La dolce violinista, il bel ragazzo e la sensuale danzatrice

x Shirosaki Ogihci™

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    Prima di quella sera, Duncan non aveva mai manifestato tanta perversione con le donne, aveva dei pensieri o delle attitudini perverse certo, nella norma, ma non aveva mai sforato come stava facendo con Monia e con Lyra. Forse era dovuto al fatto che era assieme a due donne, forse anche un po' di alcol in corpo, ma la consapevolezza di essere un gentiluomo stava svanendo e stava lasciando il posto ad un'identità legata più che altro ad un pervertito assetato di femmina che aveva trovato guarda caso delle vittime che erano d'accordo con il suo modo di pensare e di vedere le cose. Specie la danzatrice che lo faceva di mestiere, dunque era già abituata a quel genere di cose, ma forse non si sarebbe aspettato un comportamento tanto perverso da parte di Lyra che all'inizio sembrava volersi godere solamente la scena dei due. La vide avvicinarsi ad entrambi, tenendo la bottiglia di spumante in mano e, dopo aver allontanato il ragazzo, ne versò il contenuto all'interno della vagina di Monia.
    "Tesoro, ma che... AAAAAAHHHH!!!! E' COSì FRIZZANTE!! MI STA RIBOLLENDO NELLA FIGHETTAAAA!!!" Fu il grido isterico che menò la ballerina non appena sentì l'alcol invaderle le pareti interne ed inutili furono i movimenti del suo corpo che scattava da solo ad ogni abbondante sorso che si riversava e riempiva quelle pareti. Alla vista di ciò, Duncan rimase dapprima un po' sconvolto di un simile modo di fare da parte della ragazza dagli occhi di ghiaccio, poi quella sua espressione stranita venne sostituita da un'espressione divertita, come se ciò che essa stesse facendo nei confronti dell'altra donna lo facesse divertire e ridere. Quando l'intera bottiglia fu svuotata, il corpo di Monia era tremolante, lei stava emettendo gemiti che davano l'idea di una persona in preda agli spasmi, forse farsi riempire l'intimità di spumante non era una cosa che era abituata a ricevere. Lyra approfittò subito per sorseggiare il liquido presente dentro di lei e dopo un po', con un'aria di una che aveva bevuto più del dovuto, concesse al londinese l'onore di proseguire nella bevuta, unendo così il piacere di gustarsi una vagina carnosa con il piacere di bere un po' di buon spumante, con un gusto magari diversi che si mischiava con gli umori della ballerina. Duncan scosse il capo e ridacchiò nel vedere una situazione simile prendere forma, ma decise che accettare l'invito di Lyra non gli sarebbe dispiaciuto. Afferrò nuovamente le cosce di Monia e succhiando con avidità, proprio come stava facendo la ragazza dagli occhi di ghiaccio in precedenza, bevve il resto dello spumante presente dentro di lei.
    "Mmmh davvero niente male. Ha un gusto un po' diverso dal solito spumante. Forse dovrebbero farlo così, è più saporito!" Esclamò ironicamente il londinese che, dopo aver svuotato l'intimità della danzatrice dall'alcol, adagiò il suo basso ventre sul divanetto, osservandola mentre ancora respirava affannosamente, ma con espressioni estasiate dopo ciò che subì da entrambi. Ma la cosa non sarebbe terminata lì, era solo l'inizio e lui voleva andare fino in fondo, fino a che non sarebbe riuscito a godere e a far godere per l'ennesima volta. Allargando di prepotenza le gambe di Monia, afferrò con la mano destra il membro che tornò abbastanza duro da permettergli così un ultimo round, volendo assaporare nuovamente l'intimità della danzatrice che fremeva da che lui se la gustò con la bocca. Avvicinò il glande alle grandi labbra e senza tanti complimenti, infilò con una certa rapidità l'asta all'interno di quelle pareti, sentendo forse la stessa sensazione che sentì la donna poco prima quando le fu riempito il fiore di spumante. Piccoli pizzichi che circondavano il suo membro, ma nulla che potesse rallentarlo o infastidirlo. Ormai era dentro e da lì avrebbe dovuto solamente cominciare a muoversi come già aveva fatto in precedenza.
    "Aaah... Con un po' di spumante dentro, la tua figa è favolosa!!" Disse in preda al piacere Duncan che si mosse avanti ed indietro, all'inizio con movimenti lenti ma profondi, che portavano il suo pene ad entrare del tutto nella vagina di Monia e mentre impostava il ritmo, posò entrambe le mani sui fianchi di lei, in modo da avere una presa sicura su cui poi poter aumentare la velocità. Notò che Lyra si trovava ancora con il suo basso ventre sopra il viso dell'altra donna, dunque ipotizzava che la ragazza dagli occhi di ghiaccio avesse qualche altra sorpresa in serbo per la ballerina che nel mentre gemeva in preda alla voglia e all'avidità che quei movimenti iniziali lenti e non così vigorosi, potessero via via divenire più arroganti.
     
