La dolce violinista, il bel ragazzo e la sensuale danzatrice

x Shirosaki Ogihci™

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    Il lavoro di bocca che stava compiendo Monia nei confronti del pene di Duncan furono un continuo stimolo ed un accrescimento delle scosse, dei brividi che pervadevano il corpo del ragazzo che sussultava ogni volta che la donna sembrò toccargli millimetri di quel pezzo di carne che potevano risultare più sensibili di altri. Il calore mista all'umidità che aveva completamente circondato il membro, recavano al londinese sensazioni forti, di relax misto a scariche d'adrenalina per l'enorme piacere che stava provando. Poteva essere il classico mix di emozioni che si provano durante un atto sessuale, in particolar modo durante il sesso orale, poiché le altre forme di sesso donavano sensazioni diverse, seppur non di molto. Ma descriverle ogni volta era difficile, bisognava provarle di persona per capire. Duncan si stava godendo quel servizietto fatto da Monia, ma non si concentrò troppo su ciò, perché giustamente c'era anche Lyra nella stanza, che venne incitata dalla danzatrice a partecipare a quell'amplesso così passionale. Lyra dava qualche piccolo segnale che l'alcol si faceva sentire in lei, di fatto bevve diverso spumante, ma da come si mosse, lo stato di ebrezza non era in una fase troppo avanzata, aveva solamente intaccato un po' il suo umore, ma sembrava consapevole di ciò che faceva. Si pose a gattoni di fianco a Monia e sfilandosi l'intimo, mostrò il suo roseo fiore al ragazzo che arrossì leggermente, nonostante cominciò a vedere il tutto come un'occasione da non buttar via in alcun modo. Vide quel sesso già abbastanza umido, evidentemente a Lyra tutto ciò stava piacendo molto.
    "Non me lo faccio ripetere due volte..." Rispose Duncan, dopo che la ragazza acconsentì a ricevere il trattamento da lui fra le sue gambe. Non era una posizione proprio comoda, ma questo rendeva le cose ancora più interessanti ed eccitanti. Infatti, il ragazzo si sdraiò su un lato, il destro, non scostando Monia dal mostrare le dovute attenzioni al suo membro e tenendo appoggiato il gomito del braccio destro sul divanetto, si allungò col busto, avvicinando così il capo verso la zona interessata di Lyra.
    "L'odore dei suoi umori è parecchio forte..." Pensò, non potendo fare a meno di sentire quale fragranza stava emanando quella vagina che sembrò pronta a ricevere le cure del ragazzo. Posò pertanto la mano sinistra sulla natica sinistra di lei e la spostò quel tanto che bastasse da allargare leggermente le labbra inferiori di Lyra ed avvicinarsi, o meglio, fiondarsi con la bocca verso quelle carni esterne, dando qualche leccata lenta, ma intensa e che cercava di passar sopra a tutto il fiore della ragazza. Poco prima che ciò accadesse però, sentì Monia mugolare mentre insistentemente succhiava la sua virilità e gettò uno sguardo, notando che Lyra non si perse d'animo e ne approfittò di quella posizione per recare piacere alla danzatrice.
    "E' proprio un bel triangolino questo!" Esclamò entusiasta il londinese che poté constatare come nessuno di loro tre fosse esente dal provare piacere, fu un circuito chiuso di erotismo, ed era solamente l'inizio. Le leccate di Duncan divennero più frequenti e poté così riscoprire il sapore di una vagina, che non "degustava" da tempo, passando la lingua anche un po' all'interno di quelle due labbra, ma senza andare troppo in profondità, preferiva fare le cose gradualmente, in modo da far crescere progressivamente la voglia e l'eccitazione in Lyra.
     
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    Vista la posizione in cui si trovava Duncan dietro di lei, Lyra si aspettava che l'uomo avrebbe usato le dita per stimolare la sua intimità, ma questi la colse di sorpresa quando la ragazza percepì che a toccarla in quel punto era la bocca dell'uomo. La prima reazione, istintiva, di Lyra al percepire le labbra di Duncan posarsi su di lei fu di squotere il corpo, come se avesse ricevuto un brivido freddo a cui rispose con una voce gemente molto ambigua, piacevole e sollecitato allo stesso tempo.
    "Ooh Duncan...così mi farai il solletico" sussurrò a occhi chiusi per assaporare meglio quella sensazione. Lyra aveva sorpreso se stessa in quel frangente dimostrando una grande apertura ai piaceri procuarati da un uomo. Forse era per il fatto che per adesso il contatto con Duncan fosse limitato a un "semplice" servizio orale da parte sua, forse era l'alcol in circolo nel suo corpo o forse erano tutte e due le cose messe insieme. Non capiva bene Lyra o per meglio dire non stava cercando di capire in quel momento, lasciandosi andare ai sensi e alle passioni che stavano crescendo dentro di lei.
    Lyra non stava facendo solo la parte passiva della coppia, anche perché non era una coppia ma un terzetto e tutti i partecipanti erano sia parte attiva che passiva, con Monia che riceveva le attenzioni del tocco delicato delle dita di Lyra sulla sua intimità mentre lei prestava attenzioni particolari sul membro di Duncan usando le sue meravigliose labbra.
    Non aveva mai fatto una cosa a tre e prima che potesse pensare di farlo una volta ecco che si era presentata l'occasione giusta, inaspettata e non programmata...insommma...l'occasione migliore. Trovandosi su un fianco di Monia, Lyra si mise a baciarle la natica sinistra facendosi leggermente più spavalda e irruenta con le dita, passando dalle labbra esterna alle parti appena più interne, facendo giù e su lungo tutta la lunghezza della sua passera. "Sei così calda qui dentro Monia...e il tuo sedere è così soffice. Mi piace. Mi piacete tutti e due."

