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.Cia ghignò divertita quando Recundis puntualizzò che avrebbero comperato solo ciò che piaceva ad entrambi e che comunque non aveva un budget illimitato. Era riuscita in un certo senso a preoccuparlo sulla quantità che gli avrebbe potuto far spendere. Era sempre divertente mettere la strizza agli uomini per delle futilità di quel tipo. Il suo divertimento comunque durò poco per via della notizia sugli oggetti a base di draghi. A quanto pare non era uno scherzo di pessimo gusto, ed era vero. C'erano persone che osavano trafugare le loro carcasse per venderci roba di lusso. Quella notizia non fece che infiammarla di altra rabbia profonda. Per un attimo il pensiero andò a Raizex: e se avessero provato a fargli del male per rubare le sue scaglie o le sue ghiandole? Dopotutto era un drago molto raro, ed era anche un esemplare davvero bello. Non poteva permettere una cosa del genere. Aveva giurato a se stessa di proteggere lui ed Axew. Doveva assolutamente scoprire chi ci fosse dietro quel bieco mercato. Non interruppe difatti Recundis e lo ascoltò. Non era così impulsiva come sembrava, sapeva che andare lì e fare casino non avrebbe giovato a nulla. Per quel motivo si ritrovò a guardare Recundis sempre più storto.
Per chi mi hai preso? Anche se ho una faccia da bambina sono una professoressa io, non scordarlo! affermò nervosa. Incrociò le braccia al petto impaziente di conoscere il posto dove quei bastardi facevano certe cose, ma sapeva che la fretta e la furia non avrebbero portato a nulla. Doveva solo calmarsi e con il ciclo addosso non era affatto facile.
Senti, ti giuro che non darò di matto, ma io devo scoprire chi negozia quella roba. Ho un drago che sto crescendo, cerca di capirmi. Ne morirei se mi ritrovassi il mio amoruccio impagliato al mercato nero. affermò per poi abbassare lo sguardo e osservare il proprio abbigliamento casual. Perché proprio quel giorno aveva deciso di vestirsi in modo normale?
Ok per prima cosa, non posso presentarmi conciata così, sembro una studentessa da quattro soldi, devo sembrare una signora e devo essere più credibile come ricca sfondata no? Andiamo a cercare un vestito adatto! affermò per poi afferrare la cravatta di Recundis e tirarlo con sé verso uno dei primi negozi di abbigliamento che trovò. Cercò fra i vari vestiti sempre più impaziente e nervosa. Tirò fuori un vestito elegantissimo nero, si fiondò subito nel camerino dove si cambiò d'abito frettolosamente, ignorando le commesse. Lo indossò senza tanto trasporto, come se fosse un compito noioso. Quando tuttavia fu pronta e si specchiò notò che stava molto bene vestita in quel modo e faceva la sua figura. Scostò la tenda portando una mano sul fianco cercando Recundis.
Che ne pensi? Ho un'aria più da riccona? chiese curiosa di sapere il suo parere.. -
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Recundis osservò la reazione di Cia ascoltandone attentamente le parole, sembrava essersela presa un po' per le sue parole, accusandolo di averla trattata come una bambina o qualcosa del genere... Tuttavia era normale pensare che non tutti erano abituati a fingersi altre persone o a volersi introdurre sotto mentite spoglie in un asta privata, ed adesso aveva aggiunto anche di essere una professoressa, davvero non sapeva nulla di lei, era un ottima idea cominciare a fare qualche domanda... Anche perché guardandola non avrebbe mai pensato che potesse essere una professoressa, limitandosi al suo aspetto ed a come l'aveva vista fino ad ora, immaginarla dietro una cattedra sembrava qualcosa di impossibile e improponibile.
-Dubito tu possa eliminare ogni eventuale pericolo che potrebbe in via del tutto ipotetica capitare al tuo drago, sarebbe un desiderio alquanto utopistico, anche se elimini questo giro d'affari qui a Roma ci sarò in altri posti o città e nel giro di qualche mese ricomparirebbe nuovamente anche qui con dei nuovi intermediari.-
Rispose subito con una risposta logica e priva di ogni attaccabilità, tuttavia era ben conscio di dover tenere in considerazione anche il lato emotivo della ragazza, sentiva di dover far qualcosa per proteggere il suo amico e proteggere nel suo piccolo quelle maestose creature che tanto sembrava adorare, quindi subito dopo senza darle il tempo di dire alcunché aggiunse:
-Ma capisco perfettamente le tue preoccupazioni quindi ti aiuterò volentieri, non ho nulla contro i draghi e non sono nel business della caccia di frodo e del collezionismo, recentemente ho anche fatto dei casini con un collezionista di ibridi, penso mi dia la caccia considerando quanti danni gli ho fatto.-
Spiegò tranquillamente ricordando uno dei tanti episodi successi ultimamente, uno di quelli che lo aveva portato a desiderare una giornata tranquilla in un centro commerciale ed in giro per la città con una bella ragazza.
-Vestiti, scarpe e gioielli. Tuttavia non serve correre, è alquanto improbabile che ci sia un asta proprio oggi, c'è ne sono poche all'anno, ed è un bene, così potremmo organizzarci.-
Disse mentre veniva praticamente trascinato dentro ad un negozio d'abbigliamento, a quel punto vedendo la sua foga e la sua determinazione non poté che sorridere ed attendere fuori dal camerino.
-Non sapevo fossi una professoressa, insegni alle superiori?-
Chiese mentre attendeva, gli sembrava una buona opportunità per saperne un po' di più su di lei, quindi perché non approfittarne? Poi la vide uscire dal camerino, le commesse era un po' stizzite dai suoi modi bruschi e poco cortesi, ma non poterono che restare attonite davanti al suo splendore.