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    La lingua di Lyra assaporava con grande e insaziabile avidità la frizzantezza dello spumante riversato in quel calice di carne che era la passera di Monia. I suoi umori si mischiavano bene alla bevanda alcolica facendolo diventare involontariamente un afrodisiaco irresistibile, tanto per Lyra quanto per Duncan che si buttò anche lui sull'intimità della spogliarellista per risucchiarne gli ultimi rimasugli alcolici che erano avanzati.
    Non risultò quindi sorprendente quando l'uomo tornò a livelli di eccitazione sessuale simili a quando avevano cominciato il rapporto, intuibile con un semplice sguardo sul suo membro tornato in erezione, più vigoroso che mai. Non perse tempo per rimetterlo all'opera portandosi il bacino di Monia davanti alla punta pulsante della sua cappella e, aiutandosi con la mano, penetrarla con grande facilità data l'ingente quantità di caldi umori che stava rilasciando. "Guarda qua quanto te la scopi forte...hic...ti piacciono tantissimo le vagine vero? Eh eh eh...piacciono molto anche a me...hic..." commentò Lyra con l'usuale apparenza da ubriaca persa che aveva assunto con le ultime bevute, forse anche stordita per tutto il testosterone che aleggiava nell'aria e che la inebriava tanto quanto l'alcol che le scorreva nel sangue. Effettivamente il solo guardare come quel membro di Duncan pentreva la passera di Monia, di come si tirava fuori per poi affondare nuovamente al suo interno come un martello elettrico, instillava voglie irrefrenabili nella ragazza che si esternavano con la sua di intimità che faceva delle piccole contrazioni con le labbra e che rilasciava una piccolissima quantità di umori che andavano a colare fuori e atterrare sul bel visino di Monia, per tutto quel tempo rimasta lì sotto a gemere come una puttana mentre veniva scopata da Duncan e con la passera di Lyra appena sopra di lei, a pochissimi centimetri.
    Lyra non seppe più resistere a quella voglia irrefrenabile e si buttò in piacchiata con il capo in mezzo alle gambe della donna sotto di lei, iniziando a tastare con lingua il clitoride e ad attaccarsi come una ventosa con le sue labbra sulla pienezza di quel pube invitante. Inevitabilmente la lingua andò anche a leccare l'asta di carne dura del membro di Duncan ogni volta che si ritirava verso l'esterno per darsi nuovamente la spinta verso l'interno.
    Lyra era tutto un fermento e si sentiva in paradiso, ma aspirava a un gradino in più nella scala della libido ed interruppe momentaneamente il suo lavoretto sui sessi dei suoi partner per rivolgersi con parole quasi di supplica a Monia. "Lecca-hic! Leccamela Monia! Leccami la figa! Te ne prego!"

