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Era giunto il momento di fare sul serio e sia Duncan che Shen non sembrarono volersi tirare indietro, sopratutto la ragazza che non appena ebbe il consenso da parte di lui, si mosse per accogliere fra le sue pareti carnose il membro eretto e ricoperto di sperma del londinese. In quello stato, il suo pene risultava più sensibile del dovuto, ciò fu a motivo dell'orgasmo da poco raggiunto, perciò le sensazioni che stava per provare sentendo quell'asta avvolta dalle carni interne della lupacchiotta si sarebbero amplificate. E così accadde.
"Oddio!!" Esclamò nella sua testa, indietreggiando col capo e sospirando pesantemente, volgendo lo sguardo verso il soffitto con gli occhi socchiusi, proprio per godersi quel momento di totale appagamento, più intenso di quando la ragazza si infilò la sua virilità in bocca. Il calore e l'umidità della vagina di Shen stava trasmettendo al ragazzo uno stato di piacere ed eccitazione che si poteva percepire solamente in un momento del genere, ovvero quando i due sessi si congiungevano assieme. La lupa prese a muoversi su e giù sul membro di lui, iniziando a gemere e a muovere energicamente i fianchi, come se non aspettasse altro.
"Magnifico... La tua figa è così calda e bagnata...!" Disse con voce rotta dal piacere Duncan che volse lo sguardo verso di lei, mentre la vedeva saltellare sul suo pene che si strusciava dentro quelle pareti avvolgenti ed umide che trasmettevano continue scosse al corpo del ragazzo, facendolo rabbrividire, un po' per il freddo che di tanto in tanto sentiva ed un po' per ciò che stava facendo con lei. D'istinto, il londinese afferrò il sedere di Shen con entrambe le mani per accompagnarla nei movimenti erotici. Se il suo seno non era molto prosperoso, non si poteva dire la stessa cosa del suo fondo schiena che, non appena afferrò a mano piene, poté sentirne la consistenza soda e morbida nel contempo, gli stava riempiendo entrambi i palmi. Il membro scavava in quella cavità, urtando con la punta contro i bordi dell'utero di lei, come se volesse andare sempre più a fondo. Tutto ciò non fece che recare puro godimento a Duncan ed avevano appena cominciato.. -
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Movimenti ripetuti, su e giù, sempre più in profondità e nonostante tali ripetizioni, ogni colpo era un'ondata di piacere e di eccitazione senza pari. Duncan teneva salda la presa sul sedere di Shen che a poco a poco stava trasformando la sua indole di ragazza timida, impacciata e che chiedeva sempre il permesso, in una ragazza vogliosa, libera da freni inibitori e che voleva semplicemente provare piacere. Il londinese non fece neppure caso a tale trasformazione di carattere, l'amplesso aveva cambiato anche lui, non pensava ad altro che a ricercare il totale godimento e lo stava trovando. Sentiva quelle carni avvolgere la sua virilità, come se ci fosse un conflitto interiore, da un lato quelle pareti volevano lasciare che l'asta di Duncan andasse sempre più a fondo, dall'altra lo volevano bloccare, come se fossero intenzionate a strangolare quel membro ancora piuttosto sensibile dopo l'ultimo orgasmo ottenuto. Quel combattimento interiore in Shen però, era così piacevole che il ragazzo stava gemendo quasi quanto lei.
"Ti sventro!! TE LO SBATTO TUTTO DENTRO!!!" Esclamò, in un istante gridò anche, digrignando i denti e muovendosi anch'esso per creare una sincronia coi movimenti di Shen, volendo spingere più in profondità il suo pene che ormai aveva calcato la sua forma all'interno della vagina della lupacchiotta. La stretta sul suo sedere divenne più avida, quasi volesse affondare le unghie dentro la carne di quelle forme per l'aggressività con cui penetrava la ragazza. Un suono sconcio echeggiava nella catapecchia, era il suono provocato dallo scontro fra i loro corpi durante quell'atto e si faceva più frequente man mano che il ritmo aumentava. Duncan poté sentire gli umori di Shen fuori uscire sempre più abbondantemente dalla sua intimità, in parte avevano completamente bagnato il suo membro ed in parte stavano colando sui suoi testicoli, posandosi inesorabilmente a terra. Probabilmente la ragazza era sull'orlo di un orgasmo, difficile che lui potesse venire assieme a lei, dato che poco prima era venuto, ma magari con quell'andazzo, un altro orgasmo non glielo avrebbe tolto nessuno, anche se forse l'avrebbe raggiunto dopo di lei.. -
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L'irruenza e la foga del momento portarono Shen a raggiungere un violento ed abbondante orgasmo. Gran parte degli umori bagnarono il basso ventre di Duncan che diede alcune spinte prima che potesse vedere il corpo della lupachiotta accasciarsi a terra in preda al totale piacere provato non appena venne. A motivo di ciò, si fermò un attimo, giusto il tempo di realizzare lo stato in cui riversava essa in quel momento. Il corpo le tremava, i suoi occhi erano bianchi ed aveva un'espressione di puro godimento stampata sul volto. Vedere una scena del genere fu davvero soddisfacente per il londinese che però aveva lasciato in sospeso un qualcosa che avrebbe portato anche lui a godere quanto aveva goduto Shen.
