Notte "forzata" alla discoteca

x Recundis Hellsing

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    Sabato, giorno che dà inizio al fine settimana di riposo per molte persone, incluse mandrie di uomini e donne con gli ormoni in fermento a cui danno sfogo andando nei numerosi locali della Citta Eterna; come poteva non abboccare a un amo così seducente una donna come Minah?
    Ed era proprio lì che si trovava lei quella sera, nella strada principale del quartiere di Roma stracolmo di locali notturni e discoteche, un crogiolo di persone e razze dove sono tutte all'insegna del divertimento. La strada, pedonale, era pieno di questa massa di individui che schiamazzavano e si facevano strada per raggiungere le loro mete. Altri erano seduti ai numerosi tavolini portati fuori dai propietari dei bar, intenti a sorseggiare bevande, mangiare degli snacks, parlare e limonare con le loro morose. Minah si fece largo attraverso questa folla per cercare di raggiungere una discoteca la cui insegna aveva attirato la sua attenzione, inevitabilmente andando a sbattere e strusciare contro un buon numero di individui, casualmente quasi tutti uomini e ancora più casuale con la loro parte anteriore dove Minah poteva sentire per una frazione di secondo le loro verghe carnose e dure. Qualunque altra donna forse avrebbe reagito in malo modo a questo genere di provocazioni, ma non Minah che anzi favoriva con i movimenti del suo busto. Minah non poteva fare a meno di accennare un sorriso mentre pensava a quanto sarebbe stato facile ottenere una notte focosa con qualcuno in mezzo a questa folla.
    Per essere completamente obiettivi era difficile non resistere a una donna prosperosa e seducente come Minah, non solo per la sua bellezza fisica, assolutamente paragonabile a quella di una top model, ma anche per il suo abito scelto per questa serata, del tutto spudorato e provocatorio, un completino in pelle nera perfettamente aderente al suo corpo. Per chi si trovava davanti a lei questa aderenza dell'abito rivelava molto facilmente che la ragazza non indossava nessun reggiseno dato che erano ben visibili le sagome invitanti dei suoi due capezzoli. L'abito era legato da una serie di lacci posti dietro e che correvano dalla cima fino al fondo dove Minah li aveva lasciati deliberatamente allargati per tenere aperto l'abito e mettere in bella mostra una ragguardevole e succolenta porzione dei suoi glutei. Fortunatamente, o disgraziatamente se si era un osservatore depravato, le parti intime erano ancora coperte dal suo tanga nero decorato da motivi floreali. Quasi scontato dire l'abito raggiungeva l'altezza delle sue zone intime, sufficente a malapena a coprirle se restava in posizione eretta, non altrettanto se Minah accenava a piegarsi in avanti con la schiena, per non parlare di cosa avrebbero potuto vedere le persone se si fosse seduta senza accavallare le gambe.
    Le calzature invece erano dei calssici stivali alti fino a mezza coscia, anche questi in pelle nera e legati con dei lacci per restare in tema con l'abito, mentre gli ornamenti erano costituiti da dei braccialetti a forma di anello semplice, in argento, una manciata per polso e non aderenti alla pelle ma liberi di muoversi lungo le braccia a seconda di come si muovevano provocando dei tintinnii metallici che tuttavia non si sarebbero mai uditi in mezzo a quella confusione.
    Arrivata alla suddetta Discoteca e, una volta entrata dopo aver superato la sicurezza all'esterno, Minah cominciò a guardarsi attorno per farsi un'idea del tipo di persone che avrebbe incontrato. La sala principlae non era particolarmente affollata, anche perché la serata era ancora ai primi passi; l'ora di punta sarebbe giunta più avanti.



    Edited by Yalara - 1/7/2017, 14:56
     
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    Sarebbe stato un sabato sera di caccia come un altro se non fosse stato per qualcuno, infatti anzi di essere un giorno come un altro Recundis riteneva che fosse speciale, e questo perché era arrivata da Londra la sua adorata Giulia, figlia del suo sangue, seppur non delle sue carni, quindi ovviamente era uscito insieme a lei, avevano deciso di andare in discoteca.
    In quel momento Recundis e Giulia erano comodamente seduti in una zona VIP in un angolo appartato della discoteca, un tavolino basso era al centro e dei divanetti rossi erano tutti intorno.
    Il vampiro indossava pantaloni e giacca entrambi di colore nero, una cintura in cuoio semplice, una camicia rossa color sangue e delle scarpe modello classico con suola in cuoio ed un leggero tacco, Giulia invece porta un abito da sera nero molto sexy. [+]
    Recundis scrutava la sala valutando le varie persona che vedeva, fino ad ora nessuno aveva attirato la sua attenzione, ma due ragazze erano accettabili almeno come nutrimento in sangue, mentre osservava un po' tutti, la mano destra accarezzava i capelli di Giulia si era sdraiata poggiando la testa sulle sue cosce, sembrava rilassata e beata.
    -Che si dice a Londra quindi?-
    Chiese Recundis tanto per cominciare un discorso, lei infatti gli faceva dei rapporti periodici su tutto, quindi in realtà non c'era nulla di nuovo da dire, tuttavia Giulia amava raccontare le cose al vampiro, incurante di avergliele già dette un paio di volte.
    -Non ho più incontrato quella ragazza a cui avevo drogato il Tè, sono sicuro che ti sarebbe piaciuta, è un po' ingenua ma molto carina. Tuttavia se possibile quando la incontri non farle del male.-
    Rispose Giulia ricordandogli di Lyra, gliene aveva parlato diverse volte, così Recundis pensava che lei doveva aver avuto una buona impressione di quella persona, cosa rara tra l'altro.
    Recndis stava per aprir la bocca e dire altro quando notò Minah, era entrata da poco, ma nel mezzo di tanta mediocrità era come se una luce abbagliante, saltava subito agli occhi e li danneggiava quasi, decise di osservarla per qualche minuto, se Minah avesse guardato in quella direzione avrebbe sicuramente notato che Recundis la fissava, allo stesso modo forse poteva non vedere Giulia che era sdraiata. Goiulia notò il cambio d'espressione di Recundis, e rimase in silenzio, sapeva cosa significava quello sguardo... Aveva forse trovato qualcosa d'interessante.
     
