Svago alla romana

x samurai_girl

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. samurai_girl
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    I due erano seduti sul divanetto, vicinissimi. Mec continuava a sentire la presenza dell'orecchino di lui che l'attirava in qualche modo, ma ora era qualcosa sullo sfondo, come un suono basso e continuo. Lui le sfiorava le gambe con delicatezza ma senza pudore. Le disse di avere due anni meno di lei e le chiese cosa provava a essere corteggiata da lui.

    Beh sai...non mi sono mai fatta grossi problemi per l'età di un uomo...se mi piace non mi interessa se è più gradande o più piccolo di me. Certo sono due cose molto diverse, uno con qualche anno in più può contare sull'esperienza, mentre un giovanotto dalla sua ha il vigore...

    Si portò un dito sul labbro inferiore, guardò all'insù e arricciò le sopracciglia come se fosse concentrara sul quel dilemma.

    ...mmmmhhhh...sinceramente non saprei cosa scegliere tra le due...vigore o esperienza? Il meglio sarebbe avere tutte e due queste qualità, ma credo sia praticamente impossibile...certo, nessun uomo ammetterebbe mai di avere solo una delle due, e scommetto che anche tu stai per dire la stessa cosa!

    Lo guardò con aria di sfida senza mai arretrare davanti alle sue mani che le accarezzavano la pelle. Di contro però lei restava immobile, apparentemente indifferente ai suoi gesti. Preferiva provocarlo con le parole per ora...
     
    .
  2.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Appaio per un po', scompaio per molto...

    Group
    Senior
    Posts
    11,689
    Location
    A me lo chiedi?

    Status
    OFFLINE
    Come poteva mettere in dubbio le parole che Mec pronunciò in merito alla differenza fra un uomo più adulto rispetto ad un giovane? Brian poteva vantare del vigore giovanile, certo, ma non era a corto di esperienze. Grazie al potere dell'orecchino, ebbe modo di passare piacevoli momenti con diverse ragazze, sia in America che all'estero, proprio come contava di fare in quel momento mentre era a Roma. Chiaro che una donna cercava sia il vigore che l'esperienza e fu proprio la frecciatina che lei lanciò allo studente universitario, come se stesse "canzonando" il classico orgoglio maschile che poteva rivelarsi veritiero come poteva anche essere tutto fumo e niente arrosto. Brian era in un certo senso abituato a questa psicologia che osava dubitare delle sue capacità ed appariva per lo più come una sfida che, nelle precedenti occasioni, vinceva sempre. Chissà se anche con Mec potesse avere quel successo che avrebbe confermato la sua capacità nel saper soddisfare una ragazza.
    "Se adesso ti dicessi ciò, non starei facendo altro che mettere le mani avanti. Preferisco rispondere con le azioni a questo genere di quesiti." Rispose il biondo, fissando deciso negli occhi lei, proprio per avvalorare anche con il suo atteggiamento quel pensiero. In fin dei conti, mostrare coi fatti come stavano realmente le cose, era la prova del nove ideale per dare una chiara risposta al dubbio di Mec. Nell'esatto momento in cui pronunciò tali parole, ciò che percorreva la pelle liscia delle sue gambe non furono solo gli sfuggenti polpastrelli delle dita di Brian, ma fu tutta la mano destra che pressò leggermente sulla superficie della coscia della ragazza, partendo dal ginocchio e salendo pian piano, verso il basso ventre di lei. Brian faceva questo, sempre mantenendo il suo sguardo fisso su quello della persona in sua compagnia, confermando ancora una volta quali fossero le sue intenzioni. Sperava dunque che Mec volesse accogliere la dimostrazione con le azioni di ciò che lui sapesse fare sulle donne.
     
    .
  3. samurai_girl
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Mec sorrise alla risposta del ragazzo. La sua era stata un'affermazione provocatorie e un po' a trabocchetto, il ragazzo ne uscì bene anche se in modo prevedibile.
    Lui cercò subito di far seguire i fatti alle parole avanzando con la sua mano lungo la cosci della meccanica, in direzione dei suoi pantaloncini. Lei prese la l'occasione al volo e cambiò posizione. Prima aveva le gambe accavallate, che non permettevano alla mano di raggiungere la parte più intima del suo corpo, ora invece era tornata con le gambe affiancate e le allargò leggermente premendo la su coscia su quella del ragazzo seduto vicino a lei. L'invito era palese ma allo stesso tempo anche facilmente negabile. Mec voleva spianagli la strada verso il suo corpo, ma voleva anche che fosse lui a prendere l'iniziativa e non avrebbe mancato di provocarlo fino all'ultimo per far salire ancora di più la sua passione.