     
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    Era difficile per Duncan decidere su cosa concentrarsi maggiormente, se sul lavoretto di bocca che stava egregiamente compiendo Monia sul suo pene o sul lavoro di bocca che lui stava cercando di compiere al meglio fra le gambe di Lyra, che fra l'altro con voce suadente affermò che la lingua di lui fra le sue carni interne le provocava una sensazione simile al solletico. Chiaro, una lingua umida, rapida nei movimenti e con la punta che toccava ogni centimetro intimo possedesse Lyra, probabilmente per lei era uno strumento, più che di intenso piacere, di divertimento, con un pizzico di passione. Duncan era così preso dal volersi gustare quell'intimità che risultò piacevole al suo palato che non stava dando poi troppo peso a ciò che Monia gli stava recando. Quella bocca continuava a fare su e giù, ininterrottamente ed i mugolii divennero più intensi non appena Lyra indicò a parole che stava esplorando punti della danzatrice così interni e profondi.
    "Mi sembra di sognare... Una donna che me lo succhia mentre io la lecco ad un'altra donna. Non mi sembra vero!" Pensò estasiato il ragazzo che a fatica stava realizzando di partecipare ad un triangolo così avido di godimento e di sesso che doveva ancora regalare forti emozioni, quello era un succulento antipasto che si stavano scambiando fra di loro, nessuno escluso. E come tale antipasto, doveva pian piano avanzare ad una fase sempre più accesa, dunque consapevole di ciò, oltre alla bocca, Duncan decise di aggiungerci anche un paio di dita, indice e medio, che accompagnassero la lingua che lentamente si stava intrufolando nella fessura calda ed umida di Lyra che sembrò voler accoglierlo con quelle cure, da quanto quelle pareti si contraevano mentre lui cercava di andare sempre più in profondità. Ne ebbe la conferma non appena si sentì risucchiare anche indice e medio della mano sinistra, esse scavarono dentro quelle carni che divenivano sempre più calde e si bagnavano sempre di più. Il gusto agrodolce difficile da descrivere stava riempiendo la bocca del ragazzo che di tanto in tanto doveva ritrarre la lingua per ingoiarne il fluido, ciò mostrava che apprezzava il sapore di Lyra. Sorrise compiaciuto quando la sentì esprimere il suo apprezzamento sia per lui che per Monia che a fatica stava trattenendo i gemiti, evidentemente Lyra si stava occupando bene del suo fiore che sicuramente avrebbe potuto gustare Duncan quella sera in quel privè.
     
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    Riusciva a restare a malapena concentrata sui movimenti che stava facendo con le dita sull'intimità di Monia e a sentirne il calore e l'umidità causata dall'uscita copiosa di umori, tutto a causa di quello che Duncan stava facendo sulla sua di intimità. La sensazione di solletico iniziale passò in fretta, sostituita da emozioni gementi che uscivano fuori dalla bocca di Lyra, ancora più quando la lingua del ragazzo fu affiancata alle sue dita che aiutarono la prima a introfularsi sempre più a fondo dentro di lei, finché non toccò quella linea di confine che fece scattare delle contrazioni vaginali che letteralmente succhiarono sempre più all'interno il palato di Duncan.
    "Aaah! Oddio! Gnnn! Troppo -ah! Troppo in fondo!" gridò gemente Lyra a occhi chiusi che istintivamente si aggrappò con le mani alle natiche di Monia stringendole troppo forte, abbastanza forse da farla smettere per qualche attimo il suo lavoretto sull'uomo. Superato l'apice d'intensità Lyra si lasciò crollare al suolo, con le forze momentaneamente che l'hanno abbandonata e il respiro affannoso, quasi avesse avuto un orgasmo.
    Duncan dalla sua posizione poteva vedere come Lyra fosse stramazzante con viso e seni pressati a terra, il rossore sulle guance, il fiato corto e le sue mani che andavano a tastare la sua intimità come a voler verificare che stesse bene. Non ha avuto un orgasmo, ma la sensazione sembrava quella e le dita intrise dei suoi umori che stavano regolarmente colando dalla sua passera avrebbero fatto pensare a chiunque che fosse una ragazza facile da far godere.
    "Io...ehm...era tanto che non venivo toccata da un uomo. Per dire la verità sei il secondo" spiegò fra un respiro e l'altro mentre si sedeva sulle ginocchia, dando le spalle a Duncan e Monia mentre li fissava con sguardo in parte imbarazzato e in parte eccitato. Lyra non capiva se era lei che non era abituata agki uomini dopo così tanto tempo oppure se era Duncan che era semplicemente...bravo. Lyra si perse in un bicchiere d'acqua, pensando che forse non era all'altezza della situazione, che avesse fatto il passo più lungo della gamba, nonostante avesse invitato lei i suoi compagni di baldoria.
    Lyra scacciò i pensieri scrollando la testa, alznadosi in piedi un po' barcollante per via dello stato poco lucido e andando a versarsi l'ennesimo bicchiere di spumante nel bicchiere prima di scolarselo tutto di un fiato. Non si sentiva abbastanza disinibita per affrontare l'impresa di lasciarsi andare con Duncan. Diamine, se un semplice tocco della sua lingua le procurava queste incertezze e paure cosa sarebbe accaduto se si fosse arrivati a cose ben più spinte? Doveva provarne una più del diavolo e l'alcol sembrava la soluzione migliore per sciogliersi in quel momento. In poco tempo però quel sesto bicchiere l'avrebbe portata sempre più vicino a uno stato di squilibrio mentale; già nei primi secondi Duncan e Monia potevano vedere come il suo viso era ancora più rosato rispetto a prima. "Mmmh...allora. Dove -ich! Dove eravamo? ich!" domandò con un improvviso singhiozzo la ragazza mentre si avvicinava ai due con sguardo totalmente assueffato, vogliosa e sorridente, come se avesse subito una trasformazione dalla ragazza impaurita a una più sicura di sé. Si mise in ginocchio accanto a Monia che, se era ancora intenta a riprendere il suo lavoro di bocca sul membro di Duncan, prese delicatamente per i capelli per strapparle un bacio saffico, assaporandone con la lingua la sua saliva intrisa degli umori pre seminali rilasciati fino ad ora dal loro partner maschile; Monia d'altro canto poteva assaporare con il suo palato un retrogusto di spumante oltre che sentirlo con l'odore. Mmh...che buon sapore che hai cara..." commentò Lyra prima di rivolgere lo sguardo seducente insieme a Monia dritto verso il viso di Duncan per vederne le emozioni che mostrava e aspettare una sua reazione a tanta libido.

