Nuove normali esperienze

Per Hina

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    Un ragnetto zampettava innocuo sul soffitto della stanza e Recundis lo guardava imbambolato sdraiato sul letto, perso nei propri pensieri, ultimamente aveva riflettuto molto su quello che voleva fare, se trasferirsi a Roma e stare più vicino alle Lanterme o restare a Kurayami e viaggiare di tanto in tanto, se provare a costruire un progetto, qualcosa di proprio o continuare a vivere come aveva sempre fatto, alla giornata cercando di racimolare i piccoli vantaggi che poteva trovare nel quotidiano... Doveva continuare a fare il tatuatore? Ultimamente non gli aveva dato molti stimoli, era diventata una routine e routine è sinonimo di noia il più delle volte.
    Era mattina ancora, si voltò col capo a guardare la graziosa sveglia che vi era sul comodino, un modello vecchio, quella suite era arredata come se fosse rimasta bloccata nel tempo da 100 anni, ed a lui piaceva tutto quell'antiquariato così ben tenuto, qui mobili in legno ben curati e fatti a mano anziché usciti dalle industrie... Vide che erano le 8:00 del mattino, quindi si alzò, andò in frigo e si riempì un bicchiere qualunque con del sangue conservato la sera prima dentro a duna bottiglia di vetro, giusto per regalarsi una piccola coccola, un piccolo spuntino mattutino.
    Fatto lo spuntino cominciò a girare per la stanza ritrovandosi davanti allo specchio, si guardò con occhio critico finendo però a perdersi nuovamente con la mente, cosa avrebbe fatto tutto il giorno? Non aveva voglia di andare in giro a far casini, forse tutti quegli addobbi natalizi dei cristiani lo avevano in parte condizionato? Chissà, però aveva voglia di fare qualcosa di divertente senza doversi sporcare le mani o i denti, e dopo qualche minuto lì fermo gli tornò in mente come succedeva spesso negli ultimi giorni quella ragazza fissata coi draghi, chissà, magari poteva invitarla ad uscire... A fare qualcosa di normale? In effetti fra tutte le creature che conosceva lei sembrava la più normale... Forse uscire con lei sarebbe stata l'idea migliore per quella giornata così strana... E voleva anche vederla da qualche giorno, quindi perché non unire le due cose? Quindi prese il cellulare per fare il numero notando che fossero già le 9:30, sembrava una tipetta super attiva quella notte quando l'aveva incontrata, era sicuro che l'avrebbe trovata sveglia... Dubitava fosse una dormigliona, quindi senza esitazione la chiamo, e rimase in attesa mentre il cellulare squillava indisturbato.
     
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    Definire "normale" una strega che si trasformava in dragonico non era esattamente definibile "normale". E ancora meno una ragazza che si vestiva dei propri capelli con un incantesimo o poteva farsi apparire un membro maschile perfettamente funzionante. Tuttavia in quel mondo cosa poteva definirsi normale? Era normale per una ragazza come Cia così giovane aspirare a diventare un vero drago? Quel desiderio lo aveva accantonato per un poco di tempo, ma dopo aver conosciuto un vero drago come Raizex, quel desiderio era tornato più forte che mai ad alimentare il suo cuore. Aveva perfino sognato di diventare un drago vero, ma al risveglio nel suo solito letto e con il suo solito aspetto le fece ricordare quanto fosse amara la realtà. E ancora di più per via del fatto che il mal di pancia le fece ricordare che aveva le odiate mestruazioni. Certo era un bene visto le ultime follie sessuali che aveva fatto, ma odiava sentirsi debole. Fissò per un lungo momento il soffitto, pensando agli ultimi sviluppi del suo clan. Stavano diventando tutte più forti, stavano recuperando la loro forza magica. Lady Ganon era più infervorata che mai, Nimue era entusiasta, così entusiasta che era tornata a Londra per aiutare Nariko e Syndra. Lady Ganon aveva parlato molto bene delle lanterne, diceva che dovevano recuperarne qualcuna, per poterne sfruttare i poteri e diventare ancora più forte. Raizex non aveva poteri del genere, se ne sarebbe accorta. Pensandoci bene aveva percepito il potere simile che aveva Thresh su Gil, e in maniera più latente su quel vampiro che aveva conosciuto, Recundis. Non era del tutto sicura, ma ricordava che sondando la sua energia aveva percepito qualcos'altro in lui che le ricordava molto l'energia che alimentava Thresh e Gil. Che fosse anche Recundis uno di loro? Improvvisamente quel nome che gli aveva detto Recundis lo associò al ragazzo zombie che avevano conosciuto lei e Nimue. Gil un sadico? Probabilmente si riferiva ai vizi sessuali, dopotutto Nimue aveva confessato dopo le torture di Cia cosa avevano fatto. E Recundis quella sera aveva espresso il desiderio di domarla. Quindi diede quasi per scontato che si riferisse alle zozzerie e non al fatto che fossero due bastardi sadici che amavano uccidere le persone. Un momento... Recundis quindi potrebbe essere una delle lanterne? Doveva scoprirlo, aveva il suo numero, poteva contattarlo per dargli un appuntamento. Si mosse per andare a prendere il cellulare ma prima che potesse prenderlo ecco che squillò per una chiamata. Guardando lo schermo notò che era proprio lui. Sorrise divertita per quella coincidenza e rispose senza troppi problemi.
    Sì pronto?
     