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    Sebbene all'esterno la temperatura fosse abbastanza mite nonostante l'ora, Minah notò subito la differenza di calore che c'era nel locale rispetto al mondo esterno, come un muro invisibile e impalpabile che separava i due ambienti e quasi fece venire dei dubbi sulla sua scelta di un abito di pelle...quasi.
    Era un calore decisamente umano, generato da tutte quelle persone davanti ai suoi occhi erano cimentate in balli e movimenti a ritmo di una musica che incalzava le orecchie dei presenti con i suoi potenti suoni di strumenti a percussione, incessanti e rapidi nelle loro ritmiche. La musica assordante era accompagnata anche da uno spettacolo visivo fatto di luci e laser colorati che provenivano da ogni angolo delle pareti e dei soffitti, muovendosi in una danza fatti di cerchi lungo tutta la sala principale dove le persone si davano alla pazza gioia. Anche Minah si gettò subito nella mischia, facendosi strada in mezzo a quei calorosi corpi che si scontravano a vicenda, finché non prese di mira un giovane prestante che la notò e si avvicinò a lei a passi di danza, finché i due non si portarono a contatto fisico con i loro bacini, iniziando a muoverli all'unisono con movimenti rotatori.
    Minah continuò a stuzzicarlo con le sue movenze girandosi per dargli le spalle e facendo movimenti similari con il suo sedere sul suo bacino; inutile dire che Minah cominciò a sentire un piccolo rigonfiamento sui pantaloni dell'uomo. Da quell posizione Minah poteva anche osservare il resto dell'ambiente, notando di tanto in tanto un uomo seduto nella zona vip e, sebbene si notasse di meno una ragazza accanto a lei con la testa poggiata sulle gambe di quest'ultimo. Era un uomo giovane, molto robusto, dai capelli neri e con indosso degli abiti neri risaltati da una camicia rosso vivo che portava sotto questi ultimi. La ragazza che le stava facendo compagnia era molto attraente, bruna, pelle molto chiara e un abito da sera unico di colore nero decorato su braccia e bordi da dei motivi floreali in pizzo che lasciavano intravedere la pelle sottostante.
    Minah notava come l'uomo la stava osservando senza mai perderla di vista, con uno sguardo enigmatico, non quello di una persona sbavante ed eccittata, ma nemmeno una faccia da poker. Fatto sta che Minah era intrigata da questi, tanto da essersi quasi dimenticata di essere impegnata in una danza con un altro.
    Minah si sentiva interessata verso quell'individuo seduto però non voleva essere lei a fare la prima mossa. Desiderava capire quanto "uomo" fosse, se sarebbe rimasto lì seduto a guardarla come un vouyerista, o se avrebbe fatto qualche cenno o preso qualunque iniziativa volta a far avvicinare Minah a lui. La ragazza volle dare un piccolo incentivo all'uomo voltandoli le spalle per tornare a danzare con lo sguardo rivolto verso il ragazzo con cui stava.
    I movimenti che fece a quel punto furono una spudorata provocazione verso l'uomo seduto che avrebbe potuto osservare come Minah roteasse i suoi glutei semi scoperti e trattenuti come in una gabbia dai lacci del vestito, mentre si strusciava sul bacino del ragazzo di fronte a sé. Scoperti non erano solo i suoi invitanti glutei, ma anche la schiena sinuosa, esaltata anch'essa come il sedere dai lacci che tenevano insieme l'abito delle donna e scoperta lungo tutta la sua lunghezza avendo i capelli lunghi viola raccolti in uno stile chignon.
    L'uomo, e anche la ragazza in sua compagnia se avesse destato lo sguardo, potevano perfino intravedere le mutande in pizzo nero incastrate nella fessura delle sue natiche, sebbene sarebbe stato molto difficile, non tanto per la poca luce presente nel locale quanto per la pelle di Minah, molto scura a indicare una chiara origine africana.