     
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    Non era un sapore ordinario da gustare, tuttavia Duncan sembrò non volesse farne a meno e più leccava, più assaporava quel fluido così intimo che la vagina di Lyra espelleva copiosamente. Le pareti di quel sesso stavano tenendo prigionieri lingua e dita del ragazzo che a fatica cominciava a muoversi all'interno di quella fessura che diveniva sempre più bollente ed umida. Questo comunque non lo fermò e dopo alcuni movimenti, fra polpastrelli e lingua, la ragazza sussultò e gemé, come se avesse raggiunto un orgasmo, poiché fu destabilizzata da quella posizione abbastanza scomoda dove cercava anch'essa di far godere Monia. Le strinse le natiche violentemente, tant'è che la danzatrice smise di succhiare il membro di Duncan, presa da un po' di dolore provocato appunto da quella stretta aggressiva della partner. Il londinese rimase un po' perplesso per ciò che accadde, ma dalle parole di Lyra si poté intuire che non era venuta, ma ebbe un attimo di forte eccitazione e fu sorpreso di sapere che era solamente il secondo uomo a donarle tali attenzioni.
    "Onorato di averti fatto godere così..." Commentò Duncan abbozzando un sorriso di soddisfazione, contornata da molta voglia che non si era spenta nonostante avesse portato la ragazza ad una tale sensazione simile ad un orgasmo. Quella voglia si era appena accesa, andava soddisfatta fino in fondo, sennò non sarebbe stato contento. Monia chiaramente, non volendo essere da meno, seguì per un attimo con lo sguardo la ragazza che andò a prendersi dell'altro spumante, ma era intenzionata a continuare quel suo accurato lavoro di bocca nei confronti del pene di lui.
    "Ehi! Guarda che ci sono anch'io!" Esclamò con un tono di voce simile a quello di una bambina viziata, che voleva le giuste attenzioni del ragazzo e le avrebbe riconquistate a modo suo, perché prese avidamente il membro di Duncan in bocca e fece su e giù sull'intera asta con un'aggressività simile ad una persona affamata. Chiaro che in quel frangente, il ragazzo sussultò preso alla sprovvista da tale foga della danzatrice, ma questo non gli fece affievolire il piacere che stava provando nel sesso orale che gli stava donando la ragazza. Poco dopo, Lyra si riavvicinò ai due e con un evidente stato di ebrezza intensificato, sia per come singhiozzava per come le sue gote fossero più rosse di prima, fermò Monia dal continuare a gustarsi il sesso di Duncan, baciandola, per poi guardare assieme a lei con un provocante sguardo il ragazzo che rabbrividì piacevolmente mentre osservava le due con quegli occhi così desiderosi. Arrossì, ma non tanto per l'imbarazzo, quanto per la brama che stava crescendo in lui nel voler godere appieno di entrambe.
    "Oddio... Le voglio scopare, le voglio scopare!" Ripeté nella sua mente intenzionato a fare sul serio, a passare al piatto forte della serata, il momento per cui valeva la pena essere presente in quel privé. Duncan si sdraiò su quel divanetto, prendendo comunque per mano tutte e due, volendo farle alzare in modo che si passasse allo step successivo, quello più atteso.
    "Volete essere soddisfatte entrambe? Io ora sono a vostra completa disposizione." Disse il ragazzo, attendendo per l'appunto che si decidessero su chi delle due avesse avuto la possibilità di accogliere fra le sue intime carni il pene ancora eretto di Duncan e chi invece si sarebbe fatta solleticare il proprio fiore dalla bocca di lui. Indipendentemente da come si sarebbero stabiliti i ruoli, per il londinese non restava altro da fare che godere di entrambe, più che poteva.
     
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    Duncan era palesemente eccitato e come dargli torto? Due belle ragazze erano lì in ginocchio, nude, sudate, davanti al suo membro duro eretto e colmo della saliva lasciata da Monia durante il suo appassionato piacere orale. Si sentiva pronto e impaziente di ricevere e offrire piacere a tutte e due le donne distendendosi lungo il divano, cercando di trattenere il suo furore mentre Lyra e Monia si stavano prendendo un paio di secondi per deicdersi sul da farsi. Chi delle due avrebbe montato come un cavallo la sua asta di carne? Chi si sarebbe fatta sciogliere la passera dalla lingua dell'uomo?
    Lyra non fece attendere troppo la risposta quando si portò alle spalle di Monia per afferrarla di sorpresa con una mano su uno dei suoi seni e l'altra giù nella sua intimità bagnata, tastanto e massaggiando mentre avvicinava la sua bocca accanto alla guancia di lei. "Lascio alla tua passera l'onore di essere la prima scopata da Duncan...la senti com'é calda e bagnata Monia?" le sussurrò all'orecchio mentre la accompagnava con le braccia fino a farla sedere sopra il bacino dell'uomo, afferrare con una mano il membro di lui e piano piano abbassare Monia per far combaciare la punta del sesso di Duncan con l'ingresso a quello della donna.
    Lyra mollò la presa su entrambi e si godette per qualche secondo lo spettacolo che andò a creare di Monia che lentamente cominciava a sollevare e riabbassare il suo bacino, facendo affondare e tirare fuori il sesso bagnato di umori femminili di Duncan. Lyra osservò e istintivamente si portò entrambi le mani sulla sua passera per cominciare a pressarla con le dita congiunte a mò di palmo, come se volesse trattenere i suoi umori che sentiva colare sensibilmente. Passato il momento vouyerista si spostò anche lei per mettersi specularmente in una posizione simile a quella di Monia, solo che lei allineò la sua intimitò con il viso di Duncan sotto di lei.
    Nonostante gli effetti dell'alcol avessero fatto presa su di lei, Lyra sentiva ancora un accenno di imbarazzo per la consapevolezza che gli occhi di Duncan erano in quel momento fissi sulla sua passera a pochi centimetri di altezza sopra, ma poi si lasciò andare e abbassò il baricentro fino a sentire il fiato ansimante uscire dalla bocca del partner abbattersi sulla pelle umida della sua passera.
    "Mmmh sì...affoga nella mia passera...awww! Assaporala! Falla tua!" iniziò a imprecare piacevolmente quando l'uomo iniziò a sollecitare la sua intimità con la bocca e la lingua, facendo sentire Lyra sconnessa con la mente, come se da un momento all'altro stesse per perdere l'equilibro e cadere in avanti se non si fosse retta in quel momento con le mani appoggiate sul petto dell'uomo.
    Poi la sua attenzione si spostò su Monia, di fronte a sé, anche lei gemente e urlante di libido mentre saltellava incessantemente sul membro dell'uomo infilato dentro di lei. Lyra non aveva totalmente dimenticato la sua attrazione per le donne e vedere Monia, una bella ragazza che godeva la stava eccitando quel tanto in più che bastava da unirsi alla spogliarellista in un duetto di ninfomani che davano fiato alle trombe urlando di piacere e gridando tutto quello che la voglia diceva loro di dire.
    "Oh sì! Sì! La tua lingua è-Ah! Sì Duncan! Sì! Monia! Mi piaci quando godi Monia! Guardami! Guardami!" gridò Lyra in faccia alla donna prima di fiondarsi con la bocca per riempirla di baci irruneti e spostando una mano verso l'intimità della donna per farla godere ancora di più; come se il membro di Duncan da solo non bastasse.

