L'umile dimora di Duncan

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  1. Shirosaki Ogihci™
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    Appaio per un po', scompaio per molto...

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    Sentire quella morbidezza sul suo viso e gustarla con la propria bocca fu davvero una sensazione inebriante per Duncan che fu per così dire motivato ad intensificare le cure che stava dando al seno prosperoso e morbido di Lady Drake che sembrò apprezzare come l'agente si fiondò subito su quelle generose forme. Al ragazzo piacevano le donne dalle curve evidente e sensuali e la donna non era certo sprovvista, anzi. Non nascose a sé stesso che per tutto l'arco di tempo in cui riuscì dopo il loro scontro a scoprirle il seno, Duncan avesse un occhio particolarmente di riguardo per quel punto così intimo di lei. Del resto, la donna senza veli rendeva meglio il concetto di bellezza rispetto all'uomo. Oltretutto, il calore che emanava il corpo della sfidante era qualcosa che mettevano a proprio agio il londinese in ciò che faceva. Titillava con la lingua il capezzolo sinistro e di tanto in tanto passava a quello destro, succhiandolo come se fosse un neonato che cercava di trarre più latte possibile dalla madre, con la differenza che quella era una poppata per lo più erotica che affamata. Rabbrividì parecchio non appena sentì sia il vapore che gli circondava l'orecchio, sia la lingua e la bocca di Lady Drake stuzzicargli quella parte e sia quando la coda di lei andò a strusciarsi contro il pacco ancora coperto dai pantaloni. Nonostante la sconfitta, quella donna non si tirò affatto indietro ritrovandosi premio di un agente che se lo stava meritatamente ed ampiamente godendo. Non sempre aveva avuto il privilegio di godere di una donna, ma in quelle poche occasioni, Duncan sapeva cosa fare, anche se non era un vero e proprio dominatore in quelle circostanze, tuttavia non era uno che subiva o che non sapeva dove toccare. Stringeva con sempre più irruenza il seno della donna, gustandosi con mano aperta quelle forme prosperose ed abbondanti che gli riempivano il palmo, come a volergli indicare che erano tutte sue per l'occasione e che poteva farne ciò che voleva. Aveva comunque una mano libera, la destra che avrebbe mosso rapidamente portandola dietro a Lady Drake, accarezzandole all'inizio i lunghi e scuri capelli per poi concentrare la sua avida presa sul sedere di lei e non appena avrebbe posato il palmo su quelle forme, avrebbe strizzato la natica sinistra della donna, affondando le dita su quella carne, per trarne il massimo piacere e magari constatare come quei glutei fossero piacevoli al tatto e tonici, degni di una combattente come lei. E nel contempo, si sarebbe fatto più voglioso, afferrando sia con la sinistra che coi denti i brandelli della tuta che Lady Drake indossava posti sotto al suo seno ed avrebbe cominciato a tirarli, per strappare più tessuto possibile e scoprirla via via in modo che cominciassero ad esserci meno ostacoli fra i loro corpi che sembravano volersi a vicenda. Chissà se la donna con quella coda invadente avrebbe provato a fare altrettanto con il membro di Duncan che cominciava a premere sotto i pantaloni, come a cercare un contatto diretto con lei e con il suo intrigante corpo.
     
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19 replies since 10/2/2017, 14:38   256 views
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