    Edited by Yalara - 1/7/2017, 14:57
     
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    Giulia cercò con lo sguardo per un istante appena chi stesse fissando Recundis, una ragazza spiccava su tutti in sala, era sicura fosse lei, la osservò anche lei per qualche secondo guardando i suoi movimenti mentre ballava con una nullità, i suoi movimenti erano a tempo e decisamente provocanti, inoltre era abbastanza evidente che fossero diretti verso di loro.
    Il vampiro sorrise alle provocazioni della ragazza, chissà se aveva anche un buon sapore, il suo profumo era mescolato alle troppe persone, non poteva capire da lì quale fosse dei tanti che avvertiva, peccato che al novantanove percento non fosse vergine.
    -Avrò un occhio di riguardo per questa Lyra allora, promesso. Come potrei ignorare la mia adorata piccola?-
    Pronunciò tornando a guardare Giulia ancora con la testa sulle sue cosce, la risposta era arrivata decisamente in ritardo, ma era arrivata, ciò fece sorridere Giulia che pensava che il suo maestro l'avesse completamente ignorata.
    -Adesso vai a dire al proprietario che ho trovato quello che m'interessava, se si comporta bene non farò casini nel suo locale.-
    Aggiunse dopo un breve secondo di silenzio, il proprietario del locale lo conosceva e più volte si era messo nei guai per coprire qualche pasto di Recundis, poi per assenza di prove materiali non era mai stato in galera ma se l'era vista molto brutta diverse volte, tuttavia era sempre meglio di essere ucciso dal vampiro e lui lo sapeva bene, gli era capitato di assistere una volta a due criminali da quattro soldi che avevano puntato la preda scelta dal suo problematico cliente.
    -Certo, vado subito.-
    Rispose Giulia, poi si alzò fermandosi un attimo davanti il viso del vampiro dandogli un piccolo morso al labbro inferiore e poi sparì nella folla verso il bancone e poi entrando in una porta alla sinistra del bancone, nascosta da un separé.
    Recundis dopo che Giulia andò via si alzò a sua volta e si diresse verso la ragazza che aveva attirato la sua attenzione, i suoi movimenti erano agili, quasi innaturali mentre si dirigeva verso di lei, chiunque se ne fosse accorto sicuramente lo avrebbe fissato chiedendosi come potesse qualcuno muoversi così, il suo passo era deciso ma lento, poi appena un ostacolo si parava faceva un movimento così improvviso e veloce che se uno non era preparato e se lo aspettava già avrebbe solo visto la sua immagine attraversare l'ostacolo, come se ci avesse passato attraverso, ciò era enormemente aiutato dalle luci della discoteca che lo aiutavano a creare una simile illusione.
    Il fare di Recundis fu anche visto dal tizio anonimo che ballava con Minah, d'altronde era impossibile che non l'avesse fatto, la ragazza si era messa in modo di dare la schiena al vampiro per provocarlo, ma ciò significava che il ragazzo poteva notare Recundis dietro Minah, inoltre aveva visto anche che mentre si avvicinava li fissava.
    Recundis ovviamente non fissava lui ma la schiena di Minah, ad una certa distanza però sentì lo sguardo del tizio su di sé, sorrise ed in un movimento fulmineo puntò il palmo della mano verso di lui per poi far tornare il braccio al punto di partenza, nell'istante in cui la mano era puntata verso di lui però un colpo energetico era partito, tale colpo era fatto di energia illusoria, una tecnica del Genjutsu, "Visioni folli".
    Il ragazzo guardò per un attimo Minah che ballava con lui e poi nuovamente Recundis che era sempre più vicino a lui, ad un certo punto però si ritrovò in un altro posto, si fermò da ballare, si guardò in giro ed a lato notò la sua sorellina, nuda, ferita e sanguinante con i piedi che sfioravano il pavimento e le braccia attaccate con una catena al soffitto, a quel punto la sorellina gli disse di scappare, perché lui stava arrivando, doveva scappare, le parole spaventate presto diventarono un urlo terrorizzato, poi la sorellina si deformò in una vista oscena e disumana sciogliendosi a terra in una pozza di sangue.
    Quando l'illusione di Recundis terminò era già davanti al ragazzo ed a Minah, il ragazzo che lo fissava con sguardo assente tornò al presente, ed appena successe ciò urlò e scappò via inciampando e rialzandosi più volte urtando la gente nel percorso.
    -Deve essersi ricordato qualcosa d'importante.-
    Pronunciò Recundis sorridente mentre cominciava a ballare con la ragazza, la sua espressione sorridente gli donava un aura piuttosto pericolosa da cattivo ragazzo per i più, per quelli attenti invece sarebbe apparso come un predatore che aveva appena messo le grinfie sulla cena.
     
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    Minah continuava a tenersi occupata ballando con il ragazzo e deliziarlo delle piacevoli sensazioni che dava il suo corpo mentre si muoveva a ritmo di musica davanti a lui. Ogni tanto dava uno sguardo alle sue spalle per osservare l'altro uomo su cui aveva posato lo sguardo, senza dubbio più affascinante e misterioso rispetto all'altro, notando a una certa che la giovane donna a cui stava facendo compagnia non c'era più, mentre lui si era alzato in piedi e si avvicinava a Minah con lo sguardo chiaramente puntato verso di lei.
    Frattanto il ragazzo con cui stava danzando si fermò improvvisamente, rimandendo bloccato come una statua e con lo sguardo fisso nel vuoto. Minah non capiva cosa gli fosse preso, ancora meno quando questi assunse un'aria terrorizzata e scappò via senza dare spiegiazioni di alcun genere, lasciando la ragazza perplessa. Non rimase sola a lungo, giusto pochi attimi prima che alle sue saplle si mostrò l'uomo affascinante su cui aveva posato la sua attenzione Minah. La ragazza osservò l'uomo dalla cima ai piedi ammirando meglio gli abiti eleganti che indossava, giacca e pantaloni neri, non dissimili da degli abiti da ufficio e una sgargiante giacca rossa che esaltava in tutto quel nero. Naturalmente Minah era affascinata dall'uomo in sé, un vero latin lover all'apparenza ma con uno sguardo che agli occhi di molti sembrava poco rassicurante; dava l'impressione a Minah che fosse un ragazzo "cattivo".
    "Forse lo hai spaventato te" commentò ghignando in risposta alla affermazione dell'uomo, naturalmente scherzando. "Peccato, avevo ancora voglia di ballare un altro po'..." continuò la conversazione portandosi un dito sotto al labbro carnoso mentre guardava con occhi seducenti il nuovo accompagnatore della serata, "...non è che ti va di prendere il suo posto, belloccio?" chiese mentre con lo stesso dito si adagiò su uno dei pettorali di lui e disegnando dei cerchietti per stuzzicarlo un pochino.



