Casa di Sona

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    L'entusiasmo di Alexy era contagioso, Gil si ritrovò a ridacchiare colmo d'entusiasmo appena la ragazza si sciolse totalmente persa nel piacere sulla carne di Sona, entusiasta di ricevere finalmente un trattamento degno di essere chiamato tale. Lacrime, grida, dolore, ma allo stesso tempo la carne si contorceva, il seno tremava e la sua voce si distorceva in uno spasmo perverso inimitabile, ecco cosa intendeva il suo maestro: il punto perfetto in cui piacere e dolore diventano una cosa sola! Meraviglioso, la forza della coda si perse del tutto diventando una preda totale della presa di Gil, più un collare adesso che non un'estensione del corpo di Alexy, era semplicemente la coda con cui il suo "padrone" la tirava a sé, e continuava a muovere quella mano in maniera sempre più frenetica per strapparle ogni singolo spasmo. Riusciva a sentire chiaramente la carne di Alexy al culmine, non avrebbe resistito ancora e quel sentimento si sarebbe ritorto contro Sona, disperatamente bisognosa del suo apice. Gil decise che non ci sarebbe mai stato un momento migliore di quello.
    E' il momento! Veniamo insieme! Questo mondo è fantastico! Ahahahahaha!
    Scoppiò in una selvaggia risata mentre il suo corpo, il suo membro e il suo pugno iniziavano a muoversi ancora più forti di prima, e l'unica che riuscì a sedare quel grido folle fu Alexy che prima leccandogli le labbra in maniera animalesca e poi cercando il suo bacio, portò Gil sopra di lei e di conseguenza sopra di loro, schiacciandole entrambe verso il basso privandole di ogni possibilità di fuga. L'orgasmo di Alexy sarebbe combaciato con quello di Gil che pulsando come non mai direttamente nell'utero di Sona avrebbe fatto sentire alla ragazza ogni singolo spasmo della sua perversione, allargandola e preparandola alla venuta del suo seme. Lo sperma di Gil l'avrebbe invasa del tutto in pochi fiotti, riempiendo completamente la sua profonda intimità ed iniziando a traboccare. Ma la verga del non morto era semplicemente troppo grande, al punto che ostruiva ogni possibile passaggio e costringeva quindi il seme a trattenersi dentro di lei. Caldissimo e molto più denso del normale, quella sostanza miracolosa avrebbe iniziato a gonfiare il ventre della ragazza fino a che anche lo stomaco di Sona avrebbe toccato il tavolino come i suoi seni, a quel punto la pressione sarebbe stata troppa e finalmente l'intimità prese a traboccare, cedendo alla supremazia del cazzo di Gil che non smise di venire un solo istante. Durante l'orgasmo, il ragazzo continuò a baciare selvaggiamente Alexy spalancando il pugno dentro il suo corpo, cercando di tirarle fuori ogni goccia di piacere e liquidi femminili, portandola al culmine. E solamente quando l'avrebbe sentita affievolirsi si sarebbe liberato dal bacio, parlando direttamente a Sona che stava ancora godendo del suo abbondante e interminabile orgasmo. Ogni singola pulsazione, era un fiotto che si riversava dentro di lei, gonfiando il membro gradualmente ogni volta che il seme lo attraversava, come una perversa pompa del piacere.
    La senti Sona? E' il mio seme che invade il tuo corpo... ti sto ingravidando... porterai la mia carne... sei felice?
    Ovviamente però, ingordo com'era, Gil non si sarebbe mai accontentato di quello e volgendo lo sguardo verso Alexy, le concesse un perverso sorriso.
    E tu? Vuoi restare fuori dalla festa? Ce n'è anche per te se vuoi...
    Ovviamente le avrebbe concesso altri perversi movimenti del pugno dentro la sua intimità, roteandolo lentamente, come a cercare di spingerla verso una risposta affermativa...
     