    ...certo, dicono tutti così, ma sarò io a giudicare se possiedi almeno una delle due qualità...o chissà, magari anche tutte e due...

    In realtà Mec non aveva dubbi, il ragazzo era evidentemente vigoroso e qualcosa in lei le suggeriva che doveva aver avuto parecchie donne in passato. Però voleva che lui desse il meglio di se quella sera, se doveva lasciarsi tutto alle spalle e lasciarsi andare, come sembrava suggerirle lo strano orecchino da cui non riusciva a distogliere lo sguardo, voleva almeno che ne valesse la pena sul serio
     
    .
  4.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Appaio per un po', scompaio per molto...

    Group
    Senior
    Posts
    11,689
    Location
    A me lo chiedi?

    Status
    OFFLINE
    Tra dire il fare c'è di mezzo il mare, o così dicono. Dunque non restava altro da fare per Brian di dimostrare che le azioni potevano superare il mare che le ostacolavano dalle sue parole ed unire i due fattori, in modo da convincere pienamente Mec che lui poteva soddisfarla. Fortunatamente, la ragazza non mise in difficoltà l'americano ma cercò di agevolarlo nel mostrarle di cos'era capace, perché cambiò posizione, non aveva più le gambe accavallate ma bensì affiancate, permettendo pertanto che la mano di Brian, posata sulla sua coscia destra potesse scorgere nuovi punti del corpo di lei. Era un invito palese, oltre che accentuato dalle sue parole, che comunque erano un'altra provocazione diretta al ragazzo, che non venne scoraggiato, piuttosto fu un incoraggiamento a mettersi in discussione mettendo in pratica le sue capacità. Avrebbe potuto soffermarsi solo sulla gamba, ma ciò che gli premeva di più era, con delicatezza, andare dritto al sodo e quegli shorts potevano risultare scomodi per la riuscita della cosa. Brian perciò fece scivolare la mano sopra l'indumento e non appena arrivò al bottone centrale, lo sbottonò delicatamente, per poi concentrarsi sulla zip, facendola scivolare piano, così che poté già intravedere la biancheria intima al di sotto di quei pantaloncini.
    "Magari non subito però..." Si ricredette il biondo che stava per scavare con le dita oltre il tessuto della ragazza. Mosse nuovamente la mano, ma stavolta salì, accarezzando l'addome piatto e liscio di lei, sporcato qua e là da qualche macchia comunque irrilevante per lui ed arrivò a premere a mano piena uno dei due seni di Mec, il sinistro, circondandolo con le dita e facendo una pressione modesta col palmo sulla forma tondeggiante che il meccanico possedeva. Al tatto, era un seno morbido e sodo allo stesso tempo, non scostò il reggiseno rosso che si ritrovava, ma volle gustare quelle curve ancora coperte. Nel fare ciò, avvicinò il busto al corpo di lei, così come anche il viso molto vicino a quello della ragazza, guardando di tanto in tanto ciò che faceva sul suo corpo, ma difficilmente scostando completamente lo sguardo dagli occhi di Mec.
    "Probabilmente un giovane, ti avrebbe subito aggredita lì sotto. Ma per quello c'è tempo..." Sussurrò quelle parole Brian sull'orecchio destro della ragazza e dipinse sul volto un sorriso malizioso, come ad indicare che già quell'azione denotava un certo autocontrollo che il ragazzo possedeva. Certo, non voleva lasciarla impassibile ed era consapevole che l'eccitazione in lui stava crescendo, seppur riuscisse a dosarla nel giusto modo. Perciò, con la mano sinistra afferrò la mano destra di lei e l'accompagnò in modo che potesse posarla in mezzo alle gambe di Brian e potesse sentire il suo pacco cominciare a delinearsi al di sotto dei suoi pantaloni. Poteva essere un modo per far capire a Mec che non era insensibile alla sensualità che lei possedeva, anzi. Però non aveva poi tutta questa fretta di assalire i punti più nevralgici del suo corpo e consumare subito la passione che almeno in lui stava crescendo, chissà se anche lei stava cominciando a provare qualche forte emozione in tutto ciò.
     