    Edited by Yalara - 1/7/2017, 14:57
     
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    Recundis sorridendo aveva ascoltato le parole della ragazza che aveva puntato per quella notte di "sano" divertimento, e fu colpito dalla sua voce, nonostante la musica alta gli era rimasta una buona impressione, tanto che gli passò l'idea di portarla subito in un luogo più tranquillo per poterci parlare, però lasciò subito perdere.
    -Spaventarlo io? Si sarà reso conto di non essere ala tua altezza.-
    Le rispose sorridendo in un ghigno malizioso, poi le afferrò la mano con la quale gli stuzzicava il petto e la fece voltare in modo che gli desse la schiena, poi poggiò le mani suoi suoi fianchi dandole un senso di movimento per poi muoversi anche lui.
    -Era lui che stava prendendo il mio posto. Come ti chiami?-
    Le disse all'orecchio chiedendole anche il nome, dal suo fare Minah poteva già intuire che era un tipo piuttosto possessivo ed in parte arrogante, ma ciò mostrava anche quanto fosse sicuro di sé ed a suo agio mentre le parlava ballando insieme a lei.
    Nel frattempo che Recundis si approcciava alla ragazza cacciando via terrorizzato il suo accompagnatore, Giulia aveva raggiunto il proprietario del locale in una delle stanze private a cui si accedeva da una porta seminascosta alla vista dalla sala, la vampira era ovviamente entrata senza bussare, interrompendo così il tizio che stava facendo dei loschi affari con dei tizi dall'aspetto poco raccomandabile, Giulia tuttavia non li degnò d'attenzione e fissò l'uomo per il quale era venuto.
    -Il mio padrone ha trovato cosa cercava per questa sera, fai portare dei drink e fai preparare la solita stanza insonorizzata.-
    Giulia non aveva ancora finito di parlare quando i tizi avevano cominciato a gridare chi cazzo fosse lei, tuttavia lei finita la frase senza fermarsi a causa del rumore e del caos si voltò e richiuse la porta dietro di lei, poteva ancora sentire le grida venire da dentro la stanza, sembrava stessero per spararsi addosso, tuttavia non se ne curò ed ancheggiando sensualmente a causa dei tacchi molto alti fece per tornare verso la sala principale.
     
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    L'uomo si stava imponendo sulla scena con movenze e parole vigorose, afferrando la mano di Minah e facendola voltare di spalle prima di muoverla a ritmo di musica insieme a lui. Era aggressivo, impetuoso, sicuro di sé e a Minah piaceva questo carattere che aggiungeva carne al fuoco insieme all'aspetto affascinante che l'aveva attratta al primo sguardo. "Mi chiamo Minah e te come ti posso chiamare, fusto?" domandò con il volto sorridente mentre ancheggiava con i fianchi cercando di far seguire anche all'uomo le stesse movenze appoggiando le sue mani sulla stessa zona del corpo di quest'ultimo.
    Minah le piaceva molto l'affascinante uomo che si era fatto avanti e non lo nascondeva minimamente appiccicandosi con tutta la schiena e il suo sedere lungo tutto il corpo di questi e iniziando a strusciarsi flettendo le ginocchia, senza mai smettere di ancheggiare e muoversi a tempo di musica. Minah si assicurava che il suo sedere, praticamente scoperto a causa della natura dell'abito che indossava quella sera, si appoggiasse sofficentemente ma inesorabilmente sul bacino del suo nuovo partener, pronta a sentire se si verificava la più minima reazione provenire dai suoi calzoni. Nonostante lo stato di euforia e atmosfera da festa Minah non si era dimenticata totalmente che egli era poco fa in compagnia di quella che sembrava un ragazza affascinante, non riuscendola però a vedere bene in volto, scomparsa da quando l'uomo si era alzato per presentarsi a lei.
    "Eri in compagnia di un'altra prima, sembrava sexy. Non ti avrà mica dato buca?" chiese accentuando la malizia sull'ultima domanda, come a volerlo provocare facendo sottointendere che forse il suo essere impetuoso era più fumo che arrosto. Una provocazione innocente comunque, non volendo insinuare minimamente che non fosse un gran stallone, al contrario, i fatti fino ad ora lo dimostravano; semplicemente a Minah piace molto provocare e sedurre a parole.