     
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    Il triangolino formatosi in quel privè stava oramai raggiungendo l'apice dell'amplesso, una conclusione che molto probabilmente avrebbe saziato ed appagato i presenti che non solo vi stavano assistendo, ma stavano pure partecipando, dando il meglio di sé stessi. Duncan stava nuovamente riempiendo col suo membro la vagina di Monia che urlava e gemeva in modo incontrollato, si dimenava col corpo quasi fosse poco abituata a fare sesso, nonostante il pene del londinese scavava con estrema facilità in quell'intimità abbastanza dilatata da essersi dimenticata come fosse quand'era vergine. Fra l'altro, lui si stava muovendo con un'intensità crescente, aumentando sia la velocità che la potenza degli affondi, bussando più volte alla porta dell'utero della ballerina. E Lyra smise d'essere l'attenta osservatrice di pochi attimi prima e cominciò a darsi da fare con la bocca, piegando il corpo in avanti e cominciando a giocherellare con la lingua sul clitoride di Monia, stimolandola maggiormente, oltre ad essere già stimolata dalle vigorose penetrazioni del ragazzo.
    "ODDIO!!! COSI' MI VOLETE FAR IMPAZZIRE!!! AAAAAH!!!!" Gridava, sbraitava la danzatrice che si aggrappava con le mani sui cuscini del divanetto, quasi li volesse sradicare da quanto stava godendo in quel momento, più volte la sua schiena si inarcava cercando di resistere ai colpi persistenti di Duncan e allo stuzzicare di Lyra. Ma ad un tratto la ragazza dagli occhi di ghiaccio smise di tormentare il fiore di Monia e si rivolse a lei supplicandola di ricambiare quella stimolazione e la posizione assunta da essa avrebbe di sicuro favorito la ballerina che, fra un respiro affannoso e l'altro, sorrise compiaciuta nel vedere tale disponibilità. Senza rispondere a tale richiesta con le parole, Monia lo fece coi fatti ed aggrappandosi con entrambe le mani alle natiche di Lyra, con i due pollici allargò le labbra della vagina di lei, per poi fiondarci la bocca e soprattutto la lingua che andò subito a farsi strada all'interno delle carnose ed umide pareti di quel sesso. Mosse la lingua con frenesia, colpendo più volte ogni angolo di quelle zone, non perdendosi alcun punto, ma lo faceva mugugnando ed ogni tanto bloccandosi, poiché il modo in cui Duncan si stava muovendo dentro di lei la stavano facendo eccitare assai. E lo stesso londinese divenne ancora più poderoso con le spinte, stringendo i denti ed aumentando la pressione sui fianchi di Monia, diventando una sorta di martello pneumatico che stressava piacevolmente la vagina di Monia. Ciò fu dovuto al fatto che il ragazzo cominciava a sentire l'eccitazione raggiungere un livello che l'avrebbe portato inesorabilmente all'orgasmo, ma avrebbe dato ancora un po' prima di toccare l'apice, del resto era un combattente e la resistenza faceva parte dei suoi punti di forza. Sentiva quelle pareti avvolgere, quasi strangolare il suo membro che si ingrossava via via al suo interno, aumentare le pulsazioni e la durezza, pronto ad esplodere a breve.
    "Dovete schizzare e venire come non avete mai fatto prima, siete pronte???" Domandò con voce aggressiva, rotta dal piacere, come se quella domanda fosse più un ordine che una richiesta, voleva che sia lui che le ragazze provassero vera soddisfazione e per l'ennesima volta raggiungere un orgasmo memorabile, qualcosa che sarebbe rimasta dentro di loro per tutta la vita. Già il fatto di essersi trovato lì, con loro due, sarebbe stata un'esperienza indimenticabile per Duncan, se poi avessero goduto del massimo piacere, avrebbe reso il tutto unico.
     
