L'umile dimora di Duncan

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  1. Shirosaki Ogihci™
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    Il brindisi venne accolto e Duncan, preso da un'improvvisa sete, si scolò gran parte della birra all'interno della bottiglia, facendo rumoreggiare l'ugola mentre si muoveva per deglutire la bevanda. Non appena ebbe finito di bere, si pulì quel che era rimasto della birra sulla bocca con il polso sinistro, come farebbe un appassionato bevitore d'alcol. Il paradosso che Lady Drake gli propose fu interessante, del resto gli andò bene che era una donna, molto probabilmente non si sarebbe comportato nella stessa maniera se avrebbe denudato un uomo, anzi sicuramente l'avrebbe lasciato lì, alla mercé di quella gente squilibrata. Lei invece non meritava una fine del genere, primo perché era negli interessi reconditi di Duncan portarsela via e secondo perché comunque lui era una persona giusta ed un gentiluomo, non reputava corretto mostrarsi così spietato nei confronti di una combattente che comunque qualche difficoltà gliel'aveva creata durante il combattimento.
    "Sì, hai ragione, mi è proprio andata bene. Ho portato a casa un trofeo davvero niente male." Commentò, abbozzando un sorrisetto che poteva avere molteplici significati, ma anche in quel caso, il londinese non era tipo da abusare di una donna, se essa non fosse stata d'accordo sul voler fare determinate cose. Del resto, non poteva ignorare che, se fosse stato un uomo pudico, la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata quella di coprirle il seno, ma non si preoccupò minimamente di ciò, anzi quella visuale gli allietava la vista e la mente. Sorseggiò ancora ciò che rimase nella bottiglia di birra, fino a finirla e poi la appoggiò sul tavolino di fronte al divano, tornando così a rivolgere la sua attenzione verso Lady Drake.
    "Che intendo fare? Beh... Un qualsiasi altro uomo in queste situazioni, approfittando del fatto che ha in casa una bella donna come te, con le tette al vento, ti sarebbe sicuramente saltata addosso. Io non sono così squallido. Però, non posso ignorare il fatto che... Un panorama del genere mi stia facendo ribollire il sangue." Aggiunse, scambiando il suo sguardo prima con quello della donna e poi col suo seno, era un continuo guardare una cosa e poi l'altra. Non poteva sottrarsi alla sua natura di uomo, sebbene cercasse di imporsi dei valori. Sperava che Lady Drake capisse ciò che lui stesse provando in quel momento. Istintivamente, Duncan si sarebbe avvicinato lentamente a lei, allungando la mano destra per posarla sulla parte alta dello schienale del divano, come a voler coprire lo spazio che c'era fra lui e la donna. Il respiro si sarebbe fatto più pesante, più desideroso, anche se cercava di non essere troppo aggressivo nei suoi confronti. La mano sinistra, facendo finta di non accorgersene, si sarebbe posata sulla coscia sinistra di Lady Drake, una pressione leggera, sapeva che in quella zona era ferita e non voleva provocarle ulteriore dolore. I suoi occhi avrebbero continuato a scambiare occhiate allo sguardo di lei e al suo seno.
    "Quando dissi che mi sarei preso cura di te... Ero sincero. Ammesso che tu sia disposta a ricevere le mie cure." Avrebbe concluso, ponendo il suo viso a pochi centimetri da quello di Lady Drake, guardandola fissa negli occhi, come a farle capire che le sue parole erano vere, non c'erano prese in giro, il desiderio di gustarsi quel premio era così elevato che sarebbe stato insensato mentirle.
     
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