    Edited by Yalara - 1/7/2017, 14:56
     
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    La ragazza non era sicuramente timida e impacciata, ciò era stato chiaro fin dall'inizio agli occhi del vampiro, quindi non resto troppo sorpreso dalla ricerca spudorata di contatto fra i loro corpi usando non solo la schiena manche il proprio sedere, inoltre il fatto che nel suo ancheggiare e strusciarsi seguisse il ritmo della musica andava ad avvantaggiare la sua sensualità, rendendola ancora più seducente in tutta la sua bellezza.
    -Il mio nome è Recundis, ma tu puoi chiamarmi come vuoi tesoro-
    Gli rispose divertito sorridendole mentre continuavano a ballare, sentiva le sue sode natiche strusciarsi contro il proprio bacino mentre si piegava sulle ginocchia senza mai fermarsi di ancheggiare a ritmo, finendo inesorabilmente per far reagire le sue parti basse, ben lontano dall'essere turgido aveva però cominciato a dare segni di vita e la ragazza se ne sarebbe accorta immediatamente, Recundis avrebbe potuto controllarsi meglio ed evitare la cosa ma per quale motivo avrebbe dovuto farlo? Inoltre con il vestito corto che indossava e quei movimenti le sue natiche erano ormai completamente scoperte e visibili, una vista che meritava sicuramente quel piccolo premio, quella piccola soddisfazione che cercava. Poi non appena si alzò la tirò a sé tenendola per i fianchi, cercando tutto il contatto fisico possibile e seguendo i suoi movimenti come se fossero sincronizzati, per i sensi del vampiro era un gioco da ragazzi, le labbra poi andarono vicino al suo orecchio destro.
    -Quindi mi tenevi d'occhio?-
    Le disse con voce divertita, volendo sottolineare che lei stesse ammettendo implicitamente che lo aveva tenuto d'occhio mostrando il suo interesse.
    -L'ho mandata a prendere da bere per me e te. Ed io sono più interessato a te che a lei.-
    Aggiunse dopo pochi istanti, sta volta con una voce suadente, con la prima frase aveva fatto intendere che quella ragazza fosse totalmente sua, altrimenti quale ragazza andrebbe a prendere da bere per il suo uomo che ci prova con un altra? E con la seconda affermazione voleva complimentarsi con lei per la sua bellezza e sensualità sotto-intendendo ma senza dirlo esplicitamente che lei fosse migliore di Giulia. Inoltre con le sue parole lasciava intendere anche che avesse fin dall'inizio dato per scontato che lei l'avesse seguito al suo tavolo a breve, poiché le stava già facendo portare da bere, usando anche la ragazza che era con lui come se fosse una cameriera, come se fosse inferiore a Minah.
    Giulia intanto era già tornata dal piccolo compito affidatogli da Recundis e si era seduta nuovamente al tavolo guardando i due che si provocavano a vicenda ballando, la sua mente era occupata dal pensiero di cosa sarebbe successo fra un po', ed in cuor suo non essendo corrotta quanto Recundis sperava che la ragazza non provocasse a vuoto e si rivelasse infine una santarellina, perché se così fosse sapeva già che il vampiro l'avrebbe rotta, solo se fosse stata una ragazza molto disinibita ed a cui piaceva il sesso in molte delle sue sfaccettature sarebbe potuta tornare a casa senza essersi fatta troppo male. Del fatto che lei potesse rifiutarsi di seguire Recundis al tavolo e successivamente nel privet non se ne preoccupò minimamente, era un vampiro, ne sarebbe stata fatalmente attratta a priori, e se ciò non fosse bastato sapeva quanto il suo maestro e padrone fosse bravo con le parole, tanto quanto era bravo con le sue arti occulte, quella ragazza non aveva speranza di scappare dalle sue grinfie fin da quando lui le aveva messo gli occhi addosso. Con questo pensiero sospirò, sperando che non sarebbe finita nel dover assistere all'ennesimo stupro, spesso non le importava, ma quando gli obbiettivi erano semplici ragazze indifese non poteva che avere qualche briciolo di scrupolo.
    Mentre pensava a queste cose non aveva perso di vista i due neppure un momento, adesso Recundis stava parlando all'orecchio della ragazza, si chiese cosa le stesse dicendo, ma probabilmente erano un mucchio di stronzate, oltre a ciò osservando meglio la ragazza si rese conto che era anche più bella di quanto avesse notato inizialmente, inoltre era proprio il tipo di ragazza che fisicamente piaceva al vampiro, un incontro fortunato, molto fortunato dato che anche lei cominciava ad avere voglia di toccare quel corpo.
     
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    "Recundis...attraente come nome" accennò sorridente Minah senza perdere il ritmo incalzante delle musica del locale, continuando a strusciarsi con i suoi glutei lungo il corpo del suo nuovo partner. Nel continuare a fare quel gesto sensuale Minah provocò in Recundis la reazione che sperava, sentendo sulla morbida pelle una lenta ma incalzante crescita, un gonfiamento che altro non poteva essere se non il suo genitale. Certamente era un segnale positivo a cui Minah reagì con un fugace sorriso, compiaciuta per essere riuscita ad attirare l'attenzione dell'uomo; una grossa attenzione a quanto poteva sentire.
    Il vampiro si avvicinò con le sue labbra all'orecchio per sussurrare qualcosa alla ragazza e nel farlo fece percepire alla delicatezza dell'organo uditivo di Minah un respiro caldo e seducente a cui questa ne rimase rapita per una frazione di secondo, prima di rispondere alla domanda di Recundis. "Tesoro, metà delle donne in questa sala ti stanno tenendo d'occhio. Io sono solo l'unica che si è lasciata andare..." gli disse mentre si voltò con il corpo per guardarlo fisso negli occhi e con le mani che andavano ad afferrare quelle di lui per accompagnarle e poggiarle su entrambe le guance del suo sedere; fatto ciò Minah spostò ancora le mani per poterle posare sulle natiche di Recundis e sentendo quanto fossero sode.
    Recundis commentò anche a proposito di Giulia, la ragazza che lo stava accompagnando, dicendo in un modo piuttosto diretto e insensibile che non era interessato a lei ma solo a Minah. Quest'ultima, per quanto lusingata da quella sorta di complimento, non poteva fare a meno di sentire un certo dispiacere per la ragazza, pur non avendola conosciuta. "Su tesoro, non dire queste..." le fece mentre con un dito si appoggiava alla base del voluminoso collo di Recundis per poi scendere piano piano lungo i suoi addominali scolpiti. Rivolse poi lo sguardo verso la ragazza, Giulia, che nel frattempo era seduta sul posto dove stava prima anche Recundis, con le bevande per loro due ad aspettarle sul tavolo. "Perfino io trovo che sia un bel bocconcino quella ragazza. Che ne dici di presentarmela e ringraziamialo per aver fatto la gentilezza di portarci delle bevande?" gli chiese con tono addolcito, come di una bambina che chiedeva al padre di comprarle un gelato, mentre si allontanva con il corpo da quello di Recundis eccezion fatta per un mano che afferrò quella del partner e iniziando a tirarlo verso di sé, in segno di accompagnarlo verso l'area relax dove Giulia gli stava osservando.