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    Sona urlo con la sua voce serafina, divenuta perversa e disperata quasi, venendo appena sentì il seme di Gil inondarla. Gli occhi della donna divennero immediatamente stanchi, completamente esausti, era stata sottoposta a troppo stress fisico e psicologico e sembrava quasi sul punto di svenire. La bocca di Sona era completamente aperta, lasciandosi uscire mugolii e parole quando il suo respiro glielo permetteva.
    Shi! Shono felice, tanto felice..
    Non sembrava più nemmeno la Sona innocente di quando Gil l’aveva conosciuta, rimaneva l’inguaribile buona che era, certo, ma la perversione ormai l’aveva contaminata, non sarebbe più riuscita a tornare indietro. Il ventre le faceva male, da quanto era grosso, mentre percepiva il seme uscire, straripare addirittura, fuori dalla sua intimità. L’intero corpo della donna tremò visibilmente, non era semplicemente in grado di fermarsi. Alexy, al contrario, era più che felice di sentire quella presenza sopra il suo corpo, quella di una persona che non le lasciava la possibilità di scappare. Probabilmente, proprio perché era anche lei in calore e desiderava un uomo che la possedesse in quel modo. Pure il corpo di Alexy si fece un poco pesante, ma solo momentaneamente, visto che si riprese in fretta. Gil, lentamente, prese a muovere il pugno dentro di lei. Alexy soffocò dei gemiti di piacere, mugugnando. Sorrise, guardando Gil direttamente negli occhi. Ormai, quelli di Alexy, avevano raggiunto una colorazione unica di rosso, profonda e lucente, indicando il suo stato emotivo, quello di essere completamente persa in quel piacere.
    Nooo, non voglio rimanere incinta ♡~ Hihi. Mi piacciono le feste, mi chiedo perché non mi hai invitato sin da subito.
    In un primo momento la tonalità della voce di Alexy fu parecchio innocente, chiaramente falsata, per poi tornare bassa e provocante, come al suo solito insomma. La ragazza, dunque, a quel punto, avrebbe di nuovo avvicinato Gil a lei, per baciarlo, mordergli di nuovo le labbra e anzi, farle quasi sanguinare se si fosse lasciato baciare. Alexy, poi, ridacchio soddisfatta, mai in vita sua le era capitato di provare un piacere così enorme in maniera continuata. Avrebbe tentato di spostarsi, così da non gravare troppo sulla schiena di Sona, che sembrava decisamente provata. Sempre nel mentre, avrebbe cercato di tenere vicino al suo collo la testa di Gil, così che lei poteva facilmente sussurrargli all'orecchio.
    Ho una proposta, saresti interessato? Non voglio escludere Sona...
    La musicista, per fortuna o sfortuna, non la sentì. Se Gil le sarebbe sembrato interessato, avrebbe ridacchiato, portando poi la voce a una tonalità più bassa possibile.
    Uno di quei giocattoli col dildo doppio, lei sotto di me e tu davanti. Scommetto che hai questi giocattoli qui dentro.
    Se Gil l’ascoltava, dunque, e lasciava il suo corpo, Alexy avrebbe girato Sona, così che questa rimanesse col viso rivolto verso l’alto. Sempre nel mentre, l’alto dildo così rimaneva dentro il suo sedere, continuando a stimorla fino allo sfinimento. Non sembrava più in grado di continuare… Peccato, Alexy lo era. Se Gil l’avesse ascoltata e le avesse porto uno di quei dildi che sembravano cazzi sia all’inizio che alla fine, l’avrebbe prima puntato dentro l’intimità di Sona, cercando di fermare così il seme che aveva pacatamente cominciato a uscire e facendo poi entrare dentro il suo sedere l’altra parte, dopo essersi ovviamente messa sopra il bacino di Sona. Le gambe di Alexy sarebbero state piegate ai suoi lati, così che entrambi i suoi buchi, di cui uno occupato dal dildo, sarebbero stati esposti. Le braccia sarebbero alla destra di Sona, così che Gil poteva avere accesso a entrambi seni delle ragazze. Enormi. Sona guardava spaventata sia Gil che Alexy, non capendo.
    Cosa.. cosa volete fare?
    Era più che chiaro, cosa voleva Alexy, visto che con la mano sinistra poi andò ad aprire le labbra della sua intimità, leccandosi le labbra più che famelica e desiderosa di cazzo.

    Spero non ti dispiace se ho osato XD Mi era venuta l'ispirazione e non sono riuscita a fermarmi.
     