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    Il cellulare non squillò a lungo, segno che fosse sveglia come pensava e che lo aveva a portata di mano, a conferma dell'essere svogli arrivò una bella voce chiara e limpida, per nulla assonnata, nei brevi secondi in cui aveva atteso si era fermato a pensare a che parole usare per invitarla, ma la scelta sulla condotta da eseguire gli fu subito chiara, si sarebbe mostrato sicuro di sé e sarebbe andato subito diritto al punto.
    -Buon giorno cara appassionata di draghi, mi farebbe molto piacere passare del tempo con te, quindi pensavo di passarti a prendere alle 17:00 e portarti un po' in giro per poi cenare insieme.-
    Gli disse con tono calmo e sicuro di sé, in verità invece era un po' agitato, non gli capitava spesso di invitare qualcuno ad uscire, gli approcci che aveva col gentil sesso di solito erano un po' più bruschi e movimentati... E cominciavano con del sangue, non con una telefonata mattutina, motivi che lo rendevano leggermente agitato, ed anche se non aveva minimamente preso in considerazione l'eventualità di un rifiuto, questo lo avrebbe sicuramente offeso, una possibile ira sarebbe stata una conseguenza di ciò. Tuttavia al momento era seriamente intenzionato ad avere un appuntamento tranquillo con quella bella ragazza dai capelli bianchi, qualcosa in lei lo aveva incuriosito e con i suoi modi mostrati in quella notte in cui si erano incontrati lo aveva convinto di essere intelligente ed interessante oltre che bella.
    -Ovviamente non saresti tu la cena, un appuntamento insomma.-
    Aggiunse con una punta d'ironia, una telefonata così improvvisa forse avrebbe potuto fargli pensare ad una qualche trappola visto che nel loro primo incontro l'aveva minacciata diverse volte, quindi seppur in maniera ironica aveva voluto sottolineare la cosa per renderla più chiara possibile.
    -Mi concederai il tuo prezioso tempo quindi?-
    Chiese infine facendola suonare quasi come una domanda retorica, tuttavia era inconfutabile il fatto che la stava invitando piuttosto che andarla a rapire e se Cia aveva capito qualcosa del vampiro in quel breve ma intenso incontro forse avrebbe compreso la rarità di ciò, pensando poi chissà a cosa.
     
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    La voce di Recundis arrivò chiara e limpida alle sue orecchie. La prima frase mise subito sull'attenti Cia, che inizialmente si sentì irritare da una affermazione del genere. Sembrava quasi che avesse già deciso tutto, dando per scontato che avrebbe accettato. Anzi da come si era posto sembrava quasi che non avrebbe accettato rifiuti. Come se ormai Cia gli appartenesse e non come una semplice pseudo fidanzata ma come una specie di schiavetta e ciò infastidì molto la ragazza che rimase un attimo in silenzio mentre cercava di tenere sotto controllo i suoi ormoni impazziti che alimentavano molto la sua suscettibilità. Era già pronta a rifiutare, ma la battuta sul fatto che non fosse lei la cena la fece ridere. In effetti andare a cena con un Vampiro poteva suonare decisamente strano. Dove sarebbero andati? In un ristorante? Il più strano dove magari invece di servire pietanze cucinate servivano persone che donavano il sangue? Si sarebbe sentita seriamente a disagio in un posto simile. A quel punto preferiva andare a caccia di cinghiali e mangiare la carne abbrustolita dal fuoco dragonico. Insomma la battuta lo aveva salvato un attimo dalla sua ira, e si affievolì totalmente quando le chiese se gli avesse concesso il suo tempo. Era ancora un tantino diffidente, non avrebbe apprezzato vedere Recundis uccidere qualcuno o aggredire qualcuno per bere il suo sangue. Tuttavia volle dargli una possibilità, dopotutto era stata bene quella sera quando lo aveva conosciuto, e doveva accertarsi se anche lui avesse l'energia delle lanterne a disposizione.
    Va bene, accetto il tuo invito. A più tardi allora. fece per poi mettere giù la chiamata.
    Si sarebbe fatta trovare pronta in perfetto orario. Per l'occasione scelse un abbigliamento meno eccentrico da sfoggiare, così da potersi amalgamare meglio nella folla. Se dovevano uscire insieme e doveva controllare per il suo clan, non doveva farsi notare troppo. Quindi indossò una minigonna nera abbastanza corta, un maglioncino viola con lo scollo a V abbastanza ampio da lasciar notare comunque il suo generoso decoltè, un paio di calze che la coprivano fin sopra al ginocchio e un paio di stivaletti bassi ma rigorosamente con tacchi alti. Infine un giubbotto caldo nero di pelle. Meno elegante del suo solito abbigliamento ma comunque molto gradevole alla vista. Lo aspettò fuori dalla porta di casa sua, dato che Cia alloggiava nei dormitori della scuola dove lavorava era meglio non farlo entrare dove le studentesse potevano vederlo e iniziare a fare mille pettegolezzi fastidiosi su di lei.
     
