Yo-oh! Beviamoci su!

x Willy123

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  1. Willy123
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    Finalmente Duncan si sarebbe dato da fare, avvicinando la sua mano alla gamba di Xara, assaporandone la morbidezza e la consistenza, senza che questa, ovviamente, si opponesse. Avrebbe avvicinato il volto a quello del ragazzo quando questo le avrebbe stretto la natica, facendola vibrare in un sussulto.
    Fammi strada...ti seguo.
    E detto questo avrebbe allungato la propria mano verso quella dell'altro, così che la conducesse dove meglio gradiva. Non sapeva bene le intenzioni di Duncan, se volesse ballare, appartarsi direttamente o chissà cos'altro. Sta di fatto che Xara, mentre si alzava a sua volta, si sarebbe decisamente strusciata coi seni sul petto del ragazzo, per poi lasciarli via libera. Anche lei non vedeva l'ora di assaporare e testare il corpo dell'uomo che aveva acchiappato questa sera. Nel mentre, Duncan avrebbe potuto toccare le chiappe di xara quanto e come melio desiderava, senza che questa si opponesse in alcun modo, seppure le guance sarebbero arrossite un po' a poco a poco, sia a causa dell'alcol che per l'eccitazione che ormai iniziava a crescere, seppure fosse ben lontana dal raggiungerne l'apice. Sul volto di Xara si sarebbe dipinto un ghigno di intesa mentre non staccava nemmeno un attimo lo sguardo da quello di Duncan, come a volerlo sfidare nell'interrompere quel collegamento, quella scintilla.
     
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    Più passava il tempo e più tra i due si stava instaurando una complicità senza uguali all'interno di quel locale. Tutti puntavano i loro occhi su quella coppia, che stava regalando uno spettacolino che forniva diversa immaginazione su come sarebbe finito quell'incontro fra Duncan e Xara. Nessuno fortunatamente si stava intromettendo, perciò entrambi potevano desiderarsi l'un l'altro con qualche tocco forse anche troppo "osceno" per essere in un luogo pubblico come quello. La ragazza accettò di buon grado l'invito di lui e fece in modo che il suo corpo o meglio le sue forme potessero aderire al petto del ragazzo che rabbrividì quando sentì i suoi seni strusciarsi contro il suo torace, anche se non era un contatto pelle con pelle, ma già così poté sentirne la morbidezza, stessa morbidezza che si stava gustando tenendo la mano sinistra contro il sedere di lei. Senza dire una parola, Duncan accompagnò Xara in un posto non proprio bello su cui poter continuare quel magico momento di passione e di desiderio reciproco, ma del resto non era un night club, era un semplice pub dove potersi godere quattro chiacchiere e qualcosa da bere in tutta tranquillità. Dovette staccare la mano sinistra dal fondo schiena di Xara, non appena si portò di fronte alla porta del bagno, era un bagno dove al suo interno vi erano quattro porte, due dedicate ai maschi e due alle femmine e due lavandini in comune per quando chi usufruiva della toilette, ne usciva per lavarsi le mani. Nessuno occupava alcuno dei bagni e così dopo aver spinto una delle due porte del bagno maschile, la chiuse a chiave dietro di sé.
    "Purtroppo non è un bel posto come il resto del pub ma... Non siamo qui per osservare l'arredamento o la bellezza di questa stanza, vero?" Commentò Duncan non appena si trovò di fronte alla ragazza, entrambi in quel bagno che per fortuna era abbastanza spazioso da farci stare due persone tranquillamente. Oltre a ciò, era presente un gabinetto con tavoletta e non un bagno alla turca, dunque avevano a disposizione un buon punto d'appoggio. L'odore non era dei migliori, ma il ragazzo, prima di fare qualunque altra cosa, andò ad aprire la finestra presente proprio sopra al gabinetto, così da poter arieggiare un po' l'ambiente.
    "Allora, signorina... Cosa le porto da bere adesso?" Chiese successivamente, riportandosi di fronte alla ragazza, dipingendo sul volto un sorrisetto malizioso, posando delicatamente entrambe le mani sui fianchi di lei, rendendosi completamente disponibile ad essa, qualsiasi cosa avesse voluto da lui. La scelta del posto in cui avrebbero potuto darsi da fare non fu una gran scelta, però ciò che contava era come avrebbero sfruttato quel bagno. Lui aveva tutte le intenzioni di lasciarsi completamente andare, tanto nessuno lì dentro gli avrebbe potuti vedere.
     