    .
  5. samurai_girl
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Lui le sbottonò i pantaloncini, ma poi allontanò le sue dita con studiata lentezza, dirigendole verso uno dei suoi seni. Il tocco fu delicato ma deciso, come quello di un uomo che vuole essere rispettoso ma che allo stesso tempo desidera godere a pieno del corpo della sua donna. Non soddisfatto prese la mano di Mec e l'avvicinò al suo pene che, senza ombra di dubbio, stava iniziando a reagire.
    Quell'ultima mossa non piacque molto alla meccanica, non le piaceva essere guidata in quel modo ambiguo: o lui la lasciava libera di agire a suo piacimento o la guidava fino in fondo. Le mezze misure non facevano per lei quella sera. Assecondando però il gioco dello studente allungò il dito indice della mano e con la sola punta toccò l'intimità del ragazzo, partendo dal punto più basso e risalendo su piano piano. Così facendo percorse tutta la lunghezza del suo pene e lo trovò di dimensioni ragguardevoli e già abbastanza eccitato.

    Vedo che siamo svegli qua sotto...si vede che il seno che mi stai strapazzando è di tuo gradimento...

    Finito di percorrere la virilità del ragazzo Mec ritirò il dito e si lasciò andare all'indietro appoggiandosi allo schienale. Chiuse gli occhi e allontanò il suo volto dal ragazzo, ma sulla faccia le comparve un espressione di beatitidine, come se si stesse godendo il suo tocco sul seno.
     
    .
  6.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Appaio per un po', scompaio per molto...

    Group
    Senior
    Posts
    11,689
    Location
    A me lo chiedi?

    Status
    OFFLINE
    A poco a poco, sembrava che non ci fosse più bisogno di influenzare ulteriormente Mec con il potere dell'orecchino, perché Brian stava ottenendo il pieno controllo della situazione e voleva continuare su quell'andazzo. Sussultò appena quando sentì la mano della meccanica toccargli il pene ancora coperto dai pantaloni, bramava che quella mano femminile andasse direttamente sul membro scoperto, ma c'era ancora tempo, poteva gestire al meglio il tutto. Effettivamente, il seno non troppo prosperoso ma nemmeno piccolo di lei fece eccitare sufficientemente il ragazzo che se lo stava gustando a mano piena premendolo con la giusta pressione per constatarne l'abbondanza e la morbidezza. Già se lo immaginava nudo, che sballottava qua e là mentre lui la penetrava vigorosamente per farle sentire quanto ne voleva di lei, quanto voleva godere del suo corpo snello e formoso. Più che essere inebriata la ragazza dallo studente, era il biondo che lentamente stava per essere inebriato di Mec e senza ricorrere a poteri particolari come fece lui su di lei. La vide stendersi con la schiena sullo schienale del divanetto, esponendosi completamente alla mercé dell'americano che, mantenendo la mano destra sul seno sinistro di lei, allungò nel contempo la sinistra, andando a circuirle il fianco destro, accarezzandole la pelle esposta, come se quella superficie fosse ancora più piacevole da toccare delle sue curve.
    "Certo che... Per essere un meccanico, hai davvero un corpo fantastico. Una pelle liscia, fresca e morbida da toccare. Se non avessi quelle macchie qua e là, ti leccherei tutta. Ma non importa, mi accontento di toccarti ed ho appena cominciato." Commentò il ragazzo che ghignò divertito, sottolineando con un'enfasi più profonda e calda le ultime parole pronunciate, evidenziando quanto comunque desiderasse la ragazza nel suo insieme. Salendo con la mano sinistra, andò ad afferrare anche il seno destro di Mec e non appena entrambe le mani furono su quelle forme, tirò di prepotenza verso il basso il reggiseno rosso che si ritrovava, scoprendo quelle curve, con dei capezzoli rosei e già piuttosto turgidi. Stette un paio di secondi contati ad osservarli compiaciuto della visione, era una misura perfetta, né troppo grosse né troppo piccole. In quel frangente, si passò la lingua sul labbro superiore, pronto a voler fiondarsi con la bocca su uno dei due seni e così fece, andando ad aggredire il seno destro, posando le labbra in modo da coprire completamente il capezzolo e con la lingua picchiettandolo in tutte le direzioni mentre aspirava leggermente, tipo ventosa su quella soffice forma. La pressione di entrambe le mani su quelle curve divenne maggiore, cercando di sfogare tutto il suo desiderio in quel tocco e facendo sentire a Mec quanto lui stesse godendo di lei e del suo corpo. Di tanto in tanto, Brian alzava lo sguardo per osservare le espressioni facciali della ragazza, cercando di capire se il suo agire stesse dando piacere anche a lei, perché gli importava anche quello, che la meccanica si eccitasse per la cura che lo studente stava avendo delle sue parti intime.
     