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    Cia era stata molto sintetica, ma d'altronde cosa avrebbe potuto aggiungere? Non avevano nessun rapporto e si sarebbero visti tra qualche ora. Inoltre non appena sentita la risposta il vampiro aveva avuto giusto il tempo di pensare che la voce della ragazza se la ricordava diversamente, ma forse era colpa del telefono, per quanti passi facesse la tecnologia la voce continuava ad essere leggermente diversa se ascoltata tramite un apparecchio elettronico.
    Chiusa la chiamate Recundis si gettò nuovamente sul letto, mancavano parecchie ore, così cominciò a pensare... Dove avrebbe portato Cia? Centro commerciale? Cinema? Una passeggiata? Rifletté diversi minuti lì indeciso sul da farsi ed infine arrivò alla conclusione che semplicemente avrebbe fatto scegliere a lei dove voleva andare... Però... D'accordo una giornata normale, ma non si sarebbe annoiata forse? Cosa poteva inventarsi per non stravolgere i suoi piani e rendere quell'appuntamento più piacevole? Il vampiro cominciò nuovamente ad arrovellarsi su questi futili concetti, d'altronde negli ultimi tempi aveva compiuto più casini in giro di quanto non avesse mai fatto, quindi un giorno di ferie dal proprio lato "cattivo" se lo era meritato.
    Alla fine si vestì ed uscì di casa cominciando a girare a piedi per le strade cittadine cercando una qualche ispirazione per la giornata, la prima idea gli venne passando ad un agenzia che affittava macchine, perché non andare a prendere Cia con una bella macchina? Non sembrava una che badava a queste cose, ma avrebbe fatto sicuramente una buona impressione, sorrise compiaciuto, sembrava proprio il ragionamento di una normalissima persona.
    Finito nell'agenzia continuò a camminare finendo lungo le rive del Tevere, stava con i gomiti sul muretto di pietra di pietra, leggermente sporto in avanti a fissare le acque del fiume quando si sentì sfiorare una gamba, guardando notò una lucertolina passargli sul piede per un attimo e poi sparire dentro una fessura del muretto... A quella vista sorrise e prese il cellulare dalla tasca... Aveva avuto un idea, e probabilmente avrebbe funzionato.
    -Sono Recundis, hai presente che mi devi un favore per quello che è successo l'altro giorno? E' ora di saldare il debito, sarà una cosetta da nulla, quindi non fare storie. Anzi dovresti sentirti sollevato dato che fra tutte le cose che avrei potuto chiederti ti chiederò una stronzata. Quindi, ascolta...-
    Recundis parlò diversi minuti al cellulare, poi chiuse il cellulare e tornò a casa a cambiarsi, si sarebbe vestito in maniera meno quotidiana, infatti dopo una bella doccia rinfrescante indossò un completo nero insieme ad una camicia bianca e delle scarpe dal taglio classico... infine dopo un ultima occhiata allo specchio si sistemò i capelli ed uscì di casa.
    Erano esattamente le 16:55 quando si fermò con la macchina a pochi metri dall'abitazione di Cia, dove questa lo stava già aspettando, ma sicuramente non si aspettava di vederlo arrivare in macchina quindi scese, fece il giro dell'auto e con un sorriso divertito espanse la propria energia in direzione di Cia, ricordava benissimo quanto la ragazza fosse ricettiva, lo avrebbe notato subito, quindi si affrettò ad aprire la portiera dell'auto dal lato del passeggero ed aspettarla davanti a questa, sorridente mentre la scrutava ammirandone l'abbigliamento e le curve. L'auto era un modello sportivo di colore grigio metallizzato, un auto dannatamente costosa.
     
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    Cia aveva freddo, il dolore alla pancia si affievolì solo grazie agli antistaminici presi poco prima. Aveva un flusso abbastanza abbondante in quei giorni e ciò non la faceva sentire molto in forma, ma allo stesso tempo c'era un inconveniente che rendeva tutte più o meno nervose. La sensazione di umido e calore fra le cosce che non si leniva mai, nei momenti di pace dai tipici sintomi da mestruazioni, subentrava la voglia di sesso che ovviamente non si poteva soddisfare per questioni di praticità e perché a molti faceva anche schifo. Cia non ne era immune, come tutte le ragazze aveva quella sensazione di umidore che la rendeva nervosa e irascibile. Recundis l'aveva invitata ad uscire e non tardò, anzi arrivò perfino in anticipo con una macchina. Cia guardò incuriosita l'auto: quando lo aveva conosciuto girava trasformato con le ali e praticamente nudo con i vestiti stracciati. In quel momento invece era vestito in modo elegante e sfoggiava un'auto interessante. Le venne da ridere a pensare che al loro primo incontro lo aveva preso per un barbone. Invece a quanto pare non aveva problemi finanziari. Doveva ammettere che stava molto bene in quei abiti, era affascinante e i suoi capelli corvini sciolti gli davano un'aria giovane e spigliata, risaltando i suoi occhi di ghiaccio. Il vestito lo faceva sembrare più magro, ma le spalle erano larghe e lasciavano intuire che era comunque muscoloso. Sentiva la sua aura oscura che si espandeva e Cia si accorse subito che era più forte della precedente volta. Era dunque diventato più forte? Si era allenato sicuramente.
    Oh Recundis, ciao non ti avevo riconosciuto vestito. scherzò per poi avvicinarsi all'auto e all'uomo. Lo guardò un momento negli occhi, per capire se Recundis avesse gradito il suo abbigliamento meno stravagante del solito, e quindi in teoria anche più comodo. Senza dire nulla entrò in auto, accomodandosi. Nonostante da fuori l'auto sembrasse piccola, l'interno era comodo e spazioso. Raramente viaggiava in automobili, anche lei preferiva spostarsi in volo poiché era il metodo più rapido e piacevole di spostarsi. Sopratutto per lei che poteva trasformarsi e rivestirsi di scaglie. Era decisamente non abituata ad una cosa del genere e di fatti si ritrovò a guardarsi attorno curiosa. Attese che anche Recundis salisse in macchina prima di rivolgersi ancora verso di lei.
    Allora? Dove mi porti di bello? gli chiese allegra, o almeno cercando di essere allegra. Chiuse le gambe istintivamente mentre un pensiero attraversò la sua mente: i vampiri sentivano l'odore del sangue mestruale? Si sarebbe accorto subito che era indisposta? Sperava vivamente di no.
     