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    Gli umori di Monia e di Duncan uscivano dalla passera della prima a ogni affondo del membro del secondo. Uscivano a fiotti e Lyra cercava di arraffarne quanti più ne poteva con la sua lingua, leccando la vulva e il pene dei due uniti in un solo complesso di calda e succosa carne. Dentro di sé sapeva di stare facendo la figura di una lurida sgualdrina vogliosa di sesso, ma il piacere che sentiva nel farlo travalicava infinitamente quel piccolo imbarazzo; in questo comunque l'alcol che fluiva nella sue vene aiutava a inibirlo.
    Il piacere aumentava a ogni penetrazione di lui nella vulva della stripper, a ogni passata della lingua di Lyra sui loro due sessi, a ogni strusciata dei seni delle due ragazze pressati come palloncini pronti a scoppiare sui rispettivi addomi. Aumentò esponenzialmente la libido di Lyra quando Monia arraffò con le mani le dolci e candide natiche di lei per allargarle quanto più le era possibile in modo da avere una visuale e spazio libero alla passera della violinista, anch'essa bagnata e colante di umori.
    "Mmmh...sì così. Brava così Monia. Leccamela per bene. Ero tutta bagnata da quando avevamo cominciato. Oh sì. Sì dai. Ti piace la mi figa, vero?Mmmmh" fece a voce contenuta ma assolutamente sensuale. Lyra godeva con la voce e con i movimenti del corpo, era evidente per gli altri due. Le piaceva come Monia la stesse risucchiando di tutti i suoi umoiri vaginali mentre osservava da vicino il cazzo inzozzato di Duncan penetrare con foga la passera della stripper.
    "Oh sì! Sì! Siamo pronte Duncan! Tra poco vengo! Schizzerò tutta la mia figa in faccia a Monia! Sì! Vuoi il mio schizzo Monia!? Sarai sporca in viso e dentro la figa! Avrai gli umori di entrambi! Più forte! Di più!" Gridava con grande voglia e incitamento mentre i suoi umori si facevano più copiosi e la sua faccia diventava sempre più rossa e accaldata sia per la goduria che Monia le stava procurando che per il suo sguardo fisso sulle intimità dei due partner che si aiutavano in simbiosi, a dare e a riceve libidine.
    Lyra cercò in tutti i modi di resistere dal venire subito, aspettando per potersi sincronizzare con Monia e Duncan quando sarebbero anche loro giunti al culminne della libido, gridando di piacere e schizzando sul corpo degli altri tutto il loro succo. Resistette ancora e ancora finché, alla fine, anche gli altri due non giunsero al loro limite rigettando umori e sperma sui rispettivi sessi. Lyra gridò a squarciagola mentre si stringeva con forza alle cosce di Monia, come fossero un ancoraggio per salvarsi dalla tempesta di ormoni che riempivano quella stanza. I suoi umori dilagarono fuori come l'acqua appena uscita da un tubo fino a quel momento sigillato da un dito, una schizzata di liquidi umorali che si riversarono nella bocca di Monia e imbrattarono il suo viso, obbligandola anche a socchiudere gli occhi per non correre il rischio di venire accecata, tanta era la pressione con cui erano usciti fuori dalla calda e morbida passera di Lyra.