    .
  7. samurai_girl
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Lui portò entrambe le mani sui suoi seni, le abbassò il reggiseno e iniziò a palparla con foga. Le mani furono presto raggiunte anche dalle sue labbra che iniziarono a giocare in modo molto provocante con i suoi capezzoli.
    Mec si lasciò andare all'indietro, appoggiata allo schienale del divano, portò entrambe le mani sulla testa del ragazzo e le intrecciò ai suoi capelli. Lo stringeva a se con passione tirandogli quasi i capelli mentre dalla bocca le sfuggiva qualche gemito di piacere. Lui ogni tanto alzava lo sguardo per cercare i suoi occhi che però erano sempre attratti dall'orecchio che luccicava e risplendeva in modo ipnotico. Mec si rese conto che avrebbe potuto passare tranquillamente l'eternità in quella posizione, mollemente adagiata su un divano a fissare quello strano oggetto mentre un ragazzo carino giocava con il suo seno nudo. Era in uno stato di beatitudine con non provava più da molto tempo. Si era come dimenticata di tutti i suoi problemi e del pericolo, molto concreto, dell'apparizione del fantasma di Leo. Era completamente persa nella luce dell'orecchino e nell'eccitazione che lui le stava donando. Non aveva più volontà, non aveva più desideri, non aveva più paure o freni. L'unica cosa che agognava era perdersi sempre di più in quel piacere e lasciarsi andare nel mare di luce inebriante dell'orechino.
    Gemeva leggermente, ansimando, e più geneva più stringeva al suo seno lantesta del ragazzo, quasi non volesse più lasciarlo andare. Voleva parlare, voleva dire qualcosa, ma non ne fu capace.
     
    .
  8.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Appaio per un po', scompaio per molto...

    Group
    Senior
    Posts
    11,689
    Location
    A me lo chiedi?

    Status
    OFFLINE
    Con uno sguardo scrutatore, Brian cercava di cogliere le espressioni facciali di Mec ogni qualvolta stuzzicava più del dovuto quel seno morbido e ben messo che la ragazza possedeva, che gli stava davvero piacendo, difficilmente avrebbe voluto scostarsi da lì. La vedeva contorcersi, anche se non si scomponeva molto, aveva un'espressione d'estasi e di totale piacere, accompagnato da gemiti che partivano ogni secondo praticamente e con la presa della sue mani sulla chioma bionda dello studente, a confermare quanto a lei piacesse ciò che l'americano le stava facendo. Era una soddisfazione dietro l'altra e anche se non era frutto di una fatica per la conquista grazie alle proprie capacità, ma era dovuto alla forte influenza del suo orecchino, a Brian la cosa non importava molto. Voleva godere e provare appagamento sessuale con una come Mec, perché era una tipa dal corpo invitante ed attraente, non si poteva dire lo stesso del carattere perché non la conosceva proprio, non si scambiarono argomenti profondi e personali in quel breve tempo che si videro e finirono su quel divanetto nel privè della discoteca. Lo studente non era uno a cui piaceva perdersi tanto in chiacchiere, voleva godersi i momenti erotici con una donna, non quelli sentimentali. Più la sentiva gemere, più aumentava le poppate con la bocca e anche la pressione delle mani su entrambi i seni. Sentiva fra le sue gambe che il pene stava iniziando a pretendere il corpo di Mec, ma se avesse dato ascolto al suo istinto animalesco, si sarebbe perso il piacere di un lungo ed appagante preliminare come quello che si stava concedendo con la ragazza. Continuare a stimolare lo stesso punto, comunque, a lungo andare avrebbe fatto perdere un po' il climax creatosi e perciò Brian decise che doveva cambiare zona. Mantenendo entrambe le mani sul seno di lei, scivolò con il busto e quindi con la testa lentamente verso il basso, non posando la lingua sul ventre della meccanica, leggermente sporco probabilmente di olio o comunque dovuto al lavoro che faceva, ma concesse lo stesso delle sensazioni stimolanti a Mec, soffiando il suo alito contro la pelle dell'addome di lei mentre si spostava col capo, fino a che non raggiunse il mezzo delle sue gambe, con le mutandine che si potevano vedere poiché in precedenza le sbottonò gli shorts dando l'impressione che le volesse aggredire fin da subito l'intimità. Ma a Brian piaceva provocare e anche in quel momento lo voleva fare. Pertanto, si avvicinò con la bocca al tessuto della ragazza, con il suo sesso ancora coperto per l'appunto da quell'indumento intimo. All'inizio ci soffiò sopra come fece con l'addome e poi ci posò le labbra, baciando le mutandine proprio all'altezza delle labbra vaginali della meccanica, come a voler farle pregustare il momento in cui quelle labbra si sarebbero unite a quelle dello studente. Sempre in quel modo, Brian buttò l'occhio verso il viso di Mec, per cercare di scorgere nuovamente altre espressioni facciali di lei, volendo capire come avrebbe reagito a quell'inedita stimolazione.
     