    Edited by Yalara - 1/7/2017, 14:54
     
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    Recundis sorrise divertito alle parole di Minah, sembrava una ragazza molto solidale con le altre persone del suo stesso sesso, chissà, magari ne era anche attratta, che fosse bisex? Se così era, meglio per lei, tanto avrebbe dovuto aver a che fare con entrambi, che volesse o no. Chissà quando avrebbe capito in che situazione era finita, forse solo quando il vampiro gli avrebbe strappato i vestiti di dosso per abusarne?
    -Certo andiamo, sarà felice di conoscerti.-
    Rispose subito mentre si lasciava trascinare fino al proprio tavolo, lì il vampiro sorrise a Giulia, e lei fece un cenno di consenso con la testa, sembrava aver fatto tutto quello che gli aveva chiesto, ottimo. Arrivati al tavolo si mise dietro Minah e la cinse incrociando le mani sul suo grembo, mentre la propria erezione sfiorava le sue natiche senza però spingere in alcun modo.
    -Minah, ti presento Giulia, Giulia ti presento Minah. Sediamoci, così parliamo più comodi.-
    Recundis fece le presentazioni e poi invitò la giovane ragazza a sedersi, allo stesso modo Giulia si scostò un po' ed indico lo spazio affianco a lei sul divanetto dov'era seduta, c'era spazio proprio per 3 persone.
    -Minah, è un piacere incontrare una così bella ragazza, non mi meraviglio che il mio maestro abbia messo gli occhi su di te. Vieni a sederti vicino a me.-
    Il tono di Giulia era cordiale ed il suo volto era sorridente, aveva avuto simili esperienze più e più volte, in questo caso decise anche di dire apertamente che Recundis fosse il suo maestro, che avessero un legame imprecisato ma che non fosse esattamente il suo uomo.
    Recundis lasciò libera Minah di muoversi e la seguì, si sarebbe seduto vicino a lei, in pratica sarebbe finita in mezzo ai due vampiri, in tutto il locale non c'era posto più sicuro, e più pericoloso, infatti a parte loro due nessuno adesso avrebbe osato importunarla, anche se l'avessero incontrata un altro giorno senza i due non morti lì presenti. Recundis aveva voglia di divertirsi fin da subito però, quindi poco prima che Minah si sedesse lui evocò l'energia del Genjutsu e posizionò una potente arte illusoria nella poltrona, si sarebbe attivata non appena la ragazza si fosse seduta.
    Una volta che entrambi si fossero seduti Recundis l'avrebbe cinta col braccio destro con la mano poggiata alla vita e l'altra mano sarebbe invece sulla sua coscia, infine i cocktail erano davanti a loro.
    -Mi chiedevo se potessi restare qui con voi, o se preferisci che vi lasci da soli. Sai ecco, non so se gradisci la presenza di un altra ragazza, o sei interessata solo agli uomini.-
    Chiese Giulia fingendosi leggermente timida, tanto da arrossire leggermente, quella visione era estremamente attraente, probabilmente nessuno avrebbe potuto resisterle, specialmente qualcuno che era appena stato colpito da un genjutsu illusorio di tale forza, ma Giulia non sapeva che Recundis aveva attivato quell'arte occulta, quindi stava puntando solo sul suo fascino.

    In un arco di 5 metri dall'utilizzatore, sarà possibile creare una massa di energia illusoria invisibile, simile ad una piccola sfera che deforma leggermente la zona che ricopre ma senza risultare visibile per chiunque non abbia lanciato la tecnica. Per innescare i suoi effetti è necessario spingere la vittima a sedersi su di essa (o con la schiena contro di essa) oppure spingerlo con la forza contro il muro influenzato, o semplicemente metterlo a terra sul pavimento interessato (lo stesso vale anche su soffitto e altre zone solide. Quando le condizioni vengono soddisfatte, la vittima subirà una potente illusione che andrà ad influenzare la propria percezione della realtà, rendendo l'utilizzatore semplicemente irresistibile ai suoi occhi, andando ad influire letteralmente sulle sue voglie più irrefrenabili e carnali. L'illusione durerà per molto tempo in caso di non combattenti e li renderà letteralmente schiavi dell'utilizzatore.
     
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    Minah sentiva come il membro dell'uomo, dietro di lei, la stava sollecitando a contatto con il suo sedere mentre questi la portava dinnanzi al divano dove l'accompagnatrice di lui aspettava e osservava la mora.
    Recundis invitò Minah ad accomadarsi dopo aver fatto le dovute presentazioni fra lei e Giulia, quest'ultima sorridente che si scostava di lato per far posto ai due. Minah precedette l'uomo a sedersi accanto a Giulia così da poter stare nel mezzo e a portata di orecchi e, sopratutto, contatto fisico con ambedue.
    "Ti prego, il piacere è mio nel poter incontrare persone bellissime come voi" replicò Minah al benvenuto della ragazza, ammiccando spudoratamente con l'occhio e mostrandole un dolce e seducente sorriso sulla bocca.
    Già prima, quando aveva notato Recundis e Giulia all'inizio, provava una forte attrazione e un desiderio ardente di voler conoscere la coppia molto più intimimante; ma adesso era diverso. Sentiva qualcosa di più perverso dentro di lei, qualcosa che nella testa le dava spazio a malapena per comprendere dove stava e cosa stava accadendo intorno a lei mentre il resto era occupato da pensieri lascivi e lussuriosi sui suoi due nuovi compagni. In verità normalmente Minah ha sempre pensieri di quel tipo verso persone che le ispirano attrazione, o non sarebbe una ninfomane di puro sangue, ma questa volta il suo corpo non ce la faceva a darsi un autocontegno.
    La scintilla dentro di lei scatto quando Giulia le domandò se lei era di troppo, al che Minah, nel timore che questa andasse via, le rispose subito, non a parole però; a gesti. Con il viso accaldato per le emozioni che le circolavano in corpo si fiondò come un tempesta di ormoni sul volto della seducente mora, strappandole un bacio appassionato, con la lingua che cercava in tutti i modi di legarsi a quella di Giulia. Rimase in quello stato per un buon numero di secondi prima di staccarsi come un tappo, con l'aria di una che sembrava aver raggiunto l'ecstasi e il fiato di un atleta a fine a gara. "Ti basta come risposta, cara?" disse brevemente per farle capire che non era affatto sgradita, prima di rivolgere lo sguardo alla sua sinistra, verso Recundis, nel timore che si fosse sentito escluso.