     
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    Potenza, insistenza e soprattutto la voglia di godere alla follia, furono le le tre caratteristiche che stavano motivando Duncan a dare il meglio di sé in quella fase finale dove anche Lyra e Monia oramai erano in preda all'eccitazione più piena. Sentiva la lingua della ragazza dagli occhi di ghiaccio sfregare contro la sua virilità ogni qual volta essa affondava all'interno della vagina della danzatrice, che a sua volta si stava gustando la vagina della sua partner, come fosse un buon bicchiere di champagne che tutti e tre bevvero prima di darsi ai piaceri carnali, anzi Lyra aveva molto probabilmente più alcol in corpo degli altri due. Lo si poteva comprendere anche dalle parole volgari che pronunciava e che denotavano tutto il suo desiderio di godere fino allo sfinimento, così come volevano fare anche il ragazzo e la ballerina. Erano alle battute finali di quell'amplesso intenso ed erotico e non restava altro da fare che coronarlo con un orgasmo collettivo degno d'essere ricordato per il resto della loro vita. Le spinte si facevano prepotenti e Duncan era sul punto di non ritorno, fermarsi in quel momento significava buttare all'aria un lavoro piacevole e minuzioso per portare i corpi di tutti e tre ad un livello di eccitazione senza pari e questo non voleva assolutamente che accadesse. Pertanto andò fino in fondo, colpendo con forza l'interno della cavità di Monia che stava accrescendo dal canto suo le contrazioni, ad indicare che anche lei era al limite, lo confermava oltretutto il fatto che continuasse a mugolare e a gemere. Il pene si ingrossava, la punta del glande sembrava più non riuscire a trattenere il potente schizzo di sperma in previsione ed il londinese non poteva più resistere a tale intensità.
    "Cazzo, vengo! VENGOOOO!!!" Gridò a squarciagola, inarcando la schiena, volgendo lo sguardo verso l'alto, digrignando i denti e socchiudendo gli occhi. In quell'istante tenne dentro il suo membro, mentre lo sentiva pulsare e rilasciare i fiotti del suo succo seminale nella vagina della ballerina, anch'essa arrivata all'orgasmo, schizzando violentemente un'ondata di umori che a fatica riuscirono a contenere il pene di lui all'interno di quelle pareti. Il ragazzo abbassò per un attimo lo sguardo, osservando che anche Lyra era venuta, imbrattando il viso di Monia di schizzi vaginali sul viso e sporcando anche il divanetto su cui erano posate. La danzatrice non riuscì ad annunciare la sua venuta, si limitò a gemere pesantemente e a ricevere l'orgasmo della ragazza dagli occhi di ghiaccio sul viso. Non appena uscì fino all'ultima goccia di sperma, Duncan sfilò il membro dall'intimità della partner e si accasciò accanto ad entrambe sul divanetto, esausto ma soddisfatto di ciò che passò assieme a loro.
    "Siete stati fantastici, tutti e due. Non credo di aver provato mai nulla di simile con altri clienti!" Esclamò sorridendo Monia mentre pronunciava quelle parole cercando di guardare sia Lyra che Duncan mentre li confessava tali parole. Dopo ciò, si leccò le gocce di umori presenti sul viso che la ragazza dagli occhi di ghiaccio le riversò in modo improvviso. Il londinese invece era sdraiato su un lato, che guardava estasiato entrambe, mentre recuperava le forze ed il fiato.
    "Grazie a voi, bellezze. Mi sono proprio divertito." Rispose non appena si ristabilì, alzandosi dal posto ed andando vicino ad i suoi vestiti, sparsi un po' dappertutto all'interno del privé. Era sazio, soddisfatto ed appagato di ciò che passò con loro due ed era convinto che anche le ragazze fossero altrettanto soddisfatte di lui. Non le tolse gli occhi di dosso, mentre si rivestiva lentamente. Quando ebbe finito, tirò fuori dalla tasca dei pantaloni il portafoglio e lasciò sul tavolino una notevole somma di denaro, facendo l'occhiolino poi a Monia che intanto si era rialzata e si stava ricomponendo come meglio poteva.
    "Ecco a te, tieni il resto. Te lo sei meritata, bambola." Concluse, sorridendo alla danzatrice che ricambiò il sorriso e senza dire una parola, raccolse il denaro che esso le lasciò. Subito dopo, Duncan si avvicinò a Lyra, osservandola con un certo interesse, poiché sembrava all'inizio una tipa che non si sarebbe mai concessa ad un uomo come lui, invece nel corso della serata ebbe anche modo di gustarsi il suo prezioso fiore, quindi rimase piacevolmente sorpreso dall'evolversi delle cose.
    "Mi ha fatto davvero piacere che tu abbia voluto coinvolgerci qui, in questo privè. A presto!" Le disse, facendo anche ad essa l'occhiolino e dirigendosi verso la porta della stanza, aprendola ed uscendo tranquillamente dal privè. Quando la porta si chiuse alle sue spalle, Duncan tirò un sospiro e sorrise compiaciuto di ciò che accadde con Monia e Lyra, aveva sfogato la sua eccitazione su di loro, ma era così assorto dalle immagini che vide e visse con loro che le avrebbe ricordate con profondo piacere nei giorni avvenire.

    Role terminata.


    Edited by Shirosaki Ogihci™ - 21/8/2017, 19:40
     
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