Notte "forzata" alla discoteca

x Recundis Hellsing

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    Recundis fu felice di costatare che Minah non si faceva alcun problema o scrupolo, lo stava cavalcando prendendolo dentro di sé fino in fondo, il grosso membro entrava ed usciva da quel sesso con una facilità disarmante, possibile soltanto grazie all'abbondante lubrificazione degli umori della ragazza. Sotto quelle selvagge penetrazioni la sentiva gemere chiaramente, e se non ci fosse stata la musica così alta l'avrebbero sentita anche fuori dal locale, sembrava gradire enormemente l'amplesso, almeno tanto quanto il vampiro, che quasi all'unisono con lei gemeva i preda ad un piacere sempre maggiore.
    -Oh sì Minah, così, cavalcami!-
    Recundis la incitava, non che avesse bisogno di essere incitata ma lui sentiva il bisogno di farlo, di parlare, di esprimere la sua approvazione. Minah era impalata sul suo membro e si muoveva come un ossessa, quindi non trovò nulla da ridire, si godette l'amplesso ritmato dal suono dei loro gemiti che nella sua testa aveva sostituito completamente la musica del locale e dopo un po' quando la ragazza inarcò la schiena indietro verso di lui, cercando i suoi muscoli come appoggio lui senza esitare le afferrò il seno stringendolo fra le sue mani.
    L'amplesso era forte e veloce e sentiva ad ogni affondo il sedere di Minah contro il proprio ventre, una sensazione splendida, aveva un culo magnifico, praticamente perfetto, non vedeva l'ora di trasformarsi e sfondarglielo, ma lì non poteva, non ancora, sarebbero prima dovuti andare nel privé, lì avrebbero potuto scatenarsi ancora di più.
    -Minah vuoi essere la mia schiava sta notte?-
    Le chiese in un sussurro all'orecchio, più che udibile, pochi secondi dopo infine venne dentro il suo sesso, un grosso fiotto di caldo sperma l'avrebbe riempita, in preda all'orgasmo però Recundis perse un bel po' di autocontrollo, si alzò di scatto facendo cadere in avanti Minah, che finì a novanta gradi sul tavolo, poi subito le spinse nuovamente il membro dentro al sesso, una mano le teneva la testa spingendo la faccia contro il tavolino, e l'altra invece teneva saldamente uno dei suoi fianchi... Ovviamente nei suoi movimenti non era affatto gentile, la scopava con forza, alla ricerca di un secondo orgasmo che non voleva aspettare troppo a lungo, che desiderava il prima possibile...
    -Giulia vai ad aprire la stanza e preparati, inoltre prepara le cose per lei.-
    La vampira a quelle parole di Recundis reagì con un sorriso, poi sparì in fretta verso il retro, mentre alcune guardie del locale si piazzavano davanti al tavolo dove Recundis e Minah scopavano, gli davano le spalle intimidendo i curiosi che volevano guardare, Minah avrebbe potuto vedere diversi maschietti che li guardavano eccitati con rigonfiamenti nei pantaloni, ed alcune ragazze che invece sembravano disgustate
     