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    Recundis ammirò Cia avvicinarsi e sorrise alle sue parole, stava molto bene con abiti normali, d'altronde pensò anche che vista la sua bellezza sarebbe stata bene con addosso qualsiasi cosa, gli abiti con cui l'aveva conosciuta le davano un aria di mistero, di sovrannaturale ed affascinante, invece gli abiti che indossava adesso la mettevano a confronto con le migliaia di ragazze che giravano per la città... E dovette ammettere che raramente aveva visto una ragazza più attraente, comunque queste considerazioni era meglio tenerle per sé e far trapelare parte dei suoi pensieri solo attraverso lo sguardo rapito che non provò a nascondere minimamente.
    -Mi piacerebbe fare la stessa battuta, ma è difficile non riconoscerti.-
    Rispose con lo stesso tono scherzoso, aspettò che fosse salita in macchina e poi chiuse lo sportello, dopo pochi secondi era seduto dal lato del guidatore affianco a lei... Subito però le pupille dei suoi occhi si dilatarono e le narici si allargarono leggermente ad un profondo respiro... Odore di sangue.
    Recundis si voltò verso Cia non appena lei chiese dove l'avrebbe portata, approfittò di ciò per osservarla velocemente, non sembrava avere ferite, tuttavia il profumo del sangue era inconfondibile ed irresistibile, così forte ed intenso, non c'era altra spiegazione, la ragazza doveva avere il ciclo.
    -Mmmh, se ti va di fare shopping andremo al centro commerciale, e tutto quello che mi piace addosso a te te lo compro... Ricordo di averti dato l'idea del barbone la prima volta, quindi sarei felice di cancellare totalmente quella prima impressione.-
    Rispose con aria scherzosa sorridendo, poi accese la macchina e partì.
    -Se non ti piace l'idea possiamo fare altro, e durante la giornata sentiti libera di esprimermi i tuoi desideri, nel limite delle mie possibilità proverò ad accontentarti.-
    Disse mentre a bassa velocità si muovevano per le strade di Roma, stava cercando di evitare le zone con più traffico, ma uscire da Roma o entrarci non era mai cosa veloce.
    -E' stato un periodo un po' pesante, e quando ho pensato di passare una giornata rilassata e possibilmente divertente mi sei venuta subito in mente tu, mi hai fatto un ottima impressione. Ecco il motivo dell'appuntamento, sono sicuro che te lo fossi chiesta.-
    Aggiunse, sicuro di star rispondendo ad uno degli interrogativi della ragazza, era curioso di sapere il motivo per il quale fosse uscita con un vampiro mentre aveva il ciclo, aveva pensato che fosse divertente provocarlo con quel costante profumo? A quel pensiero istintivamente aprì di poco il finestrino, come se ciò potesse portarlo via... Tuttavia anche se non era un vampiro centenario era perfettamente in grado di resistere al richiamo del sangue, sopratutto perché si era nutrito di poco e la sua volontà era più forte che mai... Appena si rese conto del gesto istintivo sorrise, impossibile che Cia collegasse i suoi pensieri, inoltre stava perfettamente nascondendo il fatto di essersi accorto delle sue mestruazioni... Il motivo? Semplice, se era una provocazione non voleva dargliela vinta tanto facilmente, ed il fatto era divertente agli occhi del vampiro sia che quel fatto fosse volontario, sia che fosse causa di un ingenuità da parte di Cia.
     
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    Cia ignorava il fatto che Recundis avesse avvertito l'odore del sangue. Era convinta che serrando le gambe per bene non sarebbe trapelato nulla. Avrebbe potuto rimandare l'appuntamento effettivamente a quando le fosse passato il ciclo, ma non aveva idea di quando avrebbe potuto avere una nuova occasione per indagare su di lui. Dopotutto era un vampiro ed era meglio vederlo quando era in una fase stabile, piuttosto di quando andava a caccia o soffriva la sete di sangue. Cia quindi pensò che Recundis fosse tranquillo e difatti le propose di andare al centro commerciale dove voleva divertirsi a vederla sfilare con vari abiti. Insomma voleva fare il ragazzo riccone che le comperava tutto ciò che desiderava, così da toglierle l'idea dalla testa che fosse un barbone o un poveraccio. Cia iniziò a ridere divertita a quell'idea. A lei di certo non interessava il conto in banca di un uomo. Quello che interessava lei esulava da ogni normale concezione sociale.
    Beh ti direi di lasciar perdere, ma da come me lo hai posto sembra un cosa divertente. Includerai anche i sexy shop? chiese con un sorriso malizioso e divertito. Si sentì strana dopo averlo detto: anche se fossero andati al sexy shop e si fossero eccitati, Cia non poteva concludere nulla per via del ciclo, quindi perse un pochino la baldanza mostrata poco prima e si rivolse con lo sguardo verso l'esterno della macchina ammirando la città e le strade. Intanto Recundis le spiegò il motivo per cui le aveva chiesto di uscire, come se volesse mettere in chiaro che voleva solo divertirsi e che quell'appuntamento non aveva alcun significato importante. Non cercava quindi di costruire un rapporto con lei, ma solo di rilassarsi in modo piacevole. Rilassarsi... non sapeva esattamente come prendere quella faccenda. La vedeva più come una specie di amica con cui divertirsi quindi? Fece uno strano effetto su Cia che non pensava di potersi fare un vampiro come amico. Di sicuro non si sarebbe accontentato di una serata fra scherzi e risate, chissà come avrebbe reagito al suo rifiuto? Chissà se doveva dirgli che aveva il ciclo? Un momento.... in quel preciso momento sembrò ricordarsi di una cosa importante: lui era un vampiro e si cibava di sangue, non è che nel momento topico in cui avrebbe cercato di toccarla in modo più intimo avrebbe scatenato la sua natura da predatore e sarebbe finita vittima dei suoi canini? Iniziò a preoccuparsi, non ci aveva pensato e non riuscì a trovare una scusa plausibile per farsi riaccompagnare a casa. Doveva assolutamente fare di tutto per impedirgli di fargli sentire il sangue. Aprì anche lei leggermente il finestrino ma per via del fatto che si sentiva accaldata dalla fifa.
    Non sono una ragazza che si fa troppe domande Recundis, sono contenta che hai voglia di divertirti in mia compagnia. Quindi smettila di farti mille pippe mentali e goditi la serata. Non sono esattamente la tipa che dopo due appuntamenti si considera "sposata" con il ragazzo con cui è uscita. O pensa che mi stai morendo dietro perché non hai resistito al mio fascino. Divertiamoci e basta. fece con un sorriso sincero. Ma sì che senso aveva preoccuparsi? Se avrebbe voluto azzannarla lo avrebbe già fatto molto prima, non aveva senso portarla in giro, comperarle i regalini e poi bere il suo sangue. Troppo dispendioso per una cenetta a base di sangue contaminato. In quel momento Cia adocchiò il finestrino sul tettuccio, toccò i vari pulsanti giocandoci e quando notò che il vetro si aprì, sorrise estasiata da una idea. Si sollevò infilandosi nel finestrino sul tetto, così da godersi la brezza della città e guardare da fuori la gente che la guardavano annoiati. Non era come volare, ma lo trovò più divertente che starsene seduti sul sedile.
    A che serve questo finestrino? E' molto scomodo per affacciarsi. chiese curiosa.
     