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    Quelle due le teneva letteralmente in pugno, Alexy forse più letteralmente di Sona, ma entrambe erano schiave di quel piacere. Sona aveva completamente perso ogni volontà di opporsi e sarebbe stata estremamente felice di accettare ogni goccia del suo seme a costo di venire ingravidata mille volte pur di non metterci sopra la parola fine. Alexy però, ancora gli resisteva per qualche motivo, forse il non morto non ci era andato abbastanza pesante con lei? Figurarsi se Gil accettava un no come risposta, nessuno poteva rifiutarsi di stare al suo gioco, che Alexy lo volesse o meno, ma fortunatamente per la volpina ebbe la saggia idea di attirare l'attenzione verso tutt'altro, distraendo il non morto dal suo proposito di ingravidare anche lei. Lo baciò e gli diede un perverso suggerimento, qualcosa che lo portò a ridacchiare come se fosse stato ubriaco per quella perversa esperienza, e senza dire nulla si allontanò momentaneamente dalle due ragazze, preparandosi a fare la sua parte. Afferrò il genere di dildo che Alexy aveva suggerito, ma forse era molto più grande di quanto la ragazza di aspettasse, dato che in quanto a dimensioni superava tranquillamente quelle di un braccio. Per fortuna Sona era completamente dilatata e il cazzo di Gil non era da meno, quindi quel giocattolo l'avrebbe presa senza troppi complimenti, riempiendole entrambi i buchi ed impedendo l'uscita dello sperma dal suo interno, condannandola a sentirlo mischiarsi dentro di lei per tutto il tempo. Gil si piazzò dietro di loro, spingendo Alexy verso il basso in modo che col suo bacino spingesse il dildo infilato nei buchi di Sona, così che per lei non ci sarebbe stato un attimo di tregua, mentre lui invece si gustava gli orifizi di Alexy, pronti per essere spalancati e riempiti a dovere per l'ennesima volta.
    Non mi stancherò mai... penso che vi terrò qui per sempre...
    Commentò ridacchiando malefico, per poi portare la punta del suo cazzo tra le grandi labbra di Alexy, mentre le dita si avvicinavano invece al suo ano, iniziando a spargere tutto il liquido femminile che aveva accumulato prima, usandolo come lubrificante. Pensava forse che l'avrebbe lasciata impunita dopo la risposta di prima? No, Gil aveva ancora l'intenzione di ignorare la sua richiesta, voleva farla sua esattamente come stava facendo con Sona e per questo la penetrò senza esitazione, infilando quanta più carne possibile dentro di lei e spingendola verso il basso così da non ignorare Sona. Alexy avrebbe sentito la sua intimità venire invasa da quella verga mostruosa, caldissima ed enorme, pulsò dentro di lei fino a raggiungere le porte dell'utero, spingendo così forte da sembrare un ariete da sfondamento. A quel punto frantumò qualsiasi forma di resistenza, piazzando la punta di quel cazzo bollente nella sua più profonda intimità, mentre il suo culo subiva un destino affine, penetrandola il più possibile fino a far sparire la mano dentro la corolla di carne. In un primo momento la mano aveva una forma a becco, così da entrare più facilmente, ma quando finalmente riuscì a possederla, si strinse in un saldissimo e spigoloso pugno che prese a pulsare esattamente come il cazzo di Gil, approfittando della morbidezza di quegli orifizi per spingere Alexy verso il piacere massimo.
    Com'è adesso, ragazze? State godendo? Vi piace farvi scopare così da uno zombie immortale? Ditemelo avanti! Non siate timide!
     
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    Alexy, sentendosi spingere giù, lasciò che Gil facesse quel che voleva, gemendo poi di sorpresa quando il dildo non entrò dentro il suo di sedere, ma dentro quello di Sona, facendo dunque compagnia all’altro dildo, allargando ancora di più il sedere della musicista, che spalancò gli occhi mentre il piacere e il dolore si mescolavano insieme, dandole un mix incredibile che la fece godere immensamente. Si morse le labbra, fino a farle sanguinare, Sona, con le lacrime che scivolavano lungo le guance. Il dildo poi, quello creato da Alexy, continuava a vibrare senza sosta. Sona stava lentamente impazzendo, non aveva mai provato tutto quel piacere in vita sua, la lingua della donna uscì fuori dalla bocca, mentre gli occhi si ribaltavano completamente. Le braccia completamente in avanti e con la saliva che usciva senza sosta dalla sua bocca, incapace pure di fare una cosa basilare come deglutire. La saliva cominciò a scendere lungo la guancia, mentre versi soffocati di piacere lasciavano la bocca della donna. Sona, ormai, non stava più pensando. Il suo scopo era compiacere Gil, voleva dargli piace e provare piacere.
    Siii
    Alexy, nel mentre, venne a contatto con il cazzo di Gil, che la fece letteralmente boccheggiare dal desiderio, prima che questo la penetrasse del tutto. L’urlo di piacere fu ben chiaro, mentre gli occhi di Alexy guardavano il soffitto senza realmente vederlo. Percepì il cazzo del ragazzo entrare dentro di lei, superare le barriere del suo utero e fermarsi al suo interno. Un caldo insopportabile, quasi, cominciò a pervadere Alexy, dovuto al calore che comunque non scompariva fino a quando non rimaneva gravida. Un caldo che fece perdere il controllo, completamente, ad Alexy. Sentì la mano di Gil entrare dentro il suo sedere, così come aveva fatto nella sua intimità, facendole ancora di più spalancare gli occhi, mentre le lacrime cominciavano a formarsi ai lati dei suoi occhi. Mantenendosi alzata con la mano destra, con la sinistra sarebbe andata a prendere il volto di Gil, per avvicinarlo a lei e baciarlo con passione travolgente, quasi. Gli avrebbe mordicchiato le labbra, gli avrebbe invaso la bocca con violenza, facendo scontrare lingue e labbra, prima di abbassare la testa vicino al suo collo, dopo averlo tirato ancora di più contro di lei, abbassando il braccio lungo lo sterno e afferrando la carne del ragazzo, la pelle o comunque cercando di dare quella stretta non dissimile a quella di un'abbraccio, tirandolo verso di lei. Se ci fosse riuscita, gli avrebbe morso con estrema violenza il lato sinistro del collo. Ci avrebbe messo quanta più forza possibile, tutta la sua forza possibile, così da lacerare la pelle e far uscire il sangue, abbastanza forte per sporcare di sangue il suo mento e le sue guance. Alexy era completamente abbandonata alla sua natura animale, voleva più violenza possibile e, sopratutto, voleva sfogare tutta la violenza dovuto allo stress dello “non scopare” per troppo tempo.
    Sei... buonissimo...
    Avrebbe detto, quasi senza pensarci, mentre lasciava che la sua gola producesse ringhi naturali, animali e selvaggi, simili a quelli di un cane quasi. Nel mentre, però, se Alexy riusciva nel suo intento, Sona avrebbe visto cosa accadeva, spalancando gli occhi spaventata da quel comportamento così selvaggio, innaturale secondo lei.