     
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    Il momento tanto atteso era ormai giunto, niente poteva impedire a loro tre di godere come già avevano cominciato a fare in quella sorta di triangolo dove ognuno stimolava le parti intime dell'altro. Solo che in quel frangente soltanto una delle due avrebbe potuto sia far godere Duncan in maniera più piena che godere essa delle cure del ragazzo. Dovevano solo decidersi su chi di loro potesse gustare il membro di lui col proprio fiore. Un po' se lo aspettò Duncan non appena vide Lyra guidare Monia nell'essere la prima a poter cavalcare la sua virilità, evidentemente la ragazza era ancora un po' restia a concedersi completamente ad un uomo, voleva lasciar fare invece alla danzatrice che molto probabilmente era abituata a fare questo genere di cose coi suoi clienti. Non che al ragazzo dispiacesse, anzi, però voleva godere di entrambe e forse il momento in cui anche Lyra avesse concesso la sua intimità a lui sarebbe arrivato nel corso della serata.
    "Oddio! Che bella nerchia grossa che hai, caro!" Esclamò con voce rotta Monia che non appena lo fece scivolare tutto al suo interno, prese a muoversi su e giù su tutta l'asta. Nel contempo, Duncan rabbrividì di piacere, sospirò pesantemente ed emise un gemito, non tanto forte quanto quelli che stava emettendo la danzatrice.
    "Cazzo... E' bellissimo!!!" Gridò nella sua mente il ragazzo che sentì il suo pene venire avvolto da un'ondata di calore mista all'umidità presente nella vagina di Monia e più essa si muoveva, più i suoi umori circondavano il pene di lui che sentiva quelle carni stringere eroticamente sul suo sesso, provocandogli degli spasmi incontrollati di piacere. Ma non rimase a lungo passivo di fronte a quell'amplesso perché Lyra si piazzò con il suo basso ventre proprio di fronte al suo viso e per Duncan era inequivocabile che la ragazza volesse da lui le stesse attenzioni donatele precedentemente. Fu rapido il contatto fra le labbra di lui e quelle inferiori di lei e la lingua del ragazzo iniziò a farsi strada dentro quella cavità ormai grondate, già bella bagnata quando lui la gustò all'inizio, in quel momento i fluidi interiori di Lyra stavano già riempiendo la bocca di Duncan e non smettevano di fuori uscire.
    "Se questo è un sogno, non voglio che mi sveglino!" Pensò ancora incredulo il ragazzo che doveva ancora metabolizzare in modo completo la situazione in cui si stava trovando. Due ragazze a sua completa disposizione, una che stava saltellando energicamente sul suo pene e l'altra che gli stava facendo assaporare la sua rovente ed umida intimità. Ad un tratto non le sentì gemere sonoramente come stavano facendo all'inizio di quel cambio di posizione e, gettando lo sguardo oltre il mezzo delle gambe di Lyra, poté intravedere le due che si baciavano passionalmente mentre ricevevano entrambe le dovute attenzioni da lui. Quando vide tale scena, dentro Duncan si scatenò un fuoco intenso, come se volesse farle godere al massimo, non risparmiandosi, non volendo lasciarle scontente, oltre a non voler perdere tale chance di gustarsi ogni cosa di due ragazze assieme. Avvicinò pertanto la mano destra alla sua bocca ed accompagnò la lingua che continuava ad insinuarsi sempre più a fondo nella vagina di Lyra con indice e medio, andando a toccare vari punti di quelle pareti carnose ed avvolgenti. Contemporaneamente, con la sinistra afferrò il seno destro di Monia, lasciando solo che il sinistro venisse sballottato di qua e di là durante i movimenti erotici della ballerina. In una situazione del genere, se non avesse avuto la resistenza necessaria, probabilmente sarebbe venuto in brevissimo tempo, ma la sua forza fisica notevole, mista al suo atteggiamento "altruista", stavano ponendo Duncan nella condizione che voleva che quell'amplesso durasse il più a lungo possibile.
     
