In cauda venenum
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Ho molto materiale hentai cartaceo (e in videocassetta). Prima della diffusione di internet e della facilità di reperirlo online, acquistare manga o riviste dedicate era l'unico modo.
Oltre a eccellenti edizioni odierne dei più noti autori di ero-manga, il cui adattamento italiano è stato curato dalla Black Magic, possiedo vecchie riviste come Fior di loto, Mangaland, EJ, College. Queste pubblicazioni raccoglievano ero-manga e dojinshi vari, tradotti ed editati in maniera piuttosto imbarazzante
Ho anche opere di "qualità" come:
- Sailor Moon X, che contiene due-tre storie hentai (inserite totalmente a caso) sulle guerriere Sailor.
- Ranma X, all'epoca lo adorai. Una raccolta di storie con protagonista Ranma al femminile, Akane e le sue sorelle.
- Neon Genesis Evangelion EVA-X, storie tra loro collegate, con Misato, Shinji, Rei e Gendo.
-E la mia raccolta preferita.. Eva X, volume 1-2-3. All'epoca avevo scoperto da poco Evangelion, e gli hentai mi aiutarono ad amare ancora di più questa serie. Le storie contenute sono molto belle, vi è anche una certa trama e del romanticismo. Le traduzioni sono così così. L'edit è invece spaventoso.
Due chicche della mia collezione sono degli hentai italiani, disegnati da autori o autrici del nostro paese.
Il primo è Sailor X. Lo stile di disegno mi fa pensare ad una autrice appassionata di yaoi, ed è niente male per essere un'opera amatoriale. La trama è simpatica. Le Guerriere Sailor, dopo aver sconfitto un demone consumandolo a forza di sesso, si sfidano tra di loro per decidere a chi apparterrà Tuxedo Kamen/Milord. Vince chi riuscirà a farlo venire, e per riuscirci ognuna utilizza una sua tecnica sessuale. L'altro hentai italiano è Enya, disegnato da tali Manca e Mantero. Ha una trama un po' demenziale, ma i disegni sono molto, molto curati. Vedendolo oggi comunque si nota lo stile molto anni '90 del tratto.
Mi procuravo gli hentai prendendoli nella mia fumetteria preferita, all'epoca era una piccola istituzione per gli appassionati di manga e anime nella mia città. Non mi hanno mai fatto problemi, e io avevo abbastanza faccia tosta e discrezione. Un altro metodo era ordinarli via catalogo. La casa editrice Rock'N'Comics inseriva sempre nella sua rivista Lodoss (che teneva aggiornati e recensiva le "nuove" uscite manga e anime) un catalogo in cui era possibile ordinare arretrati, gadget dal Giappone, magliette, ed hentai. Bastava telefonare, dire i numeri degli articoli, dare l'indirizzo, pagare in posta e si ritirava il pacco. Nessuno mi ha mai fatto domande sull'età.
Per quanto riguarda dove nascondere il materiale, ho imparato leggendo Poe (lo scrittore, non la staffer ) che i miglior modo per occultare qualcosa è non cercare di nasconderlo, cioè spesso è più difficile vedere qualcosa messo in un luogo apparentemente visibile. Devo dire che funzionò sempre tenere gli hentai semplicemente nella libreria. Una volta però lasciai un Ranma X troppo visibile, cioè sopra un mobile in cucina. I miei lo videro e si convinsero che fossi omosessuale.
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