Qualcosa da bere?

x Shirosaki Ogihci™ (Duncan)

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  1. Shirosaki Ogihci™
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    Kurayami poteva definirsi per Duncan una seconda casa? In parte sì. Lì fu dove conobbe l'amico di famiglia che gli insegnò a destreggiarsi nel combattimento e dove ricevette la sua zanpakuto, l'arma che utilizza per poter tenere alto il suo credo, cioè salvare vite altrui se necessario. Solo che non era una passeggiata leggera come attraversare da una parte all'altra Londra. Doveva prendere l'aereo, farsi diverse ore di viaggio e poi camminare, spostarsi in treno o in metro perché anche Kurayami, come la capitale britannica, era una metropoli, enorme e dispersiva, ma affascinante. Per lui non era comunque un peso, ma un viaggio di svago, dove poter staccare la spina, come se ne avesse bisogno. Non aveva ancora deciso cosa fare della sua vita e del suo tempo libero, se impiegarlo in un qualche mestiere in particolare. Era ancora tutto in alto mare. Fortunatamente, alla morte dei suoi genitori, ottenne un bel po' di denaro dovuto alla cessione della loro attività di produzione di armi convenzionali che gli permettevano dunque di intraprendere tali viaggi in giro per il mondo. In una tranquilla giornata di inizio primavera si trovava a girovagare per la città con il suo solito abbigliamento casual: un giubetto nero, sotto al giubetto una t-shirt bianca ed un paio di jeans e la zanpakuto posta sotto al giubetto che gli attraversava la schiena legata ad uno spago che gli circondava il petto partendo dall'alto della spalla destra e passando sotto il braccio sinistro. Camminando per le strade della capitale giapponese il tempo passò abbastanza velocemente e si fece sera.
    "Mi dovrei fermare da qualche parte a cenare, sennò crollo. Ho camminato troppo oggi!" Esclamò un po' stanco dopo tutta quella giornata trascorsa ad osservare diversi angoli di quella metropoli. Si fiondò nel primo locale che trovò aperto e con una modesta quantità di gente al suo interno. Non appena entrò in quel bar, poté assistere ad una sorta di azzuffata fra due uomini, che già stava decretando chi avesse la meglio fra i due, di fatto uno era a terra che subiva i colpi dell'altro. Il personale del locale cercò di placare gli animi accesi attorno a quella rissa, ma molti sembravano entusiasti di vedere quei due darsele di santa ragione, o almeno vedere che uno dei due si stava sfogando sull'altro. Duncan era quasi intenzionato ad intervenire, a mettersi in mezzo, ma finché erano solo loro due il problema di quel trambusto e che non venissero coinvolte altre persone, concluse che probabilmente quella rissa aveva un motivo ben preciso. Cercando di ignorare la cosa, si andò a sedere ad un tavolo, dove venne subito raggiunto da un cameriere.
    "Vorrei una birra bionda e un panino con pollo, formaggio e lattuga, per favore." Disse Duncan senza consultare il menù. Alla fine non chiese qualcosa di così sofisticato, non dubitava del fatto che quel posto, come qualsiasi altro luogo di ristorazione, salvo casi eccezionali, potesse soddisfare il suo ordine. Il cameriere accolse l'ordine con un cenno del capo e si congedò dal londinese che si mise ad osservare poi la gente all'interno del locale. Molti erano distratti da quella rissa che pian piano si stava placando, ma i suoi occhi si soffermarono su una persona. Una ragazza, seduta tutta sola al tavolo dopo il suo che stava maltrattando la bistecca che aveva sul piatto, come se fosse frustrata da qualcosa o da qualcuno.
    "Che bel caratterino... Non mi stupisce sia tutta sola." Pensò, osservandola, ma non troppo intensamente ed alzando il sopracciglio sinistro, giusto per evidenziare la sua leggera perplessità nel notare lo stato d'animo non troppo tranquillo di quella tipa.
     
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5 replies since 11/2/2017, 01:52   157 views
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