    .
  9. samurai_girl
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Lui la stava provocando in modo delicato, raffinato ma molto efficace. Evidentemente quel ragazzino ci sapeva fare. Mec non aveva nessuna intenzione di interromperlo, anzi, con le mani accompagnò gli spostamenti della sua testa.
    Quando lui iniziò a dedicarsi alla sua intimità sollevò leggermente la schiena per far scivolare lungo le braccia il giubbutto, poi alzò i finchi per far scorrere gli shorts verso le ginocchia in modo da liberare completamente i suoi slip e aprire il campo al Brian. Con un sorriso beato constatò che aveva ancora tutti i vestiti adesso, ma solo gli slip erano ancora al loro posto: giubboto e shorts erano calati e il reggiseno era ammassato inutilmente sotto i suoi seni scoperti.
    Chissà per quanto ancora gli slip avrebbero resistito al loro posto.

    Ehi belloccio... così non vale però...anche tu ti devi togliere qualche vestito...

    Prese una ciocca dei capelli di Brian e la tirò in su per allontanarlo momentaneamente dal suo inguine. Lo fissò negli occhi.

    Non so come hai fatto ma mi hai messo addosso una gran voglia di scopare!

    Poi lo lasciò andare per ributtarsi all'indietro sullo schienale e lasciare che lui proseguisse il suo lavoro.

    Qualcosa non andava, una vocina nella testa di Mec le urlava che se da anni non si abbandonava più così al sesso occasionale un motivo ci doveva essere...solo che in quel momento non riusciva proprio a ricordarlo.
     
    .
  10.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Appaio per un po', scompaio per molto...

    Group
    Senior
    Posts
    11,689
    Location
    A me lo chiedi?

    Status
    OFFLINE
    Già appoggiando la bocca sulle mutandine di Mec, Brian poté sentire un forte odore femminile, qualcosa che forse un somelier con la mente lucida e con dei gusti raffinati non avrebbe mai apprezzato, ma il contesto era completamente diverso e la mente dello studente non era del tutto lucida, anzi. Sebbene stesse giostrandola la situazione, la voglia in lui cresceva di godere di quella ragazza e del suo corpo, per quanto unto dal lavoro era pur sempre un bel corpo e che traspariva femminilità che al biondo faceva sicuramente piacere. Inalava quell'odore che gli annebbiava ancora di più il cervello e nel contempo cominciava anche a gustare il nettare che lentamente Mec secerneva, nonostante appunto dovette fare ciò attraverso il tessuto. Ma faceva tutto parte di un piano ben ponderato da Brian che voleva rendere la sua partner impaziente e con un'eccitazione difficile da controllare. Di fatto, lei stessa, interrompendo per un attimo il ragazzo, ammise che aveva una voglia assurda di fare sesso e lui ghignò soddisfatto per questa rivelazione.
    "Non preoccuparti... I miei vestiti non dureranno ancora molto." Rispose con un filo di voce l'americano che fece l'occhiolino alla ragazza e poi riabbassò la testa riportandosi al livello dell'intimità di lei. Ma prima di procedere ancora col lavoro di bocca, spostò entrambe le mani e le posò sui bordi delle mutandine della meccanica, sfilando il tessuto lentamente e scoprendo a poco a poco quel fiore che alla vista appariva roseo, fresco ed altamente invitante. Il biondo si leccò le labbra, pregustandosi il momento in cui avrebbe aggredito direttamente quel sesso e così fece, non facendola aspettare più di tanto. Quando le mutandine si portarono all'altezza delle ginocchia della ragazza, Brian andò all'assalto della vagina di Mec baciandola e colpendola su quelle carnose labbra con la lingua, su e giù partendo prima con colpetti veloci e ripetuti e poi passò ad un movimento più lento ma più completo, partendo dal basso ed andando verso l'alto, fino a raggiungerle il clitoride, già abbastanza turgido e ben visibile. Quando arrivò a quel punto, lo picchiettò da destra a sinistra e lanciò un'altra occhiata verso di lei, cercando di scorgere ogni sua smorfia di piacere durante quel trattamento diretto alla sua intimità. Sentiva l'odore ed il sapore molto più intensamente in quel momento, com'era ovvio e cominciò a raccogliere i primi umori che la ragazza buttava fuori da quel sesso, gustandosi quel nettare come fosse una fonte d'acqua fresca in una giornata calda. Con le mani, dopo aver spostato a sufficienza le mutandine di Mec, risalì lentamente, accarezzandole le cosce, godendosi al tatto la freschezza e la morbidezza di quella pelle, fino a che non si fermò ai suoi fianchi, tenendo salda la presa in modo da lavorare per bene con la bocca sulla sua vagina.
    "Mmm... Meglio di una torta al cioccolato!" Disse interrompendo per un secondo il sesso orale ed esprimendo così il suo apprezzamento per il fiore della meccanica. Immaginava avesse un buon sapore e leccargliela in quel modo gli diede una conferma. Chissà se con quel lavoro, Brian sarebbe riuscito a farla venire o se ci voleva molto più che una semplice lingua per farle raggiungere l'apice del piacere.
     