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    Minah si godeva ogni centimetro del vigoroso corpo di Recundis su cui era in contatto fisico, dalla schiena poggiata sui suoi voluminosi pettorali fin giù alla sua passera che si reimpiva della grossa verga e degli umori che entrambe le loro intimità stavano secernendo. La musica della pista da ballo copriva ogni suono che non fosse più che alto d'intensità ma Minah poteva percepire come la pelle liscia del suo gran bel culetto sbatteva come un tamburo contro il bacino di Recundis ogni volta che si solleva e si riabbassva nel lasso di tempo di un battito di ciglia e dove ogni volta che la verga del partner affondava fino a toccare le porte per il suo utero la ragazza espirava un "ah!" gemente, senza nemmeno provare a tenerlo a freno non importandole un fico secco a quel punto di come avrebbero reagito i presenti.
    "Sì!? Ti piace!? Eh!? Ti piace come cavalco il tuo bel cazzone con la mia figa!? Mi piace! Mi paice molto! Sì! Si! Ah si!" Anche Minah iniziò a imprecare insieme a Recundis per dare sfogo alle sue corde vocali, poco le importava se Recundis riusciva ad udirla o se le rispondeva, voleva gridare quello che le passava di mente, tutto per rendere più esaltante la passione che stavano condividendo i due. Girdò ancora aggiungendo altre frasi che non differivano di molto da quelle già dette finché, alla fine, Recundis non schizzò un fiotto, un grosso e continuato fiotto, del suo caldo e denso sperma dentro la ragazza la quale dovette afferrare con mani le cosce del vampiro per trattenere la sua intimità e ricevere tutto quel ben di dio invece di sollevarsi istintivamente per l'improvviso fiotto che aveva colpito ogni punto sensibile della sua camera uterina.
    "Aaah...aaah...sì...io...voglio essere la tua schiava stan-" cercò di rispondere alla domanda di Recundis, fra una ripresa di respiro e l'altra, ma nemmeno il tempo di finire quella frase che Recundis partì già con il secondo round alzando la donna insieme a lui e sbattendola con violenza sul tavolino che avevano di fronte. La faccia e le tette erano spalmate sul piano di vetro com delle mozzarelle e Recundis si assicurò che non potesse scostarsi da quella posizione tenendola ben ferma con una mano dietro alla sua nuca, mentre l'altra stava su di un fianco. Eccola lì dunque, la puttana più vogliosa di tutta Roma messa con ginocchia a terra mentre veniva scopata dall'uomo più affascinante e intrigante del locale. Minah era eccitatissima per aver trovato l'uomo che la stava trattando nel modo che più le piaceva, con vigore, irruenza, anche violenza. Il dolore che aveva provato quando aveva sbattuto la fronte contro il tavolo di vetro era una cosa che aveva portato il loro rapporto a un livello successivo e lo capì quando, forse involontariamente ma poco importava, il suo sguardo vide delle gocce di sangue spargersi proprio sotto i suoi occhi, quasi certamente un piccolo trauma alla testa. La vista di quel sangue la eccitò quel tanto che bastava da farsi sentire ancora più viva mentre la usa passera bagnata fradicia di umori veniva scopata per la seconda ripresa dal bel cazzone di Recundis. Minah forse aveva inquadrato bene il tipo di persona che la stava possedendo e per verificarlo osservò attentamente la reazione del partenr quando prese con le dita quella modesta macchia del suo sangue per leccarsele con un passaggio di lingua sensuale.
    Un altro fattore che la stava eccitando a dir poco era di fronte a loro la massa di persone che oramai avevano notato cosa stava accadendo e che si erano ammassati a pochissimi metri da loro, non potendosi avvicinare per via di alcuni buttafuori del locale che, per qualche strana ragione, si limitarono a delimitare un perimetro attorno a Minah e Recundis invece di andare a fermare i due "piccioncini" dal perpetrare le loro voglie libidinose; che stessero lavorando per Recundis? Che fosse il proprietario del locale? Poco importava a Minah in quel momento, quello che più le importava era la goduria che provava dal cazzo del vamprio che pompava dentro la sua passera mentre era osservata da una mandria di facce pervertite con palesi erezioni nei loro pantaloni attilati, alcuni dei quali stavano riprendendo con i telefonini e che di lì a poche ore avrebbero pubblicato in rete facendo diventare Minah la star del porno amatoriale del momento, con grande gioia di Minah che in cuor suo desiderava ardentemente vedere tutti quei maschietti con i loro peni esposti, intenti a masturbarsi e, uno per uno, in fila indiana, a schizzare tutto il loro seme sul suo bel visino, nella sua bocca aperta con la lingua sporgente, sulle sue tette; non nella sua intimità però, riservata per quella notte al vigoroso membro di Recundis.