-Intanto penso che sei uno splendore, e sì sembri anche abbastanza ricca. Ti direi di provare altri vestiti così mi gusterei una sfilata, ma penso che tu abbia in testa solo l'asta al momento quindi se sei soddisfatta pagherò ed andremo a comprare il resto che ci serve.-
Disse semplicemente senza staccarle gli occhi di dosso, il vampiro aveva le mani in tasca ed era in piedi davanti ad una poltroncina sita vicina ai camerini, se era decisa su questo vestito sarebbero mancate scarpe e gioielli, senza quelli sarebbe stata poco credibile.. -
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Cia era già abbastanza impaziente, in ansia e nervosa. Sapere che cerano dei branconieri proprio lì nella sua stessa città la faceva agitare. Non poteva starsene con le mani in mano e le parole di Recundis la stavano innervosendo e non poco. Gli si avvicinò con lo sguardo carico di furia, guardandolo dal basso ma carica e nervosa come non mai.
Senti, dal momento in cui ho preso in custodia Axew ho giurato che lo avrei accudito e protetto da ogni male, se ti aspetti che me ne stia con le mani in mano perché è difficile scovarli o sradicarli ti sbagli di grosso. Farò tutto ciò che è in mio potere per poterlo proteggere, lui e tutti gli altri draghi che avranno a che fare con me. Se quei bastardi si sistemeranno in altre città avrò ottenuto ciò che voglio. Devo pur cominciare da qualche parte. Quindi se hai intenzioni di aiutarmi vedi di essere sicuro di andare fino in fondo. fece per poi allontanarsi di nuovo da lui e rivolgersi verso la commessa sforzandosi di sorriderle, dicendole che avrebbe preso quell'abito. La commessa da stizzita e spazientita sembrò tornare sorridente.
Anche se non ci sono aste, ci sarà sempre qualcuno disposto a mostrare la sua mercanzia per una grande somma di denaro. fece tornando nel camerino per togliersi l'abito, senza nemmeno curarsi di chiudere la tendina del tutto. Se Recundis avesse sbirciato dentro avrebbe visto che Cia indossava un intimo meno curato del solito, le mutandine erano di cotone semplici nere, mentre il reggiseno era di fattura diversa, di pizzo nero ed elegante.
Sì è un liceo femminile, insegno per lo più materie che riguarda l'energia, l'uso di essa e applicazione di essa per quei ragazzi che hanno facoltà speciali. Pensavo di avertelo già detto, a quanto pare mi sono sbagliata. rispose tranquillamente alla curiosità di Recundis, rallentando poi nel rivestirsi quando Recundis riprese a parlare dicendole che in effetti l'aria da riccona ce l'aveva e che avrebbe preferito continuare la loro uscita ma sapeva anche che ormai a lei non interessava più. Si sentì in colpa: in effetti si erano dati appuntamento e aveva accettato di uscire con lui per divertirsi e invece lo stava trascinando nella sua crociata personale contro i branconieri. Come al solito agiva sempre di impulso e finiva per non curarsi dei sentimenti degli altri. Sospirò passandosi una mano sul volto esausta.
Scusami.... fece finendo di vestirsi.
Sto rovinando tutto. Hai ragione torniamo alla nostra serata allegra, tanto le aste non scappano e di sicuro non troveremo i contatti entro oggi. Perdonami, quando ho il ciclo tendo ad essere più arrogante e testarda del solito. fra le braccia reggeva il vestito da sera e lo porse alla gentile commessa che si preoccupò di portarlo alla cassa. Cia abbassò la testa un pochino imbarazzata poi cercò di nuovo lo sguardo di Recundis continuando a sentirsi un poco in colpa.
Vuoi che provo qualcos'altro? gli chiese sorridendogli con quella tipica faccia da bambina monella che si ritrovava a fare ogni volta che ne combinava una delle sue e cercava di farsi perdonare.. -
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Recundis ascoltò e soppesò le parole di Cia, rendendosi così conto dell'importanza dei draghi per questa ragazza, era qualcosa di davvero profondo, magari c'erano dei trascorsi coi draghi nella sua infanzia? Un sentimento così forte non poteva nascere da un semplice interesse per questa razza, anche perché i veri esponenti di questa fiera razza erano creature leggendarie, la cui forza trascendeva quella della maggior parte degli esseri del pianeta.
Il vampiro prestò particolare attenzione a quello che la ragazza aggiunse poco dopo, anche se non ci fossero aste, dietro una grossa cifra qualcuno avrebbe potuto mostrare una certa disponibilità a mostrare loro qualcosa, così asseriva Cia ma lui ne dubitava un po', tuttavia le sue parole gli fecero venire in mente qualcosa, una possibile idea per accorciare i tempi, probabilmente la ragazza ne sarebbe stata felice, ma così facendo si sarebbe rovinata la giornata di oggi? Ci pensò qualche secondo, e poi decise che comunque si stava rilassando, lui non era teso come Cia, per lui aiutarla era un passatempo, non sentiva il peso grave su di sé che invece avvertiva la bella strega.
Mentre definiva l'idea che gli era appena venuta in mente sentì la voce di Cia nuovamente, così fu riportato al presente, interrompendo i suoi pensieri, quindi era una professoressa di un liceo femminile, dopo essere stato a caccia in un convento per suore novizie visitare una scuola femminile era il prossimo obbiettivo nella lista degli svaghi, meglio informarsi sul nome della scuola quindi, almeno non avrebbe gustato i rapporti con questa ragazza.