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    Lyra si stava lasciando trasportare dalle idilliache emozioni suscitate dai corpi caldi di Duncan e Monia, aiutata sensibilmente dalla grande quantità di alcol che aveva assunto. Le movenze della lingua dell'uomo che si insinuava in profondità nella sua parte intima compensavano più che abbondantemente l'opinione che Lyra aveva per le relazioni intime con l'altro sesso, facendole prendere atto che Duncan ci sapeva fare.
    Certamente anche Monia avrebbe espresso giudizi simili a parole se solo la sua bocca non fosse tenuta impegnata da quella di Lyra in un conturbante ballo di lingue intente a scambiarsi saliva. Parole superflue comunque visti i gemiti soffocati e le movenze fisiche con cui lo donna rispondeva alla penetrazione del sesso di Duncan, muovendosi in alto e in basso con il bacino e lasciando che il membro la affondasse fino a toccare le più intime profondità della sua passera. Lyra aveva avuto modo di vedere prima le dimensioni del pene di Duncan, dunque si poteva fare un'idea di quanto piacere stesse donando alla ballerina.
    Nel bel mezzo di quelle passioni Lyra sentì di colpo un cambiamento sotto di sé quando Duncan alla lingua aggiunse anche una sua mano alla sollecitazione delle sue parti intime, facendo istintivamente sobbalzare la donna per un secondo. Poteva sentire come l'uomo intensificasse i suoi gesti e di come tutto ciò stava generando un'atmosfera ancora più perversa con Lyra che si lasciò andare a movimenti erotici con il suo bacino che si strusciava sul viso del partner maschile, quasi fradicio dei suoi umori che avevano iniziato a grondare già all'inizio ma che adesso sembravano essere più copiosi.
    La ragazza si sentiva sempre più spossata per le fatiche che accompagnavano questi piaceri, costretta a un certo punto ad aggrapparsi a Monia e strignedosi ai suoi seni come fossero caldi cuscini sui cui trovare conforto sollievo e sui cui la sua bocca gettava vapore provocate dai suoi respiri ansimanti, simili a quelli di un maratoneta a fine gara.

     
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    Se ci fosse stato qualcuno che avesse potuto vedere quello spettacolino osceno, probabilmente avrebbe lasciato andare un applauso sincero e compiaciuto, poiché quel triangolino si stava davvero dando da fare, né Duncan, né Monia e né Lyra si stavano risparmiando nel recare e ricevere piacere al prossimo. Colui che più stava provando a dare soddisfazioni era il ragazzo che stava occupando i sessi di entrambe le ragazze, uno veniva trivellato di colpi dal pene di lui, mentre l'altro riceveva le attenzioni orali del londinese. Sembrava stessero danzando, una danza erotica, volgare ma passionale che mostrava e racchiudeva perfettamente le sensazioni che quei tre stavano provando in quei momenti. Il gesto che fece Duncan nei confronti dell'intimità di Lyra la colse di sorpresa, al punto che interruppe il bacio e si mise a respirare pesantemente contro il seno prosperoso di Monia che invece continuava a sobbalzare imperterrito, cavalcando con foga il pene di lui che ormai aveva calcato ogni punto della vagina della danzatrice.
    "Ehi tesoro! Il nostro maschione ti sta facendo godere come una porca?? Non so te, ma io sto godendo molto!
    Ha un cazzo magnifico!!"
    Esclamò entusiasta Monia che gemeva squillante ogni volta che il membro di lui arrivava nei pressi del bordo del suo utero, martellato più volte da quando la danzatrice si fece penetrare da esso. Duncan non si stava certo lasciando scappare la possibilità di far raggiungere un orgasmo a Lyra, perché continuava con lingua e dita a scavare dentro la sua vagina che diveniva sempre più grondante e bollente ad ogni tocco di lui. Di tanto in tanto, ritirava la lingua per gustarsi gli umori della ragazza che abbondavano secondo dopo secondo denotando l'eccitazione che essa stava provando.
    "E' sempre un sapore strano ma piacevole... Potrei diventarne dipendente!" Pensò il ragazzo che più assaporava i fluidi intimi di Lyra, più veniva incentivato a continuare a leccare il suo fiore e a tastare coi polpastrelli di indice e medio ogni punto non ancora esplorato, anche se da che cominciò con quella doppia stimolazione, molto probabilmente aveva già percorso ogni meandro di quella vagina calda e bagnata. Certo era che se lui pensava che Lyra fosse la prima a venire, non escludeva che forse anche Monia era vicina ad un orgasmo, in quanto il suo membro stava scivolando con sempre più fluidità nelle carni della danzatrice che costantemente gemeva e faceva sentire la sua voce ed i suoi versi all'interno di quel privè.
     
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    La lingua di Duncan stava mandando in tilt la mente di Lyra, già offuscata per gli effetti dell'alcol che avevano preso il soppravento sulle sue decisioni, lascive e spontanee nel concedersi ai due partner, come è giusto che sia in quel frangente.
    La sua pelle riceveva calore dal prosperoso seno di Monia mentre si appoggiava a lei sul lato della testa per trovare riposo e comforto dallo stress a cui era sottoposta la sua passera. L'uomo sotto di lei non le stava concedendo alcun tipo di tregua, tutt'altro insisteva con sempre più vigore nei suoi affondi con la lingua e le sue stimolazioni con le dita; era solo questione di attimi prima che la ragazza cedesse all'orgasmo.
    "Ah! Aah! Dio! Non ah! Non resisto più! Sento che sto per-ah! Sto per...aah!" mugugnò negli ultimi momenti in cui poteva permettersi di farlo prima che sopraggiungesse nella sua initmità un calore improvviso che si riversò fuori in forma di liquidi vaginali.
    Lyra istintivamente si sollevò leggermente con le gambe distanziandosi dal volto di Duncan di qualche centimetro, in modo tale da avere spazio per introdurre una mano e con essa sollecitare la sua passera grondante allo stesso modo in cui stava facendo appena pochi attimi prima Duncan. Le dita della ragazza massaggiarono le labbra a una velocità fulminante, massimizzando la fuoriuscita in quantità ridicole dei suoi umori a una incredibile velocità, quasi sembrava che da un momento all'altro lo sfregamento potesse generare frizione per quanto veloci stavano andando le dita.
    Questo spettacolo osceno ed eccitante per tutti i presenti durò per una dozzina di secondi finché Lyra, stremata per lo sforzo, si concesse qualche momento di riposo buttandosi con la schiena sul divano dietro la testa di Duncan.
    Lyra era spossata, ansimante, col fiato corto, ma era una condizione temporanea, giusto il tempo di riprendersi per poter dare il massimo alla prossima esperienza carnale con i due partner. Inoltre voleva concedersi un po' di relax per poter ammirare Monia, gemente ed estasiata mentre saltellava con le cosce sul bacino di Duncan e facendosi martellare dal membro di quest'ultimo, nascosto all'intenro della sua intimità, anch'essa grondante di umori come lo era quella di Lyra. Era solo questione di attimi anche per la ballerina prima che si ritrovasse nello stesso stato fisico di Lyra e quest'ultima non vedeva l'ora che arrivasse mentre consumava l'attesa massaggiandosi dolcemente un seno e la sua passera con le mani, avendo ben cura che Monia potesse vederla per farla eccitare ancora di più.