"Tutto ok?" Chiese con un po' di premura, avvicinandosi col busto al corpo steso a terra della ragazza, volendo accertarsi se stesse bene, nonostante tutto. Certo, venire ed assumere quell'espressione erano chiari segnali che Shen era appagata, però non si poteva mai sapere in che condizioni fisiche si sarebbe ritrovata dopo aver raggiunto l'apice del piacere. Ciò che importava a Duncan in quel momento, era terminare quello che aveva cominciato, non voleva preoccuparsi troppo per lei, era così circondato dal desiderio e dalla perversione che voleva anche lui venire quanto era venuta la lupacchiotta.
"Perdonami... Ma non riesco a resistere, voglio venire anch'io!" Disse determinato, prendendo le gambe di lei e portando sotto braccio entrambi i polpacci di Shen, per poi in ginocchio infilare nuovamente il membro all'interno della vagina della ragazza. Quando spinse con una discreta energia la virilità dentro di essa, poté sentirlo scivolare in quella fessura, completamente bagnata a motivo dell'orgasmo. I movimenti risultarono più facili da compiere, privi di qualche attrito e così Duncan prese a spingere, avanti ed indietro il pene dentro Shen. Tutta quell'umidità e l'incontenibile bollore furono motivo di intensi brividi provati dal ragazzo sentendo simili sensazioni mentre la penetrava. Era ancora più piacevole scavare col membro fra quelle carni, risultarono più morbide e più fluide. Questo permise al londinese di andare più a fondo con più scioltezza.
"Ahhh... Che figa magnifica che hai!" Esclamò, indietreggiando col capo, osservando il soffitto, estasiato da simili emozioni che stava provando. Chissà quale fosse stata la reazione di Shen a quella brevissima tregua concessa per l'orgasmo. Però Duncan non voleva interrompere tutto, non finché non fosse venuto anche lui.. -
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Nessun attrito, nessuna difficoltà nei movimenti, solo puro godimento si era messo in mezzo fra Duncan e Shen, perché i loro sessi si erano uniti in una danza oscena ed erotica, ormai piena di quella che era l'intensità del momento. Ancora una volta le zone pubiche di entrambi scontrandosi provocavano un rumore che echeggiava nella catapecchia, non si stavano più curando del freddo presente quella notte a Londra, volevano solo godere. Beh, la lupacchiotta già aveva raggiunto l'apice del piacere, era giunto il turno di Duncan che non voleva proprio saperne di fermarsi e le sue spinte si facevano sempre più decise e forti. Le sue mani stringevano le cosce della ragazza, proprio perché stava concentrando tutte le sue forze nel voler godere appieno di quella fluida penetrazione, facilitata appunto dall'orgasmo avuto da lei, che fece diventare la sua vagina un contenitore abbondante di umori che ancora traboccavano. Il membro di lui andava sempre più in profondità, più volte si scontrava col bordo dell'utero della lupa, sentendo la strettezza di quel punto come il limite da voler superare, da quanto era preso dal piacere e dall'eccitazione dell'amplesso. Aveva entrambe le ginocchia poggiate a terra, la supeficie ruvida e piena di polvere stava raschiando sulla pelle, ma questo Duncan non lo stava sentendo, le sue attenzioni erano completamente rivolte a voler eccitarsi al massimo per ciò che stava facendo.
"Ormai non resisto più... Di questo passo io..." Disse fra sé il londinese che digrignava i denti mentre dava fondo alle energie rimaste per voler venire dentro la vagina di Shen. Poco importava se essa si fosse opposta, da quella cavità calda ed umida lui non si voleva più scostare finché non avesse eiaculato.