    Edited by Yalara - 1/7/2017, 14:55
     
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    Giulia sentì le labbra di Minah sulle proprie, non si tirò indietro e ricambio il bacio, il bacio non fu molto lungo, ma compenso la cosa con l'intensità, la ragazza sembrava desiderarla, forse anche più di quanto desiderasse Recundis, così decise di sfruttare la cosa. Non appena le loro labbra si scostarono le sorrise fingendosi leggermente sorpresa.
    Recundis restò sorpreso da Minah, nonostante fosse stato lui ad attivare la tecnica, la ragazza aveva subito puntato Giulia e non lui, strano, che la tecnica non avesse funzionato a dovere? Era forse una combattente? Si concentrò un attimo mentre si baciavano e non avvertì nessuna energia, scrollò le spalle e decise di ignorare la cosa, tuttavia poteva sfruttare indirettamente quest'attrazione per Giulia... Subito chiamò mentalmente Giulia, e le disse cosa voleva che facesse, poi sorrise a Minah che si voltava verso di lui dopo essersi scostata dalle labbra della vampira.
    -Sono così geloso, la prima persona ad aver avuto quelle labbra è Giulia e non io. Dovrai farti perdonare.-
    Mentre Recundis provocava Minah, Giulia si protese in avanti, con una mano prese il mento della loro preda e la fece voltare verso di lei, poi sorridendole la baciò, un bacio pieno di passione e voglia, dove le loro lingue sarebbe state in intreccio d'intenti lussuriosi. Durante il bacio tuttavia Giulia allungò la mano verso i pantaloni del suo padrone e dopo avergli calato la cerniera infilò la mano portando subito fuori la generosa erezione del vampiro, il membro svettava eretto e duro, pronto per servirsene come più si desiderava.
    -Minah, ho un debole per il sesso in pubblico, ed il mio padrone non vede l'ora di averti... Lo cavalcheresti per me? Appena lo farai venire ti porterò con me nel privet, e ti darò un premio!-
    Le sussurrò all'orecchio dopo aver lasciato le sue labbra con un piccolo morso, Giulia era segretamente piuttosto felice, Minah sembrava una ragazza molto disinibita ed aperta a molti tipi di esperienza sessuale, non sarebbe uscita troppo traumatizzata da quello che sarebbe successo sta sera, magari sarebbe anche potuto piacerle dall'inizio alla fine, chissà...
    -La mia Giulia è sempre molto premurosa, Minah cosa ne dici di farti perdonare quel primo bacio?-
    Le chiese dopo che ovviamente aveva sentito le parole sussurrate da Giulia, poi l'avrebbe aiutata a sedersi su di lui in modo che gli dasse la schiena, e che guardasse invece verso tutta la gente che ballava a pochi metri da loro, e che avrebbero potuto guardare in qualsiasi momento, tuttavia se riusciva a trattenersi sarebbe sembrato soltanto che gli fosse seduta in braccio.
     
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    Giulia apprezzò moltissimo la passione di Minah data in quel bacio e quest'ultima ne era più che lieta; forse lo era di meno Recundis che, sebbene guardava con grande vogliosità quel momento saffico fra due belle ragazze, sembrava accennare un che di delusione, forse perché voleva assaggiare lui per primo le labbra di Minah, cosa che confermò lui stesso a parole qualche attimo dopo.
    "Tranquillo amore..." commentò rassicurante all'uomo, "...io non faccio favoritismi." Minah avrebbe voluto subito dimostrare a fatti quelle sue parole se non fosse che Giulia rispose a quel bacio con un altro bacio, non solo, ma una sua mano passò oltre il corpo di Minah per andare a raggiungere i pantaloni di Recundis, slacciarglieli e tirare fuori il suo essere maschio, già eretto e pronto per dare e ricevere soddisfazioni. Minah in quel momento era troppo impegnata e distratta dalle lucide labbra di Giulia per accorgersene e fu solo dopo che l'atto di passione si concluse che la ragazza notò l'erezione dell'uomo, reagendo piacevolmente mentre si mordeva il labbro inferiore.
    Giulia le rivolse la parola proponendole di cavalcare il suo maestro lì e subito, promettendole in cambio che si sarebbe divertite molto nel privé più tardi. Giulia però non aveva bisogno di convincere Minah. Già prima, quando vide Recundis la prima volta uno dei primi pensieri che le saltarono in mente fu come concludere la serata con i loro corpi diventare una cosa sola. Dopo essersi seduta lì con loro non aveva più. Qualcosa le sbloccò la libido e le fece superare ogni dubbio, lasciando nella sua mente un unico pensiero: fare sesso con loro due.
    ""Non avete bisogno di convincermi, cara. Io sento solo voglia di farlo con voi, qui, adesso e anche dopo nel privé" rispose Minah mentre passava il dorso della sua mano sulla guancia di Giulia e accarezzandola dolcemente, per poi farsi guidare dalle mani di Recundis che la portarono sulle coscie dell'uomo. Minah calò lentamente il suo corpo fino a posare delicatamente i suoi morbidi glutei sulla carne dura del pene di Recundis, iniziando dunque a fare dei movimenti avanti e indietro con il bacino per sfregarlo e preparare le loro due intimità a quello che tutti e tre attendenvano con grande voglia.