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  3. Willy123
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    Si sarebbe lasciata guidare sino ai bagni, per poi rinchiudersi in uno di quelli, così da essere soli ed appartati a dovere, anche se forse qualcuno avrebbe potuto sentirli. Ma viste le occhiate che alcuni avevano donato ai due mentre si dirigevano lì, era probabile che non vi sarebbero state interruzioni, almeno per un po'. Xara avrebbe contraccambiato il sorriso di Duncan, per poi avvicinare il proprio volto a suo, accarezzandogli il viso con la mano destra, mentre l'altra si strusciava contro il suo petto. Avrebbe poi sussurrato, a nemmeno un centimetro da lui.
    Perchè intanto non mi fai assaggiare le tue labbra...
    E detto questo avrebbe cercato di baciarlo, con intensità, facendosi forza verso di lui e, dopo qualche secondo, aprire le labbra e cercare di entrare nella bocca del ragazzo, con la lingua, cercando la sua, così da avvinghiarla ed intrecciarla con la propria. Intanto, la mano che era sul petto, a poco a poco, si sarebbe avvicinata alle parti basse dell'altro, così da sentire se anche il terzo membro della cobriccola fosse felice di come stavano andando le cose. E con ogni probabilià lo era. Xara era probabilmente rivolta con le spalle verso il gabinetto, quindi avrebbe leggermente allargato le gambe, così da poter stare più comoda...o forse era semplicemente un invito a Duncan di fare altrettanto con lei e andare a toccare la propria intimità. Se l'avesse fatto, il ragazzo avrebbe presto intuito, con le dita, che Xara non portava alcun intimo ed era nuda sotto quei pantaloni in pelle così attillati. Talmente attillati che sembrava quasi fosse già nuda. Si sarebbe poi scostata di alcuni millimetri, leccando le labbra di Duncan.
    Niente male...che cos'altro ha da offrire la casa?
     