"Sto... Sto per... Sborrare!!!" Esclamò, quasi gridando, mentre teneva ancora più salda la presa sulle gambe di lei e si fermò, ponendo tutto dentro il membro nell'intimità della lupa e lasciando che il suo sperma venisse schizzato dentro il suo fiore, gran parte del liquido seminale riempì l'utero di lei e data l'abbondanza, fece pressione per colare anche fuori da quelle pareti, depositandosi sul pavimento. Duncan era venuto, aveva raggiunto il suo obiettivo, poteva reputarsi pienamente soddisfatto ed appagato.. -
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L'apice fu raggiunto, il massimo della goduria e dell'eccitazione furono provati sia da Duncan dopo quella venuta copiosa, sia da Shen che a seguito dell'eiaculazione di lui ebbe di conseguenza un altro orgasmo, come se sentire il seme del londinese riversarsi dentro di lei l'avesse fatta eccitare talmente tanto da non poter resistere e venire. Dopo quello sforzo ricercato, entrambi rimasero lì in quella catapecchia che non smetteva di ricevere folate di vento gelido che di tanto in tanto alzavano polvere. Duncan aveva il fiatone, ma fu davvero soddisfatto d'essere riuscito a provare un simile godimento mentre penetrava la lupacchiotta. Aveva la mente offuscata dal piacere e pian piano il calore del suo corpo si stava dissipando, cominciando a sentire la brezza invernale solleticargli la pelle. Non che ne stesse soffrendo particolarmente, poiché era ancora abbastanza estasiato a motivo di quella venuta, però se fossero rimasti lì a lungo in quello stato, di sicuro non avrebbero potuto più ignorare il freddo che li circondava. Ad un tratto, Shen si espresse con delle parole che rimbombarono in quel capanno abbandonato e Duncan difficilmente avrebbe potuto far finta di ignorare una frase del genere. Rimase spiazzato, poiché il suo sguardo poco prima era rivolto verso l'alto, con gli occhi socchiusi mentre cercava di recuperare fiato ed energie e quelle parole lo riattivarono, così che pian piano abbassò lo sguardo verso la ragazza che invece sembrò vergognarsene. Arrossì vistosamente anche lui, nessuna prima d'ora si era espressa in quel modo nei suoi confronti. Shen fu la prima a fare una simile confessione e questo mandò un po' in confusione il ragazzo che in effetti non sapeva come avrebbe dovuto prendere la situazione.
"Ci... Ci siamo appena conosciuti e lei già sta provando qualcosa per me?? Io... Io..." Pensò il londinese che cercò di guardare altrove, anche lui parecchio imbarazzato per ciò che essa disse. Avrebbe potuto anche accettare i suoi sentimenti, ma lui non era quel genere di persona che credeva nel colpo di fulmine, anche se il fatto stesso che si ritrovò a fare sesso con lei non era una cosa che si faceva spesso fra due persone sconosciute.
"S-Sei una... Bella ragazza, Shen... Però io..." Cercò di esprimersi Duncan, non aveva il coraggio di rifiutare simili sentimenti, avrebbe rischiato di ferirla se la lupa pensava veramente quello che disse. Stette molto bene con lei attraverso quell'amplesso, però i sentimenti erano un'altra cosa.
"S-Secondo me... E' presto per iniziare qualcosa di serio, non credi? Insomma, ci siamo appena conosciuti.
Ok, abbiamo fatto sesso, mi è piaciuto tantissimo, però per innamorarsi, bisogna conoscersi meglio, non credi?" Aggiunse alla fine proprio per spiegare come lui la pensasse e, dopo essersi pronunciato in quel modo, ridacchiò per sdrammatizzare un po' ed alleggerire quel momento di totale imbarazzo, sperando che Shen comprendesse cosa lui volesse dire con quelle parole.. -
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Avvolto dalla confusione e dall'imbarazzo, Duncan sperava di essersi spiegato nel modo corretto nei confronti di Shen, se veramente lei stesse provando simili sentimenti nei suoi riguardi. Non voleva ferirla, voleva solo spiegarle quale fosse il suo punto di vista, non escludendo la possibilità di una possibile relazione. Però la reazione della lupacchiotta fece cascare tutto, perfino le paure di lui che la sentì ridere, a crepapelle anche.