     
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    Le due ragazze sopra Duncan sembravano muoversi o danzare come si muovono i pistoni in un motore alimentati dalle spinte dell'albero motore a cui sono legati. Sembravano sollecitate in modo ritmico da ciò che il londinese stava facendo loro, Monia per via delle spinte che riceveva dentro di sé grazie al suo pene e Lyra a motivo delle continue stimolazioni provocate dalla sua lingua e dalle sue dita. Quest'ultima infatti sembrava risentirne di più della danzatrice che continuava sì a gemere, ma non sembrava essere ancora arrivata al culmine del godimento. La ragazza piuttosto pareva stremata, ormai al limite e pronta ad esplodere da un momento all'altro e così accadde. Duncan vide la sua vagina allontanarsi di qualche centimetro, così che ritirò sia la lingua che le dita e ciò a cui assistette successivamente fu uno spettacolo a dir poco osceno. Una vera e propria pioggia di umori gli bagnarono il viso ed il petto e anche parte del divanetto su cui i tre si stavano divertendo. Lyra era venuta tantissimo e il ragazzo rimanendo stupito da tale orgasmo si leccò le labbra bagnate dai fluidi vaginali di lei, ma non dando tregua a Monia che non si era scomposta di una virgola, continuava imperterrita a saltellare sul pene del ragazzo.
    "Oddio tesoro! Sei... Venuta tantissimo!" Esclamò in preda al piacere la danzatrice che sorrise osservando la ragazza riversare sull'estremo opposto del divanetto. Duncan fu piacevolmente stupito d'esser riuscito a portare Lyra fino a quel punto, aumentando la consapevolezza che aveva la capacità di far godere una donna, proprio come stava facendo godere Monia in quel momento. La ballerina non smetteva di gemere e di far sballottare di qua e di là i suoi prosperosi seni e a quel punto, preso da quell'immagine tanto erotica che poté finalmente vedere senza l'ostruzione del corpo di Lyra, non che quella non fosse un'immagine che a lui non piacque, anzi, si concentrò su di lei e sul provare assieme alla ragazza forte piacere.
    "Preparati... Perché adesso ti trapanerò per bene!" Disse determinato Duncan, afferrando con entrambe le mani il sedere di Monia, tenendola ferma, piegando le gambe e cominciando a penetrare molto velocemente la ragazza, come fosse lui in quel momento il pistone nel motore, un pistone impazzito. Il suo pene scorreva fluidamente fra le pareti vaginali di lei, così che quelle spinte potessero essere molto veloci e poderose. Monia sostituì i suoi gemiti con delle forti grida di piacere, inarcando più volte la schiena, forse anche lei era sul punto di non ritorno. Però da quanta forza ci stava mettendo, quello che sarebbe venuto per primo era il ragazzo che stava cominciando a digrignare i denti e a sentire il suo membro ingrossarsi e pulsare velocemente.
    "Sto... Sto per sborrare!!!" Gridò il ragazzo, inarcando anch'esso la schiena e tenendo il pene tutto dentro l'intimità di Monia, rilasciando tutto lo sperma che aveva in corpo, riempiendo così quella fessura che accolse il liquido seminale del londinese. Duncan socchiuse gli occhi, assumendo un'espressione di pura estasi, sentendo il suo membro esplodere dentro la vagina della danzatrice. Parte dello sperma uscì fuori e si posò sui cuscini del divanetto ed anche sul pube del ragazzo. Riuscì a raggiungere l'orgasmo prima di Monia ed essa sorrise compiaciuta nel vedere sia lui che Lyra appagati dopo essere venuti.
    "Si vede che non siete tanto abituati a questo genere di prestazioni... Però siete davvero bravi, tutti e due e quindi ho deciso di concedermi a voi per tutta la notte, se lo desiderate." Commentò la ragazza sfilandosi il membro di lui dal suo fiore, facendo colare il resto dello sperma dentro di lei sul pavimento, scendendo dal divanetto e dirigendosi verso la bottiglia di spumante, attaccandosi alla bottiglia e bevendone un sorso, giusto per concedersi una pausa da quell'amplesso pieno di passione. Duncan nel frattempo si mise seduto sul divanetto, dando un'occhiata a Lyra che si stava godendo quel momento post orgasmo.
    "Tutta la notte qui in vostra compagnia? Perché no? Tu che dici, occhi di ghiaccio?" Chiese alla ragazza, sorridendole come a volerla convincere di restare assieme a lui e alla danzatrice e provando ancora quei momenti di intenso piacere. Il primo round era giunto al termine, per quanti round sarebbero andati avanti i tre? Di sicuro non si sarebbero fermati a quell'episodio, anche perché Monia non era ancora venuta a differenza di Duncan e Lyra.
     