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    Il profumo del sangue continuava ad intensificarsi ogni minuto che passava, anzi ogni secondo, e pur non essendo affamato era impossibile non risentirne, un così dolce profumo, così invitante... Le parole di Cia gli arrivarono alle orecchie come se fossero state pronunciate da un'elevata distanza... Quando se ne accorse scosse appena la testa tornando ad una percezione del reale più completa, evitando così di perdersi nelle sensazioni che i suoi sensi sviluppati gli trasmettevano.
    Sentendo "sexy shop" un assurda visione di loro che facevano giochi perversi in una pozza di sangue si impadronì della sua immaginazione, e gli venne immediatamente duro... Se ne rese subito conto e cercò di calmarsi, per fortuna Cia sembrava non aver notato la cosa ed invece si mise a giocare con dei tasti, aprendo in fine il finestrino sul tettuccio.
    Inizialmente il vampiro si sentì sollevato che la ragazza fosse distratta, inoltre ascoltando le sue parole capì che la ragazza aveva frainteso un po' cosa lui volesse dire con le sue parole, quello che lei aveva sottolineato in effetti non gli era passato per la mente, lui voleva solo tranquillizzarla sul fatto che non voleva farle del male ma solo divertirsi insieme a lei, e non citare il divertimento per sottolineare che non si voleva impegnare, ma dopo pochi secondi di riflessione decise di non aggiungere altro, se aveva pensato a questo evidentemente non lo temeva al momento e quindi andava bene così.
    Proprio quando un sospiro sollevato lasciò la sua bocca Cia si mise praticamente in piedi con la testa fuori dal finestrino, e con tutti i finestrini calai si creò un po' di corrente che spinse in su la sua gonna, inebriando l'auto ancora di più con il profumo del suo sangue.
    -Serve come vista panoramica, oppure lo si usa per non avere il vento in faccia che si ha invece abbassando i finestrini laterali, e devo ammettere che la vista panoramica non è da sottovalutare, bell'intimo.-
    Disse divertito da quella situazione, una volta che cercava di comportarsi bene ed educatamente... Si ritrovava con un auto che profumava di sangue come una sede dell'AVIS, ma decise di non dire ancora nulla, erano quasi arrivati e poteva resistere.
    -Comunque i sexy shop sono inclusi, mai indossato un abito in lattex?-
    Disse cercando di distrarsi, ci mancava poco che si girasse e ficcasse la testa sotto la gonna per strapparle le mutandine a morsi, se Cia fosse tornata con la testa dentro l'auto avrebbe anche potuto notare un leggero rigonfiamento fra le gambe di Recundis, ma quel "pericolo" al momento sembrava scongiurato.
     