     
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    Aiutò Minah a mettersi sulle sue gambe ed assecondò i suoi movimenti, avrebbe voluto spingerlo dentro fino in fondo fregandosene, ma non erano ancora nel privé, doveva comportarsi bene, fare le cose con calma e controllarsi. Così si concentrò sul godersi la sensazione dei due sessi che sfregavano a vicenda, una situazione che sicuramente non faceva altro che fargli venire più voglia, dopo un po' finalmente sentì le labbra della ragazza inumidirsi, senza attendere oltre tirò a sé la sua preda penetrandola fino a metà membro, voleva strapparle un gemito di piacere, non farle male. Non ancora almeno.
    Sentiva il membro stretto fra le pareti vaginali di Minah, una sensazione meravigliosa, ma voleva di più, voleva penetrarla fino in fondo, sentire il suo sedere contro il ventre ogni volta che calava su di lui, riempirla con la sua grossa e dura verga di carne.
    -Sì! Così! Scopami.-
    Gli disse all'orecchio, voleva che fosse lei a muoversi, ad impalarsi sul suo membro, voleva che fosse lei a dettare il ritmo, ma desiderava anche che non fosse troppo gentile, voleva che il piacere le facesse perdere un altro po' la testa e si sfogasse muovendosi pian piano sempre con più forza ed entusiasmo cavalcandolo.
    Giulia che era rimasta in attesa guardandoli, non appena capì che finalmente il suo padrone era dentro Minah, si protese avanti, allungò la mano destra e la infilò sotto la gonna della loro amante, poi mentre lei si muoveva cominciò a masturbarle il clitoride, il suo volto era ovviamente rivolto a guardare verso il volto di Minah, se quest'ultima si fosse voltata appena col solo viso avrebbero potuto guardarsi negli occhi... Poi Giulia sentì una mano intrufolarsi sotto il suo vestito, era ovviamente il suo padrone che dopo essersi insinuato dentro la sua biancheria cominciò a masturbarla.
    -Ti prego sbrigati! Fallo schizzare dentro di te, non vedo l'ora di leccarti via lo sperma!-
    Le confessò in un sussurro all'orecchio mentre la masturbava con più vigore.
    Recndis che era rimasto in silenzio lasciando muovere Minah come più voleva, decise di stuzzicarla un po', provando a farle dire qualcosa di sporco.
    -Minah, amore, dovremmo conoscerci meglio. Perché non mi dici qualche tua fantasia? Magari io e Giulia potremmo esaudirla.-
    Gli disse con leggera difficoltà, i movimenti della ragazza cominciavano a farsi sentire, ma era ancora ben lungi dal venire, se voleva farlo schizzare, avrebbe dovuto impegnarsi di più.
     
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    Minah riusciva sentire sotto alle sue natiche come il grosso membro di Recundis si stava igrossando, indurendo e inumidendo fino a raggiungere il suo apice dove, finalmente, giunse il momento di vera ecstasi quando l'uomo lo infilò con movimenti lenti e controllati dalle sue mani dentro la passera bagnata di Minah, strapppandole un gemito che riuscì a stento a trettenere serrandosi le labbra per non fare rumore. Un gesto istintivo che però capì essere superfluo per via della musica rimbombante in tutto il locale; non c'era verso che gli altri clienti gli avrebbero sentiti.
    "Aaah.........aah......ah...ah ah ah-ah!" iniziò ad esclamare Minah ad ogni movimento che il suo bacino la stava portando ad affondare con la sua intimità fin giù verso l'addome di Recundis seduto sotto di lei, innalzando di conseguenza la sua voluminosa asta che arrivava a toccarla fin nel profondo della sua intimità, dandole sensazioni paradisiache che la stavano portando a fregarsene completamente del fatto che lo stavano facendo dinnanzi a una platea di persone impegnate a danzare.
    Anche Giulia non si limitò a fissare i due porcellini, desiderando di partecipare anch'essa alla festicciola e iniziando dall'introfulare la manina fin sotto la gonna succinta di Minah e andando a toccarle con le dita il clitoride, bagnatissimo di umori createsi nell'amplesso che i due stavano generando con i loro sessi congiunti. A Giulia bastò tenerla lì per una manciata di secondi prima di ritrovarsi le dita intrise del nettare di Minah che nel frattempo raddoppiò di goduria per la stimolazione che la ragazza le stava dando quando iniziò a massaggiarla lì sotto; un gesto che anche Recundis decise di emulare sulla stessa Giulia.
    La ragazza pregava Minah di far venire Recundis, di fargli sparare tutto il suo nettare fin nel profondo del suo utero, parole sufficenti perché Minah abbandonasse ogni preoccupazione concernete quanto detto prima a proposito dei presenti nel locale. Con la schiena si piegò all'indietro fino ad appoggiarsi completamente su corpo scultoreo di Recundis e nel processo allargando quanto più possibile le gambe che ritirarono ancora di più la già precaria minigonna e che adesso lasciava completamente esposto il vivo dell'azione che si stava svolgendo nelle loro zone basse.
    Sarebbe bastato uno solo di quei clienti che guardasse nella loro direzione per smontare la copertura, ma quella sola idea stava facendo uscire sempre più copiosi gli umori di Minah che con sempre più energie e velocità accellerava il ritmo dei movimenti delle sue gambe che si flettevano in basso e in alto, scoprendo parte del membro di Recundis prima di farlo scomparire completamente dentro la sua intimità.
    Come se stesse cavalcando un cavallo da rodeo, Minah allungò le braccia per reggersi ad ogni appiglio che fosse a porta e uno di questi era il sensuale corpicino di Giulia alla quale afferrò uno dei suoi morbidi seni, nascosti ancora sotto le vesti da sera. "Siiiì! Ah sì! Di più! Di più! Sborralo Rec! Sborralo!" continuò a gridare e a gridare ancora, non avendo intenzione di smettere finché l'uomo non avesse soddisfatto le voglie della puttana gemente che stava possedendo in quei momenti.

     
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