    Scusami >-< ho scritto come meglio potevo, ma sto un poco male XD Domani/questo pomeriggio ricontrollo il post e lo sistemo


    Edited by White Raven - 25/3/2017, 11:05
     
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    Oramai era troppo tardi per tornare indietro, troppo tardi per fermarsi, per questo qualsiasi fosse l'espressione e l'umore di Sona in quel momento né il non morto né la volpe l'avrebbero assecondata, troppo persi nel piacere, troppo disperatamente bisognosi di arrivare al culmine. Culmine che arrivò rapidamente ma fu tutt'altro che rapido ed intenso, fu invece una lunghissima sessione che avrebbe riempito il ventre di Alexy in barba a ciò che aveva detto al non morto. A Gil non importava minimamente del suo desiderio, voleva solo svuotarsi le palle e se la ingravidava nel mentre tanto meglio. Iniziò tutto col morso bestiale di Alexy, un morso così uro e incontaminato che Gil ebbe uno spasmo chiarissimo sia con la voce che col corpo, che lo fece tremare tanto vistosamente da trasferire quel tremolio anche alla carne sotto di lui, al tavolo e tutto il resto della stanza. Fu un tremare così forte che tutta la carne dentro la volpina avrebbe iniziato ad esplodere vistosamente, accompagnata da un seme così caldo e denso che sembrava poterle rivestire completamente se non di più. Era uno sperma assolutamente unico, dal colorito nero ed incredibilmente caldo, come se fosse stato magma incandescente. La sua consistenza molto più compatta e solida del normale avrebbe fatto sentire Alexy come se stesse esplodendo del suo seme, ogni genere di protezione sarebbe esplosa lasciando spazio solo all'invasivo piacere del ragazzo... e quello non era che l'inizio. Venne copiosamente, tantissimo e, mentre veniva il suo collo grondava di sangue, sangue che gradualmente divenne nero come la sostanza che stava uscendo dal suo cazzo, scivolando sul suo corpo e su quello delle ragazze. In pochissimi istanti la carne inferiore di Alexy e Sona sarebbe stata riempita completamente di quella melma nera che avrebbe impedito loro di opporsi, così calda e densa da tenere incollate dentro di loro ogni strumento che stavano usando per il piacere, e nel mentre anche Gil si gonfiava di quella perversione, assumendo fattezze diverse...
    Abbiamo appena iniziato... Supererò ogni barriera del piacere!
    Mentre parlava, i suoi occhi diventavano rossi, il suo corpo si gonfiava e cambiava in un colorito nero, mentre il suo cazzo e qualsiasi cosa fosse finita nelle due ragazze veniva contaminata da quella bollente melma nera, trasformata in prolungamenti del corpo di Gil, cosa che avrebbe sicuramente fatto molto piacere a Sona. Sembrava quasi che il potere del ragazzo stesse corrompendo gli strumenti creati da Alexy per piegarli al proprio volere e alla propria perversione. In pochi istanti, al posto del corpo giovane di Gil c'era invece un vero e proprio massiccio demonio che incrementò di moltissimo le dimensioni delle sue estremità e del vibratore infilato negli orifizi di Sona, spingendo quindi il piacere verso limiti del dolore inimmaginabili, ma che lasciavano spazio solo a lussuria per quanto intensamente le loro carni venivano martoriate. Sona avrebbe iniziato a sentire le due estremità del vibratore pulsare come cazzi enormi e caldissimi, che fecero scivolare dentro di lei altra preziosa melma nera, come se non fosse soddisfatto e volesse ingravidarla ancora e ancora, lo stesso valeva per Alexy. Non stavano più facendo sesso con un essere umano, ma con un demonio che avrebbe continuato a scoparle e venire fino a che non sarebbero svenute. La terra trema, i ventri si gonfiano e diventano roventi... Gil non si sarebbe fermato fino a che non le avrebbe viste boccheggiare...
     