    .
  11. samurai_girl
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Il ragazzino si dimostrò abile e determinato. Sapeva cosa fare e ci si dedicò con cura e dedizione. Abbassò gli slip di Mec e si gettò con la faccia tra le sue cosce iniziando a lavorare con le labbra e con la lingua. Di solito gli uomini erano sbrigativi in questa fase, sperando di soddisfare in fretta la donna per passare alla fase successiva. Brian invece era calmo e meticoloso, andando a cercare ogni modo per provocare e dare piacere alla meccanica. Lei lo lasciò fare, chiuse gli occhi e si abbandonò totalmente sul divano. Con una mano stringeva ancora i capelli del ragazzo ma la sua presa era debole. Brian doveva sicuramente percepire quanto il suo lavoretto stesse facendo godere la ragazza, la sua intimità rispondeva con fremiti, calore e umidità sempre crescenti. Mec quasi non sentì i suoi commenti, era troppo persa per ragionare e ascoltare. Qualsiasi donna avrebbe voluto lasciarsi andare totalmente ma Mec era diversa dalle altre donne, per carattere e per storia. Con un sforzo titanico sollevò la testa, vide nuovamente l'orecchio brillare e, come se non riuscisse più a trattenersi disse:

    Dai, adesso scopami...scopami...

    Poi si lasciò cadere di nuovo all'indietro. Era sdraiata scomposta sul divanetto di un privè con tutti i vestiti addosso ma nel posto sbagliato e supplicava uno sconosciuto di scoparla. Mec sapeva che non poteva andare bene, c'era qualcosa di sbagliato, stava facendo un errore, ma era troppo stanca ed eccitata per pensarci su.
     
    .
  12.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Appaio per un po', scompaio per molto...

    Group
    Senior
    Posts
    11,689
    Location
    A me lo chiedi?