     
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    Scoparsi quella ragazza si stava rivelando anche meglio di quanto pensasse, l'aveva scelta perché era sicuramente la ragazza più bella ed intrigante del locale, ma che dopo i primi approcci avrebbe dovuto stuprarla per ottenere ciò che voleva, adesso invece cominciava a pensare che tutto sarebbe andato come voleva, e non sarebbe stato nemmeno uno stupro, non che lui ci sentisse particolarmente piacere a stuprare gli altri, è che voleva qualcosa e se la prendeva, punto.
    L'udito di Recundis come tutti gli altri suoi sensi era molto sviluppato, quindi nonostante la musica sentiva benissimo cosa Minah dicesse, e sentiva benissimo anche i suoi splendidi gemiti, tutto ciò lo eccitava e lo portava al limite dell'autocontrollo, era cosciente di cosa succedeva intorno a sé, ma sapeva anche che nessuno avrebbe osato interromperlo o disturbarlo in generale, quindi senza problemi e sempre più eccitato si scopava Minah violentemente, il suo membro entrava ed usciva dalla figa bagnata di Minah molto velocemente, ed ad ogni spinta il vampiro arrivava fino in fondo sbattendo contro le sue natiche, che infatti erano ormai rosse per gli urti.
    -Hei tu! prendi il suo cellulare e filmala.-
    Si era rivolto ad una delle guardie, e questa senza fiatare frugò fino a trovare il cellulare di Minah, poi cominciò a filmarla, iniziando dall'inquadrare il grosso membro e la figa, passò poi al suo viso ed infine ad una panoramica del locale, con molti che li guardavano, prima di allontanarsi di qualche passo ed inquadrare l'amplesso l'interezza, non si vedeva la testa di Recundis, ma poco importava, in primo piano c'era tutto il corpo di Minah.
    Ci mise più di mezz'ora nonostante l'intensità dell'amplesso per venire nuovamente, un altro abbondante fiotto continuo di caldo sperma invase il corpo di Minah, e visto che non si era fermato dal penetrarla lo sperma cominciò a fuoriuscire lordando un po' tutto, era davvero fantastico scoparsela, tuttavia aveva voglia di passare a qualcosa di diverso, era il momento di spostarsi, e trovare un luogo più appartato per giocare con la sua discepola e la sua schiava... Indietreggiò liberando Minah, recuperò il suo cellulare mettendoselo in tasca e sollevò la ragazza, senza darle il tempo di dire o fare nulla le infilò la lingua in bocca limonandola.
    - Adesso andiamo da Giulia che ci aspetta, sta notte sarai la nostra schiavetta -
    Staccandosi dalle sue labbra gli disse poche parole, poi pensando che dopo l'amplesso alquanto violento le sue gambe potrebbero risentirne decise di prenderla in braccio, alla fine era una semplice umana. .. Così con lei in braccio si diresse verso il privé.

    Nel frattempo che i due scopavano davanti agli occhi di tutti, Giulia stava portando dentro ad una stanza tantissima roba, da interi mobili a valigette e sacchetti, e quando tutto fu dentro chiuse la porta e cominciò a sistemare i vari giocattoli, oltre ovviamente a cambiarsi, adesso indossava delle scarpe nere con tacco a spillo molto lungo, calze a rete, un vestitino super attillato in lattex e sulla testa delle orecchia da gatto, il vestito lasciava comunque scoperto sia il sesso che l'ano, oltre che hai seni, oltre a tutto questo c'era anche una coda dall'apparenza soffice che fuoriusciva da un piccolo dildo dentro al suo ano ed al suo fianco arrotolata una frusta. Adesso doveva solo aspettarli.
    Nella stanza vi era un letto a tre piazze, un piccolo frigo bar, due gogne, fruste di vari tipi, dildi e vibratori di tutte le misure e forme e molti altri giocattolini... Su un mobiletto c'erano anche diversi flaconi con dentro delle pillole. infine ai quattro angoli della stanza, su dei tre-piedi, c'erano delle telecamere già accese.
     