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    Alexy non voleva tornare indietro, mai e poi mai. Forse solo Sona, spaventata da tutto il piacere e il dolore che provava, voleva farlo. Poi, Alexy, era stata ironica sul rimanere incinta, non le importava veramente, lei voleva solo venire. Quello che praticamente voleva pure Gil. Dopo aver morso il ragazzo, per un attimo Alexy pensò di aver esagerato, invece percepì come l’orgasmo di Gil stesse diventando più copioso, più… goduto, insomma. Lei, poi, non riuscì a fare altro che accompagnare il suo orgasmo con il proprio. Il solo sentire la sua energia, enorme, che faceva tremare il suo corpo, il tavolo e la stanza faceva capire ad Alexy che Gil era più forte di quel che pensava. Lo sguardo della ragazza si portò al soffitto, mentre lasciava che l’orgasmo rendesse la sua mente bianca, che la faceva tremare a sua volta. Stessa cosa, però, sarebbe capitata pure a Sona, che percepì i giocattoli dentro di lei venire.
    Cosa?! Aaaaaarhg <3
    La voce di Sona si distorse, mentre lo sguardo della musicista si ribaltava. Il suo corpo sobbalzò più volte, mentre l’orgasmo la portava quasi alla follia. Ma non solo lei, sarebbe stata portata a quel punto. Infatti, pure Alexy che, dopo aver abbassato lo sguardo aveva notato il cambiamento del ragazzo, venne di nuovo. Semplicemente, veniva, senza sosta. Incapace di fermarsi, voleva continuare, per tanto tempo, sempre e per sempre, ma il suo corpo aveva raggiunto il limite. Il seme dentro il suo ventre l’aveva fatta gonfiare, molto, raggiungendo facilmente il pancione che normalmente una donna incinta di otto mesi aveva. Avrebbe urlato, con una voce distorta dal piacere assurdo che la dominava, poi semplicemente non riuscì più a reggersi, cadendo indietro e sul corpo di Sona, che sobbalzò un’altra volta. Tenendo ovviamente le mani intorno al collo di Gil, avrebbe cercato insomma di farlo cadere sopra di lei e Sona in quel modo. Le orecchie della volpe erano completamente abbassate, mentre un tenero rossore era sulle guance della ragazza. Normalmente sarebbe stata una visione tenera, peccato che la lingua di fuori, gli occhi ribaltati e la saliva rendeva il tutto estremamente più perverso. Piano, l’urlo di Alexy andò ad affievolirsi, semplicemente sentire tutta quella carica energetica era troppa per lei, infatti gli occhi della ragazza andarono a chiudersi, con un sorriso perverso sulle labbra, il suo respiro poco dopo sarebbe stato pesante, segno che era svenuta per il troppo piacere. Nel mentre, però, Sona sembrava ancora resistere. Sentire quella cosa entrarle dentro, la rese più “attenta”, più sveglia. E, anche se non lo sapeva lei, così come Alexy e Gil, la pillola che aveva assunto stava facendo ancora il suo effetto, tenendola sveglia e lo avrebbe fatto per un po’, fino a quando il suo corpo non avrebbe sopportato una fatica simile a quella di Alexy. Lo sguardo di Sona era spaventato, eppure le sue gambe non potevano far altro che portarsi dietro quelle di Gil, implorandolo con gli occhi di scoparla, nonostante lei ne avesse paura.
    Gil? C-cosa ti succede?
    Avrebbe chiesto, intimorita, quando Alexy finalmente tolse la sua testa dalla visuale di Sona, permettendole di vedere dunque il fisico cambiato del ragazzo, cercando di allungare la mano verso il viso del non-morto, preoccupata. Sona, nonostante fosse diventata schiava di Gil, nonostante lei stessa voleva diventare di Gil, rimaneva comunque l’inguaribile buona. La sua domanda, poi, era anche fuori luogo, visto che comunque lo chiese con un tono di voce molto preoccupato, anche se ovviamente deviato dal piacere che provava.
     
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    Alexy ne uscì letteralmente distrutta, finalmente Gil era riuscito a farle abbassare quelle deliziose orecchie, e non nascose la soddisfazione sfoggiando un ghigno malefico incredibilmente compiaciuto. La cosa però, sembrava aver terrorizzato non poco Sona che, nonostante il piacere provato, appariva scossa e quasi diffidente nei confronti del nuovo aspetto del suo adorato padrone. Anche questo compiacque non poco Gil, che mostrò un ghigno semplicemente mostruoso.
    Ehehehehehe... Che c'è dolcezza, hai paura? Questa è solo la nuova forma che ha assunto il piacere che sto per darti. Lo vedi questo? Questo è il cazzo che ti farà impazzire dal piacere... e non potrai più farne a meno...
    Indicò chiaramente la sua verga con quella voce maligna che sembrava risuonare come molti altri diabolici suoni nell'oscurità. Quella mazza era enorme, molto più grande di prima, probabilmente era quanto un braccio di Sona se non di più, un cazzo del genere era semplicemente sovrumano e fino ad un istante prima Gil lo aveva spinto nella carne di Alexy fino a farla svenire. Sona faceva bene ad essere intimorita.
    Non devi temere... presto ti renderai conto che questo è un netto miglioramento...
    Troppo concentrato nella sua superba volontà di essere superiore, Gil non diede peso al tocco di Sona o al suo tono preoccupato, lui sentiva solamente potere e voleva goderne fino ad esserne consumato. afferrò dunque le gambe di Sona per sollevarle e portarla vicinissima a sé, il suo enorme cazzo finì sul ventre della ragazza, percorrendole tutto lo stomaco e il petto, infilandosi tra i suoi seni viste quelle dimensioni esagerate. Sona lo avrebbe quindi sentito sulla sua carne, caldissimo e pulsante, mentre Gil la usava in pratica come una bambolina di carne, deciso ad andare fino in fondo.
    Non distrarti... lo vuoi non è così? Voglio condividere questa cosa con te... voglio donarti il piacere massimo che posso raggiungere! Devi solo chiedermelo ancora... dimmi che vuoi il seme che ti ha ingravidato...
    Il risultato sarebbe stato qualcosa di estremo e perverso, ma oramai era tardi per tornare indietro...
     