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    La spossatezza post orgasmo era diventata storia quando Lyra posò gli occhi sullo spettacolo che si stava consumando davanti a sé. Il ragazzo, Duncan, godeva a sollevare il suo bacino per affondare il suo membro fin nelle profondità intime della ragazza e questa godeva ancora di più quando ciò avveniva, gridando e inarcando la schiena all'indietro, sporgendo così i suoi seni traballanti per ogni contraccolpo che ricevevano dall'atto.
    Lyra assisteva imperterrita mentre si procurava piacere sfregandosi le dita sulla sua intimità ancora fresca degli umori che erano schizzati fuori come un idrante sul viso di Duncan, accellerando improvvisamente il moto quando si accorse dell'orgasmo che sopraggiunse nell'uomo. Vederlo puntare in alto con la schiena, gli occhi semi chiusi e una espressione idilliaca in viso stava giovando alle sensazioni che si susseguivano una dopo l'altro nel corpo di Lyra, sensazioni che aumentarono d'intensità in modo esponenziale quando posò gli occhi sull'intimità di Monia, dalla cui fessura fuoriuscirono schizzi incontrollati del nettare di Duncan e che si andarono a posare sul pube di questi e nelle zone immediatamente circostanti.
    Sebbene sia Lyra che Duncan avessero raggiunto l'orgasmo, lo stesso non si poteva dire per Monia la quale si sollevò con il corpo per andare a sorseggiare un po' dello spumante rimasto in bottiglia, sfilando nel processo il membro di Duncan, rimasto con grande sorpresa di Lyra vigoroso, e spargendo lungo il percorso copiose quantità dello sperma che colarono dalla sua passera come gelato squagliato al sole che esce da un cono messo sotto sopra.
    Monia fece un commento schietto su quanto appena accaduto dicendo a ragione, almeno per Lyra, che questa non era abituata a certe cose. Con ciò non voleva trattare con sufficenza i due partner, affatto, dimostrando la sua voglia di voler continuare ancora e ancora, anche per tutta la notte se c'era la voglia di farlo.
    Naturalmente Duncan si dimostrò ben lieto di voler proseguire e domandò lo stesso a Lyra, guardandola con grande interesse ed eccitazione. Lyra non ci pensò due volte, dopotutto è stata lei ad aver condotto la serata dei suoi due opsiti fino a questo punto. "Sarebbe poco carino se me ne andassi proprio ora che sta piacendo a tutti" si limitò a rispondere sorridente e con gli zigomi arrosati per tutto l'alcol ingerito, mentre con una gamba si allungò fino a posare la pianta del piede sull'asta del sesso di Duncan, ancora cosparsa di sudore e umori, sia suoi che di Monia.
    Era un membro decisamente fuori dall'ordinario per dimensioni, tanto che il piede di Lyra non ne copriva interamente tutta la lunghezza, vedendosi quindi costretta a spostare in basso e in alto il piede per poterlo massaggiare completamente. Frattanto con lo sguardo si rivolse verso la danzatrice e allungando la mano verso di lei le disse "Non ho ancora avuto modo di conoscerti a fondo" sorridente in modo malizioso mentre con non chalance si portava due dita verso la sua bocca e iniziando a leccarsele, quasi a simulare un cunnilingus.

     
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    Raggiungere l'orgasmo nel sesso era l'apoteosi della soddisfazione e dell'appagamento, un obiettivo raggiunto che donava sensazioni senza pari a chi le provava. Ma non per questo doveva finire lì, una volta che si è venuti non si va più avanti. Se a fare da protagoniste alla serata c'erano una formosa e sensuale danzatrice ed una ragazza graziosa e dagli occhi glaciali, per Duncan non poteva che essere un'occasione dove provare continuamente piacere, fino allo sfinimento. Nonostante la venuta poc'anzi raggiunta, il suo pene non sembrò volersi accontentare, perché fu nuovamente piuttosto vigoroso, non in modo completo, ma mostrava che ne voleva ancora, voleva ancora sfregarsi contro le carni di una delle due ragazze. E sia Lyra che Monia non sembrarono volersi tirare indietro, soprattutto perché la danzatrice doveva ancora godere appieno come fecero sia Duncan che Lyra. Essendosi messi d'accordo sul proseguire, la ragazza dagli occhi di ghiaccio passò subito all'azione, piazzando il suo piede contro il membro del londinese che sussultò leggermente non appena sentì la sua pianta sfregarsi contro l'asta. Il suo sguardo andò subito a scrutare quello di Lyra, assumendo un'espressione desiderosa ed immersa nel percepire il massimo godimento di quel trattamento che stava ricevendo. Sebbene non fosse un fan della masturbazione coi piedi, il ragazzo si stava nuovamente eccitando ed avrebbe senza dubbio potuto in quel modo sostenere un secondo round. All'invito di Lyra, Monia non disse alcuna parola, posò piuttosto la bottiglia sul tavolino e si avvicinò con movimenti sensuali verso la ragazza, sorridendole divertita ed eccitata nello stesso momento.
    "Allora rimediamo subito, bellezza." Commentò la danzatrice, che tolse la mano dalla bocca di Lyra, impedendole così di continuare a leccarsi le dita, ma si prese cura lei stessa della sua mano, abbassando il busto e leccando indice e medio della ragazza. Subito dopo, avvicinò il suo corpo alla partner ed alzando la gamba destra e poggiandola sulla spalliera del divanetto, mise davanti agli occhi di Lyra la sua intimità bagnata sia dai suoi umori che sporca ancora dallo sperma di Duncan. Facendo ciò, diede le spalle al ragazzo, ma prima di rivolgere completamente la sua attenzione sulla ragazza, lanciò un'occhiata provocante al londinese sorridendogli, ma sempre tenendo appoggiate sulle labbra le dita di Lyra.
    "Il mio culetto ti sta aspettando, Duncan... Che ne dici?" Chiese al ragazzo, per poi lasciargli campo libero ed avvicinare maggiormente la sua intimità alla faccia di Lyra, incitandola così ad assaporare con la bocca il suo sesso che stava fremendo. Duncan osservando il lato b tondeggiante e sodo della danzatrice, ricevette quella richiesta come un invito a nozze, un'opportunità da sfruttare fino in fondo e, permettendo comunque a Lyra di continuare il massaggio col piede al suo pene, si avvicinò col viso al sedere di Monia, afferrandolo con entrambe le mani.
    "Che visione paradisiaca!" Esclamò dentro di sé contemplando piacevolmente la rotondità di quel punto che possedeva la ballerina. Da lì, poteva anche osservare Lyra, se essa avesse iniziato a prendersi cura della vagina di Monia, si sarebbe potuto godere quello spettacolo, anche se messa in quel modo, la danzatrice stava invitando il londinese a prendersi cura con la bocca del suo orifizio posteriore, così da avere un doppio trattamento che forse avrebbe portato anche lei finalmente a raggiungere l'orgasmo.
     