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    Finalmente erano rimasti soli, nessuno che potesse metterli a disagio con sguardi un po' sospetti, nessuno che dicesse loro che ciò che stavano facendo andava contro il pudore che solitamente doveva essere mantenuto in un luogo pubblico. In un bagno di un pub potevano fare ciò che volevano, dunque perché non approfittarne? In un certo senso, Duncan temeva che a Xara non piacesse la location scelta per interagire più intimamente fra di loro, eppure alla ragazza non sembrò importare più di tanto del fatto che non era una normale camera da letto comoda dove potersi lasciare andare completamente, ma un bagno. Perché la sua reazione fu immediata, era concentrata solamente nel voler a tutti i costi assaporare il suo partner e volle cominciare dalle sue labbra, con un bacio suadente, passionale e non troppo aggressivo. Un forte brivido pervase il corpo del ragazza quando sentì quelle labbra carnose aderire alle sue, con la lingua di lei che volle intrecciarsi con la sua.
    "Deliziosa!" Esclamò piacevolmente sorpreso Duncan nella sua mente quando assaporò il gusto della ragazza e doveva ancora inoltrarsi in posti dove poter assaporare qualcosa di più intenso, quello era solo l'inizio. Questo non fece altro che accrescere la sua eccitazione, che si manifestò con un'erezione iniziale, non troppo pronunciata, ma che destò il suo membro, potendo essere percepito dalla mano di lei che scivolò proprio fra le gambe del londinese, facendo sentire per l'appunto la sua presenza. Un tocco delicato, ma che l'avrebbe particolarmente stuzzicato ed invogliato a non mantenere le sue mani posate solamente sui fianchi di Xara, perché sentì essa muoversi un attimo, divaricando abbastanza le gambe da poter lasciar scoperta la sua intimità ancora sotto i leggins attillati. Decise pertanto di far scivolare le mani dai fianchi alla parte esterna di entrambe le cosce, ma la sinistra con fare rapido la piazzò con delicatezza proprio sul fiore coperto di lei, passando indice e medio su quei binari disegnati proprio dalle sue parti intime. Al tocco, quelle labbra si sentivano molto di più, sembrava quasi che a dividere le sue dita dalla sua vagina ci fosse solamente il pantalone aderente. Alla successiva domanda di Xara, Duncan non rispose, ma scostò la sua bocca da quella di lei e si fiondò avido sul suo collo, baciando e leccando la pelle fresca e profumata che essa possedeva. Contemporaneamente, spostò la mano destra che fino a quel momento si trovava posata sulla gamba sinistra di lei e la passò sotto alla maglietta di Xara, accarezzandole pian piano l'addome, volendo salire sempre di più fino a raggiungere il suo generoso seno. Non aveva modo di capire se la ragazza indossasse un reggiseno, però poco gli sarebbe importato, voleva tastare e godersi quelle sensuali forme che possedeva.
    "Beh... Tu hai da offrire molto, bambola..." Commentò, quasi sussurrò quelle parole Duncan fra un bacio e l'altro sempre concentrato sul collo di Xara, cercando di abbassarsi lentamente verso il suo seno, volendo così unirsi alle attenzioni che le stava riservando con la mano destra. Ed in tutto questo, il gonfiore fra le sue gambe cresceva e poteva divenire sempre più sensibile al tocco della ragazza, facendole capire quanto fosse preso da quella situazione così intima e che avrebbe riservato loro puro piacere.
     
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  5. Willy123
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    Come era facile intuire, anche i seni erano completamente scoperti, sotto la maglietta, e Duncan non avrebbe avuto difficoltà nel sentire come i capezzoli erano già leggermente induriti nel caso in cui si fosse mosso per tastarli. Xara era ormai completamente rossa in volto ed ansimava senza trattenersi troppo, mentre sentiva la propria intimità massaggiata con delicatezza dalle dita dell'altro. Allo stesso modo lei avrebbe iniziato a sfregare le sue dita sul membro ancora coperto, che a poco a poco si stava risvegliando sempre più. Avrebbe alzato leggermente il mento, così da facilitare il ragazzo che le stava leccando e baciando il collo.
    Anche tu non scherzi, cowboy...
    Un semplice nomignolo per il momento. A quel dire, Xara avrebbe poi cercato di infilare la mano nei pantaloni di Duncan, passando dalla cinta, senza slacciarla, così da tentare un contatto diretto con il pene del ragazzo, assaporandone già la pienezza e la rigidità. Lo avrebbe toccato solo per qualche istante, per poi togliere la mano e, con entrambe, cercare di allontanare per qualche attimo Duncan da sè, spingendolo sul petto. Si sarebbe poi tolta la maglietta, alzando le braccia e buttandola a terra, sedendosi infine sul gabinetto. La parte alta del corpo di Xara era ora completamente scoperta, coi seni prosperosi e tondi che delineavano la sua figura. Avrebbe quindi cercato di aprire la zip dei pantaloni dell'altro, fissandolo negli occhi.
    Vediamo cos'hai da offrire qui sotto...
    Le gambe, mentre era seduta, erano tenute ben aperte, così che il ragazzo potesse continuare a massaggiarla, se avesse voluto, o almeno potesse godere di un bel panorama, con l'intimità della donna praticamente disegnata sui pantaloni, come fosse scoperta.
     