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    Sona, semplicemente, era spaventata da Gil. Ma ne era pure attratta, inoltre la sua indole le diceva di non separarsi, che poteva aiutarlo a stare bene. Ora che Alexy non la influenzava più, non la sovrastava, Sona si poteva lasciare andare, assecondare il suo carattere benevolo. Appena, poi, Gil parlò del cazzo nuovo, Sona non riuscì a fare a meno di guardare e i suoi occhi, vedendolo, si fecero affamati. Lo desiderava, lo voleva. Ma aveva paura. Una tremenda paura. Alexy, nel mentre, scivolò di lato, cadendo per terra. La ragazza non si svegliò nonostante la caduta, Gil l’aveva proprio stesa.
    Ecco… io…
    La voce della donna era spaventata, ma lo sguardo non riusciva a togliersi dal corpo di Gil. Lo osservava, lo mangiava con gli occhi, lo desiderava. Appena il cazzo di Gil si sarebbe infilato tra i seni di Sona, questa avrebbe fatto un gemito soffocato, tendendosi. Le guance tremendamente rosse, gli occhi lucidi che lacrimavano, Sona pareva sul punto di piangere, di nuovo.
    Ho paura ma ti voglio comunque, voglio il tuo cazzo.
    Come gli aveva detto all’inizio, lei non desiderava dei giocattoli e quelli che aveva nel corpo, per quanto le dessero piacere, non erano dei veri cazzi. Lo sguardo di Sona, implorante, si sarebbe posto sul viso di Gil, su quel demone che la sovrastava. L’odore dello sperma, degli umori e del sesso mandavano la mente di Sona ad un punto dove questo la implorava a non ragionare più, desiderando solo continuare fino a svenire. Avrebbe tentato di raggiungere con una mano il cazzo sopra di lei, accarezzandolo piano e, se ci fosse riuscita, espandendo ancora di più il suo odore.
    Voglio che vieni ancora dentro di me!
    Avrebbe esclamato nuovamente, raccogliendo il seme sopra di quello e portandosela alla bocca. Le dita della mano destra sarebbero sparite nella bocca di Sona, arrossata e con le labbra piene. L’altra mano, invece, sarebbe andata vicino a la dove l’aveva morso Alexy. Lo sguardo della musicista era preoccupato, eccitato ma sopratutto, estremamente sottomesso.
    Non ti ha fatto male?
    Avrebbe sussurrato con voce dolce, se ci fosse riuscita, mentre il seme di Gil che aveva ingoiato innescava un secondo effetto in Sona. Se il ragazzo aspettava ancora un po’, avrebbe visto come la donna si avrebbe inarcato la schiena, offrendo il suo seno enorme. Gli occhi, però, persero la loro lucentezza, diventando quasi vuoti. Ma erano comunque di Sona, quindi i sentimenti buoni di lei erano ancora presenti. Probabilmente, la pillola aveva qualche altro effetto che Alexy non aveva comunicato, lasciando dunque la “sorpresa” a Gil.