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    Minah non la smetteva di gridare gemiti di lussuria mentre sentiva il possente cazzo di Recundis dominarla e pompare dentro di lei, incurante del fatto che dozzine di facce erano intente a guardare con stupore e meraviglia il suo bel corpo che veniva scopato. Mi correggo, era più che curante, era eccittata, eccittata da tutti quelli sguardi da porci schifosi che si immaginavano come sarebbe avere il loro arnese dentro una come lei, arnesi che Minah aveva notato essere belli gonfi. Anche lei, sovente, si immaginava in scene di questo tipo: al centro di una grande massa di uomini nudi, con il membro eretto e duro in mano intenti a massaggiarselo mentre aspettavano il loro turno per riempire uno dei suoi buchi della loro sborra non appena si fosse liberato da quelli che li hanno preceduti.
    A tutti quei maschiacci che la guardavano e la filmavano si aggiunse anche uno dei gorilla, su richiesta di Recundis andò a sfilare dalla borsa di Minah il suo stesso cellulare e cominciò anche lui a riprendere la scena, partendo dal suo bel culetto che veniva arrossato dal bacino del vampiro ogni volta che affondava il suo membro, per poi scorrere verso il viso della donna facendo un primo piano a cui la donna sorrise prima di passare la lingua sul labbro. Contemporaneamente a quello si sollevò leggermente con la schiena per dare aria alle sue tette che liberò dalla prigione del suo abito, mostrandole alla telecamera e a tutti gli spettatori sbavanti mentre se le strusciava e messaggiava con una mano.
    Senza rendersene conto, in mezzo a tutta quella goduria e quel vouyerismo Minah non si rese conto che il tempo passò in fretta se non quando percepì con il corpo l'orgasmo dirompente di Recundis mentre buttava con il suo cazzone una seconda ondata di caldissima sborra dentro al suo utero. Il maschio glielo stava riempiendo fino quasi a sentirlo scoppiare mentre lei inarcava la schiena verso l'alto per il forte brivido di eccitazione che le correva lungo la spina dorsale. Le sue grandi labbra vaginali per reazione spontanea si irrigidirono andando a stringere il tronco di carne di Recundis, quasi a volerlo trattenere dentro. Sentiva la sborra dell'uomo come stesse per sfilare fuori e cadere a terra, al che la donna reagì portando una mano sotto la sua passera per raccoglierne quanto più ne poteva e portarsela alla bocca per gustaserla con grande piacere suo e di tutti i porci che letteralmente esultarono e fecerò delle "ola" con le braccia, a cui Minah rispose con un sorriso.
    Recundis concesse alla escort giusto il tempo per dirle che sarebbero andati da Giulia, nel frattempo scomparsa e finita chissà dove, prima di caricarla in braccio e portarla via da tutto quel pubblico che continuava a gridare allupato e con Minah che ribatteva con il suo incrollabile sorriso di piacere mentre teneva allargate leggermente le gambe per mostrare loro la passera umida e inzozzata di rimasugli del nettare di Recundis. I due finirono dentro a una stanza che aveva tutta l'aria di essere un privé, con un letto molto ampio, numerosi attrezzi per il bondage e una Giulia con un abito totalmente differente da quello che indossava prima nella sala da ballo. Una micetta in lattice che mostrava capezzoli e vulva, a dir poco invitante per Minah che la fissava con sguardo seduttivo mentre passeggiava per la stanza fino a sedersi sul bordo del letto, accavallando una gamba sopra l'altra e osservando i due. "Chissà quanto avrai speso per sistemare tutta questa roba nel tuo locale...perché questo locale è tuo, vero Recundis?"

     
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