi solo una sera con qualcuno piuttosto che iniziare una relazione che comportasse doveri nei confronti del proprio partner.
     
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  14. Willy123
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    Avrebbe cercato di tenerlo fermo, ancorato alla porta del bagno, mentre godeva di quel contatto, di quelle sensazioni, di quelle emozioni. Duncan ricambiava il bacio e le effusioni di Xara e lei ormai non si tratteneva più, seppure quel contatto intimo non si fosse ancora interrotto, causandole delle scosse che le percorrevano tutta la schiena. Avrebbe poi ascoltato il dire del ragazzo, una confessione che ormai aveva sentito parecchie volte, ma questa volta sarebbe forse stato diverso. Con una mano avrebbe cercato di accarezzargli una guancia, così da spingerlo a guardarla negli occhi. Sarebbe rimasta in silenzio per alcuni attimi, ansimando ancora, del tutto sudata.
    Non sei il primo a dirmi cose del genere...dimmi...perchè con te le cose sarebbero diverse? Sii sincero e io farò altrettanto...
    La rossa non stava dando il via libera la ragazzo, ma di certo nemmeno gli stava chiudendo la porta in faccia. Lo stava mettendo alla prova ed ora era l'occasione per Duncan per dimostrare che non era uno qualunque, uno dei tanti che si sciolgono come cioccolatini al sole appena vedono una donna tirata e con le curve al posto giusto. Avrebbe atteso la ragazza, continuando a fissarlo, cercando di reastare ferma, mentre il lmembro era ancora dentro il suo corpo. Seppure ridimensionato provocava ancora delle decise stimolazioni nell'intimità di Xara, che però resisteva, mentre grondava di umori e sperma lungo le gambe, sino ai piedi. Non avrebbe cercato di stimolarlo o metterlo alle strette, voleva che fosse sincero e parlasse apertamente. Non si conoscevano affatto, dopotutto, ma avevano già saltato parecchie tappe per arrivare a qualcosa di serio.
    E per la cronaca... al momento non sono impegnata, quindi sei decisamente fortunato...
    Gli avrebbe fatto un occhiolino, sorridendo leggermente, cercando di smorzare un po' la tensione del momento. Magari poteva aiutare Duncan a rilassarsi un po', o forse quella frase serviva più a lei che al ragazzo. Sta di fatto che la rossa sembrava decisamente intenzionata a prendere in considerazione quella proposta, seppure fosse ancora in attesa di una risposta valida.
     
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    La frase di Duncan poteva essere intesa come una frase di circostanza, qualcosa che si diceva solo in casi del genere, dopo aver consumato il fuoco che ardeva dentro un uomo ed una donna appena incrociavano lo sguardo e vedevano che c'era feeling fra loro, seppur non si conoscessero per nulla. In effetti Duncan e Xara erano perfetti sconosciuti, si scambiarono giusto qualche parola nel locale e poi si lasciarono andare alla passione più spudorata in quel bagno, dunque la domanda di lei aveva tutte le giustificazioni di questo mondo. Fra l'altro, prima di lui, a dire della rossa, si espressero in questo modo altri, perciò avere delle conferme le avrebbe solo fatto che bene. A quel punto, il londinese si trovò leggermente spiazzato, sostanzialmente non poteva motivare bene le sue parole, non la conosceva bene come si conosce una persona da un anno o da più anni. Se fosse passata un'ora circa era assai, quindi non aveva scovato in Xara qualità, caratteristiche che l'avrebbero portato a nutrire veri sentimenti, come farebbe una coppia innamorata. Eppure lui quelle parole le disse perché le pensava, era fatto così, non si tratteneva tanto facilmente da dire ciò che gli passava per la testa.
    "In verità... Ci conosciamo appena, anzi conoscere è una parola grossa. Però solitamente quando ho un'intuizione, non mi sbaglio mai sull'esito d'essa." Rispose subito il ragazzo, fissando negli occhi la sua partner, come a volerle trasmettere una certa sicurezza in ciò che le disse. Sì, non la conosceva e di questo ne era consapevole, però da che la vide, da che si approcciò con lei, per il londinese ci fu una scintilla che lo illuminò, forse il classico colpo di fulmine. O forse scorgeva in lei un potenziale che lo incuriosiva e che avrebbe voluto scoprire sempre di più nel tempo.
    "Se fossi stata una ragazza con cui godere solamente questi momenti e basta, mi sarei già rivestito." Aggiunse, abbozzando un sorriso come a darle una motivazione maggiore sul considerare ed accettare la sua proposta. Il ragazzo non era un tipo che amava scherzare coi sentimenti altrui, perciò ciò che disse l'avrebbe fatto se in Xara non avesse scorto nulla di interessante, solamente un semplice passatempo con cui sfogare i propri impulsi sessuali. L'intuizione da lui citata lo portarono a pensare che nella rossa ci fosse qualcosa che potesse appassionarlo e recargli dei benefici. Nel mentre che disse tutto ciò, le sue mani si spostarono sui suoi fianchi, accarezzando quella pelle un po' sudata ma pur sempre piacevole al tatto, la pelle fresca e vellutata di una giovane donna che Duncan riuscì a conquistarsi proprio quella sera e chissà, se la sarebbe tenuta per molto tempo. Tutto dipendeva chiaramente da ciò che Xara avrebbe deciso di fare.
     
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