    Edited by White Raven - 4/4/2017, 11:49
     
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    La paura di Sona, che normalmente avrebbe intenerito chiunque, non faceva altro che eccitare Gil immensamente, portandolo a desiderare di concretizzare quei timori così da gustarsi ogni sua più piccola reazione. Nonostante tutto però, il buon cuore di Sona le impediva di tirarsi indietro, quasi come se quella forma mostruosa non fosse abbastanza perfino per lei. Era davvero una stupida ingenua... ma era affamata di piacere e Gil non l'avrebbe privata proprio di questo. La sua richiesta stava per essere accolta, il ragazzo era pronto a darsi da fare, ma proprio quando stava per iniziare Sona si portò le mani sul volto, leccando il prezioso sperma del suo amante e innescando una reazione senza precedenti, curiosa ma che non distolse Gil dal suo scopo reale.
    Oh... bene, le sorprese non sono finite... scopriamo allora cosa succede!
    Colmo d'entusiasmo, Gil si sarebbe fatto indietro col bacino e tenendo Sona tra e mani per poterla manipolare senza il minimo problema, portò la sua enorme e pulsante cappella davanti alle grandi labbra di Sona. Era decisamente troppo per lei, o per qualsiasi essere umano, ma questo non avrebbe fermato Gil. Iniziò a spingere facendo molta forza, nel mentre la ragazza avrebbe potuto sentire quella mazza enorme e pulsante vibrare tra le sue grandi labbra, accendendole il piacere di quella fessura e perfino del suo clitoride. Lentamente, il mix tra la forza del bacino di Gil e le gambe della ragazza tirate con immane violenza dal mostro che la stava scopando, permisero a Gil di entrare gradualmente dentro di lei, centimetro dopo centimetro, riempiendola così tanto da rendere evidente la presenza del suo membro poiché risaltava sotto la carne della ragazza. La visione strappò una risata maligna sul volto del ragazzo che continuò a penetrarla col fiato che diventava sempre più pesante e impaziente. Non voleva fermarsi. Raggiunse l'entrata del suo utero fin troppo facilmente ma non si fermò, continuò a spingere fino a spaccarla in due per poi continuare ad entrare, trasformando Sona nel suo personalissimo onahole, il suo strumento di piacere di carne che avrebbe ottenuto tutto il piacere che poteva concederle un mostro come Gil. Che sorprese celava l'effetto secondario della pillola di Alexy? Gil non vedeva l'ora di scoprirlo, ma nel mentre si sarebbe gustato tutte le reazioni di Sona mentre il cazzo di Gil la riempiva del tutto, fino a farlo scomparire completamente dentro di lei.
     
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    Resistenze? Nessuna. Il corpo di Sona sembrava che si era completamente arreso a quello di Gil, si allargava quando glielo chiedeva, quando si imponeva, così come allo stesso modo si stringeva. Gil avrebbe fatto più fatica del solito nell’entrare dentro il corpo di Sona, prendendo così ancora, troppo, più piacere dal corpo di lei. La strettezza di quelle carni era maggiore pure a quelle di Alexy.
    G-giiil...!
    La voce della donna sembrava distorta, mentre si alzava e abbassava ripetutamente sul tavolo, come se avesse le convulsioni. Di dolore? Di piacere? Entrambe. Sona non capiva più quel che stava provando. Tutto quel dolore, tutto quel piacere che le dava quell'enorme cazzo, era più di quanto riusciva a sopportare. Distesa sul tavolo, con i capelli in una massa scompigliata in giro, Sona non riusciva più a parlare. Esclamava solo il nome del non-morto, mentre la saliva usciva dalla sua bocca in grande quantità. Gli occhi della giovane si ribaltavano, risultando quasi bianchi. Quando Gil sarebbe arrivato alla profondità massima al momento raggiungibile, avrebbe sentito l’urlo disumano di Sona librarsi in aria, di piacere, mentre le carni intorno a lui si stringevano di nuovo, mentre veniva. Un orgasmo estremamente potente, accompagnato dall’urlo di Sona che fece tremare un poco la stanza. Un acuto estremamente alto, che avrebbe svegliato persino i morti. Ci sarebbero stati dei attimi di Silenzio da parte della ragazza, poi svariati gorgoglii da parte sua. Se Gil provava a spingere, ancora, dentro il corpo di Sona avrebbe notato che non v’era più il limite. Nessun limite. Sembrava quasi che l’utero, la vagina, si allargassero per permettergli di entrare completamente dentro il corpo della musicista, spostando i vari organi della donna. In più, ogni dolore che Gil provava a infliggere a Sona, era tradotto in un urlo di piacere e di dolore insieme.
    Io-Pauraaaa… Gil!
    Avrebbe cercato di comunicare Sona, mentre il suo corpo tremava per quella stessa paura, le lacrime scivolavano lungo il viso della donna, era completamente terrorizzata. Il suo corpo si stava modificando per Gil, seguendolo in quella piacevole, perversa, tortura. Alexy era stata parecchio crudele, con quella pillola. Il seno di Sona, poi, sembrava chiedere attenzioni da quanto i capezzoli si erano inturgiditi e, probabilmente, facevano pure male. Lo sguardo della donna, ad un certo punto, si sarebbe puntato verso i propri capezzoli e poi verso Gil, lo sguardo terrorizzato, in preda al dolore ma pure a un piacere malsano.
     