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    Monia aveva recepito il messaggio implicito che Lyra le stava mimando con le dita e con fare sensuale si adagiò con le gambe ai lati del volto di quest'ultima, mettendosi in una posizione dominante sopra di lei, con la schiena rivolta verso Duncan che nel frattempo si stava lasciando guidare il membro dal massaggio delicato del piede della ragazza.
    Lyra adesso aveva l'intimità della ballerina proprio davanti ai suoi occhi azzurri, constatando che era umida per i preliminari fatti poco prima e pronta per essere abusata ancora, questa volta dalla sua lingua che andò a posarsi con l'estremo della punta sulla fessura delle grandi labbra, tastando delicatamente lungo tutta la lunghezza. Arrivata in alto sul clitoride iniziò a picchiettarlo con rapidi colpi prima di fiondarsi completamente con le labbra sull'interezza della passera della partner. Lyra se la stava gustando con grande piacere e avidità, cercando di afferrare le labbra vaginali con la bocca e tirarle a sé un pochino prima di rilasciarle e fiondarcisi ancora, questa volta tappandola come fosse se la sua bocca fosse una ventosa e iniziando a succhiare avidamente ogni signola goccia di umori che la ragazza stava secretando in quegli attimi di gioia.
    Nel frattempo anche Duncan si stava adoperando a gettarsi nella mischia, sentendolo spostarsi con il tatto delle sue gambe verso le due ragazze. Lyra avrebbe voluto suggerirgli cosa fare ma era troppo distratta dal piacere che l'intimità di Monia le stava procurando per potersi staccare e usare la bocca per parlare. Così cercò di allungare le mani verso il basso per andare a tastare il corpo dell'uomo, prendergli le braccia e accompagnarle verso la sua intimità, rimasta sguarnita e inutilizzata in quei secondi. Cosa avrebbe fatto Duncan? Si stava domandano Lyra. L'avrebbe accontentata andando a donarle piacere con le mani? con la bocca? O addirittura sarebbe andato già con il suo membro caldo, duro e lubrificato? O forse avrebbe cercato di trovare un modo di donare piacere ad ambedue le ragazze? L'alcol che scorreva nelle vene della ragazza le stava dando alla testa, facendola sentire in trepida attesa per qualcosa che normalmente non avrebbe fatto.


    Scusa se ci metto molto a rispondere in questi ultimi tempi. Vorrei poter dire che sono impegnatissimo ma la verità è che mi sono chiuso con un gioco :asd:
     
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    All'appello per l'orgasmo mancava solo Monia, pertanto Duncan e Lyra si sarebbero dovuti rimboccare le maniche per fare in modo che la danzatrice provasse il massimo del piacere. Da come si comportò fino a quel momento, quella donna sembrava possedere una resistenza notevole, probabilmente ebbe numerose esperienze passate che la portarono a cercare emozioni sempre più forti per lasciarsi andare e venire. Forse con due persone in contemporanea che la stuzzicavano, avrebbe finalmente ottenuto il massimo del piacere. Lyra prese quindi a gustarsi la sua vagina, come se fosse un bambino che succhia affamato il capezzolo della madre per assaporare il latte che secerneva, solo che a differenza di ciò, Monia faceva fuori uscire i suoi umori femminili e l'altra ragazza sembrò desiderosa di assaggiarli. Da dietro la ballerina, Duncan afferrò il suo sedere e dandogli all'inizio un veloce sguardo, avvicinò la bocca all'orifizio posteriore ed allungò la lingua, cominciando a strusciare la punta d'essa contro il bordo posteriore di quel buchetto. Non era abituato a fare questo genere di cose, ma l'amplesso in cui si trovò era così perverso che non si sarebbe lasciato sfuggire alcuna opportunità pur di far godere entrambe le partner. Mentre leccava delicatamente il contorno di quel foro, con la mano destra strizzava avido il sodo e pieno sedere di Monia, constatando anche quanto fosse morbido e quanto piacevolmente riempisse il palmo della sua mano. All'improvviso, sentì anche una delle mani di Lyra cercare una delle sue braccia e, con la coda dell'occhio, lasciò che la sinistra venisse afferrata dalla ragazza.
    "Mh? Magari vuole essere stuzzicata anche lei..." Pensò il londinese che permise alla ragazza dagli occhi di ghiaccio di guidarlo afferrando il braccio sinistro, magari voleva ricevere stimolazioni da parte di lui fra le sue gambe, proprio come lei continuava a fare col piede sul suo membro che acquisì nuovamente l'erezione completa con quel continuo stuzzicare. In contemporanea, dopo aver girato due o tre volte attorno alla bocca dell'ano di Monia, Duncan decise di non perdere altro tempo e di infilare la lingua all'interno di quell'orifizio che, appena sentì quell'organo farsi spazio, strinse le sue pareti come a voler imprigionare la sua lingua. Ma grazie alla saliva, il ragazzo poté cominciare a farsi strada in quella cavità piuttosto stretta, forse molto più stretta della vagina della danzatrice, evidentemente non sempre veniva usato per soddisfare i clienti che si divertivano con lei. Più si muoveva toccando le pareti di quel buco e più la lingua affondava al suo interno, arrivando così ad appoggiare le sue labbra contro la parte esterna di quel foro, infilando del tutto l'organo orale nell'ano di Monia. Quelle pareti non smettevano di contrarsi, forse perché la donna stava sussultando parecchio per quella doppia stimolazione, di fatto da che i due concentrarono le loro bocche in quei due punti, i suoi gemiti si fecero più sonori ed intensi.
    "Oddio! Siete fantastici! Mangiatemi tutta!" Esclamò con una voce lussureggiante e piena di brama Monia che posò istintivamente la mano sinistra sul capo di Lyra, accarezzandole dolcemente i capelli e fece altrettanto con la mano destra sulla testa di Duncan, proprio perché stava apprezzando molto il lavoro di entrambi sui suoi due buchi.

    Tranquillo, non ho nessuna fretta.
     
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