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    Cia non aveva fatto minimamente caso all'erezione del vampiro poiché molto distratta dai suo pensieri e da altro. Si godette gli sguardi divertiti dei ragazzini e di alcune signore più rigide che stizzite si giravano. Era strano viaggiare così in basso in una vettura. Di solito camminava a piedi o al massimo si spostava assieme a Midna tramite gli specchi. Era entusiasta e curiosa, tanto che si era scordata totalmente che non doveva far capire niente al vampiro a proposito la sua condizione fisica. Ci ripensò solo quando Recundis le fece la battuta sull'intimo. Sussultò stringendo subito le gambe e tornando dentro la vettura per sedersi al sedile. Guardò imbarazzatissima l'uomo. Non perché le avesse visto l'intimo ovviamente, non era di certo così pudica.
    Cavolo lo hai visto vero? fece a disagio, abbassandosi un poco la minigonna con le mani. Se Recundis non avesse capito a cosa si riferisse, Cia avrebbe distolto lo sguardo guardando davanti a lei.
    L'assorbente...lo hai visto vero? avrebbe chiesto di nuovo per poi sbuffare un poco spazientita, non con lui però ma con se stessa per non aver prestato attenzione a cosa stava facendo. Tornando a guardare verso Recundis, si sarebbe anche accorta di un rigonfiamento nei pantaloni che poco prima non c'era. Girò gli occhi verso l'alto ed emise un piccolo verso, uno di quelli che si fa quando si era fatto cadere qualcosa per sbaglio. Sul serio? Gli era bastato guardarle sotto la gonna per farselo venire duro? Le venivano in mente solo due spiegazioni: non faceva sesso da parecchio tempo oppure aveva stregato con il suo fascino quell'uomo più di quanto pensasse. Si passò una mano sul volto un poco confusa e allo stesso tempo dispiaciuta.
    Senti, se è un problema facciamo un'altra volta ok? Non voglio rischiare di diventare la tua cena...per colpa di questo inconveniente. fece diretta senza tanti giri di parole. Era stata sciocca a pensare che potesse evitare quel piccolo problema per tutta la serata. Iniziò anche a pensare che se per lui non fosse un problema serio ma che non poter fare sesso con lei avrebbe rovinato la serata, e quindi voleva "divertirsi" con lei solo per il sesso selvaggio la irritava profondamente. Dopotutto Cia aveva il ciclo e assieme ad esso soffriva anche l'alto dosaggio di ormoni che la rendeva più irascibile del solito.
     
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    Recundis guardava la strada ma si rese conto subito dei movimenti di Cia che reagiva alle sue parole, così si voltò rapidamente un attimo per un occhiata al suo viso, vedendo così che era particolarmente imbarazzata, e con quell'espressione la trovò anche più bella.
    -No, non ho visto l'assorbente, ma sento il profumo del sangue da quando sono salito in macchina, non sembravi avere ferite, quindi è stata una semplice deduzione... Inoltre il tuo sangue per adesso ha un profumo più intenso.-
    Rispose tranquillamente, il fatto di parlarne era di per sé un piccolo sfogo, quindi la situazione si alleggerì un po', pur essendo enormemente attratto ed eccitato dal profumo del sangue. Cia se attenta nell'osservarlo avrebbe potuto notare il suo corpo rilassarsi appena, segno che prima era molto più teso rispetto ad ora, i suoi muscoli erano tesi come corde di violino, il suo volto invece rimase sorridente e tranquillo, era più bravo a mentire col volto che col resto del corpo, chissà se la ragazza avrebbe notato qualcosa del genere, poteva essere un ottima notizia per capire il vampiro più profondamente nelle loro seguenti chiacchierate.
    -Pff, non ho intenzione di morderti, so controllare la mia fame molto bene, saresti a rischio solo se fossi in astinenza da molti giorni, ed anche se ti mordessi non ti ucciderei, mi stai molto simpatica, mi piace la tua compagnia, ti trovo interessante. Ho fatto diversi discorsi da quando sei entrata in macchina in un vano tentativo di rassicurarti... Visto che l'altra volta minacciavo di ucciderti.-
    Le spiegò brevemente mentre entrava nel parcheggio interrato del grande centro commerciale, adesso procedevano lentamente cercando un posto libero, il tono era tranquillo, sincero.
    -L'unico rischio che corri è quello che ti salto addosso per altri motivi, un profumo di sangue così intenso mi eccita molto.-
    Aggiunse subito dopo con fare scherzoso per provocarla, non gli dispiaceva l'idea di saltargli addosso, ma non era serio, non era sua reale intenzione farlo proprio in quel momento. Poi l'auto si fermò, aveva trovato un posto libero fra un suv ed una smart.
    -Siamo arrivati. Ci terrei davvero a passare una bella giornata, possibilmente divertente, ma se non te la senti posso riportarti indietro, visto che non sei in perfetta forma non me la prenderò, anzi sto apprezzando che sei qui nonostante tutto.-
    Aggiunse rivolto verso di lei, cercando il suo sguardo ed aspettando una risposta fermo immobile, con il busto voltato verso di lei, la mano destra era poggiata sulla parte alta del sedile di Cia, la sinistra invece era sulla propria coscia sinistra.
    Era da tanto, tantissimo tempo che non era di buon umore, e gli ultimi periodi erano stati frenetici, bui, avevano tirato fuori il peggio di lui, costantemente nervoso e di cattivo umore il più delle volte, ma forse era servito anche a sfogarsi e quindi adesso c'era un leggero barlume di quello che era un tempo... Inutile dire che tale equilibrio era abbastanza sottile e se qualche evento avrebbe pregiudicato la sua "bella giornata" le cose sarebbero potute cambiare drasticamente, ma d'altronde Recundis è sempre stato un individuo razionale ed entro certi limiti ragionevole, quindi se Cia stava male non era certo un sgarbo verso di lui o un rifiuto.
     