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    Una persona normale avrebbe dovuto avere pietà per Sona a quel punto, forzata verso un destino decisamente crudele e forse estremamente oscuro, ma era oramai condannata a soddisfare ogni capriccio di Gil e quelle lacrime non lo facevano desistere minimamente, anzi...
    Fantastico... fantastico! Me ne servirebbero molte di più di queste pillole! AHAHAHAHAHAHA!
    Gil non ci vedeva il minimo lato negativo, ora poteva affondare nella carne di Sona completamente, facendo schioccare i loro bacini come un perverso tamburo che avrebbe aggiunto ulteriori orti al già provato fisico della ragazza, scosse di perversione così forte che avrebbero fatto sobbalzare il suo seno verso l'alto, come se non rispondesse più della gravità, rendendolo facile vittima della lingua biforcuta di Gil, mostruosamente deformata dalla sua attuale forma. Sembrava una sorta di grosso tentacolo che si divideva in due che senza esitazione andò a cercare i capezzoli della ragazza col preciso scopo di poterli penetrare: quella carne era così soffice che poteva raggiungere quel risultato anche senza la minima ferita, e nel mentre Gil si sarebbe goduto la carne deformata dalla pillola di Alexy, penetrandola fino in fondo col suo cazzo enorme, godendosi un'esperienza mai provata prima. Iniziò a muoversi sempre più forte, lasciando che la verga enorme e pulsante si trasformasse in un vero e proprio catalizzatore del piacere. L'avrebbe fatta venire ancora e ancora, tutte le volte necessarie, strappandole le forze e la volontà di opporsi. Poi, percepito il culmine promesso e tanto desiderato, Gil decise di suggellare la tanto agognata gravidanza con un orgasmo estremamente esagerato: penetrò completamente dentro di lei, quasi ruggendo nella sua nuova forma, per poi iniziare a schizzare caldissimo seme, come un vulcano in eruzione. Il suo seme in quello stato era estremamente più denso e caldo del normale, nonché abbondante: tutta la carne di Sona sarebbe stata deformata da quell'orgasmo esagerato e a causa delle dimensioni del suo membro non lasciò il minimo spiraglio alla sua amante per perdere neanche una goccia, quindi il ventre di Sona crebbe a dismisura, neanche fosse gravida già da mesi interi. Il ragazzo avrebbe continuato a venire per diverso tempo, ridendo soddisfatto e completamente perso nell'estasi della perversione, fino a che non l'avrebbe lasciata andare, facendola cadere sul tavolino e allentando leggermente la presa del suo enorme cazzo, che per via delle dimensioni rimase comunque leggermente dentro di lei, poco più sotto della punta. Adesso si che poteva dirsi soddisfatto, e lentamente la sua forma iniziò a tornare quella del classico ragazzino zombie dalla forza sovrumana.
    Questa è stata una delle migliori scopate della mia vita...
     
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    Ogni spinta di Gil corrispondeva a un tremore sempre più forte, da parte di Sona, con la mente ormai completamente abbandonata. Ogni poche spinte corrispondeva a un orgasmo. Il piacere, il dolore che Gil le offriva la stavano velocemente rompendo, portandola però a desiderarne di più. La stimolazione dei capezzoli, alla fine, la portò a venire a ogni minimo tocco di Gil, a ogni minimo sfregamento dentro di lei. Gli occhi della donna si rivoltarono completamente, mentre dalla bocca usciva una gran quantità di saliva, incapace pure di fare una cosa basilare come deglutire. Quando finalmente pure Gil venne, il respiro di Sona si bloccò per parecchi secondi dopo aver ispirato, prima di riprendere lentamente, quando gli occhi di questa si chiusero, dopo aver urlato.
    Ti adoro, Gil!
    Il non morto, dunque, si sarebbe ritrovato davanti il corpo completamente esausto di Sona, svenuto, mentre ai suoi piedi vi era Alexy, pure lei completamente svenuta. Il sole, fuori, era appena sorto. Alexy, quando si risvegliò, si ritrovò in una gabbia. La cosa non la sorprese più di tanto, visto che ormai aveva capito che tipo era Gil. Avrebbe tentato in un primo momento di forzare la gabbia con le sue mani, con la sua forza, prima di creare diversi oggetti per provare a scassinare la gabbia. E ci sarebbe riuscita, bene o male, con uno degli oggetti da lei creati. Soddisfatta del suo lavoro, uscì dalla gabbia, non senza prima aver lasciato dentro un messaggio per Gil. Vicino al biglietto vi sarebbe stato un piccolo sacchettino.
    È stato cattivo da parte tua rinchiudermi dentro una gabbia! Per questo invece di un sacchetto, come avevo promesso, ti lascio solo poche pillole. Se ne vuoi altre, devi venire qui. Intanto divertiti con quelle che ti ho dato.
    V’era l’indirizzo e il nome di un ospedale fuori Londra, la dove Alexy lavorava. Alla fine della frase, v’era un cuoricino e una faccina felice, con la lingua di fuori e un occhio chiuso. Gil, dunque, una volta tornato la dov’era la gabbia, al posto di Alexy vi sarebbe stato il messaggio. Dentro al sacchetto, come aveva detto nel messaggio, v’erano solo due pillole.

    CITAZIONE
    Role conclusa!
     
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