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Prima dello spassionato sesso ed in quel momento una gara a chi faceva più danni in quel capanno fatiscente che restava per miracolo in piedi. Si era creata una sorta di sfida fra Duncan e Shen, entrambi avevano scoperto di avere delle capacità sorprendenti e perfette per poter fare a pezzi quel luogo desolato. La lupacchiotta riuscì a distruggere del tutto la colonna che precedentemente aveva abbattuto per metà con un pugno, in quel frangente servendosi di un calcio, creato uno squarcio sul soffitto e poco dopo volle testare le capacità del ragazzo invitandolo a demolire il muro alla sua sinistra. Per Duncan era una sorta di show per dimostrarle le sue abilità, la sua forza, non era solo un portento nel far godere le ragazze, ma voleva mostrare che era anche bravo ad usare il suo fisico e la sua potenza. Sorrise compiaciuto nel recepire quella richiesta e non attese più del dovuto nell'accoglierla. Avrebbe pertanto compiuto uno scatto verso la parete indicata ed invece di usare il suo copri-braccio, avrebbe menato con la gamba destra un fendente di vento in grado di provocare tagli. La potenza sarebbe stata tale che si sarebbe creato al centro di quel muro una lacerazione obliqua significativa, ma non l'avrebbe abbattuto, poiché quel fendente non era come una lama affilata di una spada, era tagliente sì, ma non a sufficienza da distruggere completamente quel blocco di cemento.
"La mia spada si trasforma in questo rivestimento, dunque non posso tagliare come farei con una normale arma bianca..." Disse il ragazzo, guardando un po' sconsolato i risultati di quel colpo che non produssero gli effetti sperati. Tuttavia, preso anche dalla rabbia per non essere ancora abbastanza forte, sferrò un altro gancio sinistro contro la parete, creando un'esplosione di polvere e di cocci più intensa di quella che provocò in precedenza con il colpo sferrato contro la prima parete distrutta.
"In compenso, ho una notevole potenza grazie a questo copri-braccio." Aggiunse, sorridendo orgoglioso di sé, rivolgendo lo sguardo verso Shen, proprio per farle capire che non aveva alcun motivo di tirarsi indietro nel compiere quel lavoro di demolizione. A poco a poco, a suon di colpi e fendenti, quella catapecchia stava per essere completamente rasa al suolo e tutto grazie alle capacità di due "semplici" ragazzi.. -
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Ormai quell'opera di demolizione non stava diventando un lavoro, bensì un passatempo divertente che stava mettendo in mostra anche le capacità dei due che sembravano volersi scatenare ed abbattere definitivamente quella catapecchia. Pian piano i muri, le colonne, tutto stava crollando di quel luogo, non sarebbe rimasto più nulla in piedi se fossero andati avanti con tutta quella forza. Duncan ricevette in assist da Shen un palo lungo di ferro che gli sarebbe potuto servire per accentuare i suoi colpi con la sua zanpakuto trasformata e non attese molto da che ricevette quello strumento. Nel mentre che Shen stava lanciando un masso molto pesante come fosse una palla medica contro una parete, Duncan cominciò a devastare le altre colonne rimaste in piedi che tenevano ancora su il soffitto di quel capanno, dato che ormai gran parte dell'edificio desolato era ormai rovinato e distrutto. Sarebbe stata una mossa rischiosa ed avventata, però era pronto al tutto per tutto per distruggere definitivamente quel capanno.
"Preparati, perché sto per fare un macello!" Esclamò con il sorriso di un bambino che sembrava proprio scatenato, divertito ed ansioso di provare altre emozioni in ciò che faceva. Solo che quel posto non era un giocattolo, c'era del cemento che nonostante potesse essere distrutto dai due, era pur sempre duro e se finiva addosso, faceva male. Avrebbe pertanto rivestito nuovamente il suo copri-braccio con un turbine d'aria e si sarebbe fiondato contro tutte le colonne rimaste in piedi per distruggerle col suo potente gancio sinistro. Nel contempo, avrebbe menato diversi fendenti d'aria servendosi del braccio destro mosso a vuoto in combinata con l'ausilio del palo di ferro per proteggersi dai detriti che cadevano e colpirne qualcuno per allontanarlo da sé. Avrebbe distrutto le restanti tre colonne, osservando il soffitto che cominciava a cedere, a crollare e se fosse crollato quello, il capanno sarebbe stato distrutto del tutto.
"Visto che ti sei appropriata di questo luogo, lascio a te il compito finale di distruggere il soffitto ok?" Disse alla fine Duncan che si fermò non appena vide vacillare il tetto di quella catapecchia. Osservava anche Shen per capire se fosse stata in grado di difendersi dalla caduta dei massi e se fosse stata in grado di dare il colpo di grazia a quell'edificio desolato.. -
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Del capanno ormai non vi era rimasto praticamente più nulla, era diventato un luogo di detriti e macerie, poche cose erano rimaste in piedi, forse qualche parte di qualche muro abbattuto o poco più. Dall'essere in un posto prevalentemente chiuso, Duncan e Shen si ritrovarono in mezzo a quella zona di Londra desolata dove si incontrarono, poiché ormai l'edificio era crollato del tutto. Come ipotizzò il ragazzo, la lupacchiotta riuscì a scansare tutti i pezzi di soffitto che le stavano crollando addosso, riuscendo anche a distruggerli attraverso l'uso di alcuni spuntoni che uscirono dal suo corpo, distruggendo quei detriti e riuscendo ad uscirne indenne e soprattutto molto divertita. Il compito di demolizione era giunto al termine e fece capolinea una forte brezza gelida che ricompose i due che si guardarono l'un l'altra divertiti per ciò che avevano fatto.
"Non è possibile che faccia così dannatamente freddo qui a Londra! E' assurdo!" Disse Duncan che tremava e batteva i denti guardandosi attorno e vedendo solo desolazione ed un enorme prato ghiacciato a circondare quella catapecchia isolata. Era ancora notte, dunque le temperature erano ancora molto basse, fu incredibile come quei due riuscirono a denudarsi in un posto come quello per poter godere in modo reciproco nonostante quel freddo. Avendo dunque compreso che fu d'aiuto a Shen, il londinese riportò allo stato originale la sua zanpakuto che tornò ad essere una normale katana e la rimise nel fodero dietro la sua schiena. Stando attento a dove metteva i piedi, si avvicinò alla ragazza.
"Beh... Direi che ci siamo divertiti, no? Penso sia giunto il momento di salutarci." Replicò Duncan, sorridendo a Shen e porgendole la mano per potersi congedare da lei. Non era molto convinto di andarsene, però era notte fonda, il sonno cominciava a farsi sentire e, sebbene si fosse divertito sia nel fare sesso con lei che nel sfogare le sue abilità contro quel capanno, dell'energia se ne andò da lui e voleva un po' riposare, oltre che proteggersi da quel freddo pungente.
"E' stato un piacere, Shen." Aggiunse alla fine, guardando intensamente negli occhi la lupacchiotta, attendendo proprio che essa ricambiasse il saluto.. -
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