-Davvero? Interessante, molto interessante, e come si chiama questo Liceo?-
Chiese con reale e concreto interesse, e poi arrivarono anche delle scuse, che in effetti non si aspettava, era abituato a comportamenti diretti e bruschi quindi non aveva badato troppo ai toni della ragazza, e contrariamente a quanto sembrava pensare Cia lui non era scontento della piega che stavano prendendo gli eventi.
-Non serve che ti scusi, questo sta servando a conoscerti un po' meglio. Non pensavo che avessi dei sentimenti così forti coi draghi. Pensavo fosse più una grande simpatia nei loro confronti.-
Rispose gentilmente guardandola poi negli occhi e notando così che sembrava sentirsi in colpa nei suoi confronti.
-Mentre aspettavo che ti cambiassi ho pensato ad un piano che ci farà risparmiare tempo, risolveremo quello che avevamo in mente in un paio di giorni, una settimana al massimo. Ma te la dirò dopo che sceglierai un altro abito o due.-
Disse sorridendo a Cia, e poi aggiunse come a scusarsi o giustificare la sua affermazione con un ovvia scusa:
-Se ci presentiamo con tante borse e scatoli di roba comprata avremo ancora di più l'aria di ricconi, no?-
A quelle parole gli fece l'occhiolino e le si avvicinò accarezzandole il volto mentre le scosta una ciocca di capelli.
-Ti aiuterò con questa faccenda dei draghi, per un po' non verranno commercializzati più i loro corpi. E succederà a breve con il mio piano, quindi fammi un sorriso e torniamo al nostro appuntamento. Aggiungerci una visita sotto copertura nei negozi di pelletteria sarà divertente.-
Disse, il tono non era divertito o scherzoso, ma il suo volto sorridente rendeva lampante che l'intenzione di Recundis era quella di provare a rallegrare Cia e consolarla leggermente, d'altronde il piano che aveva in mente era semplice... Aveva conosciuto Cia giorni addietro finendo per trovare una reliquia legata ai draghi, un antica scaglia, bastava usarla come un articolo che volevano vendere all'asta ed avrebbero potuto incontrare i tizi della casa d'asta senza dover aspettare la data in cui l'asta si sarebbe tenuta, così da poter agire prima. Semplice, veloce e divertente forse.. -
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Recundis sembrava interessato al suo lavoro e al posto dove lavorava. Cia rispose senza pensarci più di tanto, dicendogli il nome e spiegandogli che lei viveva nei dormitori di quel liceo, quindi lo aveva visto di sicuro. Il vampiro continuò con le domande, facendole presente che non immaginava che provasse sentimenti forti per i draghi. A quelle parole Cia lo guardò seria negli occhi. Aveva il potere di trasformarsi in un drago. Aveva già detto che aveva quella facoltà e ci aveva studiato sopra molto. Quindi era più che naturale pensare che ci tenesse tantissimo ai draghi, dopotutto in un certo senso era una di loro, sebbene fosse umana. Cia dava per scontato che Recundis non potesse capire fino in fondo il suo legame con i draghi. Dopotutto si era perfino concessa ad uno di loro, non un discendente o una sotto razza ma un vero drago. Con cui tra l'altro si era trovata molto bene.
Io amo i draghi, il mio potere non arriva dal nulla. Il mio obbiettivo primario è diventare un drago a tutti gli effetti. Quindi puoi anche intuire che i branconieri di draghi per me sono nemici naturali. Riesci a capire quanto sia importante per me trovare quei maledetti collezionisti? fece risoluta. Adesso che aveva conosciuto Raizex e Thresh, e Lady Ganon aveva parlato loro del potere delle lanterne era sicura di avere una speranza in più per riuscire a diventare un vero drago. Semmai Recundis avesse protestato a quel suo sogno che aveva detto senza tanti giri di parole, lo avrebbe ammonito sollevando un dito verso l'alto. Non aveva alcuna intenzione di sentire prediche sul "noi siamo quello che nasciamo", e ancora meno voleva sentirselo dire da un vampiro che un tempo era stato umano. Se Recundis quindi non avesse detto niente in proposito di negativo, anche Cia sarebbe tornata a sorridere amichevole e tranquilla. A quel punto incrociò le braccia al petto e gli sorrise maliziosa.
Ebbene? Hai scelto il vestito che devo provare? Voglio che me lo scegli tu il primo. Non protesterò per ciò che mi darai, lo proverò e vedremo se aggiungerlo alla cassa ok? fece attendendo che ne scegliesse uno. Non voleva di certo fargli fare il portapacchi e basta. Se si dovevano divertire insieme anche lui doveva partecipare a quel gioco strambo che stavano per fare.. -
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Recundis ascoltò le parole di Cia e sorrise, voleva diventare un drago, e quindi il suo potere veniva da questo desiderio? Quanto forte doveva essere un desiderio per condizionare le abilità di un individuo? Erano i primi interrogativi che gli vennero in mente e non ci trovò una risposta, semplicemente non lo sapeva ed era impensabile indovinarlo.
Beh, queste poche parole di Cia chiarirono un po' le idee al vampiro, peccato che quello a cui aspirava non era diventare un vampiro... Tuttavia era sciocco mettere a confronto vampiri e draghi, pochi esemplari della razza dei vampiri poteva arrivare a competere con creature come i draghi, e lui non sarebbe mai diventato uno di quelli, era ben cosciente dei limiti del proprio potere, era destinato a supportare gli altri dalla seconda linea, non a stare in prima linea, gli sarebbe piaciuto, certo, ma ormai era perfettamente a suo agio con quel potere che era nato in lui, ci era affezionato e gli piaceva, era una parte di lui.
-Peccato che tu non sia interessata a diventare un vampiro, sarei stato contento che una ragazza come te fosse stata la prima. Anche se non ho mai avuto l'istinto o il divertimento di andare in giro a creare vampiri.-
Disse sorridendo, il suo voleva essere un apprezzamento verso Cia, non molto convenzionale forse ma era abbastanza facile dal suo tono di voce e dalla sua espressione vedere ciò.
-Comunque ti auguro di riuscire nel tuo intento e spero che quando diventerai un drago non ti scorderai di questo piccolo vampiro.-
Disse inizialmente serio per poi terminare in una piccola battuta scherzosa denigrando leggermente sé stesso. Il vampiro la guardò e l'ascoltò mentre pensava che forse da qualche parte esisteva una qualche reliquia o un rituale che potesse esaudire il suo desiderio... Diventare un drago... Penso al mercenario che aveva assunto recentemente, Cia cercava qualcosa di diverso da quello, lei voleva essere un vero e proprio drago, non un semplice dragonico.
-In realtà ne avevo adocchiato uno, se mi dai un attimo lo vado a prendere.-
Data questa semplice risposta il vampiro si mosse con un agilità e velocità inumane attraverso il negozio tornando dopo appena sei o sette secondi con un abito adagiato sul braccio, se i due si fossero degnati di guardare le commesse avrebbero sicuramente visto le loro bocche spalancate. Infine Recundis porse l'abito a Cia, era un abito di un bel colore rosso che ricorda gli occhi di Cia, seppur non la stessa identica tonalità era molto vicino ad esso, il vestito arrivava a pochi centimetri sopra il ginocchio, le maniche erano lunghe e la scollatura era molto pudica, pudicità che però non significava nulla dato che l'intero abito era in pizzo lasciando trasparire praticamente tutto quello che c'era sotto. A coprire le parti intime però c'era sotto al pizzo un tessuto di un rosso leggermente più scuro, così da far risultare il vestito molto sexy ed audace, ma non volgare. L'abito era studiato apposta per mostrare più pelle possibile senza cadere nella volgarità, facendo risaltare il più possibile le curve di una bella donna, era un vestito adatto solo ad una bellezza.
Recndis così attese una qualche reazione alla vista del vestito che aveva scelto, e poi avrebbe atteso con trepidante attesa di vederla con esso addosso, il solo immaginare la scena lo faceva sorridere.. -
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Era la seconda persona che non faceva parte della sua famiglia a sapere che voleva diventare un drago effettivo. Recundis sembrò quasi deluso dalla sua dichiarazione che aveva detto senza starci a pensare molto. Le disse che sarebbe stato un peccato che non voleva diventare Vampiro, probabilmente perché avrebbe potuto aiutarla in modo molto più celere. Una prospettiva che a Cia non solo non interessava ma non le piaceva nemmeno. L'idea di essere succube di qualcuno solo perché l'aveva morsa e dato un poco del suo sangue non le piaceva minimamente. Se proprio doveva diventare succube di qualcuno che almeno fosse per un ottimo motivo. Probabilmente anche per quel motivo amava i draghi: erano creature libere e fiere, non diventavano mai succubi di qualcuno, al massimo votavano la loro lealtà verso chi ritenevano degni di fiducia. Tuttavia ciò che aveva fatto avvicinare molto Cia a quella razza era per via dell'altissima affinità con la magia. I draghi avevano un controllo e una sorta di capacità di immagazzinamento di magia superiore a qualsiasi altra creatura al mondo. Di fatti le creature selvagge erano perfettamente in grado di manipolare elementi naturali come il fuoco, il vento, il ghiaccio. E per una strega che voleva diventare forte nell'uso della magia, l'aspirazione massima era appunto diventare potente quanto un drago. E il metodo più sicuro che conosceva era diventare uno di essi.
Recundis nonostante la delusione le augurò di raggiungere il suo obbiettivo facendola sorridere contenta.
Beh, mi stai facendo dei doni e questo lo apprezzano molto i draghi. affermò divertita e scherzando a sua volta. Poco dopo Recundis si ripresentò con un vestito da farle provare. Lo aveva fatto mostrando la sua abilità e la sua destrezza, come se istintivamente volesse ricordare alla ragazza che dopotutto non era un tipo qualsiasi. Aveva già avuto modo di vedere la sua forza quando le aveva salvato la vita dal crollo, e adesso poteva vedere che era anche piuttosto veloce. Se era una lanterna poteva essere un'ottima cosa da sfruttare. Cia sollevò il vestito per osservarlo bene e guardò stupita l'uomo con un sorriso compiaciuto. Aveva buon gusto: il vestito era raffinato e sexy.
Oh, niente male. Allora è vero che i Vampiri hanno buon gusto. continuò scherzando. Si avvicinò allo spogliatoio e come richiesto si cambiò nuovamente di abito. Cia lo osservò a lungo studiandone le trame così da poterlo imitare con l'incantesimo dei capelli semmai le fosse servito in futuro. Lo indossò accorgendosi che aveva una lampo molto lunga proprio sulla schiena. Una di quelle molto difficili da chiudere da soli. Si affacciò quindi dalla tendina e si voltò con le spalle verso l'uomo per mostrargli la zip aperta. Aveva tolto il reggiseno poiché per quel vestito sarebbe stato di troppo. La zip arrivava fin sopra le natiche di Cia, la sua schiena era nuda.
Ti dispiace aiutarmi? gli chiese facendogli posto nel camerino.. -
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Recundis osservò le reazioni di Cia, interessato a scorgere qual si voglia cambiamento, notò quindi prima una strana espressione leggermente interdetta e poi il sorriso al suo augurio di realizzazione del grande sogno che portava nel cuore.
-Bene, con tutti i regali che ho intenzione di farti oggi mi farò apprezzare il più possibile da questo futuro drago.-
Disse sorridente all'affermazione della ragazza, era usuale per lui usare parole lusinghiere, e farlo con Cia gli riusciva molto facile e naturale visto che la trovava molto bella ed interessante, in pratica quello che diceva era veritiero seppur leggermente amplificato in modo da apparire quasi teatrale.
Poi fu la volta del vestito ed anche in questa occasione non si concesse distrazione alcuna focalizzandosi sull'espressione e la reazione della ragazza, gustandosi così ogni briciolo del suo volto piacevolmente stupito... Confermato poco dopo dalle sue parole scherzose. A questo punto non gli restava che aspettare immaginandosi come le sarebbe stato, nella sua mente l'immaginazione aveva creato una certa aspettativa, si aspettava molto, così quando sentì la voce venire dal camerino scosse istintivamente la testa come per concentrarsi avanzando senza esitazione fin dentro al camerino.
Recundis compiuti quei pochi passi occupò lo spazio fattogli da Cia sparendo così alla vista delle commesse, che allarmate si sporsero leggermente per guardare dentro al camerino, così Recundis divertito dalle loro azioni si piegò in avanti col volto fino a raggiungere l'orecchio sinistro di Cia mentre afferrava la cerniera e l'alzava lentamente, prendendosi tutto il tempo per il quale aveva da parlare.
-Ci stanno controllando, suppongo siano preoccupate che ti salti addosso.-
Sussurrò divertito a pochissimi centimetri dal suo orecchio.
-Chissà se con qualche banconota chiuderebbero un occhio.-
Aggiunse poi con voce più sensuale e provocante mentre chiudeva la cerniera, poi si scostò uscendo dal camerino, sorridente, aspettando che Cia si voltasse.
-Forza, mostraci quanto tu sia incantevole. Le commesse non stanno più nella pelle.-
Disse facendo l'occhiolino a Cia una volta che si fosse voltata, per sottolineare il fatto che da quando erano entrati sembravano dei detenuti nell'ora d'aria, controllati a vista dalle guardie... Addirittura il camerino. Voleva semplicemente metterle in imbarazzo mentre valutava anche le reazioni di Cia al suo sussurro provocante nel camerino, se avesse visto un segno di apprezzamento da Cia, lui avrebbe davvero fatto in modo che le commesse non vedano nulla per intrufolarsi nel camerino con lei, il profumo del sangue di Cia lo stava ancora cullando dolcemente, anche se la situazione non era pressante come nella macchina.. -
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Cia attese pazientemente l'arrivo di Recundis, era totalmente distratta mentalmente che non aveva dato alcun peso al fatto che il suo invito potesse sembrare ambiguo. Magari avrebbe potuto dare messaggi al vampiro che in realtà non aveva intenzione di dargli. Dopotutto con il ciclo Cia non pensava minimamente a far evolvere le cose in modo lascivo, quindi quando Recundis si avvicinò all'orecchio per parlarle a bassa voce in modo sensuale, si rese conto che quello poteva essere un momento particolarmente perverso se si concedevano effusioni in pubblico. Non ci aveva pensato fino a quel momento e le parole di Recundis le fece notare anche che le commesse li stavano sorvegliando, come a volerle instillare l'imbarazzo. Cia ghignò divertita sollevando lo sguardo per guardare il volto del ragazzo attraverso lo specchio del camerino. Se pensava di avere a che fare con una verginella si sbagliava di grosso.
Pagarle? E perché? Così rovineresti tutto. Che gusto c'è a osare se sai benissimo che nessuno ti dirà nulla? Forse perché non ti eccita il brivido di essere scoperto? affermò divertita, provocandolo a sua volta. Cia era una strega ed era anche una giocherellona, fare sesso in camerino poteva essere un gioco molto interessante per lei. Peccato che aveva il ciclo, sembrava che quello sarebbe destinato solo a rimanere un gioco di provocazioni e scherzi, niente di più. Quindi attese che chiudesse la zip per poi allontanarsi per farle spazio e farla uscire. Come ogni strega Cia aveva praticamente un corpo perfetto, essendo minuta il suo seno sembrava ancora più florido, il vestito le calzava a pennello e disegnava le sue curve rendendola elegante e seducente. Uscì dal camerino facendo qualche passo verso Recundis mostrandosi allargando le braccia. Si girò poi verso lo specchio per vedere se stessa da un punto di vista migliore. Ancheggiò per scherzare, poi portò le mani sui fianchi girando su se stessa per osservarsi meglio allo specchio.
Mi piace molto, a te invece? Ti piace come mi sta? chiese voltandosi verso di lui con un sorriso divertito. Intanto le commesse attendevano pazienti il responso. Il negozio iniziò a riempirsi di altri clienti, dando da fare alle commesse invece di stare lì senza fare nulla se non sorvegliarli. Di sicuro però non li avrebbero persi di vista dato che stavano spendendo un bel po di soldi lì dentro.. -
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Sorrise alle parole della ragazza, il gioco a non farsi scoprire era sì divertente, ma al momento era inapplicabile con quei due avvoltoi dietro di loro, quindi non c'era altro modo che convincerle a non guardare, forse se fossero arrivati dei clienti la cosa era fattibile, e sarebbe anche stata divertente, ma al momento la situazione era differente ed andava contro le sue voglie attuali.
Recundis dovette aspettare appena un attimo prima che Cia si voltasse ed uscisse dal camerino, e così non poté che aprire la bocca per dirle che era bellissima, ma ci ripensò subito richiudendola, col volto sorridente non poté staccargli gli occhi di dosso ammirandola mentre si specchiava, e girava su stessa per vedersi da diverse angolazioni allo specchio... Il vestito le donava molto, era praticamente perfetto e fu felice che le calzasse a pennello.
-Una meraviglia, ti sta d'incanto. Si adatta perfettamente al tuo corpo, sembra fatto su misura, risalta ogni tua curva.-
Disse senza ulteriori esitazioni avvicinandosi alla ragazza, il suo sguardo vagava su tutto il suo corpo, indugiando a volte per pochi istanti su una parte o un altra del suo corpo.
-Lo prendiamo senza ombra di dubbio.-
Disse voltandosi per un attimo verso una delle commesse per farle capire che parlava con lei, poi tornò subito col suo sguardo a Cia, il vampiro era sorridente ed anche abbastanza soddisfatto.
-Ti sta anche meglio di quanto avessi immaginato, sono rimasto per esserne sorpreso nonostante fossi preparato ad una vista meravigliosa.-
Le disse parlando con calma e tono di voce normale, a questo punto gli poggiò le mani sui fianchi invitandola a voltarsi nuovamente verso lo specchio, lei avrebbe potuto vedere Recundis dietro di sé che guardava soddisfatto l'immagine riflessa e le sue mani erano ancora sui suoi fianchi.
Recundis a quel punto sentì un certo chiacchiericcio alle sue spalle intuendo l'arrivo di altri clienti, e penso che fosse anche l'ora, così quelle dannate commesse non potevano star lì a fissarli senza alcuna vergogna, era qualcosa che stava cominciando ad infastidirlo, a quel punto decise di approfittarne.
-Ti aiuto a toglierlo.-
Disse semplicemente scostandosi col volto sorridente, così da far spazio a Cia verso il camerino, una volta che lei fu dentro, lui la seguì, sta volta però chiuse la tenda del camerino dietro di sé per poi afferrare Cia un po' bruscamente con l'intendo di farla voltare verso di lui e premere le proprie labbra sulle sue, a quel punto se Cia avesse ricambiato il bacio lui avrebbe cercato lei sue mani per afferrarle e spingerle verso una delle pareti del camerino, se invece si fosse scostata si sarebbe allontanato scostandosi a sua volta, non voleva essere violento, ma solo mostrarle la sua voglia di lei. Ovviamente il ciclo di Cia lo preoccupava in una certa misura, infatti si preoccupava che la ragazza si fosse rifiutata a causa di quello, poiché a lui non dispiaceva affatto, anzi aveva una piccola perversione personale nel preferire donne durante quella spiacevole ma inevitabile condizione.. -
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Recundis si complimentò più volte per come il vestito le stesse bene. Si sentiva osservata in effetti mentre lei stessa cercava di guardarsi allo specchio. Iniziò perfino a scherzare mettendosi in diverse pose man mano che Recundis la elogiava. Era abituata ai complimenti e quelli di Recundis li prese come un gioco mentre iniziò a pensare che stesse cercando di rabbonirla in qualche modo per farsi perdonare della soffiata sui draghi e i loro cacciatori. La prima volta che si erano incontrati si erano sedotti a vicenda finendo subito a letto. In effetti non avevano avuto modo di conoscersi meglio, ma Cia non si aspettava che Recundis fosse così galante. Si chiese da quanto tempo fosse un vampiro, aveva modi diversi rispetto ai giovani che aveva avuto modo di conoscere. Era fin troppo cavalleresco per essere una belva che va in giro a mordere le donne per cibarsene. E nonostante fossero già stati insieme in momenti molto più intimi, non si stava atteggiando a fidanzatino o peggio ancora, non si comportava da viscido, era stato gentile e molto educato. Alla fine anche quel vestito era stato preso per la gioia della commessa. Cia un poco si sentiva in colpa dopotutto lei i vestiti non li usava mai, ma quasi nessuna strega di umbra usava vestiti oltre alla vestizione dei capelli magica. Era un incantesimo così comodo e versatile che il vestiario ormai non era più un problema per le streghe. Sarebbero rimasti nel suo armadio per molto tempo, oppure si sarebbe sforzata di indossarli solo se avrebbe rivisto Recundis, giusto come ringraziamento. Recundis si avvicinò a lei toccandola sui fianchi per poter ammirare meglio il vestito che stava indossando. Poco dopo come se avesse fretta la guidò all'interno del camerino dicendole che l'avrebbe aiutata a toglierselo. Cia ridacchiò divertita, c'era qualcosa di strano ed elettrizzante nell'aria in quel momento. Di fatti quando furono all'interno del camerino Recundis si preoccupò di chiudere la tenda. Poco dopo si sentì girare dalle sue forti mani e se lo ritrovò addosso, le sue labbra sulle sue. Mugugnò per la sorpresa, ma dopo un primo momento di smarrimento ricambiò il bacio. Lasciò scivolare le labbra su quelle dell'uomo e iniziò a gustarsi i piccoli tocchi della lingua, anche quando le sue mani furono sollevate e premute contro il muro, come se lui avesse voluto impedirle di scostarlo. Iniziò a ridacchiare divertita, scostandosi solo un momento dal suo bacio.
Ne deduco che ti sia piaciuto davvero tanto questo vestito. affermò a bassa voce e con un tono malizioso e divertito, per poi tornare a baciarlo ancora. Non si sentiva minacciata da quel gesto, e si godette il bacio di Recundis ancora per qualche lungo momento. Il posto angusto, la situazione piccante, il suo odore, la voglia repressa tipica di quando si ha il ciclo portarono Cia a scaldarsi rapidamente di desiderio carnale, ma sapeva che non poteva andare fino in fondo, o almeno così credeva.. -
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Recundis si godette le labbra di Cia soddisfatto di non essere stato allontanato in alcun modo, le sue mani le strinsero i polsi tenendoli premuti verso la parete, poi più delicatamente accarezzò le sue braccia percorrendole lentamente durante quel lungo e voglioso bacio.
-Dedotto bene, ma se quelle commesse si fossero distratte prima lo avrei già fatto.-
Le rispose in un breve sorriso dopo aver udito le sue parole, poi tornarono a baciarsi, le mani del vampiro prima scorrerono sui fianchi di Cia, e poi una delle due andò dietro di lei e lentamente le calò la cerniera dell'abito, allo stesso tempo Recundis si allontanò dalle labbra della giovane strega baciandole con piccoli baci i lineamenti della mascella fino a raggiungere il lobo dell'orecchio, che mordicchiò delicatamente.
-Dimmi che non t'importa del ciclo. Ti desidero-
Le sussurrò piano col tono più seducente che potesse mai esprimere, poi le baciò il collo lasciandosi trasportare dal suo meraviglioso profumo. Quando la cerniera fu completamente abbassata le mani del vampiro lentamente raggiunsero le spalle di Cia cominciando a toglierle il vestito, ed ogni secondo che passava il rigonfiamento nei pantaloni diventava sempre più evidente e spiacevole, troppo in poco spazio.
Le mani di Cia erano libere ed il vampiro sperò che da sé lo avrebbe agevolato a togliersi il vestito, voleva denudarla totalmente prima di spingersi oltre, era leggermente preoccupato che il sangue imbrattasse tutto, pensò che la cosa avrebbe potuto infastidire Cia, ma se fosse successo lui non ci avrebbe badato più di tanto.
Sempre più preso dalla giovane e stupenda strega si dimenticò anche di restare in allerta verso le commesse, indice di quanto il profumo di Cia lo condizionasse in quel momento, stimolando i suoi desideri carnali, desideri sempre ben presenti in lui.. -
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I baci di Recundis le fecero ricordare la loro notte passata insieme consumati dalla loro lussuria. Recundis era pur sempre un gran bel uomo, e Cia non era di certo immune al suo fascino. Sopratutto conoscendo bene quanto potevano divertirsi insieme a letto. Il bacio di Cia si fece sempre più affamato e il suo respiro si fece più caldo e affannato. Quando le sue mani furono lasciate libere per poterle togliere il vestito portò le braccia attorno al collo dell'uomo premendosi con tutto il corpo contro di lui. Sollevò la testa permettendo a lui di poterla baciare sul collo. Era già umida ovviamente per via del ciclo e ciò non faceva che alimentare di più il suo desiderio, facendole dimenticare solo per un attimo che era indisposta. Fu la voce calda e rauca del vampiro a ricordarglielo con quelle parole sussurrate. Voleva farlo nonostante il ciclo? Cia venne sorpresa da una tale affermazione.
Cosa? fece non del tutto sicura di aver sentito bene. Per un momento pensò che fosse stata una sua fantasia. Ma il modo in cui Recundis le fece scivolare via il vestito di dosso capì che non era stata una fantasia e a giudicare da come il bozzo dei pantaloni picchiettava contro il suo ventre era più che sincero.
Vuoi farlo qui? Ma sporcherò tutto... fece perplessa e non del tutto convinta. Il vestito scivolò oltre il suo ventre, il suoi seni erano nudi, i capezzoli erano già turgidi e si vedevano dell'aureola che le nascondevano in parte. Le girava la testa, l'odore di Recundis le riempiva le narici, sentiva il suo corpo tonico contro di sé, le mani si spostarono sulla sua camicia, quasi intenzionata a spingerlo via ma sentì sotto le dita i suoi muscoli e ricordò quanto fosse bello nudo. Invece di spingerlo via si ritrovò ad accarezzarlo per studiarne la massa muscolare. Era ancora titubante e incerta se accettare o meno una proposta così strana. Nessuno le aveva mai chiesto di farlo nonostante il ciclo, di solito si tiravano indietro pazienti. Recundis invece era impaziente, ma Cia sapeva che se le avesse tolto le mutandine avrebbe gocciolato rosso sul pavimento attirando l'attenzione, e se poi con l'odore del sangue Recundis perdeva il controllo? Doveva rifiutarlo, ma quel membro che si premeva contro di lei la stuzzicava da morire.
A-aspetta... qui non va bene. Ci scopriranno senz'altro. affermò portando le mani sulla cintura dell'uomo.
Ma non puoi uscire da qui con quello... gli slacciò la cintura dei pantaloni senza alcuna fretta, infilando la mano oltre i boxer per tastare con le dita l'erezione del vampiro, era caldo e turgido, che avrebbe dato per sentirlo dentro di lei in quel momento.
Lascia che ti aiuti... affermò con voce bassa e suadente mentre si abbassava per allineare il volto con il cavallo dei pantaloni. Sollevò gli occhi verso l'alto guardandolo con desiderio crescente. Forse avrebbe potuto aiutare lui ma lei di sicuro si sarebbe sentita in fiamme. Se glie l'avesse permesso Cia avrebbe abbassato la zip dei pantaloni per poi abbassare l'elastico dei boxer e far uscire il suo membro allo scoperto.
Edited by Hina-Poppezinga - 6/2/2017, 09:23. -
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Recundis si gustò divertito la sorpresa di Cia alle sue intenzioni, e la cosa in verità lo eccitò ancora di più, scostandosi appena mentre il vestito scivolava via vide il suo seno florido e perfetto, attratto come una falena le accarezzò il seno per poi afferrarlo con una mano mentre sentiva le mani di Cia sul proprio petto, sembrava persa nei suoi pensieri mentre quelle mani delicatamente seguivano i suoi muscoli scolpiti. Fu contento, molto contento di ciò, poiché significava che il suo corpo le piaceva, almeno quanto a lui piaceva quello di lei.
Il vampiro apprezzava decisamente il corpo di Cia, ma non era solo quello, era attratto dai suoi modi di fare fin da quella notte in cui l'aveva vista dentro a quella rovina, per non parlare dell'aura mistica che la circondava, ricordava benissimo come si erano divertiti insieme usando anche i propri poteri e le proprie abilità, era una ragazza particolare, interessante, non una ragazza comune ma comunque più normale di tutte le altre donne con cui era stato negli ultimi anni, e ciò aveva una certa attrattiva per lui, una buona influenza forse, seppur minima e quasi insignificante nell'infinità oscurità del suo animo.
Le parole successive di Cia e le sue preoccupazioni fecero emergere sul volto di Recundis un sorrisetto perverso pieno di lussuria, il problema era che lui non voleva essere soddisfatto in un modo del genere, lui voleva averla, sentire le sue carni dentro di lei, sentire i suoi gemiti, vederla persa nel piacere mentre si fa rigirare come lui desidera, pazza di desiderio.
-Già, ci scoprirebbero senz'altro, ma che importa?-
Rispose mentre lei gli toglieva la cintura dei pantaloni, sussultò leggermente quando sentì la sua mano insinuarsi nei suoi pantaloni e boxer per afferrare infine il suo arnese. Quando po fece per abbassarsi voleva fermarla, dirle che non sarebbe servito, non sarebbe andato giù comunque finché non sarebbe stato pienamente soddisfatto, finché non l'avrebbe scopata come se non ci fosse un domani... Ma quando lei alzò lo sguardo e vide il suo desiderio crescente non riuscì a dire nulla, era semplicemente troppo eccitante, quello sguardo e quell'enorme seno, quella vista dall'alto era troppo, troppo eccitante.
-Ti prego di farlo.-
Gli uscì infine di bocca senza riuscire a scostare lo sguardo, Cia poteva vedere subito tutto il suo desiderio su quel volto e nelle sue parole, e poi poté vedere il grosso membro che una volta libero le sfiorò le labbra fermandosi a pochi millimetri da esse, il membro era turgido, caldo ed alcune vene pulsavano come se volessero esplodere da un momento all'altro.. -
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Quando il membro di Recundis fu finalmente davanti al suo volto, il suo aroma le inondò le narici prepotentemente, facendole esplodere una marea di ricordi perversi nella mente. Non aveva l'odore quasi metallico di Raizex, ma sapeva di "uomo", era quell'odore buono che prometteva piaceri infiniti. E questo non era nulla in confronto alla vista di quel succoso pezzo di carne. Era già così eccitato, così duro e Cia ne tastò la consistenza afferrandolo con una mano. Nel sentire il calore contro la sua pelle, sentì il proprio corpo gridare tutta la sua voglia.
Oh merda... merda... si ritrovò a pensare mordendosi il labbro inferiore, stringendo le cosce con forza per darsi un minimo di sollievo. Avrebbe dovuto masturbarsi per riprendersi da quello, ormai ne era sicura. Tirò la pelle del membro verso il basso scoperchiando la punta rosata e lucida, ammirando le pieghe della pelle appena sotto la cappella. Ci posò sopra la punta della lingua scorrendo verso l'alto per saggiare la punta. Non riuscì a resistere, lasciò scorrere le sue labbra lateralmente su tutta la lunghezza godendosi il contatto con tutta la sua consistenza, provando sulla sua bocca le dimensioni di quel fallo meraviglioso. Tornò verso l'attaccatura, sempre facendo scorrere le labbra e la lingua sulla lunghezza del membro tornando sulla punta. Lo insinuò nella bocca facendolo scivolare sopra la sua lingua calda, cercando di prenderne in bocca quanto più possibile. Nel sentirsi soffocare da quella mole le scappò un mugugno eccitato. Dio se lo voleva, ma in quel momento era praticamente impossibile non essere interrotti e se veniva interrotta proprio sul più bello poteva anche scatenare la sua ira di strega e non le sembrava proprio il caso. Si aiutò con la mano, masturbandolo sul resto che rimaneva fuori dalla bocca. Iniziò a farlo scorrere dentro e fuori la bocca, allungando la lingua sulla base arrivando a farlo arrivare fino in gola in profondità. Lo faceva poi uscire quasi del tutto, dando qualche piccolo colpetto sulla punta con la lingua senza mai farlo uscire totalmente dalla bocca. Poi tornava a succhiarlo sempre più eccitata. Recundis poteva ricordare che non era stata così "vogliosa" come lo era i quel momento. Cia era eccitata e si stava godendo quel momento con il massimo della concentrazione, alienandosi totalmente dal posto in cui si trovava..