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    Recundis cercò di rassicurarla subito, dicendole che non aveva visto l'assorbente, ma che aveva percepito l'odore del sangue dal momento in cui era salita in macchina. A quelle parole strinse più forte le gambe vagamente imbarazzata. Era strano sapere che lui sentisse il suo odore così forte. La faceva sentire nuda e senza nessun modo per coprirsi. Recundis continuò a rassicurarla dicendole anche che non rischiava il pericolo che la azzannasse. Non che le dispiacesse poi del tutto fargli bere un poco del suo sangue, ma non sapeva ancora che effetti avrebbe potuto avere dato che lo aveva contaminato con agenti magici che le permettono di assumere l'aspetto dragonico. Insomma in poche parole Recundis le fece capire che non sarebbe stato un problema e che potevano comunque divertirsi insieme. Non andò a chiedergli se le fosse saltato seriamente addosso nonostante il ciclo, non le sembrava il momento adatto. Quindi sorrise contenta e ridacchiò un momento più serena rispetto a prima.
    Quindi in poche parole è come quando si passa davanti ad una pizzeria che emana un buonissimo profumo di cibo, ma essendo sazio non ti fa venire l'acquolina in bocca. Ok afferrato. affermò per poi ridere ancora divertita dal confronto che aveva fatto.
    Tranquillo, al momento mi sento bene, se dovessi avere dei malori te ne accorgerai. Sono abituata non preoccuparti. Quindi bando alle ciance e andiamo a divertirci.
    Arrivarono a destinazione e Cia non esitò a scendere dall'automobile. Non era mai stata in un centro commerciale, o meglio non ci aveva mai passato del tempo di proposito, di solito si limitava ad andare a qualche supermarket per comperare ciò che le serviva. Cosa aveva un centro commerciale di diverso che loro potevano andarci per divertirsi? Era molto curiosa di scoprirlo. Avanzarono tranquillamente nei parcheggi trovando piuttosto facilmente l'ingresso al centro. Era un edificio enorme composto da più piani. C'era molta gente che girava al suo interno e di età più disparate. Lei assieme a Recundis attiravano lo sguardo, sopratutto di quelli più giovani. Era frequentato per lo più da persone nella norma, loro due sembravano due attori famosi in confronto a loro.

    Cavolo, questo posto è enorme. affermò estasiata. Certo non era incredibile come la Oxford a Londra, ma quel posto serviva per il commercio no? Fece qualche passo in avanti saltellando entusiasta, dirigendosi verso una piccola ringhiera che affacciava per i piani inferiori e da cui si potevano vedere anche i piani superiori. Si affacciò osservando il complesso, vedendo la miriade di negozi, le enormi vetrate colorate sul tetto. Entusiasta si voltò verso Recundis, fremeva per iniziare la loro giornata e lo si vedeva dai suoi occhi che brillavano.
    Come funziona? Dove si va? fece attendendo impaziente una sua risposta.
     
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    Recundis notò il voltò di Cia rilassarsi leggermente e poi assumere un aria divertita, quindi ascoltò le sue parole allegre ed il vampiro si rilassò del tutto più tranquillo, sembrava che la sua giornata di relax e divertimento sarebbe andata come programmato per il momento, una cosa molto auspicabile e gradita, il suo sorriso fu davvero sincero mentre l'ascoltava.
    Recundis pensò che fosse più come uno che vede del cibo gustoso ed invitante ma che non può prenderlo perché è a dieta ed ha già mangiato la sua insalata... Tuttavia si guardò attentamente dal dirlo ed anzi sorrise ancora di più per quel pensiero godendo del profumo di Cia che continuava a pervaderlo.
    -Felice di sentirtelo dire, oggi ci divertiremo.-
    Asserì mentre apriva la portiera della macchina, poi scese intenzionato a fare il giro della macchina per aprirle la portiera ma la ragazza era già scesa e sembrava entusiasta, quindi chiuse la macchina a distanza e le offrì il proprio braccio.
    Giunti dentro Cia mostrò tutto il suo entusiasmo prima affacciandosi da una ringhiera per osservare il grande edificio, e poi nell'ammirare la miriade di negozi e le loro ampie vetrine d'esposizione.
    -Sì, è il più grande in questa zona dell'impero, ed è comunque uno dei più grandi in assoluto. Qui si può trovare quasi qualsiasi cosa e di qualsiasi qualità.-
    Disse tranquillamente all'affermazione di Cia, mentre egli stesso si guardava in giro per poi posare nuovamente i suoi occhi sulla sua accompagnatrice per ascoltare le sue domande.
    -Semplice, giriamo fra i negozi e compro tutto quello che ci va', l'unica regola è che deve piacere ad entrambi, non ti preoccupare sono abbastanza cattivo da avere tanti soldi.-
    Le rispose divertito prima di avvicinarsi quel poco che li separava e passarle la mano dietro la schiena per poi afferrarle il fianco, delicatamente provando a guidarla verso le vetrine più vicine.
    -Si comincia quindi!-
    Esclamò, nell'impero vivono una moltitudine di razze e creature quindi il centro commerciale aveva un infinità di negozi adatti a soddisfare tutte le razze e si sviluppava non solo in un enorme ampiezza, ma anche in un elevato numero di piani, l'edificio era qualcosa di colossale.
    I negozi vicini a loro sembravano vendere articoli di pelletteria, numerosi articoli erano esposti, creati con un infinità di pelli diverse, dalle più comuni a quelle create con bestie considerate pericolose o comunque rare.
    -Sai qualcuno di questi negozi, magari uno fra i più costosi, potrebbe anche avere degli articoli in scaglie di drago o dei loro discendenti in particolar modo, visto che sono più facili da recapitare rispetto a quelle di un vero drago.-
    Disse per provocarla un attimo e vedere come avrebbe reagito ad una notizia del genere, sapeva che nutriva simpatia ed interesse per i draghi, ma voleva rendersi conto di quanto fossero profondi e radicati questi elementi, articoli del genere erano davvero difficili da trovare qui, erano più degli articoli da casa d'asta. Tuttavia sarebbe potuto essere interessante se le sue parole avessero causato una qualche reazione.