"Ma cos...?!" Si chiese il londinese che la guardò attonito, non capiva bene perché trovasse così divertente ciò che lui le disse. Che quella frase lei la pronunciò per prendersi gioco di lui? Probabile, però fortuna volle che Duncan non accettò subito quei sentimenti se si fossero rivelati veritieri, perciò quella sorpresa non rovinò nulla alla fin fine o così sembrava. Tirò un sospiro di sollievo sentendola ridere in quel modo, ad unirli ci fu solo quell'amplesso erotico e basta, poi non potevano sapere come si sarebbero evolute le cose fra di loro un domani. Entrambi si rialzarono e Duncan si accorse che il freddo non si era per nulla allontanato da quel posto.
"Merda! Meglio rivestirsi!" Pensò, iniziando a tremare e strusciarsi le mani sulle braccia, raccogliendo in fretta e furia i suoi vestiti e rimettendoseli addosso, ritrovando un po' di tepore di fronte a quelle temperature rigide. Quando i due si ricomposero, Shen avanzò la proposta di demolire completamente quel capanno fatiscente, così che avrebbe potuto realizzare il progetto che aveva in mente.
"Ma certo! Molto volentieri, ma... Come pensi di distruggere un posto come questo? Insomma non abbiamo nemmeno a disposizione una palla demolitrice. Ci vuole una forza sovrumana per abbattere questa catapecchia." Rispose il ragazzo che si guardò attorno, analizzando realisticamente la situazione. In effetti, entrambi sembravano non avere i mezzi necessari per distruggere quel posto desolato, a meno che la lupacchiotta non nascondesse qualche asso nella manica come fino a quel momento stava facendo Duncan. Aveva con sé la sua katana, Kazeshini legata dietro la schiena, ma non andava usata così a cuor leggero. Però se Shen avesse dimostrato d'essere in grado di demolire quel posto, allora avrebbe sfoderato il potere della sua zanpakuto per darle una mano.. -
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Una squadra di demolizioni avrebbe potuto senza grandi problemi buttare giù quel capanno fatiscente, del resto loro possedevano i mezzi necessari per fare un lavoro fatto bene e che non avrebbe richiesto troppo tempo. Invece loro due sembravano sprovvisti di qualsiasi mezzo per il caso, o almeno così sembrava. Shen ricevette le parole di Duncan come una sorta di sfida lanciata, come se lui la stesse sottovalutando e con uno scatto rapido, distrusse con un pugno metà di una colonna di fronte a lei. Inutile dire che la reazione del ragazzo a quel colpo fu quella di uno che non poteva credere ai suoi occhi.
"Che diavolo...?! Ha una simile forza???" Si chiese sbalordito il londinese che assunse un'espressione di completo shock nell'osservare una simile forza da parte della lupacchiotta. Ma dopo che realizzò che Shen non era una ragazza qualunque, ghignò compiaciuto e divertito nel constatare tutto ciò e lentamente portò la mano destra dietro la schiena, afferrando l'impugnatura della sua katana.
"Mai avrei pensato che possedessi una simile forza. Se la metti così... Sferza, Kazeshini!" Esclamò in tutta risposta il ragazzo che trasformò la sua zanpakuto in un rivestimento che ricoprì tutto il braccio sinistro, fino al gomito. Aveva sfoderato il potere della sua arma e contando sia sulla sua forza fisica, sia sul potere del vento compresso che sulla resistenza notevole di quel copri-braccio, si avvicinò ad una delle pareti in cui mancava un pezzo di soffitto, dunque non c'era pericolo che gli crollasse addosso qualcosa, anche se la parete era bella grande e concentrando l'aria che si formò attorno al braccio rivestito come una sorta di turbine, sferrò un gancio sinistro proprio addosso a quel muro, sgretolandolo e facendolo cadere al di fuori di quella catapecchia, frantumato in mille pezzi.
"Hai ragione, il cemento cede abbastanza facilmente se lo si colpisce. Direi che ci potremmo divertire!" Aggiunse, sorridendo soddisfatto e lanciando un'occhiata a Shen, come se avesse colto quella sfida che si era creata. Se lei era forte, lui non era da meno e l'avrebbe dimostrato nel corso di quell'improvvisata demolizione. C'era anche il pericolo che i massi sarebbero caduti loro addosso, ma non essendo entrambi tipi ordinari quel genere di problema forse non l'avrebbero preso in considerazione.. -
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