    Status
    OFFLINE
    La lingua di Brian si strusciava con molta passione e brama sulla vagina di Mec che sentiva contrarsi ad ogni colpo più intenso e pressante contro le labbra carnose e contro il clitoride che era oramai abbastanza turgido da farsi sentire e soprattutto vedere. Col passare del tempo, gli umori aumentavano e l'odore che quel fiore emanava stava riempiendo la mente dello studente che rischiava di perdere totalmente la lucidità ed affrettare il tutto senza godersi ogni minimo istante. Fra l'altro, ad incitarlo a passare subito al dunque era la ragazza stessa, che ebbe giusto il fiato per implorarlo di fare sesso con lei, probabilmente aveva raggiunto un livello di eccitazione tale che se il biondo non l'avesse soddisfatta a dovere, lei forse sarebbe impazzita. Prendendo atto di ciò, Brian sentì comunque che il suo membro premeva sotto i suoi pantaloni, dunque non c'era nemmeno bisogno di farsi stimolare dalla meccanica, ma lo stesso non voleva correre. Si fermò pertanto dal praticare su di lei il sesso orale e si alzò in piedi, osservandola in quella posa ed in quello stato osceno, di una persona persa ed inebriata dal piacere. Afferrò il maglioncino e se lo tolse di dosso, per poi fare la stessa cosa con la camicetta, sbottonandosela. Poi passò ai pantaloni, abbassandoseli del tutto, assieme ai boxer, rimanendo così completamente nudo, come Mec voleva che accadesse al ragazzo.
    "Hai visto? Non ho più vestiti addosso." Disse, con un ghigno malizioso e provocatorio, mentre si avvicinava nuovamente alla ragazza, pronto a fondere i loro sessi finalmente, come lei desiderava, ma anche come lui stesso voleva. Però dentro di sé sapeva che avesse subito consumato il momento, forse non avrebbe ottenuto la piena soddisfazione di godere di una ragazza e anche di farla godere. Doveva farsi desiderare ancora un po' prima di raggiungere il momento più importante dell'amplesso. Afferrò Mec per le cosce, alzandole il bacino e portando la sua intimità all'altezza del suo pene eretto e non appena i due sessi furono uno di fronte all'altro, Brian avvicinò la verga contro quel fiore, dando l'impressione che stesse per penetrarla, ma non fu così. La cappella iniziò a scivolare sulle labbra vaginali della ragazza, così che lo studente prese a muoversi su e giù muovendo anche il basso ventre per simulare le spinte, sfregando il suo membro contro i bordi carnosi del sesso della meccanica. L'asta scorreva piuttosto fluida, a motivo del precedente lavoro di bocca del biondo e anche degli umori già presenti in quella zona.
    "Pensavi davvero che ti avrei scopata subito? Ti sbagli mia cara. Se vuoi davvero che io ti scopi, dovrai impazzire e supplicarmi perché io lo faccia. Non siamo animali, siamo persone che provano emozioni ed io non voglio bruciarmi tutto subito. Anche perché te per me non hai fatto nulla finora, ho fatto tutto io." Commentò, assumendo un'espressione quasi maniacale, di uno spietato dominatore che voleva far capire alla sua partner come stavano in realtà le cose. Brian voleva assolutamente fare sesso con lei, ma l'erotismo andava gustato fino in fondo, non bisognava accelerare i tempi, ogni cosa andava fatta con i ritmi ed i modi giusti. In attesa di una risposta soddisfacente, lo studente prese a muoversi più velocemente, sfregando con più intensità il suo pene contro la vagina di Mec, andando con le sue cosce a sbattere contro il sedere della ragazza ogni qual volta raggiungeva il punto più alto. Voleva che lei arrivasse al punto che preferiva essere penetrata piuttosto che respirare o avere qualsiasi altro naturale desiderio. Capiva che la meccanica evidentemente voleva essere frettolosa a motivo dell'influenza del suo orecchino, ma Brian si divertiva a far impazzire le sue partner in quei contesti.
     
    .
  13. samurai_girl
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Lui iniziò un gioco terribile, terribile ed estremamente eccitante. Quando finalmente Mec lo vide avanzare nudo verso di lei, con il pene eretto e pronto, strinse con le mani i cuscini del divano e allargò le gambe pronta ad accoglierlo dentro di se. Lui invece iniziò a strofinare la sua verga sul suo sesso prendendosi quasi gioco di lei e del suo desiderio.
    Mec fu sconvolta dall'emozione, era eccitata e quegli sfregamenti non fecero altro che farla aumentare ancora di più, allo stesso tempo però era frustrata in modo quasi doloroso dal fatto di non poter dare pieno sfogo al suo piacere con un rapporto completo.
    Tra i gemiti e i sospiri ormai impossibili da trattenere guardò il ragazzo quasi con rabbia e disperazione

    No..aaahhh...bastaaaahhh....bastaaaardo...non ce la faccioooooaaahh..scopami...scooami cazzo ti prego...mi fai impazzire così...mi fai morire...

    Intanto il bacino di Mec si agitava in modo convulso, non assecondava i movimenti del ragazzo, anzi ci andava contro nel vano e quasi ridicolo tentativo di farsi penetrare da lui. Era la vagina di Mec che cercava la punta del suo pene e cercava di catturarla.
    Dai...che cazzo fai... non resisto... mi devi scopare...SUBITO!

    Mec urlò, non era in se, nemmeno la sua voce era più la stessa, sembrava una pazza in preda all'isteria. Non le era mai capitata una cosa simile. Tutti gli avvertimenti del suo cervello erano stati vani e ormai nulla la tratteneva più. La lunga astinenza, l'autocontrollo che si era imposta e la disciplina che tentava di darsi erano state spazzate via dal desiderio e dall'effetto determinante dell'orecchino.
     
    .
  14.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Appaio per un po', scompaio per molto...

    Group
    Senior
    Posts
    11,689
    Location
    A me lo chiedi?