    Edited by Recundis Hellsing - 9/1/2017, 03:21
     
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    Recundis non si scompose più di tanto, probabilmente era abituato a quel posto. Cia invece si sentiva come una bambina che faceva una nuova esperienza, come per esempio andare la prima volta allo zoo. Gli occhi di Cia erano attenti e curiosi per ogni oggetto nuovo che vedeva. Il vampiro le disse che dovevano solo girare e comperare ciò che a loro piaceva. Cia a quella notizia fece un saltellino gioioso.
    Potresti pentirtene sai? Se mi lasci così libera di prendere potrei arrivare ad esagerare. Non sottovalutare mai la vena da shopping delle donne. Sopratutto se ci dicono che si ha un budget illimitato. affermò ridendo divertita per poi tornare a braccetto con Recundis e iniziare a trascinarselo per i corridoi e le vie del centro commerciale. Guardò le prime vetrine notando con gli occhi ciò che il vampiro le aveva spiegato. Avevano davvero di tutto e c'erano negozi di ogni genere. Chissà se avrebbe potuto trovare negozi che vendevano articoli specializzati per gli incantesimi? Cia si fiondò sulla prima vetrina vicina che mettevano in esposizione libri e oggetti esoterici di varia natura come amuleti, tavole ouija, c'era perfino una piccolissimo altare con una pietra magica che fluttuava fra alcuni magneti. Ad un primo impatto le sembrò che fosse autentico, ma poi si accorse che era solo un trucchetto da quattro soldi. E mentre ammirava la vetrina, Recundis le fece presente che esistevano negozi che vendevano anche articoli che usavano scaglie di drago. A quella notizia Cia si voltò lentamente verso di lui, lo fulminò con lo sguardo assottigliando le palpebre così tanto che poteva sembrare quasi in grado di tagliare l'aria.
    E' uno scherzo vero? affermò seria e quasi arrabbiata. Non poteva credere che esistessero delle cose del genere. Cia conosceva bene la natura dei draghi e sapeva benissimo che nessun drago degno di tale nome avrebbe mai venduto le proprie scaglie, che oltretutto significava che per fare oggetti di quel tipo avevano scuoiato dei draghi. Era come se Recundis avesse proposto ad una animalista di andare a vedere un negozio di pellicce, pensando erroneamente di farle piacere.
    Esistono anche gioiellerie in cui fanno collane con i canini di vampiro? gli disse per fargli capire con un esempio cosa ne pensasse lei di quel tipo di negozio. Adesso però era seriamente intenzionata ad andare a vedere lo scempio che avevano fatto. Doveva fare qualcosa, doveva vendicare i suoi adorati draghi. Come prima cosa avrebbe inferto una maledizione al negoziante e poi avrebbe usato qualche incantesimo particolare. La sua sete di vendetta la stava già infiammando, ma sperava ancora che si trattasse di uno scherzo.
    Se è uno scherzo non è divertente. Se invece è vero, accompagnami subito lì! affermò seria più che mai.
     
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    Recundis ascoltò le parole provocatorie di Cia e sorrise, il budget era piuttosto ambio, ma non senza limiti, cosa che era data dal fatto che se anche avesse speso quasi tutti i suoi soldi l'indomani avrebbe potuto trovarne facilmente degli altri con tutti i metodi illeciti che il mondo offre, senz'altro una vasta gamma.
    -Non esagereremo, ricordati che tutto quello che compriamo deve piacere ad entrambi, inoltre quando raggiungo il limite ti avviso.- Le ricordò sorridendo, era tranquillo e rilassato prima di tirare in ballo il discorso "draghi", che ebbe anche maggior interesse di quanto aveva pensato, ma sopratutto le sue parole ed i suoi atteggiamenti gli chiarirono subito che stava dalla parte dei draghi e non dai collezionisti, quindi quella scaglia di drago che avevano trovato non l'aveva presa come pezzo da collezione, pensò riflettendo immediatamente.
    -No, non è uno scherzo. E' molto molto raro trovarne in questi negozi ma è ancora possibile che succeda.- Le rispose inizialmente...
    -Dubito che qualcuno comprerebbe una collana fatta coi denti dei vampiri, al massimo qualche cacciatore se la farebbe per uso personale.- Aggiunse sorridendo, poi soppesò qualche secondo le ultime parole di Cia e decise di esporre qualcosa a cui stava pensando mentre parlavano in questo momento.
    -No, non è uno scherzo, sono serio... Tuttavia se entri in uno di questi negozi e chiedi con l'atteggiamento di un animalista non ti mostreranno nulla, se invece fingi di essere una collezionista che non ha nulla a che vedere con gli amanti dei draghi forse potremmo riuscire a trovare qualcosa, se siamo fortunati potrebbero indirizzarci a qualche asta privata. Visto il valore di questi articoli si trovano più facilmente in vendite private fra i ricconi.- Spiegò il vampiro con calma guardandola, i suoi toni erano gentili ma interessati, era interessato alle reazioni di Cia, ma della sorte dei draghi gli importava poco, tutta più trovava poco rispettoso fare accessori con le parti di un drago, avrebbe potuto capire degli armamenti.
    -Se riesci a non uccidere i negozianti e siamo fortunati potremmo partecipare ad una asta. Ti va di provare? Hai la mia collaborazione.- Aggiunse infine ponendole una domanda e puntualizzando che lui l'avrebbe aiutata, potrebbe nascerne un avventura divertente dopotutto, così rimase a guardarla con sguardo serio, ma non grave, era piuttosto rilassato ed era pronto a tutto, o quasi.
     
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