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    Duncan si stava gustando quella ragazza come si era gustato per bene la birra che bevve poco prima al bancone di quel pub. Da come leccava e baciava il collo, si poteva intuire che la trovasse alquanto saporita, poiché essa possedeva una pelle vellutata e morbida al tatto, proprio come si rivelarono morbidi i suoi seni, al contrario dei capezzoli che invece erano già belli turgidi. Il ragazzo sentì la sua brama, la sua eccitazione salire molto velocemente e non voleva fermarsi per nessuna ragione al mondo nel gustare ogni centimetro di Xara. Ma la ragazza sembrò avere altri progetti per come stavano andando le cose, progetti che di sicuro avrebbero fatto felice Duncan. Si scostò da lui quel tanto che bastasse per sedersi sul gabinetto una volta abbassato il coperchio ed avvinghiandosi sui suoi pantaloni, volle abbassare la zip ed aprirli, per scoprire il membro che fino a poco prima stava stuzzicando da sopra il tessuto, sentendolo crescere a poco a poco che lo toccava con le dita. Nel frattempo, Duncan volle mantenere il suo tocco sul seno prosperoso di lei, ponendo entrambe le mani aperte su quelle forme invitanti, palpandole vogliosamente, compiendo dei movimenti rotatori che potessero trasmettere al ragazzo tutta la morbidezza di quell'abbondanza che teneva fra le mani.
    "Tette così belle si vedono poco in giro." Sussurrò il londinese, leccandosi poi le labbra per il piacere che stava provando in quel momento, toccando in quel modo punti così formosi di Xara. Era anche desideroso di sentire il suo tocco diretto non appena il suo membro fosse stato scoperto del tutto, una volta aperti i pantaloni ed abbassati i boxer neri. La ragazza si sarebbe approcciata con un pene già abbastanza duro da poter essere gustato, o compiendo una masturbazione oppure andando ad assaporare con la bocca. In entrambi i casi, a Duncan avrebbe fatto solo che piacere sentire il tocco di lei sul suo sesso impaziente proprio di ricevere le sue attenzioni. Si sarebbe anche avvicinato, per agevolare così le azioni di Xara sulla sua virilità e nel mentre, con la mano sinistra, si sarebbe portato dietro la sua nuca, accarezzandole i lunghi e setosi capelli rossi, proprio per incentivarla a prendersi cura del suo arnese.
     
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  7. Willy123
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    Si, l'intento di Xara era proprio quello di arrivare al membro di Duncan, così da vedere se era all'altezza delle sue aspettative e se sarebbe stata una serata ed un incontro proficuo. Avrebbe quindi slacciato la cintura dei pantaloni, per poi abbassare il tutto, insieme ai boxer, cercando di portare alla luce la sua asta di carne già parzialmente eccitata. Avrebbe avvicinato entrambe le mani, portandoil pollice della mano destra proprio sulla cappella, massaggiando con delicatezza, avvicinando il suo volto, ma senza ancora toccarlo direttamente, solo facendo sentire il suo respiro caldo. Avrebbe poi alzato lo sguardo verso il ragazzo.
    Uhm, vedo che a quanto sembra sei felice di come sta andando la serata.
    Avrebbe sorriso leggermente, per poi cercare di posizionarsi in modo tale che Duncan potesse continuare a massaggiarle i seni, mentre già pronunicava alcuni lamenti di eccitazione ogni volta che passava sui capezzoli, sempre più duri e sensibili. Avrebbe poi iniziato a muovere le mani così da masturbare il pene che aveva a pochi centimetri dal volto, leccandone la punta ed assaporandone l'odore. I movimenti partirono in modo lento e composto, per poi aumentare gradualmente, accompagnati dalla stretta delle mani. Voleva assaggiare quel nettare, era ovvio, era lì per quello dopotutto, e non si sarebbe fermata un momento. Almeno non finchè Duncan non avesse agito in altro modo.
     
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    Quando il suo membro fu scoperto, Xara non ci pensò due volte a voler toccarlo, stuzzicando così Duncan che non appena sentì le sue dita ed entrambe le mani posate sull'asta, rabbrividì compiaciuto di quel gesto ed era solo l'inizio. Probabilmente non era così abituato a ricevere tocchi così intimi da parte di una ragazza, non sempre gli capitava di ritrovarsi in situazioni del genere, perciò anche un gesto che poteva sembrare normale in determinati contesti, se non si era abituati, poteva suscitare emozioni forti. Ciò che incentivò maggiormente l'eccitazione del londinese fu sentire il respiro, il soffio della ragazza sul suo membro, come a lanciargli un preludio a ciò che sarebbe arrivato successivamente a quel tocco iniziale e la cosa fece rabbrividire maggiormente Duncan.
    "Oddio... Questa mi spolpa vivo." Pensò ironicamente, una di quelle frasi che si dicono presi da quella paura positiva di immaginare il seguito di fronte a premesse notevoli. I presupposti che Xara fosse vogliosa c'erano tutti, bastava solo capire fino a che punto potesse spingersi. Cominciò a masturbare il pene del londinese con entrambe le mani, subito in modo lento, poi aumentando progressivamente il ritmo ed accompagnando i movimenti con una degustazione della sua cappella. Appena sentì la lingua di lei posarsi sulla punta, Duncan ansimò pesantemente e ripiegò il capo all'indietro, socchiudendo gli occhi e tenendo la bocca aperta, respirando affannosamente e godendosi quel momento di piacere. Da questa sensazione, ne susseguì un intrecciare più aggressivo delle sue dita fra i capelli di lei, quasi a volerglieli tirare ed una pressione maggiore della mano destra sul seno sinistro della ragazza, andando di tanto in tanto a strizzare con indice e medio il capezzolo già bello duro e forse molto sensibile, visti i piccoli gemiti che già stava emettendo Xara quando sentì le sue mani concentrarsi sulle sue forme.
    "E' saporito?" Chiese il londinese, abbassando lo sguardo e sorridendo maliziosamente alla ragazza, proprio per capire se si stesse gustando il suo membro che sobbalzava leggermente ad ogni colpo di lingua sul suo glande. Duncan comunque era sicuro che una cosa del genere non l'avrebbe fatto venire subito, ci voleva ben altro per poterlo portare all'apice del godimento, ma già quello era un ottimo inizio e Xara se la stava cavando molto bene.
     
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  9. Willy123
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    Avrebbe continuato con quei movimenti con le mani, stringendo sempre più, mentre la verga di Duncan sembrava indurirsi in modo evidente e percepibile. Nel mentre le labbra continuavano a circondare la cappella, con la lingua che continuava a stimolarlo, in modo sempre più avido e voglioso. Di certo a Xara avrebbe fatto piacere vedere come quel trattamento non dispiaceva ala ragazzo, e si sarebbe scostata un attimo dopo aver sentito la domanda.
    In verità mi aspettavo qualcosa di meglio...
    Avrebbe detto con aria decisamente delusa, per poi osservare l'eventuale espressione dell'altro, e quindi tornare a stimolarlo. Stava mentendo, ovviamente, ma magari quella sua frase avrebbe spinto il ragazzo ad essere più avventato e aggressivo, cosa che a xara non sarebbe di certo di spiaciuta. A tratti la rossa sussultava a causa delle stimolazioni che riceveva sui seni, cercando però di non mostrarsi vinta da quelle carezze e da quelle strizzate sui capezzoli, tanto che ora, oltre al lavoro delle mani, avrebbe iniziato anche a muovere la bocca lungo il pene di Duncan, così da stuzzicarlo ulteriormente. Chissà per quanto avrebbe resistito alle "capacità" di Xara, che ora decisamente non si stava trattenendo, ma stava facendo di tutto per far cedere Duncan e farlo venire.
     
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    Lo strusciare continuo sia delle mani che della lingua di Xara stavano stimolando molto Duncan che ormai aveva tutto il corpo pervaso da continue scariche di piacere. Oramai l'erezione era completa, bastava solo aumentare l'intensità del momento e forse l'eccitazione ed un eventuale orgasmo sarebbe sopraggiunto. Ma poco dopo, a seguito della domanda postale, la ragazza espresse una risposta che lasciò piuttosto perplesso Duncan. Non sapeva se quelle parole fossero vere o se stesse cercando solamente di provocarlo e di prenderlo in giro, perché comunque non interrompeva ciò che stava facendo al suo membro.
    "C-Cosa... Ti aspettavi di meglio?" Chiese un po' confuso e preso da un attimo di sconforto il londinese che non credeva alle sue orecchie. Eppure Xara era ancora lì, continuava a lavorare con mani e bocca sulla virilità di lui ed aumentava l'intensità delle sue azioni, addirittura prese dentro la bocca il pene, succhiandolo lentamente da cima a fondo. Se fosse veramente delusa dell'arnese forse avrebbe smesso di prestarci così tanta attenzione. Magari era solo uno stimolo maggiore a coinvolgere maggiormente Duncan che fino a quel momento era un partner passivo, magari avrebbe dovuto fare di più per soddisfarla. Però quella frecciatina lo punse nell'orgoglio e non ci stava a lasciare che quel pensiero continuasse a risiedere nella mente di lei. Pertanto scostò la mano dal suo seno e la unì assieme a quella che già era immersa fra i capelli di Xara e quando essa ebbe il sesso di lui completamente in bocca, fece pressione sulla sua nuca, tenendole ferma la testa e muovendosi nell'apparato orale di lei, come se fosse la sua vagina, con movimenti aggressivi e decisi, andando con la punta a picchiettare più volte i bordi della sua gola.
    "E se faccio così?? Non ti piace??? Eh???" Chiese, con un tono di voce che sembrava più cattivo e rude rispetto a quando le domandò se il gusto del suo pene le stesse piacendo. Duncan non era solito essere così aggressivo, però quando sentiva certe frasi non riusciva ad ignorarle e voleva porvi rimedio, in quel caso forse fu un rimedio più rozzo che passionale. Ma alle donne piace anche l'uomo aggressivo delle volte, magari in quel frangente non sarebbe nemmeno dispiaciuto a Xara.
     
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    Duncan sembrò rispondere nel modo in cui Xara stava sperando, dimostrandosi più sicuro di sè e aggressivo. Certo, quel tono di incertezza iniziale poteva sembrare decisamente patetico, soprattutto davanti ad una ragazza come quella che lo stava masturbando ora, ma riuscì a recuperare velocemente. La rossa non poteva rispondere alle domande di Duncan a causa di ciò che aveva in bocca ed ora anche in gola. A tratti le mancava il respiro, ma, entro breve, riuscì a sincronizzarsi con i movimenti forzati che stava subendo, così da non rischiare di perdere i sensi. Le mani, intanto, avrebbe a loro volta aumentato il ritmo, così da far raggiungere, se possibile, l'orgasmo al ragazzo, ed ottenere ciò che finalmente voleva. Gli occhi della donna diventarono leggermente lucidi, a causa del dolore che provava quando la cappella le colpiva il fondo della gola, ma ciò era ampiamente ripagato dal piacere che contemporaneamente stava provando e che, entro breve, avrebbe provato ancora di più se si fossero spinti oltre quella semplice masturbazione. Certo è che la rossa non si sarebbe staccata dal membro di Duncan sino a quando questo non fosse venuto nella sua bocca, così da assaggiare il sapore del suo seme.
     
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    Con aggressività e forza Duncan continuava a penetrare la bocca di Xara che a fatica riusciva a respirare di fronte a tutte quelle spinte, ma cercava comunque di seguire i rozzi movimenti di lui per non subire troppo l'irruenza di quei gesti. Le mani del ragazzo si erano praticamente imbrigliate fra i capelli di lei e più spingeva, più le sue dita si infilavano sempre più in fitte ed intricate ciocche di capelli rossi, proprio per tenere ben salda la presa sulla sua testa. Con quelle azioni, Duncan voleva anche dimostrare la potenza con cui, se le cose fra di loro fossero andate avanti, avrebbe spinto il suo pene dentro le parti più intime di Xara. Se già in quel frangente stava lacrimando proprio perché il glande più volte impattava contro la conduttura della sua gola, chissà quale sarebbe stata la sua reazione nel sentire quella virilità spingere più volte contro i bordi del suo utero. Ma quell'intensità stava portando velocemente il ragazzo sul punto di esplodere, di eiaculare perché sebbene ci stava mettendo forza, quella cavità calda e che continuava ad inumidire il suo pene con la saliva, stimolava parecchio il sesso di lui.
    "Io... Sto per... Venire!!" Esclamò Duncan inarcando la schiena, tirando indietro il capo, socchiudendo gli occhi e lasciando che il suo membro lasciasse fuori uscire tutto lo sperma che il londinese avesse in corpo. Non badò al fatto che l'asta fosse completamente dentro o se Xara l'avesse estratta per farsi spruzzare il seme sulla bocca o in faccia, lasciò che venisse fuori tutto, pulsando energicamente e schizzando quel liquido in maniera vigorosa ed abbondante. Duncan si lasciò andare ad un gemito prolungato di piacere, allentando a poco a poco la presa sui capelli di lei, per godersi quel momento di pura estasi, che lo fece rabbrividire, sussultare con qualche piccolo scatto e fargli venire la pelle d'oca, recandogli delle forti emozioni che solo un orgasmo potente e ricercato poteva offrirgli, non c'erano sensazioni che potessero paragonarsi ad una venuta. Chissà se la ragazza avesse assaporato per bene il nettare che gli aveva offerto in quel momento lui, però dal modo in cui accolse nella sua bocca il suo pene, diedero un ottimo segnale al ragazzo: Xara lo avrebbe fatto godere parecchio, forse più di quanto godette in quel momento.
     
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  13. Willy123
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    Xara sarebbe rimasta ferma, con la bocca a circondare la cappella di Duncan, così da assaporare tutto il suo seme, anche se probabilmente una certa quantità sarebbe comunque fuoriuscita dalle sue labbra. Avrebbe deglutito poi, alzandosi ed osservando in volto il ragazzo, leccandosi le labbra.
    Mi sei piaciuto...pensavo fossi un tipo timido ed impacciato.
    Era rossa in viso ed ansimava leggermente. Avrebbe accennato ad avvicinarsi al ragazzo, come a volerlo baciare, ma poi si sarebbe fermata, a pochi millimetri dal contatto. Si sarebbe nuovamente abbassata, portando le mani ai suoi pantaloni, facendoli scendere, così da scoprire la sua intimità. E mentre risaliva si sarebbe tolta anche la maglia, così da rimanere, in poche parole, completamente nuda.
    Allora, che ne dici? Vogliamo proseguire?
    La mano poi si sarebbe avvicinato nuovamente al membro di Duncan, massaggiandolo sal basso verso l'alto, mentre si avvicinava a lui, quasi a volerlo stringere contro la porta del bagno con il suo corpo, tagliandogli ogni via di fuga. Sarebbe servito a poco, in realtà, dato che Duncan non sembrava avere alcuna intenzione di muoversi in altro luogo. Xara avrebbe quindi atteso una qualche iniziativa da parte del ragazzo, così da verificare ulteriormente se sapeva trattare con le donne e se quella era una delle sue prime esperienze. Di certo la rossa si stava mostrando abbastanza sicura e vogliosa, segno che quello non era il suo primo giro in giostra.
     
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    A seguito di quella venuta, Duncan poteva definirsi soddisfatto ed appagato, aveva goduto parecchio e Xara sembrò apprezzare molto la cosa. L'abbondante quantità di sperma venne deglutita dalla ragazza che in seguito si alzò, pressando il londinese contro la porta del bagno, come a non volergli lasciare alcuna via di scampo. Ci fu un sorriso spontaneo, istintivo e compiaciuto di lui nel vedere come la rossa volesse proseguire, non accontentarsi solo del sesso orale, ma fremendo per provare emozioni via via più forti. Era la stessa cosa che voleva lui e non si sarebbe tirato affatto indietro. Denudandosi completamente delle sue vesti, Xara era pronta a passare ad una fase più intensa, più passionale e Duncan afferrò subito il messaggio da lei lanciato.
    "Si prospetta una scopata memorabile, amico mio!" Pensò dentro di sé entusiasta di essere finito con lei in quel bagno di quel pub. Lanciò una veloce occhiata complessiva al corpo di Xara, sembrava che fosse stata disegnata da un abile mangaka ed i giapponesi sono fissati con le donne formose. Non mancava per nulla di sfoggiare linee tondeggianti ed attraenti nei punti giusti, cosa molto gradita al londinese che era ansioso di gustarsi ogni centimetro di lei. In preda all'eccitazione del momento, il suo membro, venuto poco prima, era nuovamente eretto, non completamente ma a breve sarebbe stato pronto a regalare ancora forti emozioni alla ragazza che sembrava in attesa di un'iniziativa di lui. Ma prima di passare al sodo e godere entrambi, Duncan portò la mano destra fra le gambe di Xara, strusciando i polpastrelli delle sue dita contro le labbra vaginali di lei, scorrendo completamente quei bordi carnosi dal basso verso l'alto in un massaggio rapido e pressante, proprio per sentire quanto fosse bagnata e nel caso, stimolarla maggiormente in modo che fosse pronta a ricevere il membro dentro di sé. Contemporaneamente, si sarebbe fiondato con la bocca contro il suo seno destro, afferrandolo prima con la sinistra e poi succhiando avidamente e quasi da bambino affamato quella forma generosa, mordendola con le labbra e picchiettando con la lingua il capezzolo bello turgido già da prima.
    "Ti mangerei tutta!" Avrebbe detto, staccando per un attimo la bocca dal suo seno, volgendo lo sguardo su di lei e dando a quelle parole un tono pieno di piacere, di desiderio e di foga, perché bramava Xara, il suo corpo ed il modo in cui le avrebbe recato puro godimento e di conseguenza anche lui ne avrebbe ricevuto.
     
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  15. Willy123
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    Duncan avrebbe potuto sentire come l'intimità di Xara era già umida, seppure ben presto lo sarebbe stata ancora di più dopo che le sue dita avrebbero iniziato a muoversi con tutto l'intento di stimolarla sempre più. La rossa avrebbe sentito un brivido lungo tutta la schiena, mentre un gemito più sonoro ed acuto di prima le abbandonava le labbra, viste le stimolazioni ricevute in più punti. Le braccia avrebbero cercato di incrociarsi attorno al collo del ragazzo, mentre questo si fiondava sul suo seno, pieno, morbido e sodo. La rossa avrebbe poi avvicinato le labbra all'orecchio di Duncan, una volta sentita la sua frase.
    E allora che aspetti...mangiami.
    Lo incitava a sfogarsi, a liberarsi di quei freni, della razionalità che ancora lo comandava, ricercando nell'altro la natura selvaggia che, con le giuste carte, è possibile risvegliare in ogni uomo che si possa definire tale. Avrebbe poi iniziato a mordere il lobo dell'orecchio, per poi leccarne i contorni, in modo passionale, così da cercare di far tornare turgido il membro del ragazzo. Oltre a questo, il ventre avrebbe iniziato a strusciarsi contro il pene, che a poco a poco si stava nuovamente risvegliando dopo essere venuto in bocca. Tra pochi attimi, con ogni probabilità, vi sarebbe stato per entrambi il pezzo forte della serata.
     
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