    Status
    OFFLINE
    Facendo quel giochetto provocante, Brian comunque sentiva che il suo pene raggiungeva a poco a poco l'erezione completa, come se bastasse che le labbra vaginali di Mec ed i liquidi che essa perdeva da lì fossero serviti per farlo stimolare a sufficienza. Ma in realtà quello era solo un contorno a tutta la situazione che stava stuzzicando lo studente. Sorrise divertito quando vide la ragazza impazzire, in preda all'impazienza, non riuscendo più a controllare i gemiti, vedendo il suo corpo che ricercava ansiosamente quella verga non sincronizzando i movimenti con quelli di lui ma aspettando ansiosamente che quel membro entrasse in lei. Oltretutto, le sue parole erano così marcate, gridate per la disperazione che stava provando nel voler a tutti i costi fare sesso con Brian. Il biondo si sarebbe voluto fare una risata come se la farebbe un antagonista di un film sapendo di avere il controllo della situazione, ma non lo fece, sarebbe stato troppo frustrante per lei e anche troppo stupido. Ma sorrideva con divertimento, gli piaceva ridurre in quel modo coloro che venivano influenzate da lui e dal potere dell'orecchino. Aveva già visto scene simili, ma ogni volta era sempre soddisfacente. Ad un tratto si fermò, allontanando il pene dall'intimità di lei, ma fece qualcosa che forse la ragazza non si sarebbe mai aspettata. Protendendo il busto in avanti, Brian afferrò velocemente ed aggressivamente il collo di Mec, avvicinando anche la faccia, non stringendo la mano sul collo, ma bloccandola e guardandola dritta negli occhi.
    "NON DEVI ORDINARMI DI SCOPARTI!! NON TI PERMETTERE MAI PIU', CAPITO???" Gridò, cambiando completamente espressione, passando da un sorriso compiaciuto ad un volto che trasudava dominio ed aggressività. Se era lui il padrone in quel frangente, non voleva affatto che la ragazza gli dicesse cosa doveva fare. Per un paio di secondi si mantenne fermo con la mano sul collo di lei, stringendo leggermente la presa in modo da renderle difficile respirare. Poi spostò il pollice della mano destra e lo posò sul labbro inferiore della meccanica.
    "Quella non era affatto una supplica. Le suppliche si fanno con le lacrime agli occhi ed io non vedo lacrime. Probabilmente non desideri così tanto il mio cazzo. Se lo vuoi dentro di te, devi implorarmi come fa una schiava col suo padrone. Solo allora otterrai la tua ricompensa." Aggiunse, calmandosi ma rimanendo deciso in modo che Mec capisse che doveva assumere un atteggiamento più desideroso nei confronti di Brian. La fissava negli occhi, scrutava il suo sguardo e voleva che raggiungesse il punto di non ritorno, dove con tutto il cuore chiedeva d'essere penetrata. Non era un violento, ma gli piaceva di tanto in tanto imporsi in quel modo, usando anche maniere un po' rudi con le ragazze. Era in attesa di una supplica sincera ed era convinto che la meccanica potesse calarsi perfettamente nella parte.
     
    .
  15. samurai_girl
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Alle grda disperate di Mec il ragazzo si protese in avanti le strinse il collo fin quasi a soffocarla e le urlò in faccia. Lui era il padrone, Mec la sua serva, doveva dimostrarsi umili e arrendevole e lui allora l'avrebbe accontentata.
    Probabilmente il biondo aveva frainteso le parole e gli atteggiamenti di Mec, o aveva sottovalutato il potere del suo orecchino su una ragazza complicata come la meccanica.
    Quando finì di parlare allentò un po' la prese per permetterle di rispondere. Mec lo guardò fisso, raccolse tutta la saliva che aveva in bocca, ed era un bel po' vista l'eccitazione, e sputò tutto sul viso dello studente.

    che cazzo vuoi stronzo!? Chiudi quella stupida bocca da bamboccio viziato e scopami prima che la bacchetta ti torni molla!

    Parlava ancora fuori di se, come se fosse ignara di tutto e tutti. In quel momento per lei Brian era solo un corpo attacccato a un cazzo e lei voleva che quel cazzo la scopasse. Nulla più esisteva nel mondo al di fuori del suo desiderio di essere penetrata. Non aveva paura di Brian, essere picchiata o anche uccisa era sempre meglio che restare li insoddisfatta. Non fece nulla per liberarsi, restò li sotto di lui a sfidarlo con lo sguardo.
     
    .
39 replies since 4/2/2017, 17:56   532 views